Nuovo atlante istorico

발행: 1831년

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satio Orire Rasi in re di Dum ii suo, entra uelle torre 'I- Srvete, vi prerule molio citia, e conduce seco in olli schia

vi principalmente elle triblita Ruben , di ad , e di

Facee, che Occupa i trono Israele viei succedulo da see, ii quale profit tando de inal contento de popolo, 3279 l 'uccide e 'i in pndronisce deli scet tro usurpato. Jάρα ultimo n. se figli uolo di Ela si bbandona ali idolatria Inca pace di disendere ii suo trono, si sottomet te a Salmanasar re egi Assiri, e rendes suo tributario. Aca re di Giud a uore opo di aver regnato 64 ni Egechia suo figlio gli succede.

EMehia Re di EZechia, ne salire sui trono di Giud a viristabilisce il culto et ignoro ordina di purificarsi ii templo, ove sau Solenne sacri figio e celebra a pus qua Tulli gl idoli sono abbati uti, ero vescia tigii altari delle divinita strantere. Osee, che ave in comi iaciat a regnare pacificamente in Israel , sa allean et con tin re 'Egitto , e Sisollem contro Salmanasar Questo Monarcn, OnOSCiutata sua perfidia, lo stringe in Samari , e do pom assedi di tre anni, se 'impadronisce e tras porta ii resto

γη logi Israoliti traicia deli 'Eusi a te. a uindi venire al- cuni abitanti di Babilonia per popolare ii regno Israele, ed occupare Samaria distruita alle sondamentu Cost termitia i regno 'Israel clopo a durata di 254 anni.

Storia di To In questa catti vita la storia et rea ricorda con distinia

μ' xione uia Israelitu della tribu di Nestali, insigne per lasua religionem pieta, hi amat Tobia , e te divine misericordie sopra di tui, edeli 'unico suo figli uolo dello stesso nome. Menat schi avo in Niniveo egi non a checam minare per te trade de Signore, come ave va attoda' suo pri in anni in Cades sua patria. Ben edulo dulre Salmanasar, che gli da n impi ego in corteo non prosita di questa fortuna che per sollevare con limosine,

e con opere di caritari suo fratelli indigenti, sino ad imprestar dieci talenti di argento a Gubet schi avo in Rages citia della Media . Nelle persecuetioni suscita tegi id a Sennacherib, successore di Salmanasar, che O pogliadi quanto ave va, si renderi inodello delia assesnagione

a 'voleri ditio Rostituito Dello sue iaci, ita ius Assaradon successore di Sennacherib, Ortia di,uovo ad iticari cursidelle indigerage de 'poveri Israeliti Dis emulo eiec nelluota di 36 anni, in occasione di aver sep pellito tria SrBelita cciso, e quindi ad uto in stre me misi)rie, ossi et ut to con a pagi eriga , cli si iugne ad insultario; ecio fino trutino sessantesimo deli ela suu alloreb Id dio, o ministero doli Arcangolo Bassa ulu in premio ditanta virtu, gli restituisce tu ista , licia ricuperare id luci talonii imprestati a Gnhelo, e gli in edere suos glio maritabo con Sara, unica e ricca figlia di Raguel Su parente. Muore quest' uomo insigne in Ninive ne lictu dimo anni , contento di ve de De suo figlio, 'erede delia sua tessa piut in cuici 'educo sin ali 'infiiti Aia. EZechi , he regge lo cotti ora Giud Con agge2gae coraggio, uo sol trai si ut giogo degi Assiri. Ea l. a 9o. iέ. lean et coli ed Egitto eui fiat di pagare it tributora Sonnacherib, ii quale eon numeros oesercito invade suo stati. I Re di iuda attaccato damna maluitia micidiale in-τ ea it ignore. Ιl pro tara sata eli annungi argit a suagunt igione gli pro et con uia mira colo che gli a deveati Altissimo Ilio dicem pro feta di fur retrocedere 'ombra de sole per i gradi e ci accade ut istante. In tanto Sennacherib s' in lira colle sue conquis te et regno di inda. Egechia cero di arrestare i suo progressi, offerendogli tesori. I Re 'rassi ria con inaudita perfidia, opo di aversi rice viato it tinaro, o uo co-

stringere a rendet si e conse gnarii tu sua capitale Ezechias prepara a res pingerio, e iunisce delle ruppe.

Sennacherib cerca di sedur relli Ebrei, dici paventarii, o conduri a culto deg idoli Ezechia ed ii pro in Isa in oppongono e loro regii iere ali su hesternum te di Signore manda uia Angelo che voci de tuitici combutienti Di, tali. Qii Assiri. Sennacherib ri torna vergogia cisam rite a Babiloni A- . ov assassinato dat sigi , mel templo delle sue salse divinit . Questa vittoria in bilisce a tranquillita in Giuda, sparge ancora su i vicini aes in timore de Signore, che diversi principi stranter manduno elle vitti me et templo di Gerusalenime e de 'dotii a rura et echia. Que-

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ARTICOLO PRIMO.

3306. 698. Matiasse Re di

sto principe prova qualche orgoglio per tanta prosperita, eon Ostra con complaceti En i suo te sortis gli amba- sciatori stranteri Isai gli improvera a sua vanita, egi annun et in che tuti quelle ricCheZZ Surniano uri gi Orno portate a Babilonia, o cheri suoi propriuigii ivi, iuranno in ischia uitu. Id dio promet te hecia sua vendet tu Co- mincera opo i su regno. Michea, e Naum Sotio it regno di Ezechia proseli EZano Michea, e Naum. Questo re di Giuda opo di ver regiant 29 anni, muor comptanto a tutio ii popolo. I suo figli uolo Manasse 'eredita ii trono. Manasse distruggeri uti ci che aven saltoci suo pre- decessore, e ristabilisce quanto gli ave va disti uti si abhundona at culto egi idoli prodiga ricche εχ ais uot adulatori, e sa correre it sangue innocente Isaia, ris peltabile per a sua veccbio in e santi tu paga colla morte ii coraggio di i ta verita disti re ina ivngi O.

Manasse eguntinente inabile a combuttere che a regna

re, e battuto agi Assiri, E Ondotio prigioni ero a Babiloni R. Verso questo tempo loferne, generale di Nn bucco- donosor, opo di aver solio messo e citia di Tarsi , Melod is saccheggiato tutio it aes di nimi sco, e di Madian , invade in Giud ea G Israeliti si pro parano ad una resisten Za. I gener Ale Assiro irritato uol saperet' origine, e leggi, it culto, e larior Ea di questo popolo ri belle Achior principe degi Ammoniti liene a una hi illant descrigione Oloferne trus portato da furore invia Achior sella citia di Betulia, ove gli dice che per ira con tuti que gli Israeliti di cui ave vis antato lasorra , e la religione.

oloferne assedi a Betulia , e rompe gli aeque lotti, perto glier se gli abitanti l uso dei acqua Lamittam id otta

Una donia di Betulia hi amatam iuditia , is peltabilem eno per a sua bella , Cli per e sue virtu , improvera a suoi coin patri otii lacior Oca fiducia et ignore. Vestita mugnifica inent porta si et campo de gli Assiri BCC Impngia ita damna iovi ne tu Condo ita ne ita tenda diolo seriae, si prosterna a pie di di tui, che obliando i do veri di uti generale, crede sollemente a quel che ella

d illa.

gli su sperare per in res delia citia Giuditin , si dat, losem pre in Dio colpisce it punio in cui oloferne e oppresso a solano e da vino ali recideri capo , o triet- te in uia Acco, e sorte dat campo. capo di loser ne e sospes nolle mura di Betulia gli Assiri ne ve-derio si untio alla fugaurat Israelit gli tu gliano a pegeti, e 'impadroniscon delle loro ricche Ege Giuditia ricol mali dici odi edi gloria componem cautic per celebrare ii suo trionso. Gli occhi de re Manasse si prono Delle rigioni di Babiloni v Id dio ne accellaci penti mento, ed i vincitore gli accorda a liberta di tornare ne 'suoi stati. Qui vi egii ista hilisce ii vero culto ditio, coli osse ruunZadelle leggi, e consacra 'altra meta delia sua vita a riparare te coli' della prima Muore, gli succede Amon suo figlio. Amon commet tegi siessi delitii delia dre, sen En imitarii erit penti mento. I suo servitori cos piratio contro dilui, M'ucci dono li popolo punisce uegli assas sint en salire su trono Giosi figli de re ueciso. 3363. . it.

Giosia ait 'et di otio anni si dedica allo studi dello Gio ibin dire ligione e delia legge di a s distruggererat idoli, Giudari parare ii templo de Signore. Scit tori regno di questo Monaro prolati et ean a Solat in Sui oui eme

Ne iras portarsici tesoro a te inpio, it sommo ponte sic Elcia covre uti libro delia legge ditio critio a Mose Giosi , opo di averto letto, lacera te sue vesti; ordina elle regi, iere pubbliche, e v verte ii popoloche te prediatoni trovate in quel libro, minacciano iu-du ed Is rupto, di prossima divina vendetia. La pro sotessa id va a dichia rare line, in cimo dolSignore, che ii suo degno non sical mera e tuti lemalediκioni criti ne libro si de inpieranno in cheogli, in grazia delia sua pieta, non edra i mali che do-vrnn cadere umerusalem ine, ed i suo abitanti.

Giosia su loggere vanti ni popolo it libro dimose sa

lera de Signore. In questi tempi proseti ZZa Giocle.

Giosi attacca Neac re di Egitto , ch 'eras avarietato suli Eufrate, rna into e serito, victi tros portato in Gui -

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Atini II II E 1.

Abacuco Daniele.

sativa.

salom me love uor comptanto a tutio ii popolo. Gio acuet, figlio dimiosia, prende possesso de trono. Ilisera Egitto in tro inest 4'impadronisce della Giud ea entra in Gerusalem me sotio pone ilia es a pugarii Ootalenti in argetito e in oro depone ii Re , clie mena schi avo in Egitto, e dacio scet tro ad Eliachim, chia muto anche Gioachim fratello di tui.

Ahacuc proseti et sta solio it regno di questo Ovi uno. Eliachim, opo di aver regnato undici arini se iuu sag-ge et Zn e pieta, e into da Nabuccodonosor, e carico dicate e e me nato in Babilonia , ove sui pur condotii Daniele eri suo compagni Gioachim suo glio gli succede et trono Verso quest tempo Geremia comiticia a seri vere te sue pro se Zie. Susanna Ebrea notabile per virtuis bella , e liberata in Babilonin ali 'estremo suppligio, per opera di Daniele deli et di i anni Cultinniata come adultera a duevccchioni, che indarno Bue an tentato sedaria e dichiarat innocente per a sapienχ di uel iova vetto, e icaturiniatori confusi uolono lapidati. Gioachim si ri bella colatro Nabucco donosor. Questo Monarca pedisce contro di esso leo ruppe di Cui dea, di irin, e dimoni, che desolano tutio it pueS , e Conducono schia vi in Babilonia 3 23 Ehrei. Nabuccodonosor ha n ognora pavente volet mistorioso indurno egit ne chi ede a 'suoi maghicia inter putru-gione e ne tempora tesso it acconto, Oiche confuso dimente non sapea ricordar sene Daniele Oditissa plenu-

mente a 'desiderii de Re ei es ponendo gli l ogno, lidico di aver egi ve luto una statua col capo 'Oro, lebraccia 'argento, ii ventre e le Osce di brongo , leguml, di serro, e i pi edi parte di ferro, e parte di argilla cheon entre era a considerar in uria pietra distae candosi dat monte i 'avea percossa ne pie di ei abbat tuta: cho la pietra istessa divenendo come rura monte, aveario inpiuta a terra.

Passando Daniele alia interpetragione de sogno, dicea lino heri diversi metalli della statua dimostra vano levari domina gioni chelaove vario orgere opo di tui; echecla pietra indicava uia regno suscitato a Dio, chenori sara a distruito, e mander in ovina tuiti lialtri. Nabuccodonosor rende de 'grandi onori a Daniole, gli fade 'ricchi doni, lo crea capo di tuitici magi, Babilonesi. Gione him,ri bellatos dinuo voco D tro Nabucco donosor, e reso, satio morire, e git tuto in una sogna Ha per

Nn huc codonosor a ad assuli rem e conia in ei usalem me, o prendera opori re ne si di regno e ooneri a schia vo in Babilonia con una parte de popolo, e lascia sultrono Sed secia i , di tui. Sedecia spe disco Sura in e Baria a Bubilonia, per portarei tributia Nabucco donosor, per domari largi lares ti- tugione evasi che aven tolli a te stipio cli Geru alem me. Geremia da loro una est tera, nulla quale sono criti tuitii mali heri Signore lovea sur cadere sopi a di Babilonia. Verso questo tempora Eechiele incomincia A pro feliκ- gare nulla Cui dea, predice a res di ei usu lumine, ela dispersione de gli Ela rei. I regno di Sedecia e segnato da grai sortii di dis ordini e prevarica gioni Si dis preχZano gli v vertimentide 'prolati i principi grandi i sacerdoti tessi prosa Durio in usa de Signoro, e si libandoriano a tui te leab homina Eioni de 'gentili P aritiata e senet disciplina te in ange seri κ' ordine, e leggi seri Ea vigore Final mente Sedecia privo i sorge e di prudo tigii, si unisce col re 'Egitto, e sibi voltu contro Nabuccodonosor, Cui avea Si urat sede ita Ma questo re de Calde s impudio nisce dinia ovo de regno di Giuda, e assedi a Gerusalem me. Geremia non cessu di proseti et Zare per tutio it tempodet assedi cli duri quasi re anni. Fin ulmente Nabuc-COdonosor preti de , erusalem me,' 'abbati dona ni saccheg-gio , e fa ccidere i ecchi , te doniast, i unci ulli sindentro it Santuario. Tutterae icchezZ degli Ebre sonti asportate in Bubilonia Sedecia ede trucidare avaritidi se due figli suo i: gli sono cavati gli occhi, o carico dicate ne e stra scinato in Assiria I pochi grati liti heSCampano in morte, scin condan nati ut resilio od ulla schia vitii. I templo e consegnat alte fiam me, e e mura, et torri di Gerusalem in sono degunt ni Suolo. Geconia e di

Giudv. 34, 9. 595. Sedecia ultimo

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bilotii R.

AVVENI MENTI

Glithroi di tuita a Giudo son condolii rigioni eridi a dei Eusi a te. Qui han principio anni di culti vita.

Nabuccodonosor lascia in Giud ea cichi de 'piu overi obitanti, per non rima e re in colle e terre Liri Ebreochium ut Godolia e incuricato et comando de pue se. Ismael della sumi glia reale divisen gelos di lui, arma suo servi, e 'uccide instem colle guai die. Per questo ut tentato gli Ebro rimasti in Giudeo temon do in vota de ita di a buccodo nosor, vanno in Egitto, e vi stra- sciniano Geremia che vi proseti 'En. Verso it in sedes imo tempoEZechiele in Cnidon pro soli Zeta controci prigioni dimitida, era bilin contro 'radu mea.

s in Ombra nccogite tuti gli animali. Velle egi undio cheon Angelo disces dat Ciuio su abbatiere t 'albero, mordina cheri troneo colle radici, legato con cute ne di serro di brongo, si bugnato alia rugi ad det telo, e mangi colle fiero ' orbe ulla terra per et te templ. Chiam ato Daniele alia interpreta glorie de stagno, n- Dunhia ali cho uri tui ambia in ento de succedere in persona di tui: che gli, designato iri uel grand 'albero, cadi a da trono, o rid it allo sint ili una est in araclisca cinio ulla compagnia de gli uoinini. Gliis aggiunge clie opora osse rimusto et to anni in quello stato riRC- qui stere hi, in agi me, iconoscerebi, echeigui poteri gaviene a Cielo, e cho finali nente torno rebbe sui trono. Ι successo v vera immantinente i presagio e abucco- donosor, Ontano alla compagnia degli uomini, vivequat bestia elle Campugne. Trirnato opori set te anni sui trono rit orna abueCO- donosor ut orgoglio primi ero e tacitat Zare una grande statua di oro, ohe comanda di essere adorata. 'ordine deline e spguito da Calilei. I soli re compagni di Duniele s sors aliora assento), id rac, Missae, e Abdenago , costarit a non ubbidire a quest ordine, sorio it-tati in uia fornace ardento It Signore spe disce non-

gelo a liberarii, o lo fiam me liciis pellano illosi. D pocla morte di a bucco donosor te ventur degli Ebre nulla citti vita incomiticiano raddolcirsi Evel in erodac cho gli soccedo, accin alia prigione Geconia egi rendo de gli onori.

Et vi in erodii ha per successore Baldassar. Ne primo anno di questo Monarca Daniele a a visione di quultro animal inisteriosi. I primo simile ad una leones sa colle ali ' quila, che appresentara' impero di Nabucco donosor it secondo omi gliante ad uri orso contro ordini di destiti, che ruppresenturi regno de 'Persiani, fondato dii Ciro it tergo come u leo pardo On quat-tro teste e qua tiro ali , he appresenta lessandro ilgrande distruit ore et i in per de Persiani e sotadat redi quolio de 'Greci l quarto an irriale terribile, e straordinuria mente sorte, cori denti di erro, e loci cortia,ed ii altro minore sulle di ci inalgato, appresenti iregni di irin, o ' Egitto dieci cornu significanodieci Ru od ii pii piccolo dinota Antioco Epita ne crudele nomico degli Ebrei.

Baldassii in uti cotivito, in cui ad nor de suo Dolbe ne vas sacri de templo, ede scri versi a unum anomella opposta parete te parolet Iang thecel, hares, cho interpetrate da Dianiele, gli annungi a nou 'imminent perdita de res gno e delia vita La nolle Babilonia e res ed incendia in e Baldassar e trucidat co suoi. Un 'altra rivetu2ione a conoscere a Daniele e sellantasettimari , nolle quali sono plegati i te inpi di Gesu Cristo, ed i destino dei popolo Ebreo. Durio it Medo successore di Baldassar a uti decreto che vieta volgersi ad altre divinita che a tui Daniele, costante ad adorare ella sua casa it Vero Dio, e accusato line, che stimandolo, lo condunna suo mal grado alia scissa de leoni , per non altera lacleg ge Dario, ne ita speranga che Id di l 'avrebbe liberato, e per non argilroca uel male dat suo nemici, segna Col suo suggellori ingresso delia scissa Daniele non riceve alcuri triale allo ero. I Re compinci ut di questo avveni mento, ordina di et tarsi ulla fossa de leoni i emici di Daniele, he scin divorati nil istante. Quost Monarca est commosso da uno at mira colo, che Ordina con uno litto a tuiti i suo sudditi, di adorare ii Di di Daniele, percii ii vero Id dio. Ciro, into Durio time o ne salire at trono di ia-

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3456.548 hilonia , in algaci suo spirito sin ali id ea de vero Dio, proteggerit popolo heci' adora ordina di sabbricar sit suo templo. capi dello famigii di Giud o di Beniamino co levit si proporano per rit ornare a Gerusa se in mes Ciro da loro tuti i vas che obuo odonosor ne ven tras portati, e Sassabar principe di Giud a 'ei depositario. Nolis condo anno di questo Monurca, Daniele cum pre1dolo di Bel in Babilonia te impos ture de sacerdoti di Bel, che dundo ad intendere his gno e oglia di angin re noli idolo, sis p propria vano i cibi somministra tigii copiosumento ognis torno. I line convinto delia loro Docle, i ta ccidere. Daniele, per dis in gannario ancora suli' idolatria di und rogo ne adorato da 'Babilotiesi, gli chi ede e ne otii enelu fucollo di iociderio, e lo se morire On Uri VCleno. Gli Ebre rit ornatio in Giud ea a nurn di a nila, portando seco loro tutio it bestia me Zorobabel lor Duco, si affreti di i algare gli altari de gli locausti, edi gittare o sondamenta de templo. Questo travo glio richiam; la et si di siti uria contro Geru Sale in me , eg Hsraeliti fanno Ogni foret , per impedirio Solici ii regno di Cir i lavor sono ritarit citi; nam iunio Ar inser se sui trono di Persin, n marino innova te accus gia in- dirigetato a Cambis figlio dimiro Arta ferso pro ibiscedi continuarsi l 'incomitici uti aviari; a tion dura in sospensione cheratio a regno di Dario et to unctivosque-3486. 5i8. ro. Quosti ordina di terminarsi inpio, e sommi Di Fitio deli eat strarsi ii his ogrievole per a sua os tria Ei orae. Iri questo anno terminano propria mente i o niani della culti vita predetii a Gerem in Ages e Laecaria proseti ZZano. I templo si termina in qua tiro anni, e 'e satin adedicazione solenne. Dario avendo ripudiata a regina Vasti, pos Est erilon Zella phrea Questa cinna ella sua elevagione u las orto dicit hora res suo fratelli alia persidia di man, it pio favor ito de me. osse so Aman olla ri pugnangi di Mardocheo, et ii di

Ester , a legar leta inocchia inti angi a lui , calviania gliEhrei presso de Re , e ne otii eri uri decreto et loros terminio, seri En distinetione di osso se di et a in uia solgi Orno e per tuti leo a provincie de dominio diiuti vita di Bubilo

rio dat Indo sino nis Et topia. Commosso alla noli et in diquesta scia gura it uore di ster, solle ita Mardocheoti iunire quanti Ehreicii tro vavario in Susa, per implorisve, O me avrebbe Atto pur ella, a misericordia di Dio col digi uno di ire torni, e re Dolii se ripa Cibo ebevnudis Id dio ac cogite e regii iere, e et te ii Cu Ore destin Delle muni di Ester, he ne otii e ne quanto bi Ω-nia. Aman, Opo a milia gione di portare per te pia Zetedi Susa es redini de ea vallo si cui sie de Mardo Cli eo vestito alia regia, e col diadema reale in testa, e BP-piccato et pati bolo tesso a tui satio in algare ne suo cortile, per furvi sospendere Mardocheo Lia uovo de- Creto Ovrario rivoc it primo Gli Ebrpi son dichin rutis avoriti de Re ed e loro accordato nunc he i permesso di uccidere i loro ne mi ei e di appropriarsu ne le colla. Alla morte di Dorio, Sors cherali succedu regna Per I anni Sotto i go verno di cos tu gli Ebrei odono una

pace pari a quella pertinentata solio ii suo predeces-SOre Ar in Ser se successore di Ser se manda in Gerusalem tti it sacerdote Esdra con uri gran numero di Ebrei. Que si arrivando improvera gli abitanti e matrimoni contrutti colle doniae idolatre riunisceri popolo ordina a Celebra Ziones ella piis qua e persuade gli Et, rei ad es piare te loro colpe o penti mento La cit tu e tedificatu e riuigato it templo, o loggi in pleno vigore ego lano i costumi, e in anti tu et matrimonio st ri pristinata: a Gerusalem me, mancando dimuris, resta es post agi attacchi det aggressore. Un Ebreo, chlamat Neentia, opplere cli Arta fer se proiitta dei favor di tui per egitare ag interessi delinsun patria Vion a Gerusalem me, De inlZ l murn eristabilisce e sorti sicagioni mal grado gli scorri de' Samaritani, che obbligatio gli operat a costruit te colle armi

Esdras

Neemia.

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AVVENI MENTI

rogolato quanto riguarda vacio sint idoli Giud a e go- vernato it aes per odici anni ri torno prcsso di Arta Serse Nella sun assen Za 'introducorio molli di sordini Deliopolo, o ne templo Nee in initoria in Giuden e coneroico et risor morali abusi. Malachia proseli 22n sotto illa verno di Esdra. Gli Ebrei, hunc te non indipendent , vivorio otio a protegione dei e di si a colle loro leggi, o col loro culto. Una graia parte di essi resta ancora dispersa tae' paesi de lor vincitori. Questa alma e inter rotta per tu morte de ponte fice Gio uniani figlio di iuda, emi pote di Eliasib. I 'at te lato sacrilego di Gesu suo rotello, che per invidia 'ucciden et teinpio, vovea degno gli stranter e gli Et, rei Αrtaser se spe disce deli truppem Gerusalem me ed impones ulla Giud ea vovi tributi. addo succede a iovistini. Nel me desimo tempo una bulliit, ut eo di naZione ego vernatore di amaria, da per is pos o sua figlia uia sacerdote dris rael fratello ita ad do chia nanto Manasse. Quest 'allearia produce una gran seruierata Zione ellacitia anta Indurno it sommo sacerdote dud do ordina Manasse di ripudiar lii moglie; quos ti si ritir in Samaria, veri suo cero gli a sperare che Dario gli permetteret, hedi subbricare sulla montogri di Gari Zim ut templo rivale a quello di Salomone , e di cui sarebi,'egii il

Arta sors manda in culti vita elidrcania molli Ebrei pres in Egitto. Alessandro ii grande , mentre assedi Tiro domanda deli truppe agi Ebret, che per rara iuramento pre Sint Oolla sumi glia climario, gli sono negate a Iaddo. Sanun

ballii e Manasse prosiliario di questa occasione e Pedis cono a conquis tutore Macedon 8oOO Samarit uni. Que-Sto servigio e Premiato e Manasse ne otii eneci Sacerdo-Zio Cos tui in alga uia altare a Gari Zirn e Comiticiacia cos frugione cli uti templo Alessandro, iungi dat perseguit ire gli Ebrei, ostra una grande venera gione et Dioche adoratio Alla testa delia sua armatam, in camininu a

Gerusalem me era addo in vece di opporgli a men Omaresisten Za, vestit degli ornametit sacerdotali, e eguito da sacerct oti e levit v ad incontrario. res da rispello

salen me.

323.

Alessandro alia ista doli nngusto corioggio, 'inchina Protanda mente avarit it ponte sice, e dice ni suo generule Parmenione di io scirpi QSO, che non a sacerdote, muni suo Dio avea res omnggio Gli Oggiunge, che que sto Dio tesso erogli comparso in Macedonia, per i DcOroggiario nulla sui intra presa, annunZiandogli a vittoria, tu conquis in delia Porsin. Alessandro Entra pacificam Ente in Gerusalem me, Sacri

ficti no templo det ignoro, e Iudito gli mostra a pro-segii di Danielu, che annungi uva i trion di tui, e lost tibi limento de suo impero. 'Eroe accorda agi Ebrei molli si vori. 368 i. Divisa opo a morte di Alessandro la sua monarchia, Tolo meo Lugo liaci Egitto Soleuco Nicanoro a a Si-riau Cassandro regna in Macedonia , e Lisi muco nolla Tracta La Giud ea, situ ut truci a Siria o 'Egitto, dap- prima a parte et governo dira tria Tolome figli uolodi ago ne se pol a conquis ta e egit tesso si recain Gerusalem ine, tras portandone molli Elii ei in Egitto. In questo temporali Ebro di Giud o di Samnria ODO in continuo contrusto et templo poco prima sabbricato Sul monte Garizim Sos tengono i primi che i templo di

Gerusalom me e i vero era unico ne quale si permessodi sacrificare i Samaritani ni contrario pretendori che Garizim de superare quello di Gerusalem me, perche Giosue vi ave va sacrificato allorche entro Delia terru

Antioco, re deli Asia superiore, conqui sta in F eniciae a Siria, o qui diis 'impadronisce della Giud ea Tolo meo Lago la iacquis ta colle provincie. Nuove guerretra questimonarchi e Seleuco re di tria rei dono que ste provincie oggeti di Contes resta pero sotto ildominio di Seleuco. Tolo meo Filadelso, successore di ago ne trono di Egilio, protegge tu agione Ebrea, te restituisce i suo iesuli e per arriochi redi a nosci illi in biblioteca diolos I et . amr.

sandria, domanda ut sommo sacerdote Elea Egur set latitu Versione de ro

per questa tradu Zione, che legges pubblica mente ne 'suo istati, a de' ricchi doni ut templo di Gerusalem me.

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spersi ne loro regni de 'contrassegni dicitiina Cio si verifica particolarine te iti persona di Seleuco Nicanore, Edi Antioco Sotero imitati da Antioco i Dio. Sieguono iungi, guerre tra Filadelso se Antiocori Dio, che terminano col matrimonio di Berenice figlia di Fila delso Bipudiata questa non tioco, ed ucciso Antiocostes s da Laodice sua prima moglie, tui vi presa, Tolome Euergete, figlio e successore di Tolo meo Filadelso, per vendicare a sorella invade a Siria, e la Giud ea ad solio itine 'Egitto. Seleuco Gallinico ricia peruri suo sint i mn do pom 'altra guerra la Giud ea rica de otio ii dominio dii vergete

per una Pace Onchiusa Questomo Darca non potetidorice vere da nia I i solito tributo, minacci Gerusa lemm di una totale distruhione Iliopolo eccita n Ticco breo chi amat Giuseppe figlio di Tobia , che conrnagnifici doni culina a collera de Re ei acquis tu ungran credito in Egitto ed in Giud ea. Antiocori grande dichia rara guerra a Tolo meo Filopator successore di vergete, per impadronir si ella Giud ea e di attre provinci delin tria. Dopo molle bat- inglie in Giude resta solio ii dominio delinora 'Egitto,

cho vittorioso in Gerusalem me volendo sacrificare Delsantuario, e colpito dat ignore. Di cio degnato glitor nn in Egitto, ove ordina 'es terminio degli Ebro icon volerti su calpe stare da gli elefanti. Gli Ebrei mira colo sumente liberati sono quindi pro te itida line e garantit con editti savore volt. Gli Egisti sibi bellano contro Filopatore, che tro vava lorosi di fensori negli Ehrei. Nella mortes di questo principe gli succede Tolom eo Episane in ela di qua tiro anui. In questo tempo AntiocOil grande, unito coline dimacedonia assatura Egitto edimi adronitos di leuia provinci della Siria, conquis tantiche la itiden che ri presu dulino 'Egitto e ricup rata da Antioco Gli Ebre ab haridoriano ii partito Egi-Ziano, e volontaria mente si sottomet tono a Re di iri a

Sensibile questi alia loro spontanea divo gione, ii protogge con molli editti favore voli, speciatinente riguardo alia loro religione e santita de templo. D sommo sacerdote Simone uore,reda per successore nis IH che s. allean Ea conci nco tumorii, et lupresuriatone et, si Et, rei ratio di loro lintelli perchediscendenti come essi da hi nino. Antio coci grati duci Deli' deuoli dichiararcia guerru ni Romani coron degli alleuti; da in nritus gio sua si glia Cleopatra a Tolo meo Episcine ora Egiit', e te a in dote a Coles tria, tu eniciu in Giudon, o in Samaria.

Vinio da 'Ro in nrii resta adrone della Giude , e Bradain ostaggio a Roma Antioco Episane suo figlio secondo- genito It grande Antioco mutire, e Seleuco Filopatoresu primogenito gli succedes. Sotiori regno di questo Monarca uri certo Simone, incuricato della poli gia es terna de templo, turba a tranquillita della Giud ea recas presso Apollonio, Ch gΟ- verna a late Dicta a noriae di Seleuco , e gli da ad intendere che i templo di Gerusalem me inclitude immensi te sciri. I Re incurica Eliodoro, intendente dolle sue sinanete, 'undare in Gerusalem me per impadronir Se DC. Onia si star En a persuaderio che Simone 'avea in gannuto. Eliodoro dichiura diis ter egit stesso erit rar ne templo

colma di costerna Eione Mentre Eliodoro vo foretur laporta de tesor de templo, comparisco ut cava liere diformidabile spestio, che co suo iunii rove scin liodoro, e due iovani pleni di maestu O porcu Otono colpo di vergho L 'empto semivivo leti it lato suo ri delteria pio, e Gerusalem in passa ut istante ulli dispera et ione alia tota. Eliodoro colpito dat timore di Diocli singa na Seleuco e divi sene cosi gelante et servire gli Ebrei, quanto si era dimostrato ardente Dei perse guttarii. Simone per nulla coraggiato a tale num ni mento, si dando ne savore di Apollonio, eccita elle turbolen et etali, che it sommo sacerdote Onia edes obbligato di i correre a Seleuco La morte di questo Monarca a cui erapur mancatori tempora assi curare ii trono amo metrio

suo figlio, consolida I 'arn hietios has inriga di Simone. Seleuco, succede suo si a tello Antioco pinne destinato a Dio per flagello della Giud ea. Giasone, in degno Datello di nia, usurpari potero dilui, recandos da Antioco gli da 36 talenti 'argento per ottenere ii sacerdo aio; liene promet te altri Ioo,

fici,

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Annidet moti Av. G.

a condigio no di stabilire in Gerusalem me gli usi reci mal grado a deprava Eione di erusalem me sparge trade 'gi uochi pubblici di sero igio, e deli accudem iei' Ilithrei in 'ostr in desola Zione; i ligant stessi dimi

la gioventu Antioco victo di danaro tutio gli accorda Giasone, ri vestito de sommo sacerdo et io, orsuade ilpo polo heri ut te te sue venture veni v uno ulla log g di

Mose, i di cui rigori sola vano gli Ebrei ulte attre naetioni.

Ben presto Gerusalem me edo si ripioni di gi uochi, di

dote ni unda de dunaro a Tiro, per sur vi uia sacrificio ad Ercole. Antioco intra prende a conquis ta 'Egilio, e riporta grundi vitiori macia resistenga di questa n Zione, e lapolitica romana o sorgano no in uia et in re ni impresa. Si contenta Dre nn pace gloriosa rivolge i suo sguai dis ulla Giud ea cui meditava dicio vinare. ' accogiten Ea ei doni che riceve in Gerusalem me non ambinno, mu i tardano sola mente i e secugione de suo progetii. It ponte fice lasone o de tranquillumento et rutto de suo delitii, ni una perfidia egriale nil a sua lo punisce aera presto. Menelao suo ratello, da lui incaricato

a portare it tributo de gli Ebre ad Anti co oro τί iltiae 1go di conciliarsi i favore de Re che o eleva ut

grado di iasone deposto ma Don vendo ademptio pii gure i tributi ne templi reseritii e destituito puriS-so, exi suo post e listo at suo ratello Lisi muco.

Poco tempora opo te citia di urso e di Mallo in Cilicia si sol lovano contro Antioco, porchesuve vada te pila sun concubina Antiochidis. Menelao surioso per a sua de postgione uol profit ture diri esto v veni mento Vende ibi si 'oro involati Dei templo, e portu i preZgo dique si sacrilegio Aci Andronico go vernatore di Antioco per i utar lora culmore a rivo lugione Della Ciliciis L 'antico sommo sacerdote, ii virtuoso nia a pendo ne sondo delia sun solitudine questa pro Linu Zione de 'vasi sacri, pro rompe in improveri contro suo sentello Menelao . Costui te mendo che in voce di ni non risve gliasso' indignanione de gli Ebrui, impegna Andronico, a dis sursi ditari s peri colos Censore Andronico, mas cheran loci suci barbaro cli segno, invitu uia ad una conferen En evit 'immerge ura pugnate ne leuore. L morte di questo vecchio, dono i loro dolore, e tuti indirighano de lamenti ad Antioco, che informato et a vveni mento Ordina in morte cli Andronico. Mentre it ponte fico Lisim ac prosegu ne' suo atten-inti sacrileghi in Gerusalem me, tutio ad noratio sis purge tu voce ' aver egi rupit e nascosti δεμ sori lettemplo L moltitudine si solleva contro di tui cici uccide Lunarchia succede a questa sudietione Tutti si rivolsono a Re per sarta cessare; mu egit On universale sor presti restitui se ii sacerdo Ei a Menelao aut ore

od istigatore di tittici delitii a gran tempo commessi.

Dum uost momento ii vi 2io trionia, la viri e proscrit- tu. Si liraggia innocenZa, si opprime la overtis, e lariccheaeta immunita a delitti Menelao proteggegii empti, estermina gli uomini di merito, e Gerusalem me en Ea dises divi e neci te utro delle vendet te e delle crudes ita di questo tiranno feroce. Fra tante ventur Ιddio, volendo chia mare ii suo popolo a penti mento lora vverte con prodigii della sua prossima distria glorie. Uno strepito formidabile si senteriet telo, e edes in aria unu moltitudine di omini armati e di nuntieri, che combat tono lanciandosi dei dardi Tnli si Distri augurii non occano I uore deis empto Menelao e de 'suo partigiani. In questo temporant ioco Episane ri torna ni suo pro-gotii suli Egitto, e vi entra sperando che a deho eZZad Tolomeso Filometore gli opporrebbe una licve resisteri Ea Mn do vendos adumpiere a redigione uia temposuit citi Daniele, i Romani unis cono te loro foret a quel

ritiun Ziare a questa intra presu. Ne tempora questa spe-digi ne si sparge in Giudeacia voce delia sua Inor te, Ginsori , nutico socii rno sacerdote, it quale non ignorava odio che te crudelia di suo fratello Menelao ecci inviano contro di tui, ede ii momento favore vole perrient rare in Gerusalem meis impadronii si di uovo delsacerdoZio. Ι suo progetto iesce. Menelao ristretto in

G seriasulem me si ede obbligato di riti rarsitella citia della Giusone ab handonandos alla vendet tu rivoltu gli ubi-

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tantidi Gerusalem me abbastanet disgrazinti per non averclaecia cella de tiranni Essi preseriscon Menelao sorte . ,- - , iram orae de Re Gia Sorae into sugge precipito- sua antica rit irata Areta re dogii Arabicli, mellere inprigione Ginsone sugge ncora odioso a tuitici partiti non pu riman Er-nni mente pressori Lacede moni, credendo

presso di essi ivi uore di miserie. tornando dat I 'Egitto a i uox torbidi iasone in Giud ea. Nemico de culto dogli ii docia loro bravura erit loro spiri tota 'ii spre χχ la perfida ambietione de 'lor ca ibi durre lamiud ea in servitia, distrugge Mose, sed obbligar tuti gli Ebro solio ad abbraccin reci suo culto idolatro e leecia rapida mentesOpr Gerusalem me, ve ole resisteri eta menelao e it suo partitote porte ut feroce vincitore libandonaitia a saccheggio, vi a serire o miluit ela, e di gni fesso; o mila son messimila venit uti. I Re entra ne templo, et uario su rapire 'altare 'oro, i candelade, laria vota di proposiχione, iraticini, conios che vi trova e trus porta nee suo statiynos e sacrilego bot lino in iuda a Filippo, Mono ino a cura di opprimere gli Ebrei, comando di Gerusalem me e manda in

complere inti eramente i suo disegni sulla Giuclea, spe uisce Apollonio in Gerusalem me conisu mila uomini. Questi per vieppii adempter a suo incari coma sollera a principio ii suo furore solio una sint modera χione e per me glio appagar a sua collera spetiata celebra 1ione de sabato. Quasi tuti gli Εhre rimasti sedet a vero Dio, si iuniscon in torno a suo altare. Apollonio li a passare a si di spada , a consegna lac illa alte fiam me, ne sa planare te mura, e sabbrica una citi ad ulla sui monte, o v 'era si tua iacia citia di avide,

Giud Maccabeo si rit ira con nove inri ne doserto. iuda Maccab. Antioco puhblica uti oditio col qualis aboli se ii ullo ' D, d dei vero Dio e ordina Muttici suo sudditi di sottomet tersi alle leggi d a culto de 'Greci. Consacra i templodi Garigini a Giove spitale, ed i te inpio di Gerusalem me a iove limpio Collo tesso editio vi et i a celebra et ione de subnto, a circoncisione de 'sunci ulli e nosserta degli locausti a Diti 'lsraele Vi aggiunget' ordine di angi are te carni immonde, 'innat Enre nitari a trinis Dei, e sacrificare dei porci Gli ebre spa-ventati alia ovina di Gerusalem me, o dat suppligi

esse rei tati a vincitore, in grata parte abiuratio ii vero Dio, e sacri sicano ag idoli. In eget di questo abbat timento uno occhi di nomeElea et garo e uno de primi a dure it segnate di tinnisanta resisten et a Si ita di tutio per largi mangiure te carni in-m Onde in sua os in Dan irrit i curiae fici che o sacrifi-Cvno e la suu pieta hara est imitatori. Antioco minaccia i sol te ratelli Maccabei per oblitigarii a sacrificare agi idoli trovandoli in flessibili l eon danti a pila crudeli tormenti. Ni uno di essi cede a tiranno tuti gli partano con fierea Ea, e gli annunχ inno chesaia unito damuel Dio cui os conabat tere. Ille rende Marii riodo' et-la ad re di queste vitti me spetiatrico de loro supplietio; '' ' cercu sed urre coci proruesse i 'ultimo Da loro, sed impe-gnacia Ad re si ossa a salvario Questa dono i incora g-gia ad esse sedete erit re insuriato li a perire erit rambi. Tulli gli ahit uni della Giud ea sedet a vero Dio otionbbando nati a serro de' curnefici Malatia, silcerdote ut M. in in. la famigliata 'Aronne, suggo a Gerusalem me, Don perso tirarsi a martirio ma ella sperata 1 di liberar a sua patria Vara risuggir si sopra una mont3gri d Ser in preΝ- socia cilia di Modin. suo figlino limio vanni, Simone, Giuda, Eleo χχnro, es tonat lo siegu Ono VerSO que Stotempora orisce est figli uolo di ira aut oro et Ecclesiastico. Malatia concepisce it progettora cacciar o stra Diero, sui algar 'altare Eutra ella citia Modin e mentre cerca Persuadure illo polo diti seri re a morte alla schia vitri, gli ussi Lia lita Antiocos presentano e ordina nodi sacrificare agi Idoli. Tutti si tacciono. Un Ebreoli corrotio si

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Annidet Mon. Λv. G.

V VENI MENTI

n condietione di stabilire in Gerusalem me gli usi reci, de 'gi uochi publilici di sero igio, e delle accudem tela gioventu Antioco avido di nnuro tutio gli accorda Giasone, ri vestito de sommo sacerdo et io, persuade ilpo polo heri ut te te sue venture veni vano ulla log go di Mose, i di cui rigori i sola vano gli Et, rei ulle alti e naetioni.

Beri presto Gerusalem me edo si ripienti di gi uochi, di

dote manda de dunar a Tiro, per sur vi ut sacrificio ad Ercole. Antioco intra prende a conquis ta 'Egilio, e ripor ingrati di vitiori macia resistenga di questa nuZione, e lapolitic romana locior Zano a in unχiare ait 'impresu. Si contenta Dre una pace gloriosa, e rivolge i suo sguurdis ulla Giud ea cui meditava dicio vinare L accOglienga ei doni che riceve in Gerusalem me non carni, inno, uin i tardano sola mente i 'esecugione de 'suo progetii. I ponte fice lasone ode tranquillumente et rutto de 'suoi delitii, ni una perfidia egia ale alia sua lo pu- Disce heia presto. Menelao stri fratello, da lui incaricato

a portare it tributo de gli Ebre ad Antioco, trova ilia e 1gci di conciliarsi it favore de Re ches o eleva ut

grado di insone d0posto ma Dori vendo adempti npugure i tributi ne templi rescritti e destituito pur esso, exi suo post e ut at suo frutello Lisi muco.

Poco tempora oporae citia di tirso e di Mallo in Cilicia si solle vano contro Antioco, porchesuve va date pila sun concubina Antiochida Menelao surioso pur a sua de post Eione uol prosit ture diri a sto avusnimento Vende ibasi 'oro involati, et templo, e portu i preget dique sto sacrilegio ad Andronico go vernatore di Antioco per nititur lora culinare la rivolu Zione Della Cilicis L 'antico ornm speerdote, ii virtuoso ni sapendo De sondo della sun solitudine questa pro Lirin Zione de 'vasi sacri, prorona periri improveri contro suo sentello Menelao . Costui tempndo chera voce di ni non risve gliasset indignanione de gli Ebrui, rnpegna Andronico, a dis sarsi iura si peri colos Censore Andronico, mas cherando it suo

barbaro di segno, invita otii ad una conferen Za, e gl 'iin- Inurgein pu guale ne liuore L morte di questo vecchio, ni at grado a depravagione di Gerusalem me sparge tragii Eli rei ura' ostr in desolagione i ligant stessi divi dono i loro dolore, e tuti indiri Ezano de lain erili ad Antioco, che informato dei a vveni mento Ordina in in orte di Andronico.

tali sacrileghi in Gerusalern me, tuti spurge tu voce 'laver egii rapit eis

templo La moltitudine si Sol leva conici de Lunarchia succede a questa sedi volgo no a Re per saria Cessure musale Orpres; restitui se ii sacerdo gloed isti gutore di tuitici delitii da granDA quo sto momento ii vigio trionia lia. Si liraggiu innocen et , si opprinricchea an immunita a delitii. gli empti, estermina gli uomini di mei me se Ea dises divi ense i te utro delucrudeliu di questo tiranno seroce. Frn ante ventu reciditio, volen d popolo a penti merito lora vverte conprossima disti urione. Uno strepit sc De Cielo, e velle si in arta n moliti armati e di nuntieri, che combat tondar di Tnli sinistri augurii non occem pio Menelao e de 'suo partigiani. In questo te inpo Antioco Episane gotti sui igitio, e vi entra sperando di Tolo meo Filometore gli opporrebstenga. a d vendos adumpiere a prisu ita a Daniele, i Romani uniscon l

rinula Et area questa intra presa de te digione si sparge in Giud ea a voce delia sua rnor te, Ginsone, nutico sommo sacerdote, it quale non ignorava odio che te crudelia di suo fratello Menelao ecci in vano contro di tui, ede ii momento avo revole perrient rore in Gerusulem me exim padronii si di uovo delsacerdogio It suo progetto iesce. Menelao isti et to in G se rusu torti me si ede obbligato di riti rarsitella citia della Giasone ab han donandos alla vendet tu rivoltu gli ubi-

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