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arare ii quale , e gli altri clue pari mente, non posse negarei di non aver
io erano pili ample deli' ait re ; clie te scale non eran punio disposte, Coinei rappresentano in tuite te stanipe det Coliseo; clae i Vonutod bassi non da- vano adito nella piaZZa, Ina per grassini interiri incitean net luogo pita nobile gli spetiatori: che nulla cinis interiore non vi eran prigioni; e cla rnet muro che instentava d Podio, non vi eran porte. Con niOlto placere lio altaesi vectuta la plena e indubitat it confer a della nitova scoperta det S praOrmato Toscano , e dei potersi ora con tutia sicure2Ea ad litarne leparii arcta iterioniciae , e gli ornanienti , cpiali non e stersi conservati in v Tun e tifiZio antico . hanno finora croestuo i Maestra. Ma voi cred crete sors , clae clopo tutio questo troppo io si a lontano ancora itali' avervi rei conto deo li Anfiteatri es Francia, mentre Vede sene in tante Area di essia asseriscono i libri , e te stam pe : ina nella Francia ancoralo stes Io appunto che netr Italia in tal pre,posito auviene ;ciοῆ, ch'alira ne sogni fovente , ov' ombra non ne apparisce , e non vi rado,
ove non furon gia mai. Ogni senibianga es ovat figura i Ogni principiodi arc.ite, Ogni antico intro , che sembra in figura es semiccretrio , fa pensare , che Anfiteatro tui fosse. Ben' in clieci Cuta , altae grandi, attrericcole , gli asseret Anfiteatri ho ricercati in vano. In Lione, in Vienna, an Marsi glia , in Bezicrs , in Narbona orima certamen te non ne rimane , eeosi in Harigi doue rea gli altri anche ii doreo Adrian Valesio Io vuole. SOpra tutio , benche in forinato deI contrario gia fossi, ho voluto po tarnai ad Auriin in Borgogna , t Anfiteatro delia quat Cire1 e starnpato re plicamente in tre superbi plani, e asserinando in olire, che si conosce neti' or Einale , cons eran quaciro, e come Ie scale erano a presso poco dis
afferina, sesso non v'ε, che stando a pochi poss, si vetaa sopravanZar da te ra. Fuores Citta at presente , ma centro it giro deli' antiche naura, clove
finisce it colle , curvas it piὰ cli essio quasi in mezo tondo. Verso la ei ira Rotto PeZZi fanticiae volae rimangono, concentrati ne ita collina, essistri
btiiti in dis tinge uguali, ma coperii clair etha , e quasi nascOsti. Per queste volae si ven ivane'sradi. Tai vestigi ben posson credersi di Teatro, re
Clae in una delle estremita delia curvariara , si ha una relici uia di muro , quat serravata in linea retia , it clae non compete ad Anfiteatro. I allapatae opposta ornaa alcuna non apparisce, e i poclii tanaastigii fuderii non arrivano a sarsi scoprare da chi sta nel pian superiore , o da clai raceman-xlogii non vi si appressa : dat popolo in volgarmente clatan ari cives Iu-hot. L storia illa utun d i di ne Thomas publicata in soglio seneta nome rantore net i 6 6 o , gli clatanaa Teatro n. ὶ ' nelle striis . e vella terra . e Risern a con tutio cio, ester Huale M Team di Verona icosi consondendo 1
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notia in se non che non era da pietra. Per questa inamaginisione, che sossegii uouale ali ' Arenam Verona, queli Autore posse ne ita sua Storia it disdigno di essa , non gii veridico, nia quale era stato publicato da linea Vico .c Lit t. igorio; onti nac lue pol , clie it Isegno inserito in liel lil rosa stilo Credino dely Anfiteatro SA inun , e conae tale replicato in altu amosi volunii. D'aliis c uta , clove non lao potulo portarimi, ho procu tate buo ne noti Zie per lettere , e vengo as licuinto non vectervisi clae rima fugit aflatio incerti, e ila' chiali nulla ini parat si pollia. Tanto nil vicne asserito ancile di i ordi, , t 'Aniueatro delia quat Cliti fit nominato fin dat Vineto, da cui si ha net filo contento draulonio, Conae veni v a cilian aso Palamo, e conae fin ii'auora sol ιeraut religate ne riniane vano: cti Paeste contuito cio io era sin notarinente curioso , perchE ellendo M'uanto discos led 1lla Citia, dourebDero estere inlatae, ni confuse per salnicite posteriori e facili in clourebb'esserui di scavare , e cti sco prire. Ma la stagione , e lastravaganZa de' te pi non ita permitero ii viarea O. Ora una cosa in questa materia sit vuOl sopiat tutio avvertire. Saranno forse in alcian luogo avan et i di recinto , clie possono aver servito at medelinio uso di Ciuoesai, ecfre per potervis rimi rar d'ogn' intorno , auranno ancora potario chia Naartii Anfiteatri; nia io e nci nnio Traitato , e in maesta ricero di quae superbi edisin intendo, cli' entulando it oranti' Anfiteatro di rito , erano stupendi e per magnificen Ea, e per aris , e pollicino prestardo menti ali' Architettura ed avean pili ordini ci 'arctat uno sopra l'altro, e pili corri
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tere , edi non perder di visu la vostra religion is Vitruvio , delia quale paraui scoprire ogni giorno, pili quanto Abiam bisogno. PS. Vt sara gia stato stricio, come questa ReaIe Accati ita delle Scien re a voi quest' anno ha giti cato it premio per lo scioglimento
ael Problema ultimaniente propollo. Tal gi Lazio reca per certo non Poca gloria a voi, venendo da un cosi rinornato ed ill iis ire corpo i maonora attresi maesti insigni Soggetti, tacendo conoscere con quanta di sin-rerellateZZa renclon Duslizia anche a' forastieri. O quanto nil spiace non aver qui meco qualcite copia den' Opere vostre , per poterie presentare a 3 ignori Accademici; e speciat mente i Neir l pistola i dove traitate degli strumenti , che avete inventati per destri ver la Tracioria , e la Logar in mica , quali initalia sono stati giudicati tanto opportuni a promuOVersenapre pili la Geonaetria sublime.
BER NARDINO ZENDRINIMA TE MATICO IN VENEZIA.
partenZa cla Verona, in torno allam fricolia di metiere in clii aro ala Une parat ile' Teatri antichi, mi ha facio venire in animo vi clarui noti Zia, erauuagliod'un Teatro, che liotrovato in t rancia, it pili intero di Planta , sano stati cla me vedini. Questo porta da gran tempo u nonae vi Circod tranges. eli' istoria di quella Gitta . stritta cla Giuseppe de la i 'ise, esta Inpata in olanda neI r6 3 9 , se ne paria confusaniente , mischiamlo in- sieme, come e solito , Aii fite atro , Teatro . e Circo: il gran muro , clieancor tussiste, e di cui parierou vi or ora , vi si clitanaa acii.ι mordionale , e settentrionale det Circo ; ii di segno , che vi si ila deli' interno prosperio , non e ben preso, e non serve; vi manca attresi lapianta, chein quest' edi-figio era it pili es en Ziale, e non sii sa intendere, conte su in Piel luogo i in
lo dehibo consessarvi , che arrivando nella piaetra , e presentando misi tutio a un trario quest' edis,Zio din angi a gli occili, rima si attonito cli ni x v lia; percM victi un nriiro alto presso a II o plecti, cli' e ratrema d 'una
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spereo si vegsa di tale ainpiegra, di ta nobilii, e es tal conservatione:
II pian terreno h altissimo: le colonne plane, clae son tra leporie, eston Pochissimo : architiave in qua raro membra , fregio stlatereo, e b ' intesa cornice. Ttute te particolarita , clae in questo muro si vetaono , proelian motivo di niaravi glia , non coni prendosene a primo trinito la ragione. Lagran porta di mezo, arci Hiravata, e insten .e Con amo sopo, s'inal Za conrevedete, clii uso pem d antico lo spinio, cli' ἡ sorio l'arco. Le due colonne plane che son dalle parti, interrornpono ii Sopraornato; i lor capitelli pasrebia fossero stati rasi, nia cosi furon posti, o finii per Inegli O clire. Due porte son pid alie, edi manieram versa: gli ante petauli inuspaetj sonchiusi, e la porta proslirna vertit me ῆ pari mente serrata d'antico niuro. Pari Q nel sine di quelle pietre, che pili sopra sporgono in mori, senZa vecters u perclih : vede si ancor ineno la ragione degli arcΙai ventuno figurati a ni Eo ; pol cith son tuiti finii. e chiusi, ellendo si nolla prinia costru Zione continuato tra esii ii muro air iste illa modo che net ri inanente :flii Occlii rotonili , che in net mero, forano da parte a parte. Chi se prebia pari mente render ragione dei principio d'arco, che sopra quel di inego fende Parciti trave , e it fregio , e alia cornice si tronca 8 Ma per quanto spetia ali' Arcti it te tura, ostemate in graria que' capitelli a perpendicolociae pilastri, che niente han sotto , e pare litano in arta : con tutio cio sanno in otio bene in quel sito. Abbiam di questo altro e senapio net terro pi, no dei P Arena di Verona , it cui modo pero non sara pili cla dir' unico , enon doura piii recar maragviglia r Palloeta non lascia Illinguere clo chemanca, e non impe sisce ai godere clo che vi E. L'ultinio tratio h partus da tin cordone lavorato. Iac pietre , che sporgono preiso alla cinia, sontrusorate in quadro : quelle che perpendicolarniente itostanno. hanno solamente piccol soro per dar esito alr avia piovana. La somnita E ornata
Quat sorte credi fiEio potesse esser questo , io non sapea pensarmi, per cliε il Circo liticea fra inel non anclava a cosi grand' alte ZZa,ed avea Tradi, e logge, e polava sit gli archi: che potes h con la parte es la servircii termine, e di fondo a un Teatro, di cui a lauio cosi diversa idea, non Irai passo per Ia mente : ma appena girando mi trovai dair altro lato , ed a1rpena ebbi posto ii piede sui vicin colle , che parti, e consormazion diΓeatro mi apparuero claiaramente. Lecone ri levata in gran parte la pianta , che vi parra molto impersetta, mentre usi fiamo di viaer ne' libri, ene' fogli i I eatri antichi seni pre persetti, eis interi: ma sappiate, che inquesto dise o non e , se non puramente ci5 clie in qualche inodo sussiste, e si vecte; ladovenelle stanipe si delinea Ogni Teatro, come c'immagini aniche follie; e da ogni piecola reliquia dei P esteriore, e deir iuditorio anto no , ch' e tutio cio che si sitot trouar conservato, seguendo rei. Inpio, e te
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iue pissilicate in Italia iiugent' anni sono, si rappresenta oriripi unedite, ancile la parie delia scena, di cui non si liad'orinnatio vestigio alcuno. e dena quat parte non crinio si pollia in verim altro luogo vecter tanto . quanto ad Oranges si vcde. Penso pero di potervidi re, Clie con veriti, elicure ZZa non si e torse Inostrato pili tatuo nelle stam . quanto in Paestis
disegno si mostra. esto Teatro fu fabricato col vantaggio della sitilaetione . di mi si secasen pre uio in que' tenipi. quando it paese ne prei lava ii comodo a ci ob
perio. In ei a sono due porte, per Ie *1ali cliscendendo dat colle. si enuava in ua corridom largo 9 picis, te cui pareti son foderate di placole picueri radrate. Non appar incivi vestigio , clae vi solse inat volin, nisi en sti si ggono pia linee ai buchi, dat clae pare in sic si, clie sopia Mello Dom-dorre fostero logge di legno. Nel pinuo dei niego viene in tuora un serui tonito, sopra it quale. ioveano ester tuo ii clistinci.La inuraglia interiore ciet corridor' i stellio, seguendo ii degradar det te reno , viscende dati' altro lato asiai pH, e forina anche runa delle paretierat rara core idor pili basso, largo 8 plecti, e coperio da volta. il qtiale va a congiungersi co' clue archi d'ingresso, e petis nel plegare verso I corni delia Scena si alloniana clalla uiuraglia osteriore, clie coine abhiam derio, massimaniente a sinistra, si allarga pili. De' graisi , clae vi eran sopra quallatae pisecolo vestigio resta, c si rico nosce, corne ii niuro imorno di questa corrictore foranava la fascia d una Paecin Elone, apparendo vi anche la pane orizon cli essa, cloh la strassii atquinto pili larga de' gradi. Calando ancora, si v gono in un luogo i segni di tre o quatro gradi , cli' erano in lagitati nel ma-cigno: indi pare, che da una parte altro co dor si avesse, pol altri gradisino at piἡ dei colle ; ma essenὸo diario copereo di case, e di minue , p . si pub scoptir deIr antico , e niente pili vi posse dire per inran w sperinali' litorio : ma questa non ἡ la parie clo' Teatri psu oscina , e pul ar a Rrilevat si, assar Conforme essendo stata alia gradatioue degli Asireatri. Asinistra iten' inlitorio flesse, sorse per sostentaria terra det monte, fu alaata una gran -raglia, ahe riuscendo in semicerchio ancti' esse, seminuprincipiod'unestro Teatro. Potrebb' egit eller quivi stato Poleo, che climVitruvio trovavasi a sinistra de Teatris Sotio terra e un gran conclDGO nes
Rit orniani' ora at gran muro poco avanti rappresentato , ed alle pone, che in ino. Via vcilete nulla planta, come quella di umo, e te due Per
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mane, ehe son ne* uicinae estremita, davano adito air interiore, e eomerali re meticano solamente in tacerii, o stanZe. Se u secondo miro , ch ἡ
distante tressici pie Ii dat primo, non avea potae, no passigsi , qtielle tange
non auranno servito a ui dei Teatro , Ina d'altr, speriacoli, clae per quam to io gii dico , si iacean mori, di clie vi parte o sui fine. M a se velamentele avellie, non si puo ac Nare, perci ἡ quel muro interiore e per di den tro , e per ili mori resta atramente intereato, e coperto, ruorio essendo lospazio tutio a uso di pragioni, e GbitaZioni , ἡ pero molio proba I iit che si . I a poria di mego serviva indubitata inente i 'ingresso a gli Attori sceniet, e probabilinente per loro soli servivano anclaeu quari ro stulet te , che sonne' diae quadrati laterali, michε da es si si palsa va, come apparisce, ait' int rior della Scena. Questi quadrati sono ora coine due torri deli' istessa c striigione in Ogni lato : nel pian terreno la anno sei porte olue air interna, ch' ε architravata, larga pie si I q, e altilsuna, formato rarchitriive con
uittaro pieue per parte, eis una cuneata ne i m eZO. DOveano queste torriservire per uarienervisi gli operatori, e per vettir sit, e per tenervi gli utensili, e prepararvi te comparie, e te ponare Teatrali, e ci doveano essere ancora stanZe per Drovare i bal li. In alto, dou' era un secondo plano , si hanno net fianco es terno due gran fori arcuati, chiuli posterior ente: nelfianco medelinu, per cli mori son tre cornici, tina delle quali si reonca. Manet uto opposto, clae resta verso la Scena, sopin il filiae reo passamio arcti i-travato, pili vicino at muro esteriore, si velle Un' ampla nicclaia, o vogliaira dire incavo qua irrato, cis en tranci muro due pie Ii. In est o huna coloni acon suo capitello, clae par sostenere ii travorso ct i sopra, nia essendo a cluetereti dello spaZio, e non in meZO , o non vetandosi colonna alcuna nellas nil nicclita, cli' e net nauro dirini petio a clitello, o per qualciae motivolat colonna fia aggiunta clopo, o niancano ratire. Ricorre sopra una cornice , e piii in alto ancora altro , e niolto amplo incavamento si velle net
inuro : iluerianto si olserva dati' altra parte net muro Opposio. Cr verro ali' interior sacci itai det secondo muro. Io tengo , che questa foste la Scena, vi cui gli eruditi si non sinora augurati in vano di scoptarqualche parte nelle reliquie de'Teatri antichi: tria non bisogna equiv ear, conae E solito, perla disserenga de gli anticlii terni ini, ede' moderni. Scena siclitanao antica mente ii principat pro spello. Quello spario, chedanoi s dice palco, o Scena, da anticlii si chlanio Proscenio. Il ra levarperistin metue la consor Zione de reci Teatra, e de' Roniani non solamente gioverobbe alr Arcti iteriura, ina alia Poesia, perclaἡ ci condurre be a sciogliere alcune disssicotta , e ad intendere assat naeglio alituanta passidet te Trii gessie antiche. Dustent' anni sono I Alberti, Baldalsar ita Siena, Daniel Barbaro , it Sertio, ea altra ne compos r pialite, e ne clivulgaron mih gni, a due scorte Oritima Dente attenendosi, a'investigar te reliquie . edi scrii nar Vitruvio. 1 e lor figure son pur te niedes me, checon pochi Gsimo es vario ci si presentano ancora da chi traria di questa imateria , eche si veggono ancile in De odete, in Permuli, ei nutri bravi modenti.