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pensandosi cho non Sarebbe Stata piceola Ventura, potervi locare uia suo figlio ad abale commendatario. Ando pur viaravvolgondo nuit 'animo questi pensieri, e velleva cho i lumpi
non potui ano esset gli pili propiχὶ per mandarii ad os solio. Insulti giunto in Roma, per tellure e per messi Spose ait 'impura loro ii suo desiderio , e ri'ubbe ii consonso , sposelo alpapa Clemonte Vil, o non to li 0xo duro; peroeelit, sobbono
COStui covasse uia malo animo con ro Cesare per lo Smis urato aggrandire cho saeova, pure non gli Si m0Strava nomico, oda vicino vico rh voleva gratificare. Non mancava alta cosa,
che la pontificia bulla , la quale rit ornassu i monaui solio icommonda ari. Como tu pratiche dei viceri, gitin foro a noli gia dei Cassinosi, sit uno sgomento, una trepidagione in fulta lalladia comu per vicina Scia gura; ud avulsandosi non poteruper se, illi per favore di alculi poscule ce8Saria, Si volsuro a
vudore como que' monaci Se ne Stavano colla fronte a fori aptangendo od orando a piti doli'altare di S. Benedolio, sar0bbesi argomentalo, quelli dolor ire per peste o terremoto imminente, e pure non alti O palivano che it timore delle commundo. Supplicavano i monaci, ina la cosa Si saeexa pili trista:
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i ulta Italia, che non pol ovano ancho i Cassi nesi non sonti ruegli os solii. Erano eos ornato se scandalenale te genti cristiane, o crudo anehu i Turchi, det 80qquadro eui avova messo Romat' osorello importulo condolio dat Boi bono; o grando timore oecupaxa gli animi napolitani, aspulsandosi ad ora ad orache it princip0 di 0ranges, succo luto nol comando do' Cesar i at Boi bono, si gis iusso sullo loro torre', per comballoro Loireceo Cho volo in Oeeupario per Frandia. Voniva in saliis Orangos per la xia di Cepi ano , e conoscendosi quat gente conducosso, su nolla Badia gravo turbation0. Abalo Cris stomos eo nascondore sollerra parte det toforo della Chiosa, o par leporto seco ricovorando in Rocea d Evandro coli' abalo di S. Paolo in Roma, risuggit si a Monlocastino por la invasione di Boi bono. Nol partiro consigiti, i monaci a riparare per les erro dolia sndia ; la quale sarobbo rimasta at tulto diserta, ovo D. Urbano da Cremona non to aves se configlinto a restareo ad affrontare pius os lo la morte, che abbandonare quella loro san issima sodo. It consigito di tui su abbrae lato da p
chi , gli allii presuro la fuga, fra i quali l'abale, eho condolli
suggirono con quanto avovano di pili caro , od ii monis toroneeolso mollissimi di toro, cho collo mogii od i figli vi si Chiu Sero, aSpellando cho passasse quot turbine degi' importali. Aluunt s0ldati promossi annungia rono l'arrivare doli Orangos, ii quale, campuggiando l' erciso S. Germano, Corvaro o S. I lia , sali alia Badia col marchusu di Poscara od alquanti soldali. li priore D. Urbano lo inconti 5 co' res tali monaci, odoxo credova Clio nVesso mollo a ira vallarsi per ras tenere con
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monistero, e xisto quella mollitudine di gonto cho vi si erarisuggila, dolio suori uia bando, eho lut si lornassero alio loro
Case, o si deSSero a sar pane pe' suoi soldali: visilli divo tamen lola Chiosa, o se ne ando eon Dio, ma con mollo malo animo vorso l'ahalo ; ii quale rinserrandosi in quolla rocea conas mali, non solo davn argomento d'animo limido, ma anchodi nomica volonta. I) Discoso a S. Germano l'Oranges, ei agunalo iusto Suo Ss Orgo, Spedi Fabrigio Maramaldo colon- nullo ad nsfodiaro Rocca d' Evandro. I 'ahalo non ora malloda mos raro i donli a quella gente : si arroso at Maramaldo, con cui Ora Congiunto per Sangue, e per opera di coslui Ottenne
nolla Basilica di Monto Cassino in uti sopoleretio di mattoni, iustio glielo luxarono i m0naci, quando su tralto ii suo cada-voro datio areno dei Li ri. In quoslo anno eaddo in animo aiCassin si di saro costruire uti sopolero nulla loro Chiusa perio conseri di pios ro, che fosso per lavorO o magnis conga c0Sa
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sico, perchh piet monumento riescisse di fulta sodilissationudi sua sun lita. Io non so Se iusso lutta carita por casa Medici questo spondero tro migliata di seudi per levare uia monumento sepulerato at signor Piotro; mi avulso cho Clemente ne avesse prima significato desiderio , che i monaui Voltero appagare. Il p0ntoseo por inurgo dui cardinale de Cosis , vico-profestoredulla congregatione Cassinoso, Scelso gli artesiui cho douexano In orare questo sopolero . Giuliano od Antonio da San Gallos ras olli orano stati sona pro amatissimi da Medici, o quale amore loro avesso p0rtalo it primo Lorongo it magnifieo h bollox odore nolla vita di tui clio serisse ii Vasari. Loone X, m01 toti Bramanto, si ib la sabbrica di S. Diotro a Giuliano, choxeechio passo di xita nol 1517, lasciando lo Sconsolato si alollo Antonio sed ii si glio Francosco, onframbi valensi archite ut o se ultori. Λ quos ii papa Clemonio volio allogare
it mausoleo por suo χio Antonio e Battista da S. Gallo, soceroi dis0gni e condussero iusta l'0pora es0guita dat valente Opera loro a seat pullo Antonio Sol0Smeo da Firengo : Frandesco Scolpi lo tro si aluo cho sono in quel monumento, Matteo uarii illa da Napoli i tro hasso-riliovi sui disugno di Francoseo. Fu locato questo monumento supulerato in sondo allaCrociera che guarda tramontana, o ne Occupa quaSi ius ta lasaeeia, elevandosi dat suolo troia lacinquo palmi napolitani. Eccet tu aio te Statuo, l'urna o i tru hasso-riliovi cho sono dimarino Carrareso, fulla l' opera h di uia bul travertino. Lagrando baso dei monumento ha in iro compar limenti altro t-lante lavole di marino, Sulle quali ii uuaranta seolpi alutino
dat soldati. In quolla ch'h a sinistra di chi guarda, S. Diuiro
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tino. Sorgono su in baso qualtro coloniae quasi a lutio ritieVO, Scanalatu con capitello corinlo, o roggenti una bella trabea-Zione . Sollo questa gira uti a reo, clio liene ii centro delmonumento , od accOglie it sarcofago, che posa su la basedet inausoleo. Sono at lati duo niuehio, clascuna amandala dadue dolio qua tiro coloniae, con entro te statuo di S. Piotro e
S. Paulo, maggiori dei naturale , condolle da Francesco di Sangallo. Colui che anelio poetiissimo sappia della storia doliuarii, at primo guardarie, consscera in quelle come quel tra-p0lente Micholang lo si avesse iratio appresso gli Scultori italiani in vaghiti dolia fio rogga dot suo stilo, nomica di quel bello idolito dot Greei. Se lodoro la bollog a dolio iusto, blasimo it Sangallo dolia ris trottogga dello spatio in ambeduo que S le
det masso e nullo proporgioni dolia figura, guardando alla larghqχχa dolio nicchie. It quai vigio cum uno ad ambediae luSialue, forna tanto pili disuggra levole, quanto la sublimita dolio stilo richi diluxa uti pili libero suolgimento dolio forme. Neppur loderb la cadiata dolio vesti che troppo aderi Scononile carni, per anelio troppo desiderio di sar ve loro ii nudoche coprono , ii quat vigio rendo pili visibile quello dolia
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sinistro, cui ita puta tollo it gomito Clio prome llelmo. II forso dolia sigura se rivos filo di una leggies a coraZZa Si rella at corpo, di fortu otio sa vodoro ogni rite 'amento di Ossa o di muscoli. udo lo brae in o lo gambe , velle quali Seorgusi uti grande magis luro, per quella giu Sla QSpressione de' nauseoli cho non sono li oppo sentiti, come quelli di perscina desta, tali ii oppo aritonio come di chi dorme glacente, ina di chi Stude assonnato. Ove non vado errato, pari si che questa Statua si a at lutio persetta, o pur soli eo concepimento delia idea et 'osprimu , opsel foedo dolio scappello che non ha saltilo ait 'intendimento dolio scultore. Sul muro cho clitudo I 'arco vollo it Sangallo Scolpiro duo cor line, che partite Si rannodano at lati, con una in gnosa o tanto naturale dispositione di pioghe, eh'h cosa
veramente stupenda a Vedere. Per accennare alla risui regione
dolia carno sed alia immortalis ii dolio spirito, nulla lunotta doli'arco h locato in basso iliovo Cristo risorgonio dat Sopolero con in mano ii gonsalone dulla croco, a segno dili tonso riportato su la morte. Tale si ii bul mausoldo, ehu i Cassinosi o papa Clemento levarons per opera dei Sangallo a Ρiotro Modidi, lo constri di cui, como diremo appresSO, dopo vari anni vi sui ono tradalato. Conclitudo questu poche paroles ili' opera dot Sangallo, che quos o h bellissimo monumentodi archi tellura dol sc colo XVI, in cui h la eleganga di Bramanseo la magnifieonga dul Buo narroti, scompagnaia da qualunque
Nollo Stesso anno in cui papa Clomonto allogava at Sangalloque Sto Sepulcro, mori vasone Guido Fieram sua signor di Mi-gitano, ultimo di quos a famiglia Capuana, chiara per Sangue, celebratissima per queli 'Estore Fieramusca, sos ogno doli' italico nonae; o la xedoxa lsabella Castreola, tacendo eredo it monis toro di Ogni suo avore, O tonne poter leVare uia se poteroni suo marito nulla Chius a Cassi noso. It luogo che te Venno concusso su la saeuia dolla crudiora eliu guarda it m0χχ0di, il
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QSeguito per Modiei, in guisa che per materia, grandeZZa 2 persulto lavoro di travortino h al iusto similo ni primo. Gio: Francoseo da Cliimotio o Lorongo di Fantollo Florentino conduSSero qu0sla Opora per millo conto se dioetolio ducali illoro. Era in quo tempi Giovanni Moesiano da Nola scul oro odarchi tutio venulo in grande colubrita di nomo, e meritamen te; perocchi, chi guarda at sopoleri da lui condolli pol iro si alolli Sal SQVerino, o pol viuui h Piotro di Tolodo, vo di si como is Moesiano lonosso in fanto bol soro la scultura in Nap0li, da non sare vergognaro quos a cilla in saceia a Roma e Fironge. At quale giuiligio io sono condos o dulla Visia delle sue opere, o non dat poco che no serisse ii Vasari, ii quale nullo suo Sen longe in orno agit artisti cho non orano florentini, non appare, tui ossero stato it giustissimo dogli seritiori . La se n- Sol ala Castreola, non volon do cho it sopotero dei suo marito cedesse a quollo do' Medici per magniscuneta e pressanga dilavorio, seolso it dis0gno det Sangallo, o valentissimi scarpollini ; o depuli, ii Moesiano a scolpiro ii sarcofago, in cui secui inclitudere ii corpo det suo Guido od in cui erano per ri-pOSaro melio te suo conori. Ε questo ui urna Che a molli sirit uva dat muro, rella da duo Iampo di leone ; adorna in basulli seudi od armi Ogrogiamonio scol pili, e da uia morbidosogliamo cho ne abbraecia la cornice. Su di QSSa sono quos livorsi dol monaco singulo Sangrino, coi quali ritrasse conm0lia pieta it dolore dolia se onsolata Isabella. Dum facis in foliae eterno funera setu
everunt lacrymis hinc monumenta meis. Queis nisi mollissem tristissima corda, rigerem sa etiam heio toto corpore facta Sileae.
Fa coporellio ali' urna in statua di Guido glacente, fullochiuso in un'armatura; col braccio sinistro raecogito l'elmo, e colla mano destra impugna uia corto basione di Comando, io cho sa arg0mon lare cli' oti sesso stato Capitano negli e ser-
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Ε nol meggo at gran hasamonio una lapide sulla quale Serissero queste parole.
VIDO FERAMOS CRMENN. REGULO Q. C. V. FER. D. T. SEP. ISABELLA CASTRIOTA CONIUGI CARISS.
V. A. LII. M. VII. D. VI. II. IX. II. M. H. N. S.
Lo guerre in que' tempi, non sepos lavano i monaei datio loro cello, vivevano santissima vita. Gli abali dolia congrega-gione Cassinoso, avondo ancora l'animo comproso dei pensior della risArma, orano temperantissimi di costumi, di animo
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mi glio lontano dalia Badia sed a questa Suggetto , abitato da Cassinosi : in questo si rifrasso S. Ignagio per cinquantagior ni, orando, ed af sortificando lo spirito con Ogni maniora
Di quoslo dimoro salio da S. Igna io nullo Badio Bono-dullinu cosi serivexa Gio: Ρaolo Oliva generale delia Compa gnia a Gio: Bat ista Beeci. I) e Ε veramente pare che none songa grande ragione it lamosissimo ordine Benedellino stae interessalo in propagare te regole di S. Ignagio, munir glisi abbia tanta parte in accrescere tu suo virili, i figliuoli dole grata Benedotio dieduro at nostro S. Ρadro la prima ideae delia santith in Monsurrato, o parimente i sigiluoli dei grane Benedello vi agglunsero ii colorito di Ogni persegione nole Santuario di Monte-CasSino : Onde mirandolo come cosne l0ro propria I Cassinest voltero perpetuare la memoria doli'0spirio dato at Santo con duo lapide, l' una messa nella flanga abi-
lala da tui, o l'altra uella Chiusa. In quella leggevasi
S. IGNATIO . LOYOLII SOCIETATIS . IESU . FUNDATORI CUBICULUM MULTA . CUM . CTLITIBUS . CONSUETUDINE AB . IPSO . INAUGURATUMA . COENOBITIS . RELIGIOSE . CULTUM CONGREGATIO . CASSINENSIS IN . EUM . FAMILIAMQUE . EIUS PIETATIS . MONUMENTUM