Le iscrizioni del Palazzo comunale di Palermo

발행: 1974년

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glio, e in uia decennio cosa rara questa Casa senatoria a rice, ut sorma migliore; Pretore CC. Senatori CC. neli 'anno I 673. XIV. Regnando Carlo II cc. D. iovanni Francesco PaceCO. Ome CCC. Vicerὐ altro Ercole preclarissimo, destinato dat Sovrano a riparare colla sua vigilari Za questo urbano rario, e quasi di erculea clava armato, assin ch la privata iochegga, alia pubblica disgiunta, non naufragasse in questa Citta, portodi salute a tutio it regno , a Conjuove leggi proteito te aure do vigie di quest 'aurea Concae con proindo consigito dii est ei assi curati pregiosi ei opulenti frutti cli questo giar lino dii elicith gi dat livore di iunga et i consumati

Te, o gloriosa nostra concitia lina e Proteitrice vergine Rosalia, Credi amo vera mente che si stata ait 'Altissimo commessa a felicit e la tutela di questa citia tua Patria. Imperocch da Te iconoscemino una voltu lanostra liberagi ne alia pestifera lues ed oracla te i h venula a nostra incolumita agitorrori dei tremuoti che anno desolato Sicilia tutia A e quindi a merita mente ii Senato

Consacrato i nostri uori, o solennemente

promesso uelle mani et Diocesano , di celebrare gni anno gli II di gennaro una festa Speciale, OnCorrendo anche alla spes la vice-

regi autorith;

neli 'anno 693. XVI. Filippo V CC.D. Carlo Filippo Antonio Spinota e Colon-na, marches di albases ecc. Vicerh; Asfin i nutrire a tranquillit di tutio it regno a Palermo munt in sua Capra Amal te si I lovero Banco j. Avvegnach abbia orail Senato , mediante sorti somni cavate alle viscere dei proprio anco , innovato e restituito at pia blico commercio tutia uella moneta che per altrui maligniti era stata tosa Scemata falsificata Adclippi si oncte egii as sicurassero ii regno tuti fortificando alermoche e apo hanno, sotio a diregione ditanto generale capitano , appare Chiato ed retto militari di se per terra e per mare O munito di trince e ripari e porte di questa Citt1 D. Alogero Gabriele Colonna Romano, Duca

XVII. Filippo V CC.D. Carlo Filippo Antonio Spinoia Colonna,

marches di albases, Vicerh. La reale gratitudine a di amplissimi privilegi coronato questa Citth, AP dei regno, Percli in essa anno Sempreci ourani di Siciliarice viato it diadema reale Edira lacii Conoscente solergia di questi P. Coscritti, sottraendo allaingordigia dei tempo i reali diplomi, lima per decoro della patria, Commesso alla stami a Cosiquegli tessi privilegi che i adri nostri hansaput meritare Colla loro splendida sedelth,

XVIII. Filippo V vinCitore. Per a Castigii an prodegga e per a gallica viri furorio confitti e presi gli alleati emicia Brihuega: baragliati e uccisi a Villa viciosa; respirati e terminati a Gerona in pochi torni. colla tessa celerita ii Senato cli alermo ha

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decretato ut massimo trioni o e adcliniostratol 'amore la sede e la magnificen Z di questa

lare pompa Citta lina e con gni genere displendide feste in ossequio at e trionsante in segno di sua feliciti e letigia

XIX. Carlo VI austriaco imperatore AugUSto. Il Senato paler initano, in egno di sede edi amore, consacra in questo marmo hi Perenne ricordo et istabilimento et regno negli antichi ritti e delia celebragione in questa citia, apo dei regno e sede dei re, elle solenni est per a pubblica inauguragione det nvo Vo

essendo Vicer Nicol Pignatelli, Duca di

peratore Cario VI, o Vicer Fra Gioachino Fernander OrtoCarrero, Marches di Almenara, bali ella sacra religione gerosolimitana CC. Alla patermitana elicit glammai risulse unanno id felice di questo, et quale regna Cario; overna a Vicer Gioachino, e reggela citia uia Bonanno AvvegnaChh, lire 1 Pro venti et Civico patrimonio accrescitati, 'autOrita dei Deputati elle uoue Gabelle conser-mata per regio diploma digniti senatoria protelia allo Cud reale, abbia ora a Cesarea Clemen ga insignito ii Senato ello coellentissimo litoto di Grande di pagna. Applaudite, o citia lini felicissimi i Senato patermitano lascia a voi ternamente ricordato in questa pietra it nonae augusto dei clementissimo Cario, gia incancellabit mente impresso ei vostri Chiori, essendo retore D. Francesco Bonania Dei Bosco, Principe di attolica ccc e Senatori Cc. neli 'anno cli salute 722. XXI. Ri pristinata iii a corte retoriana ne suo leCoro, quest'aula, non impari alla dignit i delmagistrato Senatorio, a quella cli uia ubblico foro, anno unanimemente a mi glior formaridotio i iudici Cc. neli' anno 1726. XXII. Neli 'anno nono dei egno et Clementissimo Cario infante delle pagiae e re deli Due Sicilie: Essendo Vicer D. Bartolome Corsini Cc. I l Senato di Paterna pose questo marmo memoria di Ignagio Sebastiano Gravina Cruyllas, Principe di a lagonia CC. Pretore Capo della Suprema Generale Deputagione di Salute e dei Senatori e C. Citta lini bene- metati , i quali, Chiamati per regio decreto a tutelare a salute deli 'i sola uita, Seppero, urante a peste di Messina , Corri spondere colconsigito e coli 'opera alia generale fiducia.

2 maggio 744. XXIII.

Di ottimo maSSimo Ferdinando CC. Giovanni Fogliani Cc. Vicerh. Questi resti deli 'antica Panormo, e reliqui edella vetusta maesta di essa sono stati qui decente mente siluati e Con uno speciale Commentario a pubbliche spese, illustrati per decreto et Senato Atermitans'. essendo retore D. iacinio Pape Duca di Pratoameno, e Senatori CC. neli anno 762.

XXIV. Questo simulacro alia Vergine Immaco lata gia posto et 160i, durante ii regno di Car-lo II re elle pagne, dat retore ecc e dat

Senatori CC ora et corrente anno 769,

regnando ordinando re di Sicilia . Napoli Gerusalem me ei essendo Uicer ii Marchese Gio vanni Fogliani hanno in id nobile modori satio ed ornato gli egregi adri Coscritti l . Agesilao Bonanno e oppol ecc. Pretore, e i Senatori cC.

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- 470 XXV. Questa tanga, ii destinata alia restitu Zione ei capitali depositati, e alia traitagione compimento dei pisi i levanti affari et Banco. stata in uox a sorma ita ita dat presenti Go-Vernator ecc in Occasione di oversi riparareui uecchio e rollante tetio dello tesso Banco appareCChiare una tanga ad has dei primo secondo libri ere ed seguire On SSeverante studio altro opere di pubblica importanZa. tutio ὀ concorsa ' annuenga et Senato,eSSendo retore ecc., Senatori Cc. eis anno

I libri maestri . t tornati, e ri ex ut e lecautele per quest ultimo rententat , ii tro erat in questo archivi, quelli antecedenti per

sono custoditi nolle tange superiori, ora a mi-glior iis di archivio riclo ite per cura delire-tore CC dei Senatori CC e per ferina risO-lugione e perosita di tetro ambacurta, tu Senatore e dei Governatori ecc. neli 'ann I774.

XXVII

Gli stipiti della prossima porta Colle statue gli ornamenti tuiti, per ingluria dei tempo per vetust quasi consumati, affincti ni una

parte di decoro a questa Casa man CASSO, sono

stati alla pristina forma restituiti mediante a so-stiiugione di vox a pietra et lato a sinistradi hi entra is it totale ri facimento ello in ta-glio, coli 'appro vagione e per cura et retoreeCC e ei Senatori CC neli' anno 792.

XXVIII.

Il faustissimo arrivo in questa di Ferdinando III re elle Due Sicili ecc. Colla Cesarea Maest delia regina Maria Carolina e con uitala . Casa, fu celebrato colle id efficaci manifestagioni di sede e di amore , e Col festivo applauso di tuiti gli ordini dei citi adini cheConfusamente Si versa rono uori a nContra cela oppi reale. Ed Egli dat suo canto, per OntraCCambiare tanto ametto, si stato largo a questa citi digrandi beneficii, fra quali precipuo a remis sione et debito verso a R. Corte ed a nol-tre ad limostrato A tesso adre si satio diquesto popolo, Si tenace dei retto, tanto os servante dei religiosi overi e tanto attraitivo per a dignit e soavilli det suo volto e delsu animo che a sede siciliana nera stata corroborata e accresCiuta.

affincti di tanti meriti non si abolisse presso i posteri a memoria it Senato paler initano grato alla R. MaeSth, pos quest monumento , essendo retore CC. Senatori Cc. Sindae CCC.neli 'anno 799 XXIX. I 'augusta Maria Carolina, regina elle Diae Sicilio non stim da men della sua grandeZZae maesth 'entrare in questa Casa Colla uorae coi principi reali e rimirare a pompos edim ponente Processione recante per te vi dellaciti it corpo di Cristo, et torno sacro ad Esso, mentre tetro ne veni va il col Principe reditari , Col volt Compost , e , COSi pia mente Ome Si Conveniva, deponente aipi edi et Re dei re gni grandeZZa, ed utorith, neli 'anno 799,

XXX. Tu che regoti ritti dei citia lini, sappiche soli io che qui impero: Perci pensa arendere iusti Zia in gni aso Con eguati bi

XXXI. Mi hi edi o tu che vardi perch io sond 'or, et affiso it ciet, O sappi che ii colore ' oro h proprio di questa citi ondemolio a proposito questo volo citato delici aurea conca. E fra non uari quest'aurea titysar felicissima perloch non meravigilare Se u me, che Son an o elice a dirigere alcie mi volo ri splendan anche te iume

XXXII.

Consacrate 'opera vostra alta sapiena e allareligione se desiderate levarvi in alto.

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NOTE

riportata dat o G1TORE, et Vol di Memori lapidarie f. 7 dat VILLABIANCA et tomo I della sua accolla 'iSCrigioni f. 277, Deli opuscolo Viion zione de Molo di Iermo che a parte ella BiblioIeca Iorica e DI-ieraria et D MARZO, Ol. XI, P. 3O3 II. Il VILLAB14NC riporta questa scri gionen et tomo III della sua accolla epigrafica, inui peggo i carta diviso in due parti, appic- cicate at igito DO. 'indicarione dei luogo ov'era 'iscrigione, erit testo di questa non sono dello tesso carattere e non vi si dice sela tanga et Controscrittore osse Stata pressola tessa avola, alia Loggia, o et palaχgo dicitia, presso a tanga dei TeSoro. Non uossi quincti fierinare quali Siano uel o monumenta inclicati ella lapide. In generale pol intertengo serii diibbii Sulla salta indicagione dei luogo e deli 'anno glacch non hoorovatoche eli 'anno civile 157 stativi stati re retori, come ili Cesi et testo, e perch il distico tutio a 'aria piutiost δ' ian epigras appar- tenente a qualch istituto di maggiore importanZa checla seniplice stanZam 'unifficiale delia

, cerῖ, ait 'anno I 596 dat PALERMO, Guida CC., edi Z. cit. p. 77 dat MONGITORE, Mem I id, f. II emat VII LABIANCA, net om II della sua collegione di sciigioni, p. 305 Il MONGITORE, cheloi temere la avola originale, Corresse a prima parota antiqui in auri quum , e Con RS-sai uota ragione, essendo On Ueniente, emolio pisi in ian componimento tanto breve quanto uia' i Scrigione, di fure accordare due pileti a due Ostanti vi , he due ad uia solo. Perlocli ho accellato senati ut bio a legione

VII. Leggesi in BARONIO, p. cit. l. I, CAP. XIII,

RIA sece anche men Zione delia esistenga diquesta tabella ad n angolo dei palaga dicitia, a p. 7 della Ioria dei in nota. VIII. La ubi licarono i BARONIO, p. cit. lib. I, P. 45; 'AURIA, P. cit. p. i, DI BLASI, Op. it., ait 'anno I 560 Il MONGITORE a portAnelle sue Memori lati dari a s 89.

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collegione cit. s. 78. XI. ViLLARI ANCA, ibid. s. 48. XII. La riportano ii MoXGITORE, V l. it. s. I I, i VlLLABIΛNCA oui. III ella collegione citata f. 77.

XIII

Trouasi ne III tomo delia cit colleZione dei VILLABIANCA s. 577 Nella rascrigione homeSSO Un punt interrogativo allat toto Principedi Campo rauco per a eguente agione L i scri gione dice che clue individui, adre, figlio, surono retori di alerio et periodo di ioci anni E Vera mente due Riggio Principi di am-Posi Orito, occuparono ii Supremo magistrato civico dat 1663 al 1673 il primo, D. Stesano Riggio Deli' anno , Incl. 663-64 il secondo, D. Luigi Riggio, eli' anno II Ind. 672-73. Porcio lio credulo he a parola Campo ranco fosse uti errore , he Ovrebbe Correggersi inquella di Camposorito. XIV.

n ella nostra Comunale a segni in unsogli appi cicato fraci due di n. 346 e 3 7 ecolla uid di questa copia h potiato evitare

gli errori che si trox ano in quella mongi toriana. I 'isCrigione, de resto, per a sua Offa inpol losit riesce tanto ridicola Che Credo non debba Agionare grai pena 'essere Stata rimossa alle mura et palaZZO Civico. XU. VILLABIANC , Colleg. Cit. t. III. f. 587. V. SOPra, in questo lavoro, a P. 63

Il MONG1TORE a riserisce et Vol sud letto, a L Io I e et suo Diario, che a parte delia Biblioseca Ior e leti dire ita a DI MARZO, vol. VIII, P. 2. XVII. Eorascritia dat MONGITORE. ibid. P. 53.

VIII.

Si invione nolle Memori lapidarie et O GITO E a f. 58 net diario ello tesso Ni blio . it. Ol. IX, p. 30 ella Ioria it delD BLAst, lib. IV cap. X. Ved. OPra in que-Sto Avor P. 235 not A. - Stim Opportunoram mentare Che quantunque Cario V avesse, pel traitato cli Rasta dici 17sq rinungi ut a qua-lunque ritto dicio Vranita sulle pagne, a tui acquislato durante a guerra di SuCCessione, pure continu , a fare so det titolo cli re delia Spagne e a concedere gli ordini Avallereschiproprii et eam spagii uolo. percio che inquesta scri gione u anche chlamato Veri stagne, e Che venit da lui concessa at nostro Senato a randia di pugna et modo tesso Come continud a largire te in segne deli ordine et Toson ' oro et quale iterane semprela dignita di Graii Maestro. CIBRARIO, DeScr Q. stor densi ordini cava V., Ol. I, p. 8.

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XXI. Si trova et t. I della accolla epigra sic delVILI ABI ANCA f. 74. Mi CCorre ire che non ho potiato Ciogliere 'abbrevi agione P opo il

XXII. Ci h atta conoscere dat VILLABIANC , f. 552 et torno III ella sua Citata accolla. Debbo avvertire Che ello tesso anno altraisCrigione allo tesso oggetto, fu post dat Senato ella base triangolare ella statua di S. Rosalia et plano delia Cattedrale , e Composta come dice ii VILLAR1ANCA medesimo Bibl.cit vol. XII, p. 9 i dat Segretario et Senatoche era aliora D. PIETRO A PLACA. Non misembra quindi improbabile Chelanchemella presente si stat autore lo tesso A PLACA.

XXIII.

XXIV. recata a VILLABIANC A et t. III ella sua accolla f. 99, e ne diario fra te gemori pubbliche lasciate a Senato et 176V-ro fi bliose a C t. ol. XIX p. 60). XXV. La porta ii VILLABIANCA et t. III della Sua accolta O. XXVI.

XXVII.

Questa scri Zione salta per ammentare larestaura Zione ella porta meridionale et pa-la ZZo a principale prima deli 'amplia mento diquesto dat lato di ramontana et principio det secolo XVII e che ostra vasi sitici ai 823 quale viene descritia da questa scri Zione dat PALERMO nella Guida fi composta dat

Can TOMMAS ANGELIXI, come i lascio critioi VILLABIANCA che et diario nas per 'anno I 79I-92 Sistente presso a nostra Biblioteca Comunale, pari di questa restaura Zione e ri-porid 'iscriZione a P. I.

XXVIII.

Si inviene ne diario nis dei VILLABI AN CAPer 'anno 790 f. 474 La res di pubblicaragione ii sig. POMPE INSEN GA nella sua continua gione alta Ioria dei iter delii BLAAI edi Z. 8 2, p. 96. Fu deitata, come dice ilVILLABIANC , dat . NICOLA LIPARI Il Α-LERMO inve eo Guida, dig. 858, p. 282 l'attribuisce at P. FRΛNCEAC MURENA delle Scuole Pie, temontes e rettore e professore di rettorica et seminario dimon reale. Il biglietto direale Segreteria, a firma et Principe de Luggi, Conservasi original mente in questo archivi comunale et magZo dei Penes Ana per ' anno

1700, registrato et oi di Proetet iste, a. 708-99, s 253. XXIX. La reca it VII LABIANCA et diario s. citato a. 700, ' s. 86, 475. XXX. Il MONGITORE a traserisse a f. III ellesti Memori lopidarie. Prima di lui 'avea inserito ii MANGAXANTE ella sua accolla Vol. Cit a P. 335. I PALERMO a pubblicd ella Gnida edi κ. it. P. 276. XXXI. composigione dei VENEZIANO. e leggesinelle Sue opere L pubblico anche ii BARONIO, De Maies . anorm . . I, P. 32. XXXII. uia detio simile a parecchi deli Ecclesiaste Deli'aquila orata con questo motio. Sulla portadella sala dei congressi senatorii. a parota loSTRADA. ineli Aquila trio aure. I.

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Nella rascrigione a me atta elle lapidi municipali ve ne hi una cheper a sua siluagione eccentrica fuggi alia mi a spegione i quella per anta Rosalia ulla ima de prospetio ettentrionale e sotio a statua della Santa innalgata cola dat Senato patermitano et 1661 in ingra tamento alia Vergine de Pelle grino per a preservagione di questa cittit alla peste cherii fliggeva Roma Napoli, attre citia 'ltalia e la Sardegna. 'iscrigione si a

DIU E ROSALI F PATRI E SERVATRICIS. P. a. P.

CIVI BENEMERENTISSIMAE POSUIT, PHILIPPO IV HYSPANIARUM AC SICILI F REGE III, D. ERDINANDO DE YALA, COMITE YALAE PROREGE D. GOSEPHO MONTAPERTO PRINCIPE AFFADALIS ITERUM PRAETORE, D. GASPARE BELLACERA, D. JOANNE DE HEREDIA, D. PIETRO PILO, D PIETRO DEL INO, D. OCTAVIO PAR MINTIER SERGENTE MAJORE, D. ALOYSIO REQUISENZIO SANCTI AC BI BARONE, SENATORIBUS ANNO DCLXI.

I Mongitore a riporto ne suo volume di Memori lapidaris, a i. 99, et Villabianca et t. l della sua accolla epigrafica a f. 43 o. a pubblicarono 'Auria ella Rosa Celeste discorso historico deli' Oentione, ita e mira- coli di . Rosalia cc. a p. 128 Palermo ella Guida, di Z. cit. p. 272. Pag. 49-CREDITORI DI POST O. - Quant dissi allor intorno a questa

classe di creditori, o ricavat a documenti che trovansi et 1 tomo dellaraccolia ossiciale de Capitoli ed ordiu a iovi della citio ma riguardando que-

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st lo stato di tali creditori dat 1683 in pol e non imontando alla rigine de loro credito ri torno a scri verne in bas ad altri documenti indicatim gentii mente a Pros. Vito Cusum ano che ita trovati in questo p chivio in occasione elle sue ungite ricerche de gli elementi sui quali aricostruito a storia dei nostri anchi. umia , ne Gius Ope 'D' ipsi ne ita nota 1 a p. 188 de vol. V elle sue storie Pal. 883 stat, ti'. Virgi); ne die hin cenno a proposit 3 della Deputagione di vove abelle,

forta come si a d alle Vicende dei 1648 ma per quanto satio, non e uel cenno cos particola reggiat quanto certamen te non avrebbe mancato di os frirceio se degli alti di questo Archivio vesse avulo conteZZa. Ecc quanto

risulta agi ait sud letti . Chiam aron si creditori di posio ne lingua gyio amministrativo dei sed liscors tuiti coloro ii credito dei quali capitali gyato e annotato in T. a posto in uno speciale registro veniva Oddis atto mediante uia annua r n-dita con fondi assegnati apposta dat Comune e sui quali era a tali creditori scritti posti accordato alia legge hin privilegio. a nostra Palermo, cona' orma notorio su et principio et secolo Vil pei di fastri economici de Banco e per attre emergenge della civica agienda , gravata I normi debiti per sod diffare i quali res forti Omme a mutuo e cost da mutuanti ian 'equivalente rendita, o come u detio intro itisse ii posto 'in tro lugione u atta invitando tuti i creditori a rive lare ii proprio credito e riti ovatolo essettivo e iusto, Scrivendol ne registro sud det to A questa

prima causa di debito delia citia alti a se ne aggitin se pisi tardi. Venuta lacarestia dei 164 e occors i tumulti e 164 e 1648 non potendo it Senato, per ' satirimento de suo patrimoni , pagare di contant ii preg od ei grani acquislati obbligo alunt dei proprietarii a rice versi in soddisfaci-mento attrettanta rendita di posto ossi a scritia ne libro di posio altri invece a ricevetiero volontaria mente Pero mancati spesso, per te isti citeZZenelle quali ' rario comunale tu travolt, i candi assegnati a tal opo considerato it grave anno che siti atta mancan Za di agamento arrecava alprivato commercio e alia reputagione de Senato si penso alla fine di tro vare ii modo come estinguere ii debito total mente e come rex Olare ii pa-gamento de gli annuali interessi fino alla totale est in Zione. Perloche do podiscusso iungamente 'asiare cogit avx ocati de Senato e ne vice regio consi-glio tu periando dei o dicembre 649 baudi a. 649- o ff. aia, a 3 pub-blicata a viceregia risolligione i creditori furono graduati posti in re categorie creditori antichi da quali eras pres ii denaro a cambio e creditor at quali

erasi orgosamente pagato it preZZo dei grani con rendita di posto a cre-

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ditori che aveano volontaria mente rice, ut o a rendita sud letta 3 tuiti coloro che aveano acqui stato i loro titoli da creditori originarii; con denaro natante. Per Oddis fagione di quali crediti furono destinati i sequenti fondi I te onZe 6 41, 20 annuali assegnate alla ephitagione de Regno alnostro comune per conto elle tande regie OnZe 2I 232, O- vute a Senato alle universita et regno per decors di de ite tande stille antici pagioni alte a nostro comune: onge 1 ooo di vantaggio chesi sperava iis arre ali amministragione frumentaria. Di questi re fondi ilse condo, O me glio leni Surii che te universit, paga vano at Senato et capitale dei decor si furcano destinati a pagamento de interessi dei modo se uente a uelli di posto alia agione dei quelli et 'alli agione et a V . Gli altri due fondi servit Ono a corri spondere di se iis se me si , i capitali a tuiti uel creditori che ne avessero domandatola restitu giones alia agione dei iusta ii modo rescritio allo

Cosi a nostra citti ebbe dat 1649 in o due specie di creditori consolidati corri spondenti alle due grandi parti elle quali a sua amministragionedi' id evasi cio IV euato a cia Deputa iove di uoi e Gubelle. creditorid primo si dissero di posto quelli della secondam uest ausi oggio utarii. li credito dei primi derivava come o etto dat debit che a citi con trasse per proprii bisogni uello de secondi dat mutui atti a Comune alia . Cortes, per i quali avea res i denari a cambio e oggiogato ilpatrimonio civico Per amen tu i debit fu ne illatio di consolidagione prov-ve luto a loro ammorti ZZamento e se questo, per posteriori Vicende, non

pote mal essetiuarsi non si percio da dare minor ode a chi in Sicilia prima che altrove die' ' sempio di que debito publilico istituito appresso intuit te agioni di Europa onde poto benissimo it a Lumia scri vere Chiali tu hille ra e a ministero di oberio utpote a credulo fur loria di ultror illo conomico Orebbe poluto, presso a serenus anui prima ruet Pisarve 'applices ione tu Palernis l. it. . Pag. 73-S FRANCESCO ORGlΑ-Della vita e delle opere di questo Santo crisse anche in tan volume e in quattro libri ci P. Daniello artoli. Pag. OI Nota 3 BRACClO SECOLARE ed. La Mantia, loria elli te hista iove tolle e criminale di Sicilia vol. 2, P. I, p. 38, nota l.

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sto Archivio Comunale anteriore a uello dei 3 4 genia aro 329 pubblicato dat Gregorio, prova vi meglio che a compilagione elle nostre consuetudini era i stata sequita prima di quest anno. una lettera dei febbraro XV Ind. 337, diretia dat baiulo dat iudici e dat iurati di questa citia a milite iovanni de Milite e i iudici Filippo di Lentini e Roberto de Napoli, sin iaci della citia presso it re, per fortari a favori re Sostenere presso a M. S. ii privilegio che sentava i citia lini di Paternaoda dritto di e satura elle merci cap. LXXVIll) e percio li in caricano quatenus ora Hi maiestate regia sic consuetudinem et priOilegium cutedictum urbis eiusdem ueri diligenter et sollicite debealis ostendendo ei ad oculum ipsa iuconsuetudinem in quaterno consuetudinum dictae urbis quem habetis elo. ualernus iterarum a. 2I6-IJ, lnd. XV f. 6, N. ). Pag. 3o7.-In fine delia nota in deita pagina crede mi dovere ingra-giare pubblicamente i signor te fano , itorio Bo go per a parte ch eglipres con me allo studio delia et imologia della parola Colli che distingue una delle regioni suburbane delia nostra citia. Ora pero che questo lavoro compitato e vien uori, egi non si pisi e 1 mio compito si ambia in uel lodi spargere ori ulla sua tomba e di consacrargi hin me sto ed affettuoso

ri cordo.

Rapito a vivi a 1 de dicembre 188 , contava 38 anni di eta Avea avuto da natura in gegno est e penetrante , memoria prodigiosa Fra glistudii a quali si ad disse refert gli storici amante olire modo di que Sta classica terra, attes indefessamente a ac cogiterne e considerariae te vicende politiche e letterarie Sono non pochi i lavori di argo mento siciliano a uipubblicati e in ulti is alta eminente uella critica sagace per cui individuiragguar levoli per vigore di mente e seriet di studii ebbero ad anteporto ad altri che, tu fortunati di tui han aptito acqui starSi non comune nominas ga ne campo delle lettere Delle sue opere ricordero speciat mente le

Vole loriche Sicilius e Gal. 881 est Studio relinii iure a la loria sicilia uadi auo ulmo autore Boi Ogna 1884).La prima opera scri ita in poco pagi di tempo in occasione delia ricorren Za e celebragione de V centenario de Vespro ne 188a e mentre 'Autore collo dat male, lotta 'a quasi colla morte mostra ad una volta a somade suo ingegno e la vastitii dei suo studii. E ian volume in ' di ben674 pagine di narragione storica, e ali re di documenti. Ut continuata storia deli'Amari accontando i casi di quest 'i sola dopo e prime e gigantesche tot te de Vespro , alia pace di altabellotta isoa sino alla

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