Le iscrizioni del Palazzo comunale di Palermo

발행: 1974년

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REGNANDO FILIPPO II, PIO, IN VITTO, FELICE ESSENDO VICER DI EGO ENRIQUE GUZMAN, CONTE DI A RADALISTA, GLORIOSISSIMO IN PACE ED IN VERRA ANDREA DE SALAZAR , PRETORE DI PALERMO PER A SE ONDAVOLTA, SEMPRE ED VUNQUE BENEMERITO E PIETRO ALVAREZDEHEBON, D. FRANCE, O AM DEO, IACOMO DIANA, AGOSTIN BONACCOLTO, LOREN O DELLA MONTAGNA E D. RUGGIERO SALAMONE , ADRI COSCRITTI, CON PERMO PROPOSITO DI ACCRESCERE IL LUSTRO MELLA ClTT , UEST AULA, OVE IL SENATO I CIVICI CONSIGLI S GLION RAGUNARSI, CONFORME ALLA GRAN-DEZZA DEI MAGISTRATO E ALLA DIGNIT DEL UOG lFECERO , ORNARONO , A PIO SPLENDIDA FORMA RIDUSSERO

Ubi non os gubernator populus corruet salus autem ubi muli consilia. PROUI RHII XI. I .

UESTA prima scri gione, Oviata ne suo originale a tino a celebre poeta mor- reales Antonio VeneZiano ci ricorda 'abbelli mento della sala massim delpalaZZO, per per delire-tore Andrea Salagar ne 139 I. Lagrande aula fece parte deli' antico pa-

sciuta impari alla dignita et Diogo,il retore sud letto penso alla fine di

deria os degna deli 'uso solenne alquale era destinata I). Pero , se ii merito principale del-

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l'opera si dei retore che 'ideo e lare co in alto, a lode ella sectigione in gran parte do 'ut aloen CZiano, at pittore patermitano ivseppe Albina inteso comunemente ii OZZo.l primo , per quanto ci assi cura ilBaronio i), lire alia scri gione chedove perpetuare a memoria di uel l 'abbelli mento formo i progetto dique sto e ne tu quasi 'artesic generale it secondo vi dis in se ait 'intorno, solio ii ossitio una serra ascia a scompar meus cou si Iure emblemasiche

di viri se e paesar i appresenta uti lepis belle edule di alernio a).

Pretori successivi cercarono diaccrescere ii decoro della sala, iacendo in ulti i lati assiggere delle lapidi commemorative di attidi alto ille nella nostra storia municipale maluna delle quali , comequella el 1693 ne centro delia paret occidentales, si anche regevolepe rabeschi e pelle figure marmore eche a circondano. Ne I 832, Occasionalmente alia demoligione delia Porta di Termini it retore Antonino Alvaro Paterno, Principe di anganelli l abbelli de sontuoso pavimento dim armo che oggi vi si ammira, acqui- stat per Uc. 36. 6. . pari a L. 49 lj. 38, da potere delia Venesi DE Aia TATE PANORMITANA , L. I, p. 23. 2 Gi Us. MELI, Nola intorno istis De Abina defIo i Sosco, si fore palerni, Iano, netl' I/cmpio forico siciliano, uox a serie, A. IV, FasC. I-I , p. 27. Dello antico suscione di-pinio ait 'At in re tavan sino at 875 pochiax angi, tremei quali stac rati dat muro in Occarabile e Nobile Compagnia di Maria S della Consola Zione sotto ti- toto delia Pace, 'oratorio delia quale sopi astante alia porta, Vel ne in sieme con questa demolito 3). Final mente, guasta e deturpata a tempo, 'aula

essendo in laco tria v. Comm. Emanuel Notarbariolo di . Giovanni. a ita ione elle pitture dei solito e la dis intura elle paret e dei fascione alia sommita di queste sono opera ello artista forentino Tito

sal a , come a presente scri-Zione ne a sede era una Olta precipuamente destinata a congregarvi ilconsigito de Comune Per a convocagione di questo te leggi dei regno non determina vano alcula tempospeciale deli anno, a ii Senatot' adunava a suo iaciment secondole urgen e deli amministragione A JUest Supremo magistrato era deferita a deliberagione sopra gni OSad pici alta importan a per a citia epe patrimonio civico labelle annona, salute pubblica, concessioni diterra e 'acqua asse namenti, perepubbliche ecc. Vi interveni a diret- tamente ii Opolo, appresentato dat

capi di religione , da gli abbati, da

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sacerdoti, da lette persone di gni classe delia citia linan a olire aicon soli e configlieri di varie mae- strange Eederico illae rescrisse lalorma con diploma dei 3 OVembre 33o, disponendo che qua udo li

Cousi lio homini Oeleraui et mercaulicitudini et si ulci uti recusassi eviri

completando te dispo igioni det suo predecessore, specifico e materie riserba te ait 'approVagione de consigito, agglun se che ii numero di probicitia lini da intervenire a tali assem-ble non ovesse esse meno di

tuti te delibera ioni dei consi illi ci vici ad ecce Zione di velle riguardanti te mete annonari , OVeano e SSer Ottopost ait 'appro 'agione regia o vice regia. Una lettera patrimoniale dei a seitembre 1618 di chiari, nulle tuite e concessioni diterreno e di altri beni comunali alte Sen Za revia deliberagione consiliare

V1o, ripilegia urbis Panormi, P. III. Feclerico III, per equi libra inegito e diverse parti ello stat , e per rendere pisi vigorosae pisi durevole a costi iugione siciliana, Cerco diminui re a potenga seu late es ludendo i nobili da consigit municipali. Se quest ProVVC- dimento et monarca aragones su in templaPPreSSo negletto, in quelli a noi pili vicini fumeglio Osservato e liopolo formὼ il solo corpodeliberante, in il la Sicilia, per luta Colla uni

liberagioni dei me desimi, eccettilate sol tanto uelle concernenti te metesuli annona non potessero Seguli Si Se non confermate prima a Go-

verno a legge amministrativa dei a Dicembre 181 e te posteriori det 181 e 1818 privat Onodi o ni validita qualunque delibe

ragione decurionale non confermata ali approvagione deli 'intendente delia Provincia Unificato et 186oi regno ' Italia , te delibera ionidei consi illi comunali sono ego late lalla legge dei a margo 186 , N. 248 la quale agit articoli 13o-Ii determina uelle che dei bono essersoggette ali appro 'agione delia De-pUtagione prOVinciale e uelle a sol- toporsi sol tanto a semplice isto del

a cerimonia che soleva Osservarsin ella convoca ione dei nostri antichi consigi era a sequente siccome civiene descritia da volumi di eremo

niali Pochi gloria prima si invitavano

ficagione dei regno elle Due Sicilie a sua antica indipendenga , percle anche On questula forma dei suoi antichi consigii civici. V. GREGORIO, Considerasioni CC. L. IV, Ap. III.

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Strange se ad intervenit vi 1 Deputati di pia ZYa o loro sperti,

gli usticiali nobili ello tesso Sc-

nato e peiore gi Orni anteriori a uello delia ornata suonavasi a distes lacampana grande delia citi esistentenella parrocchiale chie sa di S. Antonio Venulo it torno fissato pel-l 'adunanga, si avulsava in dat mat-tino i popolo con tre occhi della

colli e intro lottici citia linii ella grande sala de palaggo comunale Senato veniva a prende post a Uncapc di essa , sul soglio e sotto ildossello a lui riserbati, accompa- gnato dat a ZZieri , contestabili eulii tali nobili un canto era ilbanco et Maestro Notaro, che O-vea redigere ii processo informativo delia ornata. Servili i consueti in- freschi ii retore priva a sessione con hin discorso iti O meno Ungo, secondo ' opportunit indi hin attuario leggeva e proposte de Senato, stille quali i citia lini erano hiamati a deliberare La risoluZione O-polare enixa comunicata a Sindaco ii quale come appresentante dei Ο- polo, i Spondeua a Pretore, manifestando it parere, conforme o illor- me dei presenti ait 'adunanga. a risposta dei in laco era anche letia al-

i Le maestrange che Sol ex ano intervenireat consigit comunali non duraron sempre lestesse Negli ultimi templourono uelle degliorefici od argentieri, arti, algolai, Calderat e

a Sullo antico nome di Decurioni dato ai

t 'attuario e finita a lettura, si acco-gli evano i voti e si passavano a Mac-stro Notaro, ii quale algatosi, rida-va col cli Sim est. Cosi damas terminea consigito e 'adunan Za era sciolia.

Questa forma dei nostri antichi consigi municipali ven ne o tempoalterandosi La Costitu tone det 181 avi arreco te prim innovagioni Peressa it popolo cesso a formare di-rettamente O tesso corpo deliberante e comincio a mandare a consigi ioci proprii appresentanti. Si fece

denga diretia col retore Le legili successive det 1816, et 181 e del18 18 abrogarono 'intervento de po- pol per meZZO di appresentanti liberamente celli e stabilirono cheogni comune, che contasse piti disei ita anime formasse una ista di eligibili che 'intendente, saminata ed approvata a lista , propon esse al uogotenente color da lui scelli persedere ne consigito de comune i re infine a cui a nota era rimessa dat LuO

Otenente, poteSSe consermaria o riget-taria a suo talento. in 'antico nomedi Cous latio ioico tu abolit, e fuinvece risuscitato Uello romano, maora Osi incongruo, di Decurioua lo a) esto consesso costa V in

Romani at magistrati municipali elle colonie, x edasi a dissertagione di omenico chlavo sulla Colonia Augusta di Paterna, ne vol. deli An sche scritioni di Palermo de Torre-

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Palermo di irenta individui e gni

condo it melodo rescritto ait 'art. 13delle strugioni sui modo di eleggere gli timciali deli amministragione civiles, approvate coi R. Decreto dei

delia legge amministrativa dei a dicembre 18 16 applicata alia Sicilia colDecreto dei 7 aggio 18 38. ei comuni inferiori a re ita abitanti decurioni si nominavano ali Intendente ulla ista formata dat Sotrintendente, art. o delia citata leg-

ge a dicembre 18 16). Oggi per eleg gi de regno ' Italia , ii popolo

sce gli a suo grado i proprii appre

done gni anno uia quinto Dat 1819 in pol le sessioni de Decurionato de Constillio comunale si tennero tal- volt nella contigua sala . corri Spondente da n lato , ulla piaZZa pretoria, e dati 'altro, impello it monastero di S. Caterina tat' altra in al- cuna elle rimanenti tange de pro Spetto ettentrionale de palaggo ma

dopo gli ultimi restauri et 1873, la

grande aula de Sala a si ri tornata a suo primitivo e splendido usO.

i I 'iscrigione post ali Ora soli questa statua riportata eli 'appendi Ce, a f. 472. a It Prof GUSTAVO MANCINELLI, figlio et celebre caposcuola napolitano Cav. IUSEPPE, naeque in Roma nel 1846 e studi , in apoli. Pensionato overnativo i litura compi in Roma i uoi studii, e su notato in uita Italia perta sua erigia et ritratii, ei quali veramente eccelle per res heZZa vita e somi glianZa. Fra

le sue migliori opere Lil gran quadro et Corra lino, APPresentant quello venturat prin-

'aula massim non servi solo antica mente alle iunioni de consigito civico ma anche a uelle de Senato ce ne dii in contestabile assi cura Zioneta presente lapide Fu cosi e corso

secolo XVI l e uiliuntevi te stan eche per tutia 'alte ZZa O fronte gia no dat lato ettentrionale it Senato preseri congregarsi ella sala ali an golo N-E; ove pii tardi tu posta in una icchia ella paret meridionale

una statua delia Vergine, On Una caS-setta a pie ii contenente i diplomidei privilegi della nostra citia e Venella paret orientale, in altra icchia, fu ne 1709 retia a Senato una magnifica statua a re Ferdinando Ill 1). ggi si 'hina si 'altra sistono iunella sala uella deli imma colata rimossa dat suo sito tu data a Municipio alla parrocchia di S. Lucia alBorgo eis et lato ove orgea a statua de Borbone sono stati amssi due superbi riti alti di re Umberto e delia regina Margherita ignun alto m. 2 6je largo. I, 8, opere en trambi deli 'artista napolitano Gustavo Mancinelli a)e donati gragiosamente a questa citia

dice, della sentenga hecit Conclanna enti ambia morte si ingi noCChia innangi a una imagine della Madonna, e in Contrasto alla dispera-gione det uca, si repara Con santa rasSe-gnagione a morire, mentre alchani gherri ven-gono a trarii eritram i dat CarCere Per On

diarii a pati bolo. Questo quadro h stato acqui-

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da gli stes si ovi ani 1). a stan Zacontinuo a servire ei congressi senatorii sino a 186o dat quale anno in pol la iunia ha usato ed usa ut tora iunirsi ne gabineti det inda-co , limit ros alla appella e Ovra- stante a portico ne lato ettentrionale delia corte de palaYZo. Neglianni 87O-71 essendo in laco il

s id de ita ali angolo - , distruitanel 'antica volt che assonai gliaua ella forma a uella ella tanga preceden

te v si ii simulacro deli 'Antinoo a)

si stata interamente i atta con novita di stile e magnificen a di ornamenti, solio a diregione deli 'inge gnere comu

nate Pros Gius Damiani de Almeyda. Da colore giallo de suo addobbo essa a rice ut ii non e di sala talia.

lire alle adunange sud de ite, lagrande sala servi sem pre a tuti leoccasioni di solenni cerimoni municipali. Cos in essa it Senato, in so-glio e sotio bal iacchino, sole rice

stato alia Provincia di apoli I ritratio ella regina Margherita et nostro palaZZo Comunales da lui es eguit col sussidio della diretia s- Servagione suit 'augusto vero. non il primo: che altro ne fece et Ministero della guerra e uia tergo su pedito a Berlino. Presente mente di mora in Napoli ove a o studio. statua della Immacolat fu donata alia Parrocchia et orgo, per delibera Zione della Giunt comunale et aprile I 868 sun-gionando a Sindac ii Comm. ALESIO BAL SANO V Archivio della Segreteria centrale, a. 868 Serie 5-I-I collocata in una ni colita clietro 'altare maggiore La statua et Borbono, Ch era 'alteaga corrispondente aluero, ebbe prima nella rivo lugione det 8 8 moZZo it a Po ina, lappiccat questo fu i messa e durhisella sala senatoria sino at 86o, quando ovesciat e rasportata via , su per

vere gli ambasciatori che te citia siciliane pedi vano alle volt in questa:

le pii alte dignita civili e militari heveni vano a renderglici do vult omaggi, e ire tori Senatori ela iudici pretoriani che pria di latrare in tenuia elle

ri spetiive cariche, recavans cola a prestare it loro iuramento in essa si

Son sem pre date dat Municipio lesplendide est per arrivi di ovrani in

Palermo o per altra fauSta ricorren Za, in essa si adunavan e si ad unano tuti avia stra ordinaria mente alcune

accademi letterarie e scientificii di

neli' aula massima ebbero tuo go lac appella ardente per 'espost ione delia salma dei in laco Comm. Mariano Sta

bile, trapassato glii iugii 1863 le

sontuose est date a Municipio nella fortunata occasione delia venula inquesta di re Vittorio Emanuel ne l

molli torni lasciat a iacere ne piano della Chies deli' ivellaci indi ven ne interamente

distrutta.

a Circa a questo Simulacro, si eda DIGIO VANNI, Palermo restauraso, ne vol. N ella Bibliotecu forica e DIIeraria et D MARZO. P. II, et nota di quest ultimo nella tessa

DIIdre e belle arti, e di Ioria porri 3 adunano ordinariamente ella sala deli Antinoo det taanche sala ossa dat colore deli 'araeta che laguernisCe ma in occasioni straordinario te sessioni si tengono eli 'aula massima.

perpetuo ricordo di quel congresso, it Municipio assisse alia sacciata occidentale del

signe torico si DORO A LUM , e che cia LXVII de presente lavoro. V. a P. 42ῖ-32.

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i ricevi mei o dei ovrani d Italianella visita che si complac quero rendere a Municipio ' o de gennaro de 1881, durante i loro oggiorno in Palermo, e 'altro anchelio dato dat

Municipio a sera dei a maggio 1883 a superstiti dei Mille qui adunati pelfesteggia mento de XXV anniversa rio de a maggio 186o. Oggi 'ampi sala d alle lapidi nil si in ulti

quattro lati adorna, e comunemente

intesa col nome di ala elle lupidi. uesta prima scri gione, che leg-gesi elle opere de Venegiano trale molle composte per a nostra citiada ueli' uom illustre si anche pub-

si Op. cit. L. I, p. 24. a Conservasi come dissi ella prelagione, presso la Biblioteca det Comune a segni Qq 24. 3 Presso a tessa Biblioteca a segni q

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ALLA TUA EDE PERPETUIT , COMMETTIAM L ONORE DE SENATO PALERMITANO E I NOMI DEGLI EGREGI CITTADINI DELLA GRANDEZZ DELLA PATRI AMANTISSIMI, D'ESEMPIO A POSTERI.AVVEGNACH PER OPERA LORO SI STATO EL GIORNO 28 AGOSTO OTTE UT CHE GL ILLUSTRISSIMI SENATOR , IN CORPO SEPARATAMENTE , E ALLA PRESENZ DELI ' RCIVESCOVO E DEI CAPITOLO, RICEVESSERO, PER MANI DELLO TESSO TURIFERARIO, I 'ONORE DELLO INCENSO E OTTENUT ALTRES A T DI SETTEMBRE COLI 'ANNUE ZA DELI 'ARCIVESCOVO E COLI ' PPROVAZIONE SOLITA DEL CAPITOLO, CHE A SENATORI , PER RAGIO DI DIGNIT , SI CONCEDESSE 'US DEI CUSCINI. AL CONSEGUIMENTO DITANTE NORIFICENZE, SOLLECIT DEI DECOR DEI LORO SUCCESSORI , DILIGENTEMENTE ATTESERO D. FRANCESCO DE SILVA DALARCON , E D. IUSEPPE DEL CASTILLO , INDACO Cio DAS . . CON PARTICOLARE DECRETO DESTINATI.AI 24 DI SETTEMBRE DEL 6JO.

Origine ut ue

passat secoli a Senato,nelle sacre pubbliche e

rimoni incensa mento

at pari dei sacri ministri. 'uso dei cuscini. Chi si a uia o avanti negli anni

Cultus concemus atque magnificii addit hominibus, ut gra CO versu testatum est, auctoritatem. Ut iNTiL. Inst. Orat. VIII, Pr Oom. O.

municipale e chi abbia per poco ri

volto a sua attengione alle nostre isti iugioni comunali , non ignoreracertamente Ome at vani ed illimi

tati poteri de Senato delia citia metropoli , insignita degli ei comi asticiti toti di primu sedes, corona regis et regni caput, ossero an dati compa-

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