Geschichte der Zurückkehr der regierenden Häuser von Braunschweig und Sachsen in den Schooss der Katholischen Kirche im achtzehnten Jahrhundert : und der Wiederherstellung der Katholischen Religion in diesen Staaten : nach und mit Originalschriften

발행: 1843년

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aliquo Opportunoque Matrimonii indere adversus inimicorum insidias et impetus Apostolica eligio communiretur; quod non solum potentissimi Principis at sinitate de suturis Catholicis Saxoniae Ditionis haeredibus spes nostras consirmaret, verum etiam ab omni in posterum novandarum rerum molimine ea tholicos penitus depelleret. Idcire per Dilectum Filium Religiosum Virum Ioannem Baptistam Salernum Societatis Iesu Presbyterum, cujus idem, dexteritatem, et prudentiam in memorato Principe ad Christi celesiarii revocando feliciter impensam experti eramus, apud Charissimum in Christo Filium ostrum Carolum Romanorum Regem in Imperatorem lectum assiduis officiis, precibus, ac suasionibus institimus, ut ex duabus ut a me. Josephi, dum vixit, eorumdem Romanorum egis similiter Imperatorem lecti Fratris, ac Praedecessoris sui Filiabus alterutram ipsi Electorali Principi iii atrimonium collocari vellet Quae sane res dum in Caesarea deliberatione diu multumque versaretur, tametsi praelatus Religiosus Vir nec mandatis nostris, nec Zelo suo, nec negotii gravitati ulla ex parte unquam desuerit, diuturna tamen solicitudine euras nostras exercuit; Ast Patre tandem uisericordiarum elementiae suae aurem ad preces nostras inclinante, placuit nuper Caesari pro eximio illo, quo in Orthodoxae Religionis amplificationem incensus est, studio, animi sui sententiam, cujus praeclara erit semper, et felix in Ecclesiae annalibus recordatio, palam aperire, qua scilicet non modo petitioni nostrae benigne obsecundare voluit, sed ut plenius Poloniae Begis votis satisfaceret, Dilectissimam in Christo illam ΝΟ - stram Mariam praedicti Iosephi Regis in imperatorem Electi Filiam natu Majorem eidem lectorali Principi Saxoniae nuptui se locaturum diserte pollicitus , t. Quem sane optatissimum nuncium cum nudius tertius per elerem Cursorem acceperimus, nulla interjecta mora, singulare hoc Altissimi in Ecclesiam suam eneficium duximus Vobis ex hoc loco significandum : hortantes Vos, ut Omnipotenti Deo, qui nos inter gravissimas curas, quas in hisce perturbatissimis Christianae Reipublicae temporibus assidue sustinemus, prospero hoc Catholicae Religionis eventu clementer consolatur, debitas gratiarum actiones Nobiscum rependatisci omnesque insimul orationibus instantes, ac pietatis operibus, hoc praesertim acceptabili tempore, serventius insistentes , nova semper ac majora Orthodoxae Fidei incremenia a Divina bonitale impetremus. Di0jligeo: Cooste

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Santissimo adre.

Potch mi allegro sempro particolamente quando che conpermissione di ostra Santita te posso lare a mi Relagione, edargii agguagii di tui te te mi operarioni, o e Mehe pigii laIiberta secondo che ricerca a mia glia sommissiones, e debita ossemanEa, di da parte a Vostra Beatitudine, per sino adesso ancora con uita secretegeta, che oppo vere io abbracciato a Nostra sania Religione Romana attollea e sottopostomi alia santa Chiesa, 7 Anni sono, si stata sempre a mi prima cura e solle-citudine di convertire aria Nostra Sania Beligione Ortodoxa latia casa inti era. Cos sono state es dite finalmente te mi pre iere dat Signore Iddio, di sorte che i mi fratello nato maggiore e Begnante, ella sua et dira Anni come principe molio litterato, per gragia dello Spirit Santo, trovandos convinto ella sua oscienZa, di volerabbracciare a Nostra Santa Religione Cattolica, 'habbia desiderato appresso di se avanti te Santissimo Festemataligi ultimamente passate , e sicco me non o tralasciat di trovario ne negno de Boemia sumi Confini della Sassonia, in uia certo Monasterio delli orbertini , hiamalo Tochsan, ' risoluto it gloria secondo alle deus

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Insi

Luteranismo, era incorporars nella Nostra ede Ortodoxa in pre- se a di tre testimonj, come si degnera lamantita ostra, di ederpi chiaramente della qui annessa prestit e sottoscritia professione Fidei in Originali. Memorato mi Fratello non haverebbe tralasciato, di palesarea Vostra Santita a sua umilissima sommissione, per eget di una sua lettera, se per adesso ancora non si trovasse s largat di tenere in segretoria sua conversione escio per talisagione, che uo metiemiavanti a publica gione delia sua conversione suori ' gni insulto,nelli suo stati Seguit pol questo non manchera di publicare a sua conversione assicurando ostra Beatitudine, che a medesima potia appromettersi a spesso memorato mi Fratello, utilita incremento grande per lamostra Santa eligione attolica, men trelui tesso sata per cercarsi gni occasione di palesare ali universo mondo I gelo grande che liene per gi interessi della ostra Santa Religione Cattolica. I spesso cennato mi Fratello maritato colla sorella deldesunt B di Prussiacia quales di religione Calvinaci non ha pero eo ella leu figlio Maschio, a una sola rencipessa a qualesar da ui conversa ancora alia ostra Santa eligione. Da mi Fratello in iovi ne ii quale quod dolendum is moriodue Anni sono ella sella di utero, resta ancora n Figlio Ma schio netr et dira anni ii quale opo a morte de mi Datello, e della morte mi rester erede di quelli stati, chera mi Datello possiede per adesso, e tat mi nipote ara mandato appresso dime e commessomi da mi Fratello, acciocch venga essere Ie vato, ellainostra Religione attolica Adesso non mi est altroche una sola sorella la quale Ia edova de Desunto Duca regnante di Sassonia Merseburgo, colla quata mi itrovo ancora attuat mente in traltati, aites che ella si risoluta d abbracciare a Santa eligione attollea e di ritirarsi pol in qualch monasterio dimonne, di sorte, he alia boni e graria Divina, vivo della speranga, di ede ancora avanti a mi morte, a linea intier delia Casamia, conversa alia Santa ostra Religione Romana Cattolica Ond' che vanti tutio vengo a suppliear mitissimamento a Santita Vostra si degnasse di tener tutio questo in sommo egreto, accioccho per una troppo matura publicarione di questo assare, non mi vengaeagionato qualch ostaeolo di non pote condurre potis sane desi

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Fra tanto se ostra Santita volesse armi a grazia, e com partirmi tuite uelle aeolia per a Germania, principalmente pero per a Sassonia, che so glion essere compartiti alli Missionarii, servirebbero a me molio per sare gran bene essendo queste sacolla

a me molio necessarie.

Μ' a regato per altro ii detto mi fratello nato maggiore, di vole procurarii a dispensa , super usu carnium elli glorni Proibiti, e questo a agione, per i primo che nessu no ella Sassonia 'aceorgesse, che tui si Cattolico, e per i se condo che ostesso posso attestare che tui non pu so flaire Pesce. Vengo pereloni supplicare a Santithoostra, a compartimi a plenipotenga dipote dispensario, oceant questo passo. Finalmente et tandomi instem con i mi Fratello nato mag-giore adesso converso, alli antissimi pied di ostra Santith, Iaprego per Ia Santa Benedigione Papale erae accomando sim timente I ambedue clites confidate a me ne Regno diiungaria, eclocchε per eget delle potentissime pro tergioni di ostra Santita possa esse dises contro tuti quelli inquieti, i quali ercano di pertur-harmi nellitie antichi privileti ella quieta posessione delli qualisurono tuti l miei predecessori, amneti io possa implegare ilresiduo delia mi vita, eli' fercitare opere pie isella conversione degli Eretici, e di non passare iii et giorni in mere discrepange secolari, enattes che io non cerca altro che di vivere conpace e quiete, non desiderando altro di quello, che , te predecessori hanno havulo e godulo tanto neli Arci vescovato dira trigonia,che ne Vescovato di lavarino da immemorabili anni in qua conquieta posessione, mentre per sine bacio alla antita ostra divotissimamente e con gni sommissione gli antissimi Piedi perseverando immutabit mente, sin alia tomba con gni rispetis, e ubi-diena Figliale come Di Vostra Santita ilissimo evoιissim e Obedienιissimo

Servitore e Creatura C. A. Cardi di Sassonia.

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CVI.

Samissimo adre.

Vostra Santita si degner di permetiere acciOech mi si lecito, ancora ei Za esse conosci ut dati medesima di guagliarie, chesiccome ne mondo a lascheduno doverebbe essere Ia sua pili grancura, e sollecitudine di provvede alr terna salute, e prosperita deli anima sua, non mi si niente stato mai maggiormente a uore, che questo, en attes che per Io spari di uenta, e piis anni misono occupato sollecitamente di cercare I ripos della oscienetamia, in che per a lettura di mollissimi iuri, et autori per lagragia di Dio abbia sinat mente riconosciuio a Romana attolica Religione per a vera, et unica sola salvifica ede, siccome ancora, nelle ultimamente passate est de Santissimo atale ella Boemia in v luogo chlamato ochsan, o satio a mi Consessione Generale appresso illi fratello it Signore Cardinale di assonia havendo abgiurato medesimamente ello Messo tempo ne Suo manicia Professione deIIa ede secondo it Concilio di Trento in presena diu testimogni consecutiva mente reso alle mani di memorato Signore Cardinale per a consolaetione deli anima iacia santissima comunione, come ostra Santita a sopra accennato mi Fratelloi Signore Cardinale di assonia ara stata plenamente informata,e eduto ancora clementemente alia trasmessa Prosessione Fidei eo proprio pugno a me sottoscritta, Onde menire che per adesso non mi manca altro che questo solo, io d 'essere dati SantithVostra come a Vicari di Cristo in questo mondo amesso a gremio della Santa Chies Cattolica come u figlio converso di lutio ore alia Santa ede Ortodoxa Per questo , he mi metto adli Santissimi Pied di ostra Beatitudine alli quali non andaro via, ne mi reiirero sino che alia Santita ostra mi venga esse accor data a graria gia dimandata, e concessa a me, come adis figlionuovo della Santa Chies Cattolica, a Santissima Benedigione Papale. Con tutio quest non posso negare antissimo adro, chei lo tenga per una singola provvidenga divina, che ii ignore Dio mi abbia tal mente illuminato, e me nato sotiori Gloriosissimo Regimine di ostra Santita a vero Ovile di Cristo, io non tralascieromat, in che i Signorit mi concedera a Vita di pregare eon

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ogni servore a divina gnipotenet per a ConservaZione, e Prosperita delia persona Sagrata di ostra Santith, assine the duruit ei residuo di mi ei iurni possa vivere otio a potente prolegione di ostra Beatitudine, siccome per conclusione e agi per a prima volt Ii antissimi pi edi, e eo tutis rispetto, Veneragione et ubidienet immaginabile resto in alii ceneri Di ostra Santita ilissimo Divosissimo, Hubedienιissimo Servo e Hylio

Due di Sassonia.

Vostra Beatitudine non solo havera ricevuto clementissima mente colla mi umilissima ri laetione satiale solio ira de passato Mese di Gennaro a Prosessione delia ede, che i mi Fratello Regnante, da quale mando qui annessa una umilissima lettera a Vostra Santita nelli glorni decors de santissimo atale a deposta noli mi ei mani, a intes ancora qualmente 'unico mi Ni pote, Figlio de mi Fratello desunto, avant alcuni anni abbia ovulo essere inviato in qua dat suddetto mi fratello; et adesso devodire che o stes socii arrivato gi qui selice mente a principio delmes di Febbraro, ii quale subito opo i suo arrivo, o menato meco ella mi dioces arcivescovale in un monaster de Padri Paclini, chlamato Maria Tati, e satolo struire con gni diligenetanella nostra Santa unica mente Salutificii ede Cattolica, attes chelui aveva gia duo volt communicato appressori ut erant, Succedulo perla graeti singolare di Dio, che me netio nato mi Ni pote per terna sua salute, e per mi singolarissima, et indicibile consolaetiones, Ili 20 dimaret habbia salto ' abiuragione de Lutera-nesimo deposto velli te mani, a professione delia nostra sede Ort odora, e ricevulo ne suddello Monastero a me a Santissima Communione, sopra di che a maesth deli Augustissimo Imperatore

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ha dimostrato una particolare allegrerra di sorte, che adesso uitidella mi linea mascolina, per graria singolare deli Ognipotentesiano attolici, per questora che pigito a liberta di tras mettere a Vostra Santita la professione delia ede sottoscritis di proprio pugnis di sopraeennato mio ipote, e eposta avanti di me in preseneta ditre testimonij, supplicando mitissima mente ostra Beatitudine,

per a sua Santissima Benedigione, costante benevole Dra, e pro legione Papale tanto per i nuovo converso Cattolico, quant an cor per me, et i mi Fratello Regnante, aspeltando con sommo

desiderio, tu alire occasioni di pote sar opere uone et convertire delli heretici delia Casa di assonia, alia nostra anta Religione, et a tal fine prego a Santita ostra di compartirmi quellelaeolia, perrae quali ho supplicato Vostra Beatitudine nella precedente mi lettera. II ignore Dio conservi ostra Santita permoti longissimi anni perta partieola eonsolarione mia, e delli mi ei, come ancora per P incremento di tuita a Cristianita, per Ia talgragia prego tornalmente la Bonia Divina, mentre per sine con ogninglia Veneragione, crispeti bacio a Vostra Santita li Santissimi Piedi, o resto si alle ceneri Di vostra Santita

servo, e Creaιura A. H. Caedinale di Sassonia.

CVIII.

Sanιissimo adre. Dopo haver ricevulo da ostra Beatitudine eos grandi, e maimeritate, moltissime rarie, dourei meritamente ritonem di molesta Vostra Santita con supplicaria per vovi favori, mentre pero non e solamente nolo a me, a pales anche ali universo mondo, i innata Clemeneta di ostra Beatitudine verso tuti quelli, quali Di ilia i Corale

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pongonora inllera fiducia loro, ella somma Persona della mede-sima vengo unque ancora io, animato da questo come pura creatura sua, di pigliar ' inti ero mi risugio appresso Vostra Santita con appresentaria qualmento Vostra Beatitudine avra visis clementissimamente a diverse mi umilissime ri laetioni, a gragia grande, concessam di uovo alla bonia divina, mentre non sola mente i mi fratello nato maggiore rencipe Regnante ma ancorar unico mi Nepote futuro Herede solo et unico Successore di tutista mi linea di assonia Zeitet, anno satio ' abiuraetione de Lu-teranesimo , elle mi mani, e conversos alla ostra vera et unica et unicamente Salvifica Religione attolica; eguito unque questom ha regato con gni premur il sopra memorato mi Datello,acciocchi pensasse a qualche meetro opportuno, come uotesse liberarmi ali Unglieri , come ' u Regno troppo da lui lonta- nato, e procurasse ' esse provisto di qualch altra dignita Ecclesiastica ne ir Imperio amne heci liuos se tu vicino e uotesse assisterii con Consigito, et opera in tuti te controversie, che tui hada temere per aver accellato a nostra Santa eligione attolica, come ancora che tui tu spesse volt potesse esse appresso dime. Onde che questo ' a indotio di pigliar a liberia di supplicar mitissimamente la Santita ostra, acci occii si degnasse clementissimamente ' accordarmi u Breve Eligibilitatis ad aliam quamcunque in Imperio Insulam, e mentre che vostra Beatitudine sors puo trebbe supporro, che otio questa mi umilissima istangato cercasse, ou vero intendesse ' acquisiarmi cumulationem multorum beneficiorum, cos mi dichiar colla presente, che subito dopo haver otten ut , et esse messo ne possesso de godimento di qualch altra Insula ne it Imperio ch aliora ello tesso istante possino vacar tanto it mi Arcivescovato di trigonio, quanto ancora ii vescovato di lavarines e siccome sua Sacra Cesarea, Rea Maesta, non solamente a niter notigia di questo assare, ma dato ancoram suo imperia consenso, in consideragione, ch 'io ella Sassonia et in attre Provinci deli imperio uotesse essermagiormente prosilievole per i incremento delia nostra Santa Religione altolica, che ne Begno ' Ungheria, ove occorrono quasi di continuo moti intestini, et inquiete turbo tenete Come che ostra Beatitudine tanto delia lettera diriopra memorata Sua Sacra Cesare , e Real aesta, quanto ancora alta rimostraetione di Sua Emineneta I Signo Cardinale di Schrottentiae riconoscera benigna- Diqilige by Cooste

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men e r in tenetione deli Augustissimo Imperatore per quest ochea pres la risoluetione d implegarmi con Ogni cura, e sollect-tudine, per arriva a qualch dignit Ecclesiastica ne it Imperio competentu a mi stato, o per via ' una Coadiuteria, o vero, pervia di qua leti altra sutura vacaneta, e po ich in tuti coteste Chiese, e Capitoli saracia prima di manda, se osse provisio ' uri Indolio ligibilitatis, percio sono questi tuiti i motivi, che mindu cono, ut Supplicar ostra Beatitudine per P ottenimento di Simile Indulto Generale ' ligibilita, di tutio questo unque si complacera di ede benigna mente ostra Beatitudine, ch io non cere hi alcun interesse privato, a solo et unicamente i occasione di promuovere con pili lautio 'incremento delia nostra santa Chies , Religione attolica, en atteso, che non pongo in alcuna considerarione, che lasciando it mi arci vescovato di trigonio, eo Vescovato di i avarino, votesse diminui re te mi Intrade esicome mi lusing colla speranga di ederm bentosio consolato

con questa gratia Papale polch gli duo precedenti Indulti

Eligibilitatis sono stati ottenui per me con meret de polente appogio et assis tenet di vostra Beatitudine os puo restare ancora sicura ostra Santita, che non solamente io, ancora tuti i mi ei Parenti attolici delia casa di assonia, restarem somma mente, et in infinitum obligati, di questo favore a Vostra Beatitudine,

onde inchinandomi con gni rispeti immaginabile agi a Vostra Santita mitissimamente gli antissimi Piedi e la supplico in sieme per a sua Santissima Benedietione Papale occioceli per mergo diquesta, possa otteneria grazia deli Onipotente ' largire eo mio Zelo piu olire a nostra Santa eligione Cattollea e di continuare eo ei sin alia sine delia mi Vita come Di ostra Santita itissimo Dinoιissimo Obligaιissimo

Serno e creatura C. A. Cardiniae di assonia.

Vienna 6 Maggio 1716.

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Prostrato a Santissimi pie di di ostra Santita con gni glial

obbedienet sommissione venerarione, retido mitissime magi che Vostra Beatitudine olire gli Clementissimi brevi di is post permaggiore superfluita della di ei graria verso di me, habbia vol- suto aggragiare et honorare di una lettera seritia di propria mano, Iaqua lettera che viene alia antissima an propria di ostra Santita sar da me custodita e reservata come uri tes oro grandissimo, con gni venerario ne immaginabile durante tuita a mi vita, sopradi che o avulo una consolarione indicibile, edendo a cides alle-gre 22 grande che a vostra Beatitudine, sopra a conversione dimio ratello maggiore duca regnante, e deli unico mi nipotμ, illutio che la divina misericordia , opo haveri pregata per i tempodi mollissimi anni a volsuto essetiuare per me, come per unistromento inde gnissimo, ond h che posso en dire adesso per mille e mille voltes: Si ni o ni eri Domini benedictum. Fra tanto si complacera vostra Beatitudine di considera ella tessa che iu-hili, e consolagione di osci eneta e deli anima debbe sentire ilsuddetto mi Datello, sopra inclementissimo breve di vostra Santith, i quale instem colla dispenga super esu carnium, ii su inviato a me per una stassetta spressa, qui appresso, rendo umilissime rari rei teratamen te a Vostra Santita per essersi stata de gnata, di grati sicarmi con tanta benignita deli indulto 'inligibilita sperando ancora, che vostra antita si complacerara agglu- tarmi che tale indulto venga essere ridotio a volt a suo bramato essetio, mando chera una vvero P altra occasione si rappresente-rebbe, affine che io uotesse esse piu vicino alia Sassonia, ove eo me ancora eli' Imperio per di stultuare magi ormente, per laconversione elli heretici che netl regno ' Ungheria.

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