Galliae antiquitates quaedam selectae atque in plures epistolas distributae

발행: 1733년

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lavorata a modo di quelle di Verona con egeti di fata , e di pietra allasinfusa, a stabilite potion malia, e pare ancora con qualche divisamento A pie delia volt ricorre cornices, formata di cotto con due quadroni

Romani post gradat amenteri istest si osserva nelle volt superiori,poichh volt ero anche ne minor dispendio conserva te gragi deli arte. In uno di questi quadri si legge CASTORIS. ondeis era anche suordi Roma di contras egna te ossicine collonae de maestro, o de padrone. Oltra it portices la cinia interna , dove appariscon e vie, che metieano a Vomitori basii indici muro continuato, che ostentava ii Podio Eccovi locis accato, che vi ara conoscere quanto resta, edopo ii quale po-ub megii d 'ognicosa parte a parte dar conto.

I a porta su laiunt dest' ovato , cha riguardacia Citta ora chiusa

e coperta permn Convento, concia fabrica de quale lo pagio d'alire cin-que arcate deli' Anfiteatro fu pari mente occupato Faremo per principio da quella , ch E dirimpello, alia qua si vienestra i soliti due muri late rati, che serbano vestigio in alto delia volta, sopra cui erano i gradi. La largit ergata di pied quindici e ego do v neli attre di redici Adritia si trova una porta arcuata che mette ne corridores a Verona non vi d porta, a tutio l'arco de portic, aperto A sinistrara arimente porta, a finia e chius a d'antico, non potendo da uella parte esse comtidore , menireri'urta ne colle Tornando mori, e eguitando gli avan et , ori vestigi, ne due pro sit mi pari tutiore guasi , mari contiguo alla porta grande avea scale. I quarto era a tutia alteZga e lae volt andavaali'. in sua otio queste volt erano te prime scale. At numerora inrada, che troua in accia una porta , dia sopra i segni di due volt , 'una el'altra che discendeva , perche soprara prima era uia secondo ramo di scala, inqua tornava verso it recinto , ed era coperto dalla seconda. Alis ornala volt alta che monta, an tornanote due volte e la porta in faccia, ecos sempre a vicenda Solamente ne meZo per largheZZa si muta, per-

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chaevi sonare porte una presta 'altra Tuttici muri , sopra quali eran evoltes, da mero in uianno fino a corridor pili alto , come net agitos pub ederes, e dat ego in ili anno fino a corridor secondo del

e coperto sena precia volte dirities lungli se piedi, formando per quasi

foglie grandi e bellissime; ricon obbicla verita di ci 5 che Vitruvio scri ste deli esse queste te imitate da Callimac ne capitello Corintiori filichel'erbat iovane,ii torce, e si aggringa appunt con queli istessa vagheZZa. Leprime scale portavano sui corridor di mego , ae in questa meta deli' Anfiteatro irava dat capo ali altro largo piedi se e ego , alto plediotto secondi rami non veggiam precisamente ove capitassero, peresseritu ita 'esterior parte distrutta, malenga dubbio su 'Attica , che quivi ancora forZa e che fossi , e dove capitava chi dove uscire da pili alti s bo ichi A numero et Vella planta, b d appunt i me unicamentes conservata volta pili alta , e a numero I unicamentu 1 ede parteo'una prima scala, e vestigi certi det rimanente , onde l'ho potui farmetiere si curamente in disiegno Derano gradini 1 6 tuiti continuati del

ςato , come ellando te due scale in due pagydifferenti, te strades, heian no alle porte deli interno sorridore , son quelle , cheianno sopra di se isecondi rami.

O passamo ali interno dove la parte bassa de gradi , de vomitori, edelle recingioni ὀ asia conservata. In alto i ndo ne campo, si vedet 'esterior paret det corridor di sopra, e meracla sua volta , essendo che Imuro di qua Sminat, e mancano quivi de tutiori gradi. Ne mego apparisce ancora parte di quella volta, chea detis unicamente conservata, po ichesin que sit, rotio anche' 'altro muro Ma venendo a terra, si vedegran parte di cinque gradi Lindi uno atquanto pili alto de pili argo, ch 'erauna secingione Eliservabile, che inn Zidi effassi par essere un mego gradet to Forse adunque in questa parte non si erro nella illinarione de' gradi di Verona come io una volt supposi Ne pii bassi gradi si in gono i Vomitorici eran in numero di do i , sit uati come mostracta pia ta Jxnche su a Gitia i Convento ne tot ga due . li due di ego , ,essi eran vicini, siano in gran parte ruinati, sch resta scoperta a porta, che ventu ne corridore , x parte delle due vicine, Appar nella planta, come queste porte non aveano gli hocchi in accies, an bens vi aveanoquella parte di muro , che resta rari' uno , ''altro cosi quel hi di mego ancora. Questi bocchi scin largiti piedi . . te loro interne porte erano alte otio piedi , avendo sene una presso a Convento assatio scoperta Ecla notare, come la parte di questa interior citata, ch tra Ie porte de Vomitori , e sottii pili bassi i di, noni ita solida , a perris parmio diis pes inutile u lasciat in gran paste vacua , e sopra i vacuo su tralia una volt in arco , come et disiegno si accenna , Opra cui possivano i

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mitorio in 'altro it che per alciane rotture si scuopres, restando chius di parte ela'altra i vacui con muro antico , onde indubitato resti , a null' altro aver servito que piccoli vani, che a sudetto fine ora 1ccome levolt algano assa pili , checla oglia degli bocchi, alcho ne vopronobuona parte a chi dalla piaZZ riguarda , cos si rende patente , che senZa interni gradini non si pote uscire ali aperto, no portar si sui odio, ea pili bassi radici lo sparto della salita indica che fossero cinque almeno, benchyn pur uno ne si rimas . o fatio scavare a pie de primo gradoneli area , d lio coperta uota parte de muro det odio mestito

come liti degli altri di piccole pietre riquadrate. Sopracia prima precin Zione girano altri cinque gradi , lavorati deglistes si piccoli pegri e con te misi remedesim d 'unii ede emero d'alteZga, e due di larghegeta ioco pili poco meno in questi ecla seconda mano de gli bocchi, i quali son tredici uno di essi resta nebbel ego rari'uno et 'altro di que di sotto , ed uno per parte sopra te porte de maggiori in gress L soglia di questi corri sponde a pavimento de corridor di sopra, talchyda esso si vien ne gradi senga monta gradini Si egue uia altra pre- cingione , che chiaramente si distingues indi in qualche sito parte d'un altro grado con che la meta appulato tuo conta che ne manchi. LVomitor non sono dispost a scacco , a quando altri si pone net ego delcampo glii ede tuiti in linee rette uno opaci'altro. En trando per esis dat contigui portici, si osservano tuti Peccettuando i diametralio procedere obliquamente , e plegarsi verso illunt de mero della plagga , di cui si fanno centro i che per verita a chi dat sudetto punio imira, amolio bene e molio gradisce ali occhi, e pare , checla persegione della figuracosi richiedesse. Qui vi perbi ri levari'intengiones, erit motivo delle obli quarioni, che o notate negli Anfiteatri d 'Artes, e di imes, doue per altro non si pud con tutio questo applaudire alia bigarria deli ave distorto in uel most ancheci'esterno prospetio. Convien dire alcuna cosa anche deli altra et , ch era sui monte. Untergo per o men della spes si saraciis parmiat quivi, perch dove ilterreno illi alto , 'Attica sola si ebbe da ostruire e dove inclina, poco pili astincti a chi era dentro tutio illa'intorno corri spondes e. 1 gradi sui declive de colle conloco murato sotio si fecero uni con glial tri Anche ne principio della parte piana molto aurὰ agevolato Procco naturale, che da uia lato vici'incontra , e che supplici fondamento ingran parte . a ne montuoso pochissimo de fabricato ὀ rimas, perchbq0ivi non si lavori, per magnificen Za , in per economia. irava Una hinraglia su 'alto , che avea pili porte , per te quali si discendeva , benivacias cheduno a suo sbocchi Ne restano atquante ench sfigurate , conqualchetegro di volt quella , ch proslima a diametrale ingresso gi1

descritto , montava, perchesi terreno quivi non supplisce ancora Jitrando dalla parte oppo1ta , si ha su la drittain ratio di portico conciueuscite a di uori maiien tosto attraversato da macigno de colle.

Ld eccovi deito quanto per me si pub di quest Anfiteatro iseli es ami-

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nare is quale e gli altri due parimente, non pota negarvi di non averprovato atquanto di complacenZa pili Voltes, edendo comprovate conii cureget atquante delle osservationi a me es poste ne mi o Traitat , echeiguat mente agiton per li Anfiteatri tuiti come a dire , che leporte di mego per largo non conduceaniel P area , a te vie loro trova van per contra ne fine n ieco muro che te porte diametrali per lun-go erano pii ample deli' attre che te scale non eran punio disposte , comesi rappresentano in tuti te lampe de Coli se, chesi Vomito iam non da vano adito nella piaZZa, a per gradini interni metiean ne tuogo pili nobile gli peltatori cheisella cinia interiore non vi erant rigioni ae chenei muro che sistentava ili odio, non vi eran porte Con molio placere hoat tresti edula a plena e indubitabit confernia delia nuOva scoperta dei So-Praornato Oscano, e de potersi ora con tutia sicureZZ additarne leparti architettoniche, e gli ornamenti, quali non efferti conservati in verian diligio antico . hanno finora credulo PMaestri. Ma voi crederete forse , chelaopo tutio quest troppo io si lontano ancora dati avervi res conto degli Anfiteatri di Francia mentre eder- sene in tante Citta di est aflhriscono i libri , e I stamperi matella Francia ancorato flesso appunto cheleli Italia in ta propossit,auvienes cloes,ch'altri ne ogni fovente iv ombra non ne apparisces, e non di rado, ove non furon ia mai. Ogni sembianga di ovat figura igni principiodi arcate Ogni antico muro , che sembri in figura di semicerchio , a pensare , che Anfiteatro ui osse. Ben in dieci Citt1 attre grandi, attrepiccole, gli asserti Anfiteatri ho ricercati in vano In Lione, in Vienna, in Marsiglia , in Begier , in Narbona orma certamente non ne rimanes, eos in arigi dove ira gli altri anche indotio Adria Valesiouo uole. Sopra tutio iench informato de contrario gi, fossi , o voluto pomtarmi ad Autun in Borgogna H'Anfiteatro delia qua Citi diuampato re plicamente in re superbi plani, e affermando in olire, che si conoice net Poriginales com era quattro, e come e scale erano a presso poco dis

poste a modo di quelle det Coliseo. Crederest ' nei luogo , di cui ci,si asserina, fasso non 'ἡ che stando a pocli polis, si vegga sopravangarda te ra. Fuor dixitta aI presentes, a dentro it iro deli antiche mura, dove sinisceri colles, curvasi it tydi esso quasi in mero tondo Verso la cima

otio eZZ d'antiche volt rimangono, concentrati nella collina, distribuit in distange guali, a coperti dati erba is quasi nascosti Per queste volt si venivale' gradi Titi estigi en posson creders di eatro, per-ch in una delle estremit delia curvatura , si h una reliqui di muro, qua serravata in linea retia, it che non compete ad A teatro Dalla parte opposta orma alcuna non apparisce, est pochi rimastigii sudetti non arrivano a farsi coprire da chi sta ne pian superiores, o da chi ricerca dogli non vi si appressari a popolo son volgarmente chiamati aves Juliot. 'Istoriara' Autun d'Edme Thomas publicata in Oglio senZa nomed'antore ne 166 , gli chlama Teatro nascoso nelle spine, isella terra, easserma con tutio cib, esseriguale a Teatro di Verona iosi consondendo i

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nomi' se non che non era di pietra Per questa immaginarione, ches stegi uguale ait Arena di Verona, queli Autore posse nella sua toria it dise-gno di esta, non gi veridico, a quale era stat pubi cato da Enea Vico, da Ligori Londe nacque pol , he i disegno inserito in uel librosia stato credulo deli Anfiteatro d'Autun e come tale replicato in altrifamosi volumi D'altre Citta , dove nonio potui portarmi , o procu rate uone noti Zie per letteres, e vengo assicurato non edervis che rima fugit affatio incerti, e da quali nulla imparari polia Tanto mi viene asserit anche di nordo i 'Anfiteatro delia qua Citi su nominato fin daIVineto, da cui Phalel suo comento d'Ausonio , come veni v chlamato Palamo, e come find'aliora sol tenui reliqui ne rimanevan, di queste contuito ci io era singolarmente curios , perci, essendo atquanto discos tedalia Citta, dourebbero essere intaites, nc confuse per fabriche posteriori; e facilita dourebb'esserui di cavares, e di coprire. Macla lagiones, e lastravaganZa de' temption mi permisero ii viaggio Ora una cosa in questa

materia si uol sopra tutio avvertire. Saranno fors in alchan luogo avan et di recinto , che posson aver servito a medesimo si di Ciuochi, eche per potervis rimira d'ogia intorno , auranno ancora potui Chia-

marsi Anfiteatri mari, ne mi Traitat , e in questa ricerca di que' superbi edisin intendo, cli emulando it grand Anfiteatro di Tito , erano stupendi e per magnificen Za, e per arte is posti,no prestar documenti atrArchitettura, exavean pili ordini d'archi uno sopra 'altro, e pili corridori , e mirabit compartimento dici rade, e di stange edi scale e di bocchi , alch non blamente i grand ingegno dimos rano deli Architetto, in non poco dissicile a rileuarsi rendo no in oggi a loro interna m ut tura. Molio per agion d 'e sempio decantas l'Anfiteatro di ovo verso it Pol tota , e ne diedecia figura sin Lipsi, mari leggo ne nuovo libro intitolato Mya es Liturgique de France , come questa e una piaZZa di pasti, cinta di muraglia, quale iacendo in v fondo circondata a monti Iesu rono in lagitati in torno venti gradi is alto Un contorno in ima condieci porte per venire in ess Curiosa antichita per certo , e chelen merita d'essere osthrvata, e suppliva per Anfiteatro, a non M'edi sigio dicta ragio noci cosi dicassi 'alcuni altri Ben insigne resto ae Anfiteatro midice ora aver ritro vato in Africa it ignor Hebenstreii dotio Proses redi Medicina, mandato uia anno a con pili compagni in varie lontane parti dat Re Augusto di Polonia per osservagioni naturali, e per ricerche erudite Trovas questo a re tornate da Tune si tirando verso Mego gloria ocii luogo si chiama schem presso diruiroan farebbe fors stata quivirantica Zama assa ricordata da Geografi, e dagii torici antichi ' n'Iscrigione la chiam Colonia Augusti Adriana in Citti Regia Questo An GVtit. 6 .fiteatro mi dicon era in re piani , gnun de quali con archi o- prain Attica Di segno auro fra poco ancora d 'un curioso avan Zod'Anfiteatro , ch in Sicilia. Maranat mente porro termine con questo alia mi relagione, ricordandovi χ'aver cura delia vostra salute, che tanto importa alle uone let-

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ter , e di non perde di ista a vostra edigio di Vitruvio , delia quale parmi scoprire ogni torno itu quanto abbiam bisogno. PS. Vt ara iacitato critio, come questa Reale Accademia elle Scienge a voi quest anno a iudicato it premio per o scioglimento

de Problema ultimamente proposto Tal iudigio reca per certo non poca gloria a voi, venendo da unciosi inornato ed illustre corpori maeonora alti est questi insigni Oggetti, facendo conoscere con quanta disinteressategra rendon iustigia anche a forastieri. O quanto mi place non aver qui meco qualche copia deli opere vostre , per poteri presentarea Signori Accademici speciat mente ueli' L pistola, ove traitate degli stretinenti, che avete inventati per descrive la ratiori , e la Logarit- mica , quali in Italia sono stati iudicati tanto opportuni a promuOVersempre pili a Geometria sublime.

LETTERA XXIV.

BER NARDINO ENDRINIMA TE MATICO IN VENEZIA.

II 'agionamento , che passi,fraio poche settimane prima della iapartenZa da Verona intorno alla dissicolla dimetiere in chlaro alcune parti de Teatri antichi, mi ha fati venire in animo di darvi notigia, e ragguagli,d'un Teatro chelytrovato in Francia, illiti intero di quanti sano stati a me eduli. Questo porta da gran tempori nome di Circod'Oranges. eli istoria di quella Citta , critia da ius eppe de latis , estam pata in landa e 16 3 9 , se ne paria confusanientes, mischiando in- sieme, comes solito , Anfiteatro Teatro, e Circo gran muro , cheancor sussiste, e di cui parierouvii ora , vi si chiam Faccia meridionale e settentrionale de Circo di segno , he vi si da deli interno pro spetio, non lenireso, e non serves vi manca attres la planta che in quest edi-figio era i pili estengiale e non sita intendere, come u in quel uogo un

I debbo confestarvi , he arrivando nella plagga, e presentando misi tuti ammiratio quest edi figio dinangi a gli occhi rimas attonito di a ravigii, perchesvidi uia muro alto presso a Dio pied , ch ἡ 'alteZZad'una

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torre , e Iungo niente men dici 28 , diritto, continuato, e persetto , an-ehelella somniit, avito compost di pietre guali, alte once ventuna,

Ottimamente , come Us era , Commeste. Non saprei dire, ove antico pro

spetio si vegga di tale ampleZZa, di a nobilia , e diciat conservagiones:

II pia terreno. altissimo de colonne piane, che son tra te porte, es con δὲ Τ

pochissimo circhitrave in quattro membri, regio schietto, eten intesta cornice Tutte te particolarita , che in questo muro si veggono , prestanmotivo di maravigii , non comprendosene a primo ratio a ragione Laegra porta di meZo architravata, e inseme con arco sopra, 'inalga comevedete, chius perbla'antico lo pario, ch ἡ sottoci'arco Le due colonne

plane chelon dati parti, interroria pono i Sopraornato ci lor capitelli par-rebbe fossero stati rasi , malos furori posti, o finii per egii dire. Due porte son pili alte edi mani era diversa gli antepenultimi pari onchius,

e la porta prosiima verso i mero b pari mente serrata d'antico muro Partero ne sine di quelle pietre, che pili sopras porgono in suori senZaiederstit perch vedesi ancor meno Dragione degli archi ventuno figurati a me zo ioicli son ulti sinti, e chiusi essendos nella prima costrugione continuato tralassici muro ali istest modo chelae rimanentes gli occhi ro tondi , he soniel ego forano da parte a parte Chi aprebbe a rimente render agione de principio,'arco, he sopra que di ego fende 'architraves, erit fregio, e alia cornice si tronca per quanto spetia ali Archittetura, octervate in graZia que capitelli a perpendicol de pilastri, che niente han sotto , e pare istiano in artari con tutio cibian no molio bene in que sto Abbiam di quello altro os empto ne tergo piis no deli Arena di Verona , i cui modo pero non far pili da dir unico is non doura pili recar maragvigilaci l 'alteZZa non lascia distinguere io chea nanca non impedisce di odere ci che vi . I 'ultimo rati, partito da n cordo ne lavorato Le pie tres, che sporgono presso alta cima, sontras orate in quadroci uelle che perpendicolarmente sottostanno, anno solamente piccol foro per da esito ali aqua piovana La somniit1 ornata

di sua cornice.

Quat sorte d'edifigi poteisse esse quest , io non sape pensarmi , perchesi Circo dicea fra me non andava a cosi grand alteZZa,ed avea gradi e logge , e postava su gli archici che poteste concla parte di a servi di te mine lai fondo amn Teatro , di cui abbiam cosi diversa idea, non mipas die la mente ma appena irando mi trova dati altro lato , Lappen ebbi post illiede sui vicin colle , he parti, e conformagion diTeatro mi apparuero chiaramente Eccone ri levata in gran parte la piant , che vi parra molto imperistia, mentre usi amo di ede ne libri, ene' oglici Teatri antichi sempi e per fetti, ed interiri a sappiate, che inquesto disegno non , se non pura mentescio che in qualche modo suis ste ei edes la dove nelle stam pessi delinea Ogni Teatro, comei'immaginiam che fosse e da omni piccola reliquia deli esteriore is deli uditorio intortano , ch estutio cibis ae si suo trova conservato, eguendo 'es empto, e le

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figure publicate in Italia dugent anni sono, si rappresenta complutamen.

te anchesia parte delia cena, di cui non ii Had'Ordinario vestigio alcuno. della qua parte non credo si possa in verun altro luogo veder tanto quanto ad Oranges si ede Penso pero di potervi dire, che con verita, e sicureZZa non si e forse nostrato pili tanto nelle stampe , quanto in questodis egno si mostra. Questo Teatro furiabricato collantaggio della sutiagione, di cui si seco senipreis in que tempi, quando illaese ne prestava ii comodo ioἡ con formare ii semicerchio de gradi sui piesd 'una collina , is parmiando in questo modo i triplicati portici egi archi is dirim petio collocando

ne piano laricena Vedes adunque sui monte, prima elr alto Una mur glia , non affato tondeggiantes, a percia necessit, densito atquanto elittica la qua formavaa'ultimo recini, est'ultimo termine alle voci : ne rimane a maggior parte , e viene a ragguagliarsi con 'alteZZa de grati m. ro , he vi holoco a descritto. Ne suo termini verso laricena reflavaal quanto pili larga, ed abbracciava pili pagio cosi costringendo it masio.

perto in eis sono due porte, per te quali distendendo dat colle lintrav ini corridore largoi piedi, te cui paret son foderate di piccole pie troriquadrato Non appa quivi vestigio , che vi fosse mai volta , malen vim veggono pili linee di buchi, da che pare indicarii cherib pra questo corridore fossero Iogge di legno. Ne punio det mego viene in uortii semitondo sopra i quale doueano esse luoghi distinti. La muraglia interiore de corridor istem, seguendo ii degradar de te

reno . discende ali altro lato asia pili, e forma ancheri' una delle paretid'altro corridor pili basso, largori tedi, e coperto da volta, ii qualesva a congiungersi co due archid'ingresso, e perbiel plegare verso i corni delia Scena si alloniana dalla muraglia este riore che come abbiam deito, mass-mamente a sinistra, si allarga pth. De gradi che vi eranio pra qualch pic colo vestigio resta, e si rico nosce, coniecit muro interno di questo corridore formavit fasci ad una P recinZione, apparendovi anchecla parte origontaldi si a cio la trada atquanto pili larga de gradi Calando ancora, si vestigono in unciuogo i segni di trem quatro gradi cli erano intagitati et ma-cigia, indi pare, che da una parte altro corridor si aveste, po altri gradisino alii dei colles; ma essendo tutio coperto di cases, e di mutne iocosi u sco pri deli antico, e niente pili vi posso dire per quanto spetia ait uditorii; a questa non est parte de Teatri pili oscura e pili ardua arilevarsi assa conforme essendo stata alia gradagione degli Anfiteatri Asinistra deli tiditorio testa, fors per sostentar la terra de monte, fiatZMta una gran muraglia, che riuscendo in semicerchio anch esta, embra principio d'u altro Teatro. Potrebb egii est . quivi stato 'Odeo, che dice Vitruvio trovavasi a sinistra de Teatrii Sotio terra Θin gran condotio nel

Ritorniam ora a gran muro poco avanti rappresentato , ed alle porte,

che in esso Vol edete nella planta, cum quella di mego, ede due per

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