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. Olti dotii orientali Cristiani . , che Maometiani hanno scritio fugit antichi Arabi. Fra i primi ottiene it principat luogo Gregorio Abulfaragio, deito Ba ebreo, Arctvescovo Siro Giacobita, e Primate d' oriente : e fra i secondi E it pili celebre Ismaele Abullada Re di Hama . Ambidue questi dotii Scrietori sono molio noti agit Europei , per essere state varie loro opere tradot te in Latino. Verto la meta det secolo passato , cloeneli' anno I 63t , ii chiarissimo Abraamo Ecchellen se ha pubblicato in Parigi sotiosi auspici dei Gran Cancelliere di Francia , la Cronaca Orientale di Benrahebo Copto , che tradusse dati' Arabico in La
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tino, ed in fine vi assi unis la Storia deis gli antichi Arabi compresa in due Parti Eduardo recockio, uomo dottissimo ne, se Lingue orientali, pubblicδ l' anno 166sin Oxford la Storia desse Dinastie dei fud-
det to Gresorio Abuliaragia, col testo Arabico, e con la versione Latina; e ha dato attres, alia duce unal tr pera col titolo: Specimen resoriae Arabum . In ambedue queste opere , ma speciat mente nella seconda , si leggono molle interessanti notiate spetianti agit Ambi antichi. Final mente ii mio Proetio Giuseppe Simonio Assemani , per dignit, e do trina sopra ogni lode chiaritano , a richiella degli Editori Veneti delιa Storia Bisanu.
na, ha tradotio di nuovo Paccennata Cronaca Orientale di Benrahebo, giusta it C dice manos critio Vaticano; i e purgatala dat molli errori occorsi nella prima Edigione fatia dat lodato Ecchellense , vi aggiun-la anch'Egli una Dissertaaione is r origine , e Religione degli antichi Arabi , dedicandola insieme coli' opera a Papa Gemente XII di tanta memoria. Fu questa stam pata in Venezia da Bartolom meo Giavarina l' anno I pas. Per
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έθη is isto Per Ia quia cola lambreta sorse inutile questo mio lavoro , dopo che Vomini di
cennate opere, se leuera questi pochi singli, vi troveru non solo tutio cib, che dipiti interessante in quelle ritrovas; ma mol, te attre rilevanti noti et te ancora,che pssono
illustrare olite la Storia degit Arabi, quellaeetiandio di attre Nazioni. Il plano, it meto. do, in una parota it complesso di quest e.
Ta ha un aspello det tutio nuovo. Sicco. me pol ho cereato la brevit, ; quindi tui. io quello che pote va recar ledio at Let. etore , speZial mente quanto alte cosse Genealogiche , e Cronologiche , r ho trala- sciato; indicando perb quegli Scrittori, chedi tali materie hamo ragionato. Final mente per dare maggior peso alle cola ,
che io riserisco degit Arabi , vi ho ag-giunto i testi delia Divina Scrittura ; edove mi mancano questi , cito gli Autori Greci , Latini , ed Arabi. Che se in molli luoghi mi sono prevalso deli autori-ili di recenti Scrittori Europei; sono que- si assai noti nella Repubblica Letteraria
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al 1 a lini per Uomini sepra ogni eccezione dotii , ederuditi nelle Lingue Orientali. Siccome per tanto ε at 1 ommo interessante la materia ; cosi spero che it Putablico aggradita questa mia fatica , seneta guardare lo stile poco corretio: lavvenenis dosi dei detio di Zenone Cittieo presso Laergio : Eruditorum sermones , re arto perfectos Alexandrinae pecuniae similes esse: nam gratos quidem oculis , ac circumseria pros effo , monetae insar , nihilo tamen idcirco meliores. Eos vero , qui sereus effent , tetradrachmis Atticis assimilabat , remem quidem , ac rufice incisos , sed qWipictam orationem superare poss- .
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degit Arabi, La terga finalmente e r Arabia Felice, deit dat Greci E'υδαίμων, e da. gli Arabi civit Jemen : la quat voce fgnifica Desra , ed anche la Parte Australe , siccome est' opposto la voce dia nemalvuoi dire Sinisera, e la Parte Boreale. L'Arabia forma una Penisola; impercioc-che dati oriente , occidente , ed Austro Ecircondata dat Mare; ma dat Settentriones' unisce at Continente : quindi Plinio dice :
fa Peninfula Arabia inter duo maria Ru brum , Per scumque procurrens quodam n turae artificio ad smilitudinem , atque magni-xudinem Italiae mari circumfusa in eamdem cum
Ii partem nulla disserentia i hectat. Hisi Nat. Lib. 6, cap. 28. Μa poiche gli Arabi ustiti dat loro confini occuparono neli'Africa mol- te provincie spetianti ait Eliopia , ed ali' Egitto; siccome pure invasero netl' Asia laPalestina , la Soria, e la Mesopotamia; percio Plinio medesimo net libro citi a capiz8 , e 29 ιutto questo tratio di paese loruassegna. Quest celebre naetione comprende due classi
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mit III la Aris auaraba , cloe Hrabi naturali, e queidella seconda classe H αJl Aldarab a mosaraba , vale a dire Arabi fatrio in quella guisa che net lib. di Ester cap. 8 , v. 17, vengono distinii i Giudei proseliti colla voce ram rimn Muthurim dat veri , enaturali Giudei. Gli Arabi naturali traggono la loro origine da Iectano, e da Chus, e loro figit, che sono nominati nella Genesii ai cap. Io , ed in Ezechiele ai capi 7 , e 38. Iedlano , o come dagii Arabi vien ap. pellato Cabio, se fiatello di Faleg ,
figlio di Heber , figlio di Saleii , figlio di
tarono neli' Iemen, ossia Arabia selice: i loro nomi sono I Elmodad , o Almodad , et Saleph , 3 Asarmot, o Hatrar- mavel , pres
Da questi vennero attrettante Tribli, delle quali fassi menetione dagli Scritiori Greci , e Latini , cloe , Catan ri , o Catanita
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in Tolommeo AIapeni, da Saleph, Catram-mitae , O Chatramolitae, ed anche Atramitae , O Adram teni da Adarmoth , o AZarmoth, Alilaei da Helai, ossa Ierach, Adramitae, o Drimati da Aduram, Auzaritae da Urai, odΑugal , Abalitae da Aubal , mutae, O --nitae da Abimael, Sabaei da Saba, Gaul Liae, detii attres, Charbi, e Cerbani da Cha-vila, o invita, e finalmente Iobabitae, presso Tolommeo Iobaritae , da Iobab . Veggasi Samuele Bochari nella Geografia Sacra lib.
I figli di Chus altro padre degit Arabi, ehe su figlio di Cham, figlio di ΝΟΦ, sono
Saba, Hevila, Sabatha, Regma, e Sabatacha : ed i figli di Regma , Saba & Adan Genes cap. Io. . Questi abitarono quella parte d'Arabia, che dat Seno Persico at MarRosso si estende , siccome dottamente dimostra il lodato Bochari nel cit. lib. cap. 4, e seg. Gli Arabi falli , ossia Al rab Amsa ba traggono la loro origine dat figli d'Abra- amo Patriarca , che ebbe da Agar , e Cetura ; e da Μoab , ed Ammon figli di Loth, e finalmente da Esau, o Edom figlioedrifacco Patriarca . Da questi sono usicitituiti quei popoli d'Arabia conosciuti eol n me drisinaesiti, Madianiti, Moabiti, Ana-
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moniti, Edomiti, o Idumet. Si chlamano Arabi falli , perchε vennero ad abitare net paese de' primi Arabi, coi quali si unirono. Dat posteri ossia discendenti di Ismaele nacque
che clascheduna possedeva , con semma accurateria dat lodato Samuele Bochari nelluogo citi si destrivono ; siccome pure datmio Proetio Giusippe Simonio Assemani net Chronicon Orientale alia pag. aeto e fg. dArmixisne di Vmmia deir anno Ira 9. coirautorita della Sacra Scrittura, e colle testimonianete degit Scritiori Greci, Latini , edorientali sono indicati , e circostritti . Nella Divina Scrittura it popolo Arabico si legge con questi nomi appellato, cloe, tau Geba , e Nan Seba ; e dove nella
versione Greca, e Latina leggesi net Salmo I , V. IO : Reges Arabum , oe Saba dona adducent : Il testo Ebraico dice Rata Tra': P 'a NI : Reges Scisae , o Sebae dic. Cosi pure net vers. II gli altri leg-gono et Dabitur ei de auro Arabia : r Ebrat .co dice R IPInru es ima: de auro nebae, colquale convengono te versioni Caldaica ,