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elia si la notiria, a volera seneta maggior indugio ri solvere, conquella generosita, che o propria de suo grand animo, di dare non men a sui detto Principe, he a n suo adre tutiora appoggio delia sua pili valida, e poderosa assisteneta onde senZa temere te insidie de nemici della Chiesa, posso it primo sare erat secondo permettere che si sacci a tuti nota e palese, come ora- ma 4 necessario, quella gran dichiaragione, che ih aputas in occulto alia Maesta ostra, e da no pol tanto consolarci, erisapendos publieamente a tuiti tanto allegrarebbe gli Angeli de ciet e gli uomini delia terra. Questo Mil piu et stulto, chepossa spetiare a attolica Religione delia pace felicemente eone hiusas tra a Maesia ostra e i R christianissimo. Questo P unico consorto che possa sperare i nostro spirito Di iungit ira vagii diis spinosissimo Pontificato. Questa in sine ra 'aetione pili gloriosa eii grande, che possa conciliare alia Maesta ostra e alia sua Augustissima Casa e divine benedietioni. Piu non diciamo, perch stimaremm di troppo offendere o i suo alto intendimento,
se non to credessimo inti eramente persuas di una verita si illustre, o a sua retissima volonta, se a reputatione bisognosa di stimo loper douc abbracciarein impresa tanto degna dei suo grado Vogliamo solo, che ella sappia, che per odissare alia nostra obligarione dat canto nostro, iam promti anch con tu ito it sangue allenostre vene, non che con gni altro meaeto, che si nelle nostremant, di contribuire alia prosperita di u si ramato successo. diam alia Maesta ostra eo tuti la pthnear de nostro paterno asse ito P apostolica benedigione. Datum Roma apud sanetam Mariam
Majorem die XXIII. Iunii 171 Pontilicatus nostri anno My.
Charissime in Christo fili noster, uiuιem et posιolieam Benedietionem. Da primi momenti dolia nostra assungione a Pontificato , una delle prime e tu sollecite cure, che avem mο su quelladi ricuperare a Dio e alla Chies r Ellatiorato di assonia, con
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implegare gni nostra opera, assincho osse attolicamente educatoque Principe reditario. tale oggetto su principalmente diretia quel P assis teneta che sors anco coli ammiragione di molli, suda no sempre prestata in Polonia agi interessi de B Augusto. Questo tesso suci pili sorte motivo, enthera men pales e checi indus se a spedire in Germania i Cardina Albani nostro Nipote, in que tempo appunto, in cui te uoue emergenete delia Polonia aprivano congiuntur lavo revole a nostro dis e gno. Degnossi a divina misericordia di saudire i nostri voti, e instem di bene dire non men te nostre lunghe salighe, che uelle alte in Sassonia de medesimo nostro ipote, prima con voverri animo delB Augusto a voler emeacciamente la Conversione de Principe suos gluiolo, ed a meitervi li egeti tu opportuni e pol con illuminare a mente e con occare it uore deli istes s giovine Principea conoscere ed abbracciare, a verita delia nostra anta eligione, come egui in Bologna, oves, abjurato ' resia Luterana, glisece segreta mente a professione delia ede Cattolica alli Trai Novembre deli anno 1712. convenne allor e ci conviene tutinvia di tenere otio rigoros segreto un ta successo per te premure atte- cene datio stesso R Augusto, alle quali credendoei obligati di religiosamente aderire, abbiamo ovuto per tanto tempo privarci della consolaetione di recarne a notigia direttamente alia M. V. . con tutioche avessimo gran landamento di credere, eho a medesima potessegi esserie altronde pervenula. Ora per chera seguit inpassagio de Principe lettore in Francia, ardentemente desiderato e procurato da ol, mnche egi pos, tu meglio stabilirsitella Religionee apprendere agit sempi gloriosissimi deIIa M. V. ii reto, chedeve havere delia nostra sania sede, Principe veramente Cattolico e che in lire i sopraviene iusto motivo di credere, non essere discaro at med'. Bl di Polonia, chora Conversione de figlio si renda nota alia M. V., abbiam voluto dare it placere di so dissare a questa parte con a presente Iettera criti di nostra mano, ne tempos tesso, che vivamente e con uita a maggior efficacia te raecoman-diamo a persona de suddetto Principe lettorale. Νon lasciam in olire di accompagnare questo uincio colle nostrepili ardenti preghiere, assinchecla M. V. oglia complacersi 'interessare ii suo eroico gelo a favor di quest opera e di assisteria colsu potente braccio contro e insidio degli Eretiei, e quali annos surri incredibili per aliena P animo dello tesso B di Polonia,
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a per indurio a sar de passi rapaci di distrumeria o di renderia infruttuosa. Be veggiamo, chei unico mera di assicuraria, sa-rebberi renderi publica e non asciam perora insistere appresso i medesimo Bh, assinch prenda ramaicia tanto necessaria risO-luxione di publiearia. a perch egi dice di non pote venire ala passo, sena essere prima sicuro di una sincera e vigorosa assiste a de Principi Cattolici, pereloino olire t esse pronii dat canto nostro a contribuire per tal si curerra i sangue delle proprie vene, non cheragni altro mergo amo possibile, preghiam quantoma possiam e sappiam tam . . a volere con sua lettera animaree eonfortare it sudo B di Polonia a tal publieaetione eo assicurariodi tuita la sua Reale assistenaa. Considiamo, che siceome in tante
attre occasioni nelle quia si h trattato della Religione la gran pieta, it gran Cuore della M. V. ha propost a vantaggiis alP onore deli' istessa Religione anchera suo proprii interessi temporali, eo sommo merito avanti a Dio, e eo immorta gloria de suo gran nome; eos in questa, in cui si iratia diis aequisto considerabile delia nostra sede vore mettere da parte qualunque rimesso temporale ed mano, che potesse ritraria da passare quest umet e concla solita, e non mai abbastaneta Iodata sua magnanimita, si contenteradi sacrificare e dissicolla, che polrebbe sors incontrare alia gloriadi Dio, at hene ella hiesce a profitto della Religione Cosisperiamo, e cosi a preghiama e intanto con tutia a tenerra de nostro paterno afretto iam alia M. V. ' apostolica benedi-xione. Darum Roma apud S. Mariam Majorem die a Septembris 171 4 Pontimatus nosιri anno XIV.
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Tres Min Pere. La letire quo Votre Saintelli'Deserit de salain Ie 4- dumois dernier develope es motis secret de a conduite qu'Esse a tenue ara'egard uino de Pologne, et m'explique la cause principale du voyage querae Cardina Albani son neve a sat en Alle- magne I vo dans la considance que . . eut bien me latro de se dessetns et de se demarches, des preuves nouvelles de son zele ordinatre ou l'acroissemen de notre ainte Religio et deses solns our ramene a sein de 'Eglis ceux, que 'aveuglement de leur peres en a matheurusemen separ/s. e meme ele, doni ous me doniih I'exemple 'animeta toriour a suture et a seponder es justes desein de V. B., et j puis 'assure que
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does' interest particulier querae prens 1 e qui te regarde qu'en uous demandant de Iu permetire de laire professio publique de nostre
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Beaιissimo adre, Di gran pes e degni veramente di que sommo grado, hoV. B. degnamente ostiene, sono i issessi, ch ella vana nella sua lettera una alleana da stringersi ne per i bene della Religione is me e a casa lettorale di assonia, a sicome o rico- nosco etti risessi per attretanti impulsi di que gran gelo verso Ia nostra anta sede e delia di ei paterna solle citudine, cos alincontro actimente comprendera la S. V. cherae congiuntur presenti in una o altra parte et ancora non sussiciente ed assai tenera non permeton per anco risolvere nulla ne 'alaetare negoch, ehe dimandano de tempo. Con tutio io V. S. uol restare per-
suasa, ch io non ancher adesso ed in gni tempo di stare attentissimo a tutio quello in Ogni congiuntur richiedera est honore di Dio e la salute delia republica christiana assicurando I S. V. ehe desidero con li salti o gui larga mostrare alia . . quanto sono della hies e quanto saro sempre.
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1ar antino in Christo nilo nostro Carolo Hungartae et Bonem meo IIIustri, in Romanorum mye ratorem Ie t .
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versione de Principe lettorale di assonia da o ardentamente desiderata, e incessantamente procurata sino a primi giorni delnostro spinosissimo Pontesicato. Essendo per Νο plenamento insormati de principio, meret e sine di questo importantissimo assare, e de tempo, in cui aceadde a sudetta conversione in alpreSente torno, vendo sempre ieeuute e tuitavia regolamentericevendo sicure, e esatte notigi d portamenti de sudeli Prin-eipe, possiam assicurare a Maiesta ostra che sicco me egi sirisolvette di abbracciare a nostra Santa eligione attolica benistruito, e en convinto delia verita della medesima, e per solo motivo delia sua terna salutes cosi h pol sempre ottimamente corrispost a si sania risoluetione non solo colla purita, serme22 ecoereneta sentimenti total mente cattolici, ma anco colla prattiea, e religiosita delle opere et frequentando assa spesso, e con segni di
singola divoetione licianti Sagramenti delia Consessione, e ella Communiones udendo la Santa messa ogni torno ris sacendo attresicotidianamente molli esserciet di cristiana piet sotto a diregetione diis sacerdote eligioso, che 1 sem pre seco. When vero e che egi ta tutis questo segretamente coli intelligeneta di sole nove, a dieci persone delia sua famiglia, partecipi m. con obbligo giuratod inviolabi segreto, delia Sua conversiones e t ostretio non senZa sua pena a dissimularia o rimanente delia sua Corte, emolio piis col Pubblices per conso arsi a volere de B suo Padre, it quale a credulo nora, he a publieagione di in salto et presente sistem della cose potesse recare notabit regiudietio, edisturbora suo assari Ora no hen Sapendo, chera dissimula-gione in materia tanto gelosa, quanto h quella ella sede, ancor-ch alle volt possa venir iustificata alia necessita, ed anche configliata in certe occasioni alta Cristiana prudeneta non pubnondimen pratticarsi per longo tempo seneta pericol di tanderer Evangelio, ii quale commanda di doversi consessare rancamente Gesu Cristo: coram hominibus, e in lire considerando, non convenire in conto alcuno, che rimanga uitavia nisultuosa, desposta alle periculose vicende de tempo e degli accidenti un Operadi tanto ilievo, ne in fine laseiando di issettere di quanto granpregiudietio possa essere aIr istesso Principe ii restare si iungamente, negli anni pili capaci elle buone impressioni, seneta quegii aluti spirituali che pouebbero essergit somministrati a publico esser-ciri della Religione ; per lutte queste agioni ei sumiam suetis-
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mento obbligati di adoperare gli oltimi nostri flaret a sine di ridurra
questo grande assare alia sua inllera persegetione d a sint di sicure et e di lautis.
questo oggetto rispediam a B di Polonia it adremio- vanni Battista Salerno Sacerdote delia Compagnia di Gesu, e nostroesaminatore de Vescovi, in cui olire te dotiis insigne dottrina, di singola pieta, ' illibata sede, e di consumata prudenZa, Si unisce ancori merito di esse stato it principat mezgo, di cui Diosi h servito per chlamarem suddetto Principe a conoscimento delia vera eligione, e insine si aggiunge i opportuna e stimabile qualita di essere accellissimo a medesimo B di Polonia. M perch ci non stante, ben ediam che una tale impres non sortir maim sine che ramiamo, senetam potente braccio della M. V., percio Oi, prima che altrove alia diraei Pleia, e a diclei ethio indirietetiam te nostre pili serueros istange colmergo de predetto Religioso a cui per tal essetio abbiam ordinatoche primo di passa pili lire esseguisca su questo particolare e Commissioni da no dategit, appresso di . . a regiliamo dunque colui vivo deli animo nostro di vole prendere a uore una causa, da cui dipende P terna salute di tante anime redentecol preetioso sangue de sigilo ditio: Una causa deIla Santa Romana Chiesa, di cui a M. V. Proteitore: Una causa in fine deli'
Imperio tesso, di cui ella 4 il apo ed a cui percio peti di
promuoverne a Religione. Non pu non comprendere a M. V., quanto importi alia Germania, ed alta Cristianita tutia, special- mente ne tempi, ne quali iamo, i guadagnare alia sede cattolica P Elettorato della Sassoniaci mo possiam dari Dancamente perguadagnato sollanto, che a M. V. gli Oglia stendere Ia mano. Se ira caso carissimo si gliuolo nostro, in cui debbano cospirare instemeri sacerdogio, era imperio h certamente I presente, in eui si uatta ' u interesse tanto commune, e che tanto illeva ali uno e ali altro. No per a parte nostra crederessimo di contrarre u gran reato appo triremendo Tribunale di Dio, d una taceia indelebile appo tutia a posterita se opo di ave travagitat pili dici anni per u aquisto di tanta importanga, e opo di averto per divina misericordia ridotio a buo termine, in cui si trovo, ' Io lacessimo usci di mano, per non aver adoperati tuiti que mergi chepossono assiccurario. Per i siccome i iam pili volt dichia
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rati co B di Polonia, cosi ci dielitariam ancora colla M. V., che se a cons eguire uncta sicurerga, osse ma necessario, o utilei sangue medes imo delle nostre vene, iam proritissimi a pargerio tutio sino ali ultima stilla. V interesse attresi, che develaverela M. V. in questo is tesso assare non is certamente minore di quello,
che vi abbiamo oi siccome a pieta era zelo singolare, hyella ha reditata a suo gloriosi Anienati ci assicura, he ne purminore ara P ardore eo cui ne sera ' intiero compimento. Ondo abbiam Ogni agione da sperare, ehe a M. V. si perdarmi e la mano, o I raceio tuito, anehe quando bisognasse pertat agione posporre qualch rissesso di suo temporale interesse. No nondimen ristringiam per ora te nostre richieste a due sole, alle quali per parere assa ragionevoli, crediam che a M. V. non potra non condescendere di buona oglia e proniamente. La prima 4 ehe da varii suggerimenti, heci predetto adre Salerno assa hen informato di tuita I materia avra ' onore di sporrealia M. V., eo me utili ali intento di cui si iratia, Ella si degni di essieacemente dis mano a que soli , he eon noscera pratticabili seneta minimo pregiudietio, o distorbo de suo assari L altra , cho a M. V. oglia argit e sue risoluetioni quali obbi amosperare avorevoli con tuti quella aggior celerita, che si possibiles assinche munito delle medesime, egi pol porra passar peditamente a trovare ii R di Polonia giaccheis elle presenti circonstange qualunque aggior dilagione polrebbe re ear anno irreparabile alia sostaneta deli assare medesimo. Questo uel tantodi che reghiamo a M. V. eon ullo ' ardor de nostro spirito per eget della prebente ultera seritia di nostra mano, e con a viva voce de sud deit Religioso a quale in lire preghiamo a M. V. di prestare in itera sede per que di tu che sar, per esporgii in nostro nomen mentre o in tanto con tulta a teneret delnostro paterno asset to iam alia M. V. ' Apostolica bene digione. Dasum Roma apud S. Mariam Majorem die prima Februarii 1716.