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paratamente Di manieraKne questa machina si pud chlamare eompen dio diluit gli artifici j, fluo dire, che prudentissimo architetto ne
sis alba 'Eccellentissimo ignor Contestabile, it quale ancorata voluto ad via certo modo essere diligentissimo fabro, di tutio quello, chelelsontuoso hospitio dici Maesta, Sc di tanti, d cosi gran Ρrencipi e bi gnato poscia che per opera sucisquisito si e isto ii collo delle Chi esse de palaggo mirabile 'apparecchio deli stanae ordinati, clieni di maesta gi 'incontri aratiosi, aletici rece ui mentici prontici consistit: splendidi, e lautici contriti ii modo chemel eZZo delle graui cureaelgouernoso distat tissimi restati sono ancora minimi. Non Munque possibile con parole desicri uere parte alcuna compitamente di cosi grandi, e sontiaosi apparati, dc manco libellegZa dei Teatro solo, psiche con 'imaginatione pena si pub apprendere, per questo au-uiene, che chiunque ait mirario ritOrna sem pre vi troui inaraui item ue alle quali accrescere fama dotii scritiori dotiret, bono senZa essere co- me hora conloche righe dccilla Siggita trappassate Quadratai in somma a deita fabrica la quale col nome di Teatro e lectiodi nominare, essendosi dimandato Teatro, benche triangolare fosse, cnon semicircolare uello che anticamente era in Milano labricato da gi'Im eradori. E lungo pie di cento qua ranta, e largo pie di ottanta sette, Sca'as mi glia affatali alato doppio antico,essendo circGdato da altissimi portici de cui coloniae lino unglie pie di vinii, dc a meta di quelle sonodi granito, de 'unas la sal lega di pie tra essendo questo edificio a bricato in modo, che gode lacomn4odita di essere ostentato davna par te da via dici gran coloniae, te quali reggono via grai Salone superiore Gli portici tuiti sono dipinti di vagitissimi pae si compartiti ne meggo delle colonne finte, te quali alle vere corri pondono. La parte opposta at portico di pie tra , at Salone superiore farta di egno euendosii congrandissima spes arante attrerante coloniae doriche condebas, Se capitelli coperti di metallo quante sono quelle che di pie tra vivagia erano messe in opera.
Dalli capitelli delle coloniae pendono trenta lue festoni longlii dieci pie dit 'vino conci fruit ri portati di tutio ille uo operti di rame. NelmeZgo diaeta Quia festonem e levia argo letto amore inargentato dicit lietio
prande a naturale con a face nuptiale in mano, demella finia fiamma si laiciato ii luogo da ri porre quini di nolle. Soprile coloniae corre intorno tutio l'edificio 'architraue,il quale so-hiene verso Oriente una loggia forata conia laustri coperti di rame, riceusi lunae da glardino nascendo sopi fit vitio delle de ite colon ne te quali sono trenta lue via pilastro finio dii terra ista concla sua base,&cimatio coperto di rame .
Appoggiat a questi pilastri sono trenta lue termini di ritieuo magetiori et
naturale,cias cuno de quali sisti ene con ambede braccia due cande glieri ri torti, cauti sono coperti con metallo.
Sopra 1 deiti pilastri sono imposti gli archi , che sotagono a volt de Te tro, a quale fati di legno, ci oti, id erata di tete dipinteriportate,
de di sopra Scoperta di ranae L . Girano in torno alla volta trent tune itemelle quali sonorinti caminei,
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Iauor ait Arabesca circondati da fregi d oro.
It mergo delia voltat compartito in tre quadria son dati,di coloriti. In quello di meeteto iungo pie di trentasette, dilargo inti quattro e diplnta una giovane, che dorme in via cespuglio defori, sopra a quale Pallade sparge rami d'vliuo libri, specchi, Giunone scetiri, Corone, uio-ie, Venere, gigli, rose, altrici Ori figurandosi perla giouane che dorme S. M. a quale alle tre De tenulei alli antichi per dispensatrici de be- ni deli 'animo dei corpo dc della fortuna venglii di tuite te gratie, Zodoni abbon dantissimamente dotata. In questa auola in una cartella ostenuia da otio pargoleti amori, sono . queste lettere.
PLENO. BEANT. TE. NUMINA . SINU.
In via'altra tauola quadrata diventi quatropi edi sono di pinteat cune Ninfe ii oppio maggiori dei naturale, e quali in torno ad una fonte lauano vniambino sortiolandoli ne ii 'aria Mercurio mes fagiero di Gioue ilquale prometiendo alia Serenissima Re in una felicissima successione
Nel tergo quadro di grande ZEa simile a gi1 desicritio per inostrare, cheri M.tanti doni,& gratie riconosca alia mairoi 'Id di odii di pinta lariere nisi ima Reina in alto humile e pio come che vadi auanti via Templo a compagnata alia clemenZa alla Religione, talia cariti a render- gratie de beni cheri diuina Maeli teli concessi. A questo allu dono lesementi parole te nute in una cartella da molti Angioli in aria. M IHI. AVTEM. ADHAERERE. DEO. BONUM. EST. Auanti alla porta de laenapioi di pinio via Paggio,che liene via vaso di cristallo dat quale e cono tre rami uno d'alloro, uno di vi tuo, c uno di palma , significando per i vaso tras parente e lucido laturita della Serentia sima Reina, per il lauro a sapienZa, per 'vivo a quiete deli'animo, per a palma it dominio della ragione sopra i sensi. Fr, questi tre graia quadri si veggono due sin dati, ne quali sono dipint contro due impresse. Vna di questela per corpo a senice rinouata, a quale passando dati 'Arabia ait 'Egitto seco trae gran numero di augelli varij, i quali con ara- uigilari mirandola vEgono a figurare ii numero infinito delle genti adunate in Milano perseder Sua Maesta, ii motio ἡVT. SOLIS. MIRENTUR. AVEM.L'altra impresaia figurata con via 'Aquila, che dat telo scende tenendo colrostro una perta candida con questa alludendosi a nome felici sis di SN.col motio. COELO. DEMITTITUR. ALTO. Intorno alli soprascritti quadri sono dipin te da una parte Appollo conne noue Muse, δί dali'altra Prometeo conde se ite arti liberali, Ja felicita, essendo queste figure risiposte fra una tune ita, 4'altra, dodipitate da eccellenti pittori di grandeZeta di sedeci pie di 'una. Fr, queste gran figure si sono messe dici orto imprese compost da diuersi in gegnosi spiriti, de dipitate et me zzo di bellistimi ornamenti di ritie-uo dorati.
La primat figurata con una coppa dentro a quale e posta una perta per alludere
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Iudere eos in questa impreca eomemeli'alire arselicissim nome di S. M. il motio es DELITIAE. HUMANI. GENERIS. La secondat una perla posta soprassa conca della porpora, col motio. FORMOSIOR. IPSA. Latera E composta di due specchi oppostia uno illatim it motio. ALTER ALTERIVS.
La quartatis Delfino, cheioprii dorso porta una conchiglia con dentro laserta, ii motio e POTENTIORI. La quintai una perlamella sua madre aperta col motio. MIRANDUM. NATURAE. OPUS. Lasest, vn mare con una perlamella sua conca a galla detracqua, 1 quella vicino si vede via tridente col morio. HVIC SORTE. DATVM. Lasettima Sun collare di giote, donet mezzo di quella una perla grossia 4 il motio θ. INTER . OMNES.Ita otiauai una perla riposta sopradisommita d 'una torre, ii motio θTVTISSIMA. SEMPER.
Lamonai una parte deli'arma Velasca, la quale figura una corona reale con una perla postam ella cima, col motio. DIGNA T A. EST. La decima E composta di due mele granate con una perlamet mezZo, ilmotto QUA M. BENE. CONVENIUNT. L'undecima Puna madriperta posta dirimpello a Sole, it motio. CONSTRICTAS. NVNC. PANDET. OPES. La duodecima Suna perla postes pracla conca sita, ii motio e INTUS, ET EXTRA . CANDIDA.La decima terga ydipinta cons globo terrestre, ii qualet cinio dasn an-nello seneta gioia, at luogo delia quale si velle una perta vicina ches per emere collocata rael detto annellinil motio ὁ UNA SOLI. La decimaquartae e 'arma det Regno di Portogatio con sopra dipinta una perta, it motio θ. HINC GLORIAE. MAIOR.La decimaquintai via vaso nelli minita de qualeia dipinta una perlata, col motio. HILARITAS, ET . SALVS. La decimasestat una rosa ancorais retia col motio.
La decimasettimat una perla in una coppa Col motio ,
ORIENTI DEMIT. HONORES. La decimaottaua Halisci ner modo che si dipinge neIllari deIIo
Stato di Milano con una perta a canto ii motio. ET . GENUS. A. SUMMO . Nelle teste dei Theatro sono messe armi Reali grandissime dorate di lieuo con figure,festoni, tartelle falle con magistero mirabiae P. A canto alle deite armi reali pendono pili placiole te insegne deli'Eccell&tissimo ignor Contestabile, deli Eccellentissima Signora Duchessadi Frias sua Oglie . Sottii portico chemel fine dei Theatro si vede, sono in due nicchie grandi fabricate due fonti bellissime ornate di coloniae, Hi statue di marmosioὐχ in Sileno maggiore dei naturale, di tre ostri marini, gliquali versano acqua in nara vaso di marmo sininum,4 con bellissi
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mo disiegno scolpito. Sopra it portico fabricato dirimpetio alla sontes veggono porgere moti
des vivo di quatuo colonne alcune mensole cheiostengono vna togata cirondata da balaustri dorati soprada quale si apparecchiata ilitono firil haldachino per Sua Maesta quand si complacera di rimirare come- die rappresentationi, Malire feste publiche. Sotio la deita Ioggia Sin una cartella grande dorata con ornamenti di ritieia uola semente iscrittione, pra dei sublime ingegno det Signor Camillo Schiassenati.
INGREDERE. HEROIN A VIRGO A D. NUPTIAS. REGUM. VETUSTI. ORBIS. TERRA RVM. MAXIMI.ET. NOVI. MONARCHAE. DIVINITUS. ELECTA.A VELASCHIO NUMINI TUO DEDICATISSIMO. IN. HONOREM. ADVENTUS. TVI. . QVO. LICUIT, NON. QVO DECUIT OPERIS SPLENDORE. PERFECTUM THEATRUM. N A M. ET DE S. HUMILIBUS. COLI. TEMPLIS. NON. DESPICIT. ET TUAE. MAIESTATIS. FULGORE. AUGUSTA FIENT. OMNIA.
Dirimpereo alla soprascritia istrittione inin altra simile cutella, la ded1- canone dei Theatro fatia con letterela 'oro, S con queste parole,le quali
hen mostrano essere bellissimo parto deli'acuto giudicio det Signor Fe- derigo Quintio Fiscale Regio.
D. MARGARITAE AUSTRIAE. CVIVS. PER. AUGUSTA. IMPERIA NUMERANTUR. AULD. PHILIPPI . ΙΙΙ. MNIVM. MAGNORUM REGUM MAXIMI SPONSAE, CUM . PRIMUM GRADUM IN HAC. URBE. AD MAXIMA. IMPERIA PONERET.
O. FERN AND VELA SCHIVS. CASTELL COMEST MEDIOLANENSI . PROVINCIAE. ET REGIO EXERCITUI IN ITALIA PRAEFECTUS. EXORIENTEM AURORAM. FELICIS SECULI UENERATUS. DICAVIT.
Lastiari dunque in Milano cosi nobile reliquia S. M. per diminuire it dolore delia parienZacon questa chiarissima memoria delia sua dimora,ne meglio pubiale fabrica riceuere it coimo delle douute lodi, che col solo dire fatia essere alii indurui araefici di Milano Didati dat prudentissimo giudicio di S.E. per inuitar tutia Europa ad allegrarsi,& a contemplare in Mellite granderet di Sua Maesta.