L'architettura generale di Vitruvio ridotta in compendio dal Sig. Perrault dell'Accademia delle scienze di Parigi, ed arricchita di tavole in rame. Opera tradotta dal francese, ed incontrata in questa edizione col testo dell'autore, e col commento di

발행: 1747년

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Delis Sale.

AVeano gli Antichi tre sperie et '

l'Egiriane, e te Cieticene. Le Corintie aveano delle Co- Ie Solon ne din torno appresso i pareti, 'e tali Colonne sostenta vano it cieto satio bensi a volta, ma atquanto schiacciato e plano. Le Sale Egiriane aveano Ie Io. L'Egiro Colonne d ' in torno atquantolontane dat pareti a maniera di Perillito, e sestentavano solamente un Architrave seneta Fregio, esenZa Cornice . Μa sopra queilo Architrave vi avea un altro ordi

ne di Colonne , tra te quali v erano te finestre che davano lumealla parte di dentro . Lo spagio pol che v'era dati' Architrave chesoste neva te colonne di sopra fino at pareti, era coperto di un pa-

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vimento, e serviva di loggia per passeggiare din torno la Sasa allo

scoperto.

Le Sale Cieticene aveano questo Lidi particolare , cli' erano voltateat Settentrione, ed aveano la ve-duta sopra Giardini . Erano eme principalmente in uso appresso iGreci. La proporetione delle Sale eraquesta, che la loro lunghegra sosse ii doppio della Iarghegra loro quanto pol a cio che concerne laloro alterga , osservavasi questa re-gola , per avere P alte ara di tui te de sorte di stanete, che sono pia iungite che largite : uni vansi insem e la lunghezga e Ia IargheZeta loro, e di quella somma pren- devasi Ia meta per la loro at

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D1 VITRUVIO.

Andito assai stretto, per ii quale si passava in un Peristilo . Tale Andito da una parte avea Ia Stan ga det Portinajo , e dati' altra Ie Stale de Cavalli. Le Case di queste due Narioni erano differenti ancora inque. vea:osio , che gli Appartamenti delle . d, Donne appresso i Grecise parati da quelli desili Vomini e

In mani era tale che aveano sino lide' luoghi a parte per mangiare.

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186 ARCA ITET ΤΠRAAveano ancora delle Forestiere , Donne, o Appartamenti di riserva per isti telli Forestieri, e in questi gli da vano tanto d'alloggiare, percho non gr invita vano a mensa , e non gli banchetlavano , se non cheil primo glorno in cui arriva-

vano.

CAPITOLO III.

ravano per clo gli Antichi un

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3strumento chlamato Chorobare , ii quale veniva diretio dat pio m-bo pendente , e talvolta anchedali' acqua , quando it vento impediva col movimento che si potesse usar it piombo. - Conducevano gli Antichi te econ.

. . . I . duce

re per via d' Acquedotti, per via 'ἡ '

di Cannoni di piombo, e per via: si '

di Cannoni di terra cotta. cia

Ai Canali , o Letti degli Ac Conquedotii da vano mergo piede dilui pendio o livello per Ogni centopiedi di lunghegra ', e quando S'in-

contra vano montagne net loro

caminino , te fora vano , e vi se ceano de' poeteti di sparto in i*aetio , i quali poeteti and avano a ri- ferire con Ia loro bocca sino allaci ma delia montagna , per darviaria.

I Cannoni di piombo erano 'ta Iunglii almen o nove piedi . Gliti faceano gli Antichi di Iame pie- gate in tondo, e di grosserete dis-

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188 ARCHITETTURA

ferenti , secondo la proporetione della grossegra de' Cannoni . Per condur quelli Cannoni se gli da-

νa quel pendio , cli' era necessario ; e quando vi s' incontra varina qualche valle net cammino loro , ella veni va livellata e pa- reggiata , con apparecchiarvi di solio una Muratura . Se pero Ievalii erano molio Iunghe , si fa- ceano discendere i corsi dei Cannoni in Iuogo chino, per pol farii di nuovo ri salire . Faceano an

cora gli Antichi di sparto in is pa-2io at cuni spira gli , per cui far sortire i venti ; e de' castelli oconserve per conoscere pili facil- mente se i Cannoni abbiano fatio danno, e potervi rimediare inquat silvoglia sto. 2.... I Cannoni di terra cotta erani dino grossi due dita, e s mussati dacotta. Ilna parte, acci occho uno potesseentrare neli' altro . Dipoi Ie im- boccature di que' Cannoni si ot- tura vano con calce viva stem pe-

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va fare qualche gombito o piega' tura , si adoperaua una pietra dis asso rota , e questa serata , ac ciocchὰ potesse rice vere e uni re in essa Ie due est remita de' Cannoni . ARTI COLO SE CONDO.

vano gli Antichi questa cautela , di calarvi gili una lucerna acce fa : e se quella per la foret a delVapore veniva est inta, era questolan indietio della cattiva qualita deli' acqua.

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Le Cisterne facevansi raceo sieme gliendo Pacqua della pioggia neIle conserve sol terra; di cui i muri Iaterali , ed ii sondo fabbrica-vansi con malia fatia di calcina viva sortissima, di asprissimo sab bione , e di giera e scagliuetrem egetane , it tutio ben bat tuto emisto inseme . Gui Antichi face-Vano moIti Conservatoj, accioccho passando Pacqua dati' uno neli aI-tro, deponesse e lasciasse tutio illimo ne' primi. Em ancora vi get. lavano neli' acqua delle loro Cisterne un poco di sale, per ren

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Delle Maccbine per portare, e per

. Tes fonte e Metagene suo G gli uolo Architelli dei Tem-π7'. pio d' Efeso inventa rono delle s. Macchi ne per condurre quei pegeti di pietre, che dovevano servire per fare te Colonne e glichitravi. Quella che se fatia per Peri tirare i fusti delle Colonne , era, una sperie di Tela jo fatio di quat-ζ: ς Itro peeteti di legno ben connesii , sermacio ε due traversi congiunti condue lunglii quanto i iusti delle i. colon nee pol nelle teste dei fustidelle Colon ne impiomba vano beneun fuso o pirone di serro per banda; e net due traversi dei Telato

vi ponevano due armille 'o cer

chielli di ferro, net quali faceva. no entrar i detii pironi a gui a

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3. Cubicas

cerchielli si anda vano continua mente vogliendo , e con emi per conseguenga si girava attorno an che la Cotonna; e in questo modo ella serviva a se stessa di Ruota . Questa invenZione era riuscita assai bene , at tela la disposi-etione dei luogo per cui tali pie-

L'altra Macchina fatia per con duri e gli Architravi era un Telajo consimile, che rinchiudeva due Ruo te assai grandi; e net meZZoo centro di quelle v' incassia vano bene te teste dei P Architrave , ilquale servendo come di asse , Veniva in tal modo sostentato dalle Ruo te medesime et pol conia steTa ragione di meiter vi i pironi ed i cerchielli, conduce Vano anche queste pie tre. Una terga Macchina su anco,

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