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Pece liquida megeta libbra, soglie d' ellera quanto hasta : pesta tutio iuste me. e ugui gi0rnal mente i pi filial cavallo che duolsi. Dicono essere uu Ottimo medi
Diconsi ortogilli s) i cavalli che a cagion delleugne logore spandono i pie din angi indentro verso ilventre. Laonde prendi lib. due sugna , ed una di malva erratica i ), e cvoci in Sieme, e flamenta per molio tempocon posca, e dei predetio mescuglio sa' cataplasma.
s) subtritos. M orthogylli. h) malva erratica.
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Un diligentissimo nutritor di cavalli conviene
prima di tutio che succia osserva gione a questo vinio, ed in sermitude, perocche, molli molle cose dicono degliopis totoni, ignorando per quia cagioni ei diveligati tali, e non conosocendo ne i segni, che noi dopo iunga investigagione trovammo, e sono i Seguenti. It collo edisteso, e non Si puo incurvare , siccome neppur la testa ; leorecchie rigide et instessibili, gli occhi rimpiccioliti, gliossi delia saccia, e la pelle medesima stirata, i labbri gra-Vosi, la bocca malage vole a schiudersi, e a sina digitare θ; P anima Ie prende con mal grado e cibo e beVanda, ne puo plegarsi o guardar di sianco; eretia e la Sua coda, indisciplinato, e seriga ordine ii passo; acca valla i piodi nangi con que' di diei ro, e strascica per la rigideZgale ungitio; ha i pistili anteriori inarticolati e uou punio cede volt a ripi eguria, e tensione di membra dat Ia parte deretana, e mai non Si seuote, o a fatica, e non e atto. Progredire, ina ricasea in die tro su se medesimo; urina con dissiciata , e quando si e gettato gita, e V uolrialgarsi, nol puoto, e si abbassa e retro trae colle reni , dat cho it nomo derivo di opistolono. La curagione di sissatio malore e dissicile in tempo
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d' inverno; se userat diligenza, ti riescir. ne Il' est.i. praticando te ungi aut che appresso, cloe: adipe porcino' resina di terebinto , cera, di pepe trito, it tutio meseu lato con otio. Molii fomentano it cap0 Con Veggiolo, o e6n
di. . . . R , delia quantita d' una fava. Pesta clasculiadi queste cose, e mescola in sieme, e agglugnendoviun' emina d'olio, e uti sest. di Vino generoso ' , e due volte it glorno da' cosi a bere. Affer mano molli che sahene anco it mandar giu nelle fauci col corno sanguesresco di bove ; e se non si tro vi aliora aliora .P) que Sto Sangue , ad Opra come succedaneo it sale d' incensue vino deli' istesso peso, che pia valentuomini asseve rarono esser giove vole. Noi pol dobbiam dire per nostra propria esperieneta quat mente ha gio Vato, e giova quelloche seguita, cloe grasso di porco scr. I 6, e attrettanto dieapra, trementina Sest. 4, otio cedrino uia' emina , olidm angereccio Sest. 4. Tullo questo mescola in acqua, οVesia stato cotto nitro, e sale in dose di once otio per c 'da uno D, e con tal medicamento caldo ungi it bestia meam malato , e insendi nelle narici quest' altro frequeum temente, cloe grasso porcino quella quantita che βti' merat a proposito, e otio, e vino , o mi elo bolliti inste me. Ci si amo valsi nol pure in questa medesima cur
det medicamento di Diabademio r), ii quat consiste inisci Ogliere at suoco it malagma, ossia impiastro lene η
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at galoppo insino a che sia sudato; glitandiam pol diligentemente detergendo con peZZe it sudoreine glisaeeiam di belunuovo V ungione per tutio it corpo collo
stesso medicamento SOPra enunciato, e gli permettia mola pastura. Le quali cose noi seguitia mota Iar tutio di, si natiantOche la cura non Cominci a operare, e lo rimettiamo aliora agit altri cibi consueti con mischianga d' orgo,
e di alcun poco di ceci, e P abbeveriamo Lot vino. D'in verno pol si tenga in luogo caldo, e Segii sacciano cul- dissime ungioni, Da te quali giuva anqor Auella di pece liquida mista con otio , in modo pero ine la troppa non gli offenda la pelle; e si saccia es ercitare, Come SDPradicemmo. Egli e per altro inutile in qualsivoglia statodella malauia it tra It sangue di puliche abbia sudato.
La da noli sopra descritia malattia si contrae dati abestia per Ie seguenti. cause; cio sono ii sole eccessivo che preso abbia in viaggiando; P esser costretio a Correre tutioche agetoppato da uri pie davanti, o a sudarper Soperchio cammino ; lo star di Verno air aria scoperta , o in luogo umido, o freddo, essendo sudato pelViaggio, o per Ueserctgio; ii di morar sopra uu Suolo CO Perto, o intarsiato di marmo, onde te mascelle instupidite dat Deddo non ride vano ii cibo ; it glacersi per uutimo iungamente , o prender sontio, dopo la medicata
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supra una spatia, Che Sia malata. Le eQSe Son queste et threii dono lani male opistolono , o Vogliam dire asset u
ti stigo di laserpigio, o it comino, o Paneto, o Pagito, o te coccole d'alloro; il tutio da darsi quotidianamente
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It cavallo ha quara Diadue denti , la cavalla tren lasei, la mula ventotto, l' asino trentadue, ly asina Venticinque , Γ ariete ventiqua tiro, it herbice o castrone venti tre, la pecora Ventuno, l'irco, ossia hecco venticinque, tu cupra dician nove, it toro ventiset, it hue castrato ventiqua tiro , Ia vacca ventiqua tiro, Γ uomo maschiotretita due, i eunuco venti nove, la donna trenis. Fatta la comparagione dei denti , passiam breum mente a quella di alc uni pesi attici, e loro rugguaglioeo' nostri: cloe la dramma equi vale a tre scropoli e f., la cotula dei Polio e otio scropoli, e f., che e come direaei ciati, e S., Ι' Obolo ulti CO .....
Propone Abstrio come un medicinale questa diceria. Un Cavallo. . . . .orco ', edell' Orco Cognato, metie
net V orco it piedeo Nol vidi gia io metiere it pie glu
neir orco per essere O torsionato , od orZato , o lasso, o calcato , O vermigerato , o vulnerato , O roborato , o impotente a mangiare. Parendo mi essex di nolle conesso loro, ecco it ri medio ch' io daro per sorga di carmiat cavalli cosi amma luti, ct tu sussu ira neli 'Ore Chia destra at ca vallo queste sata te puro te: una UOIta nato, ua Volta rimediato , e sputa neli' orecchia. I '.liai dol
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satio , perciocche Si uccide Io Stesso animal Ego consommergerio neli' otio, e marcito ch e' Sia, si trita , eeon tal medicamento s' itiiride la sua morsicatura; o se non si ha questo alla mano, si pesta comino, e se gliaggiunge uia pocherto di pece liquida , e Sugna per modoche abbia la viscosita di uti malagma, o impiastro molle. Sorapposto questo si sgombra it malanno, o Se primacho sia dissipato it tumore si converte in suppuragione, e ottimo partito it tor via con lamina in suocata I in sarcimento, e bruciar checche c'e di guasto , e pol ugnere con liquida pece e con olio. Euvi ancora un buon pre- Servativo, Oude it cavallo non sta morsicato dat topo-ragno, e consiste in pigliar quest' animale vivo, e intriderio tutio, e smaltario di creta da vasai, la quale quando e seccata appendesi at collo deI bestia me, e cio lo ferba illoso dei topora gno.
Quanto e piu grande it forci Oragno , tanto mag'gior morso egi' imprime, e quanto men grande, tanto eptu facile la cura. Ρeggiore pero di tuiti si e ii morso det forcio pregnante, e di luggeri si conosce dat tum0reche uel corpo dei cavallo apparisce; a cui se d' uopodisOvvenire Con questo a certato rimedio. Somega i tumori, ele morsica ture con agito trito, e nitro, e in distit'
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di nitro, con sale e comino. Se scolano umori dalla plaga, servi una posca, e Spargivi sopra orgo abbrustolato, o ridotio in pol vere , e non sar altro , perche se adoprialtri medicamenti: cresce maggiormente la plaga. Perbe veraggio dagii aceto, misto cou pece citrina', e convino. 3. Per Ia puratura dei fata gio. Ρesta dei pepe - , di piretro meZZ' oncta , uva salvatica α , e manda giu con vino nelle fauci. 4. Per te morsicature dello stesso falangimo delia pipera , o deI tποVagus. Insondi con vino nelle sauci la terra della i sormi che e somega la plaga agglugnendo alcune religiose ParoIe, perciocche invocato con esse ii sole, cli' e particolarmente signor de' cava Ili, accorre propigio at soccorso. Ιli quale DelI'atto di tener colla mano in alto
alcun poco di terra delle talpe invochorai cosi: tuo divino sole calido e frigido ) ti sei da me alienatocotan tot cio detio insendi nelle fauci la medicina pre-
Altro ri medio at morso dei toporasno si e quellodi applicarui malva soppesta; sicco me attresi pel morso delia vipera, o di altro animale velenoso Si Puo Cou Va taggio sari questo, cive pestar la radice di veggis', immergeria uelΙ' otio, e applicaria con vino Vecchio ἴ 0v-Vero Soprapporre alle parti os se dat morso rondinini acciaccati ', e lo stesso nido tritato, e inguppato in
vino antico. terram p. talparum. n) ore dissipatos.
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Νon a tuiti sun manifesti i segni della colica, peresae una tal malattia non e grati fulto dissimile da altri interni dolori; se non che in quesba e piu grande e piuspesso it tormento, di quesche appala ne I mat di cu ore, o di v sentre f. Ι segni pertanto, che abbiamo frequente- mente riconosci uto per prophi e particolari deli animaleche patisce di colica , sono''come appresso. In primo
luogo stando esso in piedi vedesi di repente cadere a terra, come se sesse tratio giu a Arga Τ). Secondaria-hielite se Sia stato tenuio assai sospeso, gli sopra vvieite di subito'il dolore, e si glaces. Alle voltE ancora peraver hev uto acqua Dedda trema, suda, arisima , sliussa per la grave sua auia. Il quale prescrive'Gelso Ae si soccorra cisi seguetite medicamento composio espressa-mentd pe' colici. Rhcipe gichero pontico petrosellino - , serae di sinoechio ., pepe nero - , marrobbio , abrotano Q. , aneto Scr. 3, ligustico --, se me di centaurea -, cam epitio φ) meget'oncia, sile liquido φ) scr. 4. puleggio non sumicato , ruta -, Seme d appio , Semedi genZero meZE' Oncia , 'miele ottimo p 'II, mele schiu'mato. Tuite queste cose pesta, e passa per lo staccio, emesci col mese, e pol salle prendere in quantita d' una nocciola con uti sest 'd' acqua tiopida. st rimedio sicu-
πὶ in cardiacis , alat torti briantibus. 3 7 abreptus. τὶ ch maepitys. R) sit potorium.
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rissimo. Che se ad onta di clo it dolore persiste, dcgli inun sest. di Sincero vin paueggiabile h) cinque coclearidi seme di finocchio hen pesto.