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I altra superiore, se non que', che col parerede. Maestri si saranno benissimi imprattichitidelle cose, che s' insegnano nella Classe ins
Gli Arcipreti, Parrochi, Reuori, o Vbcaris Curati respetitvamente dOvranno assiste- Te, diriggere, e regolare tuite queste disposi-Σioni; ed accioche riescano coldovulo ordine decoro, e con trutio, procureranno di essere colla douuta vigilanZa tuiti in tuite. e tuiti
in claschediana delle sudetre Classi; studiando dii avere chi loro aluti; avulsando Noi, se i herici, o I Preti saranno nealiaenti' era pnsi. roversiciera a loro danno. Gl obligati ad intervenire alia scuola deIIa Dottrina Cristiana saranno i Maschi da' 1et- te annis no a' quattordici, ele Femmine distite uno a dodici, se in tal tempo avranno appresio quanto h necessario a sapersi; e se i Ρadri, e te Madri, ed i Patroni per li servitori, ed operari saranno trascurati in mandarii do-po la prima, e seconda seria ammontrione da 1arsit loro da Parrochi, o da Consessori nel Iri-hunale delia penitenra , si nieghi a medesimi I assoluZione, quale net num. 7. dei Titolo X. abbiamo a Not riservata; se pol i Parrochi sa-ranno conniventi, ed indulgenti, QEElaceranno emi alia pena delle altrὼ manean: Quando vi fossero degi 'Adulti . che norisapessero bene i Misteri piu principali deIIa nostra
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stra Fede, e te cose pili necessarie a consegubre r eterna salute, si nieghi loro 1' assisluetione, come si e deito nel medesimo Titolo X. al nu.
mero Io., e s' astringano ad intervenire at Catechismo, o sia, breve InstruZione, che si sara da' Parrochi dom it Vangel6 della loro
Messa Parrocchiale . Si esoriano perci tuiti, tanto Vomini, quante Donne ad intervenire in Chiese net tempo di questo esercietio del-r intera Dottrina Cristiana ; con avvertenZapero , che te Donne adulte si collochino in luogo distinio della Chiem, separate totaimem nte dagi' Uomini. Concedendo Not a quelli, che interverranno quaranta giorni d' indulgemeta, olire te attre amplissime , che da Sommi Ponteiici sono state loro concesse. U EserciZio deli' insegnare 'doura durare meZZ'ora; e pero claschedun Parrocho doura provedersi di un'Orologio da pol vere per suo regolamento . Terminata , che sarci la meZet' ora , si collocheranno i figliuoli di clascuna Classe non piu in Circolo, ma una parte infaccia ali altra, est sara per unal tra meZZ'orata disputa , Ia quale consistera , in fare , chetin figliuolo , ed una figliuola interroghi l' altro, e r altra; e fallando sia corretio da' Compagni pili prattici della medesima Classe. Finita mi che sera eatandio la disputa ,s sara anche la InstruZione breve, che net riserito numero dei Tit. X. e stata ordinata a farsi
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farsi Ogni Festa dopo it Vangelo della Messa
Parrocchiale , cantandosii da due possitamente, e rispondendo tuit' i Parrocchiani, che sono insieme in Chiela, te cose seguenti nella male na lingua: clod ii Iegno delia S. Croce , si Credo, L Orarione Domenicale , la Salutarione Angeliea, i Precetti delia cites, i stte Sagramenti, e un attodi Contrietione. Per ultimo si reciteranno te Litante delia Beata Vergine coli orazione posta in fine della Dottrina det Bellarmino; siccome si douranno ancora recitare te solite oraZioni prescrittedat medesimo, anche avanti d' incominciare gl' eserciZii.
blicarione tra la Messa Parrocchiale ne' primi tre di Festivi, dom che auranno rice vuto ilpresente Sinodo ; e di pili due volte l' annonella prima Domenica det mese di Gennajo, e nella Domenica in Assis; e per Ogni Volta che i Parrochi ne ira rediranno l'osservanga in tutio , o in parte, olire te pene gia stabilite net Sinodo, secondo la qualita della colpa, saran puniti a nustro arbitrio ; come attresi amisura delle mancanre saran castigati gi' ait iEcclesiastici, che destinati da Parrochi ricuseranno di estguire it loro umZio.
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II. Per ii Figlivoli, e Figliu 'e, 'che 'debbonoam mettersi per la PI ma V Ita 'GyliaSagra. mentale Consessione a tenore di quello si ordina at num. 3. Tis. IV. POiche nelle auree Avvertenre date da S. Carlo Borroineo a' Consessori della sua Citta, e Diocesi di Milano , avulsa it Santo Arcivescovo a , essere santa uisanta di far veniare i figliuoli , e le Hliuoli quantunque non passino timque, o sei anni, ad uno ad uno innareis at Conse, fore,
accioche comiscino, ed a poco a poco vadano instruendosi, ed introducendosi nella cogntrione, e pol nel odi que lio Sagramento ; si e stimata da Noi cosa molto utile it proporre a somigilanti Ministri, e precisa mente a Parrochi , la seguente breve Instruetione, in forma di Dialogo fra it Comsessore, ed ii Penitente, intorno alte cose piuprincipali, che devono sapersi, det Sagram emto delia PenitenZa , con parole chiare, e semplici, adattabili alia innocenZa inseme, ed alia poca capacita delli stessi sanctulli. PAR
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Deir obligo delia Confessis . figliuolo vi siete mai consessato P a. I Pacte no . Cons. Non sapete voi, che tuiti i Cristiani, iquali an peccata doppo it Battesimo, anno r obligo di consessars Τμα Ρadre si: e rho imparato nella Dottrina
Cons. Volete voi dimque consessarvi ἐPen. Padre se, e perciti desidero sapere . checosa consessione.
Cons. La consessione a una vera, elenirimet
cuia de' proprii peccati attuali, i ita a Ccerdote, cheru in luogo di Dio, per averne la remissione, mediante ratatueti ne Sagramentale..Pen. Giacche nella consessione si an d' accusare i peccati attuali, ditemi, che cosa ε .peccato attuale Cons It peccato attuale ἡ una trasgressione deIIa legge di Dio, fatia son la propria UO- Ionia. Pen. Di quante serie h il peccato attuale λαψ. Di due sorte, cies mortale, e veniale. Pen. Quar h il peccato mortale Cons. It peccato mortale ἡ quello,che si comme te contra Ia carita di Dio, o dei prostimo: e si
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e si dice mortale, perche priva r anima delia vita spirituale , che e la graZia famtificante, e resta condamata alle pene eterne detr Inferno. Pen. E' qual'ε il peccato veniale Cons. It peccato veniale st quello, che non Contra la carita, e non priva l'anima della Divina graria, nε manda alle pene del-r Inserno: ma nondimeno dispiace a Dio,perchδ non E secondo Iasua volonta, e se-
condo Ia sua legger esi dice veniale, Pe chli essendo coci leggiera , merita facil- mente ii perdono. Pen. In quante maniere si pud peccare Cons. In tre maniere si pecca, cloe con pensieri, parole, e con Opere.
Pen. Quali sono li peccati di pensiero λCons. I peccati di pensileri seno quelli, che si
commettono colla mente , e col cuore,
clod r odio, r invidia, i mali desideri, d
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fare quelche fiete obligato a sare, comenon sentir Messia nel di della Festa ; rompere ii digiuno, quando si dee digiunare,
far danno alprossimo, o nella persona, Onella robba &c. . Pen. Come ho da conoscere quando ho pecca-GU. Quando Volontaria mente, e con abve tenZa aVete trasgredito qualche cosa delladi Dio; cicie quando avete latio agrat tri, quelche non volete per vOi; o non avete Olservato qualche comandamento
dei Decalogo, o qualche precetro della
Peri Come ho da conoscere, se it peccato δmortale, o veniale Cons. Se la ossessa E contra la carita di Dio, o dei prossimo in cosa grave , e l' avete fatra conplena aVVertenZa, e deliberata vinionia, it peccato e mortale ; ma se la o sesa e in cosa leggiera eccettuati alcunicas, ne' quali la leggiereZZa delia materia non istuci da colpa grave), o benchε sain cosa grave, ravete salta senZa la piena avvertenZa, o senZa la plena delibera. Zione, e peccato Veniale. Pen. Quando uno pecca, che merita
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1o adottivo, ed erede det Paradiso, em rita subito di stare c, Demoni neli' In serno. E chi se peccato veniale, non pe de la graria di Dio, ma c intepidisce net
servore delia carita, e non merita la pena eternὸ , ma solamente utemporale, da pagarsi, o in questa vita , O nel Pu gatorio. Pen. Dopo it peccato mortale, come si pubscampare la pena deli' Inserno, e tornare ad effer figliuolo adottivo di Dio , e meritar di nucius il Paraclisb C f. Coli accusar la sua colpa, e consessar he-
ne i suoi peccati a piedi dei Consess5re. Pen. Come ho da fare per consessare bene imiei peccati Z Cons. Trh cose avete da sare prima d' andare alConsessore . .
Primo sar l' essime della costienZa per ricordarvi i peccati. Secondo. Dolervi avanti a Dio di averti commessi, come ossese falle a tui, sommamem te huono , e sommamente amabile. Tereo. Domandarnegli perdono , con sermo proposito di non peccare mai pili.
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rispellati: se non gli aVete ubiditi: se gliavete fatii adirare &c. Serendo. La Chiesa comanda , che si senta Ia Messa nella Festa . Pensate Vol se avete qualche volta lasciato di sentiria , e se vinete stato senZa attenZione, senZa divoZimne, o senZa modestia. Terto. Fra i viai capitali vi E l Ira . Pensatevoi se mal vi siete adirato contra it prossimo, est per odio ravete desiderato m te; se ravete maledetto, o bestiemmiato. E questo s' intende anco delle hestemmie contra Dio , contra i Santi, e contra i
Pen. Quanto tempo ho da metiere, per sare
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hene Ι' esame delia Coscieneta Cons E necessario metierci quel tempo , chemettereste per ricordarvi bene qualchecosa, che Vi preme ; e quando averete
satio questo, non siete obligato pensarcipiti. Ρ A R T E T E R Z A.
I cati, come ho da fare per concepire it dolore della omesa fatia a Dio Cons. Dovete pregarne ii Signore , poichd niuno si puo dolere de' peccati, se Iddio non gli miiove it cuore colla sua grazia: e diptu considererete attentamente , che ilpeccato mortale e una grandissima ingluria fatia a Dio, ii quale per la sua infinita bonia merita , di non essere Omeso, madi essere amato sopra tulte te cose, e se vito da tulte te Creature. Pen. Ρadre dichiaratemi meglio, come ha da essere questo dolore. Co f. Questo dolore puo essere di due maniere. Dolor persetto, che sichiam a Contrbetione: E dolore impersetto , che si chia