Delle istorie fiorentine

발행: 1838년

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in pili di ut luogo o che propriamente erriamo, O che ilconcello pilo interpretarsi in pili maniere. Non di men non debbo lacere che OVente, e in singolar modo negli ultimi libri, recavami gran luce it Machiavelli at quale, quando it Bruto lo a seguitato iii a vicino , o credulo benedi rendere colle sue tessi rasi anche allonianandomi unmomento da testo, e COS SUO. Vo dii finalmente qualche parota riSpeti alle Ole, che o pensato Overe aggiungere at mi VolgariZZamento Che queste non iano per talentare a pili ' uno , ioben me Seppi in siccome mi parve pregio deli' opera di- Chiarare e ridui re a uella che credet verit certi atti certe SentenZe che O mi a Visava non accordarsi coneSS riputat bene Sporre On liberi e con schi et-

terga i mi sentimento Anche Michel Bruto adde inquello che a me sembra disetto gravissimo di molli dei nostri torici di prenderseia cio stranamente coi Ontefici non Solo, a que che o pisi, col ontificato. Questa loro mania , mi si lectio chlamaria Osi, a nocitat alia nostra gloria. Se 'Italia bench vini da barbari, serbava lamaeSth d'un pacifico novello imperio se gli occhi eri voti diluti i popoli eran ancora volti verso di essa senZa it ram- marico vegliat e nutrit ne citori dati' oppressione se mediante a saviegga elle luggi e la antith dei provvedimenti Si Osarono ella maggior parte 'Europa gli esserat costumi se, opo e tenebre che Opersero ii nostroselice ortygonte, te scienge te arti e lettere rillaron dinuo, luce, o di ii spinser i loro aggi lire t monti di a da mari pii ben dii si che surono i ontesici iprincipali autori di sistati gloria. E dat ontesci gli stranter gi riconobhero a maggior parte dei benefigit chedali' Italia piovxero sopra di loro ma polcho videro Di

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iii e della dolarina. O non VO' negare ver permesso ilSignore sedesse Sulla cattedra di . tetro qualche Ponte-fice, pur cui OSSe Chiar poter 8Sere di costumi mentur il Principe di Roma, e la ede Ome Cosa tutia celeste rima- Dei si immaculata: a Se per queSt Si avevan a iasimarte persone aench anche in iis prudenZa chiedesse assairis pello' Oleas almen Serbar iVerenga prosolida alla dignita Che se i onteiici, prendendo gran parte elle Vi-cende di questa patria comune, piu 'una volt impugnaron armi per antener quelli Stat che legitti mamente, a preserenga di qualuitque altro principe, possedeVano Vollegi ustigia che Osi adoperaSSero e Se talor anche te OSeloro in mano ii desiderio di levare in potenga i suo , polcho veggiamo allignare Sissati bravia ella maggior parte degli omini che per virtu O per fortuna perVenner ad alto lato, non era da sar di io tanto acerba censura quantola secero que modestini che probabilinente in pari condi-Zioni avrebbero operato assa peggio. Diro di pili cheneppure OVean ri prendet si cos duramente i onlefici, perchi a disses o ad incremento et loro rea me Sarono in qualelie tempo quella politica per cui pessissimo Sie saltano agit tessi storici gli altri ignori e te alti e Repubbliche di questa medesima Italia perci occho bisognadistinguere it Principe dat Pontesce e chi guardi prosi,ndamente nolle Ose Ovri pur conoscere che si a te ambigioni si a te si odi e si a te violenge doli' universale bisognava Combalter On tu te armi o perire. uelli tessi, hetardi plangono con calde inopportune lacrime su i nosti idestini, consideriti bene gli a veni menti elle passale eth; vodranno che i onlefici ebbero quasi Sempre a uorei bene e 'onor et Italia D te molle e 1 maiorOPPOdeplorate ventur avrebbero Orse asstiti questa OStra terra natale, Se nimi Sth, Ospelli, cupidi gie frenate non a Vessor res vano iv d una volt i grandioso divisamento con che i Ontefici , prosondi conoscitori deli altera e discorde indole de diversi popoli taliani, Serbando

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in Italia quolla divisione di Si norio hecia secer grande in

Ogni Sila parte, Olevano Opporta tulla insicine unita in una Sola volonia alia polen a minacciosa di quei 'oliremonte Eassa pili ne uoue a degno quella bile indiscreta di mollide nostri storici , in quanto che OVente Se a Prendosa i contro Pontefici di grati uore e di grand'anima, i quali,

gione deli et posteriori Cosi sece appunt i Bruto per rispello a Sisto IV. Questi che, se obbo a deboli χχ diamar OVerchiamente ni poti in legni, d altronde si uno dei pili valorosi ontefici che sedessero in Vaticano , he Si adopero viri linente per frenare a violen a de Turchi quali minacciavano di divorare furopa, che Steti intrepido contro e repotenti minacci di s ancia erat Lamagna, che lasci in Roma i mille monumenti de suo uor generOSO, Che esse a Chies con sorteZZa araVigliosa cheau volt si a mille rei casi seppe suo alla decrepita vec-chie ZZa Serbarsi maggiore degli degni della fortunari

traltato da nostro torico, he ne es gera i disetti, he ne tace te viri , he ne interpreta in male te intengioni, chelo UO Sempre riguardare come Ontesce e quasi mai come Principe , oratiato , a mi avulso , non iuStamente Iodunque mi a ventura a correggere mediante libere notecto che Michel Bruto dice a carico di isto IV e in genera de Pontefici e anche a quelle sentenZe Che CCCttate turberobbero 'ordine delia societh dat quale derivano tuitii beni che in essa cercan gli omini, mi piacque ranCa- mente contraddire. O mi argo mentat che questa Schiel teZZa Ovesse iescir gradita agit omini clitelli, qualia n-que pareSSe Oro a mi sentenga e la censura che poteSSi incontrare per sistitit liberi mi parve da aversi in non cale che lode, regZo di opinioni ven luto, tener Si deeper Vituperio. Ecco quello che O credulo a reporre a qUeSto Olgari ZZamento a me commesso a VincenZio Batelli, uomo

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tutio intes a beta merita della patria Egli ha voluto anche sare splendida a presente digione con incisioni pre-gevoli, ella maggior parte elle qualia ritratio te sem-biange dei tu illustri personaggi di queste torie. Orna

gione n de pili chiari rari nati in Italia, che , opoSpenta a savella latina, han aput adopraria On SingolarmaeStria per paria nobilinunte a tuti te agioni con unsolo linguaggio

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VIT E OPERE

GIO MICHEL BRUTO G

iovanni Michel Bruto citiadino veneZiano x letterat di gran valore, edi non minore credito, acque in Venegia intorno at 1515 a di amiglia an lica ed norata, studi in ad ova, ed intervenne alle ConVersa Zioni, e allelogioni di Laetetaro Buonamici . alia sua patria, V Per trecent anni ave- vano filio allor dimorat i suoi maggiori, ovet te contra ii Oler suo in thi Che si a Veneχiano non se ne uo dubitare, sacendos conoscere egit stesso tale iri pili luoghi della sua toria Florentina, cio ne Lib. III. a pag. 62. e Segg. e ne Lib. III. a pag. 4 Ib e Segg. ove si his edere elante disensore de nome vene Ziano, ede governo contra te accuse e maliti cenet de Machi avello, mella sua siStola a pag. OG IOI asserinandosi purisio da arii sortitori , e fra gli altri a taminatteo Toscano ne Pesti/ι Ita l. a pag. 116; dat Gaddi ne T. Ι. egi Scrinior non Eccles: pag. 97; dat Bayle Dei Diction hist et critiq. ali articolo Brutus Lean nichelh da Apostolo Zeno ne T. IX. et Giorn de Leiter. Ita l. a pag. 89. Come Pure et T. I. elle Disserta z. Ossiane a pag. 65. e ne Τ ΙΙΙ. a pag. 3 25 ne T. ΙΙ. elleg ore alia Bibl. deli Eloq. Ita l. de Fontani 1 a pag. 42. a Fontanini in una et lera a Magii abeolii De T. I delle Pist. claror Venetor. ad Magliabechium a Pag. 252 dat . Gio degliragost in De T. I. elle Notiate istoricho degit Scrittori L eneziania pag. 496 d. illig. Procurator Marco Oscarini etello Doge della Serenissima Repubblica di Veneria in quest anno 1762. ne volum I. Mella sua et teratura oneZiana a pag. 4ΟO. Ove quest 'id timo Osservando checi Sansovin Pha messo ne suo catalogo dei Leiterat Veneziani dubita che cio abbia salio per qualelie agion privata dissicile a sa- persi e di quelle che alvolt Deli animo degli sortitori vagi tono sopra gni altro argo Henio. Convieri Percio correggere Gio Mace neFE istola ad Lectorem remessa alCale pino deli 'editione dilarigi 15 6 in Oglio itinenchenio nolla Vita Politiani a

pag. 37. David CZuittingero Delia Bibl. Scriptor qui extant de rebus ungaricis unita allo Decimen Hungariae Literatae a pag. 5. erit Koni nessa Bibl. Oetu et no a a pag. 39. heri hanno hi amato Florentino. Ι Maglia hechi Delle sue schedea ISS. inserit nelle nostre memori a penna a pag. 46. de T. ΙΙΙ. 1serina che su ,-

V. I Bruto medesimo nelle sue Epistolae a pag. 596 deIPediaione 696.

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giovanile per colpa dei P a Versa sortiana , o per non O qua suo irascorso, ollonianarsi; si ebbe modo di ritor nurui e non opo pare chi anni, a Per hoc a vi si ii attentae . Si a ch egii vi aveva res ad struire Francesco ne Diero iovi ne di grandi speranete, o 'aveva tenui in sua casa due atini e nesso Veva viati molli meti di gratitudine e la Da assisten et gli aveVa esSOnenter prestata in Una molestissima oc orren Za . Si a pure ch egli era in Venezia el 156 4 donde poscia, essendo di i Nomo alto , partendosi, Si condiisse a ire rare, ove si a qui si P amicigia de duo, fra gli altri celebri Ietterati et tori se Bargeo . Nel 1561 si ei a trasserito a Lucca, e quivi COH- Seguit aveva da luseppe Giova una copia a penna della storia di Francesco Contarini, cui ubblic posci in ione, ove si trovava ne I 562 7 ed Veebbe lungo oggiorno e 'livi scrisse molio e tutio bene . Non contento diBVer Vediata a Francia corse pure a pagna con molle sinistre VVenture

e in quella corte si concili l amicieti di solo Tlepol ambasciator percla repubblica di Venezia a Filippo II, da quale ebbe e citametito Per Comporre la

nominando Bernardo Nava gero, Agostino altero ii e Niccoth Barbarigo δὴ.Volle it Bruto edere anche 'Inghil terra gli virgeri si e la tu parte delle coiti d Europa, e con tali ergo acquisib moltissime cogniZioni, rade Poter 'o sondamento scrivere libri iratoria is Avendo in questo si attempo desiderat Simone Orgat et 'aver presso di seri Bruto per valet si di questo Delsu lavor della storia 4 Urigheria is , a questo esset to gli propos condietioni Vani aggiose ed norevoli, con cui credet te di tirario seco in Transilvania. IBI Ut O , he era nil ora rit ornato a Venegia mos id gran oglia di sar quol idggi ma Passaron otio anni seneta nulla esset tuars 18. Si risolvet te s-Π0lmente di anda colli, primo di Giugno et 1 52 gli scrisse da Basilea,

Che osse in Veneria in deflo anno io apprendi amo alia Dedicatoria ad Alberico Cibo Malaspina Principe di Massa e Carrara de Lib. IV. Epist. Patili Manuti stam pati ne I 56o in Venegia melle quali si trova critio che essendo susterioribus diebus capitato in quella citi it Bruto, venii an da questo sali alerae rare doti deis animo delP ingegno, que principe.

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DI GIO MICHEL BRUTO XXIII Francia, o i primo di iugno dei 575 si trovava in ione i dotide siparii Ollobre ello tesso anno *, e tuns in Vienna d Austria a 24 di Novembre . ut principio et 157 si tro vava ita in Transilvania 4 in - , ita lovi da uel Principe teiano Battori Per scri vere la toria di que paesi ,

sci isse a Clata seniburgo Hae una sua gliuola 'era di i maritata . Egli segii ii mentovato principe gi satio Re di Polonia ella sua spe ligione di

mitiato it Bonsilii, cio da 1 95, e condurio no a suo templo Q. Si appliclicon diligent ulla sua impresa, e Sino da 15 di Gennajo et 15 8 seco

conoscereri est rema pSSione Che Sentiva in se di adempter a tuitici numeriit Uno torico ricercando Cori premur in permissione di confialtare gli archivj di lavere a sua libreria che re ex lasciat in Transilvani quale,

heticli numerosa di libri non osse, era per composta di libri scelli, e ellem igitori digioni senga di essa gli pareva di non saper vivere 3. I e lodici libri iti cui pensava di dividere la sua storia 4, sin a primo dimicembrede 1579 quattvo ne avexa terminali che si leni evano no a 1542 e si valexa della storia di aolo Giovio, cui corroggeva ed ampliaua , peusando pol finiti i mentovati odici libri, di scri vere in particolare a storia di quel

alia res di Lippa, e ella grandeZZa egua gliava 'tre Primi libri de commentarii di Cesare 6 ch egli 'era utilinente servito deli opera 'Ascanio Centorio P e che da' libra di Basilea tu dat uel tempo gli veniva con

Morto pol essendo it deito Re di olonia, si parti it Bruto da uel

regno, OV ea a Soggiaciuto a molt disgusti, e si aveva suscitati de nemici checon cultivi Tigii cercato Vev3no di levargit it credit i 9 o si rittio Presso Goglielmo di an Clemente Ambascialor di pugna alia Corte deli'Imperator nidolimGL Da questo Monarca, a cui era bon not it Bruto, veniae UeStionorat Pure et carat tere di suo storiografo Q. Scrive liostolo Leno δὲ Chesu in questo inconti O che crisse gli Otto libri de Fasti P Ungheria esistenti

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sra eodie dolia libreria Cesare di Vienna No tui taxia tam di parere me Continuasse a storia incominciata solio at altori, e chori detii otio libr ultro non sieno hecia continuarione di quella storia Nel 59 sul principiodi Gennajo ora it ruto in Praga ebbe gran parte eli amici Zia des Dudietio, e et Cratone, alte infinia agioni de quat ultimo i Imperator Massi miliano O ilen ne a uoi servisi . Quanturique pol vivesse sotiori Ombra d tali ovi ani, gli ultavia si dolse heri suo assegnamenti gli ossero ritui dati iri modo che vel a da temere di far vovi debiti , op d e pro 'at pilid una volt i rigor de suo creditori. Si era perci ristretto dentro te carse nisure 4 un vivere frugale, δ' uno e a pisi di due servitori, Una ecchia fantesca in questa manter risparmiando un anno per i altro credeva dicopi ire se medesimo alle molesti di hi reten leva da esso . leno final mente δ' anni, chius it Bruto i suoi torni in Transilvania ne 159 o poco prima H. Vien egi lodato a diversi critiori per 'ingegno, per 'eleganga dello scrivere in latino, peri meriti che ' acquistat uella Repubblica letteraria colla pubblicagione 1 elle proprie opere che di velle d ultri, in ol cune elle quali us veramente troppa liberi in attre su acciat di Plagiario , alia quat acci egi tuitavi bravamente si di sese Q. Ecconei catalogo in cui registi eremo primieramente 'opere compost da lui, indiquelle d altri da lui ubblicate e illustrate, e poscia e manOSCrit te. I. De origine Venetiarum. Quest operetia, hy un icciolo, a belirattat , fer ito assa betae in lingua latina, si trova inserita et Lib. I. delle ist claror. iror subblicate a Bruto Lugduni apud inredes Seba stiani Griphii 1561 in . da car. 181 sin a 192, e su da esso Britto a vata dat suo Libro I. De instauratione Italim, cui riseri rem fra te Sue pere penna, Per cui lyaVeva deStinuta Si egge anche a pag. 1o61 della accolla intitolata Opera aria electa de Bruto, cui riserirem a num. ΙΙΙ ΑΡΟ- stolo Leno desidero che usse ur istam pata ne Tom. V. Cristior rerum.

Venet. D.

Cio si raecogite damn Epistola liberto innio at Lipsi inserit a pag. 342. de Tom. I. della grati Sylloge Epistola rura di diversi accolla e pubblicula da Pietro

Burinaimo e lampala Lug. Bata . Apud Samuelem Luet mans. 727 in . . iero et tori Variar. Lection. Lib. XXXII Cinelli Bibl. Volante eang. VI. ag. 4 Niceron, Memoires Our Seroi a P mst. des Homines illustr. Tom. XXI. Pag. 323; Apostolo Zeno Gior de Leiter, Ita l. Tom. IX pag. 19o e Disserta z. VOS- Siane, T. II pag. 325 h abbruce appresso it Collecti Praec uorum Monument Pisa nae Academ Dei Tom. XXXIV. dellam accolla Calogei una a pag. 146 Foscarini,clella Letteratura Veneriana Pu . 273 a vallere Antones ilippo Adum Delia sua resurione

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II. Florensinc Historii cibri III. Priores cum ἰndice locupletissimo. L ιgduni apud haeredes Iacobi tintiae 156 in . Questa storia, cli' stata inserita a Burmanno ella parte . de Tom. VIII de Thes antiq. et Histor Isai in est luogo, non arriva che alla morte di Lorengo de Medici avvenuta ' di prile dei 1492. veva it Bruto in pensi ero di continuaria Sino a suo tempi, come si apprende verso it fine delia Presagione, a non P a Seguito. In essa, ch assa stimata , e Per cui a meritato Unbeli' elogio damiammat te Togcatio m ha implegato it suo studio in uona Parte a disendere i Florentini, osso per avventiara da esSi dalle imputagioni di uolo iovio 3 oratiando questo di laida sordideZZa , di menZOgna, di a retialith: a vendo con troppa liberi pariato delia casa de Medici, Grandiichi fecero icercare tuti gli semplari delia Prima impressione, Perdere quelli che poteron avere. Da ci procede la molia rarit delia Prima edi Zione . a troppa premora, cli ebboro gli amici de Bruto di eder a Prima parte di questa storia su agione ch egii lascia dola correre alla tam

Pa non e ne tro 3SS Poscia troppo contento, per non averta potula limare B SUO Odo i che non avendo voluto che eguisse delia parte seconda, ii si

avVenuto hyi restata priva di questaria Repubblica letteraria per non eSSerSi egi giamma trovato abbastaneta della medesima sol dissatio. I signo procul Al Γ Mareo OSCarini, ora doge , scrive che a rendere quest o 'era una deligi iis comPitis ira quante se ne contano do 'o risforati gli studii , mancocti Bruto fors quella sola conditione , V egli desiderao negli altri cio animo libero da assione e impercio ch o morde ad gni OC laCas de 'Medici e noture i adopra maniere, che 'aooerso genio di Iucianus a se iis che non conoerrebbe a saggio M accorto Crittore.

Credibilis rende che uir tale spirito di partito fias an dato insinuandone Bruto alla ratica Vula in ione con a recchi Florentini quiui G uggiti Per essere contrar a Principato de Medici Fella qua credentaci a confer nati P osseroare che ederigo degli Alberti olgarizab oco tu i luog hi lutti, Eoo nem Istoria de Bruto uigilato di mira Paolo Gisuio, Pertissimo fautore de Medici, e com ita tone u Libro lo immPreSSe ella citi su idest inlisolandolo: Disese delia Repubblica Floren tina Degli otio Libri di questa toria su satia una tradugione in lingua Ol-gare da Federigo di Scipion Alberti gentiluom forentino ii quale PensaVadi subblicaria colla stampa, a non segii questo suo PenSter Per SSere Stat 33 Vertito hecit Bruto era in pro into di far istam par i detii primi Libri III di essa toria con molio migii ramento e accrescimento di alti et anti, he posci non a comparuero. Si content solamentori Alberti di dari uor it Proemio di deita storia, it quale con titolo di mese de Florentini

a Pepius Ita L Lib. IV. tium CXCVI. ove scrive: Historicum Italiae dedit Urbs Antenoris olim. I unci in Adriacis Urbs sita donat aquis.

Historica si quis quaerit rias Prestet in arte scit itan Veneta est Urbs Patapina minor.

V. te Note alta Libr. Capponi di Monsig. Giorgi a pag. 87.

V. t Sloria medesima de Bruto a Pag. Io II. Anche i si g. David Clementio Tom. V. della sua Bibl. Curiens a pag. 339. iam tres rare la de ita digiones volt rara a trooarsi si dice pure da si g. Mannine suo melod per studiare te tori di irenet a pag. I. V. altros ii Om. II. uvie Amoenita dello Schel ornio a pag. 346 erit Tom. XIII deli a Stor Leiter. 'Ital.

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non gi lo stampato, ma altro ii alto e accresciuio allo tesso autore Laversione de mentovati otio Libri della toria et Bruto salta ali Alberii sitrova a penna in qualch privata libreri di Firenge La modosima loria et Bruto su attres volgarietetata a Leonardo uini Florentino non '

noto Che nemineno questa tradia Zione si uia stata impressa, ii dove si conservi manos riti3.

de certa ia et ratione qua sunt rerum scri 'tores legendi. Lib. I. LPraec fori in conjugalium Lib. I. Cracooiae tyseis Andreae Petricootia 589, 1585, e 1589 11 8 6. Usci posci questa Ra colla Procurata a Gio. Federigo Cram ero colo itolo eguento Io Michaelis Britti Pera aria Se- Iecsa nimirum Pistolaruni Lib. V De Historiae laudibus , si e de ratione legendi scri fores historicos Liber Praeceptoriam conjugalium Liber,u istolis, et orationibus com luribus editione Cracooiensi auctiora Berolini Utricum tebertunt sumptibus Io Michaelis Ru digerit 698 in . IV. o. Michaelis Bruti Sacrae Caesareae Majestatis Historici ad

G mPlissimum , atque illustrissimum Polonorum , et Lituanorum Senatum,

Mniuersosque Regni Polonici ordines de Ernesti Archiducis Austriae, GuyHStae majestatis Principis et de uni inersae familiae Austriacae laudii ut dolio lilia ha salta inessione it Fontanini nella sua Eloquenta Italiana Pag 595 che se son false calviani non doorebbono dirsi caltinnie. Era mi in tenetione, cosi crisse Alborti in principio de detio Proemio Della Lellera a meliori segnala di Roma i primo d Αgost de 156M Leitori, faro dono degli otio Libri delle estorie Florent in sortite a Messe Gio Miche Bruto con

Salvino Salvini masti consol deIPAccademia Florent pag. 63I. Elegantissime Epistole son dei te a Morossio ne Tom. . de Polyhist Liter a pag. 5, 7. In det to Libro ostro in pili ' uti luogo ma principalmente verso i sine, siccome asserma anchori si g. Foscarini ne Lib. cit a pag. 396 che inclinavari nostroautore pii alla mariter larga di olibio che ad altro e con esso insegna lamanter dicomporre te lorie.

L .digiolae di dei te per de Bruto salta in Cradoxia si registra rarae edietionias di rare a Vog no Catalog. Libror rarior a pag. 48 dat sig. Clement ne I Om V, della ib. curteus pag. 3384 da altri citati a quest ultimo exiliore.

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