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Aprilis die lo. h. 1 ab occaSu.lsi. 23 235. 3 173. 8 192. 36
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Deeldentales conjuncti luerunt h. D. 30
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102. 413. 5830. 16343. 39203. 43101. 3030. 2321. 3I306. 24105. 28 10 l. 29 265. 16
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Le costi iurioni delle Medicoe, este invio a V. S. Illustriss. . sono per ii due mesi Marro sed Aprile. e piu sino alii ollo di Maggio, ed ali re polr6 inviarglieno alia giornata. per av enturaptu Psalle, Ina sicura mente piu comode ad essere rincontra te collo apparenti positum, rispello alla stagione piu te inperata, ed ali' ore meno importune. In tanto circa queste sono at cune consideraZioni. che o bene sieno accennale a V. S., e per let ad Apelle, o ad al- iri a chi accadesse sarne i rincontri. E prima e da avvertire, chele Stelle vicinissime at corpo di Giove, per Io mollo sulgore diquello non si vedono saei linente se non da vista acutissima, e con cellente strumento; ma te medesime neu' allontanarsi, uscendo uori detrirradia Elono, sed in conseguenra scoprendosi meglio, dansegno come poco avanti erano vera mente prossi me ad esso Gi Ve; come per esempio: nello ire costiturioni della prima nolle diuarro, la stella occidentale vicinissima a Giove non si v ra nella prima osservarione do Ile ire Ore ab occasu, sendοgli quasi contigua; ina perche si alloniana da quello. alle . ore potra vedersi. O ineglio alte 5, o in lutio it resto delia nolle. I.a Stella orientalo
iὶ E sin qui basti a noi puro la traseriZione di questa Essem ride. th procede collo stes o andamento sino at giorno T di Aposto. avendo not glariportato a suo luogo luite le altis Osservarioni originali in essa registrate. Ilragionamento che segue e quello flesso tot quale l' Autore ne accompagri la pubblieaxione, e ehe si trova. coma sopra abbiam dello, in talce alla tema lettera at Velsero intorno te Mace hie solari.
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cALCLM ET EPHEMERlDRs λη. 1613 231prossima a Giove delia nolle 9 di Marro con satica si vedra al-l'ora nolata, ma perche si alloniana da esso. nelle ore seguentisi xedrli benissimo. It contrario ac adera della orientale dei glor-no 15 detristesso meso, perche ali' ora notata potra. se ovi posta diligente cura, Esser v duia, cho non molio dom movendosi verso Giove si offuschera fra i suoi rugi. Vero e , che una di esse quatim, per esser atquanto naaggior de Il'alire tre, quando l'ariae ben serena sit che somma mente imporia in questo negogiol si distingue anco sin quasi ali' istosso toccamento di Giove, come sipolra Osservare nella prossima occidentalo dolii 22 di Marro, laquato se gli andra aecostando. e si polra scOrgere sino a grandissima vicinita.
ua pili mera vigilosa cagione doli' cultarione di tale una diloro e quella, che deriva dagli ecclissi vad. at quali sono variamento sοggelis merce dello diverse inclina Eioni det cono detroin-hra deli' istesso eorpo di Gioxe, it quale accidente consesso a V. S. che mi travaglio non pom. avanti che la sua cagione mi eadesse in mente. Sono tali ecclissi ora di iunga durarione. ora di breve. e talora invisibili a nol; e queste diversita uascono dat movimento
annuo delia Terra, dat te diverso latitudini di Giove, e dati 'essere it planeta, che si ecclissa, dei piu vicini, o dei piu Ioniani daesso GiOvo, come piu distin tamente sentira V. S. a suo tempo. In questo anno. e Dei due seguenti non avremo ecclissi grandi; tulla via quello che si vedra sara questo. Delle due stelle orientali dolia notto 2, di Aprile. la pii, remota da Giove si utara ne lmodo . e net tempo descrilto, ma l'altra piu vicina non appari ra. nche separata da Giove, restando immersa nelrombra di quello; ma circa te cinque Ore di nolle, uscendo dalle tenebre, Vedrassi improvvisa mente compari re loniana da Giove quasi due diametridi esso. Ιl 27 pur di Aprile, it planeta orientale prossimo a Giove
non si vedra sino circa Ie . ore di nolis, di morando sino a quellem po nen' Ombra: uscira pol repentina mente, e scomerassi glatoniano da Giovo quasi un diametro e merZo. Osservando diligentemonis la sera dei primo di Maggio, si vedra la stella orientale vicinissima a Giove, ma non prima che da esso si sara allonia- nata per un semidiametro di esso Giove, restando prima nolle tenebre: ed un simile essetio si vedra It oito deli' istesso mese. Aliri occlissi piu notabili e maggiori, che wgui ranno dopo, gli saran uoda me mandati coli' attre costituetioni. Voglio linat mente metiere in consideragione at discretissimo suo gludirio, che non urelia
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varioni da sarsi da let o da altri, perche inulte sono te occasioni deli' errare: una e quasi inevitabile e l'inavverte a dei calcolo; e olire a questo, Ia piceolegra di quesii planeti, e l'osservarsi collelescopio, che tanto e tanto aggrandisce ogni Oggello vedulo, sache circa i congressi e te distanete di tali stello Perror solo diun minuto secondo si is piu apparente e notabile, che altro saluo in ille volle maggiore negli aspelli deli' altro Stello: tua quelloche piu importa, la novita della cosa, o la brevita dei tenipo, oil poler esser nei movi menti di csse Stello ali re diversita ed an malle olim allo osservate da me sin qui, appresso gi' intendenti detrarie douranno rendemi scusato: ed ii non avere ancora grannumoro di uomini in molli mi gliria iranni perseitamento ritrovalii periodi. ed replicato tutis Io diversita deli' attre stelle vaganti, ben sara scusabile e favorabile la causa di uti solo, che in dueo tr anni non avesse puniualmento spiegato it piceio1 Sistemat ioviale, che, come sabbrica det sommo Ariellec, creder si deeche non manchi di quegli artissiέ, che per Ia Ior granderga superano di lungo intervallo l' intolletio uniano.
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gr. 6, portandola a gr. 263.30, e 1'altra di gr. 1.30, riducendola a gr. 58.30. Colla flessa Radice adunquo dei 1' Gennato 1613, cosi da ultimo modificata, e secondo la siessa Tavola E, Pre paro una
Essemeride per ii 161., che comineia dat 1' Marro o condollasno at 18 Sellembre; della qualo riporti amo solamente Ia pario utile, cloe queIla che ha it riscontro delle Osservarioni ldal 13 Giu-gno at . Settembret pretermetiendo it rimanente, che torno vano a Galileo per gl' impedimenti che Io distoIsero dat rosservare, comenelle relative Giustificarioni abhiamo dimostrato.
Iunii die ll. hora 1 ab oee., quae Est hora g. 32 a mer. t Ch. 164 terso Dios a Radice 527.