La Napoleonide

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l'explique ainfici La suspension 'armes refus , i ens ahitia Sarmatis.

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iis renaissentis Ι'esp6rance, et pr6volent lata des longues oppression doni iis furent les victimes.

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o DE C.

Svanio quat nebbi alio che Borea spirat Ilirusso ostenta ancor, beneli fugace Loradegno ea ira. In Che ripon sua speme in lai momenti Forso lo incenderit noritico guerriero, Cherui suono di barbarici istromenti S'avanga altero λNoliave Augusto In sude arthie sponde Positania ei preme, e di arsa viai in grembo, Mentre che lorda di duo fiumid'ondo

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Cho in doti lor demmo. Voggano i solli or domo it novo amicos N torbid acque, nospite deserto No sos fermar; inserit rigor Demico

It nostro morio. Invanda sede di si illustre regno Ρotean Serbara tanta viriti lor manca

Suda Vistula librarii vol suo degno

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o DE XCI.

Infiammad'uom ad superbe imprese Et la futura istoria Vuol ch ogni sua virili sacci palese, E chori tardi nepoti Sieti di tui sempre imitator devoti. S' erga dunque uti troseo 345)

Ne la regaliarigi ad onta e a scherno Dei veglio edacem e rS' incidam pie de monumento eterno:

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Ιl nome sculto in armi L sta di quoi che anda sit 'aspra arena, Phollicosi carmiUdiroti 'Ulma, 'AusteriitZ di Ieraa; di hi adde pento Si sculto in oro ii nomem in ters argento. Sculti Dei loco adorno Vari surgan guerrier in gruppo ago i vari duci in torno :Veggasi 'n eZZocla marmorea immago Des primi almi campioni, Chori mastri fur deci sanguinosi agoni.

I 'arme, te Statue e tuite

Le conquistate pregiose spoglie Sude genti distruite Sorbi laroseo che mille fasti accogite Sempre festivo canto L'eroica pompa ne ricordi erit vanio. Fregin gli sperti autori, Che pro nilo ostraro ingegno ed arte, Larghi in quel torno onoria Maria Cianu'opre lor, lacciande Carte

Solo intes a encomia gli estinii prodi.

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Diriga e sorbi l 'immortal lavoro: Ah invari torces e fremeL'invido obbli, Vedr i' aureo tesoro Eternarsi, eri vetustiGen avangar di tuiti gli altri Augusti.