Paschalis Carcani vita : [Discorsi, Rime scelte, Rime piacevoli di Sofista Pericalle, pseud.]

발행: 1784년

분량: 340페이지

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분류: 미분류

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RIME

XVIII. Dei corporeo placer, ti in te risiae, Venere , ii primo, ed ii pia caro oggetto ;

Fanno at cor dei corporeo, e frat dilatio ;Quindi avviene a ragion , che ognun te Vecta Te , cli' una sei solio diverse as,ito :E come i sensi in elaseun scin vari,

Desti actiti in renun tra tar Contrari. .

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Αpplaude a' detri suoi s quindi Natura Chiama, e te impon , che tutae te leggiatia Forme sperat, e cancelli a M ogni cura Sol ponga in Osrvar te uide, ed adte 'Furie, lamie, besane , e se figura Altra v'ε piis deforme, orrida , e Multa δε stringa in una la Brutteraa tutinet xXII. Quella, Donna non gia, ma raro , e solo Mostro deforme, cui per graria it Clelo Concede at Seeol nostro , e at nostro suolo amella, it eui tenebrosis ortido velo Basta a os rar e i' uno , e l' stro Polo a Quella, che vince anche di morte it gela ι.uella illustre tu sei Madre amoros. Della raria bruttissima e schisbia. xXIII. Vedi con tuo placere in seno at sito Della gran stirpe tua te glorie tutis r

mpo verra, che si Mondo innamorat umeti lor tormenteran te Brutte gVexa, verra quel tempo fortunato ,

In cui te grinae , e pallide, e distruite. E merce , e zoppe , ed i sospiri e fano Meriteran di mille e mille Amanti.

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Bisogna dir che sia uia gran cotale, E lara certamen te uia animale , O almeno almeno un uom inpunt te , 'Ei da Roma parti fili da Natale; Ed e passato tutio Carnevati , Gia samo at mezzo det Quaresimale , E fora mangerem P Agnel Pasquale, γPria di saper se vada bene , o male Ouel piccolo negoZio Vedovale .se ministro si ei det Quirinale, Careto l S' et fosse l' υditor tripale , O un Avvocato Concissoriale E' sera un moriorecchio , un Curiale 1 Pur cred ἔo, ch 'egli avre e sui pitale Spedito quest' agar si triviale. S'io i 'avessi vicino, per San Maraiale Gli tireret sui muta it brevise ;E se Vescovo io sessi, o Generale , Gli homperei sui capo it Pastorale Che mani era incivile, e bestiale Almen sapessi se pel Vetturale Ricev8 le reliquie . Oh s che uom brutile Pueli l Che si fiechi dentro un orinale, Ne comparisca piu questo stivale. Questo , P. Curato , o in circa E tale

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Duelcia dite di me; e a me non vale I l .dirui che ia facto naturale, Che in dit chiacchi ere in van niente prevale.

Consesserδ ch'io son un gran Pasquale, Che sono pio cogiton d 'un Cardinale, E vo che passi pei' colpa mortale Quelcte ἡ un leggier peccato veniale. Vol non sapete it nostro Tribunale Che bestia sci ; in bestia irrationale

Muta qualunque v' entra uoni rarionale .

Saggio fulachi 'l chlamis bocca infernale , Se non vi si sὲ sar altro che it male ;E' un mese ch' io contrasto a saper quale Sia della causa it processo attuater Sette ed. ognun ben grosso , e madornate γProcessi ho presi, e trovo puniuale

Quel buon Martin , che sol det boreale Ha un poco , ed ἡ un D seeddo, e glaciale.

Non scri- altro per or di speciale, Chyesistono te terete, en capitale. E conchivondo in tuono magistrate, Dico, Sal . rea', Amice vale.

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RIME

v 'Ingannate mico, se credere, Che ii vostro servitore m'abbia a sveoar Dalle nove, eh' io sono a studiare rin creder altrimenti m essendete . L alit jeri venne Torreo seu tapete Io vel consermo i is ereco δ' inrettaxe La sua approvaetione per terminare La eos. in tutio, come sentirem.

La Camera Reale ha gia firmato rdunque si Signor Brancone, It quale a modo suo festanat linte. Vedrδ questa mattina ques eratione Di Bernardo, e sero che persertamente Ii voto, ed ii congresse sia appumato Ed eceo servietiato Persertamente ii mio D. Ferdinando , Ed alia graria sin mi raecomando. II.

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Da un pel serito geme e doglia Gere ponde stari pili dir, quat mal mi viete

Venit da voi, che mi scuserete . L 'acchiusia nota, e ii biglietto leggene, Dalle quali seneta me tutio siprete a Di tuita fretia pia vi vestirere, E in easa delia Valle M n' andrete e Ivi con D. Pa uale parserere, E quel che vi parra, ri luerete. Se da me qualine eos. voi volete, o venite a trovarmi, o mi serivete. Dei resto unico mio Signor via siete mal solle se re, e quale Ognor sarete.

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It traitar di monete sulle carte, E 'l cacciat dalle boris altrui queI ter Metallo , che i Signor dat volgo parre. Senaa penservi io vi seriuevo in verse :E qui bisogna amico uiare altr' arre, E bisogna adoperare . e remi, e sarte, Per ajutare it . . . ad Ogni verse . Ouella bestia di G. . . non ancora S' ha mandati a pigliare ques ire libri a Forse verra dimani seneta meno :Ond' io godo semit che voi almeno , Fino a diman qui siete ; e a qualunqu' ora

Ruris ii denaro , io portercto , o i libri.

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PIACE VOLI.

E' pronio ii privileggio, E dimattina at Reggio It libro si data . Dite che da Bisogno

Io non ho avulo nulla, .

Se i 'a alia sua tinctulla 'Ei lo riseriara . Not speriamo cli' Otiandi I libri a Migliar mandi , E d preeteto mandera. Che di ea Monsignore, Come lo vuot ligato, Perehε sara sbrigato Per quando egit, vorra . Dei testo si stia bene , It set.idor gia viene, E grida ; eccomi qua .

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A Mieo, e Signor mio non si va male Ma non si va pero dei tutio bene :La liceneta ἡ firmata , ma la liene In mano vn certo Attanasio, dat quale Si procvrera aver per questa sera, Accio M per dimani senaa meno Stampar si pota it tutis , e e orto in Gra, Eet torpellin , eh'8 volo. render pleno. Si seno dati a ligar alta Chines. Due corpi, ed altri quattro alia Francese, E uenis corpi ancora all' olandese ;-eM il Padre ortandi assii cortese, Dieci cor, ne cerca in tale arne ,

Ed altri perso ggi dei paese

gliono gli altri ; onde per questo meseu tutis smalti remo , ed alle prese Saran colla risiampa , e acti ben spese Saran vostre fatiche , se scorteseia moneta con voi non fu, se rese Tanta moneta. Io non lici rima in ele,

Per sare ii complimento che sipere, E via sens altro gia mi conoscete.

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Libri, che mitti ai dieci stia ligari. Quali da me sumno consegnati Jeri es Marchesie , sanno cento es otto , I restanti son pronii, in umidissimi ; de bi signa prima insciugarii, Accioccia non si rompono in portarii , E resto con servi uisito inchini prosondissimi.

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