Galliae antiquitates quaedam selectae atque in plures epistolas distributae Lettre de J. Bouhier

발행: 1733년

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rirnosse dat goverrio, o da alchan Imperatore oris nata, clie passito da Paenta vita, ne lasciasse imperfecto ii lavoro, certo ὰ, che in ipericuo pur rimasse, onde la fabrica non fu e gutta se non pcr nacta. t due sopranonii nati Scritiora, ctae hanno pariato di quest Anfiteareo , non vogitono veramente concederio, ma la cosa 4 cini manifesta, ed evidente, che niente pii: . Conae vectete i tre arctat, che vi ho premesis, mancanti astitio det Sopraor

torno. Or potacbb' egii mai credersi, Clae it tempo , o qualunque caso, ne aves se faria cadere a te ira per rapponto ristessa porgione in Ogni parte . talciaἡ te colon ne in citreo u giro si vedessero ni ozge air istellia alteZZal I evoltu dei superior portico lan ranaas e scoperte, e si conosce clataran Mnae, in me nulla vi fu inai sopra. Nel sanco interno de' nauti, clie divulono ilna desimo portico in altacitanti passaggi, O ricerei, quanti son gli arctat, si veggon te morte lasciatevi per continuar la fabrica, venendo te grosse pictre alternam lite in suo ri non ineno d'un piede e meZO, c venendouitra Pallie se in pre Ptella , che net m denuo forma parte deli' arciri uave. E ancile notabile, corne nisi una parte de' gram si v ede, o si h vedina naai: in somnia non si phio Paesta verita rivocare in dubbio. In quest' e siligio aci inque ranaa se imperfereo it secondo plano , e per consequeneta nulla si seceaeir Attica, che clovea sopra di elso in alearii

Di la Jal primo esterior portico miasii nulla si fece di speriante at pian sc- .

condo: e des primo pian O ancora si sece solamente la parte balsa, ma non Ie gran volte in pendenZa , che doveano appotaiarsit at secondo recinio. a riserva della via principale , e dei inaggior' ingressio, di cui parteuo dil-t in tamente. Molio ineno rero si sara posto niano a collocare i gradi in- torno , it che suppone terminato it cinianente , e stabilite te volte tuae. Chiclla parte per altro clie fu escῆuita, laqaal consiste princinalinente net tecimo. e negli annes si coni loci alto e balso, sussistenel P es tenetiale quasi Interaniente, ina poco si pub godere ; perche in pranio luogo molle casesono air in torno, clae cuo prono una gran parte Sol prosperio, e con cito si congiungono; in secondo , ridoreo liasi Ogni t paZio , c inpia e sotto , ad ut d abi laetioni. non solamente son cli iussi con moderni inuta gli ar- clii es socio, come a Nimes, nia quei es sopra ustuat mente, ni uno cccc tuato, restando per conseguen Za occultato, e Diasto ancire u corridor tal condo piaoo. Nel is dentro pol dalle casu e occupato tutio, res clad dilisci linente si piid comprendere cio cli e sotio si caeli d nnco. Non lio lasci eo con atrio cio di fas in esse naol te occrclie , procurando ci'indagaro quanto in i potea solii ininistrar ci talciae lui M.L Arcta iterio di quesi' Anfiteatro parrebia fosse statos inedesimo cliques di Nimes. Sin illissimo h il modo neir uno e netral tro. Anche questo sucomposio di sessanta arctii. e di due soli porticianterni. non aveodo quel

primo osteriore. cli' era a Verona. Anche questo net secondo plano ha tincorridore, clac guova air in torno, cdo in citrio deir illesia socina, ve-dendo vili pari inente Pies se condo arco pili baikγ col nuiro raddoptaro . estorgendoti, clae si passiava parimente d'uno in altro anssito per porte ar-

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ci iitravate, e che sinaili eran te volte : non vi ἡ ροῶ net mego de' passaget luel P arcra, nἡque Ir i inposta, che riusce , Ninaes pili basta de' capitelli postim quae I la su te pilas te. dici prospetio attresi apparisce ritiessa idea:

orctine Tostano, e colonna quatia con piem clue Once otio cli fronte , e

son colonne ro torule, clae restan dentro Piasi per meta: tronche conae sono, constano quasi per tutio di nove peZZi, e te pietre che te socinano, formano alueia parte cli hina, o cli auabedue te pilastrate de gli aristi , clieson cla i lati. Hanno sotio la lor base, cd ii piedeltallo: per coinpule in an ea it pili alto peZZo ed ii capitello. Una unicaniente intuito it circuito se ne vecte i nterea, e col capitello ; nia cosi logoro e gualla, clie niat si sistingue. Fa Ora una certa apparen Zacli soglie, e foris pere questo asseri it P. suis, queae Anfiteatro effer ci 'oresne Composito, ma non puo Cr clers tanto errore netr Architetto : naenire clovendo sit ordini procedergradata inente, e non assendo certainente Ionico Pael es solio, non vi po- tea aver Iliogo nξ il Composito , ne ii Corantio. Parci architettoniche non si laanno adtinque se non nel pian terreno , enet superiore solamente lacornrecrea dei pie icstallo, e rimposta degli a clii. L aequalit, de' membra E sitnile a quoi cli Uerrona, e di Nimes: Ovoli, siletti, listelli, egoie. I.avorati sono ancora gli at liuravi cli sopra desse portc. cli' attravo sano ii corrkior superiore: tre larghe fasce, e fi letti nellaci ina. Di que' pochi, che bo retulo laoprire, ni uno rn'ἡ ventito di oster-varne sessio, e rotto , coinc in Pael cli Ninae, tuiti, benchἡ allat piu alutati da inoiuglioni: la ragion siε, pcrche non est endo la fabrica cortes procedula pili olire , gli arctii travi non hanno avulo niat gran pci addonso. volte di questi ancliti son tutis lini forini, e forrnate niolio nobil- naente, perchἡ coin polle di due sole inani di piet re, ii inglie plectri cpiat-rro Oncia iei, e retarii nate di qua e es la classe natalesime des ii archi. Sopra una delle volae glace air orto interiore granssislinia pietrii, cli' ἡ stato eiudicato apparienui se a i gracs; Ina eccede in alteZZa. e in largheZZa, e sup-polia r Attica , cplal senga dubbio manca , i gravi sarebbero in cluet si tortu sciti altii pili alti. Interioriticia te tria una volta e l'altra Ogni cluat troarctii era una scala : queste potavano sopra i traversi dei portico , e viebbero condotio in Piel corridoretio superiore , clie anche qui si sa

incavi nelle pietre laterali, clave o furono , o aovean mettersi. S tendo in certa casa preiso u sito, ove si ha Ia colonna inicia. si vos gono internamente due porte at cominciar cli queste scale , forariate da ire sole pietre. Nono da tralasciare, come anche qui te porte si obli quano. E pi gano, tendendo verso it punio det mego, henchὰ non tanto quanto a Ni-ines: nd parimcnte un' altra notabit particolarita; cioἡ, che se bene it recinio esterno E ovale, it secondo riguardato cratio per cli dentro compari sceottangol O , avendia cluearchicli pili ne i quattro lati, che formano la lun-o eZZa, per corri spondere ali' elissi dei priuio giro. li pretiiusso Asegno

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tnostra, e distIngue II numero, e la positura delle pietre: non per questo eda credere, che neti' edi fietio sien borete : ropera E assatio sin ille a quelladi Ni ines , e Dercio si son segnate te commissure con una linea sola.Le Porte ciet pian terreno halino predi II. . di luce, e gli stipui p. z.

quattro porte diametrali, sopra te quali ne' tempi bassi furono atrate attre tante torri , avan Zano vn piede e mego in circa piii dely altro , e cosi gli urchi di sonra : sono anche pili larghe, ben cliε non si possan' ora naisur re, per reuar cop.rte. Ma non resti gia coperta ciuella, ch' ε assai piti grande cli turie , e per la quale era it ni aselos infresso. Ques la ἡ la pun-

in deli 'ovato, clalla parte che riguatila u Settentrione, cd Jia niente menindi plecti r6. 6. di luce . e cti a 1 e pili d 'alteZZa r non ha per altro ornamento at no. Per cluesta cloveano cntrare i gladiatori, ea effer condo itenelle lor rabiae te Fiere, e far ciam paria gli apparati, e te pompe et mi in Hic che sr entra per essa in una stracia naolto anapia, e molio alta, la quale senZa incontrar niente, virittaniente conducea ne i campo. Di questa stractavi pariero pili distiniamente, perchε si velle in essere : ve ne presento in che la vaccato per poterne partare con stu clauareZZa. Corri sponde sa strada aT amplecteta desa porta, ed E molio plli nostis e pila magnifica det manior' ingresso di Verona, e speciat mente net sos filio. li pilastrone della porta , o si a n fianco , e la grosseZeta dei primo muro, imporia plecti 6 , once . II secondo ha un piis di meno : is portico

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simile alla precedente. Nel scissitio maesti clue seni, cise della horia, e dei

Inum , lial no due volte in poca pendema, formate di due soli corsi dia linglie pietre : rellan separate illa in arco, sinen uto es viae iii l. cullei inposte, clie sono su se colonne piane. At fontiOdelle volteἡ cornice, cliesecondarinclinariorO. Procedendo avanti, e una Porta larga pices 6. 2.co'suoi stipiti di p. I. 8. mi colon plana i uale alle prinae: indi altra porta in largiaeZZaci p. . lo. e final actue colonna plana dueoncenainor deli' ad- . tre. it fossuto cserpenultimo spazio E orizontale, coni posta diiungitiis ine terre, che aut vano ita un arco air altro, arctii girando sem pre sopra te co-Onne piane: i Otto in competente distaneta ἡ la sua cornice . il soluitio deli'uluino spatio is in volta, lavorata con due macii di bisiungiae pistre ; VaPer lungo , rna non E pen, inclinata , c posa su cornice parunente diri Ita.l a lungliora di chiello setiuione ri leva in tantis plecti 68 . nia non tem Ini nava qui, e poco innangi clatim indietio si veta. che pros iiiva pur' at

quanto an Ora. LUIne avea a stillicie a cialia porta, che metaea n et campo, e da quella deir ingresso A Verona sopinati q ita era in olire unae'n funestra; ma qui era supplito a cio, con a ver inniit a la porta di straor Qinaria alteZZa. Non his sua credere, che alle tre potae, inlati si figuran

alr ultima. Di cluesto due Iunglii tinui lio seoperti, in un de' laesi sit, discende ora per alii tui ei assini hiraia casa prossima, iniciaἡ viene a pari r i sterinaeo , nia nascir clas' atramento ael ferreno , e Lir est.rcisi falaricato sopra. Qui vi lio trovato ancora, coine per la penultima porta si

love Ir vava un' iistita in iaccia. It corticiore E laiso piedi 8. ed alto pili di a. i inuri . e la volta son ili piccole piet re u guali, tagitate in cui adro ;a lato delia volt a net lato . ch' ἡ verso resteriore , girii non cornice , massinietto corcione : net lato interiore non vi . nulla. Di Ia dat muro verso ildi suori si tranno at cune stanae in voIta ; dassa parte interna si Vetaono Uscite, chirile ora dati a terra, te quali cloveano capitare a pili basii 2occiii.

Oltra un muro non antico, dat quale vien' ora ait niversato it corridore, si vecte in angusto spagio un' apertura con sei gradini, quali certamenteman quelli, clie conduceano at Pomo : dat clae si piny conoscere, coIuel interno nauro, e la parte talia fui in cluet sito compluta.VOi crederete, e Credemebbe ognuno , clie nulla pili riinane se a clitecti Ptest' An liteatro : e pure la pili curiosa parte ne riniane a Notat. Tratiando deli' Arenacti Verona . ne Medi una curiosa planta , Ci ola sorterranea , ricavata interaniente , e con sicureua itali' aver fatio scavare in Ogni lilogo: nia quot sotterraneo consiste tutio in gran con dottii ci e servi vano a portar suori raciqua piovana, e te irram nesZie, e Parimcnte a tenere asciuito it caempo: tua ad Artes tanto fal)ritago e lotio

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nati, che ne patiarono ; runa, the tranfiteatro fosse essificato su ira Ie ruine' di cytialchen and' edi a pia antico ; raltra, che ancicamente sosse in tre piseni, e non in due, come ora apparasce, uia che d primo resti in terrato tin-to , e sepollo. Per vera a E cona patibile chi al veder' opere tante insolite si eonsonde, imperci oche essendo I Anfiteatro sutiato in parte alia, net salir lavia, che diretiarnente cortiluce allagran poria, di cui ho pariato, in- contrasi net mezodi essa un ustio , per cui s'entra sorierianeamente in an-dito murato, e voltato. Passando innangi forse ire perii che, e arrivati assen Limento det recinio, e socio alla stuletia porta, altra se ne vecti arcuata , e sorinata pari mente di gran pietae, se non che non ha ina poste, noparti lavorate , e non ἡ si larga conte quella, che hae sopra, non eccedendo cicci pietat e naego. Enrraci dentro , si trova utra strada assai sol gliantua quella che ha sopia di se , ina con la nuta inen O di lar cZZa. in lun-gheZZa auanga d,lchini piedi, e net suo ter me vi en serrata dat naturalmacigno dei colle, ch'ivi s'incontra. Le pareta es qua e di ik, e cosi ii soffito toto ε m gran pictae . Archi vi sono molio spei si, e gli spati, che in

alto frameZano, non sono a volta, ma initi prani, ed orizontali. Nel principio deli' ingressio, di qua e di la d alia stracia destritta, E iam anclito pili angusto con volae , e cornice. corri spondente M primo portico esteriore altro ve n'cra lorio, naeia pili stretto : non fi pub stipere, se circolasse interamente, percliε ora ὰ inretiato, e chiuso. Verso it termine delia via dinaeZo si entra Iatoalniente in un corridore corri spondente ali' nucrno disopra, di cui ho pariato poco innanzi. Se ne velle tan gran trario , lavorato in lireto conre it luperiore; restando pol aisogato des la terra. P D piii avanti, si vecte di quae es la H principio d'altro vacuo alsat pili strerio; resilando in dubbio , se indichi corridore, o condorio, coriae pare potersi argui rei ali' ester pili basse , e dat sembrar , che a dricia fi profondasse ancor pili, e prendesse verso it Rodano. Altri simili sottereaneis'incontrano, cntrando qua cla nelle cantine, e speZialniente dati a parte opposta altra via diri rea si trova, e Un trario dei portico interiore con tin arco di pom. Prossinae allevie, stanete si ii anno anche in questi sinterranei cliverse, Con potae, e qual-che fenestra accietata dat latcim: qualch e porta, e Malche senestra si trovanel corridore interno ancorii. Le pone davi in forse passaggio in qua Ichoracetio, e te senestre bocche falle iii Ionrano ne i colle prendean forseqicilche spini lio cli lume. Ma a quat tine mal tanta opera , e tanta speis ' Ia strat a principale holi, avvertito, coni' era chiusia in fondo dat r cor scala , esto, o foro non trova in veruna parte es de ' corridori , nῆ delle stan Ze, per cui si potesse salire nelle parti superiora dely Anfiteat- : E dunque certo, clietes socierranea sal rica nitina rarizione avea con quanto si operava ne' GiuOcbi , e ne gli speciacoli. Forse l'Archnteio , essendo I Anfiteatro in collina, e perii in silvaetione chi potervi andar socio senZa discendere,volle adornare cosi anche gli anapi sondamenti suoi, e tinendone la terra forinaruilut ta que' varia per vad usi: conae sarebbe a dire, M poperui passare

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spetiatori a rinfrescars neir ore pili ardenti dei glomo: is potervis allestare , e meriere in oris ne te sonti Iose eo ars e, clie si faccan nelle Arene , senin che ni uno te potesse vellere pri ina deir ingrcsso; in potervi tenere, conservar varie cole, qualienin sorse nccest arae percistoro clichi passavata giornata riuia clatu malina alla sera ncti' Anfiteatro. Opportuno erasingolatinente ii luogo per contesve da vino, e clie vini vi si te nessero , pa vemi es poter congeriurare, per aver ritrovate nelle stan Ze tre granis s-sime urne is terra cotta con ai io ventre, in piedi, e meZe sociernite: saypiarno, che gli antichi incoia farii vasi tenean volontieri u vino. Ma co-manque sta, certa cosa E , clie tra per la novit si questi magnifici sollerranei, et in per la sontruosita detr eis fieti , la quale spicca singolarinentenet grand ingresso ita me descritto , naerita quest' Anfiteatro d'ellare allat pili noto, e pili considerato cli' egii non E , non essendo stato torcsina uonἡ pur mentovato da clai finora anticia ita lia raccolle. Non dehho omedirere , come sotio la via cli meZo, e sotto i corridori seriei ranei altri vani, e attre volte pur sono ancora , quali dOvean servire per condotii; con cliela spes a si accrebbe di nuovo non poco, e forse l'avcrne tanta profusa solio terra, e reffers profondata tanto, in pedi pol u potersi inal ire quanto bisognava, per condur l'opera a termine. Or parendorni c 'avervi Oinai amche deir Anfiteatro citaries ragionato a basiama , passero finalinente , Frejus , e di Ptello Ancora vi darb eonteraa. Pi ANTA DEL LAM. DI FREJUS . Io non estri si trovasse mai, che a inuivo di sempIice curiosita si prefigesse Frejus per termine ,'un vi Sio; ma In utral usua quemque Daluptas. Llaver' io da persona degna in cio di sede, che ciui vi cert mente considerabile avanzo d'Anfiteatro si ritrovasse ; I'essere stato nominato fin dat Sertio . e ii non essem di esso iubIicata ancora notaetia partia colare alcuna, non che starn pa,O cli segno, mi fece senZa esitarim prender da Aries veri Paella Citta it canunino. Feci ridere con tal ri luZione alcinni gentili Caustera , che con euriosita mi richiesero ii motivo di questa

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teatro si ergelse ; po icta E s riconosce anche da pili altri segni come fugia florida, e grande, e non solamente su militis colonia Romana. fommata della Legione Otrava, eon Ora di due titoli, come abbiam da mi rio , e deita Illustra da Tacito ; ma fu stabit fragiorno per Assisi tenipod'un armata navale , coititvita ne i suo porto da Augusto , non meno cliea lRavenna. e at Miseno, at Clae dicite un cenno Strat vine. 1 naὀderni libra , ne' laali vien norinnato it suo Anfiteatro , altro non necticono , se

non che si conservi des tutio intero I u clie per verita e falsissimo, -ntre molio poco ecto clie nc rimane, in paragone di cio cis E distruito: tultavia non seneta prositio si puo est inare quanto ne supravanza. Ierchἡ ali' incontro aegii altri ci ii si1 ἡ conservata appunto i interior parte, ella citiale nulla inbiamo ad Artes , e nulla a Nimes: facendovene io percidescriZione , ove con te due passate congiungasi, verri a risultarne quasi 'intero degli Anfiteatri. Molio inferiore a gli Altri clue is quest' oclifizio per Ogni conto: pot-clih primi cramente si uso in cilb recononita di siluarne quasi la meta pera ungo sui pie d'un colle, .e di ri armiar cosi Ia uiataior parte delia' fabrica da un lato ; la quael inati stria su spesso ad Oprata neLcOstruir Te

tri, ma in vero Anfiteatro non si che si offervi altrove. In secondo tuo-go, non si vecte qui la naaspii licenZa dei niateriale, cli' e negli altri; mentre non si grandi e dure piet te, maὰ tutio lavorato es muraglia secondoque' tenapi Oresinatia , inca iniciata solainente cli piet re piccole ri quadrate, per lo pili verdastae , o roili te, ma vi qualita fragile , e da non poterne aver peZZi grantes; nἡ sono allatio Ilguali, ne disposte con plena DuliteZZa. Di tas costrinione si vegetono i mari, i gram stesti, e ogni cmla. ;li adiclai nella incia collocata in plano, sono in n.imero di 26 , ed altrottanto e lo spinio sui colle, onde Ia sua elissi da 3 et arcate solanaen te si sarci laecomposta , se se isthro queste state da ambeduc te parti. Tra te quatim porte diametrali erano da orni lato arctii clodici. Restiva. anticamente suor delle mura, ina in poca iii stan Za,conae pii ranco in oggi. Ilaclero delusarte piana , perclae deli' altra poco ci sata che dire. Non vi tam qui nioltra dei resterior prosperio , perche ii recinis primo e suanito tauto' e ccisi ii secondo , valea dire te pri ine e te secondeporte, col portico cli' era fra esse , e per consequenZa con quanto era sinpra. Laprima cosa, che net cli suori Ora si presenti , sono gli alti m tanti di quelle miraglie, che da i secondi archi andavano vi unir si colportico interiore , come nolla prentcsia planta potete olfervare. Nel primo inuro dei P interior portico , che siilsiste, son segna Ie posete , quali metieano in esse , chi hi se ora con moderno lavoro. It portico itella E largo placi I o , e alto Is . La sua volta, come par restre, E

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vomita at modo di paelle di Verona, con peeteti cli sisse , e di pietra allarinfusa, ma stabilite pol con malin, e pare ancora con qualciae divisamento. Α piε della volta ricorre cornice , formata di cotto con clue quadroni Romani posti gradataniente L ristesso si ost erua nolle volte superiori,poicith voltero anche net minor vispendio eonservar Ie graZie detr alete. In uno mi questi qtuidri si legete CASTOMS. onde uso era anche suo etti Roma di contra gnar te os scine coI nonae det Inaestro, o det paetrone. Oltra it portico E la cinia interna , clove appariscon te vie, Clae mette, nos Volnston bassi; indi is muro continuato, che sostentava ii Podio. Eccovi Io Spaccato, che vi fara conoscere Paan torcsta, edoso it Pales 3ro Ineglio cl'ognico sa a Parte a parie clar conto.La porta Q la punia deir ovato, che ramari a Iacitra , ἡ ora ehiusa, ecOPeria per un c. onvento, con la fabrica .el liale lo spagio d'alire cin-Jue arcate deli'Anfiteatron paramente occupato. Fare inopero principio a quella, ch' E dirim petio, alia quat si viene ira i soliti it hie niuri late-rali , clie serbano vestigio in alto delia volta , sopra cui erano i gravi.La largheZZa e di piem quinctici e mezo , dove neli' attre di tredici. Adtiria si trova una porta arcuata, che ni rite neI corridore: a Verona non

vi E porta , ma turio Parco dei portico E aperto. A sinistra d pari mente porta, ma fi hia e clitus a Santico, non pote nilo ita Paella parte eger co odore , mentre s'urta n et colle. Tornanao suo ri, e seguitando sit avan Ei, o i vestigi, ne' due prossimi spari tutio ὰ guasto , naa it contiguo alla porta grande avea scale. Il quarto era a tinta alteZZa, e la volta an lavaaIl' in Q : sore 'teste volae erano te prime scala. At nun ero e stracta, che troua in faccia una porta , eis lia sopra i segni di tae veste , runa oI'altrache visce ivleva , perche sopra Ia prima era tin secondo ramo di scala. ii quat tornavaverso it recinto , edera coperto dalla seconda . At 6 tornata volta alta the monta ; at tornanote due voste, et a porta in saccia,ecini sempre a vicenda. Solamente MI ineZO per largiteZZa si mutM P

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volte , des meZo in sit uanno fino at corridor pili alto , come net Taglio si puo vellere , e dat naego in gui uanno fino at corridor secondo delpian terreno; ma dove lo toccino , tutio lo spagio cire resta soleo ratiro , e coperto sena pre da volte diritte, iungiae sei plecti, formando pere, quassitante canaerette. Qui vi trai rouinaZZitro vai sorgere Acanto in quantita, confoglie prandi e bellissime,e ticon bi la verita di cio che Vitruvio scri sic. deli' esser queste te imitate. da Calliinaco nel capitello Corintio : sincliErerba E si ovane, si torce, e stram rin Zaappunto con queir istesta vagiaeZZa. Le prirne scale portavano sulcorridor di meeto, clie in questa meta deli' Anfiteatro girava da hin capO dii' altro, largo plecti sei e i nego , alto pie si otio : i secones rami non veggia ino precisaniente ove capitassiero, peresserrutta I 'esterior parte cli strutta, ma senga dubbio su i Attica , che quivi incora forra e che fosse , e dove capitava clii clovea uscire cla' pili alti sbu clii. At numero I della planta, cli' ἡ appunto il me ZO , unicamentes conservata volta pili alta , e al ninnero I 6 unicamente si vecte parteci'una prima scala , e vestigi ce .eti det rimanente , onde rito potuta farmetiero sic uran enae in lithgno : erano gractini 16 tuiti continuati; delsecondo ramo pari mente restin te traccie. Avvertasinet rosservar lo Spac- Cato, corne es Iendo te due scale in due sp j disserenti, te strade, che vanno alle porte deir intervo corridore, son quelle , clie hanno sopra cli se isecondi rami. Si passi amo ait' interno, dove la parte basia de' gradi , de' vomitori. edella precingioni e assai conservata. In alto , stancio net campo, si veljeresterior parete dei corridor di sopra, e mera la sua volta , es Iendo clae ilmuro di lia E minato, e mancano quivi dei tutio i gradi. Nol naeZo apparis he ancora parte di quella volta, clae lao derio unicanaen te consesvata , po ichh in ovel sito e rotio anche l'altro niviro. Ma venendo a terra, si vectes ran parce oi cioque gradi ; indi uno a uarito pili alto , o pisi largo, cli 'eraiana Pi morione, E OOrvabile, clie innaneti di cisa si par' et Iere un mego gradetis. Forse ad uiridie in questa parπ non si euo nella risiorazione de grassi da verooa , coine is una volin suppol . Ne' pili balsi gradi si veg-gono i Vomitod: erano in niti rodi uiniici, siluati conae Inostra la pia in , hienclyae su la drit in v Convento ne lolga aue , .e ii due is nae Zo, claesieran vicini, siano in gran parte riti nati, tal cliῆ testa scoperta la porta , clie Veniva nςl cor dore , x parte cicile diae vicine. Apparnelia planta, conae queste porte nOD aveano gli sta,cclii in flaccia, nia beniti vi aveanoquella parte at muro , clur resia 4ra I 'uno , e l'altro , e cosi quella es nacEo ancora. est i ta cciii son largiti plecti 4. 4. la loro interne porte erano alis Otto plecti, avendo sene una presso at nvento assat w scoperta. Edλ tve, come la parae is *aesta interior cinia, ch' E ita te porte de Volnitori, e sotto i pila bassi gracii , non e tutia solida, ma per rissarmiocti speia invxile fu lasciata in gran parte vacua, e sopra it vacuo su Nattae una volta in .arco , come net alsegno si accenna , sopra cui pos avano i

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eo nie li pili degli altri di piccole pietre riquadrate. Sopra la priina precingione gitaino alici cinque gradi , lavorati deglisseisi piccoli poZi, e con te missi remedesiuae d'un piede e medo d'alteZZa, e due di largneam , poco pili poco meno. in questi e la seconda inano de gli sbocchi, i quali son tredici; uno di essi resta nel bet ineEo tra Puno erat tro di quei di sotto , ed uno per parte sopra Ie porte de' maggiori ingressi. La stalia dilaesti corri sponde at pavimento dei corridor di sopra.

talchὰ da ego si vien ne' gradi senEa montar gradini. Si esue un' altra pr cin Zione, che clii aramente si distingue et indi in ilualche lito parte d'un altro grado, con che la incia appunto si pub contar che ne inanchi. I VO-niuod non sono disposti a scacco , ma viando altri si pone net mcZo dclcampo gli vcde tuiti in lince rette uno 1 opa Paltro. Entrando per essi daa contigui portici, si osservano tuiti l eccettuando i diametralil procedere oblichian ente , e plegarsi verso it puiuo det ineEO della pia2Ea , di cui si fanno centro: it che per verita a chi dat sudetto punio ranatrii, fanaolto bene, e molio gradisce ait' occlato, e pare, che la perferione della figlira coci richiede ise. Qtrivi mro si taleva i 'intenZione , e ii motivo delle obliqua .ioni, che ho i Otate negli Anfiteatri d'Artes, e di Ni ines, dove per altro non si puo con tutio questo applaudire alia bi Zartia deli' aver distorio in quel inodo anche l'esterno prospello. eonvien dire alcuna cosa anche deli' altra rncta , ch' era sui monte. Untergo per Io incno delia ista sit sara rispariniata quivi, petethd dove ilterreno e pili adto , PAttica sola si ebbe da costru ire, e dove inclitia, poco pili , aflinche a chi e in dentro tutio ii d'in torno corri spondeise. 1 gradi sui declive dei colle con poco inurato sotio si secero unir con elial tri . Anche nul principio della parte piana molto aura agevolato it rOcco naturale, che da un lato vi s' incontra , e che suppili al fondantento ingran parte. Ma net montuoso pocliissimo det fabricato e m nia lo , pocliἡ

raglia su ratio , che avea pili porte , mr te *aali si discendova , e venivaciasclieduno a suo i mocciii. Ne restano atquante benefiε sfis ate , conquescite peZEo di volta quella, cli' e prossinia at diametrale ingresso gia dethritto , montava, perclah il terreno quivi non supplisce ancora. t se trando dalla parte opposta , si ha su la dratia uti tratio di portico con dueuscite at di mori, ma vi en tosto attraveriato dat macigno dei colle.

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