Statutorum magnificae civitatis Belluni libri quatuor. Quibus nunc primum accessère decreta, partes, ac terminationes pro bono regimine civitatis numquam ante hac impressæ. Unà cum indicibus locupletissimis

발행: 1747년

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PARTES, ET DECRETA. 439

to mobile , b removente appresso it debitore , s' haver, solamentestabili da efferci palelati dat Giurato, o Μeriga , che sara con tuisa tenuio tuorti In nota col nome , qualita , e confini per farsi latenula in conse ita det Statuto, e salta la sua relazione distinia , conleguisca te spese delia sua tansa dat Creditor , ma se si trovasse haver detii Officiali, o Coa mandatare commeta in tal essecisioneat cuna fraude, perdano ogni mercede, e sano castigati , come quὶ

se Che essendo oblitati fiae te cose medetae alla tam na liqua uo Commandatari iue, Territorio , va per, prohibito alii Officiali Mitri inserirsi in materie Civili in alvo, che nesse Cavalcati coli' ordine di sopra nominato &c. Io Et restino net loro vigore , e foreta si Mandati Generali , eestri precetti della Giustitia II Che inaltandosi d' interesse universale det svradetto Constres se dei Territorio solamente ii detii Commandadori possino, e vano tenuit sar in Citta quello oecorresse net loro Offieio. I a Che ogni patio, e Scrittura venisse salta per occasione di spe- se, o altro dipendente da e secuzioni civili, trii comandadori, e os.ficiali, sia, e s' intendi nulla, e invalida, aneti proibita solio te se-guenti pene. 3 Che per Ogni Citadione, e intimaaione ii Commandadori ha bino soldi quatim nella Pleve d' Alpaso, Fruseda, di u dei Rat , Lavaneto , Sedico , e S. Felice , e ibi di due neti' attre , e per Ogni Sequestro respective ii doppio. IJ Che per Ogni Citatione alla Cavaleada , cies commi mone lidetii Commandadori haver debbano da Lire una sino alle diecisino alle viniicinque --- sol. IO. sino alte cinquanta -- l. I s. sino alle cento L. I. sol. I

sino alte duecento L. χ. - e di sopra per quat sivoglia summa --- L. 3. s. Σ. e non piu. Is Che tra redendo Posservano de presenti Capitoli, e mancando net loro officio tanto ii Commandador, come l' Officiale, com- metiendo alc una estorsione , b fraude contro ii poveri dei Territorio, e priiudi Eio de Creditori, sano, e s' intendano immediate privi deli' officio , e possa it Congresso dei Territorio venit a numa eleetione , oltra di che colla perdita di Ogni mercede saranno ancocastigati con quelle pene di vita, bando , priggion , Corda , Gale ra, e attre ad arbitrio della Giusti etia. Tratia da una simile esistente in salda di Lettera deli'Eccellentis.

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simo Senato, stritta at Podesta, e Capitanis di Cividat di Belluno, e Successori a primo Μaggio 187.

Μ. ANTONIUS IUSTINIANO Dei gratia Dux Venetiarum &e. Nobilibus , & Sapientibus Viris Μarco Antonio Gritti de suo mandato Potestati, & Capitaneo Civitatis Bellunt, & Successoriabus fidelibus dileais salutem, & dilectionis affectum.

Non os ante alla scarsetta delle biade , che ordinariamente pati ste colesto Territorio , ci vien rappresentato andata pratilincando restragione de Sorghi Turchi suori dei Territorio , ed ancoper Paesi esteri con diservigio degli Abitanti nelroccasion di bisogno essendo pero la pratica totalmente contraria alta Pubblica intenetione , vi commetiemo col Senato di prohibire non solo rostrahion dlagni sorte di Biade dat Territorio medesimo , e tantomeno per Paesi Esteri ; ma d' applicare , perchh sia mantenuia 1 Sudditi stessi ilabbondaneta maggiore, nε mai restino privi dei quotidiano vitto , come ben si prometiemo dat vostro zelo , e caritaverib li medesimi. Datum in nostra Ducali Palatio die I 8. Maii Ind. 6. I686.

Giso Franceseo Marobe i Sem. Cbe fa Uequire u Statuto circa se Contumaeis M' Curiali, oestri Miuiseri det Regimento. ALOYSIUS CONTARENO Dei gratia Dux Venetiarum , &c. Nobilibus , & Sapientibus Viris Μarino Μinio de suo mandato Potestati , & Capitaneo Bellunt , & Succe ribus suis fidelibus dilectis salutem, & dilectionis assectum.

A Umilissima supplicazione di cotesta sedetissima Citta con li Capi det Consglio di X. a quali per legge h demandata resecuetione de' Statuti, e privileggj in si ima dediZione : Vi commetic-mo, che elequiate, e sacciate eisquir it Statuto di cotesta Citta in prima deditionc at Capitolo undecimo circa la contumacia de'Curiali , e altri Μinistri di colesto Reggimento stabilita anco da al-

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iis Leni in tal proposito , in tutio , e per rutto , come E dispois sto, sicenciis percio te pretenta intimare a chi occonera , e sata dat

Presentator nomiarato, .ed avendo in contrario rei criverne . . .

Datum in Nostro Ducasi Palatio die, Februarii Ind. vir.

I 'Estorsioni praticate da'Sbirri nelle esecuχioni civili contio i m. ri Contiani dei Territorio da molti anni in qua , e cheanco hodiemamente si maticano coli' inerminio M' poveri miserabisti, hanno necessitati gL Inis enienti di questo Territorio di s r ria siti, at Conseglio Massiore delia Citi, per implorame la sua assistenta al. divextimen in d'un tanto male, che tende alia total diis strutione della myera Contadinama, acciti te sano interposte te pili proprie , e necessarie provisoni ; Laonde dat medesimo Μaggior Cons glso fiamo stati. eletti Noi Deputati instaseritii , acςib matu. rata materia tanto importante. colle proprie consideraetioni. avessinio a pentiarne i rimedi pili opporiunt , cne. percio abbiamo stimato , olire gl' Prdini gia stabiliti dalla Camera de Pegni, quali tulti ab-bino ad esser pontualmenta estquiti, C a longer ii teguenti , per supplicarne dalla Publica piet l' apprpharaone , s che tendono alsolievo de' poveri debitori, ed alia mpggior Murema d'esagersi da editori li loro Crediti , est . buon, e retio go verno della Cameista de Pegni L Offcio distribuito dat medesimo G glio delia Citta. I Che non potend' gli ossiciali , per gl' Ordini decretati tali'Eccellentissim' . Senato I 68s. g. Giugno colle elheuetioni Civili is var Pegni a' debitori per il credito e spese , senta l' assistenna de' Giurati di quelle Ville, ncile quali sanno I' elecuetioni , debbano , e stano te nuti essi Giurati , doppo , che dalli ossic; ali te saranno consignati li Peri, condurii alla Camera, e consegnarii at Came. riere nelli glorni destinati da gli Ordini Grilli sudetii; non poten. do, nis do vendo essi Giurati , doppo che averanno avulo dalli OLficiali li Pegni in consigna , restitui me alcuno, a debitori, nεa gli Offetali , nE meno condurae alia Casa dei Contestabile, ne degli ossiciali medesta , ma debbano condursi come sop alia

Camera. . I

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ver da debitori dinam , nε per eredito, M per spese delle' l. omnis, ma debbano levar li Pegni alii debitori, e consignarii alli Giurati, et ib li conductiso alla Camera; come sopra. i a Che non possino , nε debbano ii Officiali levar pegni debuinei per te Tanse lor, deli' incurioisi , se non asseurano per ilcredito , non potendo mai it Camertere girar partita de regni perie spe se delii officiali, se non seranno stati levati anco Pegni per il credit, isnkamente. E peis, sit offetali molle volte si seno intesi con Ii debito. ri, e da essi ricemno ii dicaro per te spele delis loro Tanis, tra. laseiando d' assieurare' per ii Cmito in premesetio non solo del editore , ma anco col danno de poveri debitori, tornando poleon te stesse assieurationi ter ii medesimo Credito. piu veste , emehe quem si consummano in spin , senet, ii roro debita, che eonvere o pia pagis con tante se se non debia, opereio si officiali rieeor it dinam desis stela, - no tenuit diloae' a i debitori li pegni, per il eredito, e spese tome forma.' s E percM ectedono di gran tunsa it giusto te spese delle Tan. se degli officiali, che vanno annichillando la poveta conditione demiserabili Contadini, restino liquidam te loro Tana, come segue. Quando sanno ineutioni per soles elaque sino ait; ses. di dieei , sia la loro Tansa --

Dalle Dalle L. Dalle L.

sin sino a L. a L. Dalle L. χo. sino a L. Dalle L. 2s. a L. so. Dalle L. sol

Dalle L. E per quessisa maggior summa

-- L.

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PARTES, ET DECRETA. AM

testi percio es pressamente prohibito at Cameriere , -r levare,o abuso, di dare dinam a gli ossiciali delle Tanis loro, ma stalamente col trino, ehe segesi. della pegnora levata , d - , ehesaranno spirati, e venduti li pegni per credito, e spesse , che do.

non prima, abbiano a contribuita ad em ossiciali te loro Tanis a proportione di questo s' a vera ricavato dalla vendita de riges perii Credito, cosi che, te saxa inti eramente pagato ii debito, abbi no a consesui re anco l' imiera loro, Tansa , e se in parie sim p gato ii debito a propore ione di quella parte, sia anco data a' Ministri paxte delia loro Tania, e non altrimenti E contrasacendo il meriere si a percio tenuio a . pagar il credato intiminente col

Camertere . e . trum do tra ressioni cominesse da ς . contro alii prenarrati ordini me a tuite l' inre regiae delia clamera debianoriferi te nes Conseglio , per quellet provisioni, che pareranno proprie at medesimo cinisolio. μανε abbiano ρ4 effer corrette mlla Giustitia, laneo Crimimuna ente , iis, Rutorii 'Mei quati Deputati, e commissione si a di far esequire, durante la loro. Desmratione , conpontu lit, istii essi ordini dest mria, o In senta. as

g me avendo ii hossiciali l' e uatinia contro Debitori, se prima Mila iuro, paraeaxa data Clixa. per farie, avessero ii loro debitoripa tosit -debito, debbano serinare te medes e .esecurioni, nὸν amo pretender spese. di Tmila; Ed est o in Pinpagna pere sisI'esecuesoni, eapitando Heeuuta dat Crediture, prima che sesse ae res umeriae , -Mkno a conri la maia Aia Tania istimeme. - μ iE percth sono stati introdotia quatuo Commandadori per si vo de poveri Distrittuali data spese, ebe sim ano si Mirri eonis Fedetis eis ioni, elae antimaaismi, Citinioni , e commissioni per inreta, sano, a restino regesate te spese dei medesimi Comma dadori, che per te commissioni per Areta di qualunque sumna di estito, .non sinu Me μη --ῶ sulci: et rix', ripartis, i

E per quat si sta maggice summa

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- . Non poterido mai essi Commandadori dar a gli Omeiali eseeu-xione delle loro Tanse, rna debbano em per esse Tanse levar Pegni a delutori, seneta altra spesia, e consignarii H Giurato per po laesi alta Camera. io me li Commandadori debbano ogni Reggiment, iner cam. blatii eost che uno, che sine statis in una Pleve non possa essere eondotio sopra la medesima Pieve ii Retaimento sesumte .

- ra Che tuiti li prenarrati ordini , e tuiti li altri della Camera debbano esser esequiti , ef ob diti , itanto dat Cameriere, per quelici rigua a te sue obbligationi , sotio pena di privaetione delia Caria ea , da incorrersi ipso facto, per qualunqne sua trasgressione olimit procedersi eriminalmente dalla Giustini. Criminali, fer te mes canze sue net proprio Offcio di tanta immirtaniat quanto debba ino pure essest obbediti i ta essequiti dalli Omhiali, o tilarati laede Ville in tutis quesso, che riguarda te loro obligationi prenarrato lsetto pena a Mirri della privationidi dei . oro' Cmisio da incorrem ipso facto, per qua lunque loro tra ressione, e di effer an eo foreth posti a quei castighi, che pareranno alla Giustitia Criminale media tare te tra ressioni, e a Giurati. ehe trasgredishro te loro obliga 1ionii ingi teli dalli prenarrati oldini, in pena d'esseae puniti diala

i a Che gli , natorii della Graiaetre paelicolari delia.Cinlivani di Legne , .e Μereato'; nimi possino mahdar es inione I se rima non avera o 'sano sesiuite ua' intimaetione sens Meuna spesaeli' atore, o Creditori sui rei, alia Casa deii particolar debitore dovendo leonsequite iii Commah dophi peritali militi mazrini an stu

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PARTES, ET DECRETA.

Presentata GH Illuseri mi Signori Consoli delia Citia, ed

DOMINIUΜ VENETUM &e. . Nobili, & Sapienti V. Leonardo Diedo de suo mandato Potestati, Si Capitanin Civitatis Bellunt ,. . fideli dilecto salutem, & dilectionis ais m UNiti allo vostre Lettere, dei pass. to si sono ricevuli i C, pitoli stabiliti da colesto Conseglio con gi' ordini da osse varii nella Camera de Pegni. a soli evo de' Territoriali, e altri do. bitori della Citta, per esimerii dagli aggravi, e vessazioni de ΜLnistri , .nel risesse perti , che mirano It C est stessi aI benefiΣ de poveri Sidditi , e M Mon govemo des mera de Pegni. pr

deita, concorre ii Senato ad approvarii, onde abbino a riporta me pontuale la loro 'esecurione, e restir la Citta, e Territorio meis desimo vel possibile sollevaro, e contento . . I tum in Nostro Ducali Palatio die I 3. Ianuarii Ind. x I. I 688.

Viris Leonardo Diedo de suo mandato Potestati , & Caelianeo. Civitatis Belluni - :& Saeeestatibus fi libus directis saluteri . 3ci, dilectiones assectum.1 , , t . nifieamus vobis hodie in Gnsilio nost Rogatarum captam suisi se partem tenoris instas ripti ,:. Videlicev q i lii ἰ

Territorio Go da a prima volontaria. Tione 1' O. ed approo ta I 24. con l'annua contribu2ione di Ducati mille duecento v. ε riceuta con sua supplicatione, perchε si sta preservato doppo tan

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- Α D STATUTA BELLUM r

tuno consermata la valida sussisteneta de suoi Privileggi, e d'averes disiatio sin ora presente con pontualia at proprio obbligo ; Ri. solvemo anco d'esaudire rinstanae delia mecsesima Citta perti I'andana parte , che per te sopradette regioni resti incaricato it Μa- istrato de Pressidenti sopra thssinione dei denaro pubblico di farevar dalla Tavolella delle vendite rostarie , e Beccarie delia me- desima citra di Belluno , cosa ehe abbia a continuare ii sodimenso delle predetis marie e Beccarie , in ordine alli sum antichi Privileggi, non dovendo perb esser in quelli compresi ii nuovi Da- έ immi. Has autem resistratas praesentanti restituite. Iraum in Ducali Paratio die Io. Aprilis Ind. xx. I 688.

VMendo per Privilegsio , ehe gode questa fidelissima Citta di

rempo in tempo destinati dat loro Consigito quattro Consolidet corpo det medelamo, che rappresentano la stega Citta , ed assistono alte Giudieature dii minali , quali in ordine ad antique consuetudini nelle Pubblicia sonetioni , e Meum gnamento det Pubblici Rapresentanti, O suoi Vic ge isti precedono agi' altri Cittadini tuiti et Perciti a umilissimo ricorso dei Nontio delia Citth stessa , ἐ- Ia presenta di Vieenso Mnetti Domust,' inrides Eintaltilis cetione, che R desto privilemio . eon antique seontii erudiui staritesimo conservate, e final mente essequite. Vi commerimo eon E C pi det Consigito Nostro di X. ehe quelli factiate osservare , i ed equire eari C soli melle Rhetioni predetis , e accompaἀgnamento de' Pubblici Rastpresentanti; o stoliUie gerenti, cos inei Sindicati di Agordo , e taldo , cqme in qualunque altra pubblicastim ne the potesse Moerrere , Muna λωtruata in quella Citta, e Territorio , abbino la pi medema dei luno i da eadun altro , me ε giusto , e eonveniente , e se vi sosse uso , e alcum cosa in

Datum in Nostro Duealli Palatio die i4. Iulii lad. I. 269 1

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PARTES. ET DECRETA.

ditems salutem, & dilectionis affectuina . ESsendo conveniente, e ghisto, este sano preseratati a consolatio. ne di eotesta sedetissim Citia si Stacissi coafirmatigii Q leui delia sua dedietione , Ovemo alia Virtu . vostra notificare tale Publica volonis . perchh quanto sia particolamente alla Visio determinata mi Sindicato d'Mordo , e Mido habia questa . praticariines tempo 'prefisso, e per una sol volta nel corso di eadam Reggimento , o sia perib lmente dat Publico Rappresentante , 'uvem mandando vi ii proprio Uicario, e con i' accompagnamento da desti. rsegli dat Conseglio delia Citia giusta la forma dei Statuti mede-simi , e havera pure intorno la precedenta dei Conseli della Cittastessa ad osservarsi intieramente it prestritto delle Dueali di questo Conseglio di χρ. innio I 637., e et . Luglio Io7s., di che tutiodovera Ia vostra pontualita sar s uir dove occorreste la note neces. 'sarie, perchh anesis da Succetari possa in conso ita essequirsi. Datum in nostro Duc. Palatio die a I. Aprilis Ind. a. I 694.

, Ma ius Angelus de Nigris Sec. N AH as. Givm ID Reff. Francesto Bisato V. Fante haver intimato Ie presenti Duealia D. Samnan Samnan Apollonio Console d'Agordo persen almente per nome anco di Floravante Costa suocolliga, nec non a Dom. Zuanne da Campo Sindico d' Ανω per nome aneo de suoi Collega. Tratia da altra simile esistente net Libro Registro delis Ducali est. stente neti' Archivio Pretorio per mano di me sottoscritis.

. I . . t

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se non in Camerae e is pene non ecce no a disci per nemo .

Nobili.& sapienti Viso Thomae Μamllo de suo , Μandato P testari , & Capitaneo Civitatis Belim & successoribus Mesrius

dilectis salutem, & d laetidnis affectum. - . l. . aNElla materia molis imponante deli' uarione de debiti in gione di Tanse , Campatiet , e Disi della iT. F., che do

it corto limitato pessano con l' ordine, e tempo stabilitogii dalle C mere dei Μagistrati di quem ' Dominante, si 1bno ricevute dilige ti in timetioni dati' attenetione dei 3. Deputati alia Provision delmnam , e coti dalla virili dei Rettori di Padova , e at zelo dei Proveditori pra Ie Camere , tot motivo anco delle s upplicaetionid' essa sedetissima Citta , e Territorio per iner giustamente ibi levate dair indebite vesaetioni , & aggravi de Minittri , e havutesi ad ni punio te consideraetioni, e rissessi necessari, dovemo dirui essere di nostra rissoluta intenetione, e volonia, cne pur a cotesta par te Venga pontuat mente essequiis la Terminaetione de Sindici , e Inquisitori in T. F. de S. Zugno ris 4. come parimente li Decretide di 24. Febram Isyo., e 2I. Μaggio IDI. che vi rimetiem , presi 1bpra l' instanis di ali' hora nel proposto steta delia Citta, e Territorio di Verona , eosi che non de ano ibito quat si sa im- maginabile pretesto esser fatii esborsi per conto di Graverae, e Da-Σj , come sopra , se non in cotesta Camera con i soliti giri per lamedesinia , dat Ministri delia quale . e non da altri in modo alc no habbiano ad inere prontamente rilaletate te cauZioni de pagamenti agi' interessati ; volendo pure , che quanto cadauno intendesse d'addurre a proprio selli evo sia es posto Voi, e Suecessori vostri peressergit amministrata Giustigia, 1empre eonil' assistenEa degli Avvoeati Fileali , e dei Ministro , ehe si trovasse costa spedito da Μagistrati . Quanto alle pene dat te Leggi prelcritte , doverete ordinare, che te medesime non debbano in qua lunque caso, e tempo, ne per quat si sia motivo ecceder in tutio, e per 'turio le X. per cem to , e che a maggiore es vi sotto alcun imma3inabile pretesto non halibiano a soccombere i debitori, da esser il dinaro. cosi delle pene stem, come det Capita se , se l' clarione segua negi' anni a Magistr. spetianti ester con pontualita, e con te necessarie note Irasmus-ro respetitvamente a Magistrati medesmi , onde se ne saccia la ri

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