De invento corpore divi Francisci ordinis minorum parentis

발행: 1819년

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Zioni , unde colla pres villa celerita possano ademptrsi tu beneficii e disposigioni uella Santita di Nostro S ignore. Senga punio egitare te Signorie loro Illustrissime , e Re-

Verendissime discesero at solleraneo ac compagnale dat Sig. Promotore Fiscale D. Luigi Guallaccini, e dat due Testimoni Sig. D. Filippo Canonico Bellucci Segretario di Monsignor Vege Ovodi Perugia , e D. Giugeppe Canonico Prosperi Segretario di Monsi g. Vescovo di Foligno , e quivi giunte insterne coti NolNotari Cancellieri deputati viii iero ocularmente amOSSa l'Urna , Che poterono scernere imboccata Dei lagito a Tra montana a termini det Decreto emanato ieri, e Viddero Oculai mente nul

grudietio det Perilo Ferraro Teodoro Ziacchesti questa Ferrata NC Comyosta di uia telaro di Vergone , cui Sono inerenti offo

lari stano irrogolari. Noli 'angi tello Telaro cli Vergone rael me dio delia lunghegga da parte , e parte, e Delle eStremita dellet UngheZZe, e larghegge sono sermati simul ricamente dioci bracci di Ferro con amma gliatiare , te qUali 1ermavano i altra Fe Tala SOvrastante ali' Urna , della qUale fci salta relagione nulla terZa Sessione, e questi dieci bracci per Via di delle anima gliature ristringevano P Urna si a te due Ferrule, e Sic come per Via di occhi te nevano serina la sta periore, cosi peScando Nel Sotioso sto Telajo rio nivano in guisale clite ferrate ita essere 1 ra loro indissolubili. Questa Ferrata rimane isolata presso te qUalli O MU- a , Q POggia at quattro lati sopra quattro posti di masso di MUTO , latche feraxa opera dei Ferra jo pDO bene egit aut si daqUesto locul O , iniboccandola uel taglio a tramoniana Ove fuit ab occata PUrna . A vista di tuli octo l 'angidelio Perilo Fer-rajo a diligonga det Sig. Promotore Fiscale si consermo Pie

namente rael sentimento gia da lini esternato Cella terZa Ses Sior e , Vale a dire, clic questa machina Solamente dati allo pia oes Sere Stala calata in questo vacia O, Ove impossibile assulto, che sia stata lavorata, e che il laVOro e Inolto anileo, ma pe-IO Pur l)sine idealo alia conservaZione , e dilega dei P Urna si-tuala in origine si a dae Ferrate concatenale si a loro con clie-ci braccia ui ferro . Aliora it Sig. Promotor Fiscale sece islanga, che tale ser-

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rata coli' opera dei periti Architelli si algi, e si est ragga da qu

sto loculo iniboccandola per lagito a Tramontana , Onde eo noscere ii Sottopogio impianto .

stolici , hanno comandato in adesione a tale iStaneta , chs coli, Vera de' Muratori solio la diregione dei due Perili Architelli 'e Senaa alcuna mans Dra dei Perito Ferraro si olai Pesistentes errata, e Si est 'agga imboccandula pel foro , o sici tagii0 fultua Tranion lana obe fu imboccata P Urna . Di salti coli' vera delii Muratori solio la direetione dei dia Periti Architesti , c Senaa alcuna mansi ra dei Perilo Ferraro fu immedialai nenle algata la Ferrata , eu imboccata pel jors a

Si vidite aliora it sottopogio Plancito a gindigio dei diae Periti Architelli , ed a diligonga det Sig. fromotor Fi Scale compo sto di dieci lastre quadriiunglie, porgione di Travertino , e Por gione di Pietra viva, est i lati che circondario det to favimentodi fondo costruiti di Masso dello flesso Tra vertino lavorato dat Scarpellini in diae Lastroni a Ponente , a Levante in qualtro Iastroni , ed Ura peZZo di morato composio di pie re Vive di no-Ve peZZi. Le diae testate pol hanno solo due Lastroni , menoche dulla parte di Tranioniana ovo esistorio dae Sca glioni in Foglio stante , giacche il lastrone non giunge ali 'angolo . Successivamente chiamati , ed acceduli i due feriti Αrcheologici, harino essi girata , e rigirula la Ferrata , ed attenta- mente Osservati i lastroni dei Plancito , e te mura laterali , edasSic Grano , che non vi si trova at cuna Vestigia d' Iscrigioni , ne di Sigle. Aliora ad istanga det Sig. Promolore Fiscale te Signorie loro Illustrissime , e Reverendissime hanno decretalo , Che tantonet Pavimento, quanto Delle mura laterali dat diae Periti Architelli si saccino dei suggi per rilevare se Sianvi a fare o net Pavimento , o Delle mura laturali Ulteriori scavi , e quindi chiu- sero la presente quinta SeSSione. Eae eodem Processu Quinque Discuorum fol. 55. Intro tollo it Sig. Dolior Luigi Gualla cini Promotor Fiscale narro, che coli' opera cle'Μuratori gotio la diregione de' diae Periti Architolii sono stari ege galli i Saggi decretati qVesta mat-tina dalle Sigriorie loro Illustrissime, o Reverendissime , Onde

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lia salto loro istaneta, che Voglino degnargi accedere a quel lo-CUl O per esaminare OcUlarmente gli glessi Saggi . At che aderendo tu Signorie loro Illustrissime, e ReverendisSime pronta mente disces ero Dei Sollerraneo in sieme col Sig. Promotor Fi-

scale , i duo Testimon j Signori D. Filippo Canonico Bellucci Segrotario sti Monsignor Vescovo di Perugia, e D. Ginseppe Caraonico Prosperi Segrelario di Monsignor Vescovo di Fuligno, e Noi Notari Cancellieri deputati ; e quivi giunti coli' opera dei duo Periti Architetti videro , cd esaminarono li saggi falli inquel loculo Delia media e nelle do e testate det pavimento perta profondita ii medio , e a Tra montana di ire Palmi , a Ostrodi Uri Palmo , e Delle mura laterali per la grOSSeZZa a LeVan te , e Ponente di palmi Sei , a Tranioniana di diae Palmi , emeZZO, a Ostro di clue salini, e Lin' Oncia , e tanto net pavimento , quanto Delle mura laterali trOVarono ii pavimento, et e miara a contatio collo Scogito della Montagna; dat che ri- Sialta Non esset vi alcon dubio , che qiaeSlo lociato Sia tanto nulla profondita , che da ogni lato SitUato net Seno delia mon-

Dietro late Oculare ispegione , ed os serva Zioni , te Signorie loro Illustrissime, e Reverendissime a parere dei diae Perili Architelli , a diligeraga det Sig. fromotor Fiscule , Ventiero Nel duciso sentimento , che in questo locrito non flavi a sare attreri cerche , e quindi preserissero ai Perili Architetti, che primi eramente chiridessero tuiti i saggi sulti, onde evitare at l0culo Plinii dila derivatile datio Scogit O , e quindi rimulta no tollo in Pristino , Val dire ripongano come prima trOVavaSi la Sottopo-sla Ferrata, ponendo vi sopra i 'Urna . Adi 2 o. Aprile I 8 I9. giorno di Marledi nella sera , circa

Aiatori getato Mongi g. Illustrissimo, e Reverendissimo Giam-pe Vescovo di Assisi, in addielro dati a Santa Sede, ed Ultima- mente pregalo con Lellera in data da Roma dei di Si. Margo 18is. dat Reverendissimo Prociarator Generale de' PP. Converi inali det lenor se glaciale ci ou α Dentro π Mons ignor Illustrissimo , e Reverendissimo m Non sit peragat O nella compilagione det Processo sormalo per la ri cognigione det Coipo ciet Santo Padre, di ri levare , e far coSture rael medeSimo , che dentro lamonsa deli' Allare nulla vi si trova. Una tale circosian Za Vienestimala necessaria da Mons ignor Cardellini, per riballere Popi-

Nensam Arae Maximae A sisinalis Basilicae adit Episcopus Civilalis . Scrutaturque, num in pa Corpus D. Francisci condatur. Vacuam invenit .

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Corpo . Viene pertanto pregata v. S. IllAStriSSima , e Reveren dissima a Voler sare gragia di mandarini Uri' autentico assertosia tale proposito, dopoche avra satie quelle os serva giolai Del Lo-ente , che credera opportune, Come ne sara oniciata ancora dat P. Custode , a cni sa gerivere ii Reverendissimo P. Generale Conquesto SteSSo Ordinario per tale oggetto , e neli' atto te rinovo e C. Roma SI. Μargo 1819. Devino Fra Ginseppe Aliculi Procurator Generale α Si confert it sudetto Mons ignor UesCOvo in compagnia deli' Illini Sigg. Priore D. Gaetano Giampe, e Canonico D. Gio: Domunico Gui lucci Testimonj Deputati , e con me No laro infra scritto nella Chiusa Patriarcale inseriore , deita di Sol is , di S. Frances co , e visitato I 'Altare Maggiore, detto PAllaru

ga Palmi quindici, larga palmi Sette , e gros Sa Palino uno CircI. Parte di questa Lapide , o sia Pietra fartolomeo Pisano Hel

Libro clelle conformita Lib. S. pari. I. in ne , OV e dice Accadde presso it Castello di S. Sei erino della Marca Anconita Ua, ChC uno , Chs credet a Si os reSSO da una Piltra , che do Dei apor si sulli Altare dei Beato Francesco , rimos Sagii la Pietra , in Docato esso Santo , si aleto su in se ledi SanO , C UIUO . S. Bonaventiara pol Mella leg enda delia Dita di S. Erancesco at Caseo de Miraculis Ositis Most mortem ostenSici , Uel g. de his , quos e mortis Periculo liberat it scrive Accidit apud Sanctum Sei erinum in Marchia de Ancona dum laseis praCg GH- dis de Costantinopoli apportatus ad Basilicam f. Francisci

multorum Diribus traheretur , raseido lapsu est SHyer q&Cmdam frahentitim dei oliatus . Cumque ille non solum crederet Ur dc fumclus , sed e Iiam totaliter comminutias , assistente Sibi B. Erancisco , et laseidem Subter ante , abSque omni laeSione SanuS , Cfincolumis , layidis proiecto se ondere, serosilii it αLa sudetta Lapide nella sua lunghegga, e largheZZa sormale due mense deli ' Altare , cloe Papale , che riguarda l 'Oriente , e di S. Frances co che gnarda P Occidente in saccia ut Coro . Questa Lapide formando la Mensa de' sudelti diae filiari seba Sata nulle sue qua tiro estremita sopra Immero Venti colon

Dette, che sembrano di marmo , con arcale di disegno goti QO , est ornato di Mosaico nullo sauciato de' quatiro lati clulli sudettidiae Altari . At di dentro in distanga di nn palmo circa delle Sud lette Colonnet te si v edon o qaattro distin te lustre di pie tra

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teste , cloe dalla parte det V angelo , e da parte deli' Epistola dipalmi qualtro per cada una, i 'altegeta di tulte quattro delle su- uelle lasire , e di palmi quailro e la grossegga di once dieci per

cadauria , e queste lapidi in contatio Delle di loro estremita , formano at di dentro dopo te Colonnet te ora quadrangolo so-pra dei quale dei pari si velle basata la Suddelta gran lapido

uel Ia Μonga de' duo Altari . Ordino Mons ignor Vescovo ai Alura lori tui presenti, chesi levasse la lustra dei sud letto quadrango Io dalla parte det Vari get O , la qAale Sembrava esser stata aperta attre Volte ; e qtaeStain parte rimosSa da potervi ontrare la testa , e tu mani di uni omo, sit coci lumi os servato , e diligenZiato tanto da Μon-Signor vesco vo , quanto da gli an Zidetti due Testimo iij, che damu Notaro, o dat Aliaratori nul naturale V uoto , che formavΛ-no te quailro lastre componenti ii quadrangolo, nulla assatio contene1 Si, Salvi che alciani pegZi piceoli di pietra , o di inat lo ni , e poco calcinaccio Dei plano rustico di piutre , e calcedet sustulto unoto det quadrangolo.

scritti . Assisi questo di, tuo go, mese , ed anno come Sopra. Frances co Maria Vescovo di Assisifriorc Gaetano Giampe Testimonio Glandomonico Canonico Guid iacci Testimonio .

Oggi Veneriti due Aprile I 8 I9. Si e progentata avariti it Reverendissimo Sig. D. Ginseppe Croci Piacentino , Avvocato , e Canonico duit' insigne Basilicadi S. Antonio delia Citta di fiacenga, duit' una, e l'altra Leg-

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niiniciano . veteri umore in genu Iaborans quum eivpplicuisset linteolum admotum detecto nuper Sepulcro D. Francisci in istanti sanatur .

Ipsa de hoc Aloisin testimonium di.

ge Doliore, e di Monsignor Illustrissimo , e Reverendissimo Vo-scovo di questa Citta di Foligno , tanto nello spirituale , chenei temporale Vicario Generale et c. e me Notaro , e Cancelliere vescovile infra scritto Dei Partatorio dei Venerabile Monastero uella Santissima Trinita in Annungiata di questa Citta similotta di Foligno etc. Suor Maria Luisa Tolli Religiosa Conversa Domenicana neis oppresso Monastero di S. Maria dei Popolo di questa medesima Citta , ed Ora Convittrice net sudetto Monastero della Santissima Trinita in Annian Ziala, a me Notaro cognita , a cui super ordine di Sua Signoria Reverendissima da me Notaro et c. dato it giuramento dire la Verita, conforme promiSe etc. toc cate et c. a delagione di me etc., sia poscia dati a me lesima Si gnoria Sua Reverendissima format mente esaminata, ed

Interrogata dei di iei Nome , Cognome , fadre , Patria ,

domicilio , e suo es ercipio, Od eta ete. Rispose α IO mi chlamo, como gli ho detto , Suor Maria Luiga Tulli di Montufilotrano ; sono Religiosa Conversa DO-meni cana di questo Soppresso Alonastero di S. Maria dei Popo- Io , ed ora dat mese di Gennaro dei I' anno 18 i5. mi trovo in qualita di Convittrice con attre ante Correligiose Domeni cane in questo ven. Μonastero della Santissima Trinita in Antion-giata , net Secolo pol mi chiam avo Maria Figlia det fu Giu-seppe Antonio Tulli , e mi irovo costituita Delf eta di Anni 4 5.

circa .

Interrogata , quanto tempo sia , che abbia vestito P Abito Religioso Domunicano in deito soppresso Monastero det ΡΟ- polo . Bispose m Nel giorno I7. Loglio 18oo. io vestii l 'Abilo Religioso Domenicano nul soppresso Monastero di Santa Maria dei Popolo . Interrogata a dire se Nel tempo che Essa Esponente ritro-vasi in questo Monastero della Saralissima I rinita in Annun-Eiata sta an data soggella ad alciara' in comodo Delia sua salute , o Del caso asserinativo precisi la qualita, si localila dei sudulto incommodo , o se ii medes imo Pabbia sosserto internamente Oe Sternamente Dei di iei Corpo , e da qUanto tempo in qUa. Rispose α Da quati ordici Alesi in circa a questa parte iolao sos serta Una Natta n et Ginocchio sinistro, e precisamentenet tuo go ove si egnufletle. Interrogata a clegerivere esattamente la mole , e diametrodella Natta surriserita.

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Tumorem, qui eius genu occupavit

Rispose α La sudelia Natta cra della grandegeta di ire di ta circa tras versi, o delia lungheZZa di Un dito circa perpera dicolare , est era delia qualitu carnosa , per cui sos frivo gran dolore, massime Deli' in ginocchi armi . Interrogata a dire, se abbia mai comunicato, ed an clieres o ostensibile it sudetto suo incomodo ad alculi Professore, o ad altra Persona di qtaesto Stegso MonaStero . Risposu α IO non ho mai comΠnicato ad aleon Prosessore di questa Citta iaci tat' in comodo, ma sol tanto ne ho pariato Diu volt e, ed lis anci1e reso ostensibile la suile ita Natta allu mi e Compagne Domunicane esistenti ita questo SteSSO Monastero , cloe alla Reverenda Mailre Saor Maria Feliciana Cariani, est a Aloisi a medicis Suor Maria Tures a Natali , non che alta Litella Carmelitana nunquam ostendit. Vnpigia de gente con me net sudet to soppresso Monastero di S. dili GeΠ SOR 'bus Maria dei Popolo . utS D0unullis P interrogata , Se mai, est In ale In temPO E. E. abbla 1 alto USO hii alii

di alciari rimedio per liberarsi clat predetto incomodo , e net BCaso asini malivo , dica quale , o quanti rimed j abbia posti in Ad tumorem abi-

Opera . gendum nullis un

Rispose m Per la sudelia Natta non tio mai posto in ope ' .is' 'U' 'ς 'ra rimedio di sorte alciana. Interrogata, se allia almente Vada piu Soggella at surriserito

incommodo .

Rispose m Non Signore , perche Sono Perset tamente gua-Tita, mediante una gragia ric exuta per intercessione dei Patri-

comodo mediante la gragia Suddetta, e se real mente la medes ima fosse istantanea. RiSpOSe Non posso con sicuregga precisare it glorno, in cui gego i ta liberagi0ne da delio mio in comodo, parmi Pero, Clle questa accadesse nolla nolle dei gloria o venticinque Gen-Ia injO Ultimo Scorso, vergo te ore qUatiro, e me ZZa ali in Circa. Interrogata a narrare precisa mente come, ed in quat modo E. E. si a stata liberata, ed abbia conseguita P asserit a gragia, narrando it tutio con te Sile piu mira tale circosianZe . Rispose m Su questo parti colare posso assi curaria con toti a QVerita . Che net Sudetto Gloria o Io. Gentiaio scorso ricovet ilia 6 8'n' Rr Pry Pr 'haggo letti , cne mi iurono rime SSI Con letlera clat neV. V aure ait ostendondum. Fra Frances eo Luigi Piccini Minore Conventuale Hel Sagro corporeas exuvias,

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de quibus disco-

Convenio di S. Frances o di Assisi , mlo Paesano , ed anche mio Consessore in tempo che io clinioraxo a Monte Filolirano mi a Patria clopo I 'ospoisione de Religiosi dat loro respestivi Μonasteri , ii quale mi sece sentire , che delii Faggotelli avexa notoccata PUrna 1 inveniata Dello scavo fallo recentemente Della

Chiosa di detio Sagro Convento di Assisi per rinvenire ii Corpo di S. Frances co , e mi significo , che Uno lo ritenessi perinia devoZio e , e rimandassi l 'altro alla di tui Cognata Pistra Piccini dimorante in Μonte Filostrano , in oggi desonia . Laraol te dello stesso gloria o Verso te ore quatiro , e meZZa , eS Sendo stata cla molle Ore prima tormentata pio dei solito dat dolore di dolia Natta , risolvet di applicare Sopra la medesi via , ed allacciarmi strettamente ii ginocchio Sinistro con Uno didulti saggotelli , e mussa da lana gran sede di8si si a me Stessam ad e S So Vedo , Se e Vero , che Sia it corpo di S. FrancesCO , o di pia mi rac comandat tanto , che mi axesse dato qualch e Segno , perche a Voce plena cliceSi , Che non Sin , e Soggiun- si che non to averet levato se non mi faceva in graZia α Ρiena di questa Fiducia io mi post a Lello. Pochi momenti do

tata , intest improvisa mente Un gran colpo nella porta dellamia Camera . Conlesinat menta Vidi ora gran lampo di suo coclentro la de ita Camera , per crii dubitando , che 1 OSSe Uri qual-che temporale , mi algal immedia tamente da Leito , mi portat alla Fenestra , a prendo sol tanto i piari Sportelli , o siano scuri della me desima , e rilevat , che ii tempo era buon O , exilevat piare posteriormente , che la Porta della sudelia mia Camera trova Vasi sermata Nella maniora , Che Pave vo ChiuSa. Ritornat a L qtto , e poco dopo Viddi Un' altro lampo pila grande dei primo entro in stes fa mia Camera . Teli' atto , che Stavo meditando Cosa potesse essere Cio , tornat a rix edere pochi minuti dopo it tergo lampo , che Sempro piu m' illumino tu Camera . A questi Segni replicati , cominciai fulle prime a rac- capricctare , quindi rissetiendo , che mi ero in fascialo it Ginocchio col sudetto FagZoletto , pensat , che S. Frances eo laggequello , che mi avesse dati quei Segni per sarmi la gragia richiestagii ; motivo per cui avendo Sempre pio concepita fiducia Dei me desimo , me gli raeco mandat con efficacia per Ot- tener ne la gragia. Falto e , che poetii momenti dopo non intest pici alciari dolore 1aeli' angi letto ginocchio , e Sol tanto inlesi cor tocco delle mi e mani , che la detia Natta est Sleva

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ancora Nel medesimo luogo . Libera a cogi dat sodetto dolore Prest solano . Risveglialami sui sare dei gi Orno, e continia ando a non avere pila it detio dolore rael ginocchio , volt i sentire , se vi esisteva pio la delua Natta , e posta la mano sotto ildetto Faggo letto , cori cui resta Va insa Selato, Con mia Somma consolagione inlegi, che la delia Natta era svanita adalto. Vennio ilgi orno chlaro, mi algai da Letio , ed aliora Viddi ocia tarmente , che delia Natta non vi era pio; che il ginocchio era ri tornato De ISUo primiero Stato naturale , e che non a Vevo piu aleian dolore Dei medes imo ; rnotivo per cui io disSi Subito fra me Stessa, che la deita mia gia arigione era seguita per gragia riceviata dulsu letto Sera fico Padi e S. Frances c O , mediante l'applicagione satia Deir angi letto nilo ginocchio det surriserito saggoletto ,

he avea toccata in sudella Urna. Ed eccole rac contato it sat-to SD delio con tuite te stae miniate Circosian Ze . Interrogata a dire Se Dello Stesso gi Orno Che essa si trovolibera assulto dulla sudelia Natta rac contasse ii fallo accadiatOle , e la gragia ric evula dat sudetto Sera fico S. Frances co ad alcana Monaca di maesto Mona Stero , est anche faceSSe OSSer Vare a quella , o quelle, che la medesima non avea pila ladeita Natta , e che era libera da tale suo in Comodo . Rispose m Olleniata la Sudelia guarigione rael modo , chelio di sopi a Darrato , io non illio palegato ad ulciana di qneste Monache , e molio men O ho salto Vedere ad uic una di essedi non avere pio dotta Natta. Interrogata se Una tal giani igione rabbia almeno manifestata ad alciana alti a Persona estranea di qUOSto MonaSlero , erael caso affermativo nomini la Persona , o Persone , alle qualirha paleSI tu . Rispose m Io a due sole Persone suori di Consessione ho

' Quum interrogatio, quam haec responsio subsequitnr, sit: Senello stes So GiOrno, cli 'essa Esponente Si trovo libera ali alto dalla sud-detia Natta, rac contasse ii satio accadutole , e la graZia rice Vula etc. hinc merito Aloysia negando respondet. IVon enim Hello SteSSO giorno, pel Potius die postero noctis illius, qua, ope Francisci conνaluit, Mi huit hac de re sermonem cum ulla sociarum . Deinde tamen multis ela-ysis diebus, non earum aliquas cela it sanitatem reclytam ; quod Patet ex iis, quae mox sequuntur, quum Theresia Natalia, 'Iaria Carmeli ta-na Papia, ac Maria Feliciana Cartania subduntur eaeamini, praesertim quum illae secunda vice interrogantur.

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ni ora di tela blanda ordinaria di Bottega di gitasta grandeZga ; e di figura quasi quadrata , ii quale tuit' ora esiste preSSO

Examini subiicitur Sacra Vircto Maria

Feliciana Cartania Cuius testimonio probatur Primum, ut dici solet, miraculi Extremum, Nimirum Aloysiam Iaborasse tumore hqui assiduo illam dolore convelle

ret .

Interrogata , Se sappia che la sudetta Suor Maria Luisanet tempo , che ossa si trova in questo Monastero Sta andala Soggetta ad alcitra' incommodo Delia sua Salute . RisPOS e m Io SO , che da piri mosi in dietro la sudelia Sinor Maria Loisa era trava gliala da Una Natta rael ginocchio sinistro , che la faceva addo lorare continuamente , e Che 'IUalche Volla gl' impediva ancho di stare in ginocchio ; e luit octo lo SO non solo , perche Essa pila volle me lo tia manife- Stato , ma anche perche pila voltu i ha falla Vedere , ed io divolta in Volla lyho sem pre configliata cli sarsula OSServare darin qualebe Prosessore per procurarSi la gilarigione . interrogata a descrivere esalla mente la Socletia Natta . RispOSe m L,a sudelia Natta era della largheZZa di diae ,

o tre dita in circa , o delia langli χga di on dito incirca , e di

Interrogata se Sappia , O regii egsa in qualiarique ultro mi glior modo insormata , che la sudelia snor Maria Luisa ab-bia a profitiato de foui consigit con sat si vigilare e medicarela stacletia Naita cla alcon Prose3Sore , e qualora et C. RiSpΟSe Io non so precisa mente se la delia Suor Maria Luisa abbia manifestato it sudetio suo incommodo ad alcian Prosessore ; ma mi giova credere di tib sic Aramente , giacchea Vendo sempre la medes ima in qualche modo dipendiato dame , me to avrebbe manifestat Ο - Interrogata , se sappia che la ridulla Suor Maria Luisa bia attaal mente una tal Natta

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