장음표시 사용
211쪽
ς sopra i loro nomi seritii con cara fieri di pi Ombo. . . . Sonoe pol Sollo quoslo altaro altri eorpi di Santi, de' quali none ii qui parola. Voduli dunquo i Corpi dot Sauli Bonodesto oe Scolastica o degli altri, it dolio signoro Gio: Antonio li soco
sitososia, dei bono aggiungere sede almeno at semplico sat odolia invongi no dei corpi ; potuith, Ove non Sin argomento contrario at rauconto , ii negar sede h uia matto ribollarua ragi Ono, Clio Consoria a credere. Ed in questa credonga Saraiano mugiis rassus mali i loggitori quando narrord di altro scopi imonio di quoi corpi salto nul XVII seculo, pur cui tutiolo narrate cose in quos to documento dei XV socolo, si trova-rono verissime, come la lapide dui Carrasa, od i Santi Corpigiaeonii noi loro sarcofagi lati quali questi li obbo riuollodati. Torbidi o gravidi di scingare i giorni cominularono a corrore net reame, o miserandi per in Badia. Λlsonso ducadi Calabria, uia di bastardo , ora legi limo primogonito di
212쪽
Napoli sano vn pli di schialta lurchos ea . Congiuravano dunque quei baroni, od a papa Innodon o VIII chiosoro dioppoggio. uesti ora grosso con Ferrante, eho it tribulo alia S. Sodo sussost impleuiolito ad una sola Chinea: non si limos Irb avvorso alla baronale conglut agione, e non poribiegna a quot suoco elio ora per divomparo : ma i baroni ponovano in tui molia stilanga, o no avovano hon dondo. OrFerrante per sonore a bada con suo ragioni ii pontusice, penso spodii gli legato it suo sigii uolo Gio vanni, Cassinose Commendatario, ii quale podo post, sare, imperocchii, suSSe quartana, suSSO Veleno, cona' altri vogitono, gli su sorga sl0ggiaro daquesto monito. Duranii quos si moli nol rogno, o per i angi
Erano passali quoi primi lompi cho procede toro lasondagione dolia Siciliana in auarchia per Ruggioro I: aliora varia od incerta la dominagi ino dui principi, stultuanti od
appellare ; e pereii, grande la lieonga dei baroni, o gli abati
213쪽
ra it princip0 nullo stato Cassinoso. Aliora lordine di as Orgarens Iolla, o di armare uomini procedoxa dulla corio; o i Cassi ne si ontrarono nui confini cho terminano ii potero do solidali signori. Alsonso cliu ris ornab la legislagione dei paeso, asso loli Suo imperio, o la suprema giurisdigione in iusto ii reamusi raceolsu in manu; il governo su al post ut to monarchico; sed i Cassinusi abali non dissori vano in nulla dagii altri solidali. Angi, venula in Badia in mano de' commendatari, quoslie8Sendo creaturo dei re, o det papa, o rugi o papali minis ripote vansi addi mandare : io credo che ni Cassinosi aliora non rima nosso altro deli' antica possan a. 4 ali erano tu condi-χioni Cassinosi quando Furdinando Senti rumoreggiare quellurbinu baronale: in altri tenapi it pie garo cho Grobbo saltol'abate in quella contesa avrebbu ben conturbata la muniedet principe: ma abali non orano p ii, te cOSe si amministra- vano a nomo dei re per Giovanni Antonio Camisa col fit0lodi vicurli, vacando it suggio badiato, morio it commendatario GiOVanni. Un grando armare Si saeuua nol rea me; prosidi si deputaxano, Sol latesche calpe S lavano it bel paeso : Alsonso diriggaxa lo c0su, od alla guerrega operaVa. Opportuno tornava ii monis oro Cassi neSe in quella guerra, assor an dolo, o per tenere in dot ore Ia suggulta valle in quos a ribulli nodi baroni, o per sartio baluardo at reanae at venire di os lo
quolla guerra. Fu intimalo ii baudo at priore od ni monaei, i quali, uecotto quattro custodi dulla Basilica, ripararono in
S. Germano, aSpellando quando che suSSe ii destro a forna rvi. Buona mano di regi s' intromise nul monis toro, clio i claustri solitari o tu tranquille culle in militari Stagioni cangi arono ;
cho amaro forni, at monaci questo usulare, o quoi mutat si inpia Zn sorte ii monistero. Ma amarissimo era at coloni od ait assalli dolia Cassinose signoria, che at passare o ripassare dei soldali, pessi i campi vellexano, o lulli ipiet danni duravano clie accompagnano tu guerre. Fuxvi cui dispiaeque ch0 la
214쪽
Saturno moni, nul partamento de' baroni in Salerno, o voleva, tui ritus tanto, gridaro re. 1 Orreva voce, tui dOVer succedere alia Cassinusu commenda, o Iah salso grido Si ora, Clio Se Vera persona cui pol uva dat Si quel grasso uisicio, era appulit OA ragona; o se te vicissitudini dei tempi non avessero os talo, Aragonoso anelio sarobbo S ata in badiale succussione. Foderico durique riguardante gia la Badia come Cosa Sua, o malsolitarentu i danni che quella paliva, ii padre Venne pregando, clie a quelli ponussu modo ; ed aliora su cho Giovanni Antonio Cars alta depuissi a vicorh nulla Badia, perchh at postullo non rimanesso in balia dolle Sol dateSche. Per altro it giovino Aragona curava ii campo per altri, e non ne doveva cogiteruit fruito.
1486ὶ Fordinaud0 versava in mal partito per quel molodi baroni, o pili sorte gli balleva it c uoru a uagione di papa
Inn0congo ; ii quale penso volget Si ad Angib, nonae formida-hilo ad Aragona, a ras temperare i Suoi Spiriti, ove venissem in baldoria. Serisso in salti it papa al re Cario Vlli di Fraudias u la bis igna, o qualche invito aveva salto corrore a Rena odia ea di Lorona pser chlamario in quelli assari det ire amo. Tali ira tali det papa sape va Ferrante, e tenaeva, e percio si aecos bai psensiori di pace, e ardentemente chieSela ad Innocungo. Ilcardinato Ascanio ues orga su suo principale meZZano in questo trallato : la pace su conchiusa a durissime condi ioni per For-rante. q) Fra i patii su sei illo, it pontusice potero a suo talento disporro dolia Badia di Monto-Cassino. Λ questu o a iusto loal re condigioni Ferrantu as80gget lavasi, con quanta buonas ede non sb ; di quosla non ita lenerissimo uomo. Puratfro ilpatio riguardante la Badia stet tu, ed era quello cho pili ora acu Ore ad InnocenZo. Aragona stimava cili chie dersi cla Roma
215쪽
pul nugogio dulla commenda, dolia quale volesse usare a Suo modo. La commenda in satio voluxa a sua disposiZi0n0 Inno-Cengo, per teneria at couer o di ultro reali ordinagi0ui cho la
Tollo di moggo Furranio, Innocongo c0nsori in Badiadi Mont0-Cassino in commenda a Cio, anni si glio di Lorongo do' Mediei. Era tutiora Gio vanni nolla pueriχia, di undici anni appena, percio impotentu a lenore it ruggimonio dot monis fero. Egli uel di ii di Margo sit dichiarato abalo, ed a Sua voce Gio, anni de Titiis vi ventio a goxornare i civili Q criminali neg0χὶ, col ti solo di ornatore generale. Nulla dico vae saceva Fordinando sempi e fomento di qualche venula d'Λugio ini; laseiava sare at governatore, contento di fenero in sua balia in partu sortificata dul monis ero, che ora de locastello li Monte-Cassino, Roc a Janula, e la munita terra di S. Angelo. Cib li 0vo in ale uno serit ture di quoi tompo di Ludovi o d'Amillo regio commissario, si) nullo quali h dullo como pol mantoni mento di quoi tro castelli it re pagasse mille dueali ali' anno e 4 Salamos iu castellano di Monte-Cassino, et a ducasi os o lo misc : allo vice castellano duculi quastro : ae 16 compagni a duo ducali per uno, veni tu mesu 44 dueali,
che por anno monia ducali cinqueeentovinti otio : ad Anto-e illo Carrasa eas sullano dolia Roelia di Iann0lla diodi ducati C lo mese , per quas tro compagni ducasi due per uno, venee io mesu ducati diciolio, cho per anno monta ducati duocentue o sedici: a lo castellano di S. Angelo a Sei ducas to mos , e per Otto compagni a ducali duo per uno, Vene to in See ducali xinsidue, clio per anno monia dueali duecento SeS
Ora ii mos fieri volgore t 'animo a Pontocorvo. Ricordichi mi luggo di quello cho no su narrato innangi, cioli doldiuturno possesso cho n'obbo la Badia di Monte Cassino, dei Vari casi di guerra, per cui ora a'papi, Ora a' re Soggiaeque,
216쪽
u glia di hon saro alia Badia, nulla poluva per la iroppa immatura oth; o pereid diserti od impl0ranti pili solidi gi ,rni
dat ciolo, segri giorni iraex ano uia priore e pochisSimi monaci, i soli r tali dopo quoi malo arrivaru di regio sol datoScho. In tanto ii commendatario veniato in s i i quattordici anni,nol 15 di Margo su donato dolia porpora, ed aggregato also nato de cardinali. J 'amministratore de Titiis eraseno mori O, cd oceo di quali personu sorinossi ii Cassii se roggimento. Λl morso amministraturo uti Raecio Ugolino da Fironge SucceSSe, Cui, Como Colui che di grande amore profugitiva Giovanni, suco presente dolia rostoria dolia Badia de ita SanMicholo, soracissima di olivi, o durans e sua vita da go dorsida tui. Cassinoso patrimonio ora quollo; ma Giovanni ora ilcommendatario. Poeo visse l' Ugolino, o Cario orsuo do Medicis su do putato ad amministratore, ii quale mando suoi ministri por l 'Abbagia a roggero i vassalli Anton Papalino da S. Germano, Giuliano di Ridolso Florentino, Paulo illo Isai iano d'AreZZo, o Geronimo di Camponisco da Foudi tuiti dotiori
217쪽
ed uia canonico pol di Satorno addi mandato Vi mio si sedlson suo vicario spirituale. Como si adoperassero nol ruggimento ii canonico o i do tori io non So. Vongo a tempi guerreschi e calamitosi clio mai por malaxentura cessaron a di Corrore in questa nostra Italia, uia pb per colpa sua, assai per l'ambigione de suo i go 'ornanti. In quos a flagione fortunosa i Cassinesi do toro luminoso argo-
monto doli' andare dolio umanu coso, o di quoli'anti bissimo conpalimento, i bassi virgulti andar mono colpiti di solsori logii alli cipressi. So bassi si lonossero i Cassinosi non ii adire: il papa o it principse avovali conquassati se diserti, la
dro VI, uti di Rodrigo Borgia in prima infesto ad Aragona,
pol amico, per te no 10 det suo sigilo Ciussi h con unabas tarda di Alsonso, dolia Laneia, non voleva Francia; mn Francia volano in Italia. In questi moti Fordinando voc-chio di anni mortua , ed Alsonso su re. Odio covavano
in animo i baroni contro costui, eho in Voro non era Nu
218쪽
Giovanni ora stato eon Cario largo dispensatore dolio possessioni si Orontine, in quel tempo in chii, se non avesse gridato quot libero o generoso uomo di Pier Capponi, schiava Sarebbe
Cario, appena S'ebbe in pugno ii rea me colla capitale, inlusosi allo spallu non10 ggiare una iuga, di cui ora precipuo aut Oro it Moro, e vi onfravano Vonogiani, Massimiliano l' in peradore, Alussandro VI, o Fordinando di Spagna, o gli sus Orga rilornare Onde Venno; mn eoi frandosi clio lascio in Napcili a custodirgii ii c0nqui sto, Iaseth la semonga di una guerra assai diuturna. Λ Fordinando, Hic chiam avano ili attolico, configliato ancho dagli 0bblighi dulla iuga, pomni daVa a grado quella vicinan a dogli Angloini ni suoi stati di Sicilia; e progato da Fordinando II di soccorso per ri aequi- Stare ii Suo, erasi messo in m oggo in quot contrasto. Singolareri medio allo coso di Aragona, olfro alia mutabilita dei popoli, cito appetia dipartito Cario con buon viso oransi raecos tali a Fordinando potetili in vero quot freno Angi Oino non eragran salto pili doleo deli'Aragonoso j su quot famoso capitano
Consal, o Fornandug di Cordova, cho a rogione it chlamarono Grande, che con molio Seiano o valongia amministri, la guserranei rea me per Aragona. La fortuna di Fraucia an lava in basso quando inaspes tali accidenti in socoro rialgaro. Ludovico duea d Ortuans ora succedulo a Curio Vlli, o riuuveva rincalgo
da papa Alussandro. Questi permul iuva ii ripudio a Ludovico; Ludovico procurava parentele con Navarra ni duca Valentino; cosi si mescolarono gl' interessi, Si gratifica no a vicenda, mn lo coso in orbidarono pili. Nel 96 dei socolo docinioquinto moriva Fordinando II, Fodorigo suo Zio ii successu, ii quale per l' indole sua elio doleo Si ora, e per benivolonga Clae por- lavangli i baroni, dava bono a speraro di pace. Ma Luigi XII volova it i amo, Fordinando di Cassilia ancho lO Voleva, esebbono dolio Cattolico, Soppo cosi bene givocare di mano, cho mussa da banda la parentula od Ogni generoso Senso,p0ielth Federigo erasi messo Sollo Sua pro legione, si pose in
219쪽
Sul pretunduro, od alia porsino si veniae alla divisi ano doli ea me per contentare it cristianissimo sed ii catholico. Ma per dividero bis0gnava prima conquislare, o percili ricomi ricini Ono te sanguinoso troscho di guerra. ll buon Foderigo Francia solo temeva, in Casii glia sperava; Ondo ragii malo huOn nerbo di soldati, campeggio S. Germano, e quivi aspellava, clie da Roma venisso a conjunger80gli l'os o Colonneso, o di Calabria it Consalvo, Clio credova ancora suo amisso ; ma ConSala oera Casligliano, e non pili Aragonose. LO elio risapulosi dab ederigo, e conoscendo i Sangermanos i o tui a lalladia ossurus rancuse, porchb francoso it commonstatario Modiei, lolso ilcampo, Si irasse in Capua, pol in Napoli, o sinat mente privo di 00tona, Luigi XII o Fordinando di Castigii a pie losamen est divisero ii relaggio degli avi su i. In tutio questo vicissitudini la Badia plauso con fullo ila came grandissimi danni, tanto pili amari, perchli da straniora gente apportali, essendo Stato it Napolitano suolo in quot tempol'arena ove si dovevano osore ilaro ambigi ni sed iro strantere. La francese parte se vivano ii amministratori dot ori di Cio- vanni do' Medici nulla Badia, ma non in tanto da mostrare identi ali' Iragonoso. Erano canno clie pi gaVnno at Vento, mn non rompeVansi, perchii non sorti. Por altro Spiavano
corte, o gratulagioni at franeoso sece dei conquislato reame, tui ricordando l'animo bono assotio allo suo eoso dol Suo Signoro Medici, o risi aenilogii quadro lagrina evolo dolia Badia Conquassa a e lacera da'ru Alsonso o Fordinando it 'Magon n. In salti solio quei principi, oss0ndo straniori i guardiani dulla Badia, uti grande rapinare erasi satio dolio suo terre. Curioni lamonti doli'Orseo in teso, sed improse a logliornu lo Cngioni Un diploma serisso o indiriggi, ait': cives ovo di Capua, nolquale lui comandava che adoperasse alia riuus rugione doliolio alla Radia, o doli' illogi lima mente donato da'ro Alsonso e Ferdinando a privato persone o a certi di 110me Falcone in