Le iscrizioni del Palazzo comunale di Palermo

발행: 1974년

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parte di tutia uella tela che 'Autore intende va tessere sino at 372 ciosis ino alia pace desinitiva tra i nostri re e gli Angio in di Napoli fas ultima di quella guerra memoranda. l libro e commende vole pici 'ogni altro per a storica erudigione e per e considera ioni hi vi abbon dano eche sono fruito delle ungi, e pagienti ricerche ostentite ali Autore ei pubblici archivii e elle investiga ioni indefesse di vove opere e fonti stOriche. Talvolta a sua narragione si quasi uova e ni uno me glio di tui cilia atto conoscere ' origine e i progresso delia Grande Compagnia di Romani a che, tutata dat genio di ederico I assicuro per qualch tempoai nostri re a ovi an ita sull'Acata e la loro reponderanga negli affari di riente ii Boggo a referito ella spostgione 'ordine rigorosamente cro nologico a uello sistematico oggi tanto splendidamente eguito dat re scoti data Lumia e da altri e questa referenga si causa che ii ac conto Venga Ualche Volta interrotio per essere ripi gliato opo con fastidio delletiore che si cosi ostretto a cercare et libro i fati precedenti O susse-guenti come ne caso delia Compagnia sud deita a cui storia occupa parti separate di varii capitoli in quanto alia lor a non uo negarsi che i libro diletti uia po' ma it diletto si perdonabile se si considerino e circo stangenelle quali e Note furono critie. Lo tesso Autore ne conveni V e propon evasi di emendario in una futura digione Se gli osse vissuto ancorpiti a iungo e vesse potui condurre it a 'Oro a termine, Vrebbe certo procurato alia Sicilia 'onore di una uox a storia seria per merito intrinseco per mole, e procacciat a SUO Ome una ricordan a guale a quella de-gli storici tu illustri di quest' i sola. a seconda opera si hin volumetto in 16q; ubblicato in Bologna ella Scella di curiosito letterari inedite o rare da secolo III at VII sondutu edirella a Francesco Zambrivi Ha per litoto Gloria Siciliana di nouimo au tore compilata in dialello uel secolo Varascritia e corredula di studii bole diu dici da ecc. anche questa una parte di hin lavoro generale di con fronto e re Visione, sopra vovi ed autorevoli mal Oscritti, elle nostre cronach gia pubblicate a Carus e a Gregorio, e che i Boggo intendeva ripubblicare in mi glior legione e corredat di nole illustrative. In questo studio reli minare egi discorre deli' occasione ella sua intras resa delia loria uouima rascritia in ui codice delia Biblioteca Settimi an ne ostrai valore reca it iudigio e gli appreggamenti che insigni letterat siciliani ne anno portato fa edere a falsita e 'insu scien a di questi e manifesta infine i proprio parere. uesto studio critico mio avulso, i mi-

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gliore dei lavor de Boggo 'acum do suo in gegno vi si mostra me glioche elle tesse Notes e la digione ne si pisi facile stile piti corre vole. Si ede subito che a compilagione di esso si Ox ut a uia tempo et quale lo critiores rimesso ian O' alle offerenge de suo males pote vacon piti agio attendere a suo studii predi letti e non era spinto at compi mento de medesimo dat trascorrimento di alcun termine, come gli avvenne per te ole. Sono queste te due opere tori che principali pubblicate a Bo go maaltri scritii minori ed occasionali che lurono molli videro a luce in rivi si e periodici Alla gravita elle storiche discipline amo anche uni re menita delia poesia per cui Volle pro 'arsi a salire sulle cime et Parnaso. Ci lascio hin volumetto di ballate edite et 1878 prege volt in generale perta delicate ga de sentimento e la elegan a delia forma. Lascio in igiati altri due lavori uno sui regno di ancredi hin altro sulle Assis de regno i Sicilia Attendeva a primo da quasi se ite anni ed vexacon laboriositi sen a pari accollo non pochi documenti coi quali e con altriche sperava invenires propon evasi illustrare ii breve regno de penultimo principe normanno Al secondo aveva rivolt it pensi ero da poco tempo mossovi principalmente alia recente pubblicagione de La Mantia Couui sto

rici u e fonti de diritto reo romauo e te assis e legyi de re di Sicilia 188 );

ne quali quest' ultimo attribuisce te a sis a re Ruggiero, contraria mente al

linasti a credette convenirsi alune Spressioni che si leggono ne proemio e perche i proposito in questo spresso di volere mitigato atquanto it rigore di molle dispost ioni dicio 'rani predecessori a nihil altro re normanno potea, secondo lui me glio confarsi che a Tancredi cosi distin to da gli altri per lamite ga e dolcegga deli 'animo suo. a Mantia non ignoro 'opinione delboggo e a ui fece allusione colle paroles sappiamo che ora ultri si studia di

cors di tam pa V la alcune osserva gioni stili 'opinione deli 'Amari circa 'in quartamento delle armi della citia con uelle della Chies ne ves illo innat Xato dat nostro comune et margo dei asa dat che trae occasione di manifestare come egit non avesse accollo ' dea delia repubblica ederate messa avanti allo storico insigne de Vespro.

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ad augurare che questi a noscritti e tanti materiali conciunga pagien garac colli non ven gano dispersi e che iano alla lami glia depositati ella Biblioteca de nostro Comune i certo it mi gliore maggio che potra farsia chi ii ad uno e li compilo. Altri poti a n giorno recare a persegione i lavori de Boggo ma rester sem pre a ui 'inore di vervi per primo rivolia a mente ed implegata 'Opera. Pag. 34 e sugg. - Eragia otio i Orchi 'arti colo sui est e sulle mi Sure, quando it prof Angelo Agnello, erificatore capo di questo ramo dipubblico servigio pel distretto di Palermo mi richie se di qualch antica leg gemunicipale, esistente eli 'Archivio de nostro Comune che regolasse uellamisura agraria , deita con voce siciliana immiti specie di cestone e destinata ne commercio agrario alla misiaragione et fimo. Ni una legge sic Onosce preSentem ente che regoti ne nostri campi a capacita di questoarne se, lasciata solo alle consuetudini locali. Gli tessi compilatori de Codice metrico non ne tennero conto, come nitin conto fecero pari mente dellamisura de legna me. Ad uviare intanto at mali prodotii da diletto di una legge generale di norma cio alle possibili rodi e alia diversit delia mi sura ei diversi luoghi, non che deli' sola dei singoli comuni, ' egregio Prolessore si si alto sin dat 1884 a studiare in parecchie scursioni intra-pres apposta, a capacita ello immiti ne ii 'agro patermitano, allo scopo diconoscere e stabilire questa indubitabiimente e per provocare indi a R. Go- Verno una dispos igione a quale valesse a sostitu ire ad n incerta mi sura consuetudinaria tin'altra scientifica mente definita in apporto alia vigente

legge metrica . a suoi replicati ed in dipendenti fami in varie campagne di a term egit si veniato a conoscere che n immisi si compone di die cicarlelle corbe deue pula dat mese di aprile a tutio ettembre e che dat V di

Ottobre a tutio margo si compone di otio carielle e che due immiti costi tuiscon una cusciatu. oicho una cariella a renta, iusta e sue dimensioni risulta guale a 3 deci metri cubi comprendendo vi a coimatura, neviene che o immiti digitale a oo decim etri cubi cio a ' , metro cubo, che a casciata corri sponde ad I metro cubo a SO. Di questo pratico risultato non contento ' egregi uomo , hi es a me, come dissi, se conoscessi sui proposito qualch antica legge o regolamento comunale che potesse confortare ii suo studio e la sua agione per a risor ma di questa parte di conomia rurale. Onosceva io, per cogniZione attravolta presane in questo Archivio, come et concinae, de par che per qualun-que altro oggetto di pubblico traflico, si osse anticamente a Senato sta-

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bilito i modo di istaragione ma ignorava a legge speciale Per a qualcOSa, messo mi alia ricerca, iusci a trovare te dispos igioni di ederico ill pubblicate dat De Vio Prioilegia etc. p. 13) che mi affretia subito a comunicargit Ed egi in ricambio con a cortesia che o distingue, mi a som-

ministrato it calcolo di apporto tra a misura ordinata dat Onarca aragones e quella in uso. Eccolo. ederico volt che a cassa di uia carro carro'

ala pel rasporto e pella mi sui agione de fimo avesse ii fondo largo da lato posteriore palmi da lato anteriore p. ossi una largheZZa mediadi palmi 3. 3, e che a lunglie ZZa OSSe di p. 6 p. 6. S. Quali dimensioni ci anno a superficie di palmi quadrati a 3. 373. I 'alteZZapoi dispos che osse di p. 3. 3, i quali moltiplicati per a superficie anno hin volume di palmi ubi a. o 3123, ne si apphanto a capacita

Riguardo allo immite pol que re ne dispos indirettamen te a misura avendo voluto una carro gata composta di otio immiti da che seque cheun mih eiguale a palmi cubicio. 3, otia va parte de volume di deita carro Zata Traducendo queste is re ne sistema decimale avremo una carroZZatauguale a decimetri cubi 14o9 6 e uia Mnnule a decim etri cubi 176. I, quantita molto inferiore per quest' ultimo alla odierna elle nostre campagne che consiste come ho etto, in decim etri cubi oo E vero che manca a presente com puto delia carroggata a coimatura ingiunt da ederico, e che ignoriamo quanta osse stata, non trovandone ne sud leti capitoli indicata a misura macalcolandola anche tiguale alia carroZZata la suppost Zione massima che possa farsi); a quantita antica resta sem pre a di solio della moderna differen a checi si orga attribuire a qualch legge posteriore nora ignorata. Ad gni modo resta affer malo che o immite come qualunque altra mi sura tu in Palermo, in dat 33o governato da legge speciale e non lasciato alia sola consuetudine: chelella diversita che siste oggi per Ogni Ove in questa mi sura, sarebbeassat iovevole renderi stabile e conforme per 'i sola tutia. Pag. 436 - De costume, eguito a Senato in da antico tempo, di tenere sposte ella casa comunale te istire per i tegoti ci resta documento

ii cap. De celamidis fra i capitoli per 'umcio di calapauiu contermati et

I 33O, letto Ouod Oendantur a primo octobris usque per totum meus mariti ad rationem de arenis quindecim pro miliari et postea per toluti mensem septembris ad rationem de arenis duodecim secutidum modurum olim datum per jurulos dictae Urbis qui uotatus est iu pariete praetorii ipsiu urbis et similiter Oeudaulur tegulae ecc. DE VIO, Prie ilegia ecc. p. II 6.

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ELENCO

55 LXXII

4XXXI7 6

38 VII 1668

XXXVI 1767

XXXVIIII 773

XXXIXI 778

160 I

I 8 LXII 18 27

LXVII 1875

LXVIII1885

LXXIII

25 LXXIV

Sono in tutio n75, non Compresevi te sette

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clei nomi de Re Vicer θ, Arctve SCOVi, Intendenti, retori Senatori e CC. dei titoli mengionati nelle lapidi est Stenti ne palaga ora citici.

Re e Regine ANNA 'Orleans, delle caseii Francia e 'In-ghil terra, regina di Sicilia LVI. I.

FERDINAND II orbone LXIII, 8. FILIPPO, II cli pagna I di Sicilia I, 3. FILIPPO III di pagna II di Sicilia XLVI, 5i; XLVII, 52. FILIPPO IV di pagna III di Sicilia III, 5;

FRANCEACO I LXII, 67. MARIA ANNA, regina, II, 57. VITTORIO MEDEO XIX, 2I XX, a XXI, 23 XXII, 24 LVI, I. Vicer e Luogo tenenti AQUINO Francesco '), principe di Caramanico, XLI, 44 XLII, J AVALOS s Francesco), marches cli escara, LXIII, 8.AYAL. Ferdinando de , Conte di Ayala, - 483. BENAVIDES, Avila e Corriglia Francesco), Contedi S. Stesano XI, 3 XII, 4 XIII, 5; XIV, 6. CASTRO Francesco e , conte di Castro, XLVI, 5i XLVII, 52. COLON di Portogallo ille tro Emanuel ex Grande Almirante delle In die, Duca di Vera aS, Marchese di amaica, Conte di Meninci C. LV, O. COLONNA Marco Antonio , principe di ti-gliano, XXXIX, a XL, 43. CORSINI Bartolomeo , principe di Sisinano, XXVI, 28 XXIX, I LIX, 64. FERNANDE de a Cueva Francesco), duc di Alburquerque VII, 9 VIII, O LII, 57. FILANGERI Cario , principe di atriano LXIII, 68. FOGLIANI marchese iovannit, XXXIII, 36;

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GAETAS duca uigi , barone di acalmuto ecc. XXII, 24 XXVI, 28. GRAVIX de Cruyllas Girolamo , principe di Gravina, VIII, O IX, II. GRAVINA Michel Maria , principe di omitini XXXV, 38. GRAVINA Giuseppe), principe di Comitini, LXII, 67 JOPPULO Antonino ivseppe , principe di S. Antonino, duc di S. Biagio CC. LIII, 58 LIV, 9 L GRUA, Talamanca e BellaCera VincenZo), duca elle rotte XXXVIII, I. LA GRUA Talamanca Antonino , marches di Regalmici, dei principi di Carini XXXIX, a XL, 43. LANCIA Giuseppe), duc di Camastra principedi S. Stesano e barone di Pettineo, XI, 3. LUCCHES E e Campo Giovanni), principe di Campos ranco, XVI, 8 XXXVII, O. MASTRANTONIO Bardi Iu igi) XLV 5L XLVII,

MONI APERTO e berti Gius eppe , principe di Rassa lati e marcheseii Monta perto IV, 6;

483. MoNTAPERTO e Uberti FrancesCo , principedi Ramadali marches di Montaperto barone di S. Elisabella e Calamonaci,

Resutiana, hic di Campo bello emi Eis-

NAPOLI Barresi e Bellacera Pietro , principedi Resutiana eii Monteleone, etc. XXVII,

ain XXVIII, o XXXIII, 36 LIX, 64.

XXXIV, 37

PATERNO Antonio Alvaro), principe diman- ganelli LXIII, 8. PLATAMON e Canni ZZaro Baldassare), duca di Bel murgo, etci, XLII 45 LXI. 66. REGI e Campo Stesano), principe di Campo franco e di Campo fiorito e marches della Ginestra V, 7. REQUESEN det Carretto FrancesC Dein principe di antelleri a XXV, 27. R1G1 e Sala lino Stesano in principe di ci S. Antonio, AC S. Filippo e Aci Catena, marches delia inestra, barone cli Val-guarnern CC. XVII, 9. SALAZAR Andrea de I, 3. SAMMARTINO di Ramon letia Antonio Ralmon do); duc di Montalbo, barone di Campo- bello ec . XXXVI, 30 LX, 65 SAMMARTINO Ramon deita Gio vanni Maria), duc di Montalbo barone di ampObel-

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BI AN CARDI Maurigio , barone ella orbia XX, 22. BOCCADIPUOCO Mario), XXII, 24 BOLOGNA Francesco des XVI, 8.

37 XXXV, 38.

CALVELLO Goffredo , barone di Melia, XXXVI,

30 XXXVII, O LX, 65.

CALVELLO Antonino), barone di Melia e delGrano, XXIV, 26 XXV, 27. CALVELLO e Paterno Antonino , VIII, 3. CALVELLO Roberto , duc di Melia LXII, 67. CALVEI Lo Mario , XXXIII, 36. CALVELLO Giuseppe), X, II, CANNELLA e Brancisorte Francesco) V, 7. CANNIZZARO Francesco , barone di errato e Cavalieri, VIII, O XI, 3. CAPPERO FrancesCo), XXV, 27 XXVI, 28.

CARDILLO Antonio), marches di Inici, XII. 67. CASTELLI Gregorio J XXV, 27. CASTELLI e Clerici Giuseppe), dei conti di a-gliano, X, II. CASTELLO Giuseppe , barone delioggo. XXIX.

3i XXX, a LXXII, 7. CASTILLO Bariolo meo Del), XIII. 5 XIV, 16 LII, 7,

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- 405 D FRANCHis Antonio Maria , XXIII, 5:

Ff ANCHI, V. DE FRANCHIS.

FURNO Gio vanni Batti sta), barone delia ede, IV 6. GAETANI Francesco'. VIII, IO.

GALI FI Bartolomeo , barone di ancidito, X.

GARAIO Ignagio , XIX, 3I XXXII, 35, XXXIII, 36 LXXII, 7.

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MORFINO Pietro), barone di Bellavilla, XXXVI

MORT1LLARO Antonio), XXXII, 35. MORTILLARO Vincengo dei baroni di Mortillaro e dei marchesi di Arena XXXIV

37 XXXV, 38.

XXXIII 36 XXXV, 38 XXXVIII, I.

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