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In Sacrario eiusdem aedia .Picturas elegantisSimas . quibus Iocti discipuli hoc Sacrarium a ' gente . Ρerutia excitatum ' et eXcultum condecorarunt edo pulvere M Obductas IO. Bapt. eq. Steph. Vincentius et ' Simon Ρerutii fratres
detergendas ' Curavere ' un. Μ. DCCC. Xv.
IV. Ad eandem aedem. IO. Bapt. eq. Steph. Vincentius et Simon Ρerutii fratres hoc gentile Sacellum instaurarunt
Castelliolae Pedemontii. Aedem hanc
av. id novembr. an. Μ. DCCC. XII. Docturna ruina ' delapsam
Prae p. Laurentius Ροla in ' splendidiorem faciem , ah inchoato
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Meerptae ex volumine XX. Ephemeridis Florentinae: Collegione d' Opuscoli Scientifici e Leueraxj , ed Estratii d' Opere interessanti.
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ANTONIO. Quel placere innocente, per Cui glub-bila it provido agricoliore alla vista dei primi fruiti di quella planta , ch' egii di
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dasse: Piacere a uiuentato dalia Speran-Za , Che i fruiti quanto sono belli ait 'asPetto tanto stano per riUSCir saporiti ai gusto ; io lo provo fratello Carissimonet Vedervi ora instancabile Dei buonisiudj , dopo avervi sino dalla prima e Piu tenera eta isti uito in essi it me glio Cho Per me si poteva , eccitato ad a- margit con grande ardore , ed asSi Stito SUCCessivamente in quelle geniali OCCUPaZioni che vi servi vano di eser-ci Zio . Godo io pure che gia destiato belle sperange dei vostro maturo SAPe- e , O bramo che presto ii Pubblico ap- Provi la Scella che avete falla di quella parte di letteratura , la quale Piud ' Ogni altra seconda la vostra inclina-Zione . Ala , Siccome i' agri Cottore i non alle sole sue cure attribuisce la secondita della planta, ma da molio at buonterreno, doxo it germoglio si radico , molio alla dolcegna deli' aere, molio
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alla ProvvidenZa , Che di niuina Cosa creata lascia it goVerno ; io Pure Cosi, cd alia vostra indole, ed at vostro ta lento, ed alta Bonta di Dio , che ve loha concedulo e l' assiste , BSCrivo perta massima parte ii buoia riusCimento dello nate fatiche nella cultura dol vostro spirito. Fate ad unque che dei vostro ingegno si Colgata fruiti squisiti, ed
acceitate ii dono di questo libretto do
pj in come testimonian Za dei mio amore verso di voi e della mia Consola Zione. Vol plar Sapete, Che olire labram a di ve dei vi bene istruito, ho
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'mero ed Esiodo , i duo piu antichi poeti deis a
Grecia, che a noi si an giunti, Ci fan certa testimonian Za Che at tempi loro, e netreta ancheche gli precede itero, varie e discordi opinionis j I ' illustragione di quest' urna fu, sono Cinque anni, da me letia nella Societa Colombaria . Ιl Ch. Autore deir Italia avanti it dominio dot Romani, Socio Colombario , ad otio la mi a nuova interpreta Eione; mase non mi cito, debbo credere che se ne dimenti casse , avendo melo egii steSSO asserito . Sono pero grato aidue mi ei Ch. amici, Che me ne rivendi carono lascoperta. Fu il primo ii de gnissimo Sig. Canonico Do-menico Morent ne i diligente ed eruditissimo suo libro sulla tipo grasia florentina dei Torrentino pag. 45. e lo se gui it dotio Sig. Frances co Inglii rami Diret tore dei Mus eo, e delia libreria di Voltcrra nelle sue os servaZioni alia predella opera suli' Italia. Ho ilpiacere d' annunZiare at Pubblico cho esso Sig. In ghi
rami pubblichera fra non molio tutio te urne pira sche scavate in Vol terra, da se dis egnate , incise e comentate . Ho prove da asseri r con CerteZZa Clio que sto suo lavoro rius cira interessantissimo Si per l' es at te ZZa delle rappresentanae , come pe' ragio namenti sult' arte e per I ' erudietione antiquaria.
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ment0 della favola i poeti, che si dissero Ciclici, i Lirici, e in i specie gli scribtori di Τrage die su); i quali non contenti di non volergi 8Cam-
nae legi me opinioni fugii stegsi 80ggetti; e in una trage dia te est o sero in ian modo, e in divergo in uia 'altra. Quando dei primo non ave SSimo CSOmpi 0 nelle tragedi e che ci restano, Ci forni rebbe-r0 di prove liguairnente evidenti solenni aut Orita di antichi scritiori . Diodoro Siculo accusa iΤragici di aver introdotia varieta e discrepata Zanella storia di Medea 3); e Ρausania sinentiscealc uni popolari rac conti su Tegeo s0lo col dirci, 'eran presi dat cori e d alle tragenie. Vel se-C0ndo p0i ne prestari bastante argomento e SO-
Ι, Wessoling. ad Herod. lib. 2. et Cl. Ηeyne Com ment. de Apollo d. biblioth. p. XXIX. edit. Ι 8O3.