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Compimento natur: ilo se sorso necessario allo Cronae ho di Fermo, illustrato conclo ita crudietione dat Cav. De Minicis, ei sombro una raeco ita di anticho cario Fermano, ordinato por tempi ed intercalato in ian rogo sto di tutii i documenti ant riori at secolo XIV, cho si conservano neu Archivio pubblieo delia citia. A metiere insiculo questa Appendice, che vor remmo chlamaro Codice di domatico Formano, seu litoto non sit nasso superbo, ei soccorso non solo la riccherga di queu 'Archivio I .ma ben ancho I opera modesta, o per cid appulito pili meritoria, di alciani pari onti illustratori di eo si progialo deposito. Dacelth la ei ita di Fermo si accom0do at dominio pontineto O qiliotarono loguerro civili, I'Archivio pubblico. che si chiamd dei Priori, obbo sodo prosso it convento dei Predicatori, in un sot terraneo della cappella di S. Domonico. Seam pato alliincendi o alle devastagioni det mollio ovo, in questo Archivio si sorbavano piti di I 0 cario, ale uno anteriori ai tonapi di Fodorigo I imperatoro . od altro in pili numero spolianti ai socoli XIII o XIV. Falto raro in Italia; ovo ancho per testimo niana a dei Muratori Antiq. Med. Aeol, Diss. 4M pochi sono gli Archivi dolio eittacho abbiano documenti originali det secolo XII; porchli ne i tumulti dolio saetioni. ancho prima cho ni sanguo, Si cor va at suoco . o dopo Io case degli avversi, rincendio divorava lo cario det Comune; ponsando Io plebi insuriato di distria Gereon esso i docume uti di odiato signorio o di mal patiti baletelli, o i caporioni aiarando quollo ire selvaggo per toglier di meZZo l' ignominia dello condanno che oscii rava noli nomo delio loro famigiis. Nol eonvonto dei Prodicatori so l 'Archivio Formano obbo golosa custodia, non
otion no accurata conservagione, o molle cario andarono distruito por l' umidita dolluogo e per lo tarme. Vi giaequero inoltro confuso . o Como a casO c'erano stato do.
posto sine id nol I624 Micholo Hubari di Liogi, diligente pallogram, cho era segro. tario dot Comuno, si die do a ordinaris in classi, o no compilb un indico gonoratocon transunti O sommarii accuratissimi. Se non cho il lavoro deir Hubart condotis
si L Ambivio di Formo tu anelio visitato rocontomonto sollembro l8 dat Ilot mann. ii qualona trasgo trent atro diplo mi impuriali. clio troveranno luogo nei Monumenta G rmaniae historiae. o eon parolo amplissimo roga graetio at conto Vinoi, aliora Gon aloalero dolia citia . per la eor invia usatagii . per la eoni ita otio gli m data di saro lo suo rieerelio.
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col si stema topogranco, risore nilo cioli i doeumenti ai luoghi dei distratio Formanoa cui apparinnovano, o nulla curando la cro nologia, mentro serviva otii mamento alio oceorrongo amministrativo det Comuno, di poco vantaggio potova riusciro allos torico.
I 'arcidiacono Giusoppo Niceola Eroni riparo piu tardi a questo dilatio. trascri- vendo Pindice deli' Hubart con ordino cronologico, selieta omettere la designario nodei lii Oghi a cui appella Ogni documento. Lavom pagiente ed utilissimo h questodeli Eroni, cho va diviso in tro parti: comprendo iido la prima i sommarii dolio cario st no alla dominarioris di Giovanni da Oleggio Viseonto, cho su nol I360; laseconda lo cario nno at 1492; Ia terga lo rimanenti. Α questo indico no voleva illaborioso Arei diacono aggiungere di suo concotto altri, distinii in IX categorio, d dotio uallo persono o dallo eo so allo quali i documenti si riseri vano: come accennaegii stesso in una dolio suo presagioni: ma gli manco it tompo. o sorso la pagion Za
Dopo questi duo valenti eo in pilatori di transunt i s d 'indiei, venno it eanonico Giu. seppo Antonio Vogol. ii qualo non si tentae pago ad ordinare od emendare sommarii, ma traserisso per intiero mollissimi documonti ricavati da pubblici o privati Archivi. a sino di illustraro la storia civilo ed ecclesiastica di molis citia dei Piceno o delia Marea. Egli era nato in Althirkor nulla diocesi di Ilasilea. sulla mota dei socolo XVIII. odemigeb in Italia ne i l794. quando Ia rivolutione caecio i proti di Francia. Prosostaura a Fermo nol maggio dei I 80 I, o a temperam l 'amarotta dei resilio, os porto com era nulla paleogratia, si dieito a studiam negli Archivi od a tr. a seri vero antichoearto. Chi volesso saporo delia vita o dogli studi di questo erudito, cho mori can ni eo di Loroto nul l8IT . puli Ieggero ii Commentario cho no scrisso it marcheso Filippo Rassaelli l . A noi bastera dire, como fra tanto o si diverso traferietioni dido eumenti satii dat Vogei 2). esistano duo volumi di cario Fermano, disposto per ordino cro nologico o desunto in gran parto dati Archivio dei Priori o dat Diplomatario della Chiosa Fermana. Questi due volumi, dei quali non m eonno ii Raffaelli noleatalogo degli scribti dei vogel, se puro nou si tro vano comprosi sotio alim litoto in alc uno dolio molio collegioni ivi registrato, erano posseduli dat pros. Achille Genna relli, o vennom tu nostro mani per aequis to statio no dalia R. De putarione di Storia Patria, oditrico di questo volume. Con quo sta irascriri ono di carto Formans, it Voget ebbo in mira di comporreua Codiea Diplomatico di Fermo: o ropera sua soccorso stupenda mente at conectio nostro. cho ora appunis di aggiungere allo cronacho di Giovan Paolo Montano o di Antonio di Niceolo, una sorio di documenti cho illustrassero Ia storia delia citia al- mono tino a tuito it secolo XI v. E pol illi. por coetusta dol cav. Do Minicis, si poteronoavero anche i summarii deli Eroni, ei parvo convenionio di prendere questo rogos toti Su Ia rita e sis ii seritii aes canonien Gitι eppe Antonio Viset. Comentario storico uet ato I mareheae Filippo Ramaelli. Mi Monori ai Coim ullam. Recanati. I 857. 2, Fra i lavori stori et laeseriti d it Vogol . o dei quali si largo vn eatalogo aeen ratissimo nolcommentario dot Rassaelli. si vo glio no ei tam duo opero cho gli a sleurano ii noma di paloogram o diis o li soleris investigatoro dolio suntl storielio. Lae prima o la Serier Ablatum Famem tum ex monumentis tum Farfensibus a Mabi ais, Muratorio et Gauetis eritis. tum eae Archivio Sanetae Victoriae desumptis, concinnata. rimasta in edita noli ultima a pla eompita forma datalo dati . u. toro . dopo eho it colueel net ramo XXXI delle Anticvita me ne no oblis pubblleato it primo a borro. La seconda. eho ora si stam pa dat Badaloni tipografo roe anatoso .s intitola De Ere Ieria mica tensi et Lauretana eorum rue Dixemia. commemtari res historie αε. aith innula in molio progio darii studiosi dolia erudiriona oeelesiasti ea.
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a fondamolito dolia nostra Appendico. stami,andolo talo o qu ito fino at ni Hio l300.ed intorealandovi per os teso i documenti pili importanti dena collegione det V βol, seeondo I Ordino cronoloico, sossum o non fossero Somniariati dati IIubari edair Eroni. I documenti raecolli dat Voget negli archivi di Fermo o dolio altro citia o m nasteri det Piceno. almuno sino ut secolo XU. sono tu ui per diversa ragiorio impo tanti. Puro, siccome tuiti non si potuvano stam paro senZa crescuro a disinisura lamoto di questo volumo . su necessario farno una scella; o di questo Seegliore, chonon in seneta dissicolla, conviono dar ragiono at letiori. Sappiamo bono che di questor lolii non si appagheranno tutii, perclid quando si traita di sculta. si pono innangiun criterio proprio di colui cho si sa giudico detraecogi iero O dolio scari aro. Maquando pubblicar tutio non si pud , necessita prendero tin partito, o risolvoro ladisIi colla in quel solo modo cho h possibilo. ancho a rischio ut stam paro quello elio ad altri pilo parere inutilo, o di Omoti ero cili clio da taliano si sarobbo credulo importanto. Indicando per altro Somniaria mente i criterii cho ci hanno guidalo in questa scolla, crediamo non solo di giustificare ii satio nostro, netra inmet toro un docu- monto piutiost lili uia alii O . ma ben ancho di avvertire it lettoro di cib cho abbiamo tralasciato: perchh, se ne ha voglia, no saccia ricor xa altrovo. Anelio uoi crodia-mo cho negli alii cho delibono serviro di fondamento alla storia. nulla ci si a d'inutilo : o cho ogni notiria ancho minima, possa tornar prosscua in quusto gran proco socrifieo, cho audiamo raccogliendo per discoprire la verita: cid non dimeno. per non cadere negli occessi. ci sembra cho una graduaetione d importanga debba pure nin-
mettorsi ancho dat pili scrupolosi. sta cho si riguardi alia materia, si a cho si pongamenta at tompi, at luoghi. at salti ed alio persono. D' ordinario io storio municipali sanno gran sondamento dolio carte cho con-tongono privilegi concessi at Comune o alla sua Chiosa . o provo dot suo dominio fullo terre dot contii do. o traitati o legite o paci di quello in mimorabili guerriceiolocho hanno miseramonto insanguinato por socoli Ia patria nostra. Ancho noi am- mettiamo P importaneta di quosti doeumonti per la storia dolio singolo citia. nhli abbiamo omessi in quosio Regesto sermano. Abbiamo pernitro pili spesso pr sorito quelli che riguardano la condietiono civile dolio porsono . la procodura dei giuditi. Io relaetioni tra it comuno libero od i conti rurali, fra la citia od i Voseovi. Legati pontificii o i Vicari imperiali: abbondando in quoi periodi elio segnano opocho capitali di storia nazionata. coma Ia guerra contro Mansredi. ii prodominio dicario d'ΑMou sulla parto Guolsa noli' Italia contealo oo. Chi avra la parieneta di studiare questi documenti, so ha intelletio di buona erudigione. vedra ago. vol monte o songa bisogno di pili lunglii commonti . l' importaneta di claseuno. sit tumo cho se ne pilo trarro, singolarmento per l' illustrationo dello isti turioni ei vilio politicho dei comuni, cho h quello clio merio si sa o mono si studia. E veramento, ehi consideri como quesua paris di storia naetionato sta rimasta oscurandi suoi particolari, e como dagii storici modorni si ripstiano lo parolo degli storietantichi, soneta studiarno il valore o songa procisarno it signi steato. non dara torio allo nostro preserongo. In una storia. com' δ quella dei comuni italiani, cost piona di mutamenti o di vicondo, o in spocio pol nella storia dolio citia soggotio por secoli at dominio pontificio. so non si pono in chiam. epoca per epoca. la noZiono dot diritto; so non si vodo eomo ora applicaua dat lo stato nollo suo relagioni intorno coi citiadini o nollo suo relagioni est orno coi comuni finitimi, colla chiesa o coit Impero: nli quello so mo di governo, nh quolla liberta. s' intenderanno mai nci loro giusto valoro; si pr
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storanno ad uti epoca Io ideo o i sentimonii d un nitra: O por sarta pili spiceia, comovelli amo praticaro da molli, si gludiehera it sucolo XIV eon critorii prosi di planta datis gagrotio dei XIX. Α quosta pili piona o pisi sincera intelligenga della storia, soccorrono non sololo cario publilicho ma liun ancho lo privato: sia cho da questo si ricavi la misura dei diritii fullo persono e sullo coso . non cho it modo det loro ostreigio: sia cho visi trovino rissessi. a cost dire noi loro esset ii sulla vita docti individui i grandi salticho la croriaca ordinariamonte compendia sol tanto nolle loro consoguelago sullo stato. Non h per certo sem pro agovolo tirar sit ori da un contratio, da una transntione . davn tostamento, i sussi dii di cui abbis gna la floria narion alo; ma puro abhiamo iranoi nobili esompi di chi ha saputo sario; od b Ormai provato cho songa quosls p etio uti indagini o questi studi minuit, la storia h poco pili cho eseretrio di resori.
Sporiamo dunquo di trovar gragia presso i letiori eruditi. so nella scella dot doeu- menti Fermani abbiamo abbondato, appuuto in quella parto ove nitri sorso sarelibo stato ptu pareo. Di due coso vogliamo inoltro tam accorii i letiori . innangi di chiudero questa brovoavvortoneta. La prima h. che alcuno dei docum rati da noi dati por ostgso. si troverasorso gia stampato dat Muratori, dat Coliaeci o dali Ugholli: ma. siccomo qui sitrat lava di daro un corpo ordinato di documenti Fermani, non ei d parso conveniunt o di omottorno aleiunt. Solo perchli inscriti sparsamento in altro colletionicho non vanno nollo mani di tutii. La seconda riguarda i testi dei documenti. Xoi ci stati io tentui nella stampa alle tragorigioni dol Voget, soneta collation rio coeli originali. II Voget ei h sombrato diligento copista. anelio pol confronto choabbiamo potulo istit viro Da alcuni docvtnunii da esso trasci illi, cho orano stati gia daaltri mos si in luco : gi acclid nol pili dot casi . la nostra copia ha .servito a corroggerelo stam pato. Puro, se quale ho inefati uaga cd anco qualcho errore fosso ineorso, inspectu noi nomi di luoghi o di persono, no chiciliamo scusa ai lotiori . La rigorosa collagione dolio copio dei Vogol cogit originali, aurobba tirato troppo in Iungo Iasiampa di quesio volume. e por i doeumenti cho non son traiti dat I Archivio Formano. ci sarobbe riuscita olimmodo di melle o dispondiosa: nh in Italia l' aceoglieneta che ricovono te opere di erudiatono storica, consente quelle larghegete cho in Germania pur si sanno. sonta rischio di rimanere inspuituoso o per lo mono non appregetato dat
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l In nomine lὶ Patris et Filii et Spiritus Sancti, ab incarnatio uo ilominil nostri Iliesu Christi, anno nongentesimo septimo, die undecima i menso decembrio per indietiono undecima; actu in Camorino. int ipso monasterio de Natabene. MEnifesta est me Ageliruda, olim imperatrix augusta, nil a tuondam Λdolgi si principis do I enhvonto, relicta. vesto religionis induta, quo fuit relicta quondam hono ni l morio domino Guidoni imperatori, quo modo in domo permaneo et i,er quain in ediet Plex longobardorum conlinet pagina, ut religiosa semina quo in domo permansisse licentia et potestato Isual velle dores suas pro anima sua dare et iudicare tertia parte. et pro flua dominus Guido et Lambertus lini eratoribus, qui fuerunt virum atque Illi inu meum, per eorum Procopia milii confirmaverunt ot e Onsensum Prebuerunt ut da omnes res meas licentia ot potestate habuisse pro anima mea daro ot iudiears vel disponoro in omnibus i quomodo aut qualiter voluisset. Propterea volo. iudico ad tuo P anima mea disi vino seo pro anima domini Guidonis et Lamberio viro adque nilo meo. ut et pius Dominus aliquod do Perentis mei Sminuare dignotur et in futuro retributionem recis ore moreamur. Propterea iudico pro anima mea seo de predicto viro ablue illi , i meo. idest in monasterio Sancti Euticii consessoris, quoil situm ostin t icum qui dieitur Campli, hoe est eurte mea in territorio Hos in Ol in locu qui dicitur Robolliano eum lioratorio beati Petri As- stoli et eum eas is et cellis et torris et vineis et omnia ad ipsa iam dicta curte pertinentes vel subiaeentes, Seeundum qualiter mihi, Damelgama per eartula evenit, ipsa suprascripta curie do. traui, et iudi eo atque pro anima mea dispono in ipso iam dicto moria, storio ubi modo. domnus M jo abbas esse dinoscitur eum alii fratres regulariter Viventes: in eo cum tinoro ut ibi Petrus presbiter in ipsa ecclesia beati Petri Apostoli ibi habitum et hobedientia habeat. si ille voluerit, sicut ceteri fratres monachi eiusdem monast strii dis bus vito sue; et ibidem horationes pro anima mea seodo prodicto viro at tuo stlio meo. et ibi faciat hobedientia ipso prosatus prosbiter sicut alii fratres eiusdem monasterii in alia
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hobedientia faciunt; et si ille noluerit, fila sit supraseripta res in potestale de ipso iam dicto monasterio vel de ipsos monachos, qu modo ego pro anima moa dedit, ibi firmum et stabile permano atquomodo pro anima mea dedit x et iudicavit. Quod nequo a me n quo ab heredibus meis nellus ab nullo homine nunquam contra-illeatur. sod sompor in porpetuum ibi firmum et stabilo pormaneat quomodo pro anima mpa dedit vo I iudieavit, si e ut in edicti lux longobardorum continet pagina, seo et quomodo per preeepta iam dicti imporatorum habeo eonfirmata , sicut supra leguntur. Quam vero emtula testam8nti, rogatus ad suprascripta domna Ageliruda olim imperatrico, scripsi ego Gregorius notarius. sub die, mensΡ et Indietion o supraseripta soli iter. Signum manus domino Agel- trude olim imI,eratrix, qui hac eartula testamenti fleri rogavit.: Ego Ailaedo rogatus addonna Agel truda imperatrix manu mea su scripSi. ' Ego Ree uno rogatus ad donna Agellauda imperatrix manu mea subseripsit Mo Tresolus rogatus ad donna Mol truda imperatrix manu mea subscripsi. ' Ego qui supra Gregorius notarius, scriptor huius cartula testamenti. post tradita compIovit . tradidit et dedic
s In nomino domini Dei Salvatoris nostri Ihesu Christi, amen: ab Incarnatione domini nostri Ihesu Christi anni sunt millesimo secundo l . et imperanto domino Enrico divina gratia ordinantel providentia imperatore augusto, stiani imperii huius in Christit nomino octavo et de menso ianuario per indictione Octava; Firmo. Quoniam prosistor me ogo Uberius opiscopus stilo quondam Thel baldi comos propria mea bona voluntate. et pro quia in odietisi longobardoruin continet ii agina do piseopo. da possessio suo set det ros sua quam habct in angua quam episcopatur. et venerit. quod vult faciat, et quo I factum erit et semper stabila et sirma pomi maneat, hodierna die cogitantos nos do Dei omni iκγtontis miseri
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IANUARII. Dotiatio e reui dol Mulminisi
eordia, set remedio animo meo, ut in dio illa advenientis suturi iudieii mercedem a Domino recipera mpreamur. Propterea et pro re-domptione et absolutiono stnime meo ista traditione facio iusta ipsi capitulari domni imperatoris, rom iuris meis. quo mihi obvenitium parentum, idest ipso meo castello, quod dicitur Α cuiculo, eum Oeelesia Saneti Amntii quo ibi estam videtur, et cum omnia ornamenta, quantum ad ipsa dieta ecclesia pertinet vel pertiners dehoni. et cum omnia pertinentia seu subiacentia qui ad ipso e stello pertinet vel pertinera debet, et quod est ipsa res per mensuram modiorum tria millia, inter adunata ei exadunata, cum tu mis et arboribus suis et cum omnia super so vel infra se habent: et quod habet sinem ipsa supradicta res; da cam, rigo qui dieitur nuvio; da pedis, tum littore maris et eum piscationibus; ab uno lato, riva fluvio Tronto; ab alio lato, rigo qui dicitur Ringiolo. Et si amplius merit insta ipsa supradieta rivis vel deeum rentia, nulla mihi non reservo, sed in integrum dono si trado et concedo pro anima mea sanete Firmano Eceleste quod ad et iura proprietatis sancto Firmans Eecloste esse et permaneris debeat totum habendum, tonendum vel possidondum et iura propristatis sancte Romano Ecclesie inviolabiliter a nullum homino in vel herodibus meis vel proheredibus meis adparuerit vobis aliquando contradicunte. Si qui vero contraire voluerint supradicio Uberius episcopus vel lieredibus meis ista supradictaeartula donationis ira stud agero vel inquietare vel eorrum reaud infrangere aud salsare voluerit. et corrumpere presumpserit ista supradicta eartula donationis, quam ego pro anima mea iud cavi, et componamus ego supradicto Ubertus pyiscopus vel herθ-dibus meis in sancta Firmana Ecclesia vel ad posterisque succe foribus nostris libras auri milia. et ipsa supradicta res omnique tempora semper firma et stabilo permaneat in sancta Firmana Ecelesta. sicut suporius dietum est vel seriptum est, et in dicta pagina continetur. Quo ipsa cartula donationis, quam ego pro anima mea iudieavi. Omique tempore, semper frina et stabitu permaneati Quam vero cartulam donationis, rogatus a supradicto Uberius episcopus, scripsit Ogo Λcao notarius, die menso et indictione selieiter. ' Ego Uberius episcopus in hac cartula donationis, qui ego pro unima mea iudieavi. a me saeta manu niea scripsi. ' O berto in liae eartula donationis rogatus ad Ebertus episcopus manu mea scripsi. ' Atto in hac eartula donationis r gatus ad Uberius episcopus manu mea scripsi. ' Adam in hac artula donationis rogatus ad Ubertus episcopus manu mea seripς i.
PERMUTATIO DE MONTE CRETACTIO κτc.
i lira ii. in nomine domini Dei Salvatoris nostri Ihesu Christi, umen: ab incal l l natione domini nostri Ihesu Christi anni sunt millesimo vigesimoi tortio et menso lutio. per indietions VI: Firmo. - Quoniam prosiit ι r
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XL M. 3. me ego Gisolmanao filius quondam Giselberti propria mea voluntato odio ma dio con ambiassemus et eon ambiavimus atquct presentidio tradedimus vobis Unberii vir venerabilis episeopus sancio Firmans Ecclesis rem iuris mei . que mihi obvenit de meo eonquisito. idest . ipsam meam euriem de Motoriano et ipsam meam portionem do Monte Cretaetio et in ipso colle de la Curio, et in Manetuli et in Mortute et in Fano, quod suit Ingioni et Aeeurride Ram poni. et in comprose, quartam partem do ipsa pellesia beati Sancti Vitalis eum collis et terris suis et libris et dotis suis et
cum omnia quartam partem de ipsa ocelesta: et sest ipsa dicta res inter terra et vinea et silva per mensura modiorum cccc . quod ost intor adunata et sau nata, tum pomis ot arboribus suis. ei eum portio mea do ipso olivo. et cum omnia su por se ot infra se habentis; quod est ipsa res, da tapo, terra do singulis hominibus; da pede . litoris maris: ab uno lato, fluvio Tronto; ab alio lato. sino rigo de Rai nolo: ot si amplius fuerit in ipsa, infra ipsa dictieasali sit intra ipsa die in deeutontia. quod nihil mihi nulla reservatione saeio, in intogrum de ipsa mea curte de Moliano ubi et ubi inuonta suo rit. sicut mihi pertinet sine omnia e lumpnia, tantum vobis dicti Unberti episcopus usi ad posteri uosuecessoribus vestris a parte sanete vostre Firmane Eeelosio. ut a dis pressenti habeatis, teneatis et possideatis. In quo resuscopi topo Gissit manno vel ad meos heredos vobis Unbortus opiseopus volad posterisque sueeessoribus tuis per hunc e ineambitim rem iuri a sancto vostro Firmano Melosio. id ost in locum qui dicitur Broiano et vocabolo Uallo, torra et silva per mensuram modi rum cLxxx adunata: da eapo. terra saneto vestra Firmane Eccle. sis: da pede, sino medio fluvio Ela: ab uno lato, sine modio rigo et torra de singulis hominibus: et ab alio lato, terra saneto vestro Firmans Melosio et terra do singulis hominibus: et in locum qui dieitur casutica et voeabulo Ranniano torra et Silva por monsuram modiorum xx, set sest intor tvlunata et exadunata, da eat, , et hambes partes . torra 1 ancto vostro Firmano Ecclesio, da pedo. rigo tantum: pro quia mihi devecti fuerunt super isto coneambium. da parte domini regis, ludi eis Rodalilo si eum iudico Iohanno. et da parto pontistois sunt Teu Eo arei diaconus et Petri arei presbiter et Iohannis presbitor mansionaritis cum tres aliis bonis credontis hominis. quorum fides admittuntur. Hii sunt Bove vico doministi Aeto vi eoeomon et SisDedo eastaldo. illi ambulaverunt ei providorunt et extimaverunt isto cambium, quod vos me opistis a parte sancto vestro Firmane Ee lesie: et quia inde inter nobis duo cartulo coneambiationis iste lato . firmare rogavimus. habendi sit tenendi inviolabiliter et ad nullum hominem vel heredes m os vobis Vol a I Osterimus successoribus vobis aliquando eo n- tradi condi. Si quis vero aud si ego dicto Oiselmanno vel meos horedes vobis Unbertus episcopus Vol posterisquo successoribus tuis, ot in contra hunc eambium ire aud mutare aut coneam-hium istum inter nobis mutaro aud dissae ere voluerimus aud in alterius minimo defendere non potuerimus aud non voluerimus, pars parit eui de meis heredibus vobis Unbertus episcopus sancto
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'mutatio de Monte inmaetis ete.
Firmano Melesio cuius culpa et aruerit. solidos cc: eoneambium isto inter nobis. omnique tempore. semper firma stabile permaneat. sicut supprius dictum est, sicut in odietis longobardorum continet pagina. Que Vero duo cartute eoneambiationiis, rogatus a dieio Giselmanno, Seripsi ego Adam notario dis . menso. indictiono, soliciter. ' Signum manus dieti Giselmanni in trunc eambitam stare rogatus. ' Magisredo. in hoc eambium rogatus a Giselmanno, manu mea scripsi. t Gozo. in hac eartula ecmeambiationis rogatus a Giselmanno, manu mea scripsi. ' Boni. in hoc coneambio rogatus a Giselmanno. manu mea SeripSi.
I NATIO ECCLESIARUM ET POSSESSIONUM IN GARZAMA. MORAZANO, ARBOS ELA. LEVERIANO, PATERNO, ET .
ronvis. l 4. In nomino si) domini nostri Iesu Christi, ab incarnatione domini nostri
l l Iesu Christi sunt millesimo tricesimo Secundo, et regnanto di l mino corrado imporalom, anno imperii eius sex. et mons is j oetuber, per indietione quartadecima. Quoniam profiteor mo Rnin-l l burga silia quondam Gualtori. abbatissa de monasterio sanctol l Marte, qui odisseatuin o i in territorio Firmano, in loco qui dicituri Lovoriano 2 . iuxta fluvio Aso per eonsonsum de sororibus ancil-l l larum Dei, quo ordinato sunt in sancto nostro monasterio, propria mea voluntate dono, trado atquo eoneedo, pro re temptione geni- tori mei et uenitricis mos ot pro fratribus et sororibus in mo-l l nasterio S. Benediet t. qui odisseatum ost in eastria casino, et tibi l l domni Theobaldi vonorabilis abbas de ipso saneto monast rio oti ad istosterimus sueeessoribus tuis. idost ipsa suprascrilita ore le-l l si a Sancto Mario, et quantum ad ipsa Melesia pertinet, ot ipsa, scelesia Saneti Iohannis. quo edincata ost in ipso castello iisl Gargania, si cum omno ipso rebus et i ortinenciis quantum ad ipsa ecclesia Portinet oi perii noro debet. qui est ipse rebus p i sito in Gargania set in Morarano et in Arboseia et in Leveriano et in Paterno et in Marciano . cum suo pertinontio ol eum l ipsa east olla, quo in ipse supraseripte voeabula edisteato sunt. l ot eum medietate do ipsa occlesia Sancti Marci, que in supra- si Questa earta. gia odita in Moesto Petri Diaconi N. 283 sol. 128. su