Storia della badia di Monte-Cassino : divisa in libri nove, ed illustrata di note e documenti

발행: 1842년

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paren logii cho it poso doli' apostolico minis toro non pili logravassu nul silongio dolia quos a Badia: o di partendosi signi

i monaci. Tra quosli su ii prus otio doli 'Arellivio D. Erasino Gai tota di Gadia, col qualo uso tan o familiai mutile it ponte sice, cho ad amico o si a tello non si sarcitae salto.

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D. Ippolito Carmignano abale di S. Midhelo Arcangelodi Gaeta.

Domenico Prali, priore dolia C0llegiala di S. Maria ita via lata. Vonangio Pior Sanli, beneficiato di S. Pielro, e maestro, di corimonio det papa. Ρasquale Ferrari hse nosse talo di S. Piotro. Ignario Clementi canonico di S. Ρiolro. Giusoppe Longo canoni eo di S. Piotro. Angelo M.' Εrrico canonico di S. Maria in Cosmodin. Niceolo Simone canoni eo di S. Piolro. Gio vanni Vincenti canonico di S. Maria Maggi0re. M. Simeoni Copplero di S. Sanlita. Ρ. Maestro Viviani consessore di S. Santita, Miniistri polli venuli col viserδ. D. Lorongo de' Tomasi Calaiano Ruggen tu dei supremo collaturale consigito di Napoli. D. Loone conio Pory constitero dot regio consi glio di S. Chiara, ministro dolia Guerra, con clue Segretari. D. Mugio di Majo consi gliere dei suddullo consi io, e luditor generale doli'osei cito.

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D. Ignagio Marannosa consigi iure o generale dolia cilthdi Capua. ID. Gio: Ballista R0lini prosidonio dulla camera delia

D. Bone dolio Cedronio marchoso di Roeca d'Evandro. D. Vincongo Carassa de' principi di Chiusano. D. Antonio Saviano marchese dei Tito, ecc. Volgo at suo tormino it raeconio 'di questa floria Cassi-nese, o VOlendo Chiudorlo con quot torribile trabboceamentodi uomini o di pensiori, che Segui alio Scorcio di questo socolo XVIII, o che disertb la Badia, h bono cho io diea in quali condigioni la irovasse la truculenta rivolugione Francess. Erano in si ro i buoni studi ; o si ora svogliato negli animi Cassinosi un corio amoro pei salii det medio-ovo, e percio unludevotissimo desiderio di contarii, essendo quel loro Archiγio

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mi li cogi leva l' inurgia; porchli uri patrimonio di tro milionidi ducali ora poco a sopperire alle miserabili sposo lip0gra- schol Tultavolsa si travagliarono gl 'ingegni, e fruttifica non pro delle patrio storio. Angi Plesia maniora di studi su isatti dot modio-ovo grandemento collivali in Monle-Cassinis, e ne' monis lori Bonodullini di Francia in questo socolo XVlΙΙ securo avulsati molli della grando utilita cho sarolino venula dat rischiaram i lempi di moggo. Primi sumno i Bonodos lini in queSta Opora, perchb ne ave vano i documenti, pol conto aliri solertissimi in gugni, tra i quali su quel impotente Ludovico Antonio Muratori, discopolo det Cassinoso Bacchini.

Aliora como eruditi si secero gli uomini a ceream tu vocchio memoriu od a pubbliearle, Oggi come fidososi te vanno eo cando o chiosando , per iStudiare nolla Sua culta quos amodoma civilia , conoscerne per quali vio abbia camminato nolla sua insangia, o da quelle argumentare ii como sartio

Oggi pili spedito ii progresso a Vantaggio delle umane genera-Zioni. Porcio quo' monaci, di cui Son per dire, disses pollendodalia polustro doli'Archivio quoltu cronache, quo' diplomi obollo ed altro serit luro, non solo socero pili splendiente las loria dolia loro patria, ina fornirono gravissimi argomentialia modi lagi no do' silos s. Τra questi h da saro in questa storia Onor volu Pico angadet Gattola, cho ando innangi a tuiti per amore cho porto agit studi storici, o pol continuo travagliarsi cho suco su luanticho serilturo. Noli 'Agosto dot 166q sorti i natali in Gnotada Girolamo o Giuvantia d'Alvito, ambi ramia devoli per chiarita di sangue o ricchogga di fortuna. Contava ii troilicosimo anno doli'olli sua quando i parenti lo monarono in Monto CasSino, ad apparare uniano lettere. Piaequ0gli la tranquilla FlanZa, e Si votb a Dio, rendendosi monaco. Istrullo doliu

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ora suo tu discipline, addisso l 'animo alia floria, o spuet almenion queli' arte, per cui quella h ministra di verita, dico allac plomati a ; sed a jutando alia naturale altitudine a questa maniora di studi colla improba salica, veniae in breve a lania purigia di quoltu cose, eho gli considarono l'Archivio Cassinese.

Fino a'suoi lenapi non ora stato nie uno, Olire a quoli'Angelo della Noco, cito dopo lanio scompio, Sul codico Cassi nego torno alla sua interogga la cronica di Leone Ostiense, chonVesse posto mano allo cronicho od ai diplomi per illustrario, o ronderio di pubblica notigia. Egli primo te svolso, io intor- prelb, e Iugubrandole, tu ras segnb. Apri quo' manuscritii, in cui i monaci det medio-evo avevano ripOSta in Salva lasapiunga dogli antichi ; o conobbe quali Si Stessero ancora nullo lenebro, quali iras rinati axessero Visto la lueo. Sparsa in Italia o nui paesi olli amontani la fama di questo laborio-FiSSimo monaeo , quasi non su uomo , clie ponendosi ad ale una opera riguardanio i lenapi di moχgo, non Si volgosso nivi Ohiodondolo di lumi o di notigio. II Mura lori, it Bacchini, ii seuerint, Noris, Clampini, Zaccagni, Fontanini, it Mabbillon

Ionisaucoia, Ruinari, Calmet, e fulta quella Oporosissima Congregagione di S. Mauro, u Sarono con tui per tot toro; odni lora su visio nul Gallota uti singolare oscinpio dei san Oministero, cui sono deputati i monaci di S. Bonodotio. Io non POSSO andare coli' animo a quella ota e loggero tu originalilottoro di quo valen uomini songa che me ne Venga una gi a grandissima, e per quel ricambiaro di fuli cliu sacovatio iCassinest con coloro noli'aringo della storia, o nol vellere questi monaci veri sacerdoti dolia sapionga. Ρor la quat cosa nullo oporo di quo' valentii mini loggosi satia ricordanga Ono-rovolo di quul Gallota, clio ad Ogni loro inelii sta su largo di et uto. Consogui lava ancho da quoslO un doppio bono ni Cassinosi, uno stim lo clio ii concitava a stare qualche COSa, o l'aequis to di molli libri, clio dagii autori rico noscenti erano donati alia libroria di Monto-Cassino. Ma it Galfola non pol ova tenersi dati'operare per se quei

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losori deli Archivio do' quali ora coesi largo cogit altri. In quesiompo ora mollo tribolata la Badia per litie controversio, che andavano Sempre a surire la spirituale e temporale suusignoria, segno che ii suo laudatismo foecava gili la decrepilogga. Egli se ne sentiva plangere it eu oro ; o per rimediarea quel male divisi, raecogi iure o pubblicaro fulti quo' diplomio bulle, stille quali ruggevansi lo giuridi gioni dolia sua Badia,

e queste rannodare con uri filo di storia, cho ricordiisso i salti Cassinosi, i 'antica polonga, sed i monaci cho per santita divila o per dot trina surono clitari. Sposo it suo divisamento ni

non dari, glia digio di opera asses conos esuri, dii b solo Chebenissimo obbe merilato questo monaeo do' studiosi dolio storie patrie, avendo aperta una vena di antichi monumenti, che loro portano molio di lueo.

uolla parto doli' opera dei Lucenti, cho ha litoto h Laevalu8 G3in n*D, h tu ita cosa dei Gattola. Scrisse anchu- Dolla giuridi glorio civilo criminale o mista - Della poriolanta, messa, pesi e miSure- Della caecia e posca - Dellaba gliva oce. o di altri diritti seudali, serit ture clio Sono ancora inedito noli'Archivio. Visso 72 anni: 32 ne speso agit studide' diplomi. Austero di costumi, sobrio, assiduo alla preghie-ra, dolcissimo no 'modi, mori Venerato e rimpianto vel 17 34, mens re pubblieavasi la sua S Oria. I 'osempio dei Galloia miso n0gli altri monaci lo stosso amoro pe' diplomi. E seorsi uia quarant anni dalla sua mortesurono duo si a tolli Placido se Gio: Battis a Fudorici da G se nova monaci di Monte-Cassino, i quali consegii ita rono molia tolle

per lunglii od utilissimi studi salti noli 'Arehivio. It primo di

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poecalo, pure volt e logliorsi alia vis a degli accusafori se sis ornab in Monte-Cassino. Quivi depulato col fra tollo ait 'Arehi-Vio, imprese opera cho non sarci abbas langa lodata. Rassognoluit' i codici man scritti, scrisso di quot eho conten essero, di quel eli' ora incognito per te flampo, giudici, degli autori odol tempo in cui si serissero, in una parota quolio cho a nabit' ossem pio ha tallo se pubblicato it Bandini dolio biblioloeliodi Firongo, seco, uia non pubblicb Placido Fodorici. Angi, odh consessione di iu1ti, rindice di questu per ordine, giu digio

ed abbondanga di crudigione , e late , eho altro simile filiora vanamento si h desiderato nolle altro biblioteche. Altra opera improso it Fodorici ancho giovevolissima alia floria det modio ovo, dico la storia dolia Badia dolla Ρompos a presso Ferrara. Ιl solo primo volume h pubblieato ; il se condo h manosci illonoli'Archivio Cassinoso, ii tergo non sit composio. Di questo vero danno satio alio lotiero h da neeagionare la morte immatura dot Fodoridi, o la grettogga degli uomini. Perclih menti uil huon monaeo si logo rava Sullo pergamene, non era alQUID,

pom delia sua dos trina. Angi avova sparso tale uti nonae dise, Che ad aluunt ragguar levoli per lettere, aridanti a visitario in Monte-Cassino, seri vova quot chiarissimo Pindem illi: V'invidio it vi aggio in Monlo-Cassino, o duo mi di non avor lompo

has tanto per ossore anet, 'io Sosio O sellimo tra eo tanto Seiano.

rovo in alciano tollero di uti Parisi abalo Romano, comesos se ii Foderici c0ngiunio in amicigia con quot famoso VincenZo Monti, tumo doli' italiana posesia. Ed a quosla amiciZiava dobi foro l'Archivio di aleiano poosio latino od italiano det Monti, inedile e ser illo per lui flesso, veramente preZiOSOles0relio, che pure divisi amo dare a luce quando che si a. Fu

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nia lichi duchi di Gaeta, che pubblico in Napoli pol lipi del

y lauto noli'anno 1791, per celth discursu di tin' antichissima cista stata floridissima per commercio e peculiare ballaggio, come Amal si o Pisa, o dulla quale poetiissime noli Zie si avexatio. Non creda Chi mi loggo che questa Sia Veramente una storia ; meglio h chia maria raceolla di pergamenu ben Chio- salo dat Federici, Opportunissima a coloro che VoleSSeros oricamente narrare ii roggimenio degli Ipali o Duelli Gaetani. Ion ro i sta olli Foderici orano intentissimi ad illustrarolo patrio storio, gli altri monaci non Se ne StaVano a Vedere, mn a svariato discipline poneVano opera, secondo it propriolatonio. E ira questi sono degni di ricordanga Giusoppo Maearly nato nulla corte di si uri nel regno d'Irlanda, o Casi miro Correatu da Sorrenio. Ι 'uno su egregio seriti relatino o sapientissimo dolio Romano antichith. Chiunque si san loggere te sue dissoriagioni Sull'anlico municipio di Casino, eho sono inseditu noli' Archivio, gludi chera come questo monaco per bullissimo stile od olegante det talo al lullo latino, non abbia avia O ale uno Cho gli fosso an dato innangi nulla imis agionu dogli serit tori dei seculo di Augusto. I 'altro perilissimo dolio lingue orientali sed osorei fato dalla oth giovanilon gli studi biblici, si mise a comporro un'Opera Che a capon 30 anni c0ndusso a sino, o che avrobbo Sgomen lato anehu una compagnia di uomini dotii, o volento rosi d' imprenderia. Edeone it litoto se Lozieon Hobro o - Chaldmo - Ablicum, in quo Commenlarru3 eliam perpetuu8, et Clavis Saorc Scripturin continetur. I) Ε conlenula lutta l'opera in no-

ij Ordine enim Alphabetko erhibet, primor Pum radices Itiobrioas et Chaldcoas, tum omnes alias voces Primitivas, Derivativas,

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van lanovo grossi volumi MSS., i quali montre ac in vasit' insalicabile monaco a pubblicare, su collo dalla mortunetranno I 772. Lo coso sit qui dolle dolia operosith do' Cassinosi alcadoro dot socolo XVIII basiano a chiarire ale uni, che quandola rivolu rione francose bandi la croco ai monaci d 'insingardio pol fronti nulla ignavia ali'ombra dulla sup0rstigione do' po- poli, i Cassinosi non Se ne stavano collo mani alia e intola. Dissi dogli studi : bi duo dolia snanga. Era grasso ilcenSO; ma poco nolle arche hadiati : molto se ne sviava n Jl mani particolari se soros fiere. Multi amministratori, ma pochi

nio, povore te rendite. Le lili, plante parasite, moltiplicavano afforno at vocchio troueo dulla laudati ili, o gli logi iuvanol'alimonio dolia vita; percili si assacon lavano i causidici; imonaei davan loro danaro vivo o sonante, e danaio chiellovail moronto dodoro solidale: i debili ingeno rarono i debili, oun hi ulto sarto s' ora messo alla radice di queli 'albero, cheol Formas una cum Praefixis et Asfixis in sacro Codice Heleris Testa

menti occurrenus. SECUNDO.

hibet 1S o integros versiculos Hebra os cum gua interpretasione latinae omnes etiam versiones, quin in Bibliis Polyylottis habentur. Versionem Hieronymi, Persicam, et Cayniat, nec non et Itarctum Rabini Ionathoe Mn-Uziel.

notationes tam respectu lingum et Idiotismorum Hebrinorum, quam revectu Sensus sinctulorum versiculorum, qui tu hoc opere inrei Preliantur.

Si potentem Analysim Grammaticalem In sinctulas vostes A*hmbeticas, in usum eorum qui linctuam sanctam proprio marte discerexoluerint.

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quando volano ad abbatiere la Scure dei demagogi, lo trox bvordo alta seorga, ma logoro e guasto nol mi dolio. I ali orano tu condigioni dolia Badia di Monte - Cassino, quando lo stranistro dominante, dopo trudici sucoli , tollato lasperanga a vita pili iunga, la tramul b in novella cosa, checon nome si aneesu dissuro Stabilimento. Come questa mutagione avvenisse io narrord brevomento, sobbono i 'indole de' falli mi sconsortasse grandementea sarto.

Nol socolo XVIII surono in Francia corii filosofi, i quali, come quoi giganti che innaneti it Diluvio per ismis urale

libidini arrocarono it sommergimento di lutta la terra ; per concupiseonge di altro verilli, cho non sono in Dio, suronopoggio che Diluvio per lulta Ia civit compagnia. Fornili dialli intellulti, o pleni di quolla vita, cho risi viva in lutta lasodioth, gili molio diiungata dat Medio-Εvo , inurgoglirono , o rihollarono a Dio. Sedultero a seranna doliori di looricho maiorialitate: alle quali si appigilarono ingorde tu menti, popelth blandienti i sensi o l'umana superbia. Fallo corpo tollo spirito, questo divenne troppo pusante a levarSi a Dio, est ruppuro te relagioni che lo univano a quoslo : o p ichh Dioh l'Ordine, consoguith, eho it vineolo sociale anche si romposse, non essendo pili unith di contro a convenire. Porcii, larivolugione Francose doveva diri flamonio furiare contro Dioc la sua religione , offendo inlOrno a tui incomitidiata laperlui hagione dei pensiero. Nun d questo ii luogo a diro dolperetili di quello amore at materialismo dei filosofi , dolrapido dissondorsi di quello, e dei subito is oppiaro dolio

conseguen re : dii b solo, che nulla Storia delle rivolligioni, quos in Francose, potuith obbu culla nei cuori corroili, seducalada menti se noscenti l 'ordine, prolungi, molio la sua osisten-ga , sed usistora almono no ' suoi esset ii , sino a cho non si rarinodoranno io relagioni con Dio, cioli, sino a che gli uomini non Si persuaderanno, clie it principio it 'ordino non puli ossere mani saltura dei fil080s, nil suggetto alle mutagi0ni, che

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