Synodus Laudensis octava quam illustrissimus ac reverendissimus d.d. Cajetanus Comes Benaleus Dei et apostolice sedis gratia episcopus laudensis ... celebrabat feriis 3., 4. et 5. post Dom. 12. post Pentecosten, idest diebus 29, 30, 31 mensis Agugti

발행: 1857년

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출처: archive.org

분류: 그리스도교

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Ad eop. V. De festor. obser . n. 5.

Benedet to XIV con suo Decreto Si Luglio 1756 per organo dolia S. C. delle Indulgenge concede l' indulgeneta di 7 anni ed ni- imitante quaranterie ai Fedeli Cristiani Ogni volta che di tumente assistono alia mimarione dei sanio Vangelo, che si sa dat signori Curati nello rispetitve Parrocchie net gloriai di menica, e nellumaniori solennita detranno, sed indulgeneta Plenaria nei di delia Nascita di N. S. G. C., di Pasqua di nisurregione e dei SS. Apostoli Pietro e Paolo sed ii Pontusice Pio VI con Reseritio delia deita S. CongregaZione 11 Dicembre 1784 la estese anche alia solennita doli'Episania e delia Domenica di Pentecoste purcth in det ti gloria iconfessati e comunicati assistano parimenti alta smegarione delS. Vansseis. Le sopra indicate indulgenge possono altresi lucrarsi anche dui Parrochi o da ultri che talvolta per essi supplis no a smegare us. Vangelo come consta dat citato Decreto di Papa Pio Vl. Ad eup. IX. De santiss. Euear. 3 3, n. s.

Benedictus XIlI Fidelibus in omnibus utriusque Sexus, qui Maedominicos dies ante illius sestum, sive alias per annum vere pinnitentes smeraque communione resteti, piis meditationibus, aut orationibus, aliisve christianoe piet tis operibus ad ejusdem Sancti honorem ae Dei gloriam vacando sanctificaverint, Plenariam Singulis dominicis peccatorum suorum indulgentiam concessit S. C. Ind. ii De . 1759, et 7 Ian. 1740.

Ad eop. XIV. De indui. n. 14.

I. PQ. 'o Pinae orae meritin eis

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in quel giorno in cui eonfessandosi e comunieandosi pres heranno titilio per tu concordia tra' Principi Cristiani, ee.; e questa indulgenZa ptio applicaret anche per modo di susIragio alle anime delPurgatorio, coinc dalia Bolla Quemadmodum l6 Dicembre l746.

Benedetto XIV con suo Breve Ad Passionis 15 Dieembro l740 concede l00giorni di Indulgenga a tutii i sedeli detrunc e dest' altro sesso i quali nei giorni di Venetat alle ore 2l al suono uella campania 9enullessi reeiteranno eisque I Iter Noster ed Ave uaria inmemoria della Passione e delle agonie dei nostro Divin Redentore

nodetto XIV con suo nesci illo it Dicemb. l754 concede in perpetuo indulgenga Plenaria applicabile anche alle anime det Purgatorio una volta at mese a tuiti i sedeli che divolamente reciteruntio e col euore 'ranno tani glorno gli Atti delle Virιὰ Teologuli, Fede, Speranga e Carita, da acquistaret in quel giorno in cui si confesserauno e comunicher anno prestando secondo it solito per IaS. Madre Chima, ec. - Di piu in punio di morte concede parimenti indulgeram Plenaria, o finalmente Indulgenga di 7 anni e T qua-raniene applicabile alle anime det Purgatorio Ogniquatvolta divo- tumente si taranno eol euore, e si reciteranno i me simi Atti, comeda Decreto della S. C. delle Indulgenre 28 Gennclo l756.

Benedetto Xlli a tuiti i Fedeli Cristiani detruno, e detraltro sesso che ni segno uella campana O la mattina, o nel meZZο giOrno, O la sera tramontato it sole reciter no genuflassi Ogni giornol'Angelus Domini et . , con tre A De Maria, concede in perpetuol'Indulgenga Plenaria, e remissione di tuiti i peccati una volta ilmese da acquisiarsi in quel giorno, in cui confessati e comunicati, pre9heranno ii Signore per Ia pace, e concordia tra Prineipi Cristiani

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Di pili concede lim gloriat dindulgenga a tuiti i sedeli Ogni

Volia, che veramente contriti reciter anno come S ra I Angelus Domini, etc., come conSta da uri suo Breve de' 14 Settembre 1724 Ε tui te queste Indulgenre non rimangono sospese ne anche nes-l'anno Santo, come dichiaro lo stesso Pontefice a di 10 Gennuio 1725. Benedetto XIV mi, a di 20 Aprile l742, consermando te deite Indulgenre, dichiaro, che rAngelus Domini, etc., si dicesse in pseditulle le mmmicte detranno incominciando dat primi Vesperi, cloedalia sera det Sabbato, e che net tempo P quale in suo luogo si dicesse in piedi m Regina Coeli, etc., col Versetto, ed oragione eor-ri Spondente Deus, qui per resurrectionem, etc. Quelli pol che non Sapranno a mente la Regirin Coeli, etc., aequisieranno te medesime Indulgenete recitando come sopra i Angelus Domini, etc. Ε qui si deve a6ertire; Primo: cie te persone religiose del-l 'uno e dest'altro sesso, ed attre che vivono in Comunitu, non γ- tendo dire r Angelus Domini, ete., ο la Regina Coeli, etc., secondo ladiversitu de' tempi at suono della campana, come Sopra si h detto, perche in tali ore sono implegate in qualche mercietio prescritiodalle rispellive regole, e costiiugioni, potranno B uistare te Sinpraddette indulgenre, se subito terminato detio loro eSerctgio, reciteranno I Angelus Domini, et ., come dichiaro ii nominato PD. Benedetto XIII per meaeto della S. C. delle Indulgengo con Reseritio

ti suono della campana, potranno acquistare te sopra deite indulgenZe, Se circa te ore determinate delia mattina, o det megZogiorno, O della Sera, tranaontato it Sole, reciteranno come sopra secondo la diversita dei tempi r Angelus Domini, etc., ο la Restiria Creti, etc., secondo it Rescritto di PP. Pio Vl dei l8 Mareo l78 l. D A GELER DOM 'Ist. Angelus Domini nuntiavit Mariae, et concepit de Spiritu sancto. Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum. henedicta tu in mulieribus. Di benedictus Fructus ventris tui, deSuS.

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Saneta Maria, Muter Dei, Ora pro nobis peccatoribuS nunc, et in hora mortis nostrae. ΑΠ n. t. tace ancilla Domini, fiat mihi secundum Verbum tuum. Bl. Ave Maria, Ge. v. Et Verbum caro lactum est, et hahilavit in nobis. R . Ave Marin, Ge.

Indi si pub eone Hudere col smuente: V. Ora pro nobis, Sancta Dei Genitrix. pl. Ut digni essiciamur promissionibus Christi.

Gratiam tuam, quaesumus Domine, mentibus nostris insunde: ut qui Angelo nuntiante Christi Filii tui Incarnationem cognovimus, per Passionem ejus, et Crucem ad resurrectionis gloriam perducamur. Per eundem Christum Dominum nostrum. Bl. Amen. Ivel tempo Dusquale, ei ι rnereto giorno uel Sabbato Santon tutio ii 1nerro stiorno uel Sabbam duo la Domenica di Pente- ste, invere deli Angelus Domini, etc., i De dirsi in piedi la sequente: Regina Caeli laetare alleluia. Quia quem meruisti portaro alleluia. Resurrexit, sicut dixit, alleluia. Ora pro nobis Deum, nil eluia. V. Gaude, et laetare, Virgo Maria, alleluia. pl. Quia surrexit Dominus Vere, alleluia.

Deus, qui per Resurrectionem Filii tui Domini nostri Jesu Christi mundum laetificare dignatus es, primia quaesumus, ut Perrius Genitricem Virginem Mariam perpetuae capiamus gaudia vitae. Per eumdem Christum Dominum nostrum. Ri. Amen.

Decretum ex Audientia Sanctissimi die 25 Septemb. 1846. Ad humillimas preces P. Periimo ex ordine Minorum conventualium sancti Francisci sanctissimus Dominus noster Pius Papa IX

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benigne inclinatus omnibus utriusque sexus Christit id libus corde saltem contrito jaculatoriam Grais mio misericordia, devote pronuntiantibus, Indulgentiam l00 dierum pro singulis vicibus, animabus quoque in Purgatorio detentis applicabilem tam a Leone XIlquam a Gregorio XVl sel. rec. vivae Vocis oracula con SSam, non modo confirmavit, verum etiam perpetuis suturis temporibus valiturum GSe voluit absque ulla Brevis expeditione. Datum Romae ex Secretaria S. Congregationis indulgentiarum.

ii di voto esemigio delia Via Crueis se arricchito di tulte quelle indulgenZe, che sono state concedule dat Sommi Pontesici ai se-deli cristiani, che personalmente visitano i luoghi santi di Geru- Salamine. Per cons uirie si richiede che net visitare la Via Crueis si vada considerando tu Passione dei nostro divin Redentore, e ehesi passi da una statione ali altra per quanto permetteola moltitudine delle persone che visitano Ia Via Crueis, o la ristrettegra dei luogo dove sono erette te l4 stagioni Bened. XIII Inter plurima 5 Mart. 1726, Clem. XII Exponi nobis 16 Jan. 1751, Decr. C. S. lndulg. 5 Apr. 175l, Bened. XIV Cum tantia 50 Aug. 174 l). Quindi ii recitare a clascuna delle stagioni Adoramus te, Christe, ete., it Pater Noster, I Ave naria colis uiserere nostri oSol tanto uia pio e lodevole costume, come dichiuro la S. C. delle indulgerim negli Amer timenti da prati arsi nes detto Eserctgi O

Per essere associali a queSt' opera tanto me mandata dat laS. Sede duc cose abbisomano: t.' La recita di un Pater ed A De quotidiano Od applicare a questo fine una volta per Sempre quello rhe Si recita tu multina o la sera nolle Oragioni quotidiano) colla

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lemosina settimanale di 5 eentesimi a favore delle missioni per i poveri basta anche minore secondo te sucolla e la coscieriga diognuno, saltu una volta at mese) la quale deve sarsi pervenire alConsigito deli' opera in Lione di Francia od alia Propaganda di Roma immediatamento consegnandola o a clii nulla Diocosi propria Od altrui sono destinati a Colletiori, od ni capi di Decina di Associati, i quali sono incombenetati a trasmetterta at suddetti colletiori

Pio ix hanno concesso a tuiti i membri deli' opera pia te seguenti indulgenge, applicabili alle anime det Purgatorio.

e quello deli fissunetione; due gloriat die lascian mese, ascella degli18sociati; una volta l' anno, per la commemoragione generale degli Associati desunti: una voltu l'anno perla commemoragione speciale dei desunt i delia Divisione o dolia Decuria alia quale si appartiene: nil articolo di morte, per Ogni Asmetato che inv a ii Sant i nomedi Gesu. I sanciuili, che non harino latio ancora la prima Comu nione possono eguaimente cons guire queste IndulgenM. Indulgenete Parziali. Trecento giorni Ogni volta che uia Associato assistera at Triduo dei 5 Maggio e dei 5 Dicembre: centogiorni claScuna voltu che un Associato ademptra, in favore delle Missioni, un'opera qualunque di pieta ο di carita. Favore delι Altare privilegiam per Ogni Messa delia in nomed' uia Associato a suffragio d' uti Membro desunto. Medestino privilegio personale, einque volte la settimana, at Sacerdoti elle sono capidi Divisione.

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Ad eop. X, De sacram. Pueuit . n. l .

S. Car. Borrom. Instruet. Confessariorum). V. Cor mundum crea in me Deus. Al. Et spiritum rectum innova in Visceribus meis. V. Ne projicias me a facie tua. . Et spiritum Sanctum tuum ne nus mS a me.

v. Redde mihi laetitiam salutaris tui. pl. Et spiritu principali confirma me. e. Docebo iniquos vias tuas. al. Et impii ad te convertentur. V. Libera me de sanguinibus Deus, Deus Salutis meae. xl. Et exultabit lingua mea justitiam tuam. Oratio. Domine Deus omnipotens, propitius esto mihi peccatori, ut digne possim tibi gratias agere, qui me indignum propter tuam magnam misericordiam ministrum fecisti officii sacerdotalis, et me exiguum humilemque mediatorem constituisti ad orandum et intercedendum ad Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum pro peccatoribus, et ad poenitentiam revertentibus. Ideoque dominator Dominus, qui omnes salvos fieri, et ad agnitionem veritatis Venire, qui non vis mortem peccatorum, Sed ut convertantur et ViVant, Suscipe Orationem meam quam lando pro famulis et sa-mulabus, tuis, qui ad poenitentiam venerunt; da illis spiritum compunctionis ut resipiscant a diaboli laqueis, quibus adstricti tenentur, ut ad te per dignam satisfactionem revertantur. Per eumdem

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ALIA ORATIO

Da mihi, Domine, sedium tuarum assistricem Sapientiam, ut sciam judicare populum tuum in justitia, et pauperes tuos in judicio. Fac me ita tractare Claves Regni Coelorum, ut nulli aperiam cui claudendum sit, nulli claudam cui aperiendum sit. Sit intentio

mea pura, Zelus meus Sincerus, caritaS mea patiens, labor meus fructuosus. Sit in me lenitas non remiMa, aSperitas non Severa: pauperem ne despiciam, diviti ne aduler. Fac me ad ulliciendos peccatores Suavem, ad interrogandos prudentem, ad instruendos peritum. Tribue, quaeso, ad retrahendos a malo Solertiam, ad confirmandos in bono sedulitatem, ad promovendos ad meliora industriam: in responsis maturitatem, in consiliis reetitudinem, in obscuris lumen, in implexis sagacitatem, in arduis victoriam; inutilibus colloquiis ne detinear, pravis ne contaminer; alios Salvem, meipsum non perdam. Amen.

URBIS ET ORBIS

DECRETUM eae Audentia M. die 27 Martii 1854 Ad preees humillimas R. Patris Iacobi Pignone dei Curetto

Cleri orum Regularium Theatinorum Prinpositi Generalis S. D. Noster Pius re benigne inclinatus, omnibus et singulis Confessariis in universo orbe Catholieo existentibus supraenunciatum orati em, antequam ad sacramentales excipiendas confessiones sideant, corde saltem contrito, et devote recitantibus centum dierum Indulgentiam semel tantum in die aequirendam, clementer est elargitus. Praesent. perpet. futuris temporibus valitur. absque ulla Brreis expeditione. Datum Romae eae Neretaria S. Congregationis Indulgentiarum. F. Card. ASQUIN ILS, Pr ectus.

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Ad cap. X. De sacram. Pinnitentiar n. 50.

NOS CAIETANUS COMES BENALI US

I EI ET APOSTOLIC E SEDIS GRATIARAACTAE LAUDENSIS ECCLESIAE EPISCOPUS PRESBITERIA OMNIBUS ET SINGULIS TAM SAECULARIBUS QUAu REGULA RiBUR QUIBUS IN NOSTRA DIOECESIORDINARIA VEL SUBDELEGATA FACULTAS FACTA EST SACRAME' TUM POENITENTIAE MINISTRANDI SEQUENTIA IN DIC MUS SERVANDA QUO AD cASUS NOBIS RESERVΛTos

Ut peccatum pro reservato habeatur adeo ut a simplici Sacer- dole specialem facultatem non habente nec licite nec valide absolvi poenitens possit, praeter ceteras conditiones a jure inductas, quas communiter Theologiae Moralis doctores exponunt, SequenteS quoque adesse volumus quo ad Casus Nobis neservatos. 1. Peccatum vel in eo facti adminiculo, quod implet literam reservationis, oportet ut Sit certum in ipso momento Consessionis: adeo ut li nitens de eo lacti adminiculo dubitans absolvi possit usimplici Consessario, etsi dimissus brevi posset certiorari; nisi antea culpabiliter et in Daudem reservationis certiorari, cum lacile POSSet omisiSSet, ut a Consessario sine mora ahsolveretur; vel nisi ex quaVis rauSa a Consessario dimissus, deindeque ad consiliendum reverSuSDiqiligod Corale

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cortitudinem saeli et circumstantiae reservationem indurontis ron-

2. Peccati certitudo quo nil factum, ex paenitentis narratione et Consessarii interrogationibus constare debet, quin adhibendae sint circa res obscoenas interrogationes, a quibus prudenter tunc abstinendum censeat Consessarius. 5. Peccatum debet esse certo reservatum ita ut absit etiam dubium juriS. 4. Poenitens qui in prudenti dubio laeti vel juris a Consessario facultate carente suerit absolutus et deinde lacti vel juris veritatem gnoverit, volumus ut peccatum suum uti certum denuo confiteri valeat apud quemlibet simplicem Consessarium, ab eoque absolvi.4. Peccatum Nobis aliunde reservatum quod inculpate oblitum fuerit in Consessione, cui accessit. Absolutio etsi impertita a Consessario facultate carente in reservatis, amplius reservationi Ob-nDXium rem nolumus, adeo ut, cum in memoriam redierit, sufficiat illud confiteri apud quemlibet simplicem Consessarium. 5. Nolumus ut reservatio Nostra obsit validitati Absolutionis quando et paenitens Mam accipens bona fide ignorat desectum lacultatis Consessarii in reservatis, et Consessarius ipse ex inadvertentia, etsi sorte culpabili, non tamen ex directa malitia et usurpatione facultatis. incaute eam impertit.

DECLARATIONES

CASUS I.

Melesium polluentes. Nomine Ecclesiae donantur loca ab Episcopo consecrata, Vel ab eo Husve delegato benedicta, ut in iis celebrari possint Missa et Divina Ossicia, prout sunt templa et publica Oratoria, non nutem privata. Qui intra Ecclesiae internum spatium, aut cappellam erga illud spatium apertam perpetrat homicidium, vulnus lethule infligendo, vel venenum propinando, etsi mors extra Ecclesiam

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