Synodus Laudensis octava quam illustrissimus ac reverendissimus d.d. Cajetanus Comes Benaleus Dei et apostolice sedis gratia episcopus laudensis ... celebrabat feriis 3., 4. et 5. post Dom. 12. post Pentecosten, idest diebus 29, 30, 31 mensis Agugti

발행: 1857년

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분류: 그리스도교

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- Se attenda ad ascollar lo consessioni, ulla Predicaetiolio presei illa O volontaria, o con quale Zelo o spiril O - Se assisla gli infernat. - Se intervenga alle Funetioni della parroechia, - Se sacci a la Dot trina Cristiana alia parrocchia od altrovo. - Se attenda a negon Secolareschi, - Se si dia a brighe di politica, - Se goda buon nome, e quando no, Se per Sua imprudenZa ο COlps - Se mostri rispello agit altri Colleghi, e sommissioneni Superiori ecclesiastici in parole ed in latii. - Se sia hen provvodulo di heni patrimoniali od ecclesiastici, e se non commetia spilorcerte. O saceia Spese Superflue, o Sia aggravato di debiti. - M. e da quanto tempo abbia satio gli Eserciti Spirituali. 5. Persone con cui convive, eiose se uomo Odoiana di Servigio.

condoli R. professione di queSti, ec. A B. 1 tale Stato deve essere unito I Attestam di Confessione seritio di pugno dei Consessore di clascuit Saeerdote e Parroco. IlVicario pol dichiarem se non ci statio occegioni da farsi sui mede-Simi attestati, e non Omettera di trasmettere egit pure at Vmcovo it proprio Attestam di Confessione. Cop. 16, n. 2.

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Ad eup. XXV. De implem. pior. Onerum . n. 2.

1. Ogni Parroco net meso di Genn o di Ogni anno riseriira alia Presettura dei Beni Ecclesiastici, ovvero, sino a tanto che questa non sta istituita, alia Curia Vescovile se statio, o non si ano stati adem-piti netranno antecedente gli oneri di que' Benefici. Legati, Cap- pellante, che Sono di sua amministragione, o debbono eseguiminelle Cliteso delia sua parrocchia, o delle Cause Pio da lui ammini

strate.

2. Quando tuiti stano stati adempiti si doura riseririo im mistribilmente, almeno con un cenno generale.

5. Quelli che sono rimasti totalmente inadempiti, bisognera indicarii distiniamente accennando it titolo e la qualita o quantitudeli' onere, e delia limosina assegnata. Categoria A. 4. Attrettanto si sari. di quelli che vengono adem piti soli anti in parte. Calestoria B. 5. Se gli oneri da prima non meguiti si ademptono net iratio Successivo, ο si estinguono con Ottenula dispensa, doVra parimen lituito cio essere riserit o. intestoria C. 6. Quando gli oneri rimasti inadempiti in uia'anno non sorti Sero Verun adempimento neppure net tratio successivo, οgni annoso no darh relagione, sinche sia estinio i 'obbligo. Categoria D. T. Per la notificaZione di quanto e preseritio Sottoi numeri I, 4. 5 e 6 servira di in ello la seguente Tabella, cho si dividera in Categorie, o Sarii surrogata da piu Tahelle secondo te diverso Ca- legorio quando it caso lo richi esse. Ogni Taliella portera la data, o la firma dei Parr O.

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dixis

Cappellania Mariani. Du scri persi a Oratorio di S. Boeeo.

Legato Maran si . Cati a Pia nosa.

nescio ili S. Antonio Legato Perrari. ψe l.i noti sicarione fosse mo

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Ad cap. ult. De synod. constit. observatisve n. 2. Mitti Si noduli da pubblicui si Gni anno da ei cun Parimeo ut popolo nei sireni assest nati, iatre ad alti e mortarioni, chesee do to zelo, e la prudeneta propria, stimeris meglio di 'resecondo te Costituetioni uel Sinodo Ottam. Nella Domini ea fra Pottam des Disania Cap. ll, n. lo. Si annunci l' interdetto issolatio a' quelli che impediscono ali'arroco di visitar uti malato delia loro famiglia, sicche ne mula

senZa Sacramenti.

Cop. 26, n. 16,l7 . Si annunci, alnaeno nelle popol OSe parmechie, cui Rituale Romano quali stano gli esclusi dati a Sepoltura Ecclesiastica, quali te pene a chi ii Seppellisce, quale it peccato di chi prestat suffragi o associa it funerale, ove non to Musi Ia buona sede. Nella Domentea precedente la Festa di S. Bassiano Cop. 5. Morti alla santili agione delle Feste. Inveisca contro i prosanatori di esse e della Festa dei Proteitore, eSortando alla frequenZade'SS. Sacramenti per l' acquisio anche delia indulgenga concessa per tale Solennita. Annunci altrosi la riserva dei peccato di chi Ia-vora pubblicamente in giorno di sesta. Nella Domenim di Sessagesima Cap. 6. n. 4 e l5. Inveisca nella Messa solenne contro i violatori deir astinengada carni o latticini, e contro i bottegat, OSti, M., che appreStano icibi proibiti; mostrando quanto sta cois obbrobriosa che un Cristiano non mantenga una tale ustinenZa per golosita o per umanori spello. - Si accenni anche la riserva dei peccato. Nella Domentea II di Quaresima Cop. 1, n. i5, to e ld. Faceia ammonigioni sui libri proibiti dati a Santa Chiosa, e sullo pene che si incorrono da chi ii legM O li tienc se eoia prudenZa,

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giMSta it caso, anche sullo stampare o vendere libri proibiti oli congiosi), e sutrobbligo di portarii at Superiore Ecclesiastico. Simit mente sulle Bibbie volgari Senga annotaZioni, e non Byprovat uni Somnio Ponteii e.

con queste preci se parole se Chi viol se una Chiem con erim nose e notoris azioni - it 6.' cosi se Chi tentri di bar morire unbambino conrepito; - l'8.', 9.', l0.', li.' e 12.' tuiti insterne Si enuncino con questa espressione: Vi sono altri peccati risereati che S. Imolo Duole che neppur si nominino fra i Cristiani, e sono gli orrendi peccati contro Ponesta. - Si aceenni Hie i Consessori Semplici non possono assolvere da tali peccati.

Pubblichi nolla Messa it precetto della sania Comunione Pa- squale da ricoversi nella propria parrocchia, a meno che taturio MMe aSSente per qualche ragionevole motivo. Si annunci anche ilpeccato che continettono, e te pene che incorrono i irasgreSSori.

Nella Domentea di Passione Cap. eodem. Si rinnovi in suddelta pubblimetione alia Dottrina Cristiana. Nella Domentea III di Aprile Cap. 2, n. 3, 4 e 5. Si pubblichino le Indulgenete delia Dottrina Cristiana comenell 'Appendice III, e si reortino tuiti a venirvi, e i Genitori e Superiori anche a mandarvi i figli e i dipendenti, imostrandone rob-bligo: ed a farsi in essa Oper o, chi ne o abile App. III pag. 258.)Nella Domentea IV di Aprile p. 2, etc. Si rinnovi la stema pubblicagione ed esoriagione alia Messa parro hi ale. Xella Domentea II duo PMquti p. 9, 3 5, u. 26. Si annunci, che chi non laco la sania Coinunione Pasquale uella propria parrocchia per aSSenga, enti O i5 gloria i da che e lor-

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Si esOrtino i sedeli a non tener imagini sacre Moncie, rorae oderronee, ma benSi imagini Sacre, decorose e diuotc. - Αlmeno in citia e net pacti popolosi invetscano i Parrochi contro quelliche tengono imagini profane, invereconde Od empie.

Nella Dominiea II o III iii Novembre Cap. 5, 8 27 .

Si esortino i sedeli ad ascoltare te Prediche Ogni volta che Sisaiano, ed i padroni a mandarvi i servi. Nella Domenim ultima duo Pentecoste cap. 7, n. 2, 4, s). Si insegni cori chiaregga e brevita la maniera di amministrareii Battesimo in cam di necessita. - Si saccia avvertire a tali per-wne ed alle Ostetrici, che devon procurare di aver presenti per testimoni det Battesimo la madre ed altro persone, se Si POSS0ΠοRVere senZa ollasa det pudore. - Si esortino i Genitori a scegliere Padrini e Madrine probi e virtuosi.

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DA TENER SI IN CITΤΑ ED IN DIOLESI

Αbbiamo divisato di proporre uia metodo perche tale sui gioneri ea piu veneranda, piu augusta e piu salutare. Nulla vi lia chemaggiormente conlacciasi ai nostri fini dolia ben nota Istruetione ordinata dat Pontefice CLE NEATE XI, che su di bel nuovo pubblicata per comando di CLEMEΝTE Xll, ii di t.' Settembre 1756: ma siceomenon tulte te cose che ivi dispongonsi convenis pomono alle nostre Chime, abbiamo Voluto, Seguendone pero per quanto ci su possibilole traccie, adattaria alle medesime, assinche d'ora in pol per maggior

gloria det Sagramentato Signore, e per pila si cura spirituale utilitudet popoli sta ii sistema, che qui sotio proponiamo, in Ogni parrocchia dove si pratichera tale Oragione, esattamente Seguito. l. Nella Chiesa in cui si avra a lare 1'espostgione det Santissimo Sacramento per l' Oragione delle Quarant' ore si dura colle campanunel giorno precedente ii segno festivo come nelle solennitu: ed alia porta della medesima si porra la lavoletia indicante l'espostgione ornata di sestoni, i quali douranno essere posti anche a capo delle contrade, che mettono alla Chiesa. II. Il SS. Sacramento si esporra Sempre ait 'altare maggiore, in cui O si copriranno, O si leveranno Ie statue, ed immagini che visi sogitono collocare; siecome parimenti non Si possono reporre lereliquie, od attaccare anche ai lati deli' altare quadri che rappresentino te finime det Purgatorio. Le vicine pareti deli altare, e quelle tutio della Chiesa siano ornate per quanto Sara possibile, BVVDrtendo di escludere Ogni cosa che Senla dei prosano.

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lli Nel meEgo deli' altare deli'espostgione fovrapposto at Tabernacolo vi Sara uia Trono con ogni decengu abbellito, e sopra labase di esso pongasi uri corporale per collocarvi l 'ostenSorio, Oraggio, in cui contiensi la Sacratissima OStia: ne vi sara da vanticosa alcuna che impediscane at seduli adoratori la vista. IV. Quantulaque Sia a desiderat Si, che nolle Chiose piu sacol-tose in grata copia i lumi continuamento ardano accanto at SS. M-

comode in numero inferiore a quattordici, siccome sta net Sinodo stabilito. Nelle Chiose pol, in cui piu lampane Sogitono accendet inuanti l'altare, si ingiunge la pratica di si lodevole usanga. V. t soli Sacerdoti, o Chterici vestiti di cotta, o questi man- cando, i Conlaatelli vestiti det loro abito pol ranno accostarsi al-raltare per aggiustare i lumi, O sare altra com che occorra: avvertendo nello avvicinaruisi, e nullo ullonianar visi di genuflettere conent rambo in ginocchia divolamente. VI. Due Sacerdoti, o Chlorici vestiti di cotta, e col loro abito eorulo, se appartengono a qualche Capitolo, genuflessi in Presbiterio ad uti hanco coperto con tappeto Siano in Ogni ora di continuo ali'adoragione dei SS. Sacramento. ASSiStano allo Stesso modo almeno due Constatelli, ma in ian banco preparato suori dei Presbiterio. Resta quindi proibito a chiunque dei laici, o Sotio qual-Sivoglia pretesto di ontrare, e sermul Si ad Orare net medesimo Presbiterio. Vll. Perche pol non manchino gli adoratori al SS. Sacramento, si laru a clascuno degli Ecclesiastici, o dei Conlaatelli I'assegna mento deli 'ora elio innaneti ai medesimo avranno a paSSare in OrR-Zione, assigendono anche in sacrestia it catalogo: e si dam at terminar di Ogni ora prosissa it segno colla Campana. VIII. Ali' altare dove stu esposto it M. Sacramento non Si eelebri altra Messa Morehδ la solenne per l'espostgione O ripoSietione Che Verra pure annungiata col suono sestivo delle campane. Nella Cattedrale, e nolle Collegiate si cantera ne' gloriat intermessi Ia Messa Conventuale in uia Oratorio separato dalla Chiesa. oppuro ad unultare rimoto da quello, in cui trovasi l'esposietione. In tali gloria i Sicantera la Messu Conventuale mi Ministri parali, e non altrimenti, anche nolle Chiose dei Regulari.

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IX. Non si celebri no Messe di nequie neppure in die obitus net tempo che durera l'espoSigione, ed correndo qualche stinerale, si Conlpia Segretamente, e Senra alcuna Solennitu, disserendo i pub-hlici suffragi ad all ro giorno. Occorrendo anche di annungiare colle campane it passaggio ali' altra vita di taliano de' sedeli, se ne diauit Solo, breve, e Semplice Segno. X. Ne' giorni, in cui e permesso dalle Rubricho di diro te Messe Votive private, eMendo grave cauin quella della espostgione det M. Sacramento, anche perche si deve in tale cir Stanga special-inente pregare pei bisogni di santa Chiosa, pel Sommo Pontesce, pei Murani, e pel bene dello Stato, Si miranno aSSai convenienteinente celebrare dei M. Sacramento, omesso i Inno Angelico, ed ilSimbolo. Negli altri gloriat pol, eccettuati quelli, in cui si sa l'Officio

di prima, o secotula elasse, Seguita l'repostgione dei M. Sacramento, se ne Iara la Commemoragione dopo tulte te attre oragioni prescritie. In ciasciana delle Messe private non si suoneis it campanello at Sanctus. ω ali'elevagione: si permette bensi di dare un leggier Segno con quello delia sacrestia ali'uscirne di ciuscuit Sacerdote celebrante. XI. Non si sara l'Oragione delle Quarant'Ore Se non precederu per quanto sis possibile) la Messa solenne votiva dei M. Sacramento. Questa si debbe celebrare col Gloria, eon una Sola Oragione, suorche non occorresse qualche mmenica, o seria, di cui si avesse a sare la commemoragione, col Credo, e colla Presagione de Nativitate. Che se si incontrino una sesta di rito doppio di prima, o se onda classe; una DOmenica pure di prima, O seeonda elasse; Ieserie IV delle ceneri, o della settimana sania: le vigilie di Natale, o di Pentecoste colle loro otiave seguenti; siccome pure te ottaVedi Pasqua, e quelle altro privilegiate, che recludono i Santi di

prima, O Seconda classe non Solamente traStati, ma ancora correnti,

aliora si deve cantare la Messa secondo che viene dat Calendario prescritia con aggiungere l'Oragione det M. Sacramento da terminarsi sub unica conelusione con quella dei glorno, e colla Presagione suddelta de Nativitate, qualora non vi lasse la propria aSSegnatR. Xll. li colore dei paramenti della Messa deve essere conformean'ussicio det glorno, quando in esso non si possa celebrare la VO-tiva solenne det Sacramento: il pallio pero deli'altare, it velo umeralo, ed ii baldacchino saranno sempro di color bian . Lo Si So

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