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questi era vis ire ordine di persene venite a bruno,con torcia in mauo. La cornice grande, e que a desie naui minori, e reo tulte plene di a cole ardenti , n come Lorio deicerchio de a cupola , espra clasiun altar , venerano due , ostre a queste,che in numero, e surma couuemente, eraus Ara i altar maggIsre.
Aga, acriocch. ii merio, e diuoto assetto casonato ne mi animi de circu tanti dasta vista dest apparato in seper A Re , e per loro Hesii piu frut-tus , net coro da Sacerdoti dei cotinuo si Meraiaua , e niage cappe e peri anima di esso superma a Dio ii sacro cis dign imo dest altare , sὶ che nuno, cou te proprie preci , queste poteua accompagnare de' Sacerdoti .e AP ora determinata comparuero asta Chies i Magiurati de a Citta, chedat pala o processionalmente seran partiti ,e, Lubi per loro destinatisi postro. Poco appresso venne ii Granduca e la Corte e numero grande digentiluomim , e at Agio per lui preparato s' se, auendo a cato ti Nun tio Apponooco , e poco di sito at Logo sutos basii adore di Lucca. L Arctusouo di Firen e , che douma cantar la messa, eras anch'egli ar-riuato alia Sedia per lui apprenata, accompagnato da V soui di Bisignano , di Pinoia, di Cortona , e di me te, e come egii s'ebbe ventitigii abiti Pontificali , Hede principio alia celebra io desta messa, la quale fu celebrata con questa lennita , che sipuὸ mauiore, e a tempi conuenienti si sentiva da pitu parti det templo, di sirumenti musicali , e di voci essuistio, maflebile e messo conserto. Finito di cantar l Euangelio ,si fece pausia alia Messa , e da Francesso
Venturigentil huomo e Canonico Florentino , recitata torarione desielodi det Re Arrigo , da a quale sentendosicon alto sile, e congrabiosa fa-
condia, confirmare e aggrandire ornatampte gli egregi siti, che eran a-ti Ombreggiati nella pittura,e a quelli gi nerne infiniti altri, s accorda rono gli animi degit vitori a credere sermamente egere flata la viritu diquet Principe incomparabile, e che egit quasi Sole di quest colo,auesse co me abbacinata la rastendentissima aulichita. Finita ches toracione, fetuito la celebratio de a Messa , e desie preci, e dest attre cirimonie,che et L Chies ne funerali, e queste coptute, it Granduca, co Magi Brati e conlutta la Corte, prest comtato.
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τn Adeuote alto di pieta, di magnanimita, e di magnisicencia I videro ire diuersi essetu Adeuoli mi. Terriociae at Granduca ne venne lori, at Re onore, agit altri Principi e plo, alia virtu guidredone, e agra dissimo numero di persene documenti, ammiranione, e diletto. Parendo
adunque douere, che delia cagione di questi essetti,ia memoria spreseruas s,fu ordinato che ella si deseriueste ,flimandosi anche verisimile , che sti grande ejettar one di questo apparato, trasse quasi numero infinito di persne a veiro , la fama, ches nesarsa, sia per accendere desiderio in es uno duuerne qualiae conterca, e che si is presenti Iu s graciosa, i piaceuole e maraueliose la υina meliante debba essereae Antani la descri- done
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Io Cosmo Bardi di Uernio Canonico Florentino hau endo vis o la sepra scri ita deseri. zione non vi hau endo trouato in est, cos, contro la Religione e buon cos uini, giudico potersi stam pare, se cosi placeri,a' Superiori questo di Io. di Settῆb. 16io. Coino Bardi di vernio Canonico Florentino.
Attes Parte statione premessa si concede, che L presente descrizioneid' sequie dei Cristiani imo Re di Francias possem are in Firenῆe,usruatigii ordinistiti Io. Settembre Igro. Piero Niccolini Vicario di Firente.
Ho mi Bola fur uisita descrirrione der Essequie falle fure dat Sereni . D. Cosimo de Medici Granduca di Tosiana ut Cristianis. Enrico Re di Francia, o non ho trouato cos astuna con-rro la Religione uo buoni costumi, ondes potia Hampare in cose placera at Reuerendis. Pa re Inquisitore. Futta nelnoctro Codegio desia Compagnia vi Gissis. II.di Settembre Ισι o. Emanuel Cimenen.