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923. st in un cilindro o rocelietto erelaeeo con Ie clave dipintea nero nella hase di enuainbe te parti, allusivo senEa dubbio almi io di Ereole ed onsale. L' iseriaione, che lo rende pregie vole , e grassia od incisa netl' intorno di esso cilindro. Mostrato questo cis inelio at dotio abale Guarini Deio ordinario deli' Accademia rico- Ianese di Napoli, dove era stato trovalo, eos, egit lo interpretanella sua opera Lexiet Osco Latini Stamina quaeaanti Neooti
torii, qui vulgo mechetis, cui adglomerari nemina in gyrum solet. In utraque ejusdem basi Clavae typus. In ρ te cylindri concava sic insculpitian Partim graece , partim latine
Iferculem in mentem revocat tanimium addistin ahs Ioles amore. Sic itaque tegerem: Hercules misere trahens haec, subaudi. tractat. li eli. Mitor Motnmsen chlese it dis no di questo nonumentino, e con lettera dei la marto 1846 manifestando it suo parere tradusse la iserigione: Hercules clarigeri . 924. Composta dat Can. Corsi era stata preparata per colloearsinella rurale cla icta di s. Maria in dacobi, ouc non pili su post a Perla morie dei rettore Erioni. 925. Era seoli ita fuit' arehitrave di una finestra, da dove eslata tolla di recente. 926. Si letaeva solio la effigie dei P. Gluseppe Navarra Prete deir oratorio cli Fermo, ehe poehi anni sa conservavast ne ita casa libitata datio siesso Navarra posta in Campoletae at civico N. 849
Del Navarra autore di varie opere in materie ecclesiastiche seris,ee pii bblico Ia vita ii P. Guido Mora per tipi dei Laraarini di Fermo ro 75 in 4to. 927. E e Ia denominatione di Fonte Falera, o Pallera sorse per essere stalo sabbricato col riti alto delle conlatine a multe, omne pecuniarie lnssitte e pagate in causa de' salli delitiij commessi. Se in bra poma elo de durat dalla iseritione siessa, su eul si legge - factus tuis de condemnatιonibus primi regiminis in Quei Pinus de Ver elis che era it Podesta di Ferino net tempo in cui su eost euilo it sonte, trovast registrato nella Serie Cronologica
gli Antichi Signori, Podesta , e Rettori di Fermo. La Comunita seee pol apri ro la suada per aecedere alla sontana in virtudi una risolvatone delia Cernita del 10 aprile is 4. 930. I geli, cui e es posto da tanti anni it marmo, avendoloroilo in pili parti, la iseritione n' e truasi interamente perita, eaono appena rimaste te poetie parole cne, a stento lette, abbiamo creduis riportare nella presente Raccolis.
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93 l. in una antita sontana di solida coStriatione s priva peris at presente di acqua l. che rimatie poco distante da Fermo in iiii terreno sorse uia tempo di e a Leli, os i della nob. famigii a Vinei. Quel veneto Tommaso de' Quirini indicato vella lacritione tro vasilra i Podesta cli Fermo nella Seinie cronologica da noi pubblicatanel 1855. Olire la i scri gione sono O,Servabili in delia sontana ade, ra una croce Scolpila equi latera, sorse io siemma della cilla, a Sini Stra uia leone gradiente con sollo una picerita testa di uo Ino, tulle sculture a b.isso rille vo. Quasi net meam delia iseri lone rimane una larga, nella quale pero non si vede alcun emblema. 932. Nella scargetta di aequa in e ut trovasi Fermo, questa sentana ne provede Ia popolarione sopra ogni altra uella cilla. Nel- P anno 18li si progetio costru irne litia sulla pinZZa grande, e Visu apposta con solennit 1 la prima pie ira it glortio 9 giugno; ma ilprogelio non se mal recato ad esecurione.
933. Portata dat Colueet e dat Fracas,elli ai N. s. ed nitima- mente illustrala dat p. Torquini maestro di eloquenta nel Collegio cella Compagnia et Gesu di questa ei lia in un Brere Comento in Antiche Iserietioni apparienenti a Minnio impres,o nel 1847tip. Ciserri. 934. Bi portata dat Muratori e dat Fraeassetti n. 9. A quantone disse it Olueci, Anti c. Picen. Tomo 2. pag. 44l, questa iberi su trasportata cla Macerata a Fermo essendo stata douata a Gio. Antonio Vittori sermatio.
936. V. Fracassetit n. 11. 937. V. Fratasselli n. I. 941. Inlorno questa iseritione che ora pili non si trova e thee riportata dat Catalatii nelle Memorie sulla decora fernuina , te nemmii proposito nella Serie degli Antichi Signori, Podesili e net toridi Fermo alle pag. 0. 2. e 3, esternando Ia nostra opinione elle sesse uti lem po posta nel palatis dei Podesta aliora sit ualogial Girsaleo, ameuissimo colle elie si eleva nel bet metro dellaeilia alr alierxa di 305 metri sopia li livello deli Adriatico. Ε ri- portata dat Fracass. at n. 83.
944. Cameria figlia di Solimano imperatore de' Turchi resaprigion sera pel valore di Saporoso Malleucci . su restituita eoi catn-hio di scillavi cristiani, speciat mente pieeni. V. La Vita di esso Sa- Poroso impressa nel 1699, e t Monumenti di Fermo cli G. De Minicis parte I. 95 . Frammento elie vedest lutiora neli' auio det Patarao delPalaxto dei eonte Giamballista Palearon l. riportato dat Colucci,
dat Catalani origini e Antichita Fermane, dove ne da anche lainterpretaetione; e sinat mente dat Fracasse ili at n. 12.
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9 54. Riserita da Antonio ili Nicolo, ne la mii eronaea cosa eglinari a - 1381 et XXV mensis Dbmurrit Derunt sol ita capita
D.i Raynnidi olim Tiranni , et filiorum in quo iam lapide , et postri fuerant in cacumine ιa is QIixe in Halea s. Marti nitili predicti De ne decvitati, et per os capitis Mi Drii Ra
natat sothiti miliebantur carmina sic uicentiau Tiranno so pessimo, et cmuele a alia vero sie dicebant
eamo d' oro per il manto delia Vergine det Carmine - Fermo 702De Monti - 4. Erario de' miraeoli di s. Franeeseo di Paola - Fer-mo 1704 - De Monti in 8vo - 5. Panegiricoe di s. Emidio in Fer-mo 1705 - Bolis in Oio - G. Rosa Synensis, seu Symbola, quibus virtutes gesta et miracula s. Bosae exprimuntur in Firmi in
Iditore Generale in Bologna, si hanno: Mota decisiora canonica et cirilia fiampati In Bologii a nel 698 In un vol. in lagito. 3. La pietra, su cul a cara teri golici e scolpita la iserialone, rotta pero in poralone, ved est neli' atrio dei palario Sabbionl. Fudiso terrata nel ι762 netl orto de' Minori inservanti presso Fermo. II Guardiano ne laee douo alla famiglia de' conii Sabbioni, di evieonohbe traitare ii rinvenuis monumento ; e deli' ait o di darione sustipulato pubblico istomento ii di 8 aprile dello stesso anno rog. ilnotaro Filippo Maria Vagnorat. 964. Del eonte Nieeola Sabbioni seniore si discorse nella I. Parte de' Monumenti di Fermo e nella mia Serie Cronologica degli Antichi Sisnori, Podesta , e Rettori di Fermo in nota intorno a Francesto Ssorra, anno 1433. 969. Niceola Sabbioni juniore, it eui nome tro vasi nella i scri-zione, su poeta assai collo. Si hanno di lui . li Senapo - tragedia impressa in Ascoli nel 1ο2 pel Valenti in 8vo - 2. Melodramma a Gio. Guglielmo Eletiore Palatino in occasione delia pace gene rate - Fermo 1 22 - in lag. - 3. Lettera at bologaese Gregorio Redi intorno ad ua' accademia in onore di Monsignor Messandro Borgia - Maeerata 1 25 - Ferri in lag. - 4. Annotarioni ad alcuni Inni det Colla - 5. Componimento poeileo recitato neli' accademia
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degli Erranti per la eletione di Pielm Bonaventura Savini a Veriseovo di Montalto, la quale leg si nol tomo 20 degli opuseoli deICalogera - G. Laseio inedita una Centuria di Sonetii eritie morali sacri ed amorosi.
9 3. Videst sopra Pareo dei portico della piarra, ii quale dat' ingresso principale at palario una volt a Samoni Raecamadori. Nela tolla dopo elie lo aequislarono i fgli ed eredi di Alessandro Vitali odierni proprietari. 972. Era scolpita a grandi caralleri romani fuit' arehitrave delportone deI palatis una volta de' conti Spinueci regi de' eonti Faleoni. In Pirenze presso s. Maria Novella nella via deli' Amore e la casa di VI enro Viviant uno de mi gliori, aneti it piu gran discepolo di Galileo. Quella casa uti eosir se eoi danaro datoglida Lvlgi XIV re di Franeia, e vi Ree apporre I epigra se AEDM. A DEO DATA, Beritione ebe rammenta quei nolo verso di Virgilio diretis ad Augusto: Deus nobis haec otia fecit. 973. Composta dat eeleberrimo Stesano Anionio Moreelli. 974. Aneor questa su scritia dat Moreelii. II Card. Paraeeiani assido it disegno e I' Meeuatone delia suada ali' architello Gaetano Mago di Lugano, avo dei doti. Apollonio Mami protomedico in
Fermo, ii quale mio rarissimo amico, universat mente stimato, cesso
ei vivere eon planto di tulit it 3i oti obre 1852. V. la iseria. Ti. J9 5. Di s. Savino uno de' santi proletiori di Fermo si veneraeon i speciale eulio nella chiesa metropoli lana la saera Testa per dono satio da s. Gregorio Magno a Valeriano notaro sermano; ilehe si deduce da una Epistola di delio Potitetae diretis a Passivo veseovo sermano. t Uedui it Catalani de Eeci. Fim pag. sol eda altra epistola dello stesso Ponte nee diretis a Crysantho Episeopo Spoletano, ehe si puo trovare net Regestum Epistolarum s. Grestorii M. lib. VII didici. II Dist. LXXIII Tom. IV pag.
mihi 266. Sulla inra Testa di a. Sarino conseruata a Fermo scrisse una elucubratissima Dissertaetione l' arcidi Mono Gi eppe Nie eola Erioni, ii cui autografo si possie de da monsi g. arcie. Bari tomeo Cordella. 976. Nel earne vale deli' anno 1824 essendost easual mente I eendiato it leatro, su restaurato ed aeeoneiato ton migii orie, d rature, ed abbellito eon pitture operate dat valente Luigi Coelietti romano allievo det celebre Tommaso Minardi. Delle sud. pitture pistilleo la illustraaione I avv. Giuseppe Fracassetii neI Gior. Aread. Me. di agosto, e settembre 183l. A tali restauri allude Ia iseriz. 97 . Composta dati 'avv. Fraeasse iti.
9 8. Era serit a in Iettere dorate net piam di una corvice consondo nero, e siletti pur dorati, la quale sostlene Ia tela, su euie it di piuto dei Pagani rappresentante Gesu pendente in eroee ee presso at lati la Vergine, e s. Giovanni. La lucrita che indieara
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appartenere ii quadro at collegio degli avvocati, euriali, e notari,
se incomul inmetite Acoperta per colorire a marmo la cornice, eone he si tot se ancora rim pronia dei tempo, in cui erano state operate e ii dlpinio e la cornice. 979. In una tegola irovata uel possedimenti dei eonte Bassaelevinci presso Boccabianea. 980. In una terra cotta o Ialercolo. II devastamento delia Boc- ea, the era nel Girsalco, non avventae net 445 eom e indicato nel-Ja i scri gione, ma hensi nel 446. Ce ne rende eelli it croni sta Α
ionio Nicolai, o di pileolo, ii quale narra come .l 24 novembre 1445il popolo sermano alle ore 2 di nolle si aminutino contro gli Sis Maelii Midando Pima santa chiesa, e la liberta; che ii di appresso giunto it captiano Taliano Poriani, si osset adoperaria per dare inmano det popolo it Gitialeo, ed in comincio un t avo per dilamario; clie vel eleembre venne ii Cardinale Luigi di Padova, e traiienutosi per aleuni oὶ net Ia chioa di s. Franceseo, lascio pol in sua vece ilCard. Domeni eo Caprantea Veseovo di Fermo, it quale era giunto ils genia. 1446, ed avea fissalo Pure sua reti denaa nella della chiesa: ehe it 6 sebbram si combinarono ira Alessandro S rta, e la Citilii eapitoli per is dimissione delia noeca alia Comunitri obbligandosi questa di pagargii 10m. norini d ' oro: e ne sumno sotioseritii i eapitoli it di sebhraro rogato Io flesso cronista notam Antonio di Nico- Io, ed un Benedelio altro notaro; che la mali ina deI 20 labbraro loΣsorza colle sue genti esci dat Girsa leo, ea ali ora di teraa vi entroit popolo it quale incomineto a devastarios a tal che lo stesso di adunatos i ii consigito elesse de humi citiadini, uno per contrada, Per sopratntendere alla salvema de' legnami, coppi, serramenti, e easedet Girsaleo e sarne pol la vendita per immegaria it riuatis nella e strutione delle mura delia citia; che a mallina dei 22 ii Card.
Pranica eelebro la messa in s. Maria in Castello ove concorsero molli cilladiat, e si secero processioni eoli' intervento delle con
98l. Bisertia dat Col ei nel vol. 2 delle Aniiehit, Picene, dat Fraeassetit n. 3ο, est ultimamente illustrata dat p. Tarquini ne l
983. It Catalani ne la sua opera Origini, e Antichlui Ferinane nega la verita di questa iserigione, quant utique riportata dat Mur tori , che sorse la desume con troppa credulita dat Ligorio. 98S. Titolo semicrate che era possedulo dat Catalant eomeasserma egii flesso alla sudetta opera. 986. Alserita dat Colueet ehe la desunse dat ms. nae madorl, ii quale asserina lasse travata nel 652 tu esso it sume Ete in V. Fra
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98ο. Inelsa in una lamina di rame uovata negli scavi sul GI-rone Litl nel 1548. Risertia dati'Αdami, dat Catalani, dat Co- lueei, dat Fraeasset ti ai n. 65 , ed ultimamente illustrata dat p. Tarquini nel sopracitato Comento. Sappiamo dat eronisia sermano Antonio cli Nieolo che it 21 sebia aro dei suddelto anno, olue Ialamina portante questa lserlatone, sumno trovati molli altri oz- gelli antichi, tra i quali libre quattro, e metro di medaglie diargento trovate in 1 urne di tetra, libre 350 di alue medagliedi Monro di varie qualita rinvenule luite entro una eellula ric perla di una grande pietra, un' altra lamine ita di rame parimente con iserietione s V. Ia 85 ὶ, un idoletio di metallo avente inei saaltra iseria. V. la 991 ), e varii metaeiii d'oro dei valore et uno
seudo d' oro eirea. 988. Frammento, che nelle Novelle Letterarie deit' anno 1763 n. 34 col. 534, si annuntio essere in un eippo migilario trovatonella strada littorale ili Fermo. Fu supplita, e interpretata da Pie-tro Borghesi di Savignano ne i seguente modo D . D . N . N . aetern..... IUN. a. io . Valerio . Ita. In . Constantio
Et Galerio Valerio Maximiniano Inuictissimis Et Clementissimis . AMI.
989. Dai mss. Baccam adori. 990. Frammenio riportato dati' Adami, clie disse appartenereali' anfiteatro; it Catalani thene da ancora la interstretarione, opina riserirat pluit to at Teatro. Nella Memoria di Gaetano De Minicis intorno la Piscina epuratoria net sot terranei de meni eant, si produsse una letlera dei sapientiε imo Bartolomm Burghesi, colla quale si conserma Ia opinione det Catalani - V. Fraeassetti n. 4 . 99l. Indieata dati Adami, dat Catalani, dat Fraeass. n. 33; epili recentemente comentata dat p. cam millo Tarquini delia C. di G. Tulli dicono che sosse inelsa In un idoleito di bronao trovato sul Gimile negli seavi saltivi nel 1548. 992. Forse era posta nella suburbana villa di s. Martino dipertinenta deli' Αreivesco ado.
cene, la desunse dat rusti Brancadoro, e Baccamadoro. Fraeassetuat n. 55. Ia wrisse eon qualche Varia2ione.
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996. Riportara dan' Adami che la disse posta in aedibus Imeobi Palmerii, dat Grutero, dat Colueci, dat Fracassetti n. 48, e tutu con qualche varieta. Noi ci fiamo attenuti alla Ieaione del
P. Possedula dat Catalant che la riserisce colle sue osserva-2ioni. V. Fracas,etti n. 63. 998. Riserita dat Col et con du tetra Intomo ait' autenti ei uiperche proveniente dat Ligorio. Fracassetit n. 45. 999. Adaml la dice trovata presso Ia porta di s. Caterina ne te case di Francesco Mancini. Riportata pure dat Colueei. e datriaeassetti n. 49. Nel Muratori si letae Procula Invece di Proetva. 1000. Bi portata dat Colueet elle la desunse dat mss. Brancadoro, e Rae madoro. Fracass. at n. 56. scrisse Sutrio , Sutria: in Colucet e seritis Satrio , Satria. odi. Era presso Aurelio Pacearoni at tempo deIl' Adami. III- portata anche oat Fra Melti ai n. 52, e dat Colucci, alia cui le-χione ei Simo mi attenuti. 1002. V. Col ei tom. 11. Antich. Picene in Fracass. at n. 61.
003. Τrovata presso it sume Ete net 1652. V. Ces ei tomo
1004. Trovata non Iungi da Ferino. Pu comunieata cla Stesino Borgia a Franceseo Antonio Zaccaria, che la pubblieo net tomo VI della Sior. Letterar. d' Italia alia pag. 701. 3065. Il Colueel la riporto eome desunta dat mss. Bra adoro,
II quale pero non indica donde la tractis: onde ragionevol mente dubita delia verita della medesima it p. Tarquini uel sud. Breve Commento alte iseria. sermane. v. Fracass. n. 69.1006. Ancora questa lserit. vlene data dat Colueet eome desunta dat mis. Braneadori, e Baecamadori, net quali non e indicata d' onde sosse ualla, b dove est Messe. v. Fracass. n. 5 . 100 . Grutero dice trovarsi Firmo in Piceno: ma non si e nosce in quat luogo si a - V. Fracass. n. 58.
di Fermo: ora pero non si sa dove Lia - V. Frae. n. 54.1009. st opinione ehe lasse nella suburbana villa s. Martino dipertinenaa delΓ Αrciveseovado. 1010. Dali' avv. Gaet. De Mini eis su pubblieata questa derig. net suo Discorso sopra aleuae antiche lacrita recentemente t vate
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in Fermo, in eui disse essere una lapida esistente in uia tuom pre so questa citia - V. Fra M. n. 14.10 l . Aura iseriE. pur reeataei daI Colueti, che dive avertadesunt a dat, Bra adoro, e Baccam adoro ii quali se la pre- sero dat Limi io, non seno ragio vole motivo it p. Tarquini dubito potersi avere per Vera, quantunque esso Ligorio Ia dicesseti ovata negli suavi H Girone latii net i5 8.1012. Composta per te se uole det collegio grauitico di Fermo dat celebre Morcelli, dalle cui opere I ' abbiamo desunia. Ignorasi
020. J Dobbiamo gragie di queste iseritioni alia cortesia del 021. J chiatiss. sin Gabriello Cherubini di Atri, da cui sa-Pemmo pure essere la prima incisa a caralteri gotici, in Maa parte corrosi, con varii stern mi Molpitivi in sive; Ia seconda in una tegula trovata di recente.
1023. Sappiamo dati' opera, Marmora Felsinea dei Malvastauovarsi in Bologna; e dat uti. Raeeamadoro essersi riuuenula in Roma uel Palatino - V. Fracasset it n. 72.1024. Ricorda quesia Iscrietione I ultimo ram pollo deli' antica cospicua sermana famiglia Areti, nella quale passarono tulte te PUS si delire una volta di Mercenario da Monteverde, e che si estime minet 1540 eon it p. Serasino Canonico Begolare Lateraneuse, deIquale si hanno varie opere Meetiche rei teratamente impresse in B logita, Venedia, Placeum , Anversa ece. e tradot te in diverse lingite. Degi' illustri di essa sumi glia noteremo qui Antonio, satio deca- pilare ii glorno . settembre 1407 da Lonouleo Migliorati, come partammo nella nota alia iserig. 63: Andrea ucelso insieme at detio Antonio; Bernardo che lento, ma invano, vendicare Ia morte de' dueFuoi congiunti; Vineenzo condotitere deli' eseretis di Martino V in Famagosis contra i Turchi; Giovanes celebre legista e Podesta di
1025. DaI ehiariss. siet. eonte Alessandro Evangelista surononet 1834 pubblicate te Memorie si via uitia e su i miti dei cammeheia calatoni. Vi e unito it catalogo delle opere di questo
dolio storico, ed archeologo sermano. eorrisponaenra epistolare det medesimo con varii de' piu illustri uomini det Suo tempo, rac- colla in ptu volumi, uouasi ne ita Biblioteea de' Min. osserv. di Fermo. Mori in Bologna dove si era eondotio per eurarsi da incommoda mala ilia. Monsig. Savcrio Casti glioni aliora Veseovo di
Montatio sehe innalaato pol at Massimo Ponti Malo assunse Jl nomedi Pio VIII in delio in Iode cello si raso Catalani due iseri Eioni, lequali essendo inedite vοgliavio qui reuiter pubbliche. Esse sono te seguenti:
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Miehaeli Catalario V. C. Domo Firmo Pie. Sacerdoti Templi Metropolitani Qui in Soe. Iesu Sectator Magni Nominis Virorum Post Ann. XV ad Suos Reduae Praeclara Ingenii et Charitatis in Patriam Monumenta Reliquerit Vir Antiquae Virtutis Proposito Sanctus Doctis nominibus Grais Bononiae Excreseentis Carnis Incisione aeremus In curia Diυi Danuari Conriuus Est An. MDCCCV. me. An. LIV. M. VII. D. XIII.
Michaeli Catalario lanat. F. Ios. N. Hrmano Hunc Andreas Minvictus Pone Maior in Ingenii et Virtutis Laticlem In Ora. Splenaidissimum Templi Mai. Ainegit Aloysius milentius M. E. Basileensis concilii Historiae Illustrara Aureris Missilibus Nomismalibus Donaυit Per Interregnum Vice Sacra Antistitem collegium Can. Dixit Et Honore Re salo Suspexit Patrii Decoris Vindicem Explanatorem Cloes G Hospites Quaerunt Viae. An. LV. P. M. Elatus Bononiae In Tempto Damiani S.
026. La Heria. allude ad un salto avvenulo ne i l 450 allorche Pollipeo Agetolino eisendo vernatore di Mindisi seppe con de- siretis e valore liberare quella cilla da una ineursione de' venetiani si reati meo lungi per sorprenderia. ed imposse,sarbene. 1027. Tale e tanta era l' assetione det Card. Decio Aetholino verso i Suoi sermani, elie ottenne dat Papa non potersi conseri reverun beneficio eccloiastico, ii quale, appartenendo a qiaesta di Cesi, Me vacato in curia, se non resone pre viamente consam voleesso Porporato. Egli pol cercava essetne investito per sarne quindirinunata in favore de' sacerdoti o ehieriet diocesani che reputasse inerit evoli.
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ad 3. in Fu s. Marone che propago ne ita dioee,i sermalia laad 34. in Religione di Graii Crisio, e n' ebbe la paluia des martirio solio Traiano. Intorno questo santo e da in lallarsi cio, elie
serisse Gio. Marangoni nelle Mentorie Sagre, e ciuili detι' Antica Citta di Jooaria ovi cioitanova, e nol Palua sua opera Acta s. Victorini Eρiscvi Amitertia , et martyris ulustratri a pag. 46. e seg. I. XIA. Vedaal anelie Catalalii de Eecl. Firm. apag. l. 2. 3. 4. V AreiseMovo Alessandro Borgia, it quale in unio ne det Vesco o di Sanseverino procede ite alla rieoguietione dei Iesacre reliquie dei sudelio sanio, narra come saeem egi i presente diun osso dei sanis Stesso e lituso in una teea d' oro circondata digem me a Benedeito XlV, et1e, assat lieto di lat dono, mali dolio alla elliesa caitedrale di Aiacona Ov'era stato Veseo vo.
035. niseriis da Micliele Giustiniani nelle Lettere Memorabili parte s. Pag. 347. 036. Fece ineidei a sui marmo Monsignor Labia Veseovo di Corsit, dat quale it prode guerriero Branea doro su asst,illo negliotremi di sua vita. Di ua VincenEO Brancadoro, ehe ignoriamo se lasse ii suddetto guerriero, ave va,l una copiosa raecolla di mano-scrtiti storici relativi a Fermo: ora non se ne ita che la eo pia. A
solenni lanerali ii 17 otiobre I9S impresso a Fermo 1 96 li p. di Pallade. Vedi te sud. Memoria uel cantritamessa. 041. st un imperiale rescritto, eon eui Domi aiano decise in favore de' saleriensi la questione elle era ira essi e i sermani iupnnio de' subsicivi.'inciso in una lastra cli broneo alta centi metri II soria 42 di largheχχa diso iterrata neli' anno 1593 ira i ruderi deli antica disi sutia Faleria: e tanto in pregio si teune dat saleronesi quel monumento. ehe ne i veechi registri tonservati ne ita Segreleria municipale di quel comune trovasi registrato uia pubblico consigito celebrato it at se itembre 1598 , net quale su risoluto lar- ne incidere in marmo un esem are alsine di collocario nellam ata dei p.rlaeteto conviniae, e salto mi inta. Olare ι' Origi-nrale in broneto, rimrio in luogo Ore fosse con tiata se sicu-rezza conservato , e custodito , in conformita di ιν to D decretato da monsig. Ginnario uicario generale di Fermo.