장음표시 사용
131쪽
ta la Chiosa. mmineia la seconda parte des divino libro. Si schiudo al- P estatico EvanWlista is resa dei cieto : egit in spirito vi ascendo , o gli si presenta ea vanti agit ocelli Iddio in lutia Ia sua maesta. n.1-2ὶ dea sopra una sedia cinio de' soavi colori deli' iride , dei diaspro odet ramro, percho dalla terribile maesta di Dio non inai disgiunta e
a dolcerra . Ventiquattro sedis laceano ala datruita e dati' altra ban da at divin trono, o v ' oran svra ranimailro Antichi rappresentanti 1' universalita de' Santi delΙ' antico e deI nuovo Τestamento . t quali componevano quasi un augusto senato assistento a' consi i divini,porensi Iddio ha per costume dlassociare i Santi alle sue opere, ed imprenderie in riguardo di essi e per Ia preghieraclio egit medesimo I ro ispira . n. 3 4 E a sar manifesta Ia divina grandora e onnip tenga us inano delia sedia 'treri . mei e tuoni. E dinanti se ardeano retra lampe , i setis Angeli es utori do' divini decreti. E v' era a m do ehe mare inretriam simile at eristallo, un pelago insinito cho rende inaccessibilo ad Ogni creatura Ia divina maesta , ma pero cristallino e trasparente, percho Iddio che e spirito di pace non permetis che stascon volto da venti, o da procello. E dirimpetis alia sedis era quauro animali, pleni Soeehi dinami per Io spirito di pro Eia , Onde sono illuminati, e di distro per la sedete memoria e narrazione det passato. Erano questi animali P uomo, ii leone, ii vitello o 1' aquila, noti em-hlemi do' quatim evangelisti . Essi avevano sei ali, come i serasinid' Isaia Vi. 2. . e come questi in tuo vano it trisagio in Iodo di Dio .
stranano, adorando it modestino Dio con umilia prolanda, e pone ogiii is eo ne in rico trione della gloria che aveano rictu uta da Diood in Omaggio delia sua onnipoteneta, la quale avea creato tutio
Continua Ia misteriosa visione : i1 s. Evangelista veri milia mano diruta di colui cho sedea sulla sedis di Dio vn ιibro seritis denιro e die i. secondo la piu probabile opinione Ia me sima Ap alisse. Ii- ro pleno di molle o prandi coso , o pereio contro it costumo degliantichi volumi , soliti vergarsi solo dalla parto interiore, sortito dentro e di 'Ori. Era suggellato eon setis suggelsi a denotare r importaneta e prosondita de' misteri che conteneva . v. 1 in L' Angela che grida pol cieto dimostra 1' alterra dae configli divini. inaccessibili agi istessi Spiriti celesti. dove Dio loro non gli riveti. Ma perche it dolente prolata si consorti, uno degli Anι hi gli annungia che o gili sorto itlione deua uhivita di Giuda vaticinato da Giacobhe , Gen. XLIX. 9. Gesu Cristo , ii quale vincitore della morte, dei demonio o dei peccato ebbe potenZa ae a mire ii libro e scivliere i suci selle suggelli. v. 2-5ὶ La visione eangia δ' aspetis, it leone di Giuda si is mansueto lignei Disilired by Corale
132쪽
dito da S. Giox anni Battista : Egli sta in piede, come quegli che assisto continuamente alla saccia di Dio ed interpella per not: e a modo ehe moris, percho, vivente deIPeterna vita, porta pero sempre i glori si vestigii della sua morte, o si ocie continuamente in sacrisio di propiχiarione a favor nostro . Questo AgneIlo pero, che ha deposto ilterribile aspetis di Lione, non ne ha deposta la poteneta e la sortereta. sim leggiata ne' sette comi onii' ha munita Ia fronte , come s sateoeehi ramgurano i selle spiriti di Dis mandati ad ewεuire 1a volonuidet Signoro in omi terra. v. 5.6. L' Agnesto toglie ει libro e Macci go ad apririo: aliora s quultro animali e i ventiquatiro Deehi compre- si di subita giola, perem v edono ii gran mistem prossimo a svel arsi, prorompono in inni di Iodo a Dio ed ait' eterno suo Figlio, accompa-gnandoli cogi inessabili accordi delis retra celesti, e tramandando dasse ampolle ae oro cho avevam in mano i mavissimi odoramensi delis orationi de' Santi Ie quali, per 1' ardore delia carita di coloro da' quali provengono, e inaletano a Dio a guisa d' un aroma assai piu gradito dei sumo dolio vittime e degr incensi. n. 7 8 ὶ Tat' o i1 emto prestantissimo , pleno di non piu udita doIceaeta che si cantam da testoro . Degno m , o Signore Itala , di torre it libro , di rixelare acui xuoi, o Gesu , i grandi segreti sui suturi destini della tua Chiesa, i quali ii divino tuo Padre a te solo prima ha mostrati. Impero chel sti morio, e di questa morte, e det Sangue, che in essa spargesti ricom- prastici ae uni schiatis, linqua, popola re. senza distinatone di barbam o di grem , d' ebreo o di gentile: e saeratine a Dio nostro regno sic-eomo fratesti e coeredi di G. Crisio, e sacerdoti, perche tuiti partecipiamo aIP eterno saceremio des medesimo Cristo . Αn' inno do 'Santisa eco it cantico deIIo schiere innumerevoli degli Angeli, te quali benedicono I' Agnelio , dandogli te divino attribugioni cito gli conven-mno , e ad esso pure rispondono tutis Io creature dei cieto , delia terra, det mare e den' inferno , cantando laude a Glut ehe fieri vella sedis et ait Agnello che gli o uguale net Ι' onore o nena divinita. Ε iquastro animali e t tentiquattro Antishi raddoppiano te loro adoraχi ni, ed acclamano Iietamento alia sine des eanto, cost e. Amen. v. 9-1
Procede P Agnello au' apertura deI misterioso libro: e at rompersidet primo suggesto , rem tin canallo Manco e colui che 'l e alcava , G. Cristo, mea ς areo, la divina Parola che a guisa di meita penetra Ioanime ed i cuori, e fugii dato tu eorona segno della infinita poteneta di Iut e delia vittoria gia riportata o da riportarei sino alla sine desmondo. E ali' apertura det secondo sumello, uui tin auro cavalla ros- ω, la persecurione della Chiosa , e eolui ehe 'ι ea Pana, gl' imperatori romani, gli su dato ehe tvliesse la pace delia terra, ehe wmmu
133쪽
negro I' eresia particolumente quella di Ario , colui ehe 'l earaleam ha in mano is studera , la divina Scrittura, perche con PSin sola pretende P eretico di regolare la propria e 1' alirui sede , e di giustificare i suoi errori, Ovvero ha la statim, perche Ι' eretico col salso manto della giustiata si flareta di velare Ia cicta ambiriane, Ia superbia eiΙ livore onde e animato contro la Clitem. Due misure di grano per uno danais es: sara gran carestia e dilatio spirituale delia divina Pa rota, cagionato da quella universale invasione deIPArianesimo, e man- chera i 1 vino e 1' olio , Ia medicina che it pietoso Samaritano suolo apprestare alle plagite delle anime nostre per mergo de Sacramenti. n. 5 - 6ὶ S' apre ii quarto suggello, ed ereo iι ea vallo valido, i 1 ma mettismo: eolai ehe 'I eavaleam ha nome morte, percho Maometis, at tato dat demonio e dati' inferno, solo coli' esterminio e colla guerra dissuse per una gran parte del mondo Ia scellerata sua sella st . 7-8 I martiri immolati per la consession della sede in tutii questi trava-gIi della Chiem , rompendosi id quinto suggelio , inalgano la voce disotto Pastare, dalle tombe ove minuano, a domandare giudiato e ven- deita deI Proprio saligue su est o che abstano nella terra , perchδ si acceleri, dice S. Gregorio lib. 2. uorat. 11. 4. Ia sospirata riunione deI- Ie anime a' loro corpi mediante la resurreZione, o perchδ gΙ' iniqui Ioro perseculari piu non opprimano gr innocenti, e cessi la sacrilega Merra che sanno a Dio. E sumno date a rias no is stola bis M, e, bero Ia gloria e Ia kIicita che te anime godono anehe prima d' essereri congiunto a' loro corpi . E su loro detio che ripos sono ancora pertin eo di tempo . t promessa a' uartiri la plenerra della gloria nes Ia universale resurrerione, quando riuniti co' giusti di tuiti i secoli, perseguitati pari mente dat mondo, saranno vestiti eriandio della seconda stola che compira Ia loro felicitii. n. 9 - 11 in II grido degliuccisi e mal traitati per Cristo non e vano . Ecco ali' aprirsi dei festo suggello iI tremendo quadro deli' estrema vendetis che at di sinate ne Prendera Iddio . Gran tremuolo scitote Ia terra : il sole si sa nero dei colore lugubre d' un saeeo di peniteneta che ordinaria mente si soleva indossar da' prolati: Ia lana si tinge di sangue ad annunetio delia vendet ta che Iddio e per sare des suoi nemici: is stella eadono dat cisio , accese meteore, nil mini o masse di suoco piombano sopra la terra , o mellano in iscompiglio tuito it creato: iI eielo si parte a modo che libro involuto , siniti gli ordinarii rivolgi menti, ripiega 1' immenso suo Padiglione , como un disteso volume torna a ravvolgersi in torno alsuo cilindro , e si naseonde fra tetri vapori: tuiti ε minui e te isole simu ono des lumhi toro, si scoscendo e va fossopra tutis la terra. ANIa vista d' avveni menti cosi spaventosi cadra 1' orgo io de' grandi epotenti des moneo , e tanto orrore dei divino oudirio comprendera Disiligod by Corale
134쪽
Nello Orribili sciamre sopra descritis est' apertura des sesto suggella non doveano essero involti i giusti; percio au' impero deli ' Angeloehe sana DIU Oriente deI sole e frenato per breve ora iI furore de'venti e pomno in calma la terra, stli asseri e it mare, sincho gli Hetti stano segnati in fronte col segno in Dio vivo, colla Croce o mi Τau, come altra volta Ie case dedi ebrei, asstnelio Ι'Angelo sterminatore non onsendesse i loro primogeniti. v. 1. -3.ὶ Segue in numero dei se a-ti e degli eletti del popolo d' Israel e , ii quale nella massima pari prima det glorno estremo deo rivolgersi a mirare colui cho uasisse oriconoscere ii Bedentoro . Questo numero di dodici mila per reni tribu , che , Iion contata quella di Dan . percM da essa credeasi doverdiscendere 1'Αnti cristo, porta a cenio quarenta quatim mila, non dasi esser letterate o preciso , ma e un computo sim lico S unive
achialte e genti e poposi e linque . Questi sono una turba grandissima laquale niuno la puo numerare, o sono vestiti di stola Manehe perchogia seritii nes libro do' predestinati, ed hanno palme neve mani Imro in segno della riportata villaria. n. 9ὶ Tutti questi oletti intuonano I' eterno Osanna aIl' Agnelio , e rispondono in pleno coro gli Angeli che assistono at trono di Dio. s. 10-18ὶ Sono realtati i loro me riti a I cospetis delP Agnelio , pei quali godono Iddio saecla a saccia. e gIi rendono uti eterno culis di ringragi amento ed' amore, in ricambio di cho Iddio gli ricuoprira colle ali della sua graZia . non Senti ranno pili alcuna miseria di questa vita mortale , peresse ι' Agnello me raui alia fonte dei P aequa delua vita, cho o 1a pura visione di Dio, et asci hera tant lagrima Dysi oeelu lam , come una madre consolail figlio suo parmietto , e gli ricompensera con un torrente di caste deligie .cAPITOLO VIII.
L' estrema vendotta pronungiata sommariamente alia sne det eae. VI Si compie , e , ali' apricti det settimo suggello che dovea segnare illatale principio si ' sile is in Helo quasi s una meis orapel terrore, di che comprende a gli Spiriti celesti 1' espottarione do' suturi even ii. n. 1ὶ Mentre i mite Angeli capprestano a dar fiato alle Ioro trom-be , uae altro Angelo presenta eol turibole L oro it timiama delΙ' ora aioni de' Santi H trono di Dio , o no chlama sui cespevoli mortali ilDisiligod by Corale
135쪽
furore a vendicarii: quindi scadia si sacro moeo sulla terra , e ne conseguitam mori, Mei e folgori e grande tremuoto sortem deuo im
no delia sua iromba, ed uii suoco divoratore e grandine e sangue, na- gellando diversi Iuοghi delia terra, sa si che la terga parte ne resti d solata . Suona it secondo Angeis , e in grande monte , un gran globodi suom ardente , cadendo net mare , vi porta Ia distruatone, e quello puro tinge di san3ue a terrore degli Meuerati, i quali sempro siti n-di e non mai sarii des san*uo des giusti ne utaranno pur finalmenterimperis, come d' un velo sunereo, tutis it mondo . Al suon della troiuba det tergo Angelo , una stella grande, cloe una smisurata me te a precipita sulla terra e divisa in molli spraχZi, impregnando delle sue parti auguree i fumi e i fomi, amareggia ed avvelena una gran parte delle acque , perchsi una mollitudine P uomini di sete o di veleno si muoia. Suonando ii quarto Angelo Ia sua tromba, Ι' Oscura-χione deua terra parte dei sole, delia Iuna e dello stello compie qu sta tremenda scena det dramma finale deli' universo. v. 7-12 D po tutio questo i guai deli' aquila volante e re ris nano iunestamen to pel cieto ne appar chlano est' altra non meno terribile scena che
Suonando it quinto Angelo Ia sua tromba, vede I' Evangelista lastella ehe e de da eislo, Lucifero cui o data is eMane δει porro deIr bisso , o ne la emergere ii sumo di mille errete e scismi ad oscurare ilsole delia verita ed inlattar r aera cho c' insonde la vita : ne trae pari mento una moltitudine di grilli, locusto o cavallelie , Ie quali nondaranno il guasto at campi e allo biade , come e loro costume , malamite di straordinarie qualita e sotio figure non piu viste assaliranno gli uomini che non hanno ii segno di Dio vivo nesia fronte , e gli Pungeranno a modo di scarpioni, e gli tormenteranno Iungamente colloro veleno . Si presenteranno mi in un formidabile aspetis e menando uno strepito spaventoso : ne sola seri ranno gli uomini eoi pungi-glione , ma si ancora mi moris a guisa di leoni, e r Aviolo delf bisso, chlamato in ebraico Abaddon o in grem Apollyon, voci che tanto Suonano quanto ster nato re , si alia testa di questi infestissimi animali. n. 2-15ὶ ΑΙ suono delia festa tromba Ia v e cho si sa sentire dialsi quattro comi deIr altare is oro impone che siano disciolti t attro Angeli mali, legati alla prima venula di G. Cristo nel mistico Eustate che passa per moago alia Babilonia di questo mondo, assilicheirrumpano sulle quatim parti delia terra a sar guerra agli uomini neII' anno . mese, giorno Dd ora segnata n etli eterni decreti di Dio. Te ranno dietro a quoti demoni eserciti seneta numero che militerannowlto te bandiere dest' Antioristo . ed armati di morati, o coraZZe αρμωte , e dipin te a vari colori como si praticava dagli antichi me Disiligod by Corale
136쪽
rieri, montati su feroci cava It che avran nella Donio Paspetis e Iaserocia dei leone porteranno Preterminio in una gran parte degli u mini. Pure i superstiti non atterriti da tante stragi e desolarioni , persisteranno neII' induramento des cuore e nesIe abominarioni del
Mentre S. Giovanni attendeva it suono della initima uomba videm' auro Angelo forte, sorse ii medesimo G. Cristo, o certamentera di Lui: era vestito di numis , percM depositario degli arcani di
Dio in torno alla fine de' tempi: avea 1' areo baleno mel capo suo , e tu factis risplendente a modo eu sole a consoris e spera a dicoloro che volean ravvederat: ma ruggia come leone contro gli ost
nati e impenitenti, ed aveva i piedi come colonna di suom, sim lodes furore divino , I' uno de' quali era sui mare, Ι' altro sulla terra a denotare che nulla siugge alia vendetis di G. Cristo, e finalmente a-Veva in mano ii libro aperto contenente Ia sente a di Dio gia pronunciata e vicina ad eseguirsi. n. 1 ὶ A1 grido di esso i setis tuoni partano cose sui suturi gastighi de' nemici della Chidia, Ie quali d Veano esser celate sino at compimento de' divini deereti. DOpo di cheprendendo terribile attentamento pronunria gium it piu sacro e Solenne, che non sura pia tempo di misericordia e pentimento, e cheappena ii settimo Angelo avra pariato , sard eo uto iι misteris di Dio, dandosi alta Chiesa la gloria e a' nemici di essa la puniZione, latante volte nest' antica e nella nuova A1Ieaneta predetia ed adombrata . t v. 7 l Riceve S. Gioν anni dassa mano delPAngelo it libro chea BFa in mano, e divorandolo, Io trova dolce da principio per te bel- Ie promesse at servi sedeli di Dio che contenea, ma poscia amaro per P annunetio delle pene in che Ie anime infelici de' cattivi inevitabiΙ- mente incorrerebDero . GΙi e imposis di continuare it suo prolatico
sa di G. Cristo o eolaro ehe adorano dentro, di noverare cloo i veri credenti che adorano Iddio in spirito e verita . ua non dee mi furare latrManda, Ι' atrio δει templo, non dee tener conto delia turma de' cristiani deboli e tiepidi , i quali vacillano tra Chisto e ii mondo, e alia prima tentaetione s' uni ranno at miscredenti e al1' Anticristo , e ca peste ranno la citia sanis , insulteranno e stragierantio Ia Chiesa Ioromadre pel tempo fisso negli eterni decreti e qui sim leniato per me- i quamniadue . n. 1 2ὶ ua questi tempi di calami in o di proxa non Saraiano SenZa consoris . Io, dico Iddiis , suscitem i due misi testimo
137쪽
nis . E se alauno noris loro nuocere , come altra volia ly uno di essi sece discendere Io fiammo dat cieto , cosi ' o lora ustira talia borea a divorare chiunque tentera d' offenderit: ed a Ioro posta opereranno i Piu mara vigilosi portenti , come altra volta Moso alla presenga di Faraone. so. 3 ὶ ua, compium it testimonio laro, l'Anticristo mu vera loro guerra , e verideraui . E stiaeeranno i eorni loro nelia piaraudelis grande euid re., di Gerusalem me, dove secondo i piu antichi interpetri 1' Antieristo stabilira sua sede . E .ederanno moui delli popoli: Io morte salme de' duo Santi Iaseiato insepol te saranno spei lacoloalla gran moltitudine dae popoli che concorreranno a Gerusalemme in quel tempo. E presenteran r uno P auro, Si laranno dei vicende-voli donativi mei sedotii daS Anti cristo pei contento di non udiro Piu gli importuni rimproveri e te minaccie degli uomini di Dio. iv.7-10ὶ Ma ii et pili bello di Ioro altenerre ecco i ianti tornare inopinata-
mente in vita con gran terrore do' riguardanti, ed a vista de' loro n mici ascendere at cieto, mentre grande tremuoto seuotendo Ia Ip
vole citin seppelliva nelle sue rovi ne molle migItala di peccatori, e ridueeva gli altri a sar peniteneta e ad amittare la generat conve stono di tutis Israele . v. 11 13 Passato it secondo guais , succede ii terro at suono della settima tromba . Uu eantico s' intuona in cleria Cristo vincitore det mcndo iI quale ha dato principio au'eterno suo regno colla glorificarione di questi Santi proseti e col gasiigo de' loro Ii mici. I ventiquatim Vrechi rispondono ait' inno celeste, rendendo graZie aΙl' onnipotente Iddio , perche si vesti della stia grande virtu .e , disperdendo coli' in vineibile braccio ii surore degli Anticristiani,che Demono invano contro di Iui e s' apparecchiano a largit guerra, ha incominciato Io sue grandi vendette ed ii tremendo giudietio chedeo farsi de' morti, secondo 1' opere Ioro. n. 14-18ὶ Ecco si schiudo it cieto innanti ait' estatico Evangelista: ei velle la sede inaccessibiludi Dio , o 1' Area Santa , ctoo I' Umanita gloriosa di G. Crisio , ed ilCorpo mistico di esso Cristo, la congregagione de' Santi glorificatinet cieto . Le bolgori, is mei, i tremuoιi , s stran tuont e la stragnuola grandissima annunetiano I' imminente ira di Dio che e per discenderfugii empl.
In questa sede di Dio vede S. Giovanni una nuova maravigii a vi sione . La Chiem di G. Cristo, sim leggiata in una donna vestita di sole colla lana solio de pieri ed una eorona di dodiei stella, si mostra intuita la sua Fandereta , ed attesta esser cosa tutia dei cieto , perclinquindi olla discende , quindi trae Ia Iuce che la scorge , quivi na P Sto 1' amore e la sperana a , e quivi incammina i diletti suoi figli cho anno pellegrinando sulla terra . Queste ammirabili figure anche a Maria SS. si convengono , ω oitimamente alta Chiem ella si associa,
138쪽
perche madro di colui dei quale la Chima e sposa e figlia . v. 1ὶ Laimrtentosa donna, essendo gravida, grida e P ag ge per pari ire, pedicho la Chiesa ancho negli ultimi tempi Da' dolori dei Io piu acerbe persecurioni partorira sempro des figliuoli a Cristo. Un dragone grande rosso, ii demonio sanSuinario ed omicida sin da principio, ii quase avea seire eupi, denotanti sette re de' quali set precederauno e prepareranno ii regno dei P Anticristo, ed esso sara ii settimo , e d ei es na, significanti dieci re che domineranno la terra at tempo deu' Α-ti risto do' quali egit ne uccidera tre, e gli altri sella spaventati gli sisOggetieranno e s'uniranno seco Iut a perseguitare la Chima. E is e du sua tiram is terra parte deue stella: L' Anticristo, des quale anchola colla de1 Magone o figura, trarra a se la terra parte de'piu distinucristiani. La donna partorisce iι figliuola mauhio. La Chiem partorisce sem pre a Clisto de' figli generosi e pleni di spirito e di virtu . E soureliano applicarsi queste parole a1 parto di Maria, deI Figlio di questa mira dimi piu propriamente elie renera tutιe is genti nelia vergaui ferro . E rapito ὲ subito iι Figliuolo suo a Bis . I sorti cristiani v Iando at ei elo per megro dei martirio si sottrarranno aue sauci desdragone . E is femmina fumi Ila solitudine . I piu deboΙi sedeli per
dum it consorio de' santi e vigorosi si ripareranno ne' deserti, comeavvenne Delle antiche persecurioni , do ' 8 il lavo apparerehivio danis , ii quale ha perpetua cura delia sua Chiem , nδ permettera chevenga mai meno anche negli estremi pericoli. v. 3 in In quella mi-m cne uichelo e i suci Angeli attaccarono gia G1 dragone infernale eco' suoi seguaci terribile battaglia, o questi vinii precipitarono daIcieto , cosi Ora puro lo stesso demonio trami ante sata gitiato a terra. Di che gli Angeli e gli Metti ivaleteranno uu festivo canto , pero eh' dabbatium it perpetuo ae satore de' loro fratelli in virtu des sangue di Cristo o delia intrepida consessione de' martiri. Ma guai aua terra et σι mare. li diavolo vinto da' due prolati e da' martiri ardera di piuser e sdegno a' danni de' rimanenti sedeli, perche conoscera che po- eo tempo gli resta. v. 7-12 ὶ ΙΙ dragone si volge di bel nuovo con tro la donna , ma due alte di grande aquila, ctoo Ia doppia carita ve so Ιddio e verso it promimo Ia porranno in salvo . 11 semente la pedi seme gitiando dalla hocca contro di Iei grande ompito dae acqua, ctoo una inondarione di tribolaetioni o d' assanni co' quali Ia porra est' ublima prova. ua tu terra fore revoIo verse la borea sua e inghiviti ilfume , cosi disposero gli Angeli posti da Dio a custodi delia donna .ll demonio aliora s'apparecchio a quella guerra che net tam seguente sara descritia , o per dar principio ad rem isteae sopra arena δει
Ed ecco la bestia Ι' Antieristo salire dat mare di questo secolo per
Veris , con sette teste o disci coma, te quali cosa rappresentino Io
139쪽
vedemmo di supra. Ε nelli evi suri avea nomi di bestemmia: i re figurati da questi perseguiteranno Ia i hiem e hestemmieranno G. Cristo. Questa bestia era simile at Iisparsi , no' suoi variati colori rassi gura va Io iniquita d' Ogni maniora onde sara macchiato 1' Anticristo. Ave-va a pleri r Orso sortissimi per conculcare i sedeli, e la borea di leone a quale coli' orrido aspello e mi ruggito riempira di spa venis i cristiani. Aveva uno de' capi suci ueriso quasi a morte. Tra te perfido invenetioni deII' Antieristo vi sara quella di fingersi serito e moris . odopo tro gi ni apparira risuscitato, per contrairare Ia risurregione dolFisio di Dio : tis 4 il sentimento d' at cuni interpetri. Non fia Inara- vigila se gli uomitii sedotii da questi mentiti prodigii, adoreranno is sevom, ii demonio per cui virtu sono operati, o is bestia, i 'Anticristo,nel quale si mostreranno, credendolo e celebrandolo cosa SOvraumana , e chlamandolo Messia , Cristo o Dio . Insuperbilo egii per questi felici successi, durante lo sparto di tempo profisso negli eierni decreti.
cita in orrendo hestemmio contro Bis e contro it nome suo ador bile . e contro it tabernaeolo suo , cloe contro la Chiem templo vi Odel Signore , e contro eolaro che abituno in Hela, contro i Santi, arr
gandosi quanto di piu augusto ad essi, alta Chiosa ed ali ' Autore dituite te cose si conviene. Ne qui si stara , ma muo ora guerra contro i Santi che ancora militano sulla terra , e permetierk Ιddio chegli vinca, ed ascendera a una poteneta suprema e illimitata su questa terra . Aliora tuiti quelli che non sono scritti nes libro delia vita odeli' Agnel Io , libro cho sussiste sin dati' ori ino dei mondo , perchi in dat mi ipse dei mondo in tutio Io figure, imagini o prosegie r Agnella d ueelso, giungeranno ali Meesso delia loro idolatria . Sono pero assicurati i Moli che la loro parienga o la sede noti sara senZa gui-derdone , o I' Anticristo paghera it no dello persecuri 3M cho sara I m sestrire . u. 3-10 ὶ astra bestia sale dulla terra, o Ia schiera daeministri deu' Anticrisis , Ovvem tin' imposiore solenne Precursoredi esso. Questa ha due eomi simili az Agnello . perche ne assetiata mansuetudine e la divina potesta di sar miracoli: ha il lingvadigio det dragone, cloo 1' asturia dei serpente cho sed usse la prima dontia : ha se prorogativo della prima bestia d' operare i su i m desimi prodigii, o questi di tal natura da ingarinare se lasso PO sibile gli stessi elotii . Fara che tutii abbiano ii suo carattere . il
rare ne vendere, se non chi ha ii marchio dolia bestia o ii numero dei suo nome, come gia sece it crudelissimo Dioclegiano, it quale vieto a tuiti di comprare e vendere e d'attignere ac tua, Se Prima non osserivano incenso agi' idoli , per obbligaro eosi i cristiani a questi alii d' idolatria . It nomo delI' Antieristo sara talo cherisultera dalle lettere greche formanti it numero 666, te quali di-Ve amente combinate ed assoetate potendo dare moltissimo parole o inutile che ora ei tormentia mo nel ricercaro , quale sara Preci' Samente quel nome . v. 11 - 18ὶ
140쪽
II 6 Una mavissima nuova visione riconforta I' anima di Giovanni de passa ti terrori. Ei mira I'Agnelio storsi sona 'l monte di Sion, sim- Io della persegione piu sublime, e eon tui cento quamnis quatim migliata. Son queste te sehiere de' vergini i quali Deli' estrema s dugione avranno saputo ferbarsi incontaminali dei corpo e dello spirito, e percio saran salti degni di corteggiare piu da vicino 1' Α-gnello e di cantarno te laudi ed i trionsi. Ode voee MI eleto la quale e sorte, como Ia caduta di grandi acque, o terribile, come tuo-no ait' oreechio de' demonii o de' catti vi uomini che odiano questa celesto virtu, ed o desce come 1' armonia d' una cetra alle ore chie di Dio o de' sues Angeli. Questa voce cantu quasi canto nu το . percho Ia verginita o una virtu tutis nuo a , e scio propria della novella Alleanaa, ne alcuno altro tra gli Angeli o tra gli u mini puo ridirio so non i soli vergini, i quali col Sangue di Cristo surono ricomperati talia terra, o purificati da Ogni umana ass Zione e sorZura . Percio sequitano t Agnello in qualu he loco eLavada, trovando egit in emi te sue deliale, ed amandoli S un ardentissimo amore, sic me quelli che, per aver sempre custodita i violata Ia verit, della sede, neIlia borea loro non s' e tro vasa bu=ia: peresser sentu maeula, dei tanti deIitti ne' quali precipiteranno gli uomini negli ultimi tempi miranno riguardarsi a buon dritto quali μι--αὰ ed eleiti lautii dello sparso suo Sangue . v. 1- 5 ὶ Compariscono ora Dei me o deI eislo 1' un dopo 1' altro tro Angeli, ii primo de'quali liene in mano it Vangelo eterno, intimando a tuiti gliuomini che temano Iddio o I' onorino nesi' repellativa deIΙ' imminente est remo giudietio. L altri, annunetia Ia caduta deIIa gran Babilonia che sara mi descritia pateticamente net capitoli XVI e XVIII, di quella Babilonia che, per avere abboervio δει vim delia sua φορο ni Gaione Ogni gente, irasso sopra se e sopra tuiti gli stolii suoi maiori it pondo doli' ira divina. Il toreto iii inona agit adoratori deIIa bestia che saranno abbeverati OI nino deis ira di Dis, e questo non temprato eon altro liquore, talche i loro tormenti saranno sen-Za alieni amento, e dureranno eternamente senga triegua di sorte ne glorno nῆ nolle . La meditarione o 1' imagino di cosi salti Ia- menti , sa si che i Santi sosseano parieti temente i mali di questa vita , ed Osservino sedet mento . eomandumetui di Dio e la sede disiem . v. 6-12 ὶ Quest' ultimo pensi ero trasporta ii Prolata a contemplaro I' eterna felicita de' eiusti cho nivolon nel Signore , e COn- Solati dalla soavo memoria des bono operato prondono neI Seno diram ii celestiale riposo . t n. 13 ὶ Vedo quindi sedere sopra una Manea nuvolci ii Figli uolo dest' uomo cho vieno at giudiZio con una falce acuta per inietere Ia terra . Insieme con esis esce Un An