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za di savio , di religioso e di gentile di che gode ρressolutei gli stranteri.
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Αliora quando m' avvenne di ritrovare quese anticae bella versione deli' Apocalisse che ora si pubblica colla
stampa, un segreto pensiero quasi mi persuaso, che un tratio amorevole delia Prooiden ga me Ia ponesse davanti agit ocelli, affinche togliendola dati' oscurita in cui da piu ineoli sigiacea , porgessi occasione di meditare sugii arcani prolandidi quest' ammirabile prosegia at sedeli, invitati se non altrodalia novita della cosa e dalle forme leggi adre deli' aurea lingua delle quali it pio tradultore la rivesti. Ε Ι'Apocalisse come una grande recapitolagione di tuitii vaticinii , delle figure e delle ammonigioni celesti conte- nute net libri della antica e delia nuova Alleaneta , e ii sigillo posto alla pregiosa lettera inviata da Dio air uman genere , e l' ultimo ricordo e pegno d' amore che ii divino Sposo metieva in mano delia sua Sposa dile ita, neli' alto di lasciaria alle pugne ed alle prove delia terra. Ei te dava sede in queata altissima rivelagione che sempre P avrebbe disesa dat ne- mici crudeli, at saneo te sarebbe stato in meaeto alle tribo- laetioni ed ai travagii e con invisibile mano pietosa te ore, M sorretto Io stanco capo ed asterso it nobile sudor della seonte e , traendola sana e salva di mezgo agi' infiniti
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petigii ed insidio dei mondo , combattuta si ma vittoriosa sempre, attraverso at rivolgi menti de' secoli, lyavrebbe introdotta nel celeste talamo ait' eterne sue noetete, quando it tempoed ii mondo lasser disparsi. Non e meravigila adunque, se , fino des seu anticti tempi, i cristiani si pascolarono con predi legione delia lettura di questo mirabile libro . Con essa alleviarono te pene, quando it furore dei persecutori inondava dei loro sangue la Babilonia novella, portando speranga che it gemito degli uecisi perta Parola di Dio P in algere e pur sinalmente insino at trono
catamente e triplicatamente contraccambiere e , ricacciandolin ello abisso , annegati net sangue de' Santi di eui rabbiosa sele gli divom. Ε nascosi quei perseguitati nelle sotterranee cave in me2go ai sepolcri, raminini nelle solitudini, abitatori delle spei onche insieme colle fiere che sperimentavanomeno crudeli degli uomini , consolarono l' orrore di quelli alberini della morte e dei deserto , ripensando che con loro era la Donna coronata di dodici stelle, suggitiva datii artillidet dragone, e, conjungendo la continua prece e i sacri cantici coli' eterno alleluia che gli Angeli, gli Apostoli e i Proseu intuonano fuit' arpe ae oro innangi ai trono del-l' Agnelio , secero delle catacombe e delle Tebaidi un paradiso .
Alle persecuetioni succedevano l' eresie . It cavatiere delpallido destri ero veniva ad assamare tutia la terra e dy una
fame dy ogni altra la seu intollerabile, same di verita , s me desse ineffabili doloetete deit' euearistico Cibo e delia
manna celeste dei sacramenti: e questa same era prodotia
da gli eretici, particolarmento da Ario di tuiti it pia scellerato e piu potente . Ma i sedeli a Cristo , istruiti dati' pocalisse di Giovanni, sapevano bene che it loro divino Duce
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avea precedulo queli' iniquo, cavalcando it hianco destriero, simbolo delia vittoria e dei trionso, ed avea in mano P inlablibile arco ed era uscito vincitore, accio che vincesse . Pe
che i pastori e i dotiori della Chiesa, avula dat Figlio delia
Vergine la spada appuniata dati' una parte e dati' altra chegli uscia dalia hocca , ben presto atterrarono lyidra insernale, e sempre ly atterreranno quantunque volte solio it serro chel' ancide rinasea. Ali' apportatore delia mistica time teneadietro ii caualtero det nero cavallo. V imposiore delia inc-ca, seguito dalla sua bruna araba cavalleria, inondava te seu belle province ae oriente soggette at dominio det Redentore ,
portando ovunque l' esterminio e la morte. Μa soccorreva al-
Iora alia mente dei colli e minaceiati dati' orribile flagello ilmistico Tuu di cui sono insigniti gli eletti e contro cui
nulla possono te potenge d' abisso: essi se lo ponevano sulpetto , e i crocesignati arrestavano a me2go at corso la bestia vinci trice, la seri vano a morte in una delle principali sue teste e , troseo delia loro vittoria, ponoano sotto i pie- di della Donna coronata di Hodici stelle la me2ga luna. In megeto a queste batta te e questi trion si irascorrevati primo millenario detrera cristiana e cominctava it secon-do , quando un terrore segreto, inesplicabile dello estremo vicino oudigio invase tuite te menti. Questo tristo presentimento accrebbe non poco la squallide2ga di que' tempi inseliei. Erano silengiose te citia, interrotis Da gli uomini it commercio degli assari e quasi delle parole : tulti dimentichi delle coso di quaggiu s' apparecchiavano a comparire innangial tribunale tremendo. Ρoco dopo a rinfrescare negli uomini la quasi sopita idea compariva s. Vincengo Ferreri: eis' annungiava come inviato alle tribit e alle nagioni ad ammonirie delia sne dei templ. Inauditi portenti ed untenore di vita che per se medesimo era un portento de' piu
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mirabili accomps gnarono la spaventosa missione. Desti i popoli da quella voce che parea loro venire dati' altro mondo si sentirono compresi da terrori inesprimi bili della soprastante fine delle cois . Gia vedevano i segni serieri della universale fovversione , quasi udivano ii suono de Ile angelichetrombe. Pensost deli' avvenire che si mostrava FI pauroso , di edersi a studiare attentamente sulle arcane pagine delia Apocalisse nelle quali sapevano esser intuso it mistero della consumagione de' secoli: cercarono, che significassero que-gli Angeli , quelle lampe, quelle ampolle, quoi tuont, quei
mistici numeri, quelle battaglie , quelle vittorie , quei canti- ei di trionso, ne sapendone discoprire ii recondito intendimento, si volgevano alla Chiesa, perche loro lo disvelasse: ed ella che sem pre fouviene proniamente agit spirituali biso-gni de' figli fodisiaceva, quanto possibil' era, alia rispetiosa
inchiesta, commetiendo a'suoi dotiori che commentassem, e
Sponessero ed anche splegassero nella lingua dei popolo ildivino libro. Quindi quei tanti commentarii deli'Apocalisse, salti nei primi secoli dopo it mille, che frequenti si riscontrano tra gli antichi man oscritti, e de' quali alcuno e purea stampa , quindi i volgariggamenti che talora si rinvengono ne' vetusti codici meno rara mente che quelli d'alire partidella Sertitura, e tra questi vuolsi annoveram ancora it presente che pubblichiamo. E qui mi caderebbe in aceoncio di dare una mentita solenne at declamatori protestanti i quali seneta posa negittano in saccia , che la Chiesa cattollea vieta P suoi figlila lettura delia Bibbia e che it loro Lutero ii primo ha satio conoscere at popolo te divine Seritture , voltandole in unvernaeolo idioma . Due flacciate menZogne : perche, quanto alia prima accusa, Ognuno che ha occhi vede, come in me2go
a tulte te civili nagioni circolino e si moltiplichino te impres-
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sioni delia Bibbia, da valenti cattolici tradotta e commentata equanto alia seconda, e chi non sa che tuite te volgari lingue, appena divenute adulte , ebbero versioni desse sacre lettere, primache Ι' eresi area di Vittemberga ei regalasse la sua Θ Εquivi in questa medesima Italia, dove parea douer' essere piusevero l' ecclesiastico divi elo , non esistevano prima delia luterana apostasia , olue molle attre pargiali versioni, te interebit,bie volgari dei Voragine e deIΜalermi, e questa , previe Ieconsuete approvagioni, pubblicata colla stampa per ben cinquanta volte prima dei sopraddetis deplorabile avvenimentop Una bella istoria de gli antielii volgariagamenti delia Bibbia nelle principali lingue d'Europa ce lyha data in una delle sue dottissime conserenge P in glese innsignor Niccola Wiseman cho iomi complaccio di ricordare qui coi sentimenti che riconoscente discepolo deve at sapientissimo e benevolo maestro, e a quella rimetiendo qualunque prenda vaghegga di conoscere questa materia piu distramente, iam ritorno cola dy ondem' era partito.
Non entrem a discutere quat lasse ii Andamento di quegliinopinati terrori sopra ricordati, quale it vero scopo della straordinaria predicagione deli' apostolico figlio di s. Domenteo da
cui tuiti i viventi si parvero commossi, e che per avventura die- de origine alia nostra versione . Non e concesso a noi di penetrare neli' arcano delia fine de' secoli che neppure sa il
placera di rivelario , ne io vorro appressare Ia mano temer ria at libro segnato da selle suggelli. Μa so che una grande plaga, uno dei piu lamentevoli guai si preparava nella desolatione di que' tempi alta Chiesa di Gesu Cristo . S' apa
pressava un mostro salito proprio dat Ando d' abisso, uti' Αngelo esterminatore, Seguito da siniere senZa numero di mal vagi spiriti, una cosi estesa abominaetione e desolaetione da
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eambiare pressocia l' aspello delia terra. in guardem bene dati' asse are che aliora appunto venisse net mondo l' ti-
cristo, ma se e vero che molli sono gli Anti cristi, a se nemmeno e deciso quat debba essere ly ultimo di questi, io potrodire che, net I' eresia luterana delia quale ragiono, molli sumno i cara iteri, molle te circostanete colle quali e deseritto lyuomo dei peccato. E questa una eresia la quale e tuite te antiche in se compendia ed ha in se medesima uti venefico germe che altri infiniti errori puo in generare. Quivi e attaccata la religione nelle sue prime sondamenta, e recisa ad uncolpo ogni radice della Fede , e sollevato per cosi dire tutiol' uman genere ad universale ri bellione contro it creatore ,
quando ad Ogni individuo e detis; la tua ragione precede qualunque si voglia autorita, e tu sei giudice di quello choIddio ty insegna. Quindi it lanesto principio di tulte quante levicissitudini hanno sinora travagitato e travagliano la religione, ed anche di tuiti quanti i vaneggiamenti hanno sconvolto esconvolgono la scieneta. Quindi quello scontentamento deglispiriti che, non trovando piu dove appoggiare te loro credente, ae ogni sim lo religioso si nausearono e si dierono in braccio a quel perpetuo dubbio e mortifera indisserenta chegela qualunque piu nobile ardore d' astitio e inceppa ognigeneroso flancio per te grandi aetioni a gloria di Dio ed utile. dei prossimo. M voluto toecare queste cose, perche noi, nati dopo illanesis rivolgi mento det secolo decimosesto e soggetti pure asperimentarne direttamente o indirettamente I' estreme conse-guen Ze, ei persuadi amo che , non meno di coloro i quali loprecedetiero e sorse lo presentirono, dobbiamo aver cara la let-
tura dei P Apocalisse. Che se gli antichi collo studio e colla meditatione di queste divine pagine si riconfortarono dei loro spaventi e de' loro assanni, chi sa che noi di quelli piu av-
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venturosi non dobbiamo ritrovarci l'amomento delle nostre consolagioni ed allegre2ge P Sappiamo che innangi ai compimento de' tempi debb' essere vinio it serpente antico e , instemecol suo salso prolata, relegato neli' abisso. La Chima che sen-ga posa ha conabattuto quese ultimo sArgo deli' inserno, ora sembra incominciare a raccogliere gli allori delle sue lunghe edifficili battagite. vero che la guerra de' suoi piu implacabili nemici e sempre viva, ma ella e per avventura una guerra di chi, vedendosi prossimo a cedere ii campo, con una su-ria da disperato mena i suoi colpi per rendere meno ignobile la propria distitia. Intanto la cattolica Chiesa vede at suo fiatico disclagii erat insensibilmente la grande macchina protestante, a taleia omi sim la di essa e ridotio ad un' assoluta negaetione, e P uomo di huona sede che sente ii bisognodi credere e di sperare non tarda ad abbandonaria ed a tornare alia gloriosa bandiera della unita, da' suoi avi turpe- mente abbandonata: in oriente ii colosso di inometto precupita da ogni banda : il giudaismo non e piu che una superstigione ae ignorante volgo od una ostinata speculatione ae uomini interessas: i missionarii cattolici, rinnovellando l' eroismo delle prime eta, esten dono sino agit ultimi confini delia terra la luce della religione di Gesu Cristo. Grandi motivi di consorio adunque vi sono per coloro che nella rassegnagione enella 8peranga attendono P adempimento de' disegni di Diosulla sua Chiesa: ed ora piu che mai sono da svolgersi te consolanti preditioni e te promesse che I' estatico di Patmos con- segnava at suo misterioso volume, assine di corro rarsi co tro queste estreme pugne a disporsi ai grandi avveni menti chela Provvidenga ne' suoi adorabili consigii sembra apparecchiare. Μa e tempo omai che io dica alcuna cosa di questa edigionee dei modo che ho tenuio ad raeguiria . Ιl presente volgari Z-gamento deli' Apocalisse, scritto in caratteri proprii evidente-