Paschalis Carcani vita : [Discorsi, Rime scelte, Rime piacevoli di Sofista Pericalle, pseud.]

발행: 1784년

분량: 340페이지

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분류: 미분류

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RIME

se mando questa brutta creatura, Non ei sendovi in Casa chi mandare: E la cosa era molto di premura. D. Viio m 'ε venuxo a vitrovam Quella mattina gran ventura; Onde sena' aver, vitra seceatura ,

Gli ho poturo i mio comodo partarer Gli ho Milo it latio, ed in breve gli ho spietatera vidis dei discepolo , ed i pregi :L'oro det Padre , e della Madre ii volto' Che vagiton sed . per dir la veritatera mille paggerie. e mille eollegit Ii vostro impegno ancora che fa molis. Unde es fine i ' ho volto Α dit , ch 'et fare e cib che pis, Clia di tentare it glorno sol pero. In quanto es pagheto Lui si rimetae a me, ed a ves io, E resto vostro servidore . Addio. PER

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buon tempo Don Mareello A voler la conserenZa ἰMa non se, che io sto di seneta Di denari, e di cervello.

Mangia sempre in compagnia Con gli amici assta corteis.

E talor , quando E indigesto, A diporto se ne Va. E' un grande Vomo, ed ἡ Leitore, Sale in Cattedra a insegnare, Come it Frate si ha a portare, Come tu i Monsignore. Non ha figli, non ha moglie ;Αneti ἡ Prete, e ha it benefieso, Egli ἡ un uomo di giudietio, Senaa impacci . e seneta doglie . Io quantunque di nivna Donna sia spose canonico s

orto umore malinconico

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Le prometto e starno, e storno. Se mi ha credito, ci torno ἱM nd. prendo altro camminO .

Pur se qualche tentaZione Mi stringesse forte assat, . Per levarmi da lai guai Sto aspellando l' estrarione . Nomi certi io ub cercando, E l angelica Diana, Colla gabata Romana Anche i segni interpetrando. Gi1 de' numeri sicuro

Il mio studio ἡ pien, di forci, Che passiggian per la staneta;

Sol di semine, e di porci.

Se mi metto a studiare, Ecco tuiti in voce chiara

Donne, Porci, e Sor i a Pra

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Incominciano a gridare., leggo , e non intendo

Vada it canchero a Ulpiano, Α Marcello , a Giuliano , Potchὸ nulla io ne comprendo. Tutis pieta di mal talento A partar colle vicine

Incomlncio pur alfine Per un mio divertimento.

Ve ne sono d' ogni pasta,

Vedovette , e maritate,

Spose , vergini, in uiate ; . Altra E pregna , ed altra E guinai Brutte son , ma di buon core ;Hanno ancora buon ingegno; Voglion dare , ma col pegno; Io con tulte A i' amore :Ma da tutae ben mi guardo, Benchὸ sano molio scali res Una pol fece tra l'alire , Che io lasciat la rampa al lardo . Era questa una donia accia Bella molto , grande, e grosia, Pulitina , bianca , e rossa , Alta quasi sette braccia: Falta senZa aleun risparmio Nὸ di membra, nὰ di carnei Di lei ben poteva farne Un' Amazone Epicarmio.

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Plen di pustole , e di peli. 'Sue vires chi mal diria tFiguratevi una Sani3 3Tale foreta avi , e colanta Di domar la carne fiersia di state , o sia d 'inverno Ogni giorno ella ha per uis D eci volae almen por gluso It di avol neli' inferno Quindi sti , che un solo mese Ii suo primo sposo visse : E 'l secondo tanto amisse , Che in un anno it tereto prese. Ella E pol caritativa , Ed a tuiti darne cole, A chi viene , e a chi ne vuole, NE suol mai dar negatiVa. Ella E ancor molio divota Di San Cresci in vallecava, Chi per questo la pregava

Cosi bella , e pia Pas quina

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Gia spedito ἡ per Pascalis β

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P. . . con 'D. Marcellina B. . .

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Addo si gli tuta capo bella mia l

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Annesarioni alle precedenti Rime.

nei numero degli uomini austeri , es atrabit ri , i quali blasmeranno r essersi da me pubblic te queste operette delI' illui ire Carcani, eome queIIe che a parer loro meo corri spondono ait 'opinione , ine ii desunto ha laseiata di se Nel quale 'Ioro blasimo avranno ii suffragio, e I'antorita deIlo steta Autore di esse, che non solo non ne compose quasi niuna con animo di daria alle sumpe , ma aneti della massima parte non ritenne presso diis neppur te copte 3 aneti avendole inemporaneamente, es ali' Impronio seritte, te mandb agii Amici, i quali con passione di tenereZeta avendone conservati gli originali me gli banno eomanicati . Ma seneta altro dire allo blasmo . che i Critiei mifaranno saver pubblicate coleste gio venili produ-γioni ε un uomo insigne , io rispondo solamented' averto douuto tire per Addissare alle istanete , ealle premure de' suoi teneri Amiei superstiti, i quali non hanno voluto, che qualunque esse si lassero , rimanessero se te neti' oblio. Essi te han v Iute stampate per loro proprio godimento , e per

conservaru pili uesca la memoria 4 un uomo viminoso ed amabile nella societa tanto , quanto austero e riservato nella carica che occupb. Furono eoteste composietioni seritte tutae tra gli anni 7 2, e ι749 vat' a dire tral dici annove simo, e 'Ivenissimosesto anno di sua vita. Et eosi giovenile, ehe lo ritene va aneora nello studio de' Mae

stri di Leme. e di Teologia, da' quali non ulci

Molle di esse sono state da tui salte seneta fine di

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