Le iscrizioni fermane antiche e moderne con note Raffaele De Minicis

발행: 1857년

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Avurasi dat Cardinale Pietro Aldobrandiιio la notigia det tro- voto Nonis, invogli si di possedere queli' anti eo prege vole mou mento. Freene dimanda alia comunita di Falerone, la quale considerando elie ii Cardinale richi edente era it predi telio nepote dei Pontenee Clemente VIIl aliora regnante, ed ave va inoltre it Governo dello stato serinano, dove teneva un suo Vie overnatore, prima diconsentire, o dissentire alla riehiesia convoco ii piibblico consigito, eui proposio cosa avesse a risolveret, ii consul iure Pietro Daolo Baldueci ne i 1602 estertio essere ii suo parere cli non penderat tanto antica memoria, ma pregarat iὶ Cardiniale Molertiet rimari re duo latia Per faria mi murare in tuom sicum. Que sis risposta non ando a Mado at Cardinale, it quale per avere ilbrongo Interpose la mediatione det suo Vicego vernatore. Leggesilaiiatu alta pag. 30 di un registro intito lato - Liber Pariametuorum OnServato tutiora presso it deito comune, che Flaminio San-wni, e Pietro riolo Balducei oratori dei consigito eelebeato it 24ottobre 1604 opinarono ehe essendo oeniuo in mente vi cardinale Alnobrariclino ui oedere la tholaim ci broneto ritro, ala ι territorio tra Ie riuine di Falera, sebbene ai fateriesi sita cosa carissima , nonnimeno gli si debba manclare quanto primo Per in Momo Myostri qmue abbia eon ogni sit ita a sto tare , mostraria e presentaria a S. S. Ill δεα , accis in possive re , et semini di quanto desidera, et tuita questa nostra bita risotiione si faceta nota a morisignor ulmo sis. Per natore , iaceio Possa a fame aetto ilimo si g. carninale ....con autorita ancora sciviore , se saris a ques petis Malo a Roma, at poter emorre vi uello sis. cardiniale al- cuni bisogni ael nostro P blico ec. AVVenne pero che i saleronesi non valendo a resistere alle insistenae dei Cardinale git spedimno l' originale bronto col naeEtodello stesso Balducci, e u ehbero lettera cli accetiatione , ia quale alia pag. 3l det suddetto libro Partamentoriun trovasi riportata dei Seguente tenore in mynifici nitet carissimi - Π Balduceio

sicuramente, et state satu

Free it Cardinale Aldobrandino formare in Moneto, secondoche vea promesso, ii Dc-simile deli' antica preMvole tavola coni nente l' imperatorio reseritio, e mandato quello alia comunila suda essa nito stabit mente collocare nella municipale residenZa a me-mυria Perpetua delle cose avvenute, come chiaramente climostra la

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Remrtae . Ac . De . Inde . Clemente . Octa O . Pont. Max. Anntiente . Et . Ioannestancisco . A balneo . Pro Praestae . Firmans . curante . Petro . Cardinali

Aldobrandino . A . Commun . Faleron . Trauilae 1604. Il Gi utero, it Fleelvood, ii Sitniondo, ἰl Muratori, Il Mamacchi riseri rono queli' importantissimo e rarissimo monumento, delia cui verita mal aleuno dubito, a me no di Giaeivlo Vineioli, ehemale informalo cle'salii, pubblieo nel 172l una Epistola indiri ita a Gio. Angelo Guida relli, con la quale prelese impugnarne la verit, per non aver potulo trovare in Roma il hronEO e per allii de limoti l uspressi nella epistola. Aneor nol, appoggiati a cio che ne serisse ii Colueel net tomo 3. Antich. Pie., ne facemnio riterca nei musei di Roma, ma inutilinente. Informati pol per eortesia dei cele-hralissimo ea v. Boi gliesi di aver egii vedulo li bronto originale presso Gio. Gherardo De Bossi, non tralaseiammo sarne te indagini presso gli ei edi di tui, dat quali pero seppest essere Ii prerioso in Dum vnto passato in Portogallo. In torno at medesimo puo Ieggersi ii Moreelli pag. 564. e seg. vol. I. delle opere ediE. Padova 8is, e la Memoria sopra ii Teatro ea auri monumenti ueti' antica Faleria Pubblicata cla Gael. De Minicis ne i 1839. alia pag. 38 e seg..1042. Tanto questa iseriaione, quanto Ia 1074 tolgono ii du bio insorio in alcunt, eloe che ii Cardinale Felice Perelit non si

recasse alla residenta vescovile sermana.

043. Era I' Arei v. Brancadoro in sacra visita nel l 304 allorehi celebro in Faleione la festivita dei corpus Domini. Intorno a queStorii porato te due seguenti iseriEioni, che tutiora sono in Pennasa gio vanni, danno noliata che lasse egit ivi ordinato saeerdote lil 5giugno 78s in . e vi celebrasse ancora Ia Prima Messa.

Nel prospello dei palazro comunitati v V . E . Caesari . Branca loro In . Templo . Maiore . Pinnae . Sacerdotio . Initiato Sacrisque . Primum . Operato Nisibeno . Archiep . A . Pio . VI . P . M . Desiqnato Maximisq . mneribus . Pro . Sede . Apostollan . Delegato Omnibusq . Rite . Integreque . Functo A . Pio . VM . P . M . Urbioenti . D . Adlaeto Mox . Inter . Praesb . cardinales . Cooptato Demtran . Firmi . Metro litam . Ei . Princ . Remmeiatos o . Populusque . Pinnensis Cloi . Suo . Patrono . Benemerenti Ae . Pastori . Visiliantissimo Tabulam . cum . Inscriptione . Et . Imaginem . In . Curia Aa . Suorum . Ineuamentum . Posterisque . Monumentum

Decreto . metirionium . XI . Cal . April . MDCCCI Poni . Decreuit . oc

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044. Anche dat Cardinale Filippo Iae Angelis su oliorato Falerone di sua presen Ea nel 184I celei,raiidovi la solei inici di l corpus Domini. I saleronesi a I,erpetu. rite la vie moi ia secero incidere in marino la enigra se, clio narra it latio alla po terita, e Volter. I uliblicare colla flampa uti libretto di prose, e poesie in lode diui recitate in uit' accademia apposita mente tenuia, it ista te intito Iarono Tributo ui . more e ui Gratu tuli ne - Fermo Tip. Ciserri in Suo. gr. 045. Da queAta iseritione colla maggiore esatteata da noi eo piata dat ni aruio roELainente inci, , come r EEa n'c Plire la locu Bione, si deduce che la ei ita di Fermo at tempo di Desiderio rede Longobardi avesse a Duca iiii 'l'a,lmno, ii iiuale eollocamino per primo licita Serie Cronologica desuli antichi Signori Ponesta enetiori di Fermo da nisi raccolia e pubblicata inel 4855. Lu ave gnanimo ali ' Alino II 0 de diicendo lo dalia iudi Eione ollava che leg-gebi rael in aranii. Ι'ocho citia in vero posson valitare tale privilegio Solio ii goveritu de Ibongobardi , po icti i solio perite quasi tui te lem emolle di que' tcnapi, e se alculia ne rituane rie,ce di quoi lmpos,ibile intelligenLa. 104 3. In torno questa iseri Eione pilo consultarsi it Gaddingo ne liomo 2 della Storia deli'Urdiue Serasco. La chiosa, in cui e P Sta, Ora dedicata a s. Fortunato prolet lore dei luogo, a Veva an te amente ii ii toto ui s. Maria quando su consecrata dalli due Ve- Movi che indica la iseri Eione. Det Uesco vo Dongio vanni, i I qualeresse la chiesa sermana dat 1349 al l 363, da noli te ii Catalani liel suo Commentario de Eccl. Firm. a pag. 213 e seg. Ivi bi sa pa-

049. Monsignor Giulio Oit inelli eletio in ptima Veseo vo di Castro ne i Regno cli Napoli, is quindi spedito Legato pontificio presso it Duca di Sauria, e li ablato sina linenle net 158 at Vesco- vado di Fano, vi celebro ii Si nodo, elie su stam palo ne i 1594. Morto in delia citi i ii 2S sebbraro 603, ebbe sepultura in qtiella cattedrale. Presso la famiglia Matieueci tro vansi duo sigilli, di cuius o P olii nolli menti e su Vesco vo di Castro, come indica l' epigra se in essi incisa per cui si legge - Itui. Ollinessus. 's. Castren. Cesare Ottinelli altinente di tui, it quale attende va in Roma allagi ibprudenaa, su adoperato dat Senato et Fermo a perorare Presso il

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furtum focisse clientiar - titili fiant pali Romae l586 πιι ι Alex ι trum Giarnanum , et Franciaciam Coallinum in fluo. SohheneallendeMe Cesare alia giurispi ii dei Za, su pure laureato in medicina e si ha ui tui la Seguente Opera spella ule ait' arte mcdica - De

mc murte floricite serviane ; it p. Claudio sacerdote deli' Oratorio, ii quale tradii,se in ver,i sciolti, e in teraa rima molli libri uella Sacra Sertili ira , e li forni di crudile annota Bioni; Giro lamo Iellor Piibblico nulla patria imi versila da cui scritia in latino lavita det medico Pietro Assalii; Pier Franceseo distinio giureconstitio in Roma, di cui si hanno te decisioni coram Resta, e multi voltimi di allogationi civili. Nel Partu militare surono pur valoroblea pilani vii Claudio Glut econsulto sui finire det secolo XVll, evicis une esco Silli' incomiticiare uel XVIII. 1053. Diego Aim anno Ilusto ora nati, ii 23 ge iiii aro isset, in Ilimini, do ve it suo gelii iure ignaEio tro vava,i aliora ea,tellano. Leptii anticile ineratorie che si hanno delia si iiii glia liuiso di Fermo bono det risit, per clo che se ne I gge tanto in Adamisera l. manni'. qi tanto al sog l. 206 dei libro Prioilegiti, et jura Ayiscopatus the coli servasi laeti'Λrchivio Arci vesci vile ui Fermo: ed iii una antica lamina cli citi Oile trovata in alculae ro vine di s ullina, Coii Servata uia tempo dat conte Francesto Maria Russo ve devasi lostemma delia steisa famiglia presso cui si lcggeva - Rtistis. FreMerici. Rusi com. s. Proculi, et s. Mauri. M. CC. X. X. X. X. II. Que,ti illis c.,Stelli di s. Drii colo e di s. Mauro surono donati culti toto di coiitea a Ruso Guidolio dati' Imperatore Pederico Primis. Ibi de ili duo castelli erano pros,imi a Collina dove sisSO Sua residen Zala delia nobile famiglia, che si estinse net 1842 colla morte del

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1052. In vii l. uercolo nailitate murato suli' ingresso delia n. Galleria di Firenhe. Riseri la dat Catalani origini , e Antichit 2 Fermane pag. 34. Il t mitero la riporto colla parota FORMIS in-veee di FlRMI I IC. e co,i Pure , senZa ragione , it Gori. - V. Fra- ea selli N. 73. 053. Il Cardinale Niccola Gaddi sore litino su eletto Veseo vocli Fernio nel 3524, e vi rimase sino at i549. V. Catal. De Eccl. Firma 1057. It veneto Giovaniat , dei quale ignorasi ii cognome, suetello net Hlo da Gregorio XII, e nella Crotiolassi de Vescovi di Fermo. de quali veggonsi i ritratii salti di pingere dati Emo sig. Card Arei v. Filippo De Angelis in una delle sale dei palatho arci vesco vile, quello di Giova uni e ut numero I. l. Se ne hamio te notitie net commentario de Ecclesia Firmnna det ean. Catalani alte pag. 232. 233, da dove abbiamo desunto la iseria. 06l. Vedasi cio che ne serisse ii Gennarelli ne i Marmi Oι- to virali. t 062. Giae into Coidella nato il l0 gi ligno 160 2, spedito udi toro di Nungia lura in Torino, di veniae si ace et to at Duea Vittorio Emmanuele, che lo dic hiaro Conte delia Terra di nenavallo eon titolo rasmisibile a iiiiii i suoi eredi, e successori in virili di diploma otlohee lG39. Fu eletio Veseovo di Venafro ii l. otio bre 163S; indi te lato it 15 dieembre 1666 alia sede vesco vile di Loreto e

Dellae patritia famiglia Cordella voglianio qui ricordare a cuni illustri uomitii, cloe Martino Guglielmo, elie tu Veseovo di Bagnoreau Qve, do po aver sedulo per 23 anni, inori it 5 gennaro 832; ed il3 noventhre 18 4 ne surono ivi celebrati solenni su nerali, e recitatat' ora hione lanebre diat 'areidiacono d. Carlo Riceianii, la quale silia stam pata in Urvieto presso it Τosini in Oto; Antonio capitaliodi una compagnia di nuova leva d ordine det Ponte sice Pio V milito in Francia eo latro gli Ugonotti: nariolo meo seniore prolonota-i io apostolico, che ea uditore ut mousis. Caralia go vernatore generale uella Marea ne i 1644 , passo vicario generale dei Vese ovo di Trieste; quindi vicario generale deli 'Emo verospi Veseo vo di o,imo, e poscia dei Card. S raa Veseovo di ni inini doue se purvicario apostolico. Fu chlamato udilore delia Repubblica di Lucca, pol della Rota fiorentilia in Toseana ; e, deputato a dare suo gludi Elo in una causa tra it Granduca, ed ii Principe Mattius, non esilo Pronunciario, come voleva Riusti Eia, contro ii Granduca, che non isdegnossine, anat lo dicti laro uditor fiscale dello stato di Siena .dove mori ne ita 1 tessa carica it 24 aprile 685; Bariolo meo iuniore it quale oltre di essere stato lettor pubblico nella universila, essaver sostenulo varii onorifici ossieti si in patria come in Trieste, ed in Grata, su uditore de' Go vernatori cli Vilerbo, di Perugia, di Maeerata, di Fabriatio, vicego vernatore in Velle tri. Tornato in Patria su adoperata la sua opera per importanti missioni, e su nominato nel 173s letiore primario di Iegge nella universita: mori

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Zione, la quale non irovasi pili sui luogo Ov era nosta. Si sa, clienet medesimo anno ibos su dat Cardinale Felire Perelli conse eraia allelie la ehiesa di Allela, trovandosi bcritia ne ir inventario di quella Patrocebia la seguente memoria

E Atis et RV,iis D. H. Felix Perellias S. R. E. Cardinalis de Monte Atio timc Episcopus et Princeps Firmanus, qui postea fuit Xystus V nuncupatus utim Dioecesi ιι stium ιιι traret, hanc Parochialem Ecclesiam VI Idus Itilii MDLXXVIGregorio XIII sedente consecra il. Au eqjus p vetuam rei me inmortam , ne Manuscriptis quibusdam R. D. Angeli Stesianti. eii quon iam Rectoris transura tam Ego Ascensius Alexandrinus Rector Ecclesiae in fronte hiijus Conicis appinaei Anno a Partu k ryinis MDCLA XXX. Alexanaro VIII sedente in

Vaticano. 10 5. Ineisa in uia cippo sepolciale di marmo Ineavalo, una volla est, tente netl' ingrcsso delia clitesa de Conveni uali, che ne usa vano per lenervi l ' se luasania. Ora iro vasi presso la tam glia Pueei. Solio la epigra se e scolpito uir Porcia. I.e iscriZ. dove si ve de

una porca, o una Scrosa appartengono agit Edueni. I Billirigi, ebbero per loro insegna uia montone; gli Ascolani per loro tui presa ebbero uia pleo, pol anche uia teschio ui eavallo, d agit ocelli det quale e seo no due serpi tot motio Utrumque nobis - eo, i si legge net Panelli Memorie de' medici piceni tomo 2 pag. 12. Intorno alli. origine dei castello di Monsainpietro morico dove tro-vasi la iseri Eione si liatino noti Zie cIte Iaseio inedite Gio. Tommaso Calatini parro eo di quel luogo. Secondoelio egii scrisse , ne minoi te relibe la eostruatone at tena po di Leone IX, cloe circa lyanno

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l orgia. Del vesco vo sui maiio lJdatrico, elie secondo la Serie de vesco vi satia di pingere dati' Eino Arei v. Sig. Card. De Angelis ne lpat arto arci v. e it XVI della Serie, altro non si sa se non clie inister vetitae at concilio roniano sotio Nicolo it nel 1059. Ma se que-Νla istri E. c' indica clie nci marZo 1064 contava I anno selli mouet suo episcit palo, convicii ritenere elle in lal gioino del 1058so,se gia , eseo vo. Una lettera gli Scrisse s. Pier Damiani, Ia qualeloggesi ne i tom. I. pag. 438 della sua vita, edi E. di noma 4702Iiil arno questa lettera vedasi l' Λ pologia cli Sie sano Borgia per ilponii strato di Beneue ito X. Vedi pure it Catalani de Eccl. Firm ,ed ii Cappelletii. Alii a iseritione sui vescovo Odatrico e la I8 diquesta liaccolla. 088. Frammenio cl' iseri E. in un cippo disollerrato, sono pochi anni, ne i territorio cli Mon lotione. Fu acquislato dat eau. VincenEo itali Braiicadolo dat quale ce ne in clata partecipagione. 089. Questa epigra se porge oecasione di notare un Benedello Moro elie lascio ins. ut1 Poema col scguente lilolo - Theatrum Firmura Ie pictialis ac mastriscentiae seu sol nines pompae quae in honorem Deirerne in Coclima A ssumptae ad Temylum Metroρο- litanum XVIII Kal. septembris a firmanis Hucuntur exametro Carmine descriptae cu uii l.odo vico Moro, det quale si ha allestam pe l. II Posca ore Insido Faet ola Lidereccia - Fermo lsi lIDe Monii - 2 La Cintia, oc rem gli Amanti camyiati coin media Venezia is 12 Boagri - 3. Gli Estinti Furori coni media is Roma G28 Cavali - 4. I Placidi amori commedia in Viter sit 5 Disce νoli - 5. Si Lanno pure di tui gli argonienti ai Perasto Venalcato di Federico Troili. Φ095. Prommento d'iseri E. sorbe trasportato in os imo alloi clienet 1326 gli Osiniani sacelleςgiarono Fermo. Vedi Amiani Storiadi Fano lis imo t. p. g. 255. niluariata dat Muratori, dat Fanci ullinella Sior. di Osimo, dat Colucci Antic. Pic. lotus 2. P.ig. l. V. Fracasse ili n. 80. 097. Le lettere pili late contentate nella prima riga s' interpretano ANe Maria Gratia Plena Dominus Tectum Henedicta Trara Mialieribus Et lieneaictus Fructus Ventris I i. Restano adiit terpretiarsi te lettere della seconda riga.

legato, mediante citi dispose che alle persone povere di Penne DS- . et O gratuitamente sommi ut Strati l mcdicinali da un sarinae ista dapa i si eo' suoi denari in sine di clasculi anno. Un altro illustre

uella famiglia Spinueci e Domen ieci, ii quale nato it 2 margor 39 su prima elello da Pio VI vesco vo di Taiga in partibus;

qui iidi Vesecivo di Maeerata e Tolentino; e meri ire rileneva que-3ta sede, ii Politesce itomi nollo pure aniministratore di quelle di

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rivale. Dalla lcro coin palagiotic si raecogite the Pepigra se comune a luite queste colonite quando cra intera dice va cobi .

Da questa nnova iseri zione in tanto ritavere uio clie M.ιgnen Zio non solo Icce restaurare te sit ad c uella Uem Eia, e uel l 'Emilia, uia quelle altreia dei Piceno . . Not ceream mo di sar discopi Ire meglio la iseri E. togliendo laealce e it gesso , da cui era in parte imbra itala , e n' escirinio suo-ri te lettere NEN Tio seia Ea alti e parole per c,ser rotio ii mal mo. Da Stano pero esse a consermare la giusta opinione uel suddcito sapientissimo archeologo.

110. Anti eo eippo cinerario dei diametro di eenti metri is cheche trovasi at presente nella elliesa di s. Anatolia per aequasanti era. Sotio la i Scri E. ve desi uti genio alato a ente ne ita sinistra un papavero.

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1 12. II nome di maestro Bartolomeo che letarii in questa

iseritione eonserina nitanto su da tioi indieato uella nota alia iseri L. 36 , cive elie i due stratelli Giuseppe, e Vittorio Camplani aves sino altro bravo sonditore in Ioro eo ni p. agnia ei oe Bartolomeo uia lani. 4 4. E in uia marmo ii ovato non molio distante dati an litonavale sermatio. V. Catalatii origini e Antichila Fermane pag. 35. 36. Frae belli n. 28.

1 f. niserita dat Gruiero, dat Catalani origini, e Antichita Ferinane pag. 33, dat Colueet tomo 2. Antichila Picene, dat Fra

120. II Muratori erroneamente la dice esistente in Fermo. IlCatalani Ia dice in Poriogallo; cosi ii Fraeassetii at n. I ,. 121. J Stesano Borgia illustro per il primo questo monumento 122. ὶ con opuseolo stam pato in noma 1750 - tip. Ansilioni

in 8vo e Successivamente ne trallo Gaetano De Minicis ne ita parte I. de' monumenti di Fermo, dove ved est aneora it ritralto dei Pontefice eui si riserisee. Nella clitesa matrice di Rapagnano e unsemibusto in plasti ea operato dat statelli Paci in Ascoli eon soliola seguente iscriEione

Ioannes XVIII. P. M. Rapugnani creatus V Idus Iun. MIII

Obiit p. K. IIIIIliad. Leggenda scolpita a carat tert golici littorno at grande bigillo, di eui ii,ava la et tili di Ferino nel 1464 pee gli alti e lettere cliplomatiche. L abbiamo desunta da un Impronis in cera delmedesimo sigillo apposto in una tellera dire ita dat Senato Fermano at Senato di i lde anati in data dei I iuglio 1464 possedula dat conte Monaldo Leopardi, the a no i ta mando original mente pero servare. Nel me eo uel sigillo e scol pila l' antica eatledrale di Fermo. II sigillo su pol eambiato , pote he in una caria dei sud detis Senalo sermano avente la data del 1579 si trova apposto uua diversa impronia in cera rossa deli' altro sigillo di eui si e pariato uella nota alia iseri xione 552.1 25. Allude at beato Bariolomeo da Fermo apostolita. Era della famiglia Palearoni. Per ordine det Cardinale di s. Glaeomo su dato ordine at Vesco vo di Reeanali di raeeoglier ne, e registrariae glioperati prodigii. Vedi la Visita dei Civalli a pag. 99.1 2I. Trouansi notali i nomi di tre sermani in un frammentodi latereolo, che vlene riportato, sthbene ton qualche varieta, Onebe da Monsig. Gaelano Marini alia pag. 32s degi' Atti, e Monumenti de' Daielli Arvali, dove alia pag. 334 rinoriando it sine det me desimo latereolo : ve dest ii nome di altro sermano nel M-guente modo: SEVERV S FIRMPI C sorae Sri erus Firm. Pic.

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128. Ildoito Monsi g. Gaetano Marini riporta questa iseri E. in eui si rammenta la illustre famigi Ia Neratia alia pag. Is deI-r opera in Atti, e Monumenti de frateui Arvali in La dice travata neI 1 72 presso Monte Mario, aequistata ri dat museo Borgiano. Ma questo essendo stato vendulo e trasserito in Inghil terra, anelle it deito stam mento sara stato cola trasportato. Vi si paria de Giuridiei dati la prima volta da Marc. Aurelio a govemare 1' u Iia. De' Giuri diei lennero proposito tra gli altri scrii tori anehe loraeearia, it Fabricio, ed ii Hasset. 1129. Riportata dat Fabretii Insci . Anti eap. 9 n. 302, e dat

Calai. a pag. 34. V. Frat s. n. Il.

130. Biserita dat Muratori, dat Catalani pag. 33, dat Praea selli n. 78. 13 l. V edasi ii Muratori, ii Catalani Iuogo etti, e Fraeasse ii n. 77.1132. Credesi essere quella stema gi, notata 1023, sebbene inpiu righe. 144. st ri portata alia pag. 253 det Commentario De Eccl. Firm. e dalla Civilia Cattollea neI lasei colo et gen ro 855 alia Pag. 2 4.

145. Vedi Catalant De Mel. Firm. pag. 258.1 48. Della sermana famiglia Floeeo, o Fio hi si mentione

it Trasinondo alia pag. iis nota 3 delle Memorie intomo ait a s miglia Trasmondo, e ne da varie notitie it Panelli net tomo 2. delle Memorie de medici piceni p. si , e 10S. Sante Floceo su eelebre medico, ed e registrato dat Mandosio quale Archlatro det Pontefice Paolo II e da Monsig. G. M.rini nella illustrariune dei Mandosio. Fu professore delia prima caledra di prattea straordinaria in Padovanel 153ο , come notano ii Faeciolati, Il Ricco no , ll Tomassini , t quali serit tori registrano pure lettore di sonstica nella stessa universici padovana nel 1543 un Andrea della siessa famiglia Flocco. 149. Composta da Gaetano De Minicis.1 52. ni portata dati Alveri neli opera Roma in ogni stato parte a pag. 9. 156. La lueritione, at inde ad un sigillo, attorno eui Iemesis S i Domim Stephani De Paeearonibus Prioris Sei Petri. Sui eampo dei sigillo at et sopra ε s. Pleiro enim una navicella die ut ilene it remo , appraevi te due chlavi: net ei sotio e lo stemma delia famiglia Paecaroni. 1157. Desunta dat PUDelli tom. a. p. 702.

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