Cronache della città di Fermo pubblicate per la prima volta ed illustrate da Gaetano De Minicis vice presidente della R. Deputazione di Storia Patria per le Provincie della Toscana, dell'Umbria e delle Marche

발행: 1870년

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costo ii dotis castello alia citia nel 1400 a tempo di Papa Alossandro, cosi constanollo lettere a dotio Papa, cento cinquanta milia ducati. II dotio Papa gli laeo pagaro di pena l5 milia seudi d oro cho saceva a quoi tempi re milia. Nolla sodo vaeanis di clamento pili d'otto milia. Papa Paulo nella compra 30 milia. Ia Rocca sopra quattro milia o di pili sino ali anno 1445 doconto seudi do dativa atranno, eho co la volso sate Iavaro la citia o ogni di se pud o usque a st ne in liti, iudietii olim agit altri travagii

Nel meso d'agosis io matrono andorono per la ei ita, doli'ossoris su satia la citiud argento cho su donata alia S. Casa di Loroto per voto cho proservasso' la citi A dast evidenti poricoli che gli soprasinua.

1538.

Fees it Papa ii Cardinato Farnoso govornatoro dolio Stato quale mandb un govo natore a Monto Ottono o per tutis Io Castolle: nollo porto su dopinis i arma sua ocassato quollo dolia citta. Stava la citia seneta Magistrato. Seneta nesuno, la piarrae Io strado pleno d'orba. li citiadini perseguitati dalli ministri dolia provincia cheavendo levato tutis i intrato dolia citia voleva cho pagassero dei loro . o di continuo oran reprosagitati diali es utori dei Tosortem cho saecvano estorsioni e recatii. Perclid in una comessiono se saceva pagare a dieci, o montro volova la citia reci mare se Ii saceva peggio, taletili moglio eran trauati ii obrei cho formani; chi volo Vedere e plangere lego te copio delle tollero seritio dalla citia a diversi o particolarmente ali Arcives vo di Surentis o Cardinia Farneso, cho seco se mandasse ambaseiatori al Papa cho su Gontiis Bovilaequa. Anton Vigorito cho per megro loro ottenno cho so Ii rostituisso nolle gabelle milli florini ranno per il maestrato. m dico, maestro di seola cho portando ordino at Τosortem gli cassb o sece seleento chela citia non Ii volso aeeottaro. Per megro dei signoro Pior Luigi Farneso se comi nolo a traitaro por la graria dat Papa o ei su mandato Nicolo Pacearons o Piorotro Accatino cho dandoli buons sperango ci su mandato Bartolomeo Matinueci cho nolconcludero pol in resoluto un nihil O il tutio si saceva per destraretiarii. In questo anno morso Cosaro di Giosia capitano dogli signori Veneriani combasetendo nolla prosa da Casini novo in Dalmaria

Vanno it rapa a Camorino o no pigi id ii possesso per suo 'glio qualo ci prete a deva per via di semina cedulati dat Duca d'Urbino elio lo possedeva. La citia ci mando Pompeo Agrolino, Gio. Francesco Rosati, o Gio. Andrea Paganollo a quali tur dato bono parolo, cho lassoro in Roma gli avorebbero satu, eho do ottobro ei su mandato it det in Pompeo eho chi edendoli it cloppio doli altra volta se ne torub at solito.

Fu carestia da grano in questo anno.

Li ire seguenti anni stetio la citia nolle solito calamita, strapargati da ministrio giudici cho alio volto so Ii violava randaro nolis Castolis a raeogliere ii stulti

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itolio loro possessioni, ii potero conversare, pernottaro in dotio stato a attre cosecho sanno plangoro a chi Io legono.

II cardinato de Carpi su legato nolla Marca o quanto polli da lui ni satio, o non sit tanto angariata la citia o eost ui pronuneio in savore dolia citia cho non lasso innuta a pagars il debito avendoli levato it Papa Ι' intrata.

Passb it Duca di Cera a Loroto assiemo col cardinato Aequaviva o dalla eitta surono accellati nol Porto a promiso apresso at Papa di saro bono ossicio come lo soce. IlDuca tornd o Iui anno a Roma; dopo passb l'esercito spagnolo per Lombardia chola citia bisogno lo guardie nolla citta e porto O net territorio sece de danni, passd ancola marchosa dei Vasto o la citia Ia regalb. Nol meso di iuglio passb it Papa per Loreto in Lombardia per abboeearsi eour Imperatore e M di Francia a Nigia per mollerti d accordo. La ei ita li prosonio orto per i cavalli. Tornb in Roma di sollembro, cho la citia ci maneb por avorIi pr

messo at ritorno cho ci su mandato Piersimone Tibaldi e Gio. Franeosco Rosato, o mi Ettor Martiato e Pomponio Morso por concludero, e nella conclusione andavaal solito.Quosto anno it Papa miso it Augsidio triennato , eho pol e diventato sternale ; ora andato it Papa piu por Ii miti suoi,cho d altri, perchli domandavano vir Imporator eho dosso at Signoro Ottavio suo nimio, cho aVeva sposais madama Margarita d'Austria figlia sua naturato, ii ducato cli Milano ma non li riusci eho so lo volso toneropor Iul. Era stata dotta madama nolla citia ma quando lasso non l' ho trovalo nolli libri dolia citia, cho co no mancano, massime in questo tempo eho non vi era Cancolliero, se non un eopista, montris andava a Mantua: ma fis fosso la prima, era Duea Alossandro do' Medici, o vom at Duca Ottavio che tu in questi tompi, eho io credo choin ambi dol li sposalirii ni nolla citia, eho io I' ho sontito da parechi verebi dellaeitta o particolarmente da Cencio de Labruno, cho allogiando nol palario dei signoro Ursini o sacendoli un festino. lui sacendo it butans ammaseherato accostandosi allasna sodia con meo rispetis ordinb che lasso gellato datis finestro, ma pol pregato dalli circostanti su lasciato.

Fu ammariato in Atri Girolamo Braneadoro Olli sui sorvidori, ci si ora ritirato per P inimietato o anco perchδ li legati non volova clis stesso nolla citia como troppopolonis; So mantenova sempro Ia pratim con it Papa deli' accordo per mergo di Piorsanto Carpino, Tomaso carolli, Cosam Minaldi o censorio Martiale cho sta- vano in Roma. Passb la marchesa det vasto do ri torno da Lombardia o su regalalaal solito. Diviso Mogliano dati altro castollo o eedella es Duca Ottavio O il similo seco Loro S. Angelo. Petriolo o Gualdo.

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Dotis it Papa a suo nglio Parma o Piaconga in contracambio do camerino, o lacitin mando Troiano Riccio ad allegrarai per detis concessione, o anco per la nascita dei duo gemelli in quella citik at Duea Ottavio suo Bgliuolo a per loro merro sumandato a Roma PompeO AEZolino. Domenico Artimio o mi Troiano Riecto e sistetis con li traitati soliti.

Fu mandato di novo Astorro Marettalo B Sobastian Savino e mi Troiano Riceio, mi Camillo Partino 2M eho con parole mentre era per stringero ii partito gli licentiaua. Questo anno passb per la citi 1 mille cavalli Spagnoti s soco gran clanni. Camillo Partino o Nicolo Flacco ambi modici lamosi per diverso citia avor se vito. Virgilio Columbini medico.

Fu mandato Gentilo Bevilaequa in Roma chlamato dat Vascovo di Esto, chotonova Ia pratica dei detin accomodamento O aneli duo volto e quando se pensavado avom finito aliora era eSeluso. Era vanuto ii Cardinato S. Angelo nepoto dot Papa at qualo ora stato mandato ualla citin diversi ci dini o sempro oran stati bono traltati o custui sinua in Ancona quasi di continuo. Or venendo it Papa a Perugia lui ci volso andaro o invito cho la citia ei mandasse con tui. La citin ci mando Astorro Margialo, Pompeo Aretolino, Pomponio Morso . Gio. Franceseo Rosati, Bastian Savino. Ottavian Argolino assismo con in nostro Governatoro, cho per merro dei Cardinato S. Angolo tutio Ottonne, cho pagasse venti mila Scudi d oro, so rostituisse tu giurisdigioni o priv legit , castelli e terro como possedeva manti la privagiono. Α di 8 set tombro arrivba Porugia ma la grazia non a ottenno sino elis Arriud la nova della morio dot signor Pior Luigi soguita a Placeneta violontemento che su ammaetrato e tot toti ancola citia. Tornato a Roma nacquo novo disticuli a che romini di S. Petro an doro a roci mare cho non voleva staro sotto ii dominio sermano, la citia se contonili cho se levasse detis Castello; dom disso cho non volova restitui re Mogliano o Potriolo; acho la citust non volso consontiro. Or dopo divorso praticho su concluso eho it Papadonb li dues castelli es Cardinato Farneso cho se li potesso alignare o saro quanto volova o ii Cardinale promiso per polieta di sua mano cho in tormine di duo anni liavrobbo reai. ma lo gabello Voleva cho subito se restituisse perchb la citia per pagare dolii donari volova farno appalto eomo sece. Fu satti i Brevi o tornli Gentilocho sinua per tal conis a porto dotti Brevi, o in Corinita si ottenno cho tui aveva satio Ovorsi voti cho so osservasso, clis su che so instituisso Ia Compagnia delsantissimo Sacramento, Re visitasse Ogni sabais o se dicosse la messa alia S. GOncertono, che se facesse diro per tutio lo chioso o ii sabato lasso dedicato alta Mn-

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A di 2I novembro venno Paulo Ranuccio Veco Legato dolia Marea a rogo ilpossesso delis castolle, o tui allo id in Vescovato a seeo it consigito e gli osoriballa pace o unione, eho se castigasse ii micidiali o Ia mustigia. Lut so sermb pilid'un moso o meo vani ro ii si ustici dello castello a murara sedella vi Comuno di Fermo a su chlamato it Conseglio do tutio lo Stato o su ordinato cho se mandasso a ringinatam it Papa de dotis restiturione. Monto Fortino non volgo tornare comoaneo Monto Santo o Monto GiOrgio ct mandorono a Roma che li rimiso at Legato. La citia ordino la processione es di II de novembro che dura sino adosso.

Si mandb gli ambasciatori dolia citi1 a stato at Papa a ringratiario della integrations, pol s attese a metiere denari per ii pagamento cho in torminodi duo mosi su promesso o no lu pagato una bona parto, ma ii restanto perchbgli su portato intiem non volso roc vero . sinchb pas il tormino pereliδ la citiadi va di non poterio adunaro. lui gli deito bono parole, passato pol o la eittaavendo trovalo it resto volso cho la citia gli secesse obligo di pagara tro altri milia seudi d oro contro ogni dovem , quanto ci tu di Mono seco cho si pagasso mille seudil'anno: por adunare detii denari se cereo tutis la Marca, mandato at Duea d Urbino. a Floroneta, Vinogia o ultimamento so seco it partito con Nicolo Maliptero. ma conun climanto do 68 carati per novo milia e quati cento dueati cho la citia non necavb la meta. Par docti donari su messo un appalis doli intrato dolio gabollo a tantol 'anno, eho alia eitta costh d' interessi piu da 8 milia dueati. Or dom la paga doldenaro comineid it Legato a travuliare la citia perchh Monis Fortino non so resti- inisse . Nonis Santo e Monto Giorgio; nolle giurisdietioni di continuo se intaeeava, solevava lo peno do' banditi per loro . talchδ non gli si osservava niente. Quando socet obligo di tro milia seudi promiso di novo rondem ogni cosa. Francesco Assalti Anton Vigoriti lurono gli oratori A di m mugio venne it Voco Legato nella citia con duo conto tanti per sicureta dolia elua por il passagio delli Spagnoli per Lombardia. Gontilo Bovilaequa, Bastian vino in Roma clopo ii dotii per llasservanga dello promesso. Nel meso di Iuglio vanno ii Logato nella citia o su remunto diala citia eon limargieri a livrea, allorato in S. Domenico . eo stetis tutis it meso pol parti Iaseiando ii Mignanelli suo Voce Legato quale so miss a reformam la citia parcho ora venula in discordie pol numero dei eitiadini consi glieri od altri ordini che so ossorva sino ad ora, o stetis tutis agosto. II signoro Onorio Savolli vonno allogiato onoratamante. Porehh dia Legato non so osse ava nienis delis promesse, fu mandato Uineongo Grotis at Papa e massime per Io coso di Monto Fortino o Monte Santo eho essendomostrato lo ragioni della citia, non se ii laceva mustitia come aveva promosso. Di sottembro pasis it Duca da castromalo con 800 cavalli Spagnoli per Lomba dia . Venno anco a Loreto la moglio det signor Pior Luigi Farnoso madro dei cardinals o la eiu1 ei mandb duo a visitaria o presentaria Do dieombro tomo it Vieo Legato o sistis iI dotio meso, lopo saeo sare it catastos accommodb como se avosso it sussidionnale: qnesto anno tu nuria di grani. Oratio Paemrono stava per Mastro di stalla col Dum di Ferram cho marito Diana sua figlia at Signoro Moisio Go aga. Bastian Formons, Marchasino Ha ehasini eou iI Dum d Urbino. Francoseo Guerrem col Duca Ouavio Famese. κ

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ci ora uella citia una mano di capitani, concet to e Giacomo Vinci, Saporoso Matiaueci. 27ὶ Leons Assaldi, eho sotio la condolia det Signor Valerio Ursino appressi'arto militaro, Oragio II raneadoro in corto di cario Quinto, sροὶ Canato Paleotis o Girolamo Grisostomi in diversi governi dolia provincia.

Pu pili cho mai travagitata la citin dat Legato cho non gli os sorvava niente ouli logliova quanto avova di murisdietioni per ii cho nol mese d aprilo su spedito alPapa Gentilo Bovilaequa. Astorre Margiale, Pomponio Morso, VincenZo Grouo : cistava Gio. Filippo Marcino, Anton vigorito . Giacomo Palmam a selamaro dat Papache sem pro si spodiva con bono parolo o cattivi satii. Quoslo anno tu istituita lacompagnia det S. Sacramento portatoli dalli detii la sondagione, o di sollembro andbI,er la prima volta a Loroto con Ia cilla d argento. Nol meso do luglio it eardinato Gaddi renuncili it Ucseovato a Anton Longi suo nipoto e sues l' intrata a di I 0 dotiobro semento. Fu nella citia it C. Armignaeco. II eardinale Farnoso restitui Mogliano e Petritoli alia citia. A di 20 settembro ci sumandato a prendere ii possesso cho gli su consognato dalli ministri dei det to cardinals . ma li omini de Mogliano non volsoro giurare sedolia. anzi 40 di loro anilorono in Roma at Papa dicendo non votoro staro solio ii nostro dominio; perchh il Papa acrisso at Legato cho lovasso alla cilla dolio possesso o Ia citia subito obedl: oltro ii dotio possesso gli Ioub lo gabollo cho la citia avova godulo dom la rosa dello Stato, per ii che la citia e stato ordinb sei ambaseiatori dolio stato, quattro delia citia chosurono Pomponio Morso, Traiano Riccio, Anton vigorito, G como Palmoro cho sent toti non ii volgo concedoro niente di quanto dimandava, questo su Pultima sua Volonia per mosi raro a Fermani quanto gli volova bene , perelth so amatb poeo doma morse a di 9 novembro: il cho inleso la citra mandb subito Pomponio Morso, Adam Mancino at collogio de' cardinali eon il momortalo do tutio lo coso satisti da Papa Paulo, o dolio inglustitie involi, o otlenne leti ero cho lasso messa in posSosso dello gabolis o delli duo Castolli. ma dat Mignanelli non stirono obodite, poictili orari masto it secondo ministro nostro contrario, michh la citi a li soco diverso instanetocho venisso nolla citia por quieto dolia provincia. mai volgo venire. Αveva sortito it S. collegio do Cardinali alia citia cho se flesso in Deo; la ei itinavova offerto per prima at collegio 500 soldaii per loro disesa o n ora stata ringratiata: or essendo in discordia li Cardinali in conclavo o andando in lungo torno Foderam Nobilo cho flava in Floroneta con it signoro Giordano Ursino a comincidadunaro gento Ollo montagno o altri luogia. Re mise a trava gliaro ii paeso cho sono flava lutio in paco o quel elio soco inaspriro in . eho it Voco Logato ando a M gliano a adunato tutis it popolo, seco diro una messa in plagra o li seco giuraro alutti di mai piu tornaro sotto ii dominio formano o lui promiso do defenderii. o volendoandaro a Petritoli per saro ii similo ni serito; Foderi eo eon li suoi bandisi rando ad assediare e comincio a dare it guasto at paeso o pol se no vonno nella citin o lui proso un hastono andb in palargo ossondo congregato it Configlio. sentendo la sua venuintuiti so no lagirono allo caso loro . ontrato dontra Midb. α mori lo stondardo . . chonon volendo alauni do priori protestando non volor dario, tomorono at uno bastonato. pol caeciato lo stendareo suori incith li giovani o plebo a seguino volendo nol calamdello scale frato Francesco Spera pregario a non saro similo arions , toceb Iut at uanto

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busse e eost dato lo stendardo a Giotto, Giouo use1 dalla cilla o Des ventro gentodallo stato, comineto a combat re it castello, quale it veco Logato ave va comandato allo Τerro vicino dessero aluto a Petri toti e lui se miso a congregare gente nella provincia sebbene niuno voleva venire, o chs la citia laco clio Ia uitia d Ascoli. Osnda, laRipa o ali re terro dot Presidiato, Rocanati, Gissio mandorono ambasciatori at Vacs L gato clis per paeo della provincia non ei meessa nitro . e ii simi Io seritio da Roma

Seml quosto anno la moris delia Boata Geremia monica do S. Maria dolio grario ora S. Chiara, costat sv nglia di Dionisio Blanco o siovanotta ontrata net det tomonastorio visso cinque anni net monasterio saniameute, qualo amalatasi uel mesed aprile o pigliati tutii ii saera monti della S. chiesa a di 24 dotio meso la vigilia S. Marco a nove oro di notio spiro o di it ad uno spagio d'un'ora torno nel corpora ima e sentando tutis is moniciis raceonth cho subito passata da questa vita se troub in compagnia st una bella donna qualo pigliandola per la mano la mend a Vederol' inferno dovo vidde coma erano tormentati ii dan nati o ei riconobbo omini o donnocho Iei Mova eonoseluti in vita ρ dom in menata a vedere te pene det purgatorionei qualo mentro olla camminava s accompaguli una donna da Mogliano qualis era

andare at paradiso, qualo arrivain at purgatorio un Angelo II lovd remds cho co duceva e tot butio net soco det purgatorio. la donna lol la ponobbe perchh era stata una Vicina meutro alla stava a Mogliano quando era net aecolo, Obs auo ere et possedera, dopo su condolia in paradiso dove illi si laes incontro S. Chiara o la monbavanti ai nostro fossi cristo dove vidde eoso da non potero osprimHro. dom gli sucomandato che tornasse at eorpo eho mi in eam d'olio giorni sare e morta di nuovo o condolis in cisto. e cost tornd in vita e reseri alia Badossa percth ora stata r mandata in vita elio su por sit eunt errori clis era nat Monasterio, revelb qu&nto aveva Visio o non laesua altro eho osoriam is montehs al bens che gli ora apiar hiato. Fumandato a Mogliano o tu trovato cho in quot rora ora morta Ia donna con rere . In tutu Ii otio glorni non Deo mai altro cho prediearo, osoriare tuiti che sino iparenti a quel tempo et entrava neI monasterio e dalli demonii su vessata conlinu mente e ho li voleva per is eamera dove glaeova o una volt a li ioceo un clito dei piodio mano obo glieli seco diventare eomo meo, questo disse esserti dato per purgatorio chementro nol socolo a' ora dilottata di ballaro e iatre o o oomo nella sust te anda Feritta dat suo eonsessore. Di costoi se ne sa monetione nolla terra parte delis Cronicho de S. Franeoseo; in eapo dolii 8 di morso nolla modesima ora o se ne vold ia Cielo. Ludovico Simonetia essendo arrivato nolla citit gli su latio onoro grando o c mincio a mottoro bon ordino latchδ non passb li I 5 dei mago do gonnam cho iacelevaro Fodori eo da Petritoli so bono da principio non voleva levarai, ma vodendo laresolurione dei consegito quale s'offerso tutio di volaro andaro contro: sh Ievb maera se ito per prima, cho quolli di Petritoli saeero gran danni at Trochiano, Hor gnano o Grotis Agrolino o anco a Carassai eon Paluto dolis torro vieino det Pros

dialo, pati aneo gran danno Monto Giberis datus genti Ol Regno mandato dat

Braneadori.

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ANNALI DI PERMO D'AUTORE ANON IMO

Or Fedorico vadendo non potero sara pili cosa buona scrisso alla citin cho tui so oleva andare a Veneria ma che se ii desse un invallo, quias per ordine eel Govem natore gli su concesso o M andb via.

Alli si do sebbraro su ereato Papa Giulio tereto clo' Monti cho Ia ciua ci mandb arendero obedieneta; ci flava Gentila Bouilaequa, Fedorigo Vinco, capitano Saporoso, Francoseo Guerrero, mi Giulio Riecto o Traiano Riccio con presente d'argento, oporclili dat Voce Legato s'era rappresentato cho la citia avosse satio cose grando controla sedo apostolica o la citia volendo dilandorsi su ordinato per comissario it Vescovo di Nepi qualo se no venno a Ut l0 di margo a Macerata o piglib l' informagiono . ola citia ei mando citi adini, mi a Loro in o pol su miso pol lo nostro Castolle ad Osa- minare, o daprile sees sospendero lo Stato o l' iutrate dolia cilla, a lui a di 3 maggio venne nolla citia o alloggib in vescovato o lui roggeva Ia citia e stato, eho it vos vodi Pesaro su chlamato dat Papa nella sua assungione o se formo it processo, qualoperetili et flava intoressato quasi tutio te famiglio delia citia, su resultato in cons glio di chlamaro un Governators di easa de Monti, o cost con consonso dei Vice Legato in Roma in mandato Pompis Argolino. Persimon Tibaldi, Ilasti an Savino, Ba tisis Adami, Ippolito di cesaro . Giovanni Sibalducet quali andati otion noro ii signoro Gio. Battista do Monii por Governatoro. Voleva la citia it signoro Vincongo do Nobilicho stava in Ancona, ma it Papa cost volso a et 20 luglio, ma prima segul cho Foderigo Nobilo tornb de Atria o comincio a metiere paura alta citia e Comissario. Fu ordinato guardio alla citia, su initi dodiei Capitani duo por contrada quali ta notioo giorno sacovano io guardie es palango e allo porto con M soldati per Capitano, o tost non seco se non alia campagna qualcho danuo. V enno per Locotenento Paulo Rauuccio o su r evulo magnisscamento . parti it comissario dalla citia bon fodissatio. Fu mandato Astorro Margialo, Giulio Riceio con doni at signoro Gio. Battista de Monti O at signoro Vincongo de Nobili cho li su confirmato li privilegii. Αvanti chopassasse it Comissario, rointegro la citi I dello Stato o intrato elio gli avova satin s spendere , non poth ottenere ii nostri quanto voleva dat Signoro Gio. Ballista, per ilelie tornati alla cilla seco intendero cho bisognava qualchs recogniri ono e non potendosi ottenero datio Stato cho vi contribuisse, ordinb earli det suo millo setidi i 'annos aneo darii li mali stetit con questo cho se pagasse la Corto coI Governat Oro e cos det meso do decembro la festa di Natalo su mandato Francoseo An salui con it dotio

Questo anno do marao morso a Veneria it signore Valerio Ursino cho sinua provisionato. Morso anco de iuglio it conto Aeoto capitano valoroso come in tanto guerro

per Ia eitta s' δ detio, o anco servi Foderim ro de Napoli per capitano do' valli: dom nollo discordie delia citia su bandito, gran tempo dopo rimesso visso sino a questo tempo O in tui su estinia la casata do Acoti nolla ei ita principalissima. Fu carestia grando questo anno e su ii Giubi leo, quale su aperto Ia porta sania a di 24 sebbraro. Nol mese d'agosio S. Petro degit Agli porto it palio di lor propria volonia perdocroto pubblico.

Quosi anno in mandato diverso volis at signoro Gio. Battista por la restiturione di Mogliano o Petriolo o sempro allegando per Io spolietioni cho it Papa seco per

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NIlo eoso di Parma cho laeendo gento O inviandolo a Bologna e ali ultimo ei ando anco lui, non su satio altro cha chimb M suo servirio Federim Nobilo o lo rimi sodal hando o Io ehiamd in Roma o Io meno con tui nolla guerra della Mirandola qualoloub una compagnia bellissima dalla eitta.

Fu mortis atrassessio della uirandola signoro Gio. Battista de Monti a di 14 aprilo: a di 2I su satis rosequio italia citia nolla Cattodrato, in mandato a condo-lorsi sti Papa Girolamo Rosati, Piersimons Tibaldi. A di 25 il Papa dotio alla ei itati signoro Baldovino padro dei moris per Governatoro at qualo in mandato Vincengo Giotto o Giacomo de Aguelo Argolino. Fu da Settembre suspetis cho li Spagnoli vennerone conlini dot Rogno est' ingrosso cho la citia Deo ponem Paulo Flacco, Giotio do Giotti, Conso Beriachino, c. do Pedaso, Rapagnano adunati Gentile Nobile con Io loro contrado a saer Io guardis o duro dui mosi.

Do sebbram in reso Mogliano a Petriolo da Petro Grosso da Gallese mandato aposta da Roma; pol mandato Antonangelo Francolino, Cesare Ciceo per Monte Fortitioo S. Petro e tutio l'alire terre rae mandato.

1554.

Α dl II aprilo su mandalo at signoro Fabiano figlio det Signore Baldovino a rat- legrarsi dello sposalietio dolia figlia det Diica di Florenga, oratoro Bastiano Savino. Ottavian Matioucci cha ando a Roma o mi a Floroneta. At Dum ni mandato pol Pier- si mono Tibaldi per Io coso do Monto Fortino o l,ltro terre, o pol Vineengo Giotios ali ultimo doli anno reso Monto Fortino, o Piotro Grosso venno a claro ii possesso da Roma. Paulo Ranuccio do settembro venno nella citia a Monte Fortivo. Questo anno su la guerra ei Siena che ei su de nostri mn Pietro Stroreti capitano Saporoso, o con it Dum capitano Foderico Nobile cho ci morso o soldati in quantita.

1555.

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Gio. Frano co Rosati mandb a offeri rgli una grossa somma da denari, ma non a cotib nulla per ordine di suo gio, di mandato Antonangolo Francolino. Matino Cor rado ma nou su a tempO. Αl collogio sum no offerti ii 500 santi o chiastoli un prolato pers overnatore cho mando it Veseovo di Fossobrone che la cilci li eone so cento go

dati, eho eon Ii cit indini deputati tonne la citia in paco: ei in disturbo di mori

porclid andando Loroneto Nobilo con Galootto o Girolamo Adami, Francosco Grassochiamati dat Voco Ro d Abrugio vieino a Civita eo Chioti, surono assa liti dalli Bran- eadori o morio Lorento essendosi salvati gli altri con la fuga. mi tornorono a Marano

dato un suo nimis per Governatore che sino ad agoato non li su eone so elis la tu Cardinato Carata. A di 2l aprila re prosa Siona. Fn satio nella Soda vaeante inmulto in Monio Fortino par la parto de' Russi eontraria assa citci: eho ei mandb Gia mo do Vecelli eou cento soldati cho lo tenno a Dano. Dopo satio it Papa per via di Roma cominoiba travagii aro cho sinat mento et seco ventro ii commissario cho dopo diverso controve sto ordino cho la citia lo possedesso: su mandato Piorsi mons Tibaldi, Fabio cordolino Matteo corrado, qualo era Mastro di Casa dei Cardinale, at Papa per il verno o locose do Monto Fortino dopo dato il verno at Cardinata carasa: Marino Sciarra nimandato a presentaris it Vos vo di Fosson brono, o Dee venire per capitano di sua guardia Bartolomeo Golst ualla Porgola.

1556.

Nella sudo vacanto la cilla lovb al Governatore da clarseli dat Papa non se dessoli millo seudi da piatis Panno, it cho inteso it cardinale Carasa su in collem contrala eiit1, eho intoso nella citia. do gennaro ordinb eho se ii desse a cost in mandato Basti an Savino e Ottavian Matioucet a portarii e cosi s aequeid. Passb mi un osorcito do Todoschi da Napoli per Lombardia cho it Papa ci mandd commissarii a prou derii per strada, o Ia cilla net suo gli sumministrb Ii viveri. It Papa parebδ aveva animo di romporta eon Ro Filippo li loci b passam o levate deite genis, de marto su mandato Ottavian Mailoueet o Nieolo Cintio per lo eoso cli S. Petre, Monto Fo tino e anco a domandaro lo Studio, cho it cardinato gli aveva satio restituiro tutio giurisdietioni como avova satin il signore Balduino, ma perchli it Papa tendeva dometiore guerra tu Rogno non ci su satio altro . comincio pol a seopripsi gli andamenti det Papa e tu Regno a spingere gento ne confini, Ia citia comi ncili a pro-

Nol meso d'aprile la citia laco deputati per la guerra, cominetb de maggio nolli conssui det Regno a ventro gonis per ii cho la citin maned in Aequaviva Cleoo Ber-taehino, a S. Benedetis Baristomeo Argolico. alle Grotio Gio. Bait ista Sciarra. a Marano Ramandino Torsi con gente e sempro stello con sus potio, o da iuglio Iaeitta oltra n desti mandb quatim Capitant con to loro compagnis a S. Be deito ou equaviva. tiua li Magnoli una volt a gntrati in quia di S. Banodolis smoro proda dobestio, ma accortesi la compagnia da uecorto Giuli ucci gliola ritolsero: venno pol da Roma ii signor Tosaldo Capitano generata dat Duca di Pallano con soldati e mosse lecernite dolia Earea. anta in Aseoli o ll si servi e flava a vedere ii motivi do nemici

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ANNALI DI PERMO D AUTORE ANONIMO

che duo volto seco venire te suddetio gente nolla Marca D tornando nol passare Sempro eo danni net nostro territorio o aneo messo nolla citia millo lauti solio it eomando dei signoro Vico do'Nobili. , Nol meso d'agosto Ia eitta mando at Capitano Saporoso Matteueci cho stava a Ferrara cho venisso per guardia nella citia, ma it Papa ei mando Vincongo Τadde inoronii no cho si miso a sortineare la citta con fossi o hastioni e sece spianare Io caseattaccato allo mura: pol vonno it Togaldi o altro gento forestiero e cost passo l'anno in similo appareeehio: dopo la venula dot marchoso do Montebello su riompita laetita e stato do soldati forestieri o ei stolio tutio I anno, it nomo Antonio Carata.

Nol meso di gennaro venno commissario dot Papa nella Marca quale su per luvettovaglio o messe alia citia duo milia o soloento somo, o nella Marca mille o sei- conto some. Folice Orelio a Roma por li gravami. De margo in mandalo Francesco Assaldi con duo milia scudi d oro a donaro alPapa per Ia guerra. Per Ia pio ia grando de margo casco una tela de mur lio delia citia cho per suspetis dolia guerra bisogno subito resaria. Fit mandato Vincento Freducto at Duca do Gnisa cho alloggiava in Romagna o se ne Venno con tuisitio a Fermo, o arrivati nelli paduli ovo poso gli autoggiamenti ci stetis sol giornio pol passb alto plano delPAso dova stolio sol altri giorni. mi ando a San Bonedotioo stetis set altri giorni, o pol ontra nol Regno: gli su sumministrato sompis ogni sortodi vitiovulis dalli nostri, o Mecoreto su quello elis obbo cura dei pano per lutio ilnostro territorio.

Vonne ii marcheso de Monlebollo o si unt coli'esorcito Daneese quale se misea battoro Civitella o non incendo niento perehh it Duca d'Atha gli flava sempre allistanchi e venendo in discordia col Duest de Pallano porclid non gli osservava quanto aveVa promosso circa agit aluti. so lovb dat Passedio o tornd indietro, o nelli med simi alloggiamenti net nostro territorio alli paduli alia sino de Luglio dovo aletis unmese sermo; quanti danni lacesso lo lascio considerare, cho olire vi mietore, abru-giava e sacova ogni malo a non solo nolla citia ma nei castelli dove mese a Sacco Mogliano per una rotta do corti soldati cho it glorno seguonto ci ven ne duo compagnis do cavalli a trovato lo porto aperto entro e lo inche torono, sobbono su salvata lamaggiore parto diata gento e da mio padro Ascengio che stava Castellano eon sei soldati. Or venula Ia sino de iuglio parti e andb alia volta de Roma dovo la guerra erastata tirata dat Dum d' vlba, eho pol net mese de settembro se accordarono. Fu mandato at Papa Francoseo Assaldi per levaro li soldati sorasti eri cho vi sumno messivello citin o castello. o pol Pomponio Morso o Gio. Ballista Nobile cho alia fine perta pace surono licenetiati. Vonne ii Brancaecio nolla et ita. o valso it grano florini novo

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