Dionysii Sandelli Patavini De Danielis Concinae vita et scriptis Commentarius ..

발행: 1767년

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A D P. C o M C. Gdiam. une spes assu et non mediocris te non defuturum precibus meis, vel certe non defuturum pra- Iaudato Seminario , quod, novo illo Pontificiae auctori- ratis munirum prodio, firmum re perpetuum erit fanctuarium eatsolicae Religionis, o ethicae sanctioris, in omnem Hiberniae regionem dideminanda, ubi messs quidem multa , operarii autem pauci, scut lugen- res Icripserunx non ita pridem en Hibernia nonnulli

Disopi ad dignissmum ei dem Seminarii praepos

tum, informandis operariis Evangelicis eximie idoneum in vides ergo, Reυerendo Parer, agitur hὶe ea a Dei , haec una vox erit decretoria apud te, qui us-due tanta scribis , tanta agis, tanta fusines pro Dei ea a. Macte animo , in orbe celebraris, re quod majus est, te laxones detestantur , quodque veritati DIendidius tibique fortunatius varicana fulmina suoseonterunt hostes, smulque Aposeolica diplomata tuas eonfirmant sententias ; Denique ad honoris culmen, Benedictus XIV. Pontifex ille omnibus titulis maximus, qui in se uno Coelestinos, Leones, Gelasios, Horem; as, Gregorios complectitur , ἴλc, inquam , dignissimus Pontifex, coelitus Ecclesae a Deo datus, vis aureis in fripiis scripta tua eum laude celebrat. His adducti incitamentis laudes tuas alitus Galli cantant di sistae volvunt eximia illa volumina, quae ealamo tam celeri, tam erudito , tam inexhauso effundis. Te diu incolumem fervet Omnipotens mequctui admiratorem fias ad obsequium paratissimum. Sic ex eorde profiteor.

Iose die Ia. Martii an. I733. Tanquam humillimus Servus Fr. Gabriel Gaugeran ord. Praed. XLIII.

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neI Testo non manca nulla , e generalmente tutio ilcorpo δ incomparabile.

si pagano assai falari. Guὶ si aspelta con Omania ,ed io fora turii, ii Compendio della Iodata Teolo. gia o mi dira di grania quando si dara principio al. a stampa , per ordinare ebe mi si mandi statio per figito eome s va Rampando, glacebὸ qui se des rasar eo arire Ia seconda ediαione quas netis stes remo delia prima. Si reebi elia a cincienEa di fardisserim per attre delis sue opere Ia risumpa det Compendis , iι quale come andra per D mani di piv, e de pik poveri preti, cosὶ faris di manior onore

di Dio e ut uita de' Fedeli. Se it Libra , ehe s Rampa in Lucca eontra IaTeologia , merita ri ossa , farebbe bene eb' ella inca. ricasse au' Autore aelle Lettere, ebe ne facess. in latino una vigor a ri ossa, e colia possibile celerita,

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A Ceus due gentilissime di V. R de I 3. e 27.

Novembre. E primieramente mille e mille graxis per D sua eordiale e eristiana congratulaκio. ne delia mia promoxione at Cardinalato e beato me, se giungessi a corri ondere alte tante, e xanto gran

di Obbligaxioni di questo grados pur eonfido neue De oraxioni , che mi otterra da Dio questa graxia; e eosὶ di piu in piu D prego ad aυer memoria dime fuit Abare. Ho riceυuta la feconda Intera Dinelliana , ebe mi place raualmente, e piu delia primae aneor questa s sampeia , e fime in Madrid , me si partito della sana morale eryce ogni giorno. Non ne dico di pili, perchδ il nostro P. Llobet mi ha promesse di feri-

verte amplament .

cure ς pure δε trisar de' riragii di rempo da delis αiarmi con sὶ nobil iratura . Ancor quem lutere soran correre di qua, e di ta neII amplexxa di que- si Regni, glacebὲ la sima degit Auiori contribui emolio a quella delle loro opere . Ed io apprendo digrandissima importanna P opera in quisione. Et de hoc satis. Non ri ondo sopra alari capi , perchὸ alauni rasti non s possono roteare is una lettera o ma se Dio ci

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mero e buon amico.

L' Mere la P. S. M. R. feritia , e fossentita lapili fri e sicura morale Attrina e ι' aυeria preo dicata eon liberta in queste Americane regioni deι Brasile it P. Beneritio da Rovigo Canuceino delia Proυincia di Venezia , gli banno eonritati gli animἰa impugnaria, e υitipenderia. L amore, che io pomro alia verita , ι' assetivos meritata estimazione, cheho delia P. S. M. R. ἰ la δευura religiosa earita, chaeons o verso gli miei fratelli, mi hanno eccitato a feriυergli questa lettera , e a datali una succinia informaxione , acciὸ ci fomministri sinceraxioni, e ra-gioni , e procuri proreetioni necessarie per impedire ebe non trionsino gli malevoli, e la menαogna. Il δεμιο δ it fetuente. Conincendo gli nostri Padri Ia fomma lanoranza, che regna in questa Citra della Attrina Crisiana, per non e ervi un Parraco , Mn Ecclesiastico , un R golare , ebe in una fessa faccia un tanto necessario

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Io , ebe in tanta quantita vi concorro , ebe samo ob-

plago sono gia piu anni, Me lodevolmente. Io Ueriseita ii seddelto P. Benedrato da Rovigo. In occasi ne ebe questo Padre Diegava it fetrimo Comandamento det Decalogo , pariando de' Contraiti riproυὸ il Con. rratio trino , e it censo personale , famigliarissimo iuquesta terra per essere non flamente perteoloso in fefesso, ma motro pili perti modi illeciti, eon ii qua. Ii lo 1 anno. Fra questi uno δ ebe sia redimibile flamente GI compratore. EP esto bam per accendere Gn-rro fe sesso uu gran suoco , massime per meΣαo dipemone letterate , e religiose , che fcri ero eontro diesso, e deua sua Dortrina alauni fritii , ebr meri- sano piis ii nome di libelli famosi, ebe di dis a delia fenien ea contraria. Graette pelia a Dio P incontrirono a re urare un religioso, che per viri , e peν

femyre eou eguar amor dei vero tutio perdona, tutio

dissimula, e a rutti risponde , benchὸ occupatissimo in atrii impleghi det suo ministero Apostolico , ehe in nulla per questo rauenta. Le inglurie, delie quali δε- no ripient li feritti degli -υerfari , sono di quesso

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ebe da noi si fa,ed δ ι' unica, ebe si fa nella Bahia, elita di fellanta mille anime in circa . M pens la P. S. M. R. ebe ii P. Beneritio sta stato it folo, ed

nocente occasione it P. Beneritio con una breυe cita.

xione ebe fece delis De menti Pontasane. Dimo- strando tali in un suo fritio essere illecito , ed in-giusso ι' interesse, ehe si Uige dat cens personale , se comproυὸ in questi termini. In consermaetione di questa verita vedasi ii Rei esuel nel citato luogo , ilDottor GFxar anche net citato luogo famoso Po roglie se , e r animavverfion festa dei P. Daniel Con. cinis deli' ordine de' Predicatori, che ha fatio nellemende Pontasiane to m. I. Tanto basib per eceitar inro animi, bia frse in priri e confusi datia fama

de' fuoi libet e dottrina , a vomitar contro di eluit loro pili mordace veleno , e rispondono in questi reααanti , scandalos , ed infami modio o P. Bene- det to i non vi cagiona orrore allegar un tat' uomo contra it censo personale 3 uomo di tanto perverso in gegno , e di tanto sospetio, che it Ponte fice a se

gli molio favore gli comandb , che sit disdi cesse dimolle cose che ave va scritto , e non ritroub altrori inedio che sario, per evitar d' effere abbrucciato, o carcerato in perpetuo , come consta dalla sua Ritrat tagione - Declaratio , re protesatio sincera Fri Danielis Concinae eontra tomos fuae Theolopiae Chria

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76 E P I s T. siance dogmaticae moralis recens 9pis editos 7 Mavia si avi admesso: ma che vale mi Fri Daniel Comeina rivoltuoso, e di mala coscien Za P Eeco glielogi, ebe da questa gente riporta ii suo merito , tanto conincluto e ri extato in Italia . Quanto a nos rincresca ii non avere opere , e restimoni, ebe gli

merito , ma non riene cina autentica, e sicura per

di ciὸ aneora io farei plenamente eontento , perchὸ iorengo mi gran desiderio , e supplico la P. S. M. R. a complacerto, ed δ che eua procuri, the ii Sommo Pon-rs e frivi una lettera a quor Arctvesoυo, eon laquale approυi ta sua dottrina, e gli imparia di ob-bligare questi Scritiori a eantare la loro palinodia, e non abbiano a gloriars delis loro iniquita. L Auiore di questi scrtiti τὰ eon finentiis nomedi F. Tobia di S. Rasae te, Francesano , ma s banno

questa terra , rendouo la opinione non solamente pro-

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gati a restituire quelio, che riceverono.

Gli altri ire Maestri in Teologia, ebe s sitincrif

eenso personale ha per se opinione non solamente s- cura , ma probabili lima. Iι secondo δ ii P. Gio: di Dio, ii quale mosio dat lorio us , e costume, dasse autorita desti Auiori , e dalle retioni confessa, chel' opinione di F. Tobia da S. Rafaello δ probabili Lma, fanissima , e scura . A terαο ὸ ii P. Gi enede SS. Cosma e Damiano, ebe non fa altro che ρο- proυare le mordacita di F. Tobia da S. Rasaello, e a

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ora con follecitudine it P. Benedetto, e terminata cho

plico a mandares un catalogo di tuite te De opere,

e di que' libri, che fono i migliori per fostenere, σdfendere una fana, e fota Attrina per fare miglio

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