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. Duo prcrva di sario, re a birio per ciliarissi clieam vi fine in anno e non ceri era ala, seruo itindicare iniit, de teinpomassato pochi anni sono es furi inquiuere vis prodigio et Sanderisivi, te, colpati va uolo, rimast privo Mario tala vina da bambino, non si ricor lava diis er cluto insanine; scin Frareputarn per cimo nato Costui non avendo atria idea dei ram che di Metti di sine retis, mero nee disum enit da, cias lini plinto des corpo lamines, e clis;
no mi ava una silurione des simos inoblema diottica propost, dat Aetolineuκ echesile ties ocior
Si cerca cometen vi ricorderete, se uia eco nato uquale venae ad acquis a derio fauom vista, Die distinguere inediant lacibi vista una si eo da lin
guida ad utrare in si uella Societa, di cui gli ora Presidente dignissutis io tanongo di non sipo S, Leeo acuto clam quale inpressione facta u. Dpra inis isorio delia ista, no qualem sacciain cubo δε-v non is ine sui ab iis time; in questo a io, violio
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si e apparenae delia luce e deli Ombra quali IIedi in sar inno totalmente diverse, e contrarie in lam
-Me medem erat chlamis , Mili esse si semu rostitautamente, es 4 la sera e viceverti quella chola andia variando. .esso era cubo. Quamnque cola sit ossa a in soliuione opporre da chi non la Hies stret tissima per intrare olire Hl. - vita a fio ii motodellarifera e et cubo, non situ negare a linen ch'ella
pitiori si non loto delia lineare marit tres deli aerea. comparando i Vari gradi di viveaeta des luino con quellidella intensit, destitorio, in se Mo elis aviisvedaam gio distanra, is ancora ella degradando a poco a Poco. Spiccava stragoIarmente la sua fantasia net sare canente,
li certamente riguardava lati parte di coloro the civeminis come persone di mente Di tuis co quali non si
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que t altro fanios cieco suo compatriola. At edere
te cole aravis se, diin i cie . e monio Musurun lanis v agam Ualtri ad amici non inire axes, che, distribuendo gli uomini in vario classi relativariaente a sensi, cita in rani classe aeuolumi l med sim una diuorem intelleuitala conisi tulis e condia si rae magitata rura eos in Paltra. ei, sors la neclesialis omina di felicita Bitona parte della miciora ripolim certamenio nes Mere in an ei, mei agionare con loro Q ndo Iaracii
io possa dire, . . . . . datin ora tueri, orte, tua, et notas, audire, et reddere voces Ves amico carissiam,
Uen d Geometriacia lingua ' petis, e che non inde at talor scende ne pardini dena Mese sat si, in is demieri pio His mai di riviae lihella Italia. Intanto mandandomi qualch volti Pr duetione 'im 'o sate nesciuirum de pia saporium finis.
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indanael Ricevo questa malinarae lettere non solo delia Pr sente , via anche delia corsa et timana, e mi sollevodalla a Iin coitia, cheisella uatica II Ea i uelle mi ave assalito pel suspello, che qualine anima pia si solis implegata a sceniarsi latena di nenerte proeliendomialla ossa. Vi rendo graZie delle minute mutae, clie
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nostra Hovane 'Meses Composuiste hie serpres datae eccessiva surtuna delia sua irrusica appresis
V. S. IllultrisIuua. ara molto metio elevat ii septio dales prescritio alla. Propria ambirione, dispersuasa esse debitris a cosi corteis lautore delia inauior pariet quelle vigorose spressioni, alle quali si trova saltata. Per senti l essem de In Iavoro, ella ha laua una privati ima prose et noto Salmo nesse me -- inere. Non Uerano che H istromenti puramento necessari, te quattro Voci inevitabili, e quelisur poco inen che mediocri, ne i erano radoi piate is pari decantani per ibi plani, onde mancava a questa hieci ad pittura tutiora incanto et hiaro scuro. Nulladi-meno son inreuo a confecire, checla Varia, dilati vole, e non minis armonia des componiineis μ
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vero di molio e latita, vesperiarione de pocli inluviali in Autono animeat at mistera, bis eum M. far pro uve ter ascimo de presenti 'una copia delia Poelia, in eluIta ne minimi applausi, he ne ris ossis P eccessente Tradumire. Spem, in V. s. illustrissariamon avra Osi uascurata questa necessaria diligenis. Enuo a parte de meritato onore, inritanda aleindito suo libro talia necessita di replicam cos solle-
- che la prima in quarto rimaneta pero scema des suo iampini enim a re uai de quals la hingentileZEa mi ita cortele, ali puniati sol quanto hasta per larvire intant a comodo μ' mori, uteri limo eo in iamnetari viro, mi ho compagni, per Misetuit insem uni memente adornati della velle ligno-xile, he ad em vuta. Ii hanno cosi Olcemento ora, uti erue occupato, in io non saprei
antica, e delia moderna ausica Ah. a baro Signor D. averto P Questo si acclaruit crudelinentel in lunia finis, da in ella si benissimo, ea non miret distrigarini amorinh fossi inito di tuti gli sttonienti. in hilagrian a tanta operaZione, o che mi trovam ancora ne pia Modo vigor degli anni per UoVvede ruene. Qua ra orievore coaliparaetione pol e mas farsifra oggetti che non si ODO Ono es son convinis delia reale fastos magnificenZa dellamusica Ebrin io non vi credo permeta di dubiti deli essicacia heu, Greca; ma non si ei se armi percio una tium ideades. loro diversi sistemi. 4 benissimo ancti io checlanmsica inruua lanatura huna lata; - - ariori,
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pit aetiti, e de temρ piis veloei, o pia lenii. a chinii data iliis ci Ariarma Per non perilem Di ti a Cotelio popinioni 2 Esse dipendono Principalmente alia usta divisione desta seris sireces a de ruoni o e lesta divisi orae iiiiiiiitora stata i re, cred in. exhaxuuiis estariaente raperiet Oiue lupporte divers ii se, piando in senio Duram i grammestri. αPinino illo da, tum, ali altro debba costare di vimque, dilette, odi noveoIO Iae Quando osservo chol uno ciliani disso natam quarta lyaltro consiman perseua ergo, che a ordandosi in gravicenitalo elatia trierit e tenore elle divisioni des nostro si sunt a. nesco sensibitinente cordato Per riauediare a questa inoo niente de ono ovam datori inc iniimeia ita formare in ore his nes merio 'delia latatura una quinta ecce lente, in eui chlaman allegra, ct scordata amine, regesando Pol quella tuto Pan. cordatura, si partista adlisito, e diveriga insensibilatchi ini dita se gli antichi leti stati pi felici di nothesi et meam di questa divisione, O men sonetia ad