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Spolata at Potentiss. REdi Spagna D FILIPPO III. Nostro ignore.
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CONTE DI HARO, c. Eputare grandissima ventura setato di tempo mi sosse stato concesso ne mandar suori Apparato di Milano per acco gliere a Sereniss. Regina,& Signora Nostra,che latina mente scritio con discorsi, e disiegni delle machine erette, si sosse potuto inmiglior forma edere maloiche a Stampabunico rimedio per sodisfare con presteZZa a molli, gli quali in intepo medesiimo da me ogni glomno o ricercano, mi son asciato indurrea consignare quella medesima lettera allo tam patore, la quale a V.F.manda,i Cremona cinque gloriai prima che Sua Naesta entris se in Milano, non ri- cordando mi , he questo in tram utar res sere
proprio, laturale delia lettera, laquale guis ad donZella, deue starnascosa, lasciandosi edere
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lamente a caso,& non bello szudio, sacendo dise publica mostra presso a que grandum e dclla Stampa. Desiderando dunque pili tostod esse conosci uto per pronio ne seruire che per accortonello scri ueres rimando a V E la de ita lettera, aquale viene per tratia domato, priua a punio diquelli ornamenti, senZacli quali non douerebbelasciarsiis edcre E per chi ede per gratia a V Ε.che col nome suo impresso nellation te lesiale- cito compari re in publico, sperando che con questo solo titolo dcbba ad Ognino parere pisi gratio favi amabile, iliciat mancamento deli artesia per sappii re rauatorii di V. E. yla quale prego
Nostro Signore, che facci tanto contenta, quantolia fatio questa Citta, conda desiderata presengadella sua Benignissima Regina, quanto io sarei se . E. si degnasse di commandarmi spes , Conognicii uerenga me te in chino, offerisco. Di Milano alli 6 di Decembre IS Di V. E.
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colendisse. Sede mani di tanti valorosi Artefici non hanno sapiat figurare una minima parte ello sinis urato contento di quesita se delissima Patria, rita venula della Serenisi Regina Nostra Signora; se manco anno poluto ornare a Citti in modo cli 'ella dimostri quanto ornamento si per rice uere dentro di se molio meno saris attorio ad is primerio con lamia penna solan& perci Amerito is cula hauendo tardatos iu de donere i da parte a V. E. det modo col quale si Sterminato Ppparato.Vengo pero hora, pili che volunt ieri a suppli- re conquesta a debito, pingendomi a cio fare non solamentel'obligo della seruit si mi a verso V. E. ma anco it carico de gouerno ch'ella liene ui questo Stato in aseneta deli'nlustrisse. 8 Eccellentisi Sig. Contestabile suo Padre, it quai grado serue a tutia questa Prouincia,comoechi aro lunae, Sc lucido raggio per potere coni stupore contemplare in V. E. tiar ij, xsplendidi colori delle sue virtu heroiche, Mia rettitudine de suo reali pensi erilari ZZati tui licii publico bene, de alla salute di questo popolo La supplico dunque leggere lis eguente descrinione acci,col mero di tale fa uore, resti pol libera da gni peri colo di poter essere da ualchemalevolo in parte alc una sinistramente interpretata. Et fra tanto pregaris Nostro S ignore, che LV. E conceda gni contento, 3 a me gratia, e occasione dii uote mostra con vivi effeti quanto io si xaltat lustrisse de Eccellenti A. Sig. suo Padre, δἰ mio Padrone,3 a V E leale, ksuiscerato servitore.
ER A in obligo Milano per infinite ragioni di rispondere alia dignita cilla grande geta della Serenisse Regina e Padron No-hra, concia Magnificen raraeli'Apparato ne riceueria dc perconteguen et Lanco stata cola molto bisogne uolesi dare particolar agguaglio, de modo che si poteua tenere laeti'abbelli realcuni luoghi pid nobili della deita Citti, netl'occasione ditate accoglimento . A questo carico sotto entra io pervbbidire alaribunale delle Prouigioni, Malli Signori elesti dat Consi-glio generale, alii quali feci relatione di clyche hora a V. E. &scrtuo allarifuggita, riducendo it tutio se nrasar discorsi sopraquaiunque impresa, δἰ sopra clascun ornamento a seite Archi,or nati di statue,d'istrittioni,& di concelli figurati, pol che sette soli in sito commodo,& con aesti collocare si pote uano Delli qua ii ii primo ordino a Citta che si dedicasse alia Serenisi Regina illacondo alla felicisse ima memoria det Re Filippo Secondo di ter
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Il quarto at Serenisi Arciduca Alberto It quinto concluse a Citti di dedicario ancora alia aesti dei RSPilippo II. appresentando pero in quello una memoria elle altioni deli Illustri se de Eccellentisse Sig. Contestabile di Castigii a Padre di V. E. t festo
haeretio lachi es alia Serenisi Regina Irseittimo Multimo ser-Ded'ordine di . E. per ornare a Porta dei Palagro Regio Dopb queste deliberationi, prim ieramen re post inconsideratione, chelauendo Milano le Porte senga ornamento alcuDO,anci essen do pisi tosto fori, huchemelle mura , che porte conuenienti acos gran Matropoli, era molto a proposito ii dedicare alia Sereni se Regina it primo Arco triom tale, non di egno madi pietre, plantandolo soprii muro a punio, che cinge a Citti steriore, xlacendolo di ordine Dorico quantosi si potes e,conforme alia quadratura delli Archi antichi Romani mi pero anco tale, clieris pondeste alia forma che oggid sit lamelle Porte elle Citta fortificate alta Moderna, accio tale opera seruisse per memoria alposteri, dc per ornamento stabile alta Citti & tantos iu che molli Artefici con molia prester asioneri uanodi fabricario nelseguente modo, ne quale si delibero pol di ergerio. Questo primo Arcoi alto conde statuest edi sessanta, Vlargo attre-
tanto si ornato con quattro grata coloniae potate soprii suoi Pie de1talli, fasciate, θ intrecciate coniugne alia rustica. Ne i ais delle de ite colon ne sit fatia una porticciuola per fanco,ornata pure alia russica,ma non s rata, po ichesi muro che viene iturare te deite porticci uole,serue per campo a due gran statue lequali tui sit sono collocate comes iubasta si diri. Soprile deite coloniae, porticciole si vede posto ii suo Architra ire, fregio xcornice, sopra a quale corre via dado comvn'ordine disie destalli, uero quadri alti a meti, o p uoco me no deli'ordine inferiore, quali hanno maggiore sporgimento sopra te coloniae & minore sopra te porticci uole 3c questi tre quadri in questo modo sono compartiti, cloὰ: