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ti , olire l' enunciate pene, incontreranno dissico Itanetl' effer promossi agit ordini maggiori. Ma perche talvolta alcunt bot tegari non anno altro adito alle loro abitaZioni, se non per la porta idelia bollega , non se gli vieta ii tener aperto dettonscio, purche non vendino , e non esponghino litoro merci in modo, che sieno v edule, e provochino
altri ali' inosservanga della Festa. - E po iche la Santa Chiesa non intende obbligare
cosi strettamente , e con tanto rigore ait' osservan et a di questo precetto , che si venga a patire nelleCO'
se necessarie, si ecceti uano li seguenti artefici , &Operarii con la dichiaraetio ne,che se gue. Gli otiolani , conta dini , & altri vivandieri, chiportano sule pubblichepia EZe delia Citta, Terre, e Castelli vetto vagite d' ogni sorte nelli canestri s c ste , bigonai, & altri simili vas, cloe erbaggi, casti, ricotte , butiri, & altri latticinii, ova, polli, uccelli, pesti,&ialdrifrutti, stando pero nelle piaZZe , ove so glio no stare gli altri venditori. ' . io . Gli osti, macellari. pia Eicaroli , fornari, venditori di vino ne' magaZetini, & altri venditori di cos comes ibiti, e pestatori neli' Avvento , eQuare sima,& altri tempi , quando te vigilie cadano in gior ni di Festa, e li macellari, sino pero ali' ultimo segno del- la campana della Messa Conventu ale,eParocchiale,e finito it Vespro; purche ritenghino te Botteghe seris
rate con to sportello aperto , o la tenda avanti senEa alc una cosa in mostra.
. Agli spe Ziali si permette per Ianecessita delle eo se
medicinali; purche non tenghino Ia bollega tuti
aperta, ma solamente la porticella . , ' . i I
Alli mare scalchi solamente in cata di necessita , eseneta scandalo. Li barbieri pol si douranno astenere
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s mili servi Eii a gi' Infer mi ma perche per lo pia liconiadini si riducono alla Festa di farsi barbificare, douranno in tali casi operare se nra scandalo con holis tega chiuia, laseiando solamente aperto Io sporteucidi sopra, e suori deli' ore de' Divini officii. I sartori, e catholari potranno pigIiare da Ile loro holleghe i loro Iavori, e portarii alli loro Padroni , vesten doli , e calaean doli, come si uis , avariti la
Dic hiaramo nondimeno , che i overi non offen dono i 'osservanga dclla Festa , che in esia dopo m eZEo gior no portano a casa loro frutti, erbe , acqua , fasci di Iegna, de alite cosse necessarie es vitio, ecce dis tua tene te Feste solenne, come si dira qui solio . Si concederanno ancora in certi casi da Not, o dat nostro Uicario Generale in Citta, e Dori da' Viearii Foranei, e Parochi respettiva mente , in defetio de Uicarii, te licen Ee gratis . lAlli Molinari, quando sara penuria di farina ,
o vero d'aequa de' canali, & in caso , che per mole e Feste continuate vi fosse hi gno , & in tal caso ancoalli fornari. Alli favoratori de' terreni, quando vrastano pericoli di tempesta , piogge , nebbie &c. o vero liraccolit con Ia dilaetione potessero patire; udita pero prima da essi la Santa Messa ιAlii Ciar Iatani, Saltim banchi, & alere simili genti, ancorche vendino Immagini, o libri spirituali, si concedera licen et a dopo li Vespri solamente; pu che non rappresentino cose , o giuochi scenici, ne balli, suoni, o canti con Donne .
Li vetturali, o sieno mulattieri essendo partiti ingior ni
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ma non do vranno cominciario in gior no di Festa se n. ta necessita , e licem a nostra , e re spei tiva mente ne
iE gen ad mente a gli altri artefici, & operarii per Causae di vere necessita , da appro varsi da Not 1 o dalnostro Uicario Generale in Citta , e nella Diocesi da Vicari Foranei . & in mancanZa loro da propri Curati con licen Ea in stritto gratis, come in certi casi, e circinan Ze , che me glio si puo sed distare at bisognoin giorno di Festa , che in altri.
Nel gior no di Natale, & in quello di Pasqua di
Resurreetione nou si a prira alc una bot tega , ne si vendera, ne si operera cosa alc una servile , se non aper mera necessita degi 'Informi, de ognuno pro uve daanticipata mente a i proprj bi segni di casa , per poteresattissima mente sentificare te de ite solennita . I trasgressori sar anno puniti, e per la prima volta, che alc uno sara ritro vato dati a Corte Ecclesiastica in fragranti in clascun giorno festivo, se gli sera ilpegno di gluti ere , parte da applicar si a Iuo ghi Pii, e parte a gli Esecutori per la loro cattura , alia relaetione de quali si credera plena mente, ecce ito, se fos. se provato it contrario con prove legitime, net qualcaso saranno gli Esecutori castigati severa mente . 1 Per la seconda volta di contraven Zione net meis desimo glor no , Ia pena sara dupplicata dei pegno asei gi iiij, da divider si come sopra , e se alc uno sarat aut Oardito, e poc O timorato di Dio , che rit ornidi nuovo a contra venire ne it 'iste giorno , si puni ra molio pili grave mente a nostro arbitrio, e respeζ- ligamente nulla Diocesi ad arbitrio de vicarj Fora-Disitigod by Cooste
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nei, o Parochi in defetio loro, come it medesimo si pratichera con quelli soliti a tra redire frequente- mente, benche in diversi giorni,le quali regole si d
vranno osservare uniformemente,tanto con quelli diquesta Citta,come con quelli delia Diocesi;riservando anco a nostro arbitrio d accrescere , α aggravarela pena sudelia contro ii tra retari, e violatori, ancora sino alla perdita delle robbe, bestie, e stro- menti, secondo te circostanete, e qualita de' easi . In ultimo e sortiamo i Fedeli a lasciar da parte netili sudetti gior ni festivi tuiti i nego χj, & occupaZioni temporali, & impie garsi solamente net serviZio di Dio per la salute spirituale delPAnime loro in operedi divo Eione, pieta , e carita , con frequentare loChiese , udire voIentieri la parota di Dio , & assistere alli Divini offiκj ,&in caminare i loro figlivoli, efigli uole alia Dottrina Cristiana; incaricando strettamente i Viearj Foranei, Arcipreti, e Curati de' luo-ghi per Padempimento, & osservanga di questi nostri ordini, e dando alli me desimi la secolla opportuna di procedere alle pene di sopra stabit ite contra i traia gressori, te quali , detratia la terZa parte a gli Ese incutori, douranno da ossi esser implegate in compra re immagini, premj, o altre cose di divo Eione da distribuirsi per Ia Dottrina Cristiana. Et accioche ni uno possa pretendere ignoranχ adelis te predette cose , non tralasceranno li Parochi permaggior notiata, & intelligenZa delle persone idiote pubblicario opportuna mente inter Misarum solemnia, affinche si mantenglii in maggior vigore Posservanra. Dato dat Pala Σχo Vescovale questo di Io. Aprile I7o9. 3
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Della Sag. Congregatione de' 'fovi, e Regolaria Mon ignor Vescoeto d'Anagni. . Illustre , e molio Reverendo Monsignore come Fratello. DA questa Sagra Congregatione sopra i nego χ
de Uescovi,e Regolari e stato pili volte risoluto, che gli Ordinarj de' luoghi non devono rendersidissicili in permetiere , che nelle Domeniche , e in altri giorni Festivi quelle persone, che haverannaudita Ia Messa, posiano cuocere, comprare, e vender pane , vino a minuto, ova, frutti, & altre co- se commestibili dentro te botleghe , pero con la porta meZZa aperta, & anco per te occorrenti necessita di haver farina, permetiere, che i molini maci-nino dopo la Messa, se sono suori, e dopo li Uespri , se saranno dentro Ia Citta; Che i mulattieri di viagingio, che hanno caricato altrove , si lascino passare liberamente con te loro seme, senza darii alc una molestia; E quanto at conceder licenEa di portat grascia nella Citta , vendemmiare, tagliar fient, mietere , seminare , raccogiter frutti, e far altre co- se di simit qualita , si debbano go vernare, secondoche vedranno nelli casi occorrenti, effervi il peri- colo nel differire , oin altro modo poter risultare danno , cosi ne i pubblico, come net privato , se si permette taPatio nel giorno festivo; con questo pero,
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. della Santa Sede Apostolica Vescomo d' agni, e Signore delia Terra d'Acuto .F Τanto grave ii de litto delia Bestemmia, la qua
i te ha per oggetto Io stesso Dio , e la sua Celeste Corte, vilipeii, e di sonorati con parole contumeliose dati a vilissima Dccia de gli Vomini , che si accosta Ia sua gravereta a quella deli 'odio formale det me desimo Dio , at Pin sede ita , & idolatria; on demerita mente dice S. Tomaso . essere it massimo trali peccati, e sono ii Be stemmiatori giusta mente repuistati peggiori de ' Cani, che per mordaci che sic no , portano rispetito a chi Ii go verna, e non offendo noli loro Padroni. Che pero ha S. D. M. puniti conis severi, & esemplari castighi ii Be stemmiatori, cornequel gio vane net Levitico b) di suo ordine lapida
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contro si Aesemmiatorἰ . I pto , quel pulto di cinque anni ucciso dat Demonio, eo me riserisce S. Gregorio Papa o), e con altri fla- o Ulain. Πb q. gelli di peste , fame , terre moti, e simili, sono statili Popoli destruiti, at dire dei P Imperatore Giusti- A Itb.nt non
Quindi e , che alii Be stemmiatori dat te Leggi sonotassare severissime pene . Nella Logge Mosaica e) d' e Lediit. 24.esser lapidati, nelle Leggi civili P ultimo suppli- si cio , dalli Sagri Canoni la sto innuinica g , e final- ribit, ost '. in
mente dalle Bolle Pontificie , & in specie dati a Co- autem. stituatone 4. di S. Pio V. attre pene pecuniarie , af-- β sit live , e privazione anche de 'Beneficii per li Chie ''' 'rici. Desiderando Noi dunque e stirpare affatio dat Po- polo a Not soggetto un vigio tanto abbomine vole ,& esecrando , ordiniam o a'Parochi, e Confessori diusare uise satia cautela con li loro Penitenti institidi tal peccato , fac en doli con opportune cfortaZioni capi re Penormita di essio , e li recidivi, e consuetudinarii non sieno da ess assoluti se laga nostra speciat fac olla, come caso a No iri servato, e senZa verisimile speran 2 a d ottener ne P emenda gione . I i- spetio pol a quelli, che haveranno udito proferi r da altri Be stemmie ereticali, ricordino li Confessori
det S. Ossagio solio pena di scommunica riservata, da incorrer si ipso facto; non liano questi assoluti prima , che non habbiano effettiva mente denunZiato, & ot- tenuia da'Superiori Popportuna fac o ita di assolverit.. E quanto at Foro esterno, se si pro vera perdui testimoni essere alc uno incorso in simile de litto , si procedera irremissibilinente alle pene delia de ita
Bolla di S. Pio V. anche per inquisi Eione, & in ogic
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Contro gli Adulteri, Concubina-rj, e Rei d 'altre impudiciZie.
e delia Santa Sede Apostolica Veseoto d'Anagni, e Signore delia Terra d' Acuto. DEsiderandosi seria mente da Noi di porre quaIche argine, o freno at fetido torrente delPImpudiciata , che provocando a giusto risentimento ilDivino Megno , spopolo gia it Mondo tutio coiae si 'universat Diluvio , e popola quotidianamente l'Inferno con Panime immerse in tali laide et Ze . Si is intendere a tuiti gli Adulteri, Concubinari,& altri, che con scandalo praticano in case , e cori persone sospetie, che senZa alcuna tergiversaZione , o dimora si allonianino da simili scandalo se pratiche, altrimente con loro , uomini, o donne chaesiano, si procedera non solo col flagello spirituale deIIa scommunica, ma anco con pene temporali di car- . ceragione , d' esilio dalla nostra Diocesi , pecuniari et,
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Contro gli Aduheri, ctc. r97 frusta respettiva mente, & attre da accrescersi, odi minuir si a nostro arbitrio , secondo te qualita, Geirco stange de delitii a tenore delle Leggi, Sagri Canoni, Costitu Zioni Apostoliche, e nostre Sinodali. E se condo te me desime disposigioni, & a propor-Σione delle circo stanZe,saranno puniti gli stupratori, e defloratori delle Zit telle, o cio se gua con violen-Σa , o con consenso delia donna , quale consente do sera castigata con la Carcere a nostro arbitrio , et uomo, se non contrarra seco Matrimonio, saraastretto a congruente mente dotaria , olire l'incorso
deli'alare pene a filii live corporali; e se fosse ii dea linquente deli ordine Clericale, che Dio non vo-glia , sara anche punito con pena di sospensione, e
priva Eione di Bene fiato. Simit mente con ogni rigore si procedera controquelli, o quelle , che con scandalo converseranno con li Ioro Parenti, carnali o spirituali, per consanguinita , o assinita sino at quarto grado, o per compaternita di Battesimo, o Cresima, e se guendo tra loro copula incestuosa in primo , e secondo grado di consanguinita, o primo di Afinita, o vero Compaternita come sopra, olire t 'asso Iu Eione net Foro della costi enχa a Not riservata, si adopreranno altri iligo rosi castighi, come sera di ragione . E per rim vovere t 'occasione d 'ogia 'atto , o affetio incestuoso , sotio pena di scommunica, & attre gravi temporali a nostro arbitrio , proibi amo a cla scheduno a Not soggetio costituito in et a sopra Ii se ite anni di non glacere net me desimo letto con altro suo Parente carnale , o spirituale di sesso differente, non suffragandoli la scuta di non haver altro Ietto; Equelli Padri, e Madri, o altri, che in Ioro tuo go g Verneranno, e cio permetieranno alli loro figli di
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differente sessio, sogglacerauno agravi pene a nostra arbitrio . Sic come solio pena di scommunica, & al-tre , come sopra , si proibisce alli me desimi Padri , e Madri di non tenere a glacere con loro nel medesismo letto It loro figli, o altri maggiori d anni se ite , contro I'onesta, e con evidente pericolo d'indurrequelli in peccato . Avvertendo, che contro ii traLgressori si procedera irremissibilinente per accusa , per inquisigione, o in Ogn'altro modo pili proprio ,& il presente Edilto pubblicato , cbe sera, obblighi tuiti, come fosse personalinente presentato . Dato in Anagni dat nostro Palazzo Vescovale questo diprimo Giugno I7 Io.
' Carl Ant. Mattei Cancessi Vescovale .
Sopra Posservanga della Qua resima
GIO, T ATTISTA TASSI per gratia di Dis ,
. e delia Santa Sede so tolica Vescoto d' agni , e Signore delia Terra d'Acuto. ESsendo stato istituito it Digiuno per salute non
meno corporale, che spirituale dei Popolo Cristiano; poiche Pejunium , strive S. Agostino , purgat mentem , subleva ensum, carnem iritui fusirit, cor facit contritum, ct humiliatum, concμpiscentia nebulas dispergit , libidinis ardores extinguit charitatis l-