Memorie del calcio fiorentino : tratte da diverse scritture e dedicate all' Altezze Serenissime di Ferdinando principe di Toscana e Violante Beatrice di Baviera

발행: 1688년

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DESCRIZIONE

De nobi gi uoco de Florentini cheia loro Calcio si chiam . e agitantichimarpaston.

COMPOST DA GIORGIO CORE SI DI SCIO Genti luom di Gostantinopoli , Leitore delia lingua Greca ne Sapientissimo Studio di is a

Volgarizzata in altrettanti ters fioisi ros, ni data Ahate Anton Maria Sale in Leitore delia Lingua Greca neu Accademia Plorent.

AL gran possente Duce unaluoco io canto

olmo , i Sol , cheleli Etruria splende Initia agi di virtute alma de divina Che tanto pra consenno , e colla mano Spem de Lari , e della Grecia tuto Stella, che ali uno is ali altra apporta luce. Se poca lena , Jacca ocla avella Come potro a gran os alpare ii canto Anchem debo Pittor dii egna in quadro Le bellerte de Cielo is delia Terra Tale it vero adombrando in queste arte Spleghero col partare pre stupende Mentrea Arpastorio canto illus ire , e grande De Nobilai rcntino inclito gi uoc . Di tua fonte canora , o dolce Musa Le belle acque oavi in petio Veriami L unaluoco ii Caici che ' cors , e la lotta L la palla, e te pugna in te inserra

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Cli VVersari Campioni, in gloria offbnis ' Erano quattro degli Acili viri ludi A qua traca di genti, vario tuolo

Cue' 'illim di Nemea sacri a mortali Tuti gloriosi in dure , e belle ina prete

M a uesto nostro utri in valor pasta r os per tuo serui liene , e riconosce

Ci och comi post , i componenti suo . Cuci , come Iole spicciolate , Ono ciuesio 4hirtanda di piutor contesta Quattro son gli elementi quattro sono Delia terra is de ciet de parti ancora E quattro cole it mondo forma tutio , I re principii , e cio , che ne rituita Le agion e te Virtu sono ancor quattro; L Anno , e la Vita 1on partiti in quattro E questo giuoco quattro gi uochi abbraccia Veramente v gra fatio erit Quadernario E in quattro parti partes ille gi uoco Di nostra nobi gioventu feroce I reci ii partoriro ed i Latini Quale immagi di guerra , I riconobbero Percio dat Greco fonte i nome tene E a Latini volcntie s accella Ma Calci i Florentini ii nominarono ;Poich de piede in clo famosa alpra A Vtile e sempreis moderat ludo si Ela corpo mano a maravigii giova Crescera calore innit , eri mal distrugge Libera gnun a travagliosa pena Questo pra Pgiuoco , e ancor quest altro ruit ;Che precorre alla guerra rem e maestro Diletia molire ioveri mortali,

Mandando a vento i orbidi pensieri da terrene passioni odiose Nimiche di virtu prigi nati cote L'assodare e membra ea ait mira

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Che queste in guerra anno vigor possente si e torre accreice a fatica , e mangiale

Che si sortii d in abito gagii ardo Perche Calcio si chiama lanco ch egii abbia Altri utici Z erche questo est primiero

Se scienZia egit sic, o si pur Arte L utile suo guardando , introverat Tre cole utili pento aliuo Calciante

I generos Ero te belle imprete Ne campo lanci che dalla Croce ha Loome

Cento , e novant braccia percio iungo,

novanta per ars e la gran piaZZa Quando principia , e quanto dura it tempoDeil ordinario Calci Carnovale Ma I divisora pili raro , e comandat :Ne solenne si a seinprecia Ostra , Non litiam sempre in te medesime cose si Eic lo varia natura d bella Ora illume diro de Giucatori, Ch venrette per parte io riconosco Forra e che tanti siano ne Diviso Meno netr altro , he fassi gni giorno. Giugne la gioveni turbaria iera Ne largo campo tuti liet , e gala.

Damocle troiube il cenno di battas ia

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Pronti accotrono i fant , era terrai uolo LeVano , e cio , he lor saria, impaccio F lascia lor te care vesti , e plendide Florite si che chi se veste adornan . O ci alcun lotiatore instem unito Schi erasi in uniel cerchio in mergo a campo ordi chiar qu paria con Viemmi L i cui eglio non trova Arte , o Natura , Ordine Tadrei armcnia , era contrario

Qua sol a noti , da se tost scaccia L ne diro in prima inde rarroci principio λD quclle parti , cnd d composto ii Giuoco . Quattro ordini scin quei checit Calcio formano E che , come da parti it tutio e nato Datori , Corridori, e conclatori, De datori altri innanri , ed altri addietro .

egi e solenne ii Calcio , od ordinario E questo quel, chela' ogniti orno fassi

Qtiando son a unati ii lucatori,

Fan di quegli a cellari pili periti

Questi ad occhiando chi e pili acconcio all'opra, Compartona iustamente in lorali uffici. Eleggon pria quattro datori innangi De quali uno alla Fossa, ea altro a Muro E due de merro indi re altri addi etro uue lesti is sitelli is questi si an gagitardi POi inque conclatori in orga eccelsi , clae alla orga abbia congiunt i senno E cmque Corridor agili , e pronii

Di giovent robusta era alto UOre Loraconclator dallo steccato est remo

Quanto esse debba iungi , o qui diro Corra da lui a que sellanta braccia E sedici , racior, si an dii tanti I due da lati alloieccato presta Vndici braccia crinino i lor posto Dici otio bracci sta et Datore innanti

ungi

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ωLungi dat concias tra lor, en un due da lati . undici bracci , e meZZo Dalloieccato ire vie sci gli addi etro Dagi inn ny imatori venticinque Da fondo racior si an bc trenta iungi due da lati , presso allo fleccato Tredici bracci : a lon te mi iure Di pol, gi Innangi in re quadre dividon si na allo conclator si mette innangi Alla Fossa 'ltra a Muroci altra ne meZZO E si questa veloce , e di gran lena Se solenne is pompos,il calcio fassi Scelgonsi aliora avanti, em m in piaZZa ; da ignori in questo giuoeo es perti Fansi in casa de nobili te liste Malaopo at tutio avere ordine dato

Stabilis cesi illa deli alta festa Eletti pria due giovanetli Alfieri Che traggon Oura se gli occhi di tuiti. Come in amplo glardi di primavera Molti giova mira lucidi ori, Tale it nobile campo si discui prePie di eggadri combattenti alteri .

tali tondo oro , v ver purpurea rosa E ne sembi ante onesto is signori te Onde di riguardare uom non si sagia Bella vaghegra a maestade unita ; la fulgida insieme is a torosa Schiera gli occhi , e la mente in un diletia Turia rosata Aurora rem vivo suoco Diresti es e que sorti Semidei Non tanti son fior, frondi , e stelle, e pecchie, ne lito I arene, o ne mari ille Quanta di vagh gio vani , e donZelle Di ecchi , era Ogni elacia turba immensa Cherii di concorre alia gran piaZZa , come Spellatrice di grande , e nobi gi uoco horae pietrari serro con virtute occulta

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, Qui traggon gli occhi te mirabili pre . - . Masotch vic de Calcio illi orno eletio Tal de Calciant fassi egregia mostra Primici troni belli , exi ambur secondi Territi Innangi nciali Alfieri i quarti . Seguonali conclatori cindi maiori

Innangi ; ultimi sentatori addictro Eico colla liurea prontici tombelli E con varia divisa estonat Innanai Delle coppi uno e Bianc , et altro e Rosso E qua la prima , costa attre coppie.

Le legacce, che in man prende latcun , Sono a vestito , di color con rme

L una coli altra es guis di catena

Appresses Corridori 1conali Alfieri

Con amburitiovi delia stessa assila Que', che de muro Datori innanZi, Conae pili degni , in man portan a palla Orairata a piarga , tost in due Partonsi colle lor 1quadreali Alfieri . ciascun prcnto a proprio padiglione Corre , e co suo si Pristringe insteme

M pria cheia sui campo te due hiere Seggano assimi a iudicar se vecchi.

Di qua di la , incoraggia alia battaglia Batteri Pallato a palla in meZZo a campo, Ov era segno is di lui proprio da usirio

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vagii sonta sarri amata caeci 1'. 'Tre sono degi Innangi te quadrig te E cias cuna quadr1glia ha inque Innangi

Di cinque a Sconclator vanno sol due Gli altri corron a palla , e coni tengonne Pol ch ella or e per terra , o Vola in aria Che saranno gl InnanZio Ecco et dico Quando C per terra ara lor piedi accolgonia ,

passo passo a termincia conducon . pu r agi dator mandata aliora, Quand ella E uora , ove non place a Primi. Quando da suo Dator per aria mandast Ov ella scende la veloci accorrano Pria che iliator deli alti parte prendata , suo degli steccati ardito accita Che edor venne i lor pensier fallito Era nimico Dator prela acla palla Tomarii signa indietro a meZZa piaZZaci con veloce fuga ivi ritrarsi Come la palla infra icior pied ira colla

Prende la uote , e correre cinnangi Ov c et contrasto grande a tor la accia

La quale est fi de corre deli innangi v s aprecit campo i doue eriliniusto tiro , Per far passar a palla olire a mera , Come ad uom ch e in fortuna , e grato it porto A, Cos vittoria a chi combalteis cara , qua cantor , se bene , e dieci lingue Avel se , e dieci bocche diri it utro

Correr, cader, lottar a loca col pugno , delia mischia cento modi, e cento Come ei P urto qua Lecni sono Eisella iuga pol embrano uccelli Quegii calcat coni in tuli arena La cadono altri, e lotiosopra anno Nuovo Milone iuver Rulidamante

Sembra que di in teccato iliue Calaiante

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72Da lor prete non lascia sar accia Nella velocita a pallat unaaZZO , neli landa di punia una saetia La quadra degi Innanri a suo soccorso

Puo dare ancor coli arte , e colla forZa

Comeda palla e ossa, in gua numero Muoversi allor conviene imi anchi , est Rosti. Le due cliter cos per rino pugnan , si tala vitiori , a chi fatica 3 olce Tempora ormai di parta di quei che sconciano E di cio , che mi par diis ita degno Debbe lo conclator in que , che pingona Co pie la palla meiter o compiglio.

Quando collaeto corridor: 'inc Cntra, herio traitiene , e strigne , e conclui Otta Allo prendendo a tempo in vitta sorZaL urta , est balte incla contraria parte .

1 polsibir e , se , checla palla

Tre Ole guarda , o conclator cla palla Non lascia traci contrari avan Zar tanto

Chesi propri tuo Dator non post an darie E che a palla da datore ax verso

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Potendo , O u calcio a tempo pingonia A compagno Dator, ch e di traVerio . se questo pensi e voto Iim ne Salvan a palla peliatori addictro Subito dίnno unaret Iccncio agi Innangi Exiliatore acdietro allor te da inpur per aria vota , e vara adcre In terra , cd i Dato con mancia prende

Ma quando ella vola dati alto edest, i fiero innangi alia caduta attendeta Sconcipnsi sortemente allor gi Innangi E ali addietro Dator bella ne giunge Seri' Innana glie addosso egit con est a Corre ne meZZo , e destramente alle si Beato hi fortuna AE temporalpetia si tria o tempori tutio , eici a meglio Non tolga matri Dator Ia palla ali altro Ne passi troppo ancor Io conclatore

Ora e tempo di dir, qualia rifigio

Deli' addietro Dator prest , indefesso Se tra pie egi Innangi appares palla Ea addietro Dator ghermirta agogna Se gli avversari Innangi glici avventano

Se per aria ne vien d alto a palla Quiri addietro Dator puo se due cose Od egi agevoimcnte crimetieno cantando i nimici in temporaalle E dasse in meazo della piaZZa aliora ,

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Megii d comessa e serrato correre De Datori gli Addi tro a quegi cinnanZi Non stiani presio , he la palla passi Potclida avere a corre dietro a quella Partori ce vergogna in sieme , e danno Era nimico Dator legulta pronio tuo , he tella pia Z anno i vantaggio . Alle volt i Dato icco palleggino Che cio diicit , e et ripol arreca Quando te quadre degi Innangi in mergo Sta per lappunt incla gran piaZZa serme Gli avversari Dator non tu nimici Dansi a palla conieli atto , e rendono Temporallor ora di canta loro pre Che si is regu a battaglievo gi uoc . Quando due glucator anno alle pugnati amaramente rin concia i compagno Tost dari convie bando a rancore

Elei tost obli arci ire tali degni si 'amor facit tutio rea odio it tutio struggeri, Lotest avvientelia Citta , emel gi uoco Conae suo dalla Folsa esce a palla Falto ' appellaci e tali sono i falli . Ogni fallo a i contrari eZZa accia Talthe due falli formano una inter . Quando ne gi uoco mandasi a palla In questo modo a sua data fassi Colla manca si prende , e colla destra Si sere ali alta metari pi&la guida Quando e mandata in fallo in intelle

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