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bitatione,conforme,di patria e endo parimente Uenesiano, dirum aperche dimorogran anni in Venetia uerso il luoco di Murino, nella qualetita esso Laurentio hebbelltitido, d la preminenga dessa Sede uise pale,ct Patriarchale inseme. Di modo chel bauer egii registraro in quia X an voluine che tradusse deste vite de Santi questa des B. Laurentio dalui conoscium,pratticato, per longo tempo amato,honorato, ossem nuto,questo rapientsina prouache tali babbicono ciuio per uero, tu torio cbedi tui sirimit nipote Berhardo,or come uero, angi ueris thabbi pol messonet protocolu autenticbidi que suo Legendario. ce
p stolici aformar Uprecesso delia fantita dilai confine di passar potiuΞ
Nerehauese bauato aliuna cosa per poco salta di quella ebe da tui si feri
Tereiὸ iet tutio esse volume non met te la uita di aliun Santo ebeno fosse,oueis desta priniitiua Chiefrio eanou ara, Dori che quella di UDB.Laurentis, O uis altra des Beato Parisio da Toluna ambitae cuiatia lui quasi per certa Meuia ebe fossero ueramente Santi it primo cometoni patrista, O Patriareba delia sua medes patri emansioneis O l'altro come quella chera Monaco cymaldolescio νωλι'habito de tiIIessa religisne, obe aucor lui uent, O porto longbi mi anni. Percio finalmente dando forma a queso suo uolume metite prima ianita di esso B.Laurentio che quella di nu Nicola di Tolentino ancorebedi gia canoni atu , non stimandolo snferiore di merito, di sanista adun Santo di cose grau rirti , tanto illusi eneu'ordine de sacri Confessori, essendo gran tes onio delia ceraeua che egli bille deua fauidi
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U A taurentio ἰ'Mueris collacato a lacer con gi'atiri nes firmamento di queria sua grami pera, vella quale non fur ono post altri che Santi,
M ia Santa Sede εχυοIbolica concesse ali'hora ii Rampar quesο -- twme, assenti aratio quesio che in esto crisse desta vita des B. Lauretis come attesia it medesimo Manerbio nes sine deli opera, inota che eLUI auesse per comprobato, certo Mni parricolare che quiuis νaccouta, tanto pikche non Irauerebbe tollerato che tra tanto n&mero de Sammti vis fonte i φοβο un sola .cte bauese mancato dei requisti che con-ue ouo a questi obe banno ad essere di questo numero, n/il non Gersesso T. oren. canoniRato simo a quel tempo come non pretiudico assica fama, O vera virludi lui, cos non se impedi si luoco in quel libro doue non si prela iὰ si scriue di alauno, che non babbina ferina Iasua mansioneia su , O di cui si ueda come di uero Santo scruto ii nome nel cisto,
O s bonoriti memoria qui in terra. - . . :
Ma non contenti di tulte que Iecosepossamo diramo questo ebe ἡ uero , che in pta parte vi questa narratioηe Nicolao si si a dilatato ostre a quellaebe scrine Sernardo,iube dinota non ser egustato semplice r latore di eis che in altri ritrouo scruta, ma piu tono esserne nato pertatore, in ebe Babbi uoluto confirmare is mede e colle trescriuerte inqueno suo libro, con aggiongeruenedeli aure.il dissida eo Maver bis clauE .Laurentio non potisse mundare usacerdote che conmunica
sequella Santa monaca che egrini in spirato communico, duua partI- colarita magnore di quesio che nonscriue Ternar si quale nonfametrone alannache Loro. non pol e mcndare iisacerdote alti Monac
do in mano inanetu armorire utabernacolo coliatissimo Sacramentosos se ridotio a res debore Xa che a penato potesse sostentare non ἡ scruto da Bernardo, me amo non critio che tuiti quelli che furem presentialia sua morte fossero plenid'νηa mirabile gιocondita; Ma quelis et ema importa Pultima parte di questa vita deseritia da so a sanerbio conrisve cose desse quali Mn paria Sernardo, comeὰ che li miracolides B. Laurentis seno Liati Peduli da molli, che tutia la 2 obvia L Venetia concorresse dνedere iis acro corpo di tui mentrestite insepolio so-pra la terra Hamando es o Mane io it Patriarina con voce non dasemplice Teato come fa Bernatas, ma di Santo glorioso, dicendo, ebe Dioper rintemessione,& meriti det Sancto suo Laurentio haue ua dimostrati,& falli molli, & quasi infiniti miracoli , quali
gli per fine di breuita, ancorche sossero degni disede hau
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voluto tralasciare di dire. M per ustimo seseguenti lectu ἀ- fine replicat amentes antongeranno sono tuttedi Manerbio, O niente diquella che esse contengono tis parti Tre nardo ; Di che riel mille quattrocento sep tanta cinque es Summo Pontifice Sisto IV. mandati ii Legati stoi alia Patria Veneta a estaminare, inquirere & 1 emere comprobata la vita di eo Beato Laurentio, a de hinute te fedelissime testimonianete,& probe si ritor ro noditti Legati alia Sedia Ap0stolica, sperasse in breue essere canonigato a honore deli altissimo Dio. Testimonio donque M
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rastinitiuadet v I in Iustiniatu
n Di I 6. Ottobrio 14s I. venne d 2 etianisua Cometi Santo Ti. dre Papa Nicolo , havena tinido et Patri arcado de Grado conel Vescouado de stelioses da olfectuma Priri cado devenetia,N non altrimente, per dista unsine fusatio in Venetia ac 2 2. Decembre una
bella, solenne processione, ct sonando campane per tutia la terra in segno de allegre Ra de questa unione, O questo fo in tempore Don Loren. Anan,cbeo Grordine dei fruti de Sam Zo id' ega, Ves no de Castello,ct pol ditio matriarcha de Venetia, per questa unione, es quai Patriarcha era de santissima uit O mortite con perfeltissima, oerrans inna de santita, chlamasse u B. Lorengo Ditiniano.
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Da questa presente nota,si caua che ali hora che esto saniabdo scrisse quelle coste,che non erano a pena 3 o. anni doppo Iaselice morte det B. Lorengo Giustini an esso fosse tenuio per Santo,& hauesse l'arca come a Santo,chre era in tepo di molliche l'haueano conosci uto, & si poteuano chlamar suoi con- temporanei, potine sitiesto Auito fu modio vicino ali et1 det B Lorengo da che nacque pochi anni doppo la sua sania
Questi sono ii corpi Santi che seno in Veneria. '
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to Santissimo Patriarcha,da che sipuo inferire che li honori soliti farsi a corpi de fanti si facessero es corpo det B Loren-Σomolio prima che egit sosse beatificato, essendo che ii mei. terdet suo corpo in quen'al tare,su a Tai prima delia beatificatione sua,cosa che no permette la Santa Chiesa se non a que, iliche davn publico grido,& fama uniuersale vengono tenuti per Santi,& tanto piu che cio su settonella Chiesia Patria chale doue vi concorse ii particolis assensio, & approbatione de Patriarchi successori, da quaIi non si sarebbe permesso ilvenerar come reliquia, corpo , di chisi hauesse potulo dubitare dei suo esserebo non esser Santo.
uo,t'Abbate, la Semria, oe altri Pretiri solio confessone siue ἐι area marmorea,nella quales diuuacte eranoli corpi de an Visolo barba, de San Nicola nipore,ct de San Theodoro martire, ct apersero la detragrca, si aedenoti deui corpitre con gran deuotione, ferrorons lactita arca con ames hesia non se potesse apricili quali corpi Santi se
noua etiam fureno. usi in tempo de M. a Monio et enter Dose delr399. si quali erano inuoltadi in panni de seda, si eome appareuapςν una nota de littere scrine in marmora, posse si solis o fessis come se aede.
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tὸ Quinto Mite si Patriarchado de Grais es Vescouado de Castello per egre moris si R. Domino Dominico Patriarcha de Yrado, det D Patriarcha deue es R. Domino tiro. IustinianoVescouo ditarie lo, quaenetris edo era nato anni I 7.mes . . O ciὸ ordino per bollae plumbea . Carte 3os. Aras. Novembris I 33.D pres in eradi de mandar ducari 2 .a M.Loreneto Zunignari Uescouo de casello, perche ii de
castello,aelesto dei i 33.qualem Monaco a San ZorTid' ega, Crpoidet I I. essendo vacia ei Patriarcado de Grado per la morte del Patriarcha'nDomeris Michia a Signoris impetro dat Papa, cheid
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Testim.de B. Laurentii Iustin.
de quλω ultimate a tempo de Papa Leon scruto,ma nulla ἡ Lia D to, si come non e sta fatio dei dis Francesco Querini Patriarcia de
volgare con aggionte, stampato anticamen te simo dei I O. a Carte sis. i
cytorgio in Alega, ct pol Patriareba di metetiis,' in questi tem-pi per la fuasngolare , oe mirabile dottrina y sant onia da Gito ilpopolo Venetiano molio simaro. inui dat principio delia sua giouentis abbandonate se pompe, riccbeet de mondaue,deliber) difars totalmete seruo di Dio,ct prese ι'habito dezordine so adetto Celeniuod qhato dapoico dottrina,vistilicianinenti Orationi, o fami lovia illustra se questordine , amplamente ne puὰ ire rapace chi tene i suoi geris , O la uita compoIta da Lernardo cujusliniano suo nipote. Orator prieci a issmo. Et benche da prece tori non molia dottrina imparasse, nondim no essendo infuso,oepieno discientia diuina Ompose quattordeci degni uolumi, quaranta sermoni utilissmi. Uindo di elidi anni setiamta mori congran famassisantita, fu sepellito nella chissa Cathedrale in Venetia , O dapsi. la morte fece molli miracoli, di modo he iis eorpo non solamente dat popolo Venetiano, ma da molle altra nationi, congrau venerationei frequentato. . V . λ
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nella religione dei uiuere religios mente composita per is cite Maenissumo Mons. Tatriarcha B. Laurenζo Iustiniano delia congregatione de San Zoriri se grega , Gentilhomo D de Venusia staopada ἰ'anna compita adt ao.de Ottobre.
Αuuertast come sino a quei tempi correuanelle stampescol nome di Beato, esto Loreneto Giustiniano per l'uniuersalsama. & opinione delia sua santita, ancorche non si iste ancora,come tu pol netranno is i . talia Santa Sede Apostolisca, beatificato.
ET Zoren o Giustiniano degordine de Celestini, Vescouο di canella prima,ct pol creato Patriarcha di Venetia,ct Primato di Dalmatia da Eugenio Papa Quarto lant fu buomo santissimo ut che dimosrὸ Id ο Oppo it suo se ce transito, concedendo molle gratie d mortali, ad ei dolo per suo intorcessore.