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pochi Pater noster, o di poche Ave Maria, e solo peccato veniale. Pen. AVuta Ia penitenZa, che dem aspellare dat Confessoret Cons. Dovete aspellare ii compimento di questo Sacramento delia PenitenZa , che e. r assoluatone de' peccati.
per quanto pote te avanti a Dio ii dolore, di tuiti i peccati commessi in vita vostra, con serma risbiugione di non peccare maipiu: e pregare Sua Divina Maest chesccome ii Consessore vi assolye qui in Te ra , cosi la sua Divina misericordia vi ah- bia assoluto in Clelo , per gli meriti della Passione det suo Divino Figliuolo, e nostro Signore, e Redentore, Giesii Cristo.
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dico per la graaia, che mi avete fatia dilarmi giugnere a consessare i miei peccati. Vi prego per ii meriti della Santissima Vergine Maria nostra Signora , ed Avvocata, e dilutti i Santi, ed accellare questa mia Conseosione: esse io o mancato in qualche cosa, supplisca la vostra gran pieta , e la vostra gran misericordia , a misera delia quale degnate-vi, amabilissimo Dio, avermi plenamente, e persettamente assoluto qui, e net Clelo. Cosi
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INTRODUZIONE. SE E debito de Padri naturali it somministrare
ii necessario vitio alle loro proli , a sin dimantenerie, e .sarie crescere nella vita tempo-
. rate dei corpo e magiore e la obligariotie diessi, e de' Padri spirituali, come sono i Parochi, ed i Maestri, che attendono ali educaZione delle figliuolanZe, di non fare alle medesi-. me desiderare ii cibo sovrasostanZiale dei Corpo Santissimo di Cristo Signor nostro , concui restino quelle spiritualmente nutrite, e sam tamente educate nella vita deli' anima, la quale doura pol vivere eternamente in Clelo, cheis r ultimo fine, per cui da Dio sono state create , e poste per poco tempo net Mondo . In verita , disse di sua bocca l' istesso Cristo : io sono ii pane vivo disceso dat Clelo : se alcuno. mangiera di questo pane , Vivera in eterno. Ego hum panis vivus , qui de Coelo descendi : si quis
mantacaverit ex boe pane , vivet in aeternum. IO. v I. v. 3I. 32. Per
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Per sedissere admique at pio desiderio di quei, Ae non ebendosi ancora comunicati , bramano essere in struiti nella mansera di degramente accostas ulla Disina Meneta det Signore, e ricevere con frutto ilSacramento delia Euchari)tia , abbiamo giudicato dimotio propositio ii dar fuοri la Instruetione presente informa di Dialogo tra it Paroco , ed i Figliuoli , edin questa spiegare con brevita, e chiare a, tae sait Sarramento .della Euebaristia e che utilita eagioni in ebi lo riceve: e ebe dispositione si ricerca in chrdeus comunicare.
Della Eccellenta det Sacramento delia Eucharisia. Paroeo. Λ Vete Vol desiderio di comunicar-
Par. Che credete Vol, che sia questa Commnione λFig. Ciediamo, che qui per questo nome di Comunione, cintenda it Sacramento della Eucharistia, come ci sit insegnato colla Dottrina Cristiana. Par. Ma non vi ricordate, che per prendere questo Sacramento , vi su detio essere necesiario saper molle cose λF . Appunto per questo bramiamo esserne Ora- instruiti. T a Par.
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I 8 Pu, Ora bene: state dunque con attenetionepoiche io per non consonderVi la mente,v' insegnero per adesso, secondo la vostra capacita, te cose selamente pili essenZiali, e pili importanti. Fig. Siamo tuiti attenti: ma. in primo I go spiegateci, che cosa sia it Sacramento del-r Eucharistia Par. L'Eucharistia, o sala Comunione, euno de se ite Sacramenti, instituiti da Glesii Cristo, net quai Sacramento sistro Ia 1peetie di pane, e di vino si contiene ii vero Corpo , ed ii Vero Sangue coli'Anima, e Divinita det medesimo Cristo Nostro
Fig. Quando sit instituito da Cristo questo Sa
Par Neir ultima cena, che sece co'suoi Disce- poli la sera avanti alia sua passione. Fig. Perche questo Sacramento si chiama Eucharistia priri Eucharistia vuoi dire Ritara piamento : perdarci ad intendere ; che quante Volte cicomunichiamo dei Corpo , e Sangue di Cristo , dobbiamo ringrariario di quel grande amore, che ci a mostrato in pati- Te, e morire in una Croce per not: ed in lasciarci se stesta per cibo spirituale delle
Fig. Come quel che e pane si converte in
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Corpo di Cristo, e quelche Evino in San. gue di Cristo 3
Fig. Chi a data tanta virlii a quelle parole Pur. Giesu Cristo, it Quale e Dio Omnipotente, e se, e puo fare cio, che a Not pare impossit,ile. Fig. Chi, non essendo Sacerdote, dicesse te de
Pur. Signorno; perche a li Sacerdoti Cristo a data la potesta di consegrare it pane net sub Corpo , ed ii vino net suo Sangue. Fig. Quando dunque. Glesii Cristo. viene nel-r Ostia, e net Calice ἰPari Subito, che ii Sacerdote a finito di direte parole delia ConsegraZione . Fig. Dunque fatia la ConsegraZione, rostia non
E piu pane, e net calice non ό pili vino 3Par. Cosi . appunto. Fig. Come dice, che non Vi ε pili ne pane, ne vino, se nol ne vediamo it colore; edteono , che se ne sente anche l' odore,ed it sapore λPar. Benche dopo la Consegrarione vi restinole speetie, O sia rapparenZa dei pane, edet vino, clod ii sapore , ii calore, e l' Odore, con tutio cio non vi h piu lasostan
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la sosta ira dei vero Corpo , e Sangue di Giesii Cristo. Fig. Inche maniera possano restare te sperie dei pane, e dei vino senaa ta loro sostam
Zaὶ Par. Vi restano miracolosamente, perche costa voluto ii Signore .per sua bonia, e costa poluto per la sua OnnipotenZa. Fig. Chi ci obliga a credere tutio questo Par. La nostra Santa Fede. Fig. Chi nol credesse, O ne dubitasse, farebbe peccato ΤPar. Certamente : commetierebbe peccato mortale, e serebbe un' Eretico . Fig. Come sta Cristo neli ostia, enet vino consagrato
Par. Vi sta vivo, e glorioso in Corpo , ed Anima, e Divinita, come in Clelo. Fig. Quando Cristo viene neti ostia , e net calice si parte dat Clelo
Par. Non si parte, ma nello steta tempo, chesta in Clelo alia destra det Padre, sitrovanel Santissimo Sacramento. Fig. Vogliamo sapere perche noi non ci comunichiamo dei Corpo, e Sangue di Cristo, come ii Sacerdoteὶ Par. It Sacerdote si comunica solio runa, er altra speZie, per osservanZa det ritq della Messa, e per sare perlattamente ii Sa- ringio . Dei resto a' Laici, ed a chi non E Sa
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ὶ Sacerdote, basta comunicarsi selamente sotio la speZie dei pane , perche essendo solio di quella ii Corpo di Crisio vivo,
col Corpo E ancora ii sitio Sangue : sic- come net calice col Sangue e ancora ilsuo Sagratissimo Corpo. Fig. Chl nella comunione riceve lamella della particola , riceve tutio Glesu Cristo λPar. Certo, che lorice ve interamente, polche, Giesu Cristo, . tanto sta ne i calice, e neti' Ostia grande, quando nella particola , edin qualitvoglia partice Ita di essa. Fig. Oltre alia Persona di Cristo , vi halcun'altro Santo ne li' ostia, . e net calice cons grato λPur. Non vi E alcun Santo, nd Angioli, ne laMadonna, ma solo, perche Cristo h vero Uomo, d vero Dio, colla Persona di Cristo, che E Figli uolo di Dio, vi sta per naturale concomitanZa anche ii Padrd , e loSpirito Santo. FD. Ad unque hi igna consessare , che questo
e uia grande Sacramento λPur. Angi h il piu grande, ed ii pili eccellente
di tuiti gi' altri : perche in questo Sacramento si contie ne Giesu Cristo , che el'Autore di tuiti i Sacramenti, e ii Dispensatore di tui te te graZie. Fig. Sara percio di. molia utilita it comunicarsi
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Pur. SenZ' alcun dubio, perche questo Sacra. mento cagiona sempre molli buoni effetii in chi degnamente lo riceve.
PARTE SE CONDA. Degii essetti det Sacramento delia Euchari Ita. Accia graria insegnarci, quali sono glir effetii particolari di questo Sacramento λPar. Primieramente , essendo questo Sacramento
cibo, e beranda spirituale , a chi degna- mente lo riceve , ristora te serra perdute deir Anima, sicome ii cibo, e Iahevanda materiale rinsona quelle dei Corpo. Secondo. Aumenta neli' Anima la gragia sentificante , ed ii servore delia carita , e del-r amor verso Dio, e verso it prossimo. Teret'. Hiempte di gusto, e di dolcereta lo sp,
ut arto. Serve d' antidoto per curarci, e liberarci dat te colpe veniali, e quotidiane. i into. Ci preserva da' peccati mortali; rastre- nando i moti senZuali della carne, e sortificandoci contro te tenta Zioni det Demo
Se lio. Final mente neti' ultimo delia nostra vita temporale ci serve per cibo, sorZe, e Viatico, per portarct con vigorosis spirito alla vita eterna. Fig.
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Fig. olire a'nareati essent, giova sorse ad ab tro uso la Santissima Eucharistia λεια Sin' ora abbiamo considerato la sagrati 1-ma Eucharistia come Sacramento , cheprendiamo nella Santissima Comunione; ma se se considera anche come SagrifiZio, che si offerisce a Dio nella D. Messa, glo-va sicuramente ad altri essetii. Fig. E quali sono . . Par. Sono mollissimi, ma vi basti, che sappiate questi cinque , che sono . i cinque fini principali, per gIi quali si offerisi e il
Seeomlo . Per ringrariario di tuiti i benefiEj ri. cev uti , cosi spirituali, come temporali. TerU. Per riconciliarci neli' amiciZia con Dio, ed ottenere la remissione de' nostri peccati . siumrto. Ρer impetrare datia Divina Misericordia quelle grgate, e virtu, che ci bisognano per la sua maggior gloria. Guinto. Per soddissere mi mergo det Sangue di Giesu Cristo alle pene dovute alle nostrecolpe, tanto per noi vivi, come per te An, me , che sono in Purgatorio.