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Io che si separa clat metalo, qua do nelle sornaci si e cotto in sieme co la sua ueria,& pol si solide in altro uaso, & questochesi trahesu ori quando e cosi fuso . E lascoria come una st iunia di metallo, beche si trane ancorta scoria nelle seconde fornaci, cloe quan do si separa I Argento da I Rame,o altri metalli. La prima scoria e grauissima,pche hamescolato ancora det metallo ,dc pero si ri-c uoce la sic coda. & la teret a uolta in sino chese ne si a caua to tutio metallo, & qlla scoria che rimane e leggierissima,& e com 'una spugna, cauasii la scoria delia uena deli oro, deli Argeto,det Rame,& dei Pionabo bialico,& nero. Ma delia vena deli'Argento uiuo,& della terra spetie di pio bo, che ha color di cenere non se ne trahe la scoria , perinche di questen'esce prima ii metallo che Iauena sia cotta di modo che diuenti scoria Ogni scoria suo thauere ii lustro, & esse redi color nero,ecceto quella che si sa doue si . separa l'Argen rodat Rame, laquai: suo leessere di colore uario,& quella dei pionabonero uolta al giallo,& molle uolte se e sotile pare uri uetro tralparese, tinto di giallo, benche se ne truo ua di quella che riuota Iopra alpiobo uero,ia quale e di colore cania clido come PArgento . Eleggeli se condo
Dioscori. della soria dei pio in bo , quellache tende al giallo, S e simile at uetro, sensa, non frangi bile, senZa parte alc una diri onabo, ic che rappresenta atquanto la Bi-acca. Cerchi ii diligente spetiale te scotie
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nelle forna ct doue si lauore de Metalli. La Scanionea e it sugo che stilla da una piata chlamata da Greci Scamonio. Di questa si loda quella che e tra starente, rada, leggieri, di colore simile alia colla di Toro, Eigosa,& ni in ut ante te spugnosa. At cuni ui
aggiungono che t occata con Ia lingua diuenti biaco, ma secodo Diosc. non bis gnafidarsi in questo segno , pereste suol fare ilme desinio ancora la falsata conii Tithymalo . Ma questo altro segno e piu sicuro, cloe he al gusto non incenda la lingua, come suol fare it Tithymalo . Adultera si colla ite dei Tithymalo,dt con la sarina deli'Orobo,& si cognosce ai segni predetii Lo Scordio,herba simile alla Queres uola cloe Cain edrio o calam adrina) hoggi conosciuia, si debbe usare per quello che chiamiamo Scordeon,& non gli Agli saluatici. La scorEa detrinceta, et acori eccia delici albero che produce P Incesta,eleggesi quellache e grassa, o forata .s esca, liuia, grossa,
e non cartilaginoia. Adulte, asi conlacor-
ra arde a poco a poco,iacedo un fumo molt odorato,ina Ia fallata non mallene la fiama, e consumasi tu ita in futtio,ianza odor.
It Serapino, chlamato cla Greci sagap no, e tin liquore it 'una Ferula cosi de ita. Eleggesi quello che echraro, di colore rosis
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Del Ocellario. 31al gusto . Aggiugneui Mesue che si a spesso,
ct leggieri, k clae habbia odore dei porro, dcche netl'acilua facit mente si stiugga,peri hequello che non e tale, e falsato con aure gom ne. Meglio equello clae utune di Le
La linopia chia mala da Diosco. Rubricat sinopide,perche si uendeua in sinope citia, . e una terra rossa ,hoggi ne habbiani di molli altri luoshi, ct chlamas Bolo Armeno, det quale si e deito di sopra dei Bolo .Elegogesi se condo Diosc. quella che c graue,denia, dei colore dei segato, senZa pietre,di co loratatuita eguainiente, di che messa neu racqua age uolinente si dissa. Qui per ii Bo- Io imen clianao ii nostrale. Quella sinopia che ad operano ilegia aluoti e uia 'altra sol tedi Rubrica, dc si suol Dre di Ocra cotta La spica Celtica e una planta piccola,chel, a lesoglie lughette, S in cima largite, is ilsior giallo, produce dalle sue radici ni in ut emolli talli pie coli, simili a certe spighette, questi piccoli ratis,insieme con te balbe, leuatone lesoglie sen in uib, di sono nicillo odorate. si co trafanno con uia'herba naolto simile, masi cognosce che non ha les glie si lunghe,ne ii tallo, e piu bianca , ct non eam ara, ne odorata come la spica Celtica. Eleggsi la Resca, odorisera, ille ha a Isai radici, male ageuoli,a rom persi, S plene.
lo,che li chlania toriano,& ha quellii segni, ha
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lia la spica corta, solia de suoi capelli, roga, di odore grato, simile atquato a quello delCippero, di che mallicato e amaro,& rasciuga la lingua, dc dura it suo odore lungo te. Po. Si adultera con l'Antimonio spruaaado uelo su con l'acqua , o con uino de Dalteri
per dargii piu peso. Cognosce si a i segni so-pra detii. Ancora si suo te uendere quando estuto tenuio i molle,nia questo si conosce,
Lo Spodio si truo ua nelle fornaci det Rame Delle quali si truo ua ancora la popholige,che e la Tutia de gli Arabi,dc si sanno delle fauille che est ono det inetallo, Sc sono dissereti, che'l spodio e latio delle parti piugrosse.& si ritruo ua nello spa Ego della staradoue si cuoce, uec percio e terroso, de imbrat
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li animali, che s'usa per te spetieri e , e me-glio lasciare,& usare in cambio , e quelloci'Avicenna, 6 uno de gli Anti spodii di Dioscoriden elle medicine che si danno dent roat corpo , in quelle di mori,oil uero Spodio o la Pispholige,o uero la Tutia de gli spetiali preparata. Lo Squinantho, cloe fior di Giunco odorato , si cognosce hoggi per tutio , debbesi elegger quello che e rosso , di colore acceso fresco, sottile, es detro quando si rompe ros
siccio,& Hropicci atolo conte mani rende Odore di iose actito alla bocca, de atquanto mordente . Gia soletia uenire la planta con istori, don de prete ii noriae di Squinaritho,dcquello si eleggeua che halleua piu sori, mahoggi non utene se non la pagha, S la radice dello squinantho, pero ii uel, beau uertire, chenon ut sita mesco lata altra paglia, ilche si conost e da i segni det ti. La Si orace e hogeti di due sorti, una chlaniata Storace calana ita , ct da Greci se inpliceniente Si ira e , t 'altra Si orace i quida, de crede si damolli che ella salo flati e delia 21 rra,che e la grasse ZZa sola , che non Pare puto uero in questa c'hoggi si Leden elle spe
Nerie. I a Storace calan ita et a Gona a d'unalbero sinii te come dico no ) ut Meio Cotogno . Eleggesi di questa, quella che e rosia, grossa, ragiosa, che nelle sue granelle blancti eggia, he riserua lungo tempo it suo bucino odore, & quando si maneggia n'esce unliquore
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liquore sinii te at Mele. Vitupera si lanera, fragile, est se molosa , si adultera con la se ga. tura dei suo legno, col Mele con la cera, col
gnosce la falsata dati'odor de bole,perchelaian cera ha i'odore molio potente. Q uellache hoggi si ue tenelle spetieri e conuiene in qualche parte alia destrittione di Dioscoride, dc pensiamo si possi usare insinoa tanto chem egito non cisii dimostri. I Tamarindi sono i frutti d uno albero, spetie e condo ali uni di Palma, sensi ui stele si gl: ede Taniar indi molio timiliaque lle delio Hypperico, ciO e Pei rata , ancorache daal cuni gli sieno attribuite te so glie det Salcio. Istulti,iq uali ho ygi si ad Operano, son noti. Lleggonii quegli, chen et ne ro roseggiano, & teneri, pleni di certi filanienti,freschi, grassi,S non risecchi, di sapore dolce, con tin poco diaceto si a , simile alii in puro . Si adulterano con la pol pa delle Susine, ina si cognosco no, perche sono neri, seneta lustro, ion O mu huis torosi, dc seme- uisi ii sapore uelle Susine. Si conferciano ammassati iii sieme in un uaso uetriato in tuo-go fresco,de as tutio. La terru Sigillata delle spetierie deuereb-be essere la terra Lemnia di Diosc. dc di G leno,ia tepi nostra sono portate di Constantinopoli due sorti di terra, una che romeg-gia in girelle piccole, sigillate con lettera Turchesiche. Un'altra di colore blanc hic-cio uerso it cineritio, in girelle piu grosse, sigillate
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sigillate con lettere Turches. he, tequali sono in pregio appresso a Turi hi, dc in grande ri putation contro a uelem, di non e age uot cola a poterne hauerere copia, Lequali
seno portate in Constantinopoli per quanto si ri tragga,non di Lemno,ina d'altra tuo ghi tomani,& molio diuersi, perche non sipuὀdire ch'alc una delle predette ita laterra Lemnia La rossa ,secondo aliunt, e portata di Lena no,& e la uera terra Lemnia. Molli hano credulo che'l Bolo Armeno Ometa Ie si a la uera terra Lomnia. Dei che non sipuo hauer certeZZa, ben pare che se gli c onuen ghino piu i segni dalla terra Lenia, chealle due predette. truo uasi ancora in Mal . ta una terra bianca, leggiera, la quale uen- dono i Cior madori, che havirtu contra aueleni,onde si puo in cambio delia terra Lenia, pigliare asini commodamete, o it Bolo Armeno orientale, o una delle sopra lette, Benche non sieno te Turchesthe molio potenti contro at uel eno della Uipera, quelladi Mattha uia meno. se ii Bolo Armeno Orientale hau esse quella uiri u contra at ueterio delia Vipera, che attribuistono alla te ra Lemnia, certo e che o egh sarebbe I essa terra Lemnia,O si pol rebbe per quella sicu-
ramente usare, & lo esperimentario non emolio dissicile,come habbiamo latio delle terre Turchesche ne Catii morsi da'la Vipera,i quali tuiti con Polio col uino sono capati, & quegli channo pressi te terre se pra- de te morti,o con gran latica campati.
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: Parte Prima. La terra Sigillata delle spetierie, per non si
sinit gliare in parte alc una lal Letianis non si delibe usare, ecce ito in alcunt naedica in etidi suo ri, love non si dicerca se non l'o perationi delle qualita nianis esse.
It Thymo non fa ne nostri pae si . Si v edeuna planta portata di suom che ha Ie inglie minute, odorate,il si ore rosi egziante,il quale pare che sia age uot mente ii ria vino,notan 'e copia in Tovana p er6 cerclusi ii succi
Il Thiaspi e secondo Diosc. tin'herba, cholia te so glie siret te, iuglie uia dito, uolte uerso terra, de atquanto grosset te, diuise in cimabit ganibo sottile alto due spanne, co certi rametti,circa i quali produce in torno certi solli coletti, largiti,& stinc ciati, come una Lente, dc in cima un poco fessi, detro a quali sta it se me simile at Nasturtio, se i siorelioni blanchi. Questo e lioggi conosci uto, deben che non ne nasca molto in Tostana, sipuo facit mente farne uenire d'altronde. Pole Dioscoride via'altra sorte di Thiaspi di aut horita di Cratetia con te soglie piu lar. glie, Sc te radici maggiori, it quale si truouariu ageuol metue, di si pol rebbe in cambio dei primo usare. Il Trifo glio , dei quat intefero i Greci,chiam an dolo TrisOglio acuto,o Asphalti te, pche sa di bitume, e una planta cheia i luoi rarni solii,& alti un braccio o piti, con te soglie gradi, di acute, tre e picei uolo, te qualimentre sono tenere sanno di Ruta, dc come
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me cresci ut e sono , di Bitimae i' si ore ros si gno , it sesae largo, S pelos erro, che da unabanda sparge m mori come uia corne to , iaradice iunga, dc sottale, dura. sto ii truo
ua hoggi copioso ne li'Elba , ct in quello di Pietra bama. Et questo si debbe utare, ct noi nostri Trita gli di prati , i quali sono diuersissimi dat uero Trasoglio, det quale liuese-
It Tui bith e la radice, d'lina piata latticis nosse, la qualec, o bianca, tienti chelia laradice dello Alpio di Dioscoride,o nera, o citrina, la quale si pensano naolti si a la ratiussa. Hora coinulichesi si a si Ioda piu la blanca,la quale utenelioggi di Soria,& credesisia ii uero Turbith blanco, o che per quello
si possi usare, di questo si elegge quello
che detro e uoto come una canna, gommoso,ta corte ccia di color di cenere, pulita, &che sia frangibile. Si adultera impia strandolo di ius ri con la Gona a prima di luta.Masi cognosce rompendolo, che di dentro nelle rotture non ut e Gomma.
La Tutia delle spetierie e la Cadmia de gli antichi,si genera n elle fornaci det Rama delle fauille, come lo Spodio, & la Popholige, la quale e la Tutia de gli Arabi. La Cad-ntia si genera delle parti piu grosse, et si truoua, o prii alta, di in Q rma di grappoti, appiccata alle uolte delles,rnaci,& si chlania Botrite, o appiccata in torno a certe vergite diserro, tequali p qilo si metton nolle fornaci, o uero alle pareti, la quale si clatania Placite.
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Nol habbiamo a tempi nostri piu copia diquellachesi appicca alle vergite dei ferro,
che delle attre due sorti, ben che se ne truo ui assai della adulterata-fatta di certa pietra pella,& cis ac qua, o altro liquore,& Zolso ridotio a modo ut pasta,' i inpias rata insu te Canne,& cotta. Cognosce si dat colore, ii quale non e cosi bigio, ne ua uerso l'a Zurro come la uero, & anesiora si cognosce allegranella , che non sono simili a quelle det Iauera , che palono appic cati inlienae a moli,& al peso,perche la uera,ise non adulterata eptu graue assai. Troua sene anchora una sorte amodo di piet ranelle caus dat Rame codo Galeno, benche Dioscoride nox uolesse,& anchora n oggi sene tria ova, ct serue a coloro the sanno Potione . EIeggesi la B trite,della quale rade uolte si uiae ne nostri
tepi,o uero quella che si chiama Allessandri na,che e quella , che si auuolge in torno alleuerphe,o a altri corpi todi, la quale si discerne dalla salsa come edetto. La Ualeriana chlamata da Dioscoride,sa condo at cuni Phu, e una piata hoggi nota. Troua sene di due sorti, una domestica ὀ uero maggiore, di seminati ne gli horti, l'altra saluatica ,s minore, la quale nasce da se allacam pagna . Pare che ta radice delia maggiore si a assai sim de at Phui& che si possi per es-sn usire. Nel succidaneo assegne rena o attreiiaed ine, he se odo Galeno si possono su. stitui re per il ph u.