Statutorum magnificae civitatis Belluni libri quatuor. Quibus nunc primum accessère decreta, partes, ac terminationes pro bono regimine civitatis numquam ante hac impressæ. Unà cum indicibus locupletissimis

발행: 1747년

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PARTES, ET DECRETA. 4rs

diffion non abbi a pagar Daetio di essa Vena in ludio seuno, per liche ii detio pretende non pagar li Daetj sottoposti a quella C munita, che S contra li Privilemi de essa , & altri ordini , e di. chiaraetion , salti per si Capi Cons. Nostro di X., e termina tion per si Proveditori , e Patroni deli' Arsenal in materia di m. Ej ' ricercando 1bpra cio remedio, e provisione, & aldito sopra citiel 'Proueditor Nostro sopra I Artellaria, e ben inteso it tutio, conpredetii Capi abbiamo terminato, che non ostante ii mercato, ditato Μonsadino abbia a pagar per la Vena dei serro l'ha condulto, e condurra per ditio mercato , et Daetio , over Muda di quella Communita , reservata pero a predetto Μonfandin azion contro P Arsenat di quanto et pretendera esser resatto per et Daetio , overΜuda et paghera a predetis Communita. Il che per et presente veabbiamo dinotato, acciti per uoi sita mandato ad execuzione . Has autem registratas praeientanti restituere.

Datum in Nostro Durali Palatio die A. Decembris Is 32. Im

LAURENTIUS PRIOLUS D. G. Dux Venetiarum &c. No . &Sapp. Viris Vincentio Aurio de suo mandato Potestati, & Capiataneo Civitatis Bellunt, & Succetaribus M. UI signifieamo , come ieri nel Collegio Nostro con intervenis delii Capi det Consi glio Nostro di X. per dar e*edizione , emetier fine alia controversia at deito Collegio deleoata per delib razione dei bredetto Co glio di et . det messe omato , e 16. delpresente , la quale vertiva tra it Revere . Vescovo , e Sp. Communita di Cividat de Bellun da una parte, e t Omgio deli ArsenaIdali altra , in materia det Daetio , che detii da Cividat pretendonos debba pagar per i legnami , che si conducono dat Bosco gi Al- pago , e altri lurahi ad ulci delia Cassa dei detio AHenali essendos pra di essa caula piu volte stati oditi in detis Collegio ii m. detti Reverend. Episcopo, e R3. D. Fabio Pagan Dot. orator deu

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io AD STATUTA BELLUNI

Ia deita Citia di Cividat in contraditorio con li sopradetti Preve ditori , e Patroni ali' Arsenal , con li Avvocati dei Luna , e l'altra parte' su presio, che Pometio predetto , overo ii Agenti di quello de caetero debbano pagar il Dazio predetto at Vescovo , e Communita sopradetii per li legnami , cne saranno condur dat Bosco di Alpago, e altri Boschi per uso delia Cassa deli' Arsenal. Il che ave mo- voluto significarui , commetiendovi , che sacciate registrar lepresenti in quella Cancellaria. Datum in Nostro Ducali Palatio die II. Iunii Ind. II. Is sq. Vedi simile in deito Registro C. sol. IIy. ultimo Agostorso. CM P O se dein Arsenai fa obbligato a pagar at Vesimo , edalia Communita si Dario delii Remi. Is Ma die ultimo August. In Couexio, intervenientibus Excellentissimis D. Capitibus Illuserissmi Cons. X. ω habente auctoritatem a praed. Illuseris. Cons. X. cum additione.

AVendosi udito in questo Collegio ii Proveditori , . e Patroni Nostri air Arsenal con li loro Advocati , presenti li Avocati Nostri Fiseali , sopra la delegaetione fatia dat Consigito Nostro di

sto Collegio in materia detratio satio dat deito Collegio det Iss'. a favore det Reverend. Vescovo di Cividat , eiM , che romzio detr Arsenal lasse obbligato pagarii ii Daetio delli Remi , come inquelis udito ali incontro mo Reverend. Vescovo , con li suoi Avvocati. L andata it bossolo blanco, che l'atto predetto dei I 339. si a lagitato, ii vetae de no, ma che esso atto resti valido , ii ros. so non sincero ; e su presio, che eta atto resti valido. Angelus Cornelius Ducalis Notarius . t Quod custodes ad portas civitatum nud accipiant de fructibus, o

rebus intrantibus.

Die 23. Decembris Is38. in Rogatis.

T' Ssendo venuti diversi rechiami alia Sig. nostra delia Citta , e communita , e lumi nostri di terra se a , che dalli sua ia. ni delle porte ordinarii, e estraordinarii, soldati, e gabellieri si usa.

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PΑRΤES, ET DECRETA. 42 I

no di molle insolenze in pigliar per se a da quelli, ehe condue no robbe, stulti, e vetto vagite di reni sorte dentro te terre, quelis to the loro vogitono; it che E di molio mal essem pio , e mala s lisset tione delli condultori di esse robbe, e pub causar, si come haeausato molle volte, qualche scandalo, e rumore: E' necessario faria gli opportuna , e con Veniente provisione , si per me iter freno allate merita , e insolenta di questi tali , come per dar maggior animo ad nn' uno di condur dentro te rerre te cosse necessarie per ii viverdelli abitanti: pero

L'andera Parte, che salve , e reservate tuite te attre Parti sopraeib disponenti, che non si possa tuor cosa alcuna, sia a quelle per autorita di questo Conseglio a giunto, che non hossa neli' avveniare alc uno contestabile, sbIdato deputato alla guardia delle porte delle citia, e luoshi nostri di terra serma, e da mar, ga bellieri, e altro che sia, pigliar dalli condultori delle robbe soprascritte cosa al- cuna di quello, che condurrano nelle citia; non ostante pretesto de consuetudine , over corru tela , o lettera della Sig. nostra , o ver der Collegio che per aventura alimassem in contrario: sotib pena a chine pigliasse parte alc una di subita privation deli' officio loro, e sotisto quelle ait re pene, che gli saranno imposte dalli Rettori delli tu,

ghi per li proclami loro.

Et la presente Parte si a mandata a tuiti li Rettori nostri da temra , e da mar , accio la saccino pubblicar ad intelligentia di ogae uno, e l'abbino in reni modo ad osservar, e essequir. D materia de' U-lli.

FRANCISCUS Vene io Dei Gratia Dux Venetiarum &e. Nobili & Sapienti Viro Laurentio Bragadeno de suo mandato Potestati,& Capit. Civitatis Bellunt, & Successoribus suis fidelibus ditems' Salutem, & dilectionis affectum. Significamus Vobis, quod heri in Consilio Nostro Rogatorum capta suit Pars tenoris infrascripti. Videlicet

Sono stati pili volte uditi dalli Savii Nostri deli' una, e l' attramano gl' Intervenienti per ii sedetissimo Territorio di Cividat

di Belliino in contraditorio con l' Ambasciatore delia Speti. , e sedelissima Communit della Citta sopra alcune differenete tra loro Ve tenti in materia delii Livelli fait1 net predet to Territorio dei I 12 in qua , alli quali essendo stato procurato di mei ter fine per via d' accordo , & Vedendosi , che tuti avia vi resta qualche dissicotta , enecessario pro uvedere, che tali loro differenze per benefitio deli' unae l'altra parie restino acquietate. Perti

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ax AD STATUTA BELLUNI

Pero lyandera Parte , che de caetero ii Livelli di Biade , e Vini in Cividat di Belluno, e Territorio dat Isto. in qua con Denari, e robbe in equivalente, stino per l'avvenire ridotii di Calvie otio Formento per cavedat de Lire cento, e che it Livellario sa in luberi, di pagare in qua inaneti te Calvie otio Formento, ovveroesia borsare Soldi disdotio per Calvea per tutio ii Mese di Settembre , e passato e Μese non avendo pagato, it Patron dei Livello posse astreneterio ad detto pagamento, di non pili, potendo esso Livellario francarsi quandocumque ela oriato la summa det Denaro avulo,ovvero l' equivalente in tante Terre; & il simile si deva servare nelii Livelli de' Uini , & altro , ii quali s' abbino a vagare at tempodi San Μartino in tanti Vini , ou vero la valuta di essi , la quale abbili a responder a ragion de Lire 7. 4. d'utile ner reni tare Io de Cavedat, e non pili come di sopra; dc dei resto sia posto silen. Eio a tal man de Livelli , ren' altrii Provvision passata non ostam te. Quare &c.

Data in Nostro Ducali Palatio die ultima Maii Indictione

A tuiti, & cadauno cosi magistrato, & giusdicente in questa: nostra citia, come Duca, Luogotenente, Podesta , Capitanto , Bai-lo, Conte, Rettor, Proveditor, ovem altro rappresentante nostro , che con quat si voglia nome, o litoto s' attrova at presente , Ovornetra vvenir fara nes Dominio coti da parte da terra, come da m

re, salute, & smia. Vi deve esser nota l' obligatione, che hannoli Prineipi Christiani, come obbedienti fislivoli di S. Chiesa di accellar, & ob dir , & far che nelli Regni , & Stati loro siano accellati, & obbediti li Decreti delli sacr1 generali Concilii legitim mente congregati con l'autiorata della S. Sede Apostolica , & celebrati con Τ assistentia det Spirito Samo , de' quali Conciij uno hquello di Trento principiato festo Paolo III. continuato solio Gm-lio III. Pontefici di sel. mem. & finalmente concluso, & terminato ibito li selici auspiei det Beatissimo Pio Quarto moderno Ponteruce , avendo sua Santita con somma prudenta , & mirabit diligeneta Operato quanto ε stato bisbgno per il progressis di eta sanio Comellio onde si deve conoscer da iei mediante perti la Divina Gratia j questi. sentissimi Decreti , che in eo Concilio sono stati fatali, tanto spetianti alla sede, quanto alia reformatione, net quale it uia concorsi tanti Prelati per dot trina, & integrita di vita preclariss

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PARTES, ET DECRETA 423

ratore, de' Re, delia nostra Republica, & altri Principi Christiani, ii quat Decreti pol sono stati confirmati dati a Beatitudine Sua, laques avendo No1 ricercati ad accellar il suddelto sacro Concilio , & sario accellare, & ob dir in turio it Dominio nostro: Nol, seben prima , come quel religioso , & cristiano Principe che samo ,εc che sono stati tuiti ii nostri maniori, a laude det Signore Dio,& benefieio della Republ. Christiana l' avemo acteriam , & anco auoi per nostre latrere di vintidue Luglio passato eomandatone res eutione, non dimaneo per la medesima causa, & a Kehieta di Sua Beatitudine, delia quale simo obedientissimi figlivoli, da novo I'ae.

celtamo, & volemo che in tutio it Dominio nostro si da parte daterra, come da mare, sa accellato, & religiosamente Uequiis, peril quat esserio vi interponemo P autorit1 nonra , comandandovi eo'lSenato, che non essendo ancora publicato nella vostra siurisditioneesso sanio Concilio, opertate che ii Reverend. D. Patriarca, o A ci vescovo, o Vescovo, o alim inlato, che ne avera carico, Iosaccino pubblicare, & per la debita essecutione gli darete reni ajuto ,

& favor conveniente et dandone panicular conici di tempo in tempodi quanto succedera in questo negotiis tanto importante per traitarsila gloria di Dio , ii servitio di cima la Cristianita , & la satisfaωtione delia Beatitudine Sua, & della Signoria nostra.

de Aismalibus eunductis pro Beccariis Munia in solvatur Darium Magni is Communitatibus Beliunt, er Festri. Ex Regesto Ducali C. sol. I.. t.

ALOYSIUS ΜOCENIGo D. G. Dux Venet. &c. Nobb. & Mpp. Viris Ioanni Delphino de suo mandato Potestati , & Capitan. Civitatis Bellunt, & Succrebribus &e. Significamus Vobis heri in Consilio Nostro Decem cum additione captam fuisse partem tenoris instascripti. Videlicet Sono state udite net Collegio Nostro te fidelissime Communita di Cividat di Bellun, e Felire in contraditiorio con it Dacia-ro delle Beccarie di questa Citta, dolendos d'aleune lettere de di 22. April. prosis. passi. stritae alli Rettori d'essa Citia nostra per liProveditori sopra te Beccarie, per te quali contro la forma desti l ro Privileggi in prima adeptione era stato commesso, che non d vessero seuoder il solito Daetio delli Animali, che passando per litoro Territorii seno condotii in questa Citta ; Et essendo conveniente osservar alle Suddelte Communita nostre quanto nelli loro

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Privileggi si contiene, e massimamente, perchὸ la essenΣione promes. s. nelli Capitoli deli' incanto dei detto Daciam non osta , ne deveprejudicar alli privileggi sopradetii. Uandera parte, che te sopradet te lettere delli Provveditori Ibprale Beccarie, sano, e s' intendano esser revocate cum secutis ab eis,

restando nulla la remissione fatia dalli Capi di questo Consilio alCollegio della Beccarie ; e te deite Communita nostre remanglii nonet loro sistito possesso di seu er il Dazio siseraddoto; Qitare a ctoritate suprascripti Consilii mandamus . Vobis , ut iuprascriptam partem observetis , di ab omnibus observari, ac in aliis Cancella riae ad Successorum memoriam registrari, nec non praesentanti resti.

tui faciatis. , . . I

Datum in Nostro Ducali Palatio die xx. Octobr. Ind. 1 v. 1s7s. De C domistionibus flendis eum inrementia , π- sensu Consulum. Ex Regesto Dueati Q sol. Ista t. ALOYSIUS ΜOCENIGO D. G. Dux Venetiarum , &e. Nobili,& Sapienti Uiro Joanni Delphino de sito mandato Potestati, &Capitaneo Civitatis Bellunt designato fideli dilecto salutem , dc dilectionis affectum. Significamus vobis hodie per Consiliarios nostros terminatum suisse ut infra. Videlicet

H Avendo la Serenissima Signoria udita la Supplicatione de Pe-lmrin Barpo dimandante , che per te caule in effa e resse voalia Sua Serenita levare dat studitio dei presente Μagnifico Po- deita, e Capitani o di Cividat di Bellun il caso dest' imputatione data a Battis a suo fiolo, e Lonora nuora dei deito Battista di averVenenato Flaminio Barpo , e delegario at suo Successore , over aquai altro Rettore circonvicino, che a lei parera , e udito appresib quanto sopra di esso depone con suo giuramento per informaZiO- ne it Μagnifico Podesta , e Capitani o di Felire per sue lettere de 26. dei Μese passato, e la Supplicatione di milia Sorella di detto Flaminio morio, per la quat supplica che it predetto caso della morte di detio suo fratello ita dellegato ait' officio deli'Avogaria,con quanto hanno voluto dire, e deddure coti li Avocati di deito Supplicante, come quelli di predella Emilia in contraditorio, e longa dii putatione, e it tutio maturamente considerato , Ha predella Serenissima Signoria te inato, che ii caso predetto sa delegato al

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PARTES, ET DECRETA is

Suecessore dei pretente Magnifico Podesta , e Capitanici di Cividat di tun, ii quale servatis servandis abbi ad amministrat Apra dieta ranion, e giustitia; Quam quidem terminationem vobis mamdamus, ut exequi debeatis M. Datum in Nostro Durali Palatio die m. Octobr. Ind. Iv. Is s. De eisdem.

. . t

ri Regesto meati C. sol. Is I. ALOYMUS ΜOCENIGo D. G. Dux Venetiarum , &c. Nobili,& Sapienti Viro Joanni Delphino de suo Μandato Potestati, &Capitaneo Civitatis Bellunt fideli dilecto sidutem, & dilectionis

affectum.

ESsendosi aggravati inanzi la Serenita Nostra li Sindici di quella Citta , che essendovi sta delegato per noi it case di Gio:

Battista , e Leonora sua Nuora , uui pretendete , che si a siclusa quella consblaria , ed esser in deito casio solo Giudice , intendendo loro, che ditia cons blaria non debbi altrimenti esser esclusa, avemo voluto servi te presenti , commetiendovi , come facemo, che desiderando nes aver sepra eio rini veridica , e pili particolar insedimaetione, che si possi, debbiate scriverci particolarmente te cause, che vi moveno ad escluder in tal giudicatura la consolariae predetata, e fra tanto non procederete ad alto alcuno, tenendo sulpeso ilgiudietio fino ad altro ordine nostro.

Datum in Nostro Dueali Palatio die xxv II. Maii, Ind. IV. I 575. De eisdem. Ex Regesto Ducali C. sol. Is I. ALOYSIUS ΜOCENIGO D. G. Dux Venetiarum, &c. Nobili,& Sapienti Viro Ioanni Delphino de suo Μandato Potestati, &Capitaneo Civitatis Bellunt fideli dilecto salutem, δc dilectionis affinum a V Edute te nostre Letiere de dot dei Mese presente in proposito delia delegation dei casio della morte di Flaminio Bareo satia dalla Signoria nostra solio li xv. Ottobre passato at Successore dei pressimo prece r vostro , e considerato essa delegazione eL

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ser sta salta per certo suspetto , che avevano ii Suphlicanti detradet axione Gella persona di eo vostro precessore , lopra la qualsupplieagione volessimo aver particolar inso aetione dei Podesta, e Capitani o di Felire , ne siamo risoluti di darvi te presenti, collerati vi dicomo , che citatis citandis, servatis servandis, e seconia, it His di quel Regimento do late dar la debita esecutione aliata delegazione sepradetta. Datum in Nostro Ducali Palatio die vi. Iunii Is L

De eisdem. Regesto C. sol. Is I. DIe Sabbati 23. Iunii is . in mane in logia plateae Bellunt ad publicationem Sententiae condemnationis casus D. Ioannis Baptistae Barpi, & D. Ele morae, presentibus d. Ioanne Baptista decuria, d. Antonio Sandi, d. Paulo Driouo filio d. Iulii.& mul. i, aliis ibi existentibus Testibus, M. Coram me Notario Constituti Excellens stilicet mct. Dominus Ioseph riganus, DD. Aloysius de Curia, Victor de Foro, &mianus de aemiliario honorandi Consules electi in expedictione ea. sis d. Io: Baptistae Barei, & D. Eteonorae cum institissent annot ri per sp. D. Cancellarium Criminalium, qualiter quoad persenam D. Eteonorae praedictae consenserunt, quia iit absoluta: Ulterius in dicto loeo, & testibus saprascriptis Excellens scilicet Doctor Ioseph Paganus suprascriptus, & D. rumianus de Μilliario dixerunt, & consenserunt, quod fiat Sententia condemnatoria annorum duorum in triremibus quoad persisnam dicti Domini Dannis Baptistae. Et illi eo Dominus Moysius de Curia , 3c Dominus Victor de Foro penitus delenserunt quoad personam dicti d. I imis Baptistae.

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PARTES, ET DECRETA

De eisdem.

Ex Regesto Ducali C. sol. Is 2. ALOYsIUS MOCENIGO D. G. Dux Venetiarum, &e. Nobili ,& Sapienti Uiro Ioanni Delphino de suo blandato Potestati, &Capitaneo Civitatis Belluni ndeli dilecto salutem , & dilectionis

affectum.

Significamus vobis, quod heri in Consilio nostro de X. L. Crim. deputato explacitare V. N. Nicolai Barbadico Aduoc. Nostri Con- solis posita, & capta suit pars tenoris instascripti. Videlicet O Uod Ista Sententia lata per Sp. D. Ioannem Delphino Poteia statem, & Capitaneum villuni, & in hoc Iudicem delegatum contra Baptistam Barpum sub die a3. Iunii prox. praeteriti , qua ipsum condemnavit ad serviendum in triremibus condemnatorum minii Nostri per quinquennium, &c. ut in ea, tamquam male, di indebite lata eum secutis, & dependentiis suis omnibus anexis, di conexis rationibus, & causis huic Consilio dictis, deductis, ostensis , & allegatis, Eiusdem Consilii auctoritate Incidatur, causetur, revocetur , & annulletur , ita quod de caetero sit nullius valoris, roboris, & efficaciae, vel momenti, ac si minime unquam lata fuisset. Et quia praesens Casus iterum remittatur Sp. D. Potestati , &Capitaneo Bellunt, qui servatis servandis, Ius, & Iustitiam faciat. Quo ei rea cum pliaicto Consilio Nostro vobis mandamus, ut pa tem suprascriptam, di omnia , & singula in ea contenta observare, exequi, & agimplere, ac ab omnibus executioni debitae demandarificere debeatis, Dictam Sententiam sic ut supra incisam cassare, d generari, & aboliri faciendo ex omnibus libris, sileth. raspis, & re. pistris in, & super quibus descripta, & annotata appareret; Iterum in dicto Casu servatis servandis Ius , & Iustitiam saciendo , & in omnibus, ut in ipsa parte legitur, & continetur. Has autem regi. aratas praesentanta restituite.

Datum in Nostro Dueali Palatio Dis i5. Mensis Novembris

Ind. xv. I 575.

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dal Vicaris Vice-Gerente , con te condietioni delli Statuit di Bellum E ebe non sta impedito a' Belisues di poter couforme alle Levi , econsuetudini Giamar si loro Conseglio.

Ex Regesto Dueali C. sol. Is 3. ALOYSIUS MOCENIGO Dei fratia Dux Venetiarum , &c. Nobili , & Sapienti Viro Iohanni Delphino de suo mandato Potestati , & Capitaneo Civitatis Bellunt fideli dilecto Salutem , &dilectionis affectum : Et in ejus absentia Uicario ejus Vicege

renti.

AVemo con dispiacere , e meraviglia inten datIe vostre letteredi p. dei corrente, e dalla viva voce di d. d. Celare Grino, e Hortemio Perseghino Ambasciatori di quella Sp. Communita ,

ehe voi non solamente non avevi , ma ancora non designavi daressecuEione ali' ordine, che vi dessimo per lettere nostre di 3 o. delpassato . Potchε era ussiZio vostro obedir alle commessioni vostre 1enza meiter ponto di tempo di meZo , e tanto maggiormente non non vi essendo ragione , per la quale doveste intromettervi nella

regolarione delii Daeti di quelli sedetissimi nostri , se non in scri-

ver a noi , quando succedesse cois , la quale vi paresse fatia condi sordine ' onde avemo voluto replicarui te presenti , per te qualivi dicemo esser nostra se a intenzione , che senta dilaetione alcuna dobbiate ess eguir te sopradette lettere nostre , e far reincantarit Dagio dei Vino dei Territorio seneta ii Capitolo da Vol formato , ma con te condietioni poste dalli Statuta η di deita Sp. Communita . Volendo noi , quando seste assente dalla Citta, che it Vicario Vostro Vicegerente dia essec ione a quanto vi dicemo; Eappresso vi commet temo , che non dobbiate impedit detii fidelitami nostri di poter conserme alle Lesgi , e consuetudini loro chlamar il loro Conseglio , accio che pili non sentiamo molestia di simili querele; E quanto alli nostri recordi at ri torno vostro inquesta Citta , come es aniungeto in deite lettere vostre vi udiremo volontieri, e ci saranno sempre cari.

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