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DE BOBALI.6οm i Sol neue mi ouerna Amores L ciera a suo mori talma consente E et suo error , quando non a , si pente , Fra te mane peran an dolore. O ilicosea Piti, o Hic errore r
Gia mi d in se , an Folpio ne core , Non semuste in parte ibi dolore Che , senet, Peder et oi, 'alma mi L eq. so Donna , che'Q irtute in belli aTenete Ara gni altra it sommo honore Sarei ia di marti si graue fore
Lasso G moi sese qui perche mia gista Fosse compitis o quem is non aues
Ne petim o non mi esse a male altarche s s perch'io piis volt a thora mota Auanto a morte mi tran gli ganni Jes: Tanto I placer mi liene in dura Dita .
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Pace mmi, e letitia non apporte.
Aser de monia in ago paradiseo. Son ques quei crin Hor , he m'han legato L querit gli occhi, onde tardente telo Mi foris' cordi e que D Dbiunco elo Che esse mi nasionde D se amato ste est e la bocca cui saue , e grato Dis querata menti, e rasserena it telo p est ii se , oues re a caldo , a telo Stassi Amor , come in suo supremo Hato O man doles . pie caris es a io quale Gratia die' ciet' sit ibi par 'i ore Terra le o di, di tote. 6 mia tota infinita Dea mortale Pur istringo , is diceas quanaeolme Sole M'apporto giorno gli occhi e nolle a core .
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Lasciommi, γ' Eu, 'isenno in graue non ..Amor se la bella , chor tanto altero Tu mi Uri , e mortalos Per taurato tuo strale Fammi seruo di is , ch'altro non bero.
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Diuenti mori ci chlalmo choro adorno Di Gratis iaccompagna 'Uni intorno. Se non mirio, e lontan m'ardi, e algumi, Caro uaria sere 'a la sua phera Acces Amoris heia , quando taltera Tua fiamma meis presso, e tuo bei lumi F m'incendi , e ri laris e non consumi, Ned abbagiis mentr'io matrino is sera Penseo di te po temo is non pera Ne mirήrti, e mi solua in Ombre , ei fiumi. E pu .s Hiceo' caldo is si istose Loselendor, che mi mire da te mi Sole Non men de taltro ardente , e luminoses Che'lmi cor non bram,or, altro non uole Ne proua altro iacere , altro ripsi, Chel tu'araor, te tu luci Pnisbe , fleo.
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Sento tantica plaga rinouarsi Nel giis sidato cores est fico pento
Eaccendes, e maggiore in m momento ,
Che prima disse , e pii cocente sis. ω occhi , onaei punt fui inuene , , arsi
M'auentur fiamme , e prati , menti emtento Li o leua , e dicea, Come' tormento ,
Cosi nocchie lassor , menti e , securo
De passato rauagno , nonda queta Varcis 'incontra in tu crude tempesta. OG gia fresco, forte Gebbi alma prela, gran dileti di Auirti hor duro M'ὰ obe la nanci, e tarda eta me' mieta Selfiero hiareis , he ne peti Nn hora M'indura el a Non vir gesse Amore adhora adhora Sarebbe senta iacia ita mia. a que con 'Disseau , e dolo ardore Di duo te uiuis lumis Par , he 'arda , e consumin gelos e scaldi , , conforti it ore. Cos cortes , e largo gli a tuti hore
Menisse , ὸ esse almem come' mi stato A pie fora beato.
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RIMESon legato leno, con taureo crine Voniro , Donna gentit ma 'un tu nodo,
Votire bella , benigne e care in modo, Ch pria te idi, Uni ho contemplo: e lodo Amor , he diemmi a principio , e fine iunque ii degni, e tire , ' non laseiarmimedere ii dolce Iguardo , ' Hic moltos Non ponno Duno as anno a Liratio armi. Uepure' distor , he 'ha si cor auuolto Per alcu suo disit Bo pu leuarmi Dei mi. mo diletto , o loco , o molio. OArati, quanto sal, Agnose, e dura,
Madonna, contra meu che ne mi core,
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venio talbergo onde thio tuo Sole Eschiara doloemente i colli intorno Et a notiri occhi apporta Upit belliorno , L pii liet, Aeci altro ser non suole. 'de ii terreno herbe, toleAl suo appari tutio si face adorno i muris acqueta, ' riel ago Agiorno Par , he si prenda , ' cors a sempo inuole. As Ea adhor adhora a uanto altera Non celasse Vei rui: che de superno E sommo Sol mostran imagis vera s niarebbe tu mai nolle , ne verno Ma se re di misee re primauera E sera i mondo in parari eterno Tarmi medere ii porto. Abi, quanti ganni Iora patito in queste turbide ondeboue conuien che quasi Uni nota sonis, me menti asci pur sienga graui anni. E eruce immortal, che gli alti Fanni Eerat, e gouernis hor , b is conjiu seconde Aure o mers terris et loco , onde Mi parth, risono si sen. Mannis Grati libendo e s tosto, ch'arriuo A L mia disice patriis at scro templo Soluero i tanti moti, ch'i tufersisFriuerouui, o S ORDO a pena tuo
Fuggito di fortuna, nde se fersi Mide pratisi bor humile i moti adempto.
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3 RIMEEcco is volgo L meus e dentro a porto Llanchore gerim e pur tonde a pro e dire Par , ch'io anchor temis e sconsolato mire I lor furore, onaeis fui quasi morio. L vero , e chiar testimonio porto Ne tu petii; che Liungo uisio martire G is vise fers, montra ch'io anchos'ire, Empie di merauigii Uniquom accorto. Ma ch'iosa liuo, e saluo te ingratio Padre de ciet, em ecco a templo anto
Son prelo ad, periri P oti,iei. Di medra locu , quale it mi,sratio Sia sat s e quanto tu pietos si Ad e audire i no iro priego , e fianto. Una Donna gentilcb' proprio missiore Di gratia, di bella , di cortesias Chesolabicondurmi anchor potria Cosi anulo aliisvenile errore sciis te via r , eis iugo dolore Vn hianc figlis di parole empla Che te detraua more , e Gelosias 'io fui pien i piet ad e di pore. duanto a besi man poneua in artes Lipiograia , he olcissima adea Dagii cchi amati, hauria lauato, eguam: Se feruenti L is a taltra parte Ch'usitan elsetto suo, he tutio ardeas Nol Dietauan con nouo , Vel contra . inuando
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S' rauio dei mense eterna luce Che Eupra tutio , e scorge in terra, ela cietos Meraullia non e , se concia duce Cui non pu mai sancar caldo , ne istos Huom mentre dorme anchor, sente , ode, et ede Cosa talbor , che' mola senno eccede . Se con taura saue
Toso er me non stra dolce rise Amor , alfiero incendio io An ancise . Gia pia non uote core Che Eride in metolsco
ir de suo interno ardor colanto. Gia per li occhi thumore Uitaliche'n tutio abi lasso