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il carattere delia sua sermerga. et Ecco, subdit Gerdit, se condo Ia predicagione di Bossuet, onde viene la larga , ela fermegga det Primato. v Idipsum mirifice quoque clarissimus Muggarelli confirmat, ita scribens: K Questa promessa e salta a Pietro, e none satia agit altri apostoli. E perchey Perche Pictro e quelloche ha meritato questa gragia riconoscendo singolarmentela divinita di Gesu Cristo ; e perche Gesu Cristo paria a
Pietro solo, e non agit altri. E vi sarebbe cosa piu ridicola, quanto ii volere come pretendono alcuni che Gesu Cristo abbia comiticiato it suo discorso con Pietro dicendo: a ioti dico che tu sei Pietro B , e pol abbia voluto ragionaredi tuiti gli apostoli , o di tuita la Chiesa, o di se stesso
dicendo a e sopra questa pietra edisichero la mia Chiesa, ne pol abbia di nuovo rivolio a Pietro ii suo partare dicendo, ue a te daro te chiavi dei regno de' Cieli Θ , SoΙe prime parole a io ii dico che tu sei Pietro: v non han
sta pictra edifichero la mia Chiesa η io vi domando chesignificato , che fine, che proprieta hanno in se stessequelle prime parole y Prendetele pure se vi place da se sole , et io ii dico che tu sei Pietro. v Bella notigia che Gesu Cristo dava a Pietro , cloe di uti nome ch'egli gia Portava da qualche tempo, e questa notiata a Che Propositoῖ Pietro avea delio di Gosu Cristo ch'egli era it figliuoldi Dio , cosa espressiva in se medesima , e sino a quel punio ignota a tuiti. E Gesu Cristo quasi in ricompensa di questa consessione gli manifesta ch' egli si chiama colno me di Pietro. In verita bella notigiat Ma no , Pietro si chlamava prima solianto Simone , e da Gesu Cristo medesimo quand' eoi si pose a seguirio rice velleii nome di Pietro. Tanto peggio. Forse saIto in capo a Gesu Cristo d'imporre per ischergo a Simone uia uuovo
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nome SenZa sine, se Za allusione , e senga significato λ Ese v'era un fine, un'allusione, un Significato, quarera , o quat' esser poteva, se non la Promessa sattagii appunto inquest occasione3 it E sopra questa pietra edi fictero la mia Chiesa. u Cosi connettendo te prime parole alle seconde, Gesu Cristo ha savellato con proprieta, e con significato.
In altra maniera est ha pariato dello stile piu ridicolo , in cui possa esprimersi ii piu inelio e roggo uomo deIVolgo η i . ARTICULUS II.
Petrus aliorum omnium sostolorum nomine non respondit.
Si D. Petrus non in propria , et singuIari PerSona, Sed omnium aliorum apostolorum nomine , sive, quod idem eSt, Per modum Praeconis respondisset, vel id praestitisset, inquit Dominicus a ss. Trinitate, quod caeteri apostoli hanc illi provinciam demandassent consultatione quadam inter se prius iacta, vel quod sciret quid illi responsuri
essent; neutrum autem dici potest, Videturque esse manifeste contra textus Evangelici Veritatem , in quo solum Petrum non ox aliqua consultatione humana, sed ex revelatione Patris praeclaram consessionem suam didicisso legimus; ait enim Dominus: Caro et sanguis non reνela-
Cyrillus Alexandrinus 4 , Augustinus so), Leo 6 , docent
i mxxareui buon uso della lagica in materia di Religione t. a.
2 Hilarius lis. s. de Trinit. 3) Chrisost. Homa. 55. in Matth. 4 riuus Alexandrinus lib. II. in Dan. cap. 64. 5ὶ Augustin. εrem. 224. 6ὶ Leo serm. II . de Passione et a. de 3s. Petro et Paulo.
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Petrum ita primum esse loquutum ut nesciret quidcm , quid alii de ea re sentirent si). Clarissimum etiam Iacobum Magio audire praestat hac de re ita scribentem: u Cotesta asscrgione, che s. Pietron ella sua prosessione di sede rappresentasse ii collegio Α-postolico, e pariasso per tulit , e in nomo di tuiti , e aia satio priva di sondamento. Converrebbo dire che s. Pie-tro cio facesse o per ussicio come gia capo dei Collegio apostolico , o Per Commissione di questo. Ma e salso ilPrimo Supposto, perche come rissette ii Bolgoni: si ii pri-n malo su bensi promesso aliora a s. Pietro , tibi dabon claves, aedisicabo etc.; ma aliora non gli su conserito ;η e pol la promessa medesima su susscguente ulla conses-n Sione , non m antecedente. Dunque quando s. Pietron sece questa consessione non ora capo dei Collegio apo- v stolico ne esset tamente , e neppure per promessa diu Gesu Cristo. v It secondo supposto, che S. Pietro Par-lasse per commissione degli apostoli, non solo rilevasipunto ne poco dat sacro testo, ma Viene positivamente
escluso e contraddetio da tutio it contesto dei citato passo di s. Matteo , dat quale e attres1 evidente che Gesu Cristo volle con la promessa di uti distinio Premio rimu-norare in Pietro un merito distinio , o Proyris di tui solo, merito consistente Della pronteZga, chiarezga e pubblicita delia sua consessione η a).
t Dominisus a ss. Trinitate de Summo Ponti e Rom. sece. 4.
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ivii adseersus Petri Primatum colligi potest ex eo quod caeteri etiam apostoli claDium potestatem accePerint.
Adversus Petri Primatus hostes opponentes clavium Potestatem etiam caeteris apostolis suisse collatam asser-re juvat Gerdilium ita ex Bossueto scribentem : α Mon- signor Bossuet in quel sermone sult' Unita , cli' ei pronungio neli' apertura doli' assemblea deli'an. I 682. , Os
Serva come volendo Cristo stabilire it principio dest' unita della Chiesa, diede in primo luogo a s. Pietro solo, ed intuita la sua plenezga Ia potesta delle chiavi, prima chedi questa lacesse partecipi gli altri apostoli, ed e questo
un salto, che consta dat Vangelo, conforme at quale sag-gia mente rileva ii dotio Prolato, come u i intento di Crin sto era mani flamente di riporre primamente in unn Solo ciO , che in appresso pose in ptu altri : n Masegue Bossuet, Ia concessione, che si sa in appresso, nulla
toglie a quella chh ba procedulo. Quella prima Parola , quodcumque ligaveris deita at solo s. Pietro ha diggia subordinati ai suo potere clascuri di quelli , at quali saxa
detio in appresso: quorum remiseritis etc. che sono gli altri apostoli : i inperocche Io promosse di Cristo sono, Co me i suoi doni sine poenitentia , o cio che su dato una volta indefinitamento, ed universalmonte, e irrevocabile. Ol treche la podesta , chc Si spartisce a Piu e Piu , portala sua restrigione net suo spartimento; Iaddo vo Ia podesia data ad un solo sopra tuiti, e senZa ecceZione Porta Secola picneaga, ne avendo da dividersi con altri, non conosce altri limiti suorchδ i prescritti delia regola. et Adunque in primo Iuogo, subdit Gerdit, se la podesta dellechia vi riposta da principio nel solo s. Pietro su podesta
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indefinita, universale, senga eccegione, e sopra tuiti, se laparoIa di Cristo nel conserirgli una tal podesta gli assog-getto da quel momento quelli stessi , at quali volea sarne parte in appresso, est e di tuita evidenga, che in virtudi sinita podesta , quat da principio su data at solo s. Pietro, ebbe ii solo s. Pietro, ed ehbe in tutia la sua pie-nezga rordinaria , ed immediata podesta di reggere tutioil gregge. Che se in secondo Iuogo Ia partecipagione , chedalia podesta dolio chiavi su in seguito satia da Cristo agit
altri apostoli, nulla tolse a quella pleneZZa, ed universa lita con cui su da prima riposta in s. Pietro, egit e di u-guale evidenZa, che anche dopo la sopravvenuta parteci paZione ritenne s. Pietro in tutia Ia sua plene2ga la flessa ordinaria , immediata podesta su tutio it gregge, che glisu data irrevocabiimcnto da principio. E siccome in tergo luogo tutia quella podesta che a s. Pietro su data in ordine at regime universale della Chiesa , dovea trasmct- tersi ai suoi successori, ne viene in conseguenga, che hasempre douuto perseverare Dei romani Pontefici successori di Pietro Ι'ordinaria immediata podesta conseritagii
da principio di pascere tutio it gregge si . n
u Prosecto praeclarae hujusce doctrinae quam Bossuetius latius exposuit, summa rcfertur ad haec duo capita, ut ait Gerdit i. Ecclesiasticae potestatis plenitudinem Super Omnes, et sine ulla exceptionc uni et soli Petro primitus a Christo datam , idque antea quam in alios apostolos diffunderetur. a. Per illam partitionem, qua potestas Clavium in caeteros apostolos deinceps diffusa est, nil detractum suisse de potestatis plenitudine, quae Primitus in uno , Soloque Petro viguit sine ulla exceptione super ipsosmet apostolOS,
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quos Christus prima illa singulari alloquutione Petro sub
u Quid ex duobus hisce capitibus consequens sit, patetiam per sese. i. Si primitus in uno Petro tota viguit plenitudo Ecclesiasticae potestatis, tum profecto unus Petrus utpote solus Dux et Pastor universi gregis ordinariam Certe et immediatam in universa Ecclesia jurisdictionis potestatem obtinuit. ng a. Si partitio. quae subinde facta est in caeteros apostolos nil detraxit de pristitia illa plenitudine in solo Petro Primitus collocata, certe Petrus , posteaquam caeteri etiam apostoli potestatem clavium accepere , totam quoque retinuit pristinam illam super universum gregem Ordinariae, et immediatae iurisdictionis amplitudinem, quam cum plenitudine potestatis super omnes, et sine ulla exceptione primitus acceperat. a Summa doctrinae Cl. Rntistitis hac brevi conclusionc comprehinditur. Uni et soli Petro primitus data est a Christo potestatis plenitudo super omnes, et sine ulla eX-ceptione ; primitus ergo Petrus habuit ordinariam et immediatam iurisdictionem super universum gregem, ac D minatim in ipsosmet etiam apostolos , quos alloquutione illa prima Christus sub Petri potestatem redegerat; atqui nil postea detractum est de tota illa potestatis plenitudine quam semel et sine poenitentia Christus in Petrum contulit; ergo si primitus Petrus cum potestatis plenitudine ordinariam super omnes, et immediatam iurisdictionem accepit, eam Postmodum in successores Prorogandam
retinuit si): ηΑudiendus etiam est hac de re sapientissimus Capcllari nunc s. Pontifex Gregorius XVI. et Se it poter delle chia vi
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su conserito a s Pietro in premio delia sua consessione , - come Io su l'essere costituito pietra e fondamento , E undiritto primagiale Se it diritto delle chiavi su a Pietro direttamente conserito come privilegio di sua pri-
pol per essere primaetiale , ha Ia stessa natura degli altri primaetiali privilegi. Cio posto discorriamo cost. La Prima Zia deve essere operosa , attiva, essicace, ed autorevole aldire det medesimo Tamburini; dunque gli stcssi pxivilegi, che la costituiscono, douranno essere tali, ma Controdi essi abhiam sentito dat Signor ex-professore, Che non pub sarsi prescrigione Veruna, dunque nemineno Controla loro attivita ed emcacia; ina sospendendone Ι'eserctgio, si sarebbe questa prescrietione , dunque non Potra VenireSSO SOSPESO, dunque nemmeno it polra 1'eserctgio dei di-ritto di govcmare. Μa non potendosi sospendere 1'eserci-gio, ii diritto e indipendente. Vengano qui i glansenisti, e dicano che Cristo conscrinonmeno agit altri apostoli questo dixitio. Conseri e vero ii potere di sciocliere, e di legare, ma dipendente sempredat potere fovrano di Pietro , ed uti solo rissesso hasta a convincerto. Porciocche ii supremo dominio non si esprime tanto nel legare, e nello sciogliere, quanto net Possesso desse chiavi, che importa uti potere indipendente digoverno. Molli ne banno reserciZio , benine non ne ab-biano Ι'indipondente possesso ; dove si avverta che Gesu Cristo disse at solo Pictro tibi dabo clapes etc. asi altri Pol semplicemente, quorum remiseritis Peccata etc. Senzasar delle chiavi mongione vcruna. Si dira che in Cio Pre-CiSamente esse Consistano , E che quindi em superfluo ilnominarie P rispondo , dunque a pari superfluamente lenomino Cristo con Pietro, quando nulla piu significassero, che ii solo ministero di legare e di sciogliere. Non si
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potratino glammai i NoVatori liberare da questo nodo, senon ammettono Dei vescovi it dritto di scio iere hensi ,
ma con subordinagione a s. Pietro, che solo te possiede ,
Neque silentio clarissimum Muggarelli praeterire debemus Cujus haec sunt verba, a Abbia pur ricevute Pietrole chiavi , per comunicarie anche agit altri apostoli , eat Ior successori ; ma est non puO perderte , perche eglisolo a preserenga degli altri te ha ricevute in consegna : non possono te chiavi essere strappate di mano a que gli, da cui gli altri dipendono netruso di queste chiavi mede-Sime ; non Puo esserne trasserito it principat dominio daesso lui in un corpo qualunque, perche Gesu Cristo te la a consegnate immediata mente alla di tui persona, e non vie in terra potesta Veruna , che POSsa Variare un' institu-etione divina. Pietro adunque possiede la podesta immediata deIIe chiavi, in consemeneta est PuO esercitaria indipendentem ente dasei altri ; niuno puO esercitaria indi- pendentemente da tui, che la comunica agit altri. Sia pure stata data da Gesu Cristo a tuiti gli apostoli Ia podesta di sciogliero , e di Iegare ; ma Pietro 1' ha riceuuta anche in particolare , ii primo , e da se solo , Per uSarne anche seriga it consenso dedi altri, e indipendentem enteda loro ; Ia dove gli altri 1' hanno riceuuta insieme conPietro, e non senga dipendenZa da lui. Pietro riceve que Sta podesta , e in particolare, e in comune insieme cogit altriῖ Ma nessutio degli altri rha riceuuta in particolare e separatamente da Pietro. E cio che significa, se non chencssuno decli altri puO esercitaria con indipendenZa, e COntro Ia volonta, e ii consenso di Pietroy Le opero di Gesu
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Cristo non possono essere superque senZa uu sine e senga
essetto. ora se egii dando te chiavi , e la podesta dei lega me prima a Pietro, solo, e in parti lare, mentre erano per altro presenti gli altri apostoli; indi asi altri apostoli
insieme con Pietro, non ha voluto esprimere, Che donavaa Pietro questa autorita non solo in comune eoi corpo , ma anche separatamente e indipendentemente dat corpoco me di tui capo; in tal caso questa doppia e diversa delegaZione non solo e superflua, ma inducente egiandio al-
Perrore, ed alia discordia. i s
Explieantur Hilarius, Crrillus Alexandrinus, chrysostomus qui verba super hanc Petram adsidem et confessionem Petri referunt.
Nec me movent qui haec verba suPer hanc Petram ex Hilario, Cyrillo Alexandrino , Chrisostomo ad fidem et consessionem Petri reserenda esse dictitant. Respondeo siquidem cum Natali Alexandro ss. Patres laudatos referre ista verba ad fidem et consessionem Petri , non quidem Solam, et seorsim spectatam , sed prout edita est ab ipso Petro, suumque meritum in illum refudit : sive ut clarius dicam haec verba et super hanc petram ita intelli. gunt de Petri consessione, ut illa etiam de Petro ipso exponant, et cum supra fidem et consessionem Petri sundatam scribunt Ecclesiam , causam meritoriam indicant, ob quam s. Petrus eam sit consecutus dignitatem, ut sundamentum esset Ecclesiae. Cum vero supra Petrum sundatam dicunt, subjectum notant illius dignitatis a . Co Sonat Card. Gotti ita scribons u Quando alcuni di loro
r) Mugamelli, Il buon uso della logica in materia di religione tomo I. Parte 3. Pag. 137. et 3eq. a Natalis Alexander Hist. Eccl. saec. 1. dissere. 4.
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dicono che la chiesa e sabbricata sopra Pietro, partano delsoggetto, su cui e sabbricata, e quando altri dicono che es abbricata sopra la sede e Ia consessione di Pietro, accentiano ii motivo per cui sopra Iut e sabbricata; ed e mag-gior gloria di Pietro, essersi acquislata una tal dignita colinerito delia sua propria sede i . ηSed inter utramque expositionem, ut monet laudatus Natalis Alexander cui subscribit Gerdit, id interest discriminis, quod ista immediata est, illa mediata, ista primili Va, et Perpetua, altera adventitia , et temporanea , ista ab initio Ecclesiae quatuor saeculorum serie, Sola tradita; altera vero data occasione prolata. Nam ante Arianae ha reseos ortum illa sola expositio viguit, quae verba illa resert ad ipsam Petri personam, ut constat ex Tertulliano, Origene et s. Cypriano . . . . Cum vero Ariani Christi Divinitatem palam impugnassent, sancti Patres, qui sir-miSSimum catholicae causae praesidium in illis s. Petri verbis Tu es Christus Ilius Dei ωiui , positum animad-Verterunt, istius consessionis dignitatem summis laudibus extulere. Unde quia s. Petrus illius in gratiam , et ob illius meritum, constitutus suerat fundamentum Ecclesiae,iPsammet consessionem sundamentum Ecclesiae nuncu-Parunt , metonymice, idest translato Domine effectus ad causam; ut Arianos illius impugnatores liberius, ac Verius velut sundamenti Ecclesiae destructores insectari
K Se vera, inquit Gerdit, e certa non lasse Papplicagione delle parole et super hanc petram alia persona di s. Pie-
1 Gotti, La Vera missa di Cristo rom. 2. Par. I. art. I. S. 3. 2 Natalia Alaxander Hist. Eccl. saec. 2. dissert. 4., vid. Etiam Ger- dia Coni t. di due Libelli contro si BreMe super Soliditate t. II. Pag. 283. - Zacharia Anti bron. vindic. pari. 1. dissere. u. cv. 3. n. 6. Pag. 319. - Politi Iurivrud. Eceles. unis. e. 1. q. 4. n. 7. POS M.