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AVeano gli Antichi tre sperie et '
l'Egiriane, e te Cieticene. Le Corintie aveano delle Co- Ie Solon ne din torno appresso i pareti, 'e tali Colonne sostenta vano it cieto satio bensi a volta, ma atquanto schiacciato e plano. Le Sale Egiriane aveano Ie Io. L'Egiro Colonne d ' in torno atquantolontane dat pareti a maniera di Perillito, e sestentavano solamente un Architrave seneta Fregio, esenZa Cornice . Μa sopra queilo Architrave vi avea un altro ordi
ne di Colonne , tra te quali v erano te finestre che davano lumealla parte di dentro . Lo spagio pol che v'era dati' Architrave chesoste neva te colonne di sopra fino at pareti, era coperto di un pa-
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vimento, e serviva di loggia per passeggiare din torno la Sasa allo
Le Sale Cieticene aveano questo Lidi particolare , cli' erano voltateat Settentrione, ed aveano la ve-duta sopra Giardini . Erano eme principalmente in uso appresso iGreci. La proporetione delle Sale eraquesta, che la loro lunghegra sosse ii doppio della Iarghegra loro quanto pol a cio che concerne laloro alterga , osservavasi questa re-gola , per avere P alte ara di tui te de sorte di stanete, che sono pia iungite che largite : uni vansi insem e la lunghezga e Ia IargheZeta loro, e di quella somma pren- devasi Ia meta per la loro at
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Andito assai stretto, per ii quale si passava in un Peristilo . Tale Andito da una parte avea Ia Stan ga det Portinajo , e dati' altra Ie Stale de Cavalli. Le Case di queste due Narioni erano differenti ancora inque. vea:osio , che gli Appartamenti delle . d, Donne appresso i Grecise parati da quelli desili Vomini e
In mani era tale che aveano sino lide' luoghi a parte per mangiare.
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186 ARCA ITET ΤΠRAAveano ancora delle Forestiere , Donne, o Appartamenti di riserva per isti telli Forestieri, e in questi gli da vano tanto d'alloggiare, percho non gr invita vano a mensa , e non gli banchetlavano , se non cheil primo glorno in cui arriva-
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3strumento chlamato Chorobare , ii quale veniva diretio dat pio m-bo pendente , e talvolta anchedali' acqua , quando it vento impediva col movimento che si potesse usar it piombo. - Conducevano gli Antichi te econ.
re per via d' Acquedotti, per via 'ἡ '
di Cannoni di piombo, e per via: si '
di Cannoni di terra cotta. cia
Ai Canali , o Letti degli Ac Conquedotii da vano mergo piede dilui pendio o livello per Ogni centopiedi di lunghegra ', e quando S'in-
caminino , te fora vano , e vi se ceano de' poeteti di sparto in i*aetio , i quali poeteti and avano a ri- ferire con Ia loro bocca sino allaci ma delia montagna , per darviaria.
I Cannoni di piombo erano 'ta Iunglii almen o nove piedi . Gliti faceano gli Antichi di Iame pie- gate in tondo, e di grosserete dis-
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ferenti , secondo la proporetione della grossegra de' Cannoni . Per condur quelli Cannoni se gli da-
νa quel pendio , cli' era necessario ; e quando vi s' incontra varina qualche valle net cammino loro , ella veni va livellata e pa- reggiata , con apparecchiarvi di solio una Muratura . Se pero Ievalii erano molio Iunghe , si fa- ceano discendere i corsi dei Cannoni in Iuogo chino, per pol farii di nuovo ri salire . Faceano an
cora gli Antichi di sparto in is pa-2io at cuni spira gli , per cui far sortire i venti ; e de' castelli oconserve per conoscere pili facil- mente se i Cannoni abbiano fatio danno, e potervi rimediare inquat silvoglia sto. 2.... I Cannoni di terra cotta erani dino grossi due dita, e s mussati dacotta. Ilna parte, acci occho uno potesseentrare neli' altro . Dipoi Ie im- boccature di que' Cannoni si ot- tura vano con calce viva stem pe-
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va fare qualche gombito o piega' tura , si adoperaua una pietra dis asso rota , e questa serata , ac ciocchὰ potesse rice vere e uni re in essa Ie due est remita de' Cannoni . ARTI COLO SE CONDO.
vano gli Antichi questa cautela , di calarvi gili una lucerna acce fa : e se quella per la foret a delVapore veniva est inta, era questolan indietio della cattiva qualita deli' acqua.
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Le Cisterne facevansi raceo sieme gliendo Pacqua della pioggia neIle conserve sol terra; di cui i muri Iaterali , ed ii sondo fabbrica-vansi con malia fatia di calcina viva sortissima, di asprissimo sab bione , e di giera e scagliuetrem egetane , it tutio ben bat tuto emisto inseme . Gui Antichi face-Vano moIti Conservatoj, accioccho passando Pacqua dati' uno neli aI-tro, deponesse e lasciasse tutio illimo ne' primi. Em ancora vi get. lavano neli' acqua delle loro Cisterne un poco di sale, per ren
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Delle Maccbine per portare, e per
. Tes fonte e Metagene suo G gli uolo Architelli dei Tem-π7'. pio d' Efeso inventa rono delle s. Macchi ne per condurre quei pegeti di pietre, che dovevano servire per fare te Colonne e glichitravi. Quella che se fatia per Peri tirare i fusti delle Colonne , era, una sperie di Tela jo fatio di quat-ζ: ς Itro peeteti di legno ben connesii , sermacio ε due traversi congiunti condue lunglii quanto i iusti delle i. colon nee pol nelle teste dei fustidelle Colon ne impiomba vano beneun fuso o pirone di serro per banda; e net due traversi dei Telato
vi ponevano due armille 'o cer
chielli di ferro, net quali faceva. no entrar i detii pironi a gui a
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cerchielli si anda vano continua mente vogliendo , e con emi per conseguenga si girava attorno an che la Cotonna; e in questo modo ella serviva a se stessa di Ruota . Questa invenZione era riuscita assai bene , at tela la disposi-etione dei luogo per cui tali pie-
L'altra Macchina fatia per con duri e gli Architravi era un Telajo consimile, che rinchiudeva due Ruo te assai grandi; e net meZZoo centro di quelle v' incassia vano bene te teste dei P Architrave , ilquale servendo come di asse , Veniva in tal modo sostentato dalle Ruo te medesime et pol conia steTa ragione di meiter vi i pironi ed i cerchielli, conduce Vano anche queste pie tre. Una terga Macchina su anco,