Antonii Thylesii Consentini qui saeculo 16. claruit Carmina et epistolae quae ab editione neapolitana exulant praefigitur auctoris vita a Francisco Daniele conscripta

발행: 1808년

분량: 119페이지

출처: archive.org

분류: 시와 노래

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BIBLIOTHECAE VATICANAE CUSTODIs

dei passato per mezeto det Signor Pagliari ni ; edancti' io mi stupisco come non mi sieno giunte Iealtre sue lettere. Alle volte ne ha la colpa ta n gligeneta de' servidori, o qualche impensato ritardo delle Poste . Adesso la ringraetio quanto piu posis dei dono , che si e compiaciuta facini deli' opere dei Telesio ; δε per I'eccelleneta loro , e δε per laeleganZa , pulizia, e correZione delia flampa , chemeglio non si potea fare in Francia, o in Olanda. Ηo Ietto questo libro con sommo placere , e misi e crescivia Ia stima, che avea di questo Autore, di cui avea vedule poche cose. La nonia af Ono pare una composigione Greca tradotta in purgatis. smo latino. Quel che vi e di V. S. Ilima, e tutio eccellente et erudietione , purita di stile , sobrieta , giudietio, e buon senso a maraviglia . Me ne rat- legro seco ; e ne te professo mille obbligaetioni. Ε con tutio l' ossequio resto Roma I. Aprile II 63.

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DII.

HIERONYMI LAGO MARS INI

'I giungono finalmente alle mani te opere dei Tilesio enuncialemi da V. S. Ilima per la um nillima sua de' i a. dello scorta dicembrer e gia a quest' ora con indicibile mio placere ne ho divorata an parte con animo di rigustarie pol a belragio. per verita sono tali questi componimenti , che , e per l' ultima giusteZeta delle sentenete , e per lasomma purita dello stile ben si meritavano di esse rietti e riletii. Scrittore coia qualificato ben era d gno di esser messo in vista degli studiosi; e perchecio con mamior sua gloria seguisse, ha disposto laProvvideneta , che a V. S. Illina sia toccato di ri- produrio; iacendolo vieppiu spiccare e colla magnuficen Ea e nitideEZa deli' ediZione, e molio piu collesquisitissime notitie delia sua Vita. Tulli i letterati debbono far plauso a questa nobile impresa di V. S.Ilima : e noi studiosi delle lettere te ne dobbi amoavere eterne obbligationi; io in particolare favoriato con d distinia degnaetione da V. S. Illinar alia quale rendendo te piu vive grarie , che per me sipossono ed offerendo la debole servitu mia , contuito lo spirito mi dico Roma I 8. Gennato 176 .

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CO MITIS

it dono graditissimo, che gli e piacluto farmi delle opere di Antonio Telesio Cosentino da V. S. Illina pubblicate per coleste stam pe di Napoli . Io non

conoscea quest Autore, che di nome; o per meglio dire conoscea questo nome pel solo Bernardino, filo so celebratissimo deli' et, sua r ma ho voluto scorrer subito il libro, invitato anche dalia bellereta deli'edi Zione; e consesso di essermi riuscita piacevolein sieme ed utile una tal leetione: elegan Ea di lingua latina, bellerete poetiche, erudietione, eloquen-Σa dappertuito s e conosco effers fatio un serviatoagli amatori della culta letteratura, an Et ait Italia,con la pubblicazione di un autore quasi interamente Obbliato. La Vita pol di tui da V. S. Ilima seritia, e per la copia delle notiZie, attinte da sicure fonti , e per la purita delia lingua e bendegna di andar avanti ad uno Seritiore di di distinio merito . IO in tanto, non contento di aversatti i miet ringraziamenti ai Signor Marchesi dellibro , ho voluto anche portar a Lei a diri iturale mie congratulaZioni per ronore, che si va acqui-

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stando in cod giovi ne etae e ben possio pro metierea quei che verranno , di aver a godere di piuutili e nobili produgioni det suo felicissimo ingegno; dico a quei che verranno; poiche la mi a perduia salute, ed i mali che ogni giorno diventano mag-giori , non mi lasciano ni una lusinga di potermigodere uia tanto bene. Ε quὲ resto con tutio lospirito per semprePVa r 6. Luglio II 63.

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COMITIS IEHo Sig. St. ne Col hoc Ertamente io, rispondendo at Signor Marchese

Sarno , lo pregat di congratularsi con essolei detredietione deI Telesio ; la cui Vita io vedea , cheavrebbe poluto molio giovare alia mi a Storia de-gli Scritiori ae Italia . Ora, merce delia lettera , edeli' esemplare deli' opera , di cui Ella mi Onora, ho I occasione di consermarie quest' u figio di sincera congratulaZione ; non essendoci maggior meritonella Rep. delle lettere di quello di dar suori leopere mi gliori des nostri Seritioris molio piu quando si faecia con tanta squisita critica , erudi Zione ,ed eleganeta , con quanta ha V. S. Blustriss. illu-' strato it suo Autore . Io pertanto la ringraZio viva mente, e conservero questo libro , d per ammirare ii suo valore , come. per avere un perpetuo contra Tegno delia sua generosita. Fra un me se ustir, ii VI. Tomo della mia opera, col quale si coinpie la lettera B, ch' Ella potra vedere presso colesto Eecellentiss. Sig. Marchese Tanucci , a cui hoordinato che sia subito spedito . Ora lavoro into no at C; ch'e lettera contenente Ottomita Scritiori circa; e ci vorra qualche anno a terminaria. Finisco con offerirmi tutio a' suoi coma udi ; e mi s scri voBrescia I. Gennato II 63.

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ANTONII THYLESII

CONSENTINI

CARMINA

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CARMINA

VI ibu, aggressa es Superos Titania pubes Delicere, O positis montibus astra sequi;

Franeiscus Tatia , tognoin arte aetate illa eum primis comamento Santovinus, mira caelandi Parandus; cuius vitam habes inis

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ΑIBIDEM

l ' Tmina quis coelo deduxit 3 cui datur imis In terris Superos Asere posse Dcυρ Sosiovius Coelum qui positit ille, Deorum

cum libet in terris numina constituit. IBIDEM

Da Deum spirat facies,

Aspice , non caFut haec, in marmore Multus non moret illa manus

Et movet, O loquitur; sed verba audire Deorum Non datur humanis auribus, at superis. IN

ter illas a Vasario deseripias o. his versibuq eelebrata, nempe IEs IX. pag. 29 . IN. Senensis ediis CHRisTi , Masti AE Ut RGINis,&tionis , quam curavit Gulielmus DivAE ANNAL, ad hanc diem-viis a Valle amicus noster. Signa vero suntur in aede LAugustini Romae,

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IN CUPIDINEM ERRANTEM

In ealee Carminum SANNA EARII ab Aldo editor. Istr. 8

Dositis errat facibus teris urbe Cupido , Carpit O insuetas nocte stente νias. ns o νω νesitis arcete Penatibus ignem, Attigit armissus quod puer ignis id es. Sens ego quam calet hic: ludens per colla, sinusque, Admoto cum me falleret Ore Deus.

Quem sequor hae eadem face, quam mihi pectore liquis

Edugiens , natam mater ut orba Ceres . AD VENEREM

Ex Cod. Msto fol. Biblioth. Ambrosianae siqn. litt. Η. num. Istr. misit BALTu Assast OLT Rocvivs Biblioth. eidem Praefectus, dum vixit amicus meus summus .

Os, ut amore pares, sic o candore columbas En tibi sancta Ventis sedula Phbilis alit. Tu face, ut ille diu vinctim eum P0llide Ammam Detineat, iunctas qui tenet ignis aves.

I Per figuram synaeresin eona trahuntur duae vocalas in unam sylla

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