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Don Victu Glusiniano Monaco in s. Nicolo destio di Veneria per dispensa Papale si marita in e sina figliuola di Uitri Michiel Doge, O procreatili figliuoli infrascruti n- torna 4 vestissi Phabito monastico come fece anco la mulie sua. Γνn e lastro muore confama di Santita, απο molli miracoli. Mutta Marco Ciacvo Orsato Marino Vna figiis. Vaealtra Una cte Filippo
Ber nardo Trocarator di sun Marco Pistra Procurator di San Marco
Ber nardo Leonardo Marco il Beato ureuo
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Lettera dei P. D. Daniel Rosa λpra quanto e successo sint , ra in torno at negotio delia Canonigatione dei Beato LorenZO. Molio Reuerendo Padre inio Colendissimo. V0lentieri fodisfaris ni desiderio buo di V .P. M. R. aui ando Ia diquanto sep satio per la Canovietatione det Beatσ, ct citorioso P.
Nostro coroneto sitastiniano doppo cb'elia parti da Venetia per Fortο-gatro; Ma prima pregola meites a memoria it processo vedulo da nos in Roma in casa deu'Illustri . Reuerendise. Sig. ii Sig. cardinale Famnese m Traflenere,douera fatio portare ad instantia mia Salii stri . Reuerendissimo Sig. si Sig. Cardaiiale Triuii Patriarcia di Venetia essenso preseate a det ty Signor, insonsig. VORanega Uicario G nerate suo,perabe speroebe deua essere esamiuatala F.V. M.' .sopra di ego,essendo stata fana inIlantia a Nostro Signore per ordine della Serenissima Republica a nome deTIlli stri fimo, Reuerendissimo Signo
Francesco Vendramino Fatriarcha presente,acciochesano elatii Reuerendissimi Prelati,iquali habbiano a fare nuouo Trocesso , essendo quelloebe fa farto prima smarrito,inon sapeudos come, o questo per posscreptis innameti alia detra CanonigationADonera hauere in memoria let, crisi detto Processo 'arrito eradipia quintemetti sciolii u νnos bello stela rosea quati tuitisueuano leuata di me a risna dicaria in cima , O il primo di est era in carta gr4setta, O picciola scruto di littere, quali horai s Uano nellasacra
Tenitentiaria in Roma , ct in esso erano E sepitolis rii quali Guetia
ranno I 7 s . Io voluto ricordare tutio si sopradetto,accioche V. P. M. Iorimetia bene a memoria per quando fera Gaminata come pero. Hora
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finito,ct abbocatomi con detri Illustris i Signori hauendolι informati,termina πο cbe io facesse tentativo conii Serenis o Duce it Signor
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et Testimoniade B.Laur.Iustiniam Loundo monato degno dierema memoria schesia in Paradiso9 perche
Maeuo gratia bsiona,O antica con esso, traitai,ct ottenni tutio quella vi desiderauo, erendosi egii di favorire a tutio potere suo queIta santa opera, Operche doueua essere portata ne4'Eccellantissimo Senato a Gila seguente mattina , che adi II. Ottobre I 6C9. ali'Eccellentissima
collegio, ponendo breuemente cis,che si desideraua, presentat lase-guente supplica. Serenis.Trencipe, O Illustris. EccelLSignoria.
NO delli primi Tadrifondatori desia Congregatione di San Geor-V gio in Alga deuotissma delia Serenitd Uosera, ὸ nato si Beato Loreneto Giustiniano . Questo Nisendo Angelicamente merito essere chlamato Santo dat Sci nysemo Suce Folicari tu questo Sacrario publico , ct doppo essendo audato at Clelo e nato beati eato dat Somniis Pontsce Clemente Settimo, con approbatione di insitio, ct Mesasua particolare, o confirmato dat Beatissimo Papa Clemente Ottauo , ct accresciuio dat presente Papa Gulo Quinto con Induleentia a queui chelo dicono comenelu Breui appare. qu exto oseremfLTrecessori della Ser.UOIIra,con auitorata deli Ecc. Senato hauno fatia procurare la canon atione,souo alii Sommi Pont. Sisio Quam o,Adriano M.Leone X. ctem.UII. raquale non supοtuta finire perii accidenti stram di quelli temp6 per Metuta della vita derimus Horacon tam attiadi Dis,oe compiacimmmcbem delia Seriri o deugenato La Congregatione pre trafua deuotissima con molia SQ. elusi deuoti lesederano remetiere ii negotio delia detra canon rasione.Et 'Tisu sto supplicano,humilissimamente la Ser.V. Ge. Republicataeter elusi utalia complacere, far scriuere in uma ali'Illust. Eeeia. mbaseiatore,cbe uossa coadmutare, Ofauorare anomesust
sto Iesu semper,&m aeternum. Fu accellata allegramente con tuiti si voth u portata est Ecc. Senato la sera dessissesso giorno,doue D letta,ct approbata con tulti ti votis
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. Vbeeηθὴ Ambasiatore a Ityma di gloriosa memoria, che ad Ogni requisitione delu M .Padri representanti la Congregatione di LGeorgio in. μου per ia CanoniUtione det B. Greueto Giustiniano 2cesse rini buonescio con sua Santita a nome della Ser. Repub. ct con Mnestro ches cesse bisuno,accioche osse pro eguita, satia. Era prontissimo it deito Illust.& Ecc.Sig. vi basciatore per fare tutio quel che Mucsse potum a fauore di quina sania opera. Quando oedo ricercato iis practito procem tali 'DIE. Reu.Sig. Patriarcha, non ἡ stato rurouato nelprede to omne,ouero Sacrario, nρ anco in astro Doco des Patriarchato. Hontra inflantia molle uolte con si Sig. Heredi detrillustriis. St. Patriarchi Triuii,ct ZanGIquali congiuramento esse ano di hauer certo ri- cercato in tuite te loro scritture, che non banno trouato ii dato Trocesso.Teruche e stato sospeso ii desiderio da quesiIltisr.sEcc.su. devoti, sino ebe 4 Dio placesse farci hauere tume, con tae potessimo bene incam nare it deuo negotio. Et ecco,cbe u Sig. Dio, quale deuὸ essire grato , ha risue,iata lata mente es 2 Si a Nolo V. Quale conserui Dis longamente sano,oecon
o Gentit hvomo Venetiano deuotissmo,dimandaua in gratia a suasantita la Beatiscatione det Diuoti'. Girolamo eo iani fondatore debla oongregatione Sommascha : AIquale P oIIro Signore interr
mandata la canonietatione des Beato Loreneto Glisaeliniano,iodando assai topere sue , O la sua sania Vita. R pose ii sientissuomo , che aure veste sono nate alte instantie assi predecessoridi sua Santita per qu Ita fanta opera, che erano Ilati formati Processi,iquali in Loco de iu- cendio casurimente flauruggi ono; Et che la Serenos. Signoria di v netia forse non attendena pia ad essa per non dare trauagdo a sua de titudine, forse ancho per te spese thes farebiano grandi in data omnietatione. Respost Nostro Signore, la fatica lasaremo sempre volontieri, ili Trocessse possono fare,oela vitasva fama, ct operesantis melosanno degno, la spesa non sera mesta. Il ine essendo stato scritto alia detra Sereni .Signoria, volendo ella essere informata di cio che per innangi era Bato fauo per que Ita fanta opera,mandoamni ἀ chlamare,andalia seguente mattina azEccellentissimo collegis, O tui hauendori*oIIo alle dimanti Ditemi d si diffritione , subito presentat la inst stritta scrutura , la quale potesse seruire per reformatione , ct d
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Testimonia de B. Laur.Iustiniani
Vole Dio Signor DLiro , che la Serenita vostra m honorata costulta la Serens' . Republica des desiderio che ha si Beatissimo Fapa nostro Taolo Quinto di mitificare il9lorioso Parriareba P OBro Ioreneto Ginstiniano,di che ἐ passata parola Da alia Serenita Vonra,accis ichesia resuegliata d quena fanta oper lac uale piis volte ἐ Llata dima , data claui Serenis. Precessori suoi di gloriosa memoria in tempo GP ipa Siso Quarto, tariamo VI. Leone X. clemente VII.oedi ordine di tess furon formati Proces, i quali per iugiuria de tempi, O mutatis- . ni de Trelatι sono smarriti . Di che informato si deito Matis o Papa , bdrisposto che psὸnofraedelli altri Procus, diuitele attre difficulta,mettera delia buona gracia fua,accioche segua questa santi ca- et tione. Percio si supplicata Serenita vostra,che con P Illustris. Ecce Ο Senato vialia complaces difarseriuere, o dare ordine alTIlluIIros. Eccell.Signor Ambasiatore suo in Roma,chefactia instantia aldem ito Nostro Signore, erchesea formato ηuouo Processo, ct cbesiano prο-: possi aDa Santitat'IlIustriss.ct Reuerendis.Signor Patriarcha nonrodi Venetia, OPIilustris. O Reuer. MonM. Frimocerio di S. Varen' deuoti ni des detre glorioso Padre, conastro Prelato, che placesse alia . Santita sua, accioche se bene essequit ordiue che douer. Ubere dato - n Uni milior modo, diligen , perchesi gua felicemente quemo e fauta, molio desiderata canonietatione. Meeertarono quelli Illustriss. EccetLSignori las radetra strium ira, Liportarono alia loro confulta, az Accel Senato, ct terminaro nocte 'se scruto azIllustrisi OEccesi. Signor se basciatore suo tu Roma ch'anomedella Serenis a Republica douesse fauorire appresso Nostro Signore si representanti desi'Illinrisf. Muerend. e stionis. . Patriarcha di Venetia , d mme det quale douessero essere formate, O
presentate lesuppliche, seritture tuite, che facessero bi no perii fi
ne delia data Canometatione . . :
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atidieneta ordinaria di Uenerdi fauoriro la instaneta conforme aluota ni,che mi sono dati OzEcceR Senato. be altro non posso diris perhora.
me rac mando atrorationi delia P. V. M.' Da Roma li 23.Gennam Io II.
Delia T. V. M. R. Jettionatis per seruisti Thomaso contarini Ambasciatored teri Al Molio R.F.Sig.Hon.ti Tm. Daniele Rosa, Venetia. formare si e semoriale, presentato a V. S. ari 9. Febraro desdreto Sig.Scipion Lugo agente per ι'illos. Reu.SC. triarcha, c cellato da Sua Santita con molio buonguno, O mandato alii Illust. Reu. desi acra cong opra i oti, dasii quali d Ilato decretato.' . Volto Reuerendo Padre.
Salia sacra sngregatione de Riti e fiato rifoluto, ebesi babbia da formar processo per is canoniratione dei T. LorenRo.Perὸ hora procuro di hauere u Decreto perfarne Dedire A Breue, 9 pessi fatala Deputatione de Uiudici per fas resfamine, si mandera costi la Remissoria. Et lotito Itala,cbe ii negotis ebene principiato, spero,cbe similmen resa per seruire felicem te. Isthe d quanto peso scriuere per hora a V. S. per sine te bascio te mann Di Roma si primo di yiugno 16I3.
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Testim .de B. Laurentii Iustin
, stre dura Latine,ct vulgari da altri scrute. Et ma quantita de buonisci litori di quel tempo, dono, ebe Dranno Fanegirico nobilissimo,o deuotissmo,della Uita, antita, Miracο-li dei detio glorioso Tadre nostro. Molle memorie manuscritte in memoriali antichi, crisono in case dimolli sientissuomini Uenetiani,ct in Morie di essi di quelli tempι che erano dat istasinoal I S s. quando it deto sitorioso Padre ando al Paradiso. Ser anno antonii Miracoli alliseritii deis . Berhardo cuiuBiniano, O novi,che glaueranno assai d comprobare lasantitasua, per ottener ladesiderata Canonietatione. Et rar consolare piula P .Qu. R. Devotu
ma di ego Glorioso Padre , te dic, per hora quem pocla.
a It Molio R. Don Francesso itheli canonico, o Tenitentieronesta Chissa Patriarchale di Venetia, oeconfessore desie Q. ε Madrades ta conanterio di S.Anna , essendo l'anno I 6O7. ammalato a morte, abbandonato da Medici,per voto fatio da suor Anua acave thia,ct deuotismaal B.Loreneto, tu risanato, uiue at di presente. 3 Suor siloanna Conuersa amalata uel 16 tI.d morte perinfirmiata di uno Carbonaccio sono at braccio, votata es detto Z.Lorenetofu r sanata subito, O uiitri . La detra essendo a morte perfusso di fangue,votata at dotio fu tiberata subito - ν νue In Roma Panno 16I3. per relatione des molio R. adre Ton Do νοtteo Baroni Uistatore delia congregatione nostra νno figliuolino mero freddo, negro ast tenuio morto,bauendo Votato altri per esso al derio tuorioso Padi e T. Lore ivssubito Ira rauuiuato, sanato. 6 In Boluna, ii molio Eccellente Sig. Gioan Sistro Semeneti, cheriene tu prima Cattedra net studio di Bologna in Cirugi bauendo pomtata la febre quotidiana molli mes, in fine Potato at deno gloriosa P dre 1ra liberato subito, riue. il molio I . Don Ioren. Bernardi Bolognese Rettore delia Cbi Ia di S. Tartholomeo di gondanello Dioceseri Boluna, essendo stato ammalato longamente, ridotio uicino a morte, abban nato da medi
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berato in distante miracolofamente. 1
mesedi Iauio,imbareati con altri nominati da ess), uolendo ueni uerso Rauenna , essendo assariti da fortuna grandis ma uelle spianis di TVlia verso ii monte di S. Angela, uotatis at deito gloriosio Santo , subito furono liberati. Et percio it derio Reveredo ritornato in Solognaha fatu ornare, O ha dotato taliare det B. 1oreneto nella chissa di Sari Gregorio timouo. Di che tutio egii ha data testimonianeta in scruto allo Illustri . et Deueri yig. ii Signor cardinale Tauerna deito S. Eusebio LuRoma Proteitore delia congregatione nostrata Io In Venetia ii molio Don Francesto Eliseo canonico vellet, chies Patriarchale , asserma inscrtitura di batiere nedulo, et partitogii dodeci anni con it q. ser Blasio Marangon dele Uenase, stroppiato, et gravemente infermo,siquale non pote M andare fenzacrozole, et stado an giorno detiora aulaitare deI B. Loreneto nella Chissa soprasita nel quale glace ii corpo suo , notato ad effo,s leuo subito, ct anco tornodosa seneta croetote libero, sano. II Il derio asserma come Panno 161 2. si mesedi Decembre essendo la Clarissma Tonna e Varina Gritti in eia sanni fellanta inci ca , con νna canchrena net petio sinistro , seneta poterui trouare alcim remedio νotata at Tedito Lorenetosis liberata , ct uiue auchora sana. Ia Et Io assermo giurando in conscientia mia; come Pavno I 6ir.
amesedi 2 ouembre adi 13. essendo fortuna grandissima di mare, O sentendo figliuoli a plagnere , ct Didare andat alia fine Itra delia ce
D nostra, ct νedeuo vno povero, nominaso Santo servitore di Casa Con- sarina, liquale pericolaua in νno bateletto , ct facendo is uoto per essesal Glorioso Padre nostro raccomandandolo, dicendo it Pater,ct a Gee Maria subito la fortuna volto si drato Bateletro νerso terra, ct thuο- ofu saluato, Nive. 13 Essendo is amatato grauemente, con νna resipaea, per la quoti non potera reposaren/notte, πῖ giorno , per asettimana intiera, hau endo ii ginocchio destro osseso grauis amente, Una mattina nelsare des giorno miraccomandat at cytorioso Tadre nonro, stibito ap. prasi sonno, per spatio breuissimo, oesuegliato subito, mi cesso si dolore, il male. In modo che rastra mattina andat a dire la Messa pro gratiarum actione
4 a se ii Signor Dio es faccia gratia, che sea formato si nuouo Tr cesso, come speriamo, io mi rendo scuro , chesar anno trouati molli al-rri miracosi, perche in tutiele jese n re, assi e stari des detio GDU a rioso
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Τestimonia de B. Laurentij Iustin.
γὰρ Santo sono voti appesi. Tanto posio dire per hora alia Paternitu Vontra molio Reuerenda,laquale prego dicore a fare buon officio con liIllustr. molio Reuerendi Padri, fratelli nostri delia oongregatione fua,che νulianofare osserta quanta pia possono per te spese chedoue ranno essere falle per lasantificatione sua, le quali sono per ordinario in summa grande. Perla Canonietatione di San Carlosono spes plucbe quaranta missascudiri A quena somma certamente non possiamsNoi giognere. Teria Santa Francesca mana sono stati spes νintimila in cirra. Di tanti danari per questo essetio bisogna, che no i Dcclamo preparatione 3I quali non doueranno egere sborsati,se non qua O far ait bisogno, ct a quelli a chi si doueranno,con uni miglior ca tione. Per)pregola ancora d fare ogni buon 'ogito, accisDe la Co gregatione sua se decbiari conlettere di quanto poss Q seire , come hasatio la nostra, la quale liene in pronto Ducati dot milia per quena santa opera. Con che Decio fine,pregandole dat Signor Dio sanitrio contento conia sua fanta gratia ali orationi sue humum ente mi raccγ