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loro re, e consoccors degli Ateuies scuo tono il logodo Persiani. L 'anno seguente Arta ferse a marciare in Egitio uuari nuta di oomila omini sol loci comando di suo ratello Achemenide che vi e ut tuto, succiso gli a vangi deli armata si riti ratio a Menti, Ove SOStengon unassedi di Munni. Un 'altra armata comandata da Artabaze, e Megabis marcia contro gli Egi Ei efficii portano una gran vitiori sopra Inaro e gli Ateni est. Inar va a risuggirsi a Biblos, OV 'e reso Opo una iunga disesa Tutio P Egitio si sottomet te. Un principe chlamato Amirteo, resta solo indipendente in una Contra da inaccessibile, conis de bole partito La notia de 'Persiani distrugge sui Nilo quoli degli Ateni est.
La regina Amestri, in consolubile per la morte di suo figlio Achemonide, olliene dat redi sar croci figgere Inaro mal grado che et rendersi, Megabis gli avesse ac cordata I vita. gli altri prigionieri vien tr catacia testa, ad istiga Eione delia stessa Regina osses Megabis per la violaetione et suo traitato, iunisce deli truppe ne suo ove o di iria, e marcia controci Monarca, mal grado di avere posato a dici uisorellara miti Osiri generale delle truppediaria serse evinto, e res damegabise che generosa mente gliel rimanda. Dopo uri 'altra vittoria Amiti rico cilia it fratello co suo marito.
Artasea se dispost come i suoi predecessori a favori regii Ebrei, manda Esdra e Neemia in Gerusalem me, Perri stabilirui it culto de vero Dio. Altra notia ersi una e bat tuta presso I 'i sola dimi proda Cimone Dei condurre 5 vascelli ad Amirteo in Egitto. Le vittorie di Cimone sati temere alis di Persia DuOve dissulte e tu grandi suenture. I Greci da uti 'altra parte ignorando a morte di emistocle, credon cheegii ven gua lassatiri Palla testa de' Persiani Tale reciproco
terrores conchiu derela pace dopo una guerra di 5O anni. Verso questo tempO 'Attica e desolata da una terribile peste che si comunica in Persi , e vi agionagrandi di sustri inrta ferse uol sur venire presso di uilppocrate di Coo questo celebre medico risi ut te ric-cheage, e te dignita osserte gli, per consacrarSi es elusiva mente i servi χio dei su pae se I re de gnato, per ottenerio minaceia i compatri otii di tui sessi gli xi spondi, nota non temerio pii, di alio e di Serse. Lacedes monitella guerra dei Pelopones donantida nol 'alleanga de' Persiani Artas ei se invia loro uia ambas i tore, Clie res e condolio in Aleiae Gli A teni est, opodi averto ben trut tuto, o rimandano con alciani Vr0 inca Ticati, nego Z in recolla corte liberi Sin. Costor omello si vir care in Efeso, sapendo tu morte dolise, itor nano in Alune. Arta fer se ave a regnato 49. anni. Ser se, it solo igito huavea avuto ulla regina gli succede Lascium ultri figlidelle sue concubine, ira quali Sogdiano, cO, e Arsit O. Ser se ΙΙ. regna 45 gior ni , he passa elle dissoluto Zete Essendos addormentato et Uuscire da una es tu, Sogdiano entra et suo appartamento coli eunuco Farnacia, i 'assassina e s'impadronisce delia corona. Sogdiano sospetioso e crudele, trema sui trono da pertuito crede edere dc Ile os pirugioni Oeo di tu, frutello non a sente da' suo sospetii. Nel disugno di is sui sene, loria venire a Susa ma penetrando questi Iu sua prava in tenetione, pubblica alta mente di citer vendi curela morte di Serse I grandi ea aruanta si dichia ratio perlui, vi en proclamato re. I vile Sogdiano,che vea Saputo BSSASSinare, non a ditandersi, e si sottomet te a fratello:
questi in diis poco in s morire, do pom n regno dii est. oco ad rotae deis impero prende ii nome di Dario, ilpo polo 'aggiungemuello di Noto, che sigili sic bastardo Questi non gode molio te impora et trono Suo rate l-l Aristo, osten ut da Siri comandat ira Artifi figliodi Megabise, si rivolt contro di tui. Dapprima la sortunae favore vole albi belle riporta due vitiori esuli armata reale ma in uri ter Zo combat timento te sue truppe loabbata donario, e lasciano Artilio loro generale, elle Ca tene detersiani Dario uolsario mori re; ari sati de Orella emo glie et re o consi glia a tra iturio con clemen 2 a, ii de in gannare Arsit con tale modera Eione. Questo principe capito laesi rende. Dario vorrebbe salvari O,ynnia crudele Purisntidulo determina sarto perire con Artisio.
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Uti Eunuco di Dario clii amato Artoxuro concepi KCeil progetto di uccideri per motitare sui trono Parisntide sc avre la trama, e Io inanda a suppligio. ii questo tempori Medi si solle vano per scuo tere ilsiogo de Persiani sola hut tuti, e sotio messi Una rivo lugione tu peri colosa si manifesti in Egitto. Amii te esce alia sua riti ruta, si a dic hiarare Re esca cciii i ei si uni da' suo stati.
in tanto i doliti di oris uti de ed i suo intrighi condiacono et in famiglia di Dorio riuove dissensioni. Questa BLegina favorisce uno de 'suo figli chia malo Cino, ed Ottie- Deperesso it overno delle fronti ere ulla Grecia. I lini vine principe pleno d 'orgoglio, ei ambietione, per suli re sultrono, prepara Ol favore ella ad re una rivoltu Dariosos tenendo i diritti dia face suo primogenito, o dichiara Successore ut trono e richium a Ciro presso dicie.
Alii e tragiche cene si veggono ella famigii di Dario Teriteucheme ter2 figli di tui uccidera sua sposusi glii di uri sati de di nonae mestri, per sposa re Roxane foret tu i Stat ira rnoglie di Arta ferse i Monarcavuo punire incolpevole principe questi si ri bella d
assnssi nato da uri suo favor ito Pari sati de s trucidare RO-Tune, Multa a sua famiglia, ad ecce gione di Stat ira. Dario termina a sua vita Op di aver regnato mun- ni Arsace o nomo di Arta fers Occuparit trono.
A quest principe si dari nome di Memnone, a causa delia sua prodigiosa memoria. E consacrato da maghi noli citia di a sagarda. Ciro, em pre pii in fiammato dati 'ambigione, concepisce 'orrihil progetto di sucrificar suo fratellomel tem pio, at momento in cui lusce rubbecia sua veste per D dossur quellu et gran Ciro loro volo. Scoperta a trama, i principe e arrestato, e cori lannat a morte Suum adre Parisiitide accorre per salvario Arta Ser Se non PO- tendo resistere alle lacrimo di ei, rivoca it decreto a tale, rimanda a go vernare e provinci mo it time.
Qui vii lucche ni avido di vende iturit Ornuat suo ambi-κiosi progetii. Si conciliis it uore de 'popoli, o sotio dis serenti pret sti, leveti dolio truppes Grecbe, cheg in Spira Dopiu fiducia delle asiatiche. Cleui co ubile generale est liuio in
L i Cede mone, si riti ru presso di essu, et Servo con sudelia.
I giovi ne prinnipe prepara tuti ii spiriti ad una rivolia 1i ne i su i tu lenti e la sua tabilita gliene somministrano i negeti Sa conciliarsici favore de 'Lacedem niche Dei in tetigione di semina discordie in A sia, ordinano ulla loro si citia ibi unirsi a quella di Ciro, e di ub-hidire u Tam suo aut miruglio L 'armata e composta dii OOmilii Asiatici, e 3 mila Greci Clearco comanda et ruppe de Peloponneso, roxeneri eo Zi, Memnone iTessuli Ariceo, allu testa de 'Persiani La otia viensor muta dura vascelli di Luce demone sotto gli ordinidi Pit agro, e a comunduli a Tam Egialo, che dirige tu ita 'armata navale essa si egue quella di terra costeggiundo i lido ne mare. Abben che Cir nascondesse ii suo disegno considato a solo Clearco per tenere a bada ArtaSerse, e per Onsar complendere ui Greci che voleva conduri net centro deli Asia, itine ora vvertito in Susa di tal movimento. Questu noli 1ia spargeri allar memella corte di ersia, si crede ue arisati de , per segre te intelligenge colligito, sin tu principat causa di questa guerra Civile.
Ciro si avunZa a grun tornate. Giunta 'armata in Tarso Greci non oglion proseguire a marcia Clearco hi bisogno di tuita a sua abilita per calinarii. Indi a poco Ciro dic hiara Dancamente cheranda va ad attaccare Artaserse. Questa dichiara Zione eccita n tu multo, a te sue magnificii pro inesse angiano la triste χχ in gioia, ed i mal contento in is peranga. L armata arriva a Cunaxa Ciro con 3mila ominisi avanga in i sordine, crede Sor prendere Artaser Se maque sto Monurca tro vas alla testa di nn milione e oomila ornini, e 5 carri A Ciro quasi manca loem
po di formansi in attaglia Clearco lo consi glia di non Compromet tersitella mischia, e mante nersi die trocitat- tu glioni greci. I principe gli is ponde che at momento in cui uot divenire Re non pu mostrarsi indegno di
Greci dupprima mettono in fuga i ersiani Ciro
vellendo che Arta fers saceva uti novi merito per pren
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sta vitioris, e mette in ollaci 'ala dri ita de suo neniici, i Greci prosegu otio a baltersi. Fira a questo nomento insolano, ignorando a in orte di Ciro, attribui scend ambe te parti tu vittoria.
Greci credendo it principe impegnato ad itis guiro ilne mi CO, innovatio it combat timento La noti separa ledue arma te. I gi Orn Seguente i re manda uri arat doni reci per istruiri della sorte di Ciro, e per intimariorO di de porre te armi Egi in gli an Onoscere, Chesi ii via Ole per alleati, lo servirebbero sedet mente ; macho son decisi di preseri recla morte allis schia vitii Arta Ser se ammirando ne ii Oraggio con norat lato li assi cura de loro ri torno nulla patria E assidata a Tisnser ne tu cura di condurii. Diversi indi Et pro vano a Clearco, he questo generale meditava ut tradimento, e la sua dissideri Ea non e che troppora iustificuta. Tisa feriae invitari capidet armata Greca a venire presso di tui quelli che vi si recano son trucidati, edis Clearco condotio in presen Za de re, ter troticata la testa. Greei superstiti alia battaglia, sono a num sero di omita es si eleggono altri ustigiali earavand , ut lici puri coli cominciis Domuitii Arsi sottolli ordini di Senotante. Questo abile ed eloquente generale, ianima it corctg-gio de suo computri otii, ricordundo loro te gloriante di Salamina e di latea Marciano in due Colonne metiendo ne me ZZo que pochi bagagii cherave vano conservati. 6 o omini scelli formula la retrogvardia, combattono e truppe di Tisu seriae et pussaggio de 'de filati.
Attaccati, ella marcia, arrestati a largiti uini seiquali si erano rottici ponti mancando spesso di vi veri, ,hbliguli alvo ita a marciare sopra pia nure CopErte di neve la Oro Ostu Za Ormonia tuiti gli sta coli. Giunt itinnimento sulle rive deli 'Arasse, tro vano diversi popolicti disput, nocior il passaggio Seno sonte colle sue mu- Doure bat te Pharbari, giunge a guadagnare a Colchide. Greci giungono sinat mente a Trebi sonda colonia delloro paese. Dopo di aver ingra et lato gli Dei per averti salvuli da tanti pericoli, coste ggiano ii Ponto Eusino est iuniscono presso Pergamo, a Lacedem Oni, che marciano controci Persinni. Questa rit irata dura 93 gloriai.
In tanto Pari sati de irritata per a morte de figlio, e gelos de credito di Statira sua uora , ' avvelena Arta-serse a consiti in Babilonia. Quest , monare vinceri Lucede moni, e facia guerra ut Cadusieni verso it mar Caspio; dove mostra molio Coraggio costari Ea macil valore egit hi tanti, o te dissi stolin dolpa es gli san perdere a maggior parte delia sua arri inta
L fine dei regno di Arta fers e turbata alle abn Iede' cortigiani. I grandi preti dono i partito de figli di tui,
che prete dono alla successione Egli ave varie vult i5o
da 35o concubine, ei da At ossa sua moglie Dario Α-riaspe, edico. Per Arrestare tuiti P in triglii di segna Per Suo successore Dario primogenito, e lo dichia rarae. I 'ingrato si glici volendo godere di tu ita la Ossan En, co- spira contro a vita de padre questi, venulone in cogni-etione, o a perire. co it ter zo de si gli torta fersen spirando attres nila corona, a mori re suo Datelloraria-Spe. Questem uoue assii Zioni affreti an gli est romi gior 3644. 36o. ni di Arta ferse cho uore opo 5 anni di regno. Arta fer se corii en celata per dieci ines Iu morte dei itaserso co. genitore, onde egli rasso larsi ne trono. Concepisce ilharhuro di segri di saurire it sangue reale su sep pellirviva a propria foret in occa , di cui ave va posata laui
glia Uno dei di tui gii conmo tru suo figli emi poti sontrucidati. I principali Persiani inoontrarono in Stessa sorte Un solo hinciant Datomo Sotiratios iis questa strage, si sorma uti partito nulla Cappadocia, e Della Passa gonia. co manda degli assassini per ucciderio scoperti, Datam licia perire ma egit e uocis poco opo damno scin gurat O , he v eva snputo gunda gnarSeneci euore. oco marcia controci 'Egitio che erasi ri bellato S 'impadronise deli' sola dimi pro costringe i Sidoniis et ter suoc alia lor illa, prende elubio, d invade tutioi paese. Queste vitiori sono segnate da orribili crudeliae saccheggi. De predaci templi uccide it Bue ii, hessa mangiare 'suo uiuetiali in una est a rapisce i libridella religione e gli annali della Monarchia. 'Eu Duco
Bagoa Egigiano depositurio de di tui potere, degnato los Ru Velena re, e Det te la corona sulla testa di Arsete ilminor si gli di Arta ferse, do potat aver salti perire tuitigii altri Arset regna soli due anni. 36i9. 355. Dario Codomano discendente a mari Noto, D.aio Cado mittio
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gli di Arsa ini, o di Sisigambi riceve a corona a Bagoa Quest perfido ministro, non a vesti dolo tror ut de-bole, Coni lo crede va per poterio go vernare, i solve diu v vel etiario II Re revera ut de suo utroce dis egia dissimula, e I 'obbliga a bere lapprestat Ogli veleno. Verso questo tempo Alessandro i Grande ave va incO-m incluto te sue conquis tu in Asia Dario marcia in persona contro di tui allu testu i ii armata dimo mi lauomini, e con pompos ei inutili apparecchi L'esercito . , , di Dario e inti erumente dissulto in tro disserenti gior nute, a Granico ella Frigia verso lo stretio de monte Nauro, e presso la illa di Arbella Nella seconda aetione, non men terribile ulla prima, Durio e cost retto suggire o favor delle tenebre, prendendo i 'abito, edit cavallo 'uri suo scudiere Colla sun armata perduancora a udre, a moglie, ed i si gli che da vincitore sonorat tuti con Somma generosita Nell ultima gior nata resta per ungo tempo incerta a vittoria trale due armate sinat mente si decide per Alessandro Dario in redii alia dis peragio De si riti ramella Media Alessandroclo insegue Besso governatore delia Battriana uolsor Eare questo venturat principe a montare a cavallo, per suggire id sollecita mente ma sicco me si ricus diserto, gli dacia morte. Ι Monarca spirante chi ede et Pacqua che gli vie recata da n Macedone et suo etiam O. Dario in carica costui di assi curare Auessandro delia sua ricorio scen Za, per te honia usu te verso a sua infelice fumi glia, e dirgli che vore per man di coloro che avea ricol mali di benefigi e che sera vendi cheraco punire i suo assassini saracia causa de' Re Cos finisce in vita di questo principe, e termina in tui I 'impero dei Persi uni. 3674
Persiani. 538 Ciro. 53 Cum hi se . a Dariori. 486 Serse 473 Artu sei se Longi mulio 414 Sersera I Sogdiano 424 Durio Noto. O5 Arius Memnone. 36oortas. co55 Arsete. 355 Durio Codomano ultimo re di Persia.
Regno de Medi. 46 Arbace. 34 Deioce 68 Fraorte. 66 Ciussare 61 Asti age. 58 Classare II.
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Le stesse tenebre che involvonori satti dρ' primi popolideli 'Asia non permettones ii conoscere a Vera sorma delloro Overno. Sembra per , he questo tendesse a di-Spotismo Solamente i avverteria storia chemella Monarchia de Persiani r autorita et Re era limitas da unconsigii di selie magistrati potenti e rispellabili Dominati allo Stato e che se et ii voto di essi lim narca niente poteva decidere. Ι 'impero persiano era diviso modio govem assidatia de 'satrapi cheali amministravatio otio gli ordini dilre ministri. Trouas De Tasti persiam im tratio che do urebbe conviti erci della moderagione de loro Overno, seri salti non provassero it contrario. Uri iis sigiale delia corona era incaricato dicivegliare line grai matti a. dirgii pensa a ben seguire te fungiori eri overi che Oromango i ha imposio mellendoli sutor O. I principe per a vastita de suo stati Mutava de com missari onde invigilare sopra ulte la parti deli vero γquesti veniva chlamati gli occhi e te ore chie det me.
Per questi popoli la toria non parta di leggi saggestio a Deloce prima iudice e quindi re de Medi ci
PreSenta per 3 uti quadro brillante delia celebre legisla-gione de Persiani a tempi di Cito ciria conospere cheZoroaStro contemporane di questo Monarca ubblich
Questo codice emplice Della sua infatigia forte Della sua maturita Si sosten ne Otto i primi Re e si corruppe posci perci' eccesso dei iusso e de potere checagionano sempre a perdita de costumi e la aduladegi Imperi. Lecleggi de Persiaia erano severe ellen riguard RV3no principalmente i educagione Lo stato educava laclio- ventu in Comune e s incaricava de nutrimento deglistudi de gastighi ci tuito era regolato alia legge Ιgiovaneti vivevari di Pane, di crescioni ei ac tua. loro maestri si occupa ano iii et uore di essi chede loro spirito e come si volevatio formare degli uo mini emori de sapietati imparaVano iii a morale chele lettere. Uscivatio alla classe de sanci ulli ne 17 Q. an no e De 25. erati avara in quella degli Domini. Neli 0-ta di 5 anni es en tuti dat servigio militare Olevatio prentendere a posti di iudicatura e di amministragio ne, OVendo Perh Passare successivamente per tuli igradi. a iustigia era riguardata come a Prima Virtu e rita alitudine comeri pii grande de'vigi. a leggenon accordava ii di illo di giudicare gli uomini che allavecchiata line vera levatio alvolt essi stessi a giusti
etia Cambis condarino a morte v magistrato convintod iniquita. O sece scorticare et i si glio che res ilposto et disgraria o padre fi obbligato di sedersi sulla polle dei iudice Prevaricatore. Non si applicava a peria di morte chemi recidivi. Una legge aetatica proibiva a principe i punire capital-meDte uri Primo delitto. Si ammet levatio ne gludigii servigio diis allo Stalo e te uone agioni in Comperis de delitii commessi e Diadrivas i principio, be
olt nemo Picco numero di missati atroci che suppongon sem Pre uri anima Dera e che ris hieggono uri ter ribile sempio veruti colpa suggita ali umana debo legga Don cancella vara meriti di una vita virtuoso.
1l dii illo di vita di morte chesi adri avean sui loro gli, era temperato alia inibietiora di fariae iis per colpe lievi e per uri delillo Dico D altronde sic come i 1gli presso questi popoli rispeltavano in sinita- mente i loro genitori poche occasioni vi erano di sercitare a di illo inumano Citi che e Piu singolare, riputavasi impossibile delia natura it parricidio ne viera una legge contro uti a missatio. SH obbiam prostar sede alla iropedia in legislagio ne de Persiani tendeva meno a punireri et illi chera Pre ventrii inspirarido I orror det vigio est 'amore delia virili.
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popoli deli Asia Ripalavas quivi uti merito religioso ilsecondareit se odella terra Si reti leva conto at Scivra nodet modo nil essa era coltivata si putiiva a negli geriga e si premi avara' alti ita degli agricoliori tro diversia in una torno deli'antio mangi vano con essi Ciro per Onorare P agricoltura Oro egit tess De 'carii Pi, e tanto molti alberi colle sue mani.
Millot dic cli esse si orivatio a tempo immemorabile in Assiria ed in Babilonia Malliot sostiene i ualmentech ivi si collivassero te belle arti molio tempo Prima de Greci. Quest' ultimo oggiunge heci monte di 17siadii farto iratagitare da Semiramide per rappresentaria, Ia statua Siro di si cubiti di allegga ei di larghegineretia alia flessa regina te magnis che case dilabit Dia a 3 appartamenti te Prodigiose mura di questa cilla alte dio Piedi e largite o sinat mente i suo pro digiosi orti pensili sostentuli da ordini di coloniae in an-
steatro ne sicino a Prova Dulens ei a conoscere essersi
quivior at ii mergo ' Dalgareri' acciue deli Eus, aiesino ali ultimo terraget di tali tardini, elevato quanto te mura di Babilonia.
L Mesopotamia sit uota trarii igri e 'Eustrale inuo de pili hei limi delia Terra fucia culta elle scien Ze e partis Olarmente deli 'astronomia mal grado a pretensione degli Egigiani che se ne arrogavano ii prima ed a qualici Greci ' anno troppo di leggieri accor
dato perche formati alia loro scuola Le vaste Planuredi Babilonia sol to uti telo puro e deligioso, in meZZOa tuti te ricche age delia natura er3Dolen OPPortia ne Blle astronomiche Osservagioni quindi i Babilonesi opius Iost i Calde loro sacerdoti Veragono Comunementeripulatici primi astronomi Secondo Diodoro essi non era D abbasia in dolii otide redire ' eclissi solari . cio
Nonis ara e sit Sero a conoscere ii movit Dento Proprio
de piandii da O cidente in oriente a dividere ci cunasgura et Zodiaco ni gradi edisgni grado in o mi-Duli e sar 'aiano i 365 torni a cui aggiungevano pure licioque ore ei alcuui minuti di pili is mis urarela circ0ia serent delia Teria. Una torre eccelsa uel ceti tro et templo di Belo, serviva loro di osservatorio fidessi si attribuisce ancorari invengione de quadranti lari de quali partas Della Soriis ura a tempi et re Egechia. Molle ali re cogia igioni Si a tribuis otio a questi popoli Dutens ne dimostrare che ii sistem di Mallebranche circa te dee si sondato suli autorita de pili et genidely antichil . come itagora , ParmeDide raclito, Democrito Platone e S. Agostino fa OSServare stili Butorita di Proclo che P opinione det metitovato flosos asia derivata primi eramente alta scuola caldaica. Se a doti Vina de Calde e diversamente ras Pre Seritn- a da vari autori cio nasce, perche non si accord 3VRDo fra esst e loro scitote e che ima particolare Pinione pigi ipsi alvolta per a dotiri ira generale L argo- metito tu Certo che ci Convince delia cultura de pri mi popoli deli Asia e uello di ave essi conservati de gli annali di quanto succe leva di pili riguai devole Dei loro dese Beroso Caldeo Della storia ella Sua na-giora aveva segnite dicemiosesso delle memori 'D-tichissime det suo p ese. La Sortitura parta degli annalidi ersia solio Circi lto Dario Este fa vellere lostesso uso sito Assuero Diodoro di Sicilia asseris e chei Cald ei sacevano ascendere te Orci Osservariora 9Stro
che 7oooo Epigene citato da Plinio et Ooo. In me
8Οooo Aristotile curioso di sapere ii vero su nesta pretes antichila Prego Callislene ch era allor in Ba bilonia a servitio di A lessandro di m Ddargi tutio ioche a Vesse trovato Opra questa materia di certo Calli stene i invio deli osservagi i celesti di fio anni. Abbenche tali numeri d'anni statio eccessivi a segno
che Cicerone condantia in ioci Cnidei di sollis di a
Dita era impruderiga, tuti Pro a pero Che non O A mente collivavari essi e Scienge ma ambi Vano ans Oratrasmetieriae a memoria alia poswrita.
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subito nos o Calde adornron gli stri. I p polo liriguardavn come divinita, a gli uomini istruit ii sup pone vario go vernati da uno spirito divino. Duvasi a I solei non, di Bolo, e quello imul, ut tu luna. Da uia os satio culto nascer Oven 'opiniones che glius tri aves sero una necessaria inque riga ut destino, e sulla condo ita de gli uomini. Di qui ebbe origine astrologia gludi Ziaria, Cieri Ea assurda, che a 'sacerdoti si po- se in isti in con premur a per Che loro sSi curava n impero suli 'animo de popoli. Super Olevasi 'avvenire, liherui si dii mali minaceiati, o procurarsi Pherii accor revasi 'sacerdoti, e cui magiche peragi Oui promet te-Vnia mira coli.
Socori loci favole di alc uni Greci, credes volgarmente chori ei si uni adorassero pure it sole ali astri, non Chei suo coirali elementi, a generat monte si Convien Chei loro culto oraci mora su porstigioso tra tuti quelli delgenti lustitio Gli Elamiti degni figli di Sem, ave vano con
negli ustri citio ministri, negli elementiri suo bene si hi: gli uvano ii nome di Mitra Riget lavano i simulacri, giudicandoli in logia deis Ente invisibile, ut estu vano lesuperstigioni de Sahoismo, io ori' idolatria de 'Cui dei. IICelebres Zoroastro non sola mente furit legis littore de Por-Si Ani, is purgo ancoracia loro religione d agit serrori hevi ve vano inserit , i Subtii Lo scopo di questa dot trina era di pio gure t origine et male in mala tera obe io, D in Q apparis feci autore Se condo i ersinni, ii uoti principio Ente supremo, e terno, indipendente, chium toorcam in Zo, avea creato a luce, erae tenet, re Arimatio,il nitivo principio, tracva a sua origine alle tenebre; heri he opposto in gni cos alle mire di romango, i Contriti viva suo mal grado allu gloria di tui. Ammoti e vano cho questo consitio de due principii oveva durare sino ulla fine dei non do allo rche otiori ris argendo, saret, horo septi rore a luce prae tenebre conii vere buOni ed i malvaggi a sorte da loro meritata. il addor, antico libro sacro persinno, che ut otio Hyde si e satio conoscer in Europa, racchiud eva dees ubi iiiii congiunt δε ego te occellenti di morale. Son segni cli osserva et ione i sc guonti qua rei di ut libro intito luto lia a te ueta si ulli tomyi , cho te storie
orientali attribui se otio Ad n Anti Co re hi Amato Usanu. celebre per la SapienZa, e per diverse invenZioni. , t granine sono dii sopi a la terra, tutato superiori inpos sanZu, in sapit D Zari e in boni Albi manente de gli uomitii, quanto Dio e ad Ssi superiore Lucior elevagione non deve portari u truttar ora rigore i sudditi l tuo norare volt romo reggia , in il Sole ritu Ce Cia Scuri gi Orno.
Per uti ullo di vendetia, Dio ci porge o miluui prove dibonia. I Res deg glorio imitario operundo lutio it benes possibile. Si ricordino, che pudroni di toglier a vi tu, non e in pote loroci restitu tria Q.
I do veri pres critii a 'Μughi ora 'Sacerdoti erano degni diu nos talo di vita satio per dur 'essem pio e Dormura' pro funi. Ecco alcuti de 'procelli concerta erit is somnio pontusice. I. Egli de preservat si a gni bruttura perche Dici 'cita Scello per S8er sunto. u. De epiglia in decimii dat laico, in come limos iniere deli' nnipotente, per distribuirea' poveri it tributo pagato da, icchi. 3. Esse de versato Della cognigione deli legge non solo, mariti tui te te scien-Ze essendo hinninio ad Aminaestra tuti coloro, che se-
uono a sua religione. 4. De sol rat tutici applicar si a discernere a verita dat errore. 5. Deemon te me Chelio,
non odia cho it de litto. 6. Sebbene egit Ossa essersatio de gno di ni une celesti rivo laetioni, ori deo divulgur te, perche servirebbero impaccio alio polo, i quale
de Attener si ulla legge criti e C. Generat metite presso questi popoliri sacerdoti forma vano una classo distinia dii gli altri citia lini ave vano pari mente i loro interessi a parte di cui oratio assai et Osi. De positari della religione e delia scietiza arbitri de 's Ovi Biai, Ora coli de 'popoli, fovente abusa rono de loro potere Esso avea per scopo la santita de' costumi, a suri estissimo cli ven ne quBndo servi distrumento alle passi otii. Talvolta
lungi da provenire i de litti, gli antichi sacerdoti ori uri tali al ombra della religione 'erano i complici sau
tori La superstigione consucravit gli errori, e Sosita cava
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t 'ubito legit Assiri, e Cir clo sece quindi doliare ai
Gli abiti do Babilones consist evano in due tuniche, una in seriore di in che scende varatio a pie li; a superiore pii corta era di laria Indossa vari uri iecolo nn tello chiuinat Clanidion La loro algutura consiste vain una specie di coturno dirae gno, portu vario una mitra ei uia astro at di sopra della loro unga capellatura. Ciascuno aven ut anello ne quale era inciso i suggello Proprio, e in ano portava una canna in cui est remita superiore era terminata sese condo Erodoto da uti se-gri Carat ter istico, O me uri rutto, uri ore, tin ani
Persiani non usa rono che una veste, exula iungo al-gone di pulle Ciro prose lacior veste a maniche, e Persuaseri suo arnici di ad Ottaria. In questo tempori Persiani ad otiui Otio ancora ad oppia tunica, che discera levamno alla meta elle ainb chiuitiatam endita. I lormantello ei a color di porpora o violet to in estute, e tes- suto a fiori et in vorno la loro tiara era uri oc Ti Curva in ella parte anti eriore, cotti quella ella muggior parte elle a Zioni orientali Ilisopo Io portava una her-retta, O nn eudii dicitossa, o di tela in torno alla testa: tra capelli, deli Oicale d oro, per dimostrare di essere indigeni Laesoria algatura era chiusa, ed ordinariumente di color gi ullo. Abben che i nonumenti et conservare ii costumo diquesti popoli e li appres riticio barbuti, pure embrache stans salti rudere prima deli conquisierat Ales sandro, perche questi sece recid re a barba a suo i soldati, per non servi di res a ne mico. Tanto rica vasi a Mallio pel os tu me di questi popoli. a per glirassiri volendos stare a diverse me da glie, ii num. si rappresentam loro costume, comeri num. 2.
3 additano quolio do 'Medi, Persiani secondoci assirilio vi dei vi aggio di Charditi in Persia Le diverse teste indicano te nc conciatur de Re Persiani.
Gli Αqgiri ori Medi orano hellicosi per tali co i do
scri vera' istoria, particolarmente la crit tura: ma pocos conosco in torno alia loro mili Zin, Ch 'e Della stessa oscurita in cui per gran parto sonori susti di questi popoli. Non cos de Persiani per es si si anno delle noti Eis pinpreci se suppiam che e guardi deline di ergia chiam avaris uel ori, a causa de' pomi 'oro che decora vano a loro cora et En Gli molini erano de giovani celti di nascit illustre Cir non avendo cavalleria per opporta a quella di Creso, si servὶ de 'cammelli a cui pug et come si credo hinsopportabile 'cavalli de Demico, ii miserii di sordine Conoscendo quindi a necessita diavere una cavalleria, ebbe de cavalli bardati di serro, odi a me. Quest 'arina sormi mel avvenire in orgii principale delle armate persia ne 4). Si ve leva ne 'loro ser- citi otia gran quantita di carri armati di falci tirati darica valli , otio messi ad una severa disciplina, si si ge vada loro ui continuo tra vagito Allorche si accampa vano, e fosse anche per uia sol gior no fortifica vano ii campo
Gli Assiri erano armati di scudi gia vel lotti, e pugnali ave vult ancora delle clave armate di nodi di erro, porta vano deli cora Ege di lino I loro lini eratio di a me, o di magii di ferro in tessu te. Aveano per insegna una coloniba disposta comeri aquila de' Romani. L arme principale de 'medieraria scimitarra combat
te vano v guat mente colla picCa, e coli 'arco, he porta vado 'dardi molli corti Icavali eri erano armati come iantac- cini, n vetitio per insegna reale ut 'aquila d oro ullo cudo.
Soeotido Diodoro di Sicilia, itersiani ave vano delle co-ra Ege corte de 'bracciali, e de 'cosciali lostesso Ciro vi aggluti se gliscudi Uniiccolonum erodi soldati scelli, ave vanella testa degli ornamenti di serro o di rame I eloiarieran Cora ZEnti, e porta vano degii cudi leggieri, o non serviva si chedella scimitarra edeli 'usta. Il restode 'Per si an iratio a Cir non avea combattuto che coli arco, edi gia vel lotio Quest Monarca, do po di averne loro inter letiora uso, vi sostitui la spada e la picca. Fine de secondo articolo.
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L 'antico Egitto, aes di superstigio De edi sapienEn, samoso pe' suo monumenti, se uolad Orseo, di inero,
di itagora, di Solone e di Licurgo: l 'Egitio che di ede suo obelischi a Romu, te su leggi allu Grecia, te sue
isti turioni religiose a diversi popolide monilo, Hon vanta una Origine me no savolos id in uerta, di quella dei primi popoli deli 'Asia La sua antica Poriologiu ri saliva secoli innumerabili. sacerdoti di Tebe secondo Erodoto assegna vano i 134 anni di durata alia loro Monarcilia, ed anche tu dat primo loro e sino a Seto nec egi in conta vario Sattamente 4 genera Zione 34i Rel 34 pontufici calcolo di cui sensibile si manifestat 'assurdita, dulla sola ripeti Eione ello tesso numero. Manetone, sacerdote d Egitto, linante seri ve vari resecoli prima dimes in isto, e la cui autor ita sembra di granmomento anche allo storico Gio se , rucconta che t 'Egitiosa du principio governato da Ιddi eda'Semidei. Vulcano, i primo di tuiti, regno secondo lui, novem ita anni. queste Chimeri che dei tu fa gli succedere 3 dinustio, nominando i principi di ciusChu luna di esse, e supponendo che ab hiano regnato suo Cessiva metite sui I 'Egitto intero, in uno spa Ei mnggiore 'anni mila. Peta vi ed altri eruditi riguitano comessu volciso tali ditiasti e Marasmo e De Eron te inmettono per Vere eglino conglii et tura noche in voce ' Essere successive sieno Sin te colla terali cio che abhinno esse regnat a ut Sol
tempo, e sanno pompa di tuitu tu loro erudi Zione per conciliari colla cro nologia deli Scrittura. a possori omni meritare uno studio si pro solido, unciali pleni di nouit, quasi tota linente voti di sulti Che che ne si a di que Ste ussurde eana scindute opinioni, sembra certo chegli Egieiuni sieno molio antica inente civili Egati, perche iustoria finda templitu remoti ceglios retia sumiliari getati colle arti, e te scierige, e cor tuti quelle cogniZioni Che pro- vano unci ungo stat di societa Di fuit se dubita si pilo dei primi eri fasti egi Ei uni v volt iis elle tenebre de temptincerti, ehi potra non restar Sorpresonii 'aspello de 'monum senti di questo popolo, che attestando in sua grande ZZa,ci convincorio deli antichissima civili ZZagione di esso Iti Egitto anche presente mente, tutio an nun Lia magnifice riga e grande ZZa Le ruine is tessedi questa regione fumosa ci stupi Seono, e lesue piramidi che do po4ini laniani sus siston ancora insultando it tempo, ravvicinano,Percos dire, ii vi aggiator a primi secoli de mon do. Ne traitar breves mentel 'istoria degli Egigiani trulasces rei no te avole 'usi tu, dos iride, di i sonu, 'Erme te altrimentichia malo Mercurio, Tot, Tris megisto), a quales attribui variamaasi taltera scien Ze e te arti, e i cui libri, secondo Manetone, Olire passu vano ii numero di 36mila oo. In comin eremo a Menete, cho credesici loro primo Re. Giova sola mente os servare cheosiride, se condo es si avea ridotio a sint di societa a nχione an cornset vaggia, che Iside sua ino glie e Orella, era con tui partecipe de gli nori divini, e che essendos questo dici accinio ad incivili re gli ultri popoli, merce te attrat tive deli 'eloquenZa, della poesia, e delia incisi ea su C-ciso da Tison fratello di tui ne rit orno da 'gloriosis uot vi aggi final mente chera principali num egi et ianisaron uo in in divini et Zuti, per aver Prestato grandi ser- igi ut uinari genere.
Troppo ungo fureb buci volerci dii ridere su quanto varia mente uti otio i dotii per tuti irae inpi, e u diversi riguardi fulta Egitto ne diremo quunt permet te iudicur neci propos loci succinio, e et dic di Segno.
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I limiti doli' antico Egitto non ungorio positiva merite determinati, macia natur: si esset det nes par elie gliubbiu in altis rubii mente traco tuti in me ZZo de 'deserti. I 'Egitto ora diviso in re parti in tu ne ridionale chium u-vus Tebaide, o ellii di negeto Eptuno me e nil contra de set tentrion ut si ilava iliomedi liusso Egitio, o Delta.
ris pondes alla modernii Sio uti, Ipse ii orn ne tuo go orachia muto ioth: Ahotis in buti g, C. Silin e uu-il-Κubbarn rappresentano Seli non erante poli Chemi viendera orninu in Elimio Lu ovi ne di Afrodito poli, e Crocodilopoli trovans a Ilsu, se Adribe: quelle di Tolemaide sono a Mens hieli Alcuni vestigi di Abides , a secondiicit tu opo se be, si veggorio a Madsu Deli. Verso queStoluogo era sit unia a grande Oasi luo go di silio, chia muto a 'Gruci 'i sola de beati, sors per ironia Lalii colamios poli, e Chenoboscio corris pondono moW, em Eass-Essai ad Dendurnia, o Tentiri presenturio se belle ruine di Tent ira fumosa pel suo Dagnifico templo Cenopoli his mas imone, Copto. Kept- Indis, uogo di deposito et commercio tra lini loci e ii Mur rosso Tebe, Ola granii spoli, citia di Giove de circuito di nove le-glie, fi subhricati da Busiride per essere a capitale delsu impero vi si latrava per tot disserenti trade, chet ut te corris ponde vano ad altret tante porte Essa su devastata a Cumbi se, da Filo 1netore, e final mente da Augusto; ci che in fece divenire uia nitimasso di villaggi sor- mali alle suo Ovine, e che oggi sora con Osci ut sotto ilia o me di Luxor Non iungi da questa sorprendente Citin, Hrano i si pol cri de 'Remella montagna Libi ea, ove sit ro- vano meravi gliOS SCavamenti. Diu sopra, Et meteri corda Ermontis, e Assuri Assini, o Afrodito poli Asna e ne l
lono poli. Qui mi d appresso vi eruno Hieraco poli, e Eli ria, o ero citia di Lucina. 'ultima era tene oggi Si uni eb. Piu lutigi trovavit si 'i sola Elefantina presso lumiccola cateruilia, confine et alto Egitto.
La cupitule di questu contruda su a colet, re Mensi ab hii cata dum core ii On lungi uallo stretis, i veril Silosi divido per formare limul in I Res viciis odorori rario aquando in disti ut tu nou bucco donosor, che tu iudi sico. Ruiuatu 3 la seconda voltu, nolin sua postgione si sub-l, vico lintro Tro nnali cavati tra ques in citia, o lepiramidi, iuri dato tuo go alli su volu de 3 sitimi et ira serrio, ' Acti ero te i Cocito, sed i Lete. russo Uni huitiertino Arsinoo, o Crocodilolioli. Uri lago di questu regi, ne a foverit consus co logo artificiale chium ut Meride, Clio tro vas rappresentato da uria luguria denominata Bathen Quivi appresso ern il liber into, de quale tro- vas qualche vostigio in unu ura. Nel Epinno me ornrio puri mente te citia di Eruci eo poli a grande Oxstringa, Cinopoli I n grande Erinopoli, omitta di Mercurio, cuia musi Ashmune in Tauria ricorda uia is Verso te roriti
re di questa regione vi oratio te due usi, froditio iudieti porta it Do me di isse si, o Antino sabbricata dis Adriano in onore di Antinoo. Questa parte deli 'Egit to
Racoti citin princis, aled et Delta, si ii luogo oves Alcssandro fabbrico in famosa A essandria, che oriri O a re Si de Zarae 'Tolci mei. vendo luci Romani tolla a Cleopatro, diverine in se rorida citia de mondo e i suo abitanti su rono iocinos tuti como it lndini Romani. Α di soprii diquesta citia eravi Nicopoli teatro delia vitiori ad Augus o sopra Antonio Chium si questa citia Castello de me sari Sulla postgione di Abulit ora Canopo edificata clutino de 'capitani di Menelao Lu piccola Ermopoli subbricata da 'Milesii vi en appresentata a Demen hiar L 'anticu Metelis, Bihlos, e Busiris corris pondono a Missit, a Babel, a Busir Danai et u era antica Tniniata I vestigi di Ten Dis portario it nomedi Sethrum Pelusio, chi avo det igitio, harae sue o vino in Tinch. I iugo Sirbon in cui sagittat Tisone ccisore di sirid Ρ, preseci nomedi Bal
duino redi Gerusalem me che mori a El-arisci, Lantica
Biconora tro vasi in Sehahe Bardoii Leonto poli chium asi Tel-Essabe Atribis corrist,onde ad Attriti, e Bubus tu a Busta La citia et solo Eliopoli capitale ut hasso Egit to, di pol chia muta Fontana dei sole oggi e cono SC iuta solio it rioni di Acqua Desca Babilon, o vecchio Cni roxam menta uia 'antica Babilonia fondata da 'Persiunt.