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8 e pol quella parte dei corpori se cib alvotra gli parra
convenire po iches, quando stando uno contra l'altro,
e sconciandosi, si trava gliano dilhermire a palla, questo Lilii si sorte delii uoco , e di omnia sit 'ca , n entre si mischiano i glucatori tra di loro prendendos pelcollo, e con molle alti e res da palestra talch ilcapo , ' collo s' affaticano anchi in lire , 'lpello, era ventre si es ercitano , coli algare , e coli'ab- basiare dei corpi cogit uni, colle an cate , coloenere inplessermo , e coli attre prese proprie delia scuo la de Lotiatori. In quello serci Eio est tombi vcngono a distendersi con una est rem tensione , e Orra , e legambe, nello star sermi suiu piedi. E l'andare a vanti, era correre di traverso, non E poco serctgio di
Luciano ne Dialogo degli Esercirri, ou vero de' Ginnas introducendo a agionare de initiochi , e deglieserci EZj de' Greci4'Ateni ei e Solone collo cita Anacarii; il quale tali sorte di trat te ni menti, come ontani da' costumi de suo paese , moilrava di spregnare si direcosi a Solone. M perche tu di, o Anacarsi , di volere ancora ve-dere ii restante della Grecia Pricordati , se tu a capiterat a Lacedemone , di non ti buria mica di loto
non ii fare a credere , he Vana mente , C cnZa Io
posito penino, ori affatichinori quando a agi olad una palla affroutandosi ne Teatro, Γ unci altro peicuo tonsi.
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Stario Papinio Poeta Amico Napolitano nella Pr farione , v vero dedicatoria de lib. v. elle sue Seruci I am i Deromachias spectamus, o pilaris lusio admistisur. Vna elegante similitudine traita dat Giuoco deli 'Ar-
pasto si leggemellib. II. d' Ariano, cia p. v. elle Letionis ira Epicteto Filosos ; ove ira r attre cose dice , che Socrate face va alia pallaci et a calcio colle os dique ito mondo, itimandole veramente unai uoco. Nel Libro intitolaiod trici Trio , Carri, Masiberate, Cauti Carnasciale sibi andati per irente , da tempo deld Iagni P Lorent de Messici, quando egit ebbero prima co-n1inciamento per insino a questo anno I 3 si stampato in Fioren Ea et suddelto anno. Al Prato , a Calcio seu Viovam assai; r che te palle balet an pi che mai.
dctio con uncalem e de Garigliano, per esseriti annegato in que si umeri dice , Cle gli si scrcit ava ali uoco delia palla οἱ regno , e colealcio Lintanto chema olii singulari glucatori di ut tacitalia veni vano per far con est di quella arte sperienZa.
Eapprelso ello stello libro discorrendo dimis- vanni dister francesto de Medici e disiero medesimo Perci che conversando in sieme Gio vanni sol rad
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detto con iero . tome conglunt , e Cepnato , chegli era, mediante i spo salieti di sua Scrossa destiata avanti che seguisse ii matrimoniora era accaduto , chenelgiuoco delia palla alCalcio urtandos dis avuedula mente insieme, come ait eserciZio di quel giucco accade, ecta
Dalle Istorie Florentine di Benedetto archi li xl.
Allici Giovani, si per non inter metterea antica usanra ditiuocare ogn anno a Calcio per Carnas ciale, si anco per aggiore vilipendio de nemici, secero insulta Pia ita diri Croce una partita a livi eas xxv. Bian-chi , e xxv. Uerdi liuocando una Vitella : per essere non solamente sentiti, a eduli, misero una parte di sonatori conarombe , e altri strumenti in sui comi-gnolo dei ictio diri Croce dove a Giramonte su loro tratio una canno nata , macla palla ando alto , e non sece danno a nesi uno.
Dali Istoria Florentina di Bernardo Segni. Dico per tanto, ch'eglilii Duca Alessandro ne principio delia sua Signoria in quella etagio venile ostra va acumed ingegno , eui soluto giudicio nelle faccende, e spedival udiente con brevita 'edavispesso, e in gni luogos non
Occorreva mai, o rade volt ad alcutio nulla ne' suo casi, importante , che non aves se , richiedendola , t udienZa: usava dipo volentieri colla gioventu, e con familiarita co: domesticherra intrat tene va molti, chiam an doli con seco alle cacce , iucando con loro alia palla, a Calcis, ritenendoli a mangia seco , e sando gui
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sera , e ma linae r invernata tenere aperta una camera, doue egit quasi sem pre veni vara agionare con quei gi vani , he vi si traiienevan , ancorache e no vi lasse presente. Infra litio vani intimi amici, familiari erano Pandolso Pucci, Angei Antonio, e Filippo figliuoli dila cio Ualori, Piero, VincenZio , esse Lione , e Rubertosi gliuoli di Filippo Strogeti, Girotam Salviati, Fra cesto , e Iacopo de PaZEi, e sopra tuiti si ei a carissinio Loren Zo de Medici. ne lib. vj traitando de ricevimento tu irenge delia Principessa Margheritat Austria Spola de sud-detto Duca Alcssandro. Fu rice vula ad unque in Firen re con grandissima pompa, doue terre alloggiat ne Palaheto de Medici e aliora si celebrarono ella Citta tuti quelle Feste, chedon consuete pubblicamente di farsi cloesdella festa dici Felice; di Calcia di Giostrea e di pasti melle quali ut te seste
Bilippo Stroeta essendo capo iace va molte cose, ecta DalrIstorie Florentine di Scipione Ammirato lib. xxvs Fu ben ara vigitos 1 principio deli' anno q9 i. et Confaloni erat o di Iacopo de Medici, e quello non per altro che per i grata reddi, i quali furono tali, che ghi accio Arno per modo forte , che per tre di co tinui vi si fecerat Calcio Cio vanni ardi nelle sue egite inritolare Noctes Geniales ne ita resa Zione. Iam Genio indulgebant cit/es, recurrentibus Nefastis, pube Perativortia oci impatiens admirabili Harpalii luis Floreumiam premebat ranam. Fer idae cou
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gredimitur aetes tuis distinctae coloribus Jant ab pro aggere. Hisponuntur subsidiari Pugiles ot clamor , tubarumque cla
gor ana resinant : hi cit nemo, mel ictat . Nobilis Amphitheatri sedili. complent frequeutes matronae, innupisque puellaeci spectaculum, a spe latrices Dam , haesit : quae calcar ludentibus addunt explicatis lemniscis. Discurru 3 Larma , Mimi , bigae , quadrigaeque har nicata omnia ridentia
Da Memorie de Ca v. Tomma Minuccini. Quando Arrigo III. Re di Pollonia , per a morte di Carlo IX suo statello, se ne parti di Pollonia per Francia anno 37s. a prendere ii reggimento di que R gno, ne passare, ch egi sece dialone di Francia, Fiorentini commoranti in quella Citta, gli fecero un Calcio diviso di tuiti Nobili di Firen Ze, consorine si praticava di fare in que templiella loro Citta, e mandarono Pi Iantonio Bandini, e Pierstancesto Rinuccini due bellissimi Centilii omini, e di alta statura deli iste si a Narione , che ne surono gli due Alfieri di det to Calcio ad invitare a Maesta Sua a nome delia loro Narione a veilernecia sella I Re Arrigo accello 'invito e ne se pet-tatote de Ciuoco ; ne discorrere con loro, prima chepartissero alia sua presen Ea domand 6.1d est a se tuitii Florentini erano belli, e grasa di come essi ..
l si si me 'Aino sacci di sorte , che vi si sece sopra es Calcio fixit Ponte Vecchio, e a Santa Tranita.
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na Leonora de Medici, terga figliuola de Dica Colim Primo , conm Risoata a sine , Primogenito dei Duca di Ferrara , ne mese di Lugii de is 38. Ne mede simi gloria si fecero due Caici a livrex uno a S.Croce diruas giali , e blando Peri altro a S. Maria Novella di Telet tala' oro , ela argento. Trade Feste settesi in Firente Panno is 89 perle NoZete dei Grandum Ferdinando Primo , conmadama Cristina di Loreno.
det Calcio sussalia Eta diri Crocera Livrea in numero
di x. Gio vani Nobili della Citta , velliti di Raso incarnato fornito 'oro in grande abbondanZa una parteci eraltra di Raso Turchino me desima mente contro assai, presenti it Granduca , e Granduchessa , con molli Principi e Signori, e quasi tutia a Nobilii di irenae. Ddopo it Calcio furon portate sopra tre tavoleia' Pag-gi dei Granduca fruite di Zuccheroci e attre confeZioni delicatissime con vini preniosi , he si fece una belli iasima Colarione a tuiti LGi uocatori, concla presenaa di L. Alterre Seren illime e di tu ita la Corte. Nella Deseritione elle est falle in Firenete ella venula de Serenis Don incenZio Gon Zaga Principedi Mantovari e de Mon ferrato , pos della Serenisse. Donna Leonora de Principi di oscana. Giovedi 19. 'Aprile uel . furiatia in sella Plarga diri Croce la Caccia det oro , he dur due ore , laquale sinita, si spaZeata ut tacia Piadex, e vi secero
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9Iun Caleto a Iivrea , che dui Mancia esse due ore. Una parte di Giuocatori era vestita di giallo, est' altra diroiasse, net quale gi uocarono ii Sereni se di Mantova, i Sig. Marchese dei asto con due altri ignori Manto vani, ed ii Sig. Don GIovanni de Medici. A merro illi uocosi dato a Gi uocatorii rinfresco di Conset tura sinisti mari e varia , con squisitissimi Vini. opo mangiato, obevulo ici uocatori diluovo ricomincia rono i gi uoco,il quale urbino a nolle La spela di questo Calcio sas ita agi otio Maestri et Calcio peccetiuato perbquclio, che occorse alia persona propria de due Alfieri e dicono, che ascendeste alia sen mali studi se imila, avendo vestito a loro spes circa a cento persone, didi Drappo di detii due colori, te quali operarono indet to Calcio. Si qui illa et to Priori sta Dain Ricordo di Libro privato. Lunedi a dicio di Febbrato 16ueo si sece iliaIcio des Piace voti, e Piattelli, i primi de colore Scamatino, et secondi avi. V sumo i Padiglioni come alle Diffiderici Alsiere degli carnatini fuit Marchese ieri de Senatore Marchese Tommaso Guadagni, e Alliere de Ma- vi su i Prior Francesco de Prior Tommaso imenes Giuocatori erano con iub bone blanco di uia soli C. , algoni, e Berretia a tagliere di affetia deleolore , consenna simile , Calge di seta , con uin Za-glio a arma colloci it tutio dc medesimo colore , allam Ostra ave vano una Perticet de colore , e inargentata, tene vano legato a laccio u Cane Levriere per cia scheduno ali'uso de Cacciatori. Questo Calcio su iucato con gara , ci seguirono gran pugnaci e molle dispute per
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per la gran picea e emulaχlone, che Elata sem pre staque ite due Compagnie di acciatoria tanto una quadra , quanto r altra secer pili Cacce, ma alia fine resta pono vincitori litatielli Da n Libro di icordi tenui per mano de Commendatore Fra Ainolso de Bardi, Cav. di alta, figliuolo de Capitano Gio de Bardi de Conti di Uernio.
Ricordo, come ii Uenerdi di Carnovale IOI 6 a rea Tveniae avulso delia ventita de Duca di Mantova perisposa re la Serenis s. Principessa Caterinario rella dei nostro Sereni se Granduca i che subito in teso , S. A. mi ordines, chesio do vessi se mettere in ordine n Calcio livrea , pel giorno di Carnovale , icchissimo , conforme che richie levari tempo. E per questo ectito subito surono dichia rati otio Maestri de Calcio , lire S. A. . e Illustriss Sig. Cardinale nostro opol unga disputa, se deliberato , chesi vesti: ti de Giuocatori fulsero di Broccato ii anco d Oro arcus , ecco e iris. De putati si spartironesti carichi frao loro ; ed io ebbicia curasse Serenisse Padrone , Oilsig. Frances co Martelli perdo Illustrisi. Sig. Cardinale,ec. e deputanam Sotio pro uve litore Pietro pigliati , ecc. est in Casamias fece la distribu Zione di tuitici Drappi, ec. furono vestiti x XII. Tedes chi alia loro usan Ea meghi per colore, ecc furono vestiti XII. Trom belli conmiubbesino a me .Ea gasiaba, ecc. e de medesimo abito peri appunto furono vestiti otio Tainburi Muia Pitaro, ec. cue Pallai. Si feceria o legione di se ite avole , che suo icchilla tua, ece quali avole furono portate da ueFacchini cr cias cuna , alle quali calca vano i astella che
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che te coprivano , che re di esse , che crano per i Serrnissimi Patronici do pocla rostra gli tiron mandate a Pala ZZo attre surano distribuit illa Plagra ccc.
Maesti di xtto Calcio surono li sol tostritti . I Sereni se Granduca Cio Bati flamini. Illustriss Sig. Cardinale Francesto Dini. Filippo Corsini. Loren Zo StroZZi. Michelagnolo agitoni Bali Pucci .
Raisaelio Torrigiani Carlo Rinuccini. Mege Francesco Bocchi nelle Bellerte delia Citta di
PiaZZ S. Croce os chlamata dat Templo magnifico, che si ede in testa verso Oilente. 'bellis sina questa Pia Era per te case, ondera messa in mergo con gratia guis di Teatro : Dil empto , che risede magnifica mente atquanto in alto cle da olire la belle ZZa , dignita. Ora , perch pili si olire la ista , che molio ei obit mente adagiata, e risponda a sembi ante allegro delle case , e de Temptori e divisata con misura in
Ogni parte , e con pali feccata in torno in torno Cnde
illo vani Ogni anno ne te alpo de Carnovale , che simi gi uoco de Calcio , pili acconcia mente si fercilino.Quelli che di sorhe sono robusti, e deliri di persona,
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xi ita ella velocita , emella destreZZa de corpori e elsiore vel ritD usando maggiore Arro , he si puote, come embra rina parte , est' altra , che combatta, O- me estisan Z tra uere fercitr, con grata fiereZZa Da tut- te te parti della Citta concorrono Genti luomini a edere, e .nciuileti di piccola et a zonde si a una frequen-Za vaga , ei molia leti Eia , per gli accidenti var , he ad ora ad ora tael gi uoco intervengono e per la qualita
degli uonaini nobilissima Da Ricordi dat cav. Francesto Maria dei Garbo. Adicis. Aprile 1 369. si fecerit Giuoco de Caicio da