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Neli' intra prendere la pubblica Zione dui Carleggio
Letterario di Galileo, su nostro primo intendimento dividerio in familiare e scientifico, Secondo la claSSisica Zione stessa Palatina. Ma n et porci ad uri attento esa medelle due categorio, ci si amo presto convinti deli' assoluta impossibilita di assegnare cogi gius tamente ii luogodulla maggior parte di questi documenti, che l' una Ol 'altra classe non venisso a rimanere in dis et to per laduplice natura, che hanno mollissime di quos te letiere, di familiari e scientisicho ad uri tempo. Λ questa considerarione aggiunia i 'altra deli 'intento bio-grasico, che gius tamen te si da aversi di mira in una Corris ponderiga letteraria che abbraeci l 'intera vita di
glio si conse gua nella naturale ed ordinata successione dei salti, abbiamo credulo non poter meglio ri Spondere alla es peltagione dei let tori, cho pubblicando queste lettere in stretto Ordine cro nologico, senZ'altra distingi in0 di maiori P. Stabilito questu criterio sondamentale, ei OcCOr- reva tin 'altra e non leggiora dubitarione in torno altem peramento da ad otiarsi per i se lottere diret te a Galileo, e per quelle si a tergi a tui relative, che nella presente edi Zione non si pote vano per conto Ble uno
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pro tui muttere. interpolarie at tu igiti loro tra tu tot iure si esse di Galileo Si presenta V a Veramentu comeli mi,d0 piti logico ed opportuno: ma qui puro interveni via una dissicoltu, ehu ci ha obbligati a derogareda questa norma; o cib o tu immensa spro porgione chu curru tra it numero dultu lutture cliu et rimangon Odi Galileo; o di quellu che la Palatina possiede alui dii et te; tu primu giungendo appUna at numero di 350, o tu attre olt repassando te due mi gli uia. Tun tocho, Sebbene non reputium o che tulte te se condus ieno da pubblicui si, tale si pero ii numero dullo importanti H d' uomini celeberrimi, come, d cagionil'esempio, Castelli, Cesi, Cavalieri, Renieri, Marsili, Miculario, Sagredo, Keploro, Diodati, di taliani de 'quali si contano te centinata, e dei cui maggior numero nessiano v Orrebbo perd0 narci la omissione, che te poche di Galil 30 saret, hero ventite a tro varsi come pianti dispersi in quel grala corp0, e a perdere per tul guisa quella importanga collet lixa, che pure Si dovexa loro con-
ΑVremmo per ax ventura potiato distinguere te l0llere diret te a Galileo in due parti: in quelle, ei γῆ, che
con quelle che di tui ci rimangono, Q alternario colle Galil0janu, serbando tu rimanenti uia 'altra classe. Ma cio puro ui conducoxa ad uia resulta mento incompletissimo. avxegnaccho tal riscontro non di ratio ei manchi, trovandosi molle missi vo di Galileo allo quali
Stanti te quali cose, abbiam credulo non potereptu giustificata mente procedere nul flare di ragiori pub-
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blica ii Commercio Lutterario di Galileo, che distinguendulo nullo tru suguunti categoriu: l Delle luituruuniversali di tui: 2. ' Dello lettere universali a tui 3.' Dellu letturo si a tergi a tui relativo; tu quali truparti e isti tuis uno una dultu pili importanti publili ca-Zioni cho desideraro si possa , cosi ad illustragio nudulla Vita e dultu opere di Galileo, quanto det movi
mento scientifico duit' eta sua. Abbiamo det tu mane arci molle luitero di Galileo, e ii numero di quelle a lui dii et tu ne forma irru cusabile testimonian Za: non per tanto sitimo lieti di poter annunZiare che da noi vieri duplicato ii numero delle gia conosciti te, e di l83, che ne Conti ne qu st0 primo volume, 80 Sono in edite. Non disperiam ache l'0ccasione di questa pubblica gione induca altriari cereare, sec0ndo te particolari comodita, te molle attre lettere di Galileo, che giova credere tuti avia
esistenti negli archivi de' privati, o nelle bibliotechude' conventi, per ragione di quei regulari coi quali
egit tentae carieggio, e speciat mente col Castelli e colCavali 0ri. Ε dove a noi ne venga satio indiri ZZO sa ranno diligente mente pro dot te in una Appendice. Non possi amo lasciar di notare quanto impers et tamen te si auo state si ii qui pubblicate tu lettere, checorro no a stam pu, dei nostro Filos0su: e non possi amota cere che il lavoro flesso dei Venturi, condotio ingran parte sugii stessi Manos ritti Νulli, ora Palatini si heu lontano dat ris pondere a quanto era da atten- dorsi dat noni se deli' illustro editore. Gli serrori di datui vi sono infiniti, e non tuiti seliga culpa di negligenZa;
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che lo conduce ad immuginare uia vi agglu di Galileo a Roma nul l 628, ii quale non S0lo non ebbe mailuogo, illa che allo stesso Venturi, in virtv dugii stussi documenti da lui pubblicati, do uua tornare impossibilo. Ci si parso utile porro in fronte alle lettere lacro nologia delle epochu principali delia Vita di Ga lileo, 0nde il lut toro, a cui questa non fosse familiarissima, abbia it pronio sussidio di quei riscontri bio-grasci che sono spesso necessarii a far pili giustocritorio delle cose discors e. A ciasciana lettera abbiam Oapp0Sto un breve argo mento, e te note Opportune alia sua mi gliore intelligenZ3. Abbiamo scrupolosa mente citate te edite o te in udite, e notate te relative mis- Sive O responsi Ve, che Si conservano nella Colle Zione Palatina. Abbiamo riscontra te e spes Se Volte corret telo edite sugii originali; e per ultimo cor redato ii volume di uri doppio indice, cro nologico delle lettere e
questo ii l. ' dei cinque Volumi delia classe pili desidui a tu dat pubblico delle opere di Galileo. Ciconsoria it pensi ero, e sura nil ovo stim0lo at n08tro Zelo, che questa non lieve salica venga con grato animo accolla duli' erudito lettore.
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lia Λ minannuti di Pescia. Ebbe uia si atullo minore, Michelangiuio, stabilitosi a Monaco ui naviura, O dii sorelle, Virginia o Livia: la prima undultu sposu a B nudetto Lunducci, e l'altra a d ad duo Gulielli. 58l - mandato dii Firen Ze, dove era tornata a stabilii si in sua s mi glia , a studiar medicina ali' Universitis di Pisu. - Λ verte i is acronismo delle oscillaZioni det Pendolo. 1585 -Τorna a Firen re, dove continctu gli fluit matematici sollo Ostilio Bicci .l 587 - In quest' anno su in Roma: fulto non Avvertito da 'suoi hi ,- gratii, e che risulta dulla prima delle lettere. cho qui pubblichiamo. 1589 - Per gli uniri det Cardinale Dei Monte se nominato publilico lol toro delle matem utiche Dello Studio di Pisa con provvisione di 70 scudi l' unno. - Esperimenti sultu caduta dei gravi. - Prima ide9 dei Diui Oghi delie Νuove scien o pubblicati solo verso it sine delia sua vi tu . 159 Il 2 Lugii O, in uore suo pud re, Onil' egit rimune cnpo uel lasami glin. 1592 Il di 28 Settembro se nominato professore cli mutematiche in Padovu con stipendio di si orini 180 uli' anno, puri a circa 144 scudi si orentini. - Truttati deli' Architetturii
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dat qua tu si conserinuto a vita nulla cathedra di P ad ovucon stipendio di si orini l000, equivalenti a circa 800 seudi siorentini.
h Il di 10 Lugii , o chiumulo dat Granduca Cosimo It in Tos annin quillita di primurio professore dolio Studio di Pisu e clinatum alico e Filosos o di S. Λ. con stipendio annuo ut 1000 scudi, sun a obbligo di loggere in cui tedra. ii is ll cli 23 Mur o si porta a Roma per cliuiostrare u que' suo icontraditiori la veritii delle sue scoperto celesti. L ascritti ait 'Accademia dei Lincet. Tornu u Firen Ze tiel Giugno. 16l2- Publili ea nol Maggio ii Τrat tuto dui Galleggianti. - Proponi alia Corte di Spiagna uia nuOvo melodo per determin3r tu Longitudine. 1613 - Νel Febbruto di quest anno si pubblicano in Roma, Der cur idoli'Λccudemia dei Lincei le sue Lutture intorno te macchio Solari uire itu ut Velsero. 1615 - in occissionu dullo accuse cho gli ventuano date in materiis ui sede pstr te sue opinioni in torno it moto delia Terra, scrive la famosa lettera apologetica a Maria Cristinu dit Orena, granduchessa veiloun cli Toscan3.s Sullii sine di Novembro riturna a Roma, di i Ove si riducenuo 'umen tu in I Oscanu Blla sine di Muggio det suguentoniano, non avendo potiato impedire che venisse proibit utilla Congrega ione duit' indicu l' opera ut Copernico in torno it movimenio uella Terra, ct conseguente inunte Alui di prodii ni in .s6s6 Dopo it suo ri torno da Roma ripi undo colla corte di Spagnato truitutivo pel nugoZio della Longitudine, che rimangono in si ut tui se come nul iiis 2. comu piu tardinoi s ictu e l630.
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a isT-Νul Mai Zo iuventu in Livorno ed osperimenta in lative laCelata o Testiora per rendere spedite Ancho in mare lu
16 23 - Νeli Oil ob re si pubblica in nomii ii suo Sagglutore, dedicatu dat Lincet, che ne surono gli editori, ut pontulice Urbano VIII. 1624 - in principio ut Aprile si portu cli nil vo u Roma nil in chinare ii nuovo Ρontulice Marsuo Barberini, assunto SOtto ii nome di Urbano Vlli, o intortio ulla meth di Giugno si restituisce in Firen Ze. - MicroscODio. 1630 - Circa alia meth di Muggio riturna a Romu per sollecitarela licen Za uella stam pii dei Dialoghi dei Massimi Siste mi ulla metu di Giugno se ne risui te. 163 2-Νel Febbraio pubblica in Firutare, con approx9Zione deli3 Censura nouanna e Florentina i Dialoghi dei Massimi siste mi. - Ν te 'Olu deperimunto det tu sua vista. ἡ Ν0li' Otiobre o intimulo a compari re di nan Zi allu Congreg3Zione det Sant' Usligio in Roma per reniter ragione deli' operasu diluitu. 1633 Il di 13 Fobbruto giunge in Roma, non nuendo Dotuto sere' servario da queli' undula no l'eth grave, nis te inser- milli sue, no i pericoli dui contagio che infestuva quelle contrude, no i 'ossiciosa intervenZione dei Grandii cu di
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l636 l 'er incitumento di Elia Diodoti, giureconsulto purigino, ostrookli , tuli Generali r Olanda in suu invun Zione per lis dolei mina χiono uella Longitudine. La truttativa , pro iungatusi pur diversi incidunti, ei 3 tutiuvia pendente